In riferimento all’articolo di
domenica 8 luglio “Sinergia con università per cambiare i trasporti”, a pagina
7, prendo atto che è importante tenere
convegni con i vari professori universitari; prendo atto che gli attuali
contratti che la Regione
ha stipulato per il trasporto su gomma sono assai onerosi e, spesso, non
tengono conto delle esigenze dell’utenza ed è necessario ripensarli tenendo
conto dei reali bisogni della gente; prendo atto che anche al neo assessore non
interessa il trasporto e la mobilità ferroviaria dell’isola, almeno da quello
che leggo nell’articolo. Ciò nonostante, desidero sottoporre all’assessore
Vecchio, alcune nostre richieste che da anni abbiamo proposto all’assessorato
ed al dipartimento e per le quali abbiamo sempre ottenuto risposte vaghe, molte
delle volte nessuna risposta e altre volte scadono nello scaricabarile delle
competenze tra il dipartimento trasporti e la direzione regionale di
Trenitalia. Le problematiche che al momento affliggono decine di migliaia di
pendolari e di utenza siciliana che fruiscono del mezzo “treno” (da una vecchia
stima della Direzione regionale di Trenitalia sono oltre 50.000 i viaggiatori
che giornalmente utilizzano il treno per spostarsi in Sicilia ed oggi, visto il
caro carburante, di certo questi numeri son aumentati di un buon 30%) sono tante
e molto spesso non vengono prese in considerazione, quando invece se
opportunamente prese in coscienziosa considerazione da parte della cosa pubblica
potrebbero essere risolte con un nonnulla, ottenendo il miglioramento del
trasporto pubblico su rotaia, riportandolo cosi ad un trasporto efficiente ed
efficace.
Queste alcune delle
problematiche più urgenti: l’ottimizzazione degli orari, delle fermate e delle
percorrenze tra i treni in esercizio della lunga percorrenza con i treni della
direzione regionale, oggi diventata un’unica direzione; il contratto di
servizio tra Regione Sicilia e Trenitalia non ancora sottoscritto e presentato
ai comitati dei pendolari ed alle associazioni dei consumatori.
Queste a parer nostro sono le
prime cose che dovranno essere messe in atto per far uscire da quel ruolo di
egemonia del servizio di trasporto pubblico ferroviario Trenitalia. Tra l’altro,
in Sicilia Trenitalia è controllore di se stessa, non avendo il dipartimento
trasporti nessun potere di controllo sull’operato della stessa che, allo stato
attuale è regolamentato da un contratto di servizio con il Ministero del Tesoro.
Spero tanto che la sua
dichiarazione, “è il momento di mettere da parte le convenienze della politica
…, mi batterò fino all’ultimo giorno perché si possa voltare pagina”, possa
realizzarsi, tenuto conto che avrà poco tempo per poter realizzare interventi
di una certa levatura relativamente alle infrastrutture, e mi auguro che per la
mobilità, e parlo di quella ferroviaria, Lei possa fare tanto poiché occorrono semplici
piccoli interventi per eliminare disagi e disservizi che da anni affliggono i
pendolari ed i siciliani.
Giosuè Malaponti – Coordinatore
Comitato Pendolari Siciliani
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