Una
lunga storia quella dell’Accordo di Programma tra Ministero delle
Infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze e
Regione Sicilia per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei
compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari
di interesse regionale e locale. Ebbe inizio nel 2009 con la prima deliberazione
della giunta regionale n.551 del 18 dicembre 2009; con la successiva
deliberazione n.221 del 13 settembre 2011 per giungere alla delibera n.114 del
20 maggio 2014 che a tutt’oggi non ha prodotto nessun effetto. I contenuti
dell’accordo sono stati sempre gli stessi salvi alcuni aggiornamenti nelle
firme di tale Accordo dei tre assessori che si sono avvicendati (Pier Carmelo
Russo, Nino Bartolotta e Nico Torrisi). L’urgenza e l’importanza di tale
Accordo di Programma è necessaria per la sottoscrizione del “fatidico”
Contratto di Servizio che in Sicilia si aspetta ormai da oltre cinque
anni. In questi anni la Regione ha perso
quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord. Regione
che non ha preso nessuna posizione su Rete Ferroviaria Italiana per le tratte
ferroviarie chiuse da diversi anni (Caltagirone-Gela e Alcamo via Milo-Trapani)
ma pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti
e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità. Regione che pensa ad una maggiore
sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze
deboli tra l’Italia e Malta con il progetto europeo "Streets: strategia
integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta".
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
mercoledì 6 agosto 2014
Regione Sicilia: "Accordo di Programma e Contratto di Servizio a binario morto"
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Messina Stazione Centrale ore 17: Disservizi all'utenza dei treni Rv 3845 e R 12769
Quanto verificatosi nella giornata odierna, in merito alla
partenza dei treni 3845 e 12769, alla stazione di Messina Centrale ha
dell’incredibile e si spera che rimanga un episodio isolato. Questi i fatti:
Il treno Regionale Veloce 3845 ME-PA delle ore 17.13 è
pronto in partenza al binario n.1 con composizione doppio Minuetto entrambi
fruibili ai viaggiatori, e dato il periodo di forte movimento turistico
entrambi pieni. Alle 17.14 si accorgono che il Minuetto
di coda non è previsto nella composizione essendo il treno regionale 12769 delle ore 17.25 per Palermo.
Da qui il fuggi fuggi...i viaggiatori corrono dal secondo al primo minuetto con grande disappunto degli utenti. Il capotreno del treno regionale veloce 3845 prontamente va nel secondo Minuetto ad avvisare i
viaggiatori di scendere ed accomodarsi sul Minuetto di testa, mentre altri operatori ferroviari si affrettano a staccare il treno 12769 in questo caso di troppo...ma la composizione dei treni non va verificata
prima della partenza?
Mondì
Francesco Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
lunedì 4 agosto 2014
Tace la Regione sulla tratta Caltagirone-Niscemi-Gela
Il sogno, di ripristinare la tratta ferrata Caltagirone-Niscemi-Gela, scivola
sempre più nel limbo del dimenticatoio. Gli esponenti del Comitato pendolari
siciliani, che da ormai tre anni si battono per tentare di centrare l'obiettivo
di una faraonica opera di ricostruzione, vogliono mantenere alta l'attenzione
per non abbassare la guardia sulla triste realtà infrastrutturale dell'entroterra
siciliano.
Il principio è quello di conoscere le intenzioni del governo regionale che, a distanza di oltre due mesi dalla redazione di un documento congiunto di associazioni e dei sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, non ha ancora espresso una posizione e nemmeno risposto. Questo il cruccio del presidente del Comitato pendolari Giosuè Malaponti, che chiede di essere supportato dai sindaci della zona, affinché si conoscano gli orientamenti delle istituzioni di competenza.
Il principio è quello di conoscere le intenzioni del governo regionale che, a distanza di oltre due mesi dalla redazione di un documento congiunto di associazioni e dei sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, non ha ancora espresso una posizione e nemmeno risposto. Questo il cruccio del presidente del Comitato pendolari Giosuè Malaponti, che chiede di essere supportato dai sindaci della zona, affinché si conoscano gli orientamenti delle istituzioni di competenza.
Le dieci linee guida per "sbloccare" l'Italia. La ferrovia Catania-Messina-Palermo (vale 5,2 miliardi), la banda larga e ultralarga, opere idriche e depuratori
Roma.
Dallo sblocca-cantieri che attiva risorse per 30 miliardi fino allo sblocca
burocrazia, dallo sblocca-energia allo sblocca comuni. Sono alcuni dei 10 punti
nel quali si articola il progetto "Sblocca Italia" che il governo
mette a disposizione del dibattito pubblico e che sarà approvato con un decreto
e un disegno di legge nel Consiglio dei ministri in programma per fine agosto.
Un insieme di misure che saranno «una grande leva per lo sviluppo» ha
assicurato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, convinto che gli
effetti (sulla crescita) si potranno cominciare a vedere «anche prima del
previsto». Ecco i punti:
1) Sblocca Cantieri
Grandi opere ferme e già finanziate bloccabili con semplificazioni. Attiva 30 miliardi (57% da risorse private pari a 17 miliardi) e può creare fino a 95 mila nuovi posti di lavoro per un totale di 348 mila addetti al lavoro. Alcuni esempi: la Napoli-Bari, già stanziati 4 mld e 440 miliardi di euro (primo cantiere partirebbe nel 2018 senza intervento); la ferrovia Catania-Messina-Palermo: prima pietra prevista nel febbraio marzo 2017 (vale 5,2 miliardi) .
Le grandi opere da sbloccare sono 14, cui si aggiungono altri 12 opere che saranno sbloccate anche con nuove risorse (già stanziati 13,236 miliardi) che vanno dalla sta! tale Telesina alla Tirrenica, la nuova autostrada Livorno-Civitavecchia.
1) Sblocca Cantieri
Grandi opere ferme e già finanziate bloccabili con semplificazioni. Attiva 30 miliardi (57% da risorse private pari a 17 miliardi) e può creare fino a 95 mila nuovi posti di lavoro per un totale di 348 mila addetti al lavoro. Alcuni esempi: la Napoli-Bari, già stanziati 4 mld e 440 miliardi di euro (primo cantiere partirebbe nel 2018 senza intervento); la ferrovia Catania-Messina-Palermo: prima pietra prevista nel febbraio marzo 2017 (vale 5,2 miliardi) .
Le grandi opere da sbloccare sono 14, cui si aggiungono altri 12 opere che saranno sbloccate anche con nuove risorse (già stanziati 13,236 miliardi) che vanno dalla sta! tale Telesina alla Tirrenica, la nuova autostrada Livorno-Civitavecchia.
sabato 2 agosto 2014
Raccolta fondi per i ferrovieri deceduti nell'incidente di Butera
Sulla
linea Gela-Licata nei pressi della stazione di Butera, giovedì 17 luglio, sono
morti travolti da un treno tre operai dipendenti di RFI, addetti alla
manutenzione mentre operavano sul
binario. Luigi Grazziano, Antonio La Porta e Vincenzo Riccobono lasciano le
loro famiglie in gravi difficoltà economiche, essendo ancora lontani dall'aver maturato la
pensione. Tutti i ferrovieri si stanno mobilitando per offrire un contributo
economico che consenta ai familiari di Antonio, Luigi e Vincenzo di superare
questo momento di estrema difficoltà. La CUB Trasporti, raccogliendo l'invito
che proviene dalla categoria, si mobilità sul piano nazionale per una raccolta
di fondi e invita pertanto a far girare il più possibile questo appello e ad
organizzare fra i compagni di lavoro le collette di solidarietà. I contributi
raccolti vanno versati sul seguente c/c postale n. 10167971 intestato a
Giuseppe Gurrieri - Ragusa, specificando: “Per i ferrovieri morti a Butera”. L'elenco
dei sottoscrittori verrà pubblicato e regolarmente aggiornato sul giornale CUB
RAIL.
Firmato CUB Trasporti Ragusa
Rivolgiamo un appello a tutti i pendolari che volessero aderire a questa iniziativa di versare sul conto corrente suddetto il loro contributo. Ci rendiamo comunque disponibili, per chi lo volesse, a raccogliere gli eventuali contributi che verranno versati sul c/c postale n. 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri - Ragusa.
Certi della vostra sensibilità, ringraziamo anticipatamente quanti volessero aderire.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani.
Firmato CUB Trasporti Ragusa
Rivolgiamo un appello a tutti i pendolari che volessero aderire a questa iniziativa di versare sul conto corrente suddetto il loro contributo. Ci rendiamo comunque disponibili, per chi lo volesse, a raccogliere gli eventuali contributi che verranno versati sul c/c postale n. 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri - Ragusa.
Certi della vostra sensibilità, ringraziamo anticipatamente quanti volessero aderire.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani.
venerdì 1 agosto 2014
RFI, Modifiche al programma di circolazione linee Palermo-Trapani-Castelvetrano e Palermo-Punta Raisi
Per consentire
a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di potenziamento
infrastrutturale
tra Isola delle Femmine e Capaci, sulle linee Palermo–Trapani–Castelvetrano e
Palermo–Punta Raisi, da venerdì 1 a domenica 3 agosto sarà
modificato
il programma di circolazione.
Le corse
saranno cancellate per parte del percorso o per l’intero tragitto e sostituite
con autobus.
L’orario
di arrivo e partenza potrà variare in funzione delle condizioni del traffico
stradale.
Informazioni
dettagliate con l’elenco completo dei treni, orari e fermate sono disponibili nelle
stazioni, uffici assistenza clienti, biglietterie e sui canali web del Gruppo
FS Italiane (FSNews.it e FSNews Radio). Clicca qui per la locandina
Palermo, 31 luglio 2014giovedì 31 luglio 2014
Ritardi quotidiani, non più rinviabile il Piano Trasporti
Volendo
continuare sulla qualità dei servizi denunciamo quanto è accaduto giovedì 24
luglio al treno regionale veloce 12878 delle ore 13.56 in partenza da Catania
per Messina.
Ore
13.56 nessun treno al binario e nessun annuncio sullo stato del treno
(invisibile).
Alle ore
14.20 veniva fatto il primo annuncio che il treno 12878 sarebbe partito con 30
minuti di ritardo, ma il treno ancora al binario non c’era. Circa 300 persone
al binario 4, visto che si era accumulata l’utenza del treno veloce ma
invisibile 12878 delle ore 13.56 e nel frattempo si era unità l’utenza del
treno regionale 12880 delle ore 14.23 stesso percorso ma con ben 7 fermate e
circa 35 minuti in più di percorrenza. Tutti i viaggiatori non avendo ricevuto
nessuna certezza sulla partenza del treno invisibile siamo saliti a bordo del
treno regionale 12880 delle 14.23, mentre veniva annunciato che il treno veloce
12878 sarebbe partito con 70 minuti di ritardo ma del treno invisibile nemmeno
l’ombra.
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Benvenuti al "Camping Stazione Centrale". Treni fantasma e binari abbandonati...
In tenda
alla stazione centrale di Catania, per una vacanza da trascorrere in tutta
mobilità e all'aria aperta.
Venuta
meno l'offerta dei servizi da offrire all'utenza alla stazione centrale di
Catania, visto che da diversi anni ormai il bar, l'edicola, l'ufficio
informazioni e accoglienza turistica ed altre attività commerciali hanno
chiuso, qualcuno ha pensato bene di trasformare una parte della stazione in
camping per le vacanze estive.
Di certo
una bella trovata...chissà quanto verrebbe a costare una settimana di vacanza?
E dove eventualmente prenotare?
domenica 27 luglio 2014
Ritardi circolazione R 12754 S.Agata Militello-Messina
Facendo
seguito ai numerosi reclami di pari oggetto pervenute al ns Comitato
Pendolari Siciliani, nello
specifico, il treno accumula sino alla stazione di Milazzo 10/15 minuti di
ritardo a causa della mancata puntualità del treno intercity notte proveniente
da Roma Termini incrociato presso la stazione di Gioiosa Marea.
Tale
attesa viene effettuata in maniera persistente giornalmente , disattendendo
quanto acclarato dall’articolo 7
della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la
priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc.,
nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00.
Si
invita chi di competenza a voler valutare l’ ipotesi di rendere il treno in
oggetto più puntuale nelle stazioni intermedie, pur avendo costatato che
nonostante i ritardi accumulati nelle stazioni intermedie, alla stazione di
Messina C.le il treno termina la corsa in perfetto orario.
Trenitalia
spa per la regione Siciliana
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti per la Regione Siciliana
RFI
spa per la regione Siciliana
Torrenova,
27.07.2014
Mondì
Francesco Pendolari S.Agata Messina - Comitato
Pendolari Siciliani - Ciufer
Area ex scalo merci stazione di S.Marco d’Alunzio-Torrenova, le richieste del Comitato Pendolari
Dopo
gli interventi di pulizia e scerbatura effettuati in questi giorni, il Comitato
Pendolari Siciliani ricorda nuovamente che ad oggi non è stato fatto alcun
intervento per la messa in sicurezza dell’area ex scalo merci, ovvero
ripristino cancello mancante e recinzione dell’area.
I
nostri solleciti sono vari e storici, nello specifico ( 07/09/2012 – 14/05/2013),
circa due anni di richieste di intervento ma ad oggi ancora nulla è stato fatto
(vedi foto allegate).
Al
Sig. Sindaco del Comune di Torrenova
RFI
spa per la Regione Sicilia
E
p.c.
Dipartimento Infrastrutture,Mobilità e Trasporti - Regione Sicilia
Trenitalia
spa per la Regione Sicilia
Fiduciosi
che tale missiva per la problematica in oggetto sia l’ultima, distinti saluti.
Torrenova,
27.07.2014
Mondì
Francesco Pendolari S.Agata Messina - Comitato
Pendolari Siciliani -Ciufervenerdì 25 luglio 2014
I (dis)Servizi alla stazione centrale di Catania e il treno invisibile
Annunci
che non vengono effettuati in maniera tempestiva, annunci di treni in partenza
ma al binario non vi è nessun treno, annunci di ritardi discordanti con i
monitor info ai binari e molto spesso annunci solo in lingua italiana.
Volendo
continuare sulla qualità dei servizi denunciamo quanto è accaduto giovedì 24
luglio 2014 al treno regionale veloce 12878 delle ore 13.56 in partenza da
Catania per Messina.
Ore
13.56 nessun treno al binario e nessun annuncio sullo stato del treno
(invisibile).
Alle ore
14.20 veniva fatto il primo annuncio che il treno 12878 sarebbe partito con 30
minuti di ritardo, ma il treno ancora al binario non c’era. Circa 300 persone
al binario 4, visto che si era accumulata l’utenza del treno veloce ma
invisibile 12878 delle ore 13.56 e nel frattempo si era unità l’utenza del
treno regionale 12880 delle ore 14.23 stesso percorso ma con ben 7 fermate e
circa 35 minuti in più di percorrenza. Tutti i viaggiatori non avendo ricevuto
nessuna certezza sulla partenza del treno invisibile siamo saliti a bordo del
treno regionale 12880 delle 14.23, mentre veniva annunciato che il treno veloce
12878 sarebbe partito con 70 minuti di ritardo ma del treno invisibile nemmeno
l’ombra.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari SicilianiVacanze in tenda alla stazione centrale di Catania
In tenda alla stazione centrale di Catania, per una vacanza da trascorrere
in tutta mobilità e all'aria aperta.
Venuta meno l'offerta dei servizi da offrire all'utenza alla stazione
centrale di Catania, visto che da diversi anni ormai il bar, l'edicola,
l'ufficio informazioni/accoglienza turistica ed altre attività commerciali
hanno chiuso, qualcuno ha pensato bene di trasformare una parte della stazione
in camping per le vacanze estive.
Di certo una bella trovata...chissà quanto verrebbe a costare una settimana
di vacanza? E dove eventualmente prenotare?martedì 22 luglio 2014
Un'ora di sciopero tra le 11.00 e le 12.00 per commemorare i tre ferrovieri Vincenzo, Luigi e Antonio
Domani
23 luglio 2014, ancora uno sciopero dei treni, a fermarsi per un'ora e precisamente dalle ore 11.00 alle ore 12.00 saranno i lavoratori di Trenitalia e del Gruppo Ferrovie dello
Stato che aderiscono alle sigle sindacali Filt, Fit, Uil, Ugl, Fast e Orsa.
Un gesto
di solidarietà, di sensibilizzazione, di protesta e l’occasione per commemorare
i tre ferrovieri Vincenzo Riccobono, Antonio La Porta e Luigi Gazziano morti
sul lavoro giovedì 17 luglio 2014 in Sicilia.
Un fischio
prolungato dei mezzi di trazione ad inizio sciopero alle 11.00 e la lettura
nelle stazioni del seguente comunicato stampa:"I ferrovieri esprimono il
loro profondo
cordoglio per la morte dei colleghi Riccobono Vincenzo, La Porta Antonio e
Luigi Gazziano deceduti sul lavoro.
Non è più possibile assistere a simili
tragedie: la sicurezza sul lavoro deve essere al primo posto di ogni azione
sindacale, politica e aziendale".
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Cub Trasporti Ragusa. Incidente ferroviario di Butera: non si muore per caso
Le cause non vanno ricercate solo nell’eventuale errore o
leggerezza di un qualche ferroviere adibito a mansioni che avevano in qualche
modo a che fare in quel momento con la presenza dei tre operai lungo la linea e
con la circolazione di un treno. Sarebbe troppo semplicistico, e di questo si
occuperà la magistratura.
Ma ci sono cause più generali e importanti che possono
farci comprendere le dimensioni e i contorni di questa disgrazia: in primo
luogo lo stato di abbandono di certe tratte in Sicilia, che in quella ove è
accaduto l’incidente è estremamente grave; in secondo luogo la carenza di personale negli impianti
adibiti alla manutenzione delle linee, la mancata assunzione di giovani
in seguito al pensionamento del personale anziano e la conseguente
utilizzazione del personale residuo in zone sempre più vaste e meno conosciute.
Quindi: meno personale, più chilometri da accudire, più lavoro da fare nella
linea, col risultato che vanno a farsi benedire le normative sulla sicurezza,
applicando le quali, i pochi lavoratori non riuscirebbero a svolgere nemmeno la
metà dei loro compiti. Perché sicurezza vuol dire diminuzione dei ritmi di
lavoro, tempi di attesa, tempo da dedicare alle procedure da mettere in atto.
Finché tutto fila liscio, si procede così, quando però ci scappa il morto,
allora vanno cercate le responsabilità, magari trovandole proprio nelle
vittime, che tanto non possono parlare.
Una situazione che rischia di aggravarsi con la
riorganizzazione imminente di RFI che mira a costituire mega impianti da dove
il personale partirà giornalmente per andare a lavorare in linee sempre più
lontane.
Se questo può accadere è perché da oltre vent’anni gli
interessi del Gruppo FS si rivolgono quasi esclusivamente sull’Alta Velocità,
lasciando che il resto delle linee regionali e del trasporto pendolari (ma
anche del servizio merci), al Nord come al Sud, finisca nel degrado più
assoluto.
Degrado che in Sicilia ha toccato i limiti della decenza; qui le
linee sopravvivono grazie alla buona volontà dei ferrovieri, alla loro
abnegazione, alla loro disponibilità persino a mettere da parte i regolamenti
sulla sicurezza a protezione della propria incolumità, pur di assicurare
l’esistenza quotidiana delle ferrovie.
Adesso non si tratta di commuoversi e mandare messaggi di
cordoglio alle famiglie: l’ipocrisia lasciamola agli sciacalli.
La morte di
Vincenzo Riccobono, di Antonio La Porta e di Luigi Gazziano devono averla sulla
coscienza i vertici manageriali che hanno massacrato il trasporto su ferro, e
con essi tutti i ministri e i governi che li hanno sostenuti e continuano a
farlo e tutti quei politici che non hanno mosso un dito per ridare dignità e
funzionalità alle nostre bistrattate linee e al servizio ferroviario.
Un appello a riflettere e a mettere in atto le necessarie pressioni perchè
vengano coperte le piante organiche va fatto ai Responsabili degli impianti
manutentivi, anch'essi in difficoltà per la grave carenza di personale a fronte
della necessità di svolgere attività indispensabili per la sicurezza della
circolazione dei treni, essendo perfettamente consapevoli che per svolgere le
numerose attività lavorative assegnategli è necessario che i lavoratori mettano
da parte i regolamenti che gli assicurano la sicurezza. Chi provi un sincero moto di sdegno non deve fare altro che rivolgerlo verso un impegno costante, accanito e coerente per il rilancio del trasporto ferroviario, contro le politiche di accentramento delle risorse, delle tecnologie e degli interessi attorno all’alta velocità.
Domenica 20
luglio in Valle Susa gli attivisti NO TAV hanno bloccato un TGV in transito in
memoria delle vittime di Butera: di questo tipo di solidarietà, e di seri
impegni di lotta abbiamo tutti bisogno perché stragi di questo tipo non si
ripetano mai più.
Ragusa, 22 luglio 2014
Coordinamento provinciale CUB Trasporti
sabato 19 luglio 2014
Tre vite spezzate in una tragica vicenda lavorativa sulla linea ferroviaria Gela-Caltanissetta
La fatale tragedia occorsa ai
tre operai di Rete Ferroviaria Italiana ci colpisce nel profondo del cuore. Ci affligge
questa drammatica morte di padri di famiglia intenti nel compiere il proprio
dovere per la salvaguardia e la sicurezza di chi giornalmente viaggia in treno.
Non ci sono parole per esprimere il nostro rammarico ed il nostro cordoglio ai
familiari di Antonio, Vincenzo e Luigi.
Comitato
Pendolari Siciliani
Linea Palermo-Agrigento - Variazioni orari treni dal 20 luglio al 31 agosto 2014
sabato 12 luglio 2014
Treni fermi da Fiumefreddo di Sicilia per un guasto alla linea aerea. Dalle 21.00 inizio sciopero
Interruzione della circolazione sulla linea Siracusa-Messina dalle ore 14.30 circa per un guasto alla linea aerea. A tutt'ora non ancora ripristinata la circolazione. Sono in atto i trasferimenti da Fiumefreddo di Sicilia con bus sostitutivi in direzione Messina. Alle ore 21.00 ha inizio lo sciopero dei treni sino alle ore 21.00 di domenica 13 luglio 2014.
giovedì 10 luglio 2014
Treni sciopero sabato 12 e domenica 13 luglio 2014
Nuovo sciopero dei treni in programma
dalle ore 21 di sabato 12 luglio alle
21 di domenica 13. L’agitazione è stata indetta dai sindacati O.S. CAT, O.S.
CUB Trasporti e O.S. USB Lavoro Privato e coinvolge il personale di Gruppo Fsi, Ntv e Trenord.
Le Ferrovie delle Stato comunicano
che le Freccie viaggeranno regolarmente e che per gli altri treni nazionali non
si prevedono particolari ripercussioni.
Saranno assicurati tutti i convogli
elencati nell’apposita tabella dei treni previsti in caso di sciopero, ma non
sono previste le fasce orarie di garanzie previste soltanto per i giorni
feriali.
Lo sciopero interessa anche il personale dei traghetti tra Messina e
Villa San Giovanni: garantite sabato le corse 30 e 29 e domenica le corse 10,
9, 14 , 13, 16, 15, 22 e 21.
Spadafora ultimati i lavori della strada di accesso alla stazione ferroviaria
Giunti al termine da qualche settimana i lavori della strada di accesso alla stazione ferroviaria di Spadafora, effettuati da Rete Ferroviaria Italiana.
mercoledì 2 luglio 2014
Treni "Minuetto" con una nuova livrea in Sicilia
Nuovi colori per i treni Minuetto sbarcati a Messina sabato 21 giugno 2014 e da qualche giorno in circolazione sulle linee siciliane.
lunedì 30 giugno 2014
C.I.U.Fe.R. assemblea degli iscritti sabato 5 luglio a Roma
C.I.U.Fe.R. Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali. E’ in atto un processo che dovrebbe condurre alla cancellazione di 5.000 km
di rete ferroviaria dalla scena nazionale, ritenuti improduttivi ed
eccessivamente costosi. Nel corso degli ultimi anni si stanno operando scelte
pericolose in tal senso. In Piemonte, tanto per dare un esempio, sono state
chiuse 483 km di linee ed in altre regioni si sta perseguendo un disegno
analogo.
La strategia in atto mira ad impoverire i servizi in modo da disaffezionare
i viaggiatori e giustificare poi i tagli in rapporto alla domanda decrescente;
si confida inoltre nella scarsa capacità di reazione delle popolazioni locali.
Si chiudono le stazioni e si lasciano al degrado (lungo la linea ionica la
situazione è da vergogna); si utilizzano treni vecchi, sporchi, soggetti a frequenti
guasti; si riducono i servizi (corse soppresse, mancanza di coordinamento,
ritardi, ecc.); si vessano i viaggiatori (assenza di informazioni, multe
pesanti, zero assistenza), si riduce la manutenzione ordinaria
sull’infrastruttura e sui veicoli (gli incidenti sono aumentati e il rischio
per viaggiatori e ferrovieri è cresciuto significativamente negli ultimi anni).
Un altro tipo di azione consiste nel rompere l’unità della rete; ed ecco allora
la scelta di cancellare anelli significativi come i servizi ferroviari fra
Sibari e Metaponto (taglio Calabria-Puglia) o fra Catanzaro Lido e Lamezia
Terme (taglio Tirreno-Ionio). L’obiettivo è evidente: isolare sempre più le
linee ritenute meno importanti, togliendo attrattiva al trasporto ferroviario e
penalizzandone l’accesso e, non appena possibile, far cessare l’esercizio. Il
rischio è elevato, si accentuerebbe la marginalizzazione economica e sociale di
intere aree regionali in tutta Italia. E’ più che mai necessario organizzare
l’iniziativa in difesa e per il rilancio delle ferrovie regionali e
interregionali, anche attraverso la rivendicazione del superamento della
regionalizzazione, che tanti danni ha apportato al trasporto ferroviario, dimostrando
disinteresse e incapacità nel fornire il servizio secondo quanto previsto da
leggi nazionali e regolamenti europei, scarsa attenzione nell’ascolto degli
utenti e contribuendo così a determinare perfino un peggioramento di stazioni e
linee locali.
Il CIUFER sta acquisendo
immagine e forza rivendicativa, ma è necessario compiere ulteriori progressi
sul fronte organizzativo. E’ convocata a Roma,
Sabato 5 Luglio, dalle ore 13:00 alle ore 16:00, l’ASSEMBLEA GENERALE degli
iscritti. Essa avrà luogo,
presso la sede del Consiglio Metropolitano sita in Via Giolitti, n. 231, in
adiacenza alla Stazione di Roma Termini.
I temi all’ordine del giorno saranno i seguenti:
A) Aggiornamento eventuale
Statuto
B) Proposta Consiglio
Direttivo e Portavoci/Presidente
C) Strumenti di
comunicazione e di protesta
D) Strategie per un percorso in comune tra utenti e lavoratori delle
ferrovie
E) Strategie per una rappresentatività riconosciuta
F) Avvio istanza
presso la UE
G) Calendario
iniziative 2014. Sono preventivati i seguenti appuntamenti:
·
Giornata
Italiana delle Ferrovie (GIF 2014), 3 Ottobre a Portici. Sarà la seconda GIF,
corrispondente al 175 ° anniversario dell’apertura della linea Napoli-Portici.
·
Settimana
Europea Mobilità Sostenibile. 16-22 Settembre. Adesione sul tema del trasporto
ferroviario. Si prevede di organizzare delle iniziative a scala regionale.
·
Convegno
pubblico a Roma, palazzo delle Ferrovie, a cura di Italia Nostra.
Sperando di ritrovarvi numerosi a Roma,
invio i più cari saluti
Domenico Gattuso
La metropolitana di Ragusa un passo avanti ma scarsa presenza della politica
Ragusa. Si
è svolta, sabato 28 giugno presso la stazione di Ragusa, la conferenza stampa
organizzata da CUB Trasporti, Comitato per il rilancio della ferrovia Iblea,
Comitato Pendolari Siciliani e Legambiente a sostegno del progetto della
metropolitana di superficie, a vent’anni esatti dall’elaborazione dello studio
di fattibilità tra Comune di Ragusa e FS.
Gli
organizzatori hanno presentato al numeroso pubblico i risultati della
rielaborazione del progetto preliminare di RFI del 2006, sottoposti al Comune
quale base per una nuova progettazione.
Punti
salienti della proposta sono la fermata di Piazza Carmine, a servizio del
centro storico; la fermata al piazzale del centro commerciale Le
Masserie/Azienda Sanitaria Provinciale; la fermata al consorzio ASI e la
fermata di Cisternazzi/Nuovo polo ospedaliero; a queste si aggiungono altre
fermate intermedie (ospedale Ibla, via Colajanni) oltre a quella alla stazione
centrale. Il percorso si completa alla stazione di Donnafugata, collegando in
questo modo l’importante sito turistico alla città.
Era
presente l’assessore ai Lavori Pubblici Corallo, che ha ribadito l’interesse
dell’amministrazione per la metroferrovia e ha annunciato che si stanno
reperendo i fondi per un bando finalizzato al progetto preliminare.
Nel
corso della conferenza sono state poste varie domande: dai costi (circa 30
milioni), ai tempi di transito dei convogli (30 minuti con stazione di testa a
Donnafugata; 15 minuti con stazione al polo ospedaliero). Si è discusso della
scellerata scelta dei parcheggi sotterranei, che ha confermato la centralità
dell’automobile, e quindi il contrario di una mobilità eco-sostenibile. E’
emerso anche il ruolo della metro come collegamento diretto con l’aeroporto di
Comiso, in sinergia con altri progetti che si vanno facendo in tal senso. E’
stata rilevata l’importanza a scopi turistici della tratta ferroviaria e come
la metro potrebbe fare fruire a pieno dei paesaggi dell’altopiano e della
ferrovia elicoidale, vero monumento di archeologia industriale.
Alcuni
degli interventi hanno rimarcato la cecità degli amministratori di Modica e
provinciali che in occasione della chiusura del ponte Guerrieri non hanno
previsto nessun potenziamento delle corse ferroviarie per collegare Modica con
gli altri centri e i due versanti della provincia in maniera comoda e sicura,
senza provocare il caos cui si sta assistendo in questi giorni, destinato ad
aumentare con la stagione balneare.
Incalzato
dai giornalisti l’assessore Corallo si è detto disponibile a coinvolgere il
consiglio comunale nella questione della metropolitana; il consigliere D’Asta a
tal proposito si è impegnato a presentare un apposito ordine del giorno.
La
CUB Trasporti, unitamente agli altri comitati e associazioni che hanno
collaborato, non può non notare la scarsa presenza di politici e amministratori
alla conferenza stampa, segnale di un disinteresse che dura da vent’anni,
interrotto magari da belle dichiarazioni elettorali. E tuttavia questo non
scoraggia chi crede a progetti che possano veramente segnare un passaggio
epocale per la vita della nostra città.
Pippo
Gurrieri
Coordinatore
provinciale CUB Trasporti
Regione regista dei servizi ferroviari
La Giunta regionale lo scorso maggio ha dato l'ok all'Accordo di programma quadro con i ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia per il trasferimento delle funzioni di programmazione e amministrazione dei servizi ferroviari di interesse regionale e locale, strumento propedeutico al contratto di servizio. Un accordo atteso da cinque anni, quando il Parlamento nazionale ha delegato con legge le Regioni ad occuparsi di questi servizi.
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venerdì 27 giugno 2014
METROPOLITANA DI SUPERFICIE DI RAGUSA - Riesame del progetto di RFI e inserimento altre fermate.
Questo è il tema della conferenza stampa che si terrà alla stazione ferroviaria di Ragusa sabato 28 giugno alle ore 10.30.
Il
Progetto preliminare della metropolitana di superficie di Ragusa, elaborato da
RFI nel 2006, era stato inserito in un progetto complessivo di interventi sulla
tratta Siracusa-Ragusa, per una spesa di 182 milioni di euro prevedendo anche
la velocizzazione di alcuni tratti.
Di
questo progetto abbiamo avuto notizia nell’incontro al Comune di Ragusa, un
paio di mesi fa, da parte dell’Ing. Andrea Cucinotta di Rete Ferroviaria
Italiana che non aveva avuto seguito e che era rimasto in aria alla Regione
Sicilia. Oggi ritenendo ancora fondamentale la realizzazione della
metropolitana di Ragusa si ritiene necessario estrapolarla da quel progetto del
2006, riproponendo, modificando o riprogettando la sola metropolitana.
Lo
studio di fattibilità Fs-Comune di Ragusa del 1995 prevedeva 6 fermate, quali:
Ragusa Ibla, Alfieri, Ragusa C.le, Colajanni, Psaumida e Cisternazzi.
Riteniamo
che il Progetto preliminare di RFI, benché ben fatto e molto circostanziato,
risenta del limite di non essere stato condiviso con i rappresentanti del
territorio, che avrebbero potuto segnalare – se coinvolti - la funzionalità o
meno delle fermate stabilite a tavolino a Palermo magari potendo suggerire
altre utili a rendere il progetto effettivamente alternativo e funzionale per
la mobilità urbana della Città.
Si ritiene opportuno per la funzionalità del Progetto di RFI che vengano modificate e inserite le seguenti fermate:
Si ritiene opportuno per la funzionalità del Progetto di RFI che vengano modificate e inserite le seguenti fermate:
Fermata
n. 1 Ragusa Ibla;
Fermata
n. 2 Carmine-Putìe; questa sarebbe la fermata per il centro storico, munita di
ascensore o scala mobile, in sostituzione della fermata sotterranea di Piazza
Poste, la cui costruzione richiederebbe il superamento di delicate
problematiche (distanza dalla piazza, areazione, spazi per servizio
viaggiatori, ecc.).
Fermata
n. 3 Ospedale Arezzo-Cimitero Ibla, munita di scala mobile.
Fermata
n. 4 Ragusa Centrale
Fermata
n. 5 Colajanni
Fermata
n. 6 Paestum (Masserie)
Fermata
n. 7 ASI
Fermata
n. 8 Cisternazzi (Ospedale nuovo)
Fermata
n. 9 DonnaFugata
Invitiamo
il Sindaco ad attivare l'ufficio tecnico del Comune di Ragusa di concerto con
RFI e del Dipartimento Infrastrutture della Regione per apportare le
modifiche al progetto del 2006 e predisporre il tutto per richiedere il
finanziamento dell'opera.
CUB
Trasporti
Comitato
per il rilancio della Ferrovia Iblea
Comitato
pendolari Siciliani
Comitato
pendolari Ragusa
Legambiente
Ragusa
martedì 24 giugno 2014
Il caso del treno Palermo-Torino scomparso, un affare di Stato
Il Comitato Pendolari Siciliani punta il dito contro la progressiva riduzione delle lunghe percorrenze:"La politica non si preoccupa della mobilità ferroviaria".
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