
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
venerdì 28 maggio 2021
Pendolari sul piede di guerra:Lavoratori penalizzati
Palermo-Messina n. 9 treni giorno – per un totale di 2088 km-treno
Palermo-S. Agata Militello n.4 treni giorno – per un totale di 504 km-treno
Messina-S. Agata Militello n. 6 treni giorno – per un totale di 636 km-treno
Palermo-Agrigento n. 12 treni giorno – per un totale di 1656 km-treno
Palermo-Trapani n. 6 treni giorno – per un totale di 1176 km-treno
Messina-Catania n. 19 treni giorno - per un totale di 1805 km-treno
Catania-Siracusa n. 9 treni giorno - per un totale di 783 km-treno (sino al 31 luglio con bus)
Catania-Caltagirone n. 4 treni giorno - per un totale di 364 km-treno
Taormina-Catania n.6 treni giorno i cd. Line (non li prendiamo in considerazione)
Siracusa-Ragusa n. 12 treni giorno i c.d. Line (non li prendiamo in considerazione)
Quindi tirando le somme, nelle tratte in questione, solo in un giorno festivo o domenica vengono percorsi oltre 9 mila km-treno.
Che cosa chiediamo? E’ presto detto.
La Regione Siciliana, committente del servizio di trasporto ferroviario regionale, comunque paga il dovuto all’impresa ferroviaria per i 65 treni circolanti nelle domeniche e nei festivi. Per onestà intellettuale, il servizio c’è seppur ridotto al minimo ma non garantisce gli orari dei primi treni del mattino.
A luglio dell’anno scorso avevamo chiesto al Dipartimento Trasporti Regionale nel predisporre la bozza oraria 2020-2021 di riprogrammare gli orari garantendo la continuità del servizio nelle fasce orarie pendolari (06.00/09.00) anche la domenica e nei giorni festivi tenuto conto che anche in questi giorni vi sono lavoratori che devono spostarsi per assicurare dei servizi ai cittadini avendo pagato un abbonamento (mensile-settimanale) per un servizio che, in effetti, c’è, ma non garantisce gli spostamenti lavorativi.
Chiediamo al Dipartimento Trasporti di voler inserire nella programmazione dell’orario 2021-2022 gli orari di partenza dei primi treni del mattino dei giorni feriali nella fascia pendolare 06.00/09.00 a garanzia della continuità del servizio pendolare.
Lavori niente treni per Caltagirone e Palermo, protesta pendolari
La musica non cambia sulla Palermo-Agrigento il primo treno parte alle ore 8.43 e arriva ad Agrigento alle ore 10.47 mentre da Agrigento parte alle ore 8.15 con arrivo a Palermo alle ore 10.17. Molto peggio sulla Palermo-Trapani con il primo treno alle ore 8.09 con arrivo a Trapani alle ore 12.30 mentre da Trapani parte alle ore.5.55 con arrivo previsto a Palermo alle ore 10.17.
martedì 25 maggio 2021
65 treni circolanti nelle domeniche e nei festivi. Non garantiscono gli orari dei primi treni del mattino.
Abbiamo preso atto degli investimenti con l’incentivazione dei treni turistici Cefalù Line sulla Punta Raisi-Palermo-Cefalù, sulla Siracusa-Modica-Ragusa con i Barocco Line e novità di quest’anno con i Taormina-Catania Line.
Una domanda ci sorge spontanea: pensare al settore turistico è cosa buona e giusta ma come in tutte le attività per assicurare i servizi al turista c’è un popolo di lavoratori che deve spostarsi per raggiungere i luoghi di lavoro.
Infatti, se da un lato si incrementano le corse (Line) per dar modo al turista e al turismo estivo-festivo, dall’altro se diamo un’occhiata ai treni festivi sulla Messina-Palermo, sulla Messina-Catania-Siracusa, Siracusa-Ragusa, sulla Palermo-Agrigento e sulla Palermo-Trapani ci rendiamo conto che non vi è alcun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative 06.00-09.00.
Di fatto il primo treno regionale da Messina parte alle ore 07.45 per giungere a Palermo alle ore 11.04 e da Palermo alle 08.32 per giungere a Messina alle ore 11.17. Va un po’ meglio sulla direttrice Messina-Catania con un treno previsto alle ore 06.52 che arriva a Catania alle ore 08.52, mentre da Catania a Siracusa il primo bus sostitutivo al treno è previsto alle ore 11.03 con arrivo a Siracusa alle ore 13.12 (tratta chiusa dal 13/06 al 31/07/2021).
La musica non cambia sulla Palermo-Agrigento il primo treno parte alle ore 8.43 e arriva ad Agrigento alle ore 10.47 mentre da Agrigento parte alle ore 8.15 con arrivo a Palermo alle ore 10.17. Molto peggio sulla Palermo-Trapani con il primo treno alle ore 8.09 con arrivo a Trapani alle ore 12.30 mentre da Trapani parte alle ore.5.55 con arrivo previsto a Palermo alle ore 10.17.
Come si evince chiaramente dagli orari chi deve andare a lavorare nei giorni festivi/domenicali a differenza dei giorni feriali, pur avendo acquistato un abbonamento ferroviario mensile, non può utilizzare il mezzo treno perché non sono state previste, assicurate, confermate e garantite le fasce orarie lavorative dei pendolari nonostante vi siano molti treni circolanti nell’arco dell’intera giornata.
Per quanto riguarda i Barocco Line, il turista che si trova a Catania non ha alcuna possibilità di raggiungere Siracusa in treno considerato che dal 13 giugno sino al 31 di luglio si viaggerà con il primo bus sostitutivo al treno delle 11.03 con arrivo a Siracusa dopo le ore 13.21 quindi un servizio senza alcun senso per i turisti che si trovano a Catania ma anche per i lavoratori che da Catania vorrebbero raggiungere Siracusa e tra l’altro titolari di abbonamenti.
Questa la situazione dei treni programmati nei festivi sulle seguenti relazioni:
Palermo-Messina n. 9 treni giorno – per un totale di 2088 km-treno
Palermo-S. Agata Militello n.4 treni giorno – per un totale di 504 km-treno
Messina-S. Agata Militello n. 6 treni giorno – per un totale di 636 km-treno
Palermo-Agrigento n. 12 treni giorno – per un totale di 1656 km-treno
Palermo-Trapani n. 6 treni giorno – per un totale di 1176 km-treno
Messina-Catania n. 19 treni giorno - per un totale di 1805 km-treno
Catania-Siracusa n. 9 treni giorno - per un totale di 783 km-treno (sino al 31 luglio con bus)
Catania-Caltagirone n. 4 treni giorno - per un totale di 364 km-treno
Taormina-Catania n.6 treni giorno i cd. Line (non li prendiamo in considerazione)
Siracusa-Ragusa n. 12 treni giorno i c.d. Line (non li prendiamo in considerazione)
Quindi tirando le somme, nelle tratte in questione, solo in un giorno festivo o domenica vengono percorsi oltre 9 mila km-treno.
Che cosa chiediamo? E’ presto detto.
La Regione Siciliana, committente del servizio di trasporto ferroviario regionale, comunque paga il dovuto all’impresa ferroviaria per i 65 treni circolanti nelle domeniche e nei festivi.
Per onestà intellettuale, il servizio c’è seppur ridotto al minimo ma non garantisce gli orari dei primi treni del mattino. A luglio dell’anno scorso avevamo chiesto al Dipartimento Trasporti Regionale nel predisporre la bozza oraria 2020-2021 di riprogrammare gli orari garantendo la continuità del servizio nelle fasce orarie pendolari (06.00/09.00) anche la domenica e nei giorni festivi tenuto conto che anche in questi giorni vi sono lavoratori che devono spostarsi per assicurare dei servizi ai cittadini avendo pagato un abbonamento (mensile-settimanale) per un servizio che, in effetti, c’è, ma non garantisce gli spostamenti lavorativi.
Chiediamo al Dipartimento Trasporti di voler inserire nella programmazione dell’orario 2021-2022 gli orari di partenza dei primi treni del mattino dei giorni feriali nella fascia pendolare 06.00/09.00 a garanzia della continuità del servizio pendolare.
Ci consta fare presente che oltre la chiusura della relazione ferroviaria Catania-Siracusa, verrà chiusa la Catania-Caltagirone sempre dal 13 giugno al 31 luglio ma la chiusura più lunga è quella della Catania-Palermo dal 13 giugno all’11 settembre 2021 che verra effettuata con bus sostitutivi sino alla stazione di Dittaino con una percorrenza tra le due Città da 3 ore e 35 a quasi 4 ore di cui un’ora e 10 minuti circa in bus sostitutivo al treno.
In conclusione chiediamo all’assessore regionale ai Trasporti on. Marco Falcone di voler intercedere presso il Dipartimento Trasporti affinché venga rivista la programmazione oraria festiva-domenicale per garantire un servizio efficiente ed efficace non solo ai turisti dei festivi e delle domeniche ma principalmente all’utenza-pendolare che anche nei festivi e nelle domeniche deve andare a lavorare.
Certi di fare cosa gradita, nell’attesa di un Vs. cenno porgiamo cordiali saluti
Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo - Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2 Dott. Giuseppe Di Miceli - Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario Regionale
lunedì 17 maggio 2021
Orari e coincidenze della Metroferrovia Giampilieri-Messina devono essere rivisti per un trasporto efficiente
Altra questione che desideriamo evidenziare sono gli orari delle ultime corse treno del servizio metropolitano: da Messina a Giampilieri l’ultima corsa è alle ore 16.40 e da Giampilieri a Messina è alle ore 17.22 (Messina C.le, Fiumara Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte Santo Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo, Giampilieri), orari che dovrebbero essere rivisti e posticipati almeno alle 20/21:00.
Ci consta fare presente, ancora una volta, questa discrasia sulle coincidenze, perché non vorremmo che tutti gli sforzi fatti e alla luce dei risultati ottenuti sull’integrazione vengano vanificati per non aver rivisto, riprogrammato ed ottimizzato gli orari delle attuali sette coppie con la programmazione oraria delle ulteriori 5 coppie treno che si aggiungeranno al cambio orario estivo di giugno per un totale di 24 treni giorno.
domenica 16 maggio 2021
Metroferrovia Messina-Giampilieri il Comitato Pendolari Siciliani chiede di rivedere orari e concidenze
Ci consta fare presente, ancora una volta, questa discrasia sulle coincidenze, perché non vorremmo che tutti gli sforzi fatti e alla luce dei risultati ottenuti sull’integrazione vengano vanificati per non aver rivisto, riprogrammato ed ottimizzato gli orari delle attuali sette coppie con la programmazione oraria delle ulteriori 5 coppie treno che si aggiungeranno al cambio orario estivo di giugno per un totale di 24 treni giorno
Linea ferroviaria Catania-Siracusa chiusa sino al 31 luglio 2021 per lavori di ammodernamento
Quali le soluzioni da adottare secondo il nostro punto di vista per cercare di ottimizzare e ridurre al minimo i disagi? Attuare quanto prevede il punto 3 dell’art.10, diversificando quantitativamente e qualitativamente le corse dei bus sostitutivi:
• Bus sostitutivi diretti tra Catania-Priolo-Melilli-Siracusa e viceversa;
• Bus sostitutivi tra Catania e Augusta facendo le fermate di CT Aeroporto, Bicocca, Lentini e Augusta... continua a leggere
Metroferrovia Messina-Giampilieri. Rrivedere orari e coincidenze per dare un senso al biglietto unico.
Conclusosi dopo circa sei anni di incontri tra i vari attori il progetto del biglietto integrato tra comune di Messina, Atm, Trenitalia e Regione Siciliana.
Un plauso a tutti e in special modo all’assessore regionale ai trasporti, On. Marco Falcone, che ha voluto fortemente, dopo l’integrazione vettoriale e tariffaria realizzata a Palermo, portare a conclusione, anche nella città dello Stretto, quanto era previsto nel Contratto di Servizio tra Regione e Trenitalia.
Infatti nel Contratto di Servizio 2017-2026, all’articolo 14, in tema di obblighi tariffari e gratuità, al punto 10 prevedeva espressamente che: “Trenitalia è tenuta, su disposizione della Regione, ad applicare agevolazioni e gratuità e modifiche al sistema tariffario e ad aderire a progetti di integrazione tariffaria e/o modali, fermo restando l’obbligo della Regione di compensare i minori introiti con un apposito stanziamento a copertura”.
Fatta questa premessa e alla luce dell’annuncio delle ulteriori cinque coppie di treno che entreranno in circolazione al cambio orario estivo del 13 giugno 2021, è necessario ed urgente rivedere la programmazione dell’orario tra Giampilieri e Messina creando le coincidenze ai treni che da Giampilieri arrivano a Messina con i treni che da Messina partono verso S. Agata di Militello e Palermo.
La stessa identica cosa deve essere fatta per i treni che da Palermo e S. Agata di Militello giungono a Messina raccordando le coincidenze sia con i treni per Giampilieri che con i treni regionali Messina-Catania-Siracusa nelle fasce orarie pendolari 06/09.00 e 17/19.00.
Allo stato attuale, pur avendo da parecchi anni prospettato e suggerito al Dipartimento Trasporti la necessità di creare le coincidenze ai treni e con i treni della “Metroferrovia” nulla è stato fatto sino ad oggi.
Tra i primi suggerimenti che desideriamo sottoporre all’assessore regionale ai trasporti, in merito alle coincidenze alla stazione centrale di Messina, che è necessario creare la prima coincidenza al treno regionale veloce Messina-Palermo 5353 delle ore 06.38 anticipando la corsa del treno regionale Giampilieri-Messina 21680 alle ore 06.00 per dare la possibilità all’utenza del comprensorio messinese di poter raggiungere i luoghi di lavoro sulla fascia tirrenica evitando così gli spostamenti in auto sino a Messina per poter prendere il treno regionale 5353.
Altra questione che desideriamo evidenziare sono gli orari delle ultime corse treno del servizio metropolitano: da Messina a Giampilieri l’ultima corsa è alle ore 16.40 e da Giampilieri a Messina è alle ore 17.22 (Messina C.le, Fiumara Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte Santo Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo, Giampilieri), orari che dovrebbero essere rivisti e posticipati almeno alle 20/21:00.
Ci consta fare presente, ancora una volta, questa discrasia sulle coincidenze, perché non vorremmo che tutti gli sforzi fatti e alla luce dei risultati ottenuti sull’integrazione vengano vanificati per non aver rivisto, riprogrammato ed ottimizzato gli orari delle attuali sette coppie con la programmazione oraria delle ulteriori 5 coppie treno che si aggiungeranno al cambio orario estivo di giugno per un totale di 24 treni giorno.
Chiediamo di conoscere quali sono gli orari delle nuove cinque coppie di treni ed eventualmente con chi sono stati pianificati e in ultimo desideriamo fare presente che il servizio metropolitano scompare del tutto la domenica e nei festivi.
Restiamo disponibili ad un confronto per ottimizzare e pianificare al meglio gli orari ferroviari della Metroferrovia Giampilieri-Messina per assicurare un trasporto efficiente ed efficace visto l’ulteriore investimento da parte della Regione sull’integrazione vettoriale e tariffaria e per rendere sempre più appetibile un’offerta ferroviaria ritenuta la più ecosostenibile”.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
venerdì 14 maggio 2021
Con i nuovi orari estivi in vigore da domenica 13 giugno 2021, verrà chiusa la linea ferroviaria Catania-Siracusa sino al 31 luglio 2021.
Con i nuovi orari estivi che entreranno in vigore domenica 13 giugno 2021, verrà chiusa la linea ferroviaria Catania-Siracusa sino al 31 luglio 2021.
Quando
pensano di avvisare l’utenza?
L’intervento
prevedeva una prima fase funzionale dell’adeguamento e raddoppio della linea
Catania – Siracusa. L’intervento è stato suddiviso in due lotti funzionali: 1°
lotto funzionale Bicocca-Augusta: dal km 233+634 al km 280+000; 2° lotto
funzionale Augusta-Targia: dal km 280+000 al km 301+841. Tabella A –
Portafoglio investimenti in corso e programmatici – A04 – Potenziamento e
sviluppo infrastrutturale Rete Convenzionale/Alta Capacità, con un costo di 125
Meuro, una copertura finanziaria complessiva di 81 Meuro (7 Meuro risorse MEF e
74 Meuro risorse UE) e un fabbisogno di 44 Meuro.
L’intervento
permetterà la riduzione di tempi di percorrenza di circa il 10% (appena 10
minuti) rispetto a quelli attuali.
Questa
chiusura mette in evidenza una situazione assurda non tanto per la decisione di
chiudere la linea ferroviaria nel periodo estivo, così come è stato fatto
nell’estate del 2016 (20 giugno-3 settembre) e nel 2017 (18 giugno-20
settembre) ma dal fatto che né i territori interessati, né i
viaggiatori-pendolari a tutt’oggi sono stati informati di questa chiusura già
programmata e dei relativi disagi/disservizi che essa comporterà.
Tra
l’altro desideriamo fare presente che non c’è stato alcun tavolo di confronto
con i Comitati dei Pendolari, le Associazioni dei Consumatori per cercare di
trovare soluzioni a garanzia dell’ottimizzazione degli eventuali
disagi/disservizi, né per la programmazione degli orari del programma annuale/estivo,
nonostante sia previsto dall’art. 5 punto 5 e dall’art.18 del Contratto di
Servizio (2017-2026).
Le
soluzioni adottate nei nuovi orari “Treno + Bus sostitutivo” dal 13 giugno, già
pubblicati e acquistabili sul portale Trenitalia.it, ci preoccupano notevolmente.
Dagli
orari dei bus che dovranno sostituire le corse dei treni in entrambe le direzioni
riscontriamo che i tempi di percorrenza sono abbastanza lunghi per come è stato
strutturato il servizio sostitutivo e che riteniamo non del tutto funzionale.
Alcuni
esempi dagli orari a partire dal 13 giugno 2021:
· Treno
regionale 32303 in partenza da Messina alle ore 5:13 arriva a Catania alle ore
6:30 per ripartire con il Bus PA 601
alle 6:40 effettuando le fermate di: CT Aeroporto, Bicocca, Lentini, Augusta,
Priolo-Melilli e arrivare a Siracusa alle ore 8:40 – in totale da Catania 6
fermate - tempo impiegato 2 ore e 18 minuti – costo euro 7,60, tenuto conto che
è il primo treno del mattino che da Messina arriva sino a Siracusa;
· Bus
PA613 in partenza da Catania alle ore 5.13 ed effettua le fermate di CT
Aeroporto, Bicocca, Lentini, Augusta, Priolo-Melilli e arriva a Siracusa alle
ore 7.31 – in totale 6 fermate - tempo impiegato 2 ore e 18 minuti – costo euro
7,60;
· Non è
stata prevista la coincidenza al bus sostitutivo Siracusa-Catania PA618 delle
ore 19:25 con arrivo a Catania alle 21:43 mentre avveniva con il treno
regionale 12948 delle ore 19.25 Siracusa-Catania che arrivava a Catania alle
20:44 e aveva la coincidenza con il treno 5392 Catania-Messina delle 21:09 che
effettua 12 fermate (Acireale, Guardia-Mangano-S. Venerina, Carruba,
Giarre-Riposto, Mascali, Fiumefreddo Sicilia, Calatabiano, Taormina-Giardini,
Letojanni, S. Teresa Di Riva, Ali Terme, Messina Centrale). Con quale treno
l’utenza-pendolare dovrà rientrare nei territori di provenienza?
Un
pendolare che parte da Messina, con il treno regionale veloce 5381 delle ore
5.13, arriva a Siracusa alle ore 07.55 impiegando 2 ore e 42 minuti. Lo stesso
pendolare che partirà lunedì mattina 14 giugno 2021, sempre da Messina, con il
treno regionale 32303 alle ore 5:13 si troverà ad impiegare per fare lo stesso
tragitto 3 ore e 45 minuti di cui 1 ora e 17 minuti di percorrenza in treno tra
Messina e Catania e 2 ore e 18 minuti con il bus sostitutivo PA601 sino a
Siracusa.
Una
domanda ci sorge spontanea: - un bus diretto di qualsiasi azienda di trasporto
sulla Catania-Siracusa impiega circa 1 ora e 15 minuti ed il costo del
biglietto è di appena 4,00 euro quasi la metà sia del costo del ticket che dei
tempi di percorrenza.
Ci
chiediamo e chiediamo qual è la convenienza e l’utilità del viaggiatore-pendolare
fare un abbonamento da Messina a Siracusa o da Catania a Siracusa visto i costi
del biglietto e i lunghissimi tempi di percorrenza, in questo periodo di
chiusura?
Siamo
fermamente convinti che nessuno dei pendolari abbonati potrà e vorrà viaggiare
con questi tempi di percorrenza, tenuto conto che gli orari di percorrenza dei
bus sostitutivi non potranno mai essere rispettati a differenza degli orari di
percorrenza dei treni che viaggiano su rotaie.
Il
Dipartimento Trasporti, secondo il nostro parere, deve chiedere all’impresa
ferroviaria di istituire, così come è previsto nel Contratto di Servizio
(2017-2026) all’art.10 punto 3: - “…dovranno assicurare condizioni di viaggio
quantitativamente e qualitativamente paragonabili all’offerta base”.
Quali
le soluzioni da adottare secondo il nostro punto di vista per cercare di
ottimizzare e ridurre al minimo i disagi?
Attuare quanto prevede il punto 3 dell’art.10, diversificando quantitativamente
e qualitativamente le corse dei bus sostitutivi:
•
Bus sostitutivi diretti tra
Catania-Priolo-Melilli-Siracusa e viceversa;
•
Bus sostitutivi tra Catania
e Augusta facendo le fermate di CT Aeroporto, Bicocca, Lentini e Augusta.
In
conclusione, desideriamo sottoporre alle SS.LL. queste nostre
considerazioni/suggerimenti che di sicuro ottimizzerebbero i disagi dimezzando
così gli eccessivi tempi di percorrenza tra Catania e Siracusa nell’ottica di
rendere più veloci gli spostamenti non solo dei pendolari del treno ma anche dell’utenza
in generale e turistica che in questi mesi, quasi sicuramente, affolleranno i
nostri territori.
All’Assessore Regionale Avv. Marco Falcone
Assessorato Infrastrutture, Mobilità e
Trasporti
Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo
Dipartimento Infrastrutture Mobilità e
Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2 Dott. Giuseppe Di
Miceli
Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto
Ferroviario Regionale
Fiumefreddo di Sicilia, 11 maggio 2021
Certi di fare cosa gradita, nell’attesa di un Vs. cenno porgiamo cordiali saluti
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
venerdì 30 aprile 2021
Recovery Plan. Solamente un’esaltazione infrastrutturale per il Sud
Recovery Plan. Un’esaltazione infrastrutturale per il Sud, questo è quanto ci è stato prospettato da tutte le forze politiche.Il “Piano nazionale di ripresa e resilienza manna dal cielo europeo che dovrebbe cambiare e/o dimezzare quel gap infrastrutturale di cui tutti parlano ma nei fatti lo scippo al Sud continua.
Come rappresentante del Comitato Pendolari Siciliani desidero sottoporre all’opinione pubblica siciliana e non solo quanto effettivamente la nostra regione riceverà in tema di infrastrutture ferroviarie con i fondi del Recovery Plan. Premesso che nel citato “Piano” per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie del centro-sud sono previsti appena 25 mld.
L’unica opera inserita nel piano, che riguarda la Sicilia, è l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina. Considerato che la Palermo-Catania-Messina nel 2013 era stata inserita nel C.I.S. (Contratto Istituzionale di Sviluppo) con un costo complessivo che è passato dagli iniziali di 5,1 a 10,6 mld di cui disponibili 8,7 mld finanziati con risorse nazionali e comunitari, giusto aggiornamento dell’8 marzo 2021 da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Visto che per la realizzazione della Palermo-Catania-Messina i fondi disponibili saranno quelli del Recovery Plan, una domanda mi sorge spontanea gli 8,7 mld dei 10,6 già previsti e finanziati (C.I.S.) per la Palermo-Catania-Messina che fine faranno?
Tenuto conto che negli ultimi vent’anni la Sicilia ha ricevuto piogge di miliardi e fiumi di inchiostro solo sui quotidiani e stiamo ancora aspettando i 10/15 mld circa per la realizzazione delle seguenti opere:
Velocizzazione della Palermo-Trapani
Raddoppio della Patti-Castelbuono
Raddoppio della Catania-Siracusa
Velocizzazione della Siracusa-Ragusa-Gela
Interramento della stazione di Catania e di Bicocca
Raddoppio Bivio Zurria-Catania Acquicella
Elettrificazione delle linee (Km.578)
Quello che chiedo alla nostra classe politica è di pretendere con forza dal Governo nazionale che le somme previste dal C.I.S. (8,7 mld) vengano reinvestite in Sicilia per evitare che al danno si aggiunga la beffa sull’ulteriore scippo perpetrato sulla pelle e sul futuro dei Siciliani.
In conclusione, nessuna alta velocità arriverà in Sicilia e nemmeno interventi, da quello che si legge sul Recovery, di upgrading, elettrificazione e resilienza: si tratta di interventi per lo più al sud mirati ad omogeneizzare ed elevare gli standard prestazionali delle infrastrutture esistenti sia per il traffico viaggiatori che per quello merci. Gli interventi prevedono l’adeguamento di alcune linee regionali (Canavesana, Torino-Ceres, Bari-Bitritto, Rosarno-San Ferdinando, Sansepolcro-Terni, Benevento-Cancello, rete gestita da FSE) agli standard tecnici della rete nazionale, sia dal punto di vista infrastrutturale che tecnologico di sicurezza.
In conclusione in Sicilia non serve “l’alta velocità” bensì la “normale velocità”. Si, proprio la “normale velocità” nell’ammodernare e velocizzare tutte le infrastrutture ferroviarie esistenti, dando così ai siciliani la possibilità di poter viaggiare in condizioni più normali e dignitose.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
martedì 27 aprile 2021
Sicurezza del traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina. Lettera aperta al Ministro dei Trasporti
Lettera aperta al Ministero dei Trasporti. La presente si pone in doveroso riscontro alla diffida esposta dalla Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno, circa la sicurezza nei treni imbarcati nelle navi traghetto ferroviarie. In premessa si ritiene proficuo sgombrare il campo da posizioni ideologiche pro o contro la realizzazione di grandi opere nell’area dello Stretto che in passato hanno prodotto solo scontri fra opposte fazioni e autorizzato i Governi che si
sono
succeduti ad abbandonare il meridione nel terzo mondo dei trasporti,
realizzando di fatto un’Italia a due velocità con investimenti concentrati solo
nel centro/nord del paese. Al momento i traghetti di Rete Ferroviaria Italiana
sono l’unica infrastruttura esistente a garanzia della continuità territoriale
e del servizio universale di trasporto ferroviario che prevede anche il
collegamento da e per la Sicilia. In assenza di alternative tale servizio deve
essere potenziato, reso fruibile e sicuro, nell’interesse dell’utenza e dei lavoratori,
superando le barriere ideologiche e gli interessi di bottega per cui: se si
investe sul traghettamento non si fa il ponte, se fanno il ponte spariscono i
traghetti…
La
richiesta di sicurezza avanzata dalla Rete Civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno
è legittima, la risposta delle Istituzioni chiamate in causa è doverosa ma da
conoscitori del sistema le scriventi O.S., unitamente al Comitato Pendolari
Siciliani, ritengono fondamentali alcune precisazioni per dovere di chiarezza
nei confronti dei lavoratori e dell’utenza che rappresentano.
•
Se i traghetti ferroviari dello Stretto di Messina non fossero sicuri sarebbero
intervenuti i sindacati del settore e i rappresentanti dell’utenza, da sempre
in prima linea nella rivendicazione di massima sicurezza nel sistema
ferroviario.
•
Il traghettamento nello Stretto di Messina è storicamente sicuro; dal 1894,
epoca in cui il collegamento ferroviario fra la Sicilia e il continente si
effettuava attraverso ferry-boats con azionamento a pale e motore a vapore, non
si registra ad oggi una casistica di tragedie tale da catalogare il sistema
come “insicuro”. Fra le fatalità che negli anni hanno coinvolto i convogli ferroviari,
non si annoverano drammi ed eventi luttuosi in fase di traghettamento dei treni
nello Stretto di Messina.
•
Le rivendicazioni e le lotte dei lavoratori hanno contribuito a innalzare i
livelli di sicurezza che nello Stretto di Messina sono garantite con navi
costruite all’uopo, dotate di sistemi antincendio e piani di evacuazioni
testati dalle Autorità competenti e attraverso sistematiche esercitazioni del
personale, altamente formato con i corsi di aggiornamento ministeriali previsti
in tema di sicurezza in mare.
•
Lo schema di separazione del traffico e Il sistema VTS (Vessel Traffic Service)
presenti nello stretto di Messina, garantiscono una navigazione sicura e
monitorata anche quando gli scafi nello specchio di mare sono tanti e le
condizioni meteo non sono buone.
•
Le Navi ferroviarie attualmente sono di due tipi: con ponte binari chiuso
(NN/TT Villa e Scilla) e con ponte binari aperto (N/T Messina); nelle navi con
ponte chiuso, nonostante le dotazioni antincendio, i passeggeri scendono dal
treno e durante la traversata sostano nei ponti superiori. Nella nave Messina,
con ponte binari aperto, i passeggeri possono restare nelle vetture dei treni
per autorizzazione del Corpo Generale delle Capitanerie di Porto n°11/2017,
concessa dopo approfondite
verifiche
dei percorsi di sfuggita verso i punti di riunione, in rigido ossequio alle
direttive IMO MSC1/circ. 1239 del 30/10/2007.
Inoltre,
con gli stanziamenti Statali previsti nel progetto “Attraversamento Dinamico
dello Stretto” per potenziare il traghettamento ferroviario, le due navi con
ponte binari chiuso saranno presto sostituite da nuove unità tipo N/T Messina,
con ponte aperto che consente ai passeggeri di restare, in sicurezza, sulle vetture
dei treni durante la traversata. Non si tratta del solito progetto fantasioso
che resterà sulla carta, la
nuova
nave Iginia, gemella di nave Messina, è in fase di ultimazione ai cantieri
Mariotti di Genova e presto solcherà lo Stretto in sostituzione di una delle
vecchie unità ed è in preparazione il bando per assegnare la costruzione di
un’altra unità a ponte aperto, con propulsione ecologica ibrida, che rafforzerà
ulteriormente la flotta ferroviaria. I convogli ferroviari che effettueranno il
collegamento da e per la Sicilia saranno in grado di imbarcare autonomamente
sulle navi in modo da diminuire, di almeno un’ora, i tempi di attraversamento.
In
buona sostanza si sta concretizzando quanto lavoratori e cittadini siciliani rivendicarono
in piazza con la grande manifestazione del febbraio 2015 denominata “IL
FERRIBOTTE NON SI TOCCA”, una mobilitazione popolare che riuscì a fermare
l’eliminazione del traghettamento e pretendere investimenti nell’area dello Stretto.
Alla luce dei fatti Filt CGIL, OR.S.A. e Comitato Pendolari Siciliani possono
solo plaudire all’iniziativa del Governo che investe risorse in meridione e
punta a potenziare il collegamento ferroviario da e per la Sicilia. Nessuna
contrapposizione con la Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno, Filt
CGIL, OR.S.A. e Comitato Pendolari Siciliani hanno ritenuto doveroso chiarire
la situazione del traghettamento nello Stretto per il rispetto dovuto
all’utenza e agli equipaggi che ci lavorano con serietà, professionalità e
abnegazione per garantire fruibilità e sicurezza in un servizio pubblico cui la
Sicilia non può rinunciare, fin quando non saranno presenti concrete e
credibili alternative.
Messina
27/04/2021
FILT CGIL
G. Ferrito
OR.S.A.
Mariano
Massaro
Comitato
Pendolari Siciliani-CIUFER
Giosuè
Malaponti
sabato 24 aprile 2021
Caltagirone-Gela. Viadotto da ricostruire
sabato 20 marzo 2021
Aggiudicato il 2° Lotto del Raddoppio Ferroviario Messina-Catania e del 1° Lotto raddoppio Fiumefreddo-Taormina-Letojanni, quali notizie?
Finalmente, dopo almeno quarant’anni, arriva la buona notizia dell’appalto del raddoppio ferroviario della dorsale jonica Giampilieri-Fiumefreddo.
Prendiamo
atto della notizia che Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs Italiane) ha
aggiudicato due importanti gare per il rilancio infrastrutturale della Sicilia.
LINEA MESSINA - CATANIA
I
lavori del 2° lotto,
Taormina-Giampilieri, sono stati aggiudicati all’ATI composta da WEBUILD
SPA che avrà il compito di sviluppare il progetto esecutivo e successivamente
realizzare l’opera. Valore dell’appalto
a base di gara, 1.113.074.021 euro.
A fine novembre 2020 Rete
Ferroviaria Italiana prorogava, con un avviso pubblico, di ulteriori 40 giorni l’apertura
e l’assegnazione della gara di appalto dei due lotti (1° Lotto Fiumefreddo-Taormina/Letojanni
e 2° Lotto Taormina-Giampilieri) prevista per il 2 e 4 dicembre 2020 all’11
gennaio 2021 del 1° lotto e al 12 gennaio 2021 del 2° Lotto.
Nel dettaglio i due bandi di gara:
Descrizione dell'appalto: Progettazione
esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di raddoppio della
linea ferroviaria Messina Catania, tratta Giampilieri-Fiumefreddo.
1° lotto funzionale - Fiumefreddo-Taormina/Letojanni
Numero di identificazione nazionale: DAC.0152.2020 -
Validazione del progetto avvenuto con nota RFI-DIN-DIS.CT\A0011\P\2020\
Il termine per
il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione 11 gennaio 2021.
2° lotto funzionale - Taormina-Giampilieri, compresa la dismissione degli impianti della linea attuale fra
Letojanni e Giampilieri.
Numero di identificazione nazionale DAC.0153.2020 - CUP:
J11H02000070008 - CIG: 8451384EB1. Validazione del progetto avvenuto con nota
RFI-DIN-DIS.CT\A0011\P\2020\
Il termine per
il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione al 12 gennaio 2021.
Una domanda ci sorge spontanea, se
a fine novembre 2020 Rete Ferroviaria Italiana prorogava di ulteriori 40 giorni
circa l’apertura e l’assegnazione della gara di appalto dei due lotti: 1° Lotto Fiumefreddo-Taormina/Letojanni all’11
gennaio 2021 e 2° Lotto Taormina-Giampilieri al 12 gennaio 2021, visto che il
2° Lotto è stato aggiudicato chiediamo di conoscere le risultanze della gara
del 1° Lotto Fiumefreddo-Taormina/Letojanni. L’importo dei lavori a base d’asta era di 872 milioni di euro.
RFI ha aggiudicato anche la gara di
appalto integrato sulla linea
Caltagirone-Gela per i lavori di progettazione e ricostruzione del Viadotto fra
Caltagirone e Niscemi, crollato l’8 maggio del 2011) primo intervento
finalizzato al ripristino della circolazione ferroviaria nella tratta
Caltagirone – Gela. L’importo dei lavori
a base d’asta è di oltre 10 milioni di euro.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer
lunedì 15 marzo 2021
Comitato Pendolari Siciliani: Accordare gli orari dei treni ai primi voli del mattino
Vista tutta l’enfasi mediatica del “finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa al momento è solo “fuffa mediatica” se non verranno rivisti, secondo noi, nell’immediato gli orari dei treni per raccordarli ai primi voli del mattino, considerato che chi di dovere ha avuto tutto il tempo necessario per programmare gli orari dei treni per garantire un servizio efficiente ed efficace di mobilità treno e aereo così come è stato per i collegamenti ferroviari per l’aeroporto Punta Raisi di Palermo”.
sabato 13 marzo 2021
“Finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa, al momento è solo “fuffa mediatica”
“Catania, oggi si inaugura la stazione ferroviaria Fontanarossa Aeroporto. Finalmente diviene realtà il collegamento tra l’aerostazione e la nuova fermata dei treni. Un intervento che segna certamente, dopo decenni, un passo strategico di fondamentale importanza per i trasporti e la mobilità centro orientale dell’isola. Secondo il nostro modesto parere c’è stata troppa enfasi per un’opera che certamente doveva rientrare, già da sempre, nella normalità delle cose vista la dislocazione dei binari a ridosso dell’aeroporto e con due stazioni vicine Acquicella e Bicocca. Una domanda ci sorge spontanea: visto che la fermata dell’aeroporto era stata programmata e prevista per settembre e poi spostata a dicembre 2020 ed ancora spostata di tre mesi per realizzare il collegamento stradale tra la stazione e l’aerostazione, come mai nessuno del Dipartimento Trasporti regionale abbia ritenuto opportuno dover riprogrammare gli orari ferroviari avendo avuto più di due anni di tempo prima dell’apertura, dando così la possibilità di poter prendere i primi voli del mattino? Siamo perfettamente d’accordo sulla realizzazione dell’infrastruttura, anche se tardiva, facciamo un plauso al governo Musumeci per la realizzazione della stessa ma non condividiamo le affermazioni dell’assessore ai trasporti, Marco Falcone, che evidenzia che la nuova fermata ferroviaria di Fontanarossa avrà una straordinaria importanza considerato che dal 13 marzo la gente potrà partire in treno da Messina, Taormina, Fiumefreddo, Giarre, Acireale, Siracusa, Augusta, Lentini, Caltagirone e, ancora da Enna, Caltanissetta per andare a prendere l’aereo. Desideriamo fare presente che i primi treni del mattino, da qualsiasi direzione si provenga, non garantiscono la possibilità di prendere i primi voli aerei. Infatti, da Messina i primi treni arrivano a Catania aeroporto alle ore 6.08, 6.44, 8.52; da Siracusa 6.02, 6.49, 7.56, 8.52; da Caltanissetta/Catenanuova/Enna 7.24, 7.49, 9.54; da Caltagirone 7.33, 18.00. Così come per il rientro in serata da Catania Aeroporto in treno per le varie direzioni. Infatti, da Catania aeroporto verso Messina ultimo treno è alle ore 20.42; verso Siracusa alle ore 21.08; verso Catenanuova/Enna/Caltanissetta alle ore 19.53; verso Caltagirone alle ore 19.04. Da notare che non vi è nessun collegamento tra Ragusa e la fermata Catania aeroporto. Potevano creare delle coincidenze tra i treni tra Ragusa, Siracusa e Catania aeroporto. Un dato certo è che tra le città nominate dall’assessore la città di Ragusa non c’è. Potevano creare le coincidenze con i treni provenienti dalla direttrice tirrenica (Barcellona, Milazzo, Patti, etc.) su Messina con i treni per Catania aeroporto ma non è stato fatto. In conclusione tutta l’enfasi mediatica del “finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa al momento è solo “fuffa mediatica” se non verranno rivisti nell’immediato gli orari dei treni per raccordarli ai primi voli del mattino, considerato che chi di dovere ha avuto tutto il tempo necessario (due anni) per programmare gli orari dei treni per garantire un servizio di mobilità treno - aereo efficiente ed efficace così come è stato per i collegamenti ferroviari per l’aeroporto Punta Raisi di Palermo”.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
giovedì 11 febbraio 2021
Sicilia: Proroga e novità sui rimborsi per mancato o parziale utilizzo dell’abbonamento regionale per Covid-19.
In relazione alle disposizioni emesse dalla Regione con il D.A.n. 4353 Servizio 2 del 17 dicembre 2020, in verità non tanto esplicativo, con il quale sono state modificate le “Linee Guida per la modalità di rimborso dei titoli di viaggio del TPL ferroviario della Regione Siciliana emesse con D.A. n. 2906 del 01 ottobre 2020”.
Da quanto si apprende sul sito di Trenitalia Verranno rimborsati gli abbonamenti regionali settimanali, mensili ed annuali che abbiano validità dal 06 marzo 2020 al 30 aprile 2021 e, pertanto, saranno riaperti i termini per la presentazione delle richieste di rimborso anche per coloro che non hanno rispettato la scadenza del 31 dicembre 2020 prevista dal precedente D.A. n.2906 del 01 ottobre 2020, consentendo agli utenti di presentare la domanda di rimborso entro il 31 maggio 2021, salvo ulteriore indicazione da parte della Regione in ragione del protrarsi dello stato di emergenza.
Il rimborso potrà avvenire sotto forma di:
▪ proroga di validità dell’abbonamento, per il periodo non usufruito, da utilizzare entro 12 mesi dalla emissione;
▪ voucher cartaceo, spendibile in più soluzioni fino ad esaurimento, da utilizzare entro 12 mesi dalla data di emissione (non è prevista comunque la restituzione della quota parte non utilizzata in contanti);
▪ rimborso in denaro (a scelta del cliente, come contanti, bonifico, assegno);
▪ nel caso di voucher già emessi dalla scrivente Direzione (sia per importi inferiori o pari a 300 euro sia per importi superiori a 300 euro), gli stessi sono ammessi alla spesa della quota residua in più soluzioni fino ad esaurimento, entro 12 mesi dalla data di emissione (qualora non si spenda l’intero valore del voucher, la differenza non potrà essere recuperata in alcun modo);
▪ il voucher potrà essere utilizzato per acquistare qualsiasi titolo di viaggio Trenitalia (biglietti ed abbonamenti) a tariffa regionale Sicilia, analogamente a quanto fatto sinora, salvo differente avviso da parte della Regione;
▪ il rimborso in denaro potrà essere riscosso con bonifico, assegno o in contanti presso la biglietteria prescelta dall’abbonato;
▪ la biglietteria potrà erogare il rimborso in contanti, se in disponibilità di cassa.
Il rimborso sarà calcolato in misura proporzionale tra i giorni di mancato utilizzo e il periodo di validità dell’abbonamento, in base a quanto indicato nella dichiarazione sostitutiva. Ad esempio: se l’abbonamento mensile aveva una validità di 31 giorni e si dichiara di non averlo utilizzato per 10 giorni, il rimborso sarà pari a 10/31 del valore dell’abbonamento.
Per richiedere il rimborso, il cliente deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e il modulo di richiesta da consegnare o inviare a Trenitalia con allegata la fotocopia o la scannerizzazione o la foto dell’abbonamento (solo per richieste tramite mail) e del documento d’identità (salvo consegna in biglietteria attraverso identificazione e apposizione della firma sulla dichiarazione in presenza del dipendente addetto a riceverla):
tramite e-mail, all’indirizzo: rimborsi.sicilia@trenitalia.it
presso le Biglietterie Trenitalia;
tramite posta ordinaria a: Trenitalia – Direzione Regionale Sicilia, via Oreto Nuova-Fondo Alfano s.n.c., 90124 Palermo.
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