venerdì 15 gennaio 2016

Il Dipartimento Trasporti Regionale convoca, per il 20 gennaio, i Comitati Pendolari Siciliani

Palermo. Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti convoca i Comitati Pendolari Siciliani mercoledì 20 gennaio 2016 alle ore 13:00, presso i locali dell'assessorato, Via Leonardo da Vinci 61, per la verifica dello stato della programmazione dei servizi e criticità emerse nonché per la calendarizzazione degli incontri propedeutici alla futura programmazione, tenuto conto che entro gennaio è necessario predisporre il nuovo progetto di offerta commerciale per renderlo operativo in previsione del nuovo orario in vigore previsto per giugno 2016.
E' un buon risultato, ottenuto grazie al lavoro dei deputati regionali Angela Foti e Valentina Zafarana del Movimento 5 Stelle, che nella audizioni della IV Commissione e II Commissione del 16 e 17 dicembre 2015 hanno chiesto ed ottenuto dal Dirigente Generale Fulvio Bellomo la possibilità di apportare delle modifiche allo schema di Contratto Ponte per il Trasporto Ferroviario Regionale. Modifiche che abbiamo scritto di nostro pugno e che i deputati del movimento 5 stelle hanno ufficializzato in data 18 dicembre 2015 all'assessore regionale Giovanni Pistorio, al dirigente generale Fulvio Bellomo e al dirigente responsabile IV Servizio Trasporto Ferroviario Regionale Carmen Madonia. Questo è il testo, di una delle modifiche che avevamo scritto, per conto degli onorevoli Foti e Zafarana, affinché venisse inserito nello schema di contratto:
Le Parti si impegnano a confrontarsi con rappresentanti delle
Associazioni dei consumatori e dei pendolari, attraverso specifici incontri da convocarsi, di norma, ogni sei mesi, nonché in una sessione plenaria annuale. Scopo di questi incontri è: la verifica del rispetto degli impegni assunti nella Carta dei Servizi, la verifica periodica sullo stato e sulla programmazione dei servizi, sulle criticità emerse e sull’efficacia dei provvedimenti assunti in merito, nonché l’ascolto dei rappresentanti dei
consumatori e dei pendolari in merito alle problematiche rilevate ed eventuali suggerimenti. 
Gli incontri di cui sopra si terranno, comunque, in ogni caso
se ne presenti la necessità.
Queste in rosso sono le parti che sono state cassate nell'art. 13 comma 4 dello schema definitivo del Contratto di Servizio firmato tra le parti il 30 dicembre 2015
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 14 gennaio 2016

Alla stazione ferroviaria di Patti disservizi ai pendolari dei treni 12763 e 3831

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari Siciliani, in questo caso riguarda la circolazione dei treni in oggetto nel giorno 7.01.16i treni nn. 12763 e 3831 arrivano quasi contestualmente alla stazione di Patti, rispettivamente dal terzo e primo binario,
i  relativi semafori  mostrano il segnale rosso, nessuna comunicazione sonora  informa i passeggeri quale treno avrà priorità nella partenza, (informiamo che non sempre  le  comunicazioni  sonore funzionino a dovere, specialmente quando potrebbero concorrere ad “offrire informazioni puntuali e  garantire valide soluzioni alternative di viaggio  in caso di disservizi”  nel rispetto  quindi  di  uno degli  impegni contenuti nella Carta dei Servizi  offerta dalla Direzione regionale di Trenitalia.
Quanto sopra premesso, si invita nuovamente i dipartimenti in oggetto ad  attivarsi per evitare siffatti disagi per gli utenti del servizio ferroviario in quanto non avendo nessun tipo di informazione sonora su quale treno ha la priorità sulla partenza si trovano innumerevoli volte a salire su un treno che si crede che abbia precedenza ed invece veder partire tutt’altro treno arrivando a destinazione in notevole ritardo. (segnalato anche in data 24.05.15)
Mondì Francesco  Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer                                                                                                                                                                                                   

domenica 10 gennaio 2016

Palermo-Catania: 30902 minuti di ritardo dei regionali veloci dal 3 maggio al 31 dicembre 2015

A circa otto mesi di distanza dal cedimento del viadotto Himera sull’autostrada A19, e dall’incentivazione del servizio ferroviario sulla Catania-Palermo, rendiamo pubblici i dati del nostro monitoraggio effettuato dal 3 maggio al 31/12/2015. Questi i risultati:
GIORNI MONITORAGGIO   187
TRENI MONITORATI      2375
TRENI IN ANTICIPO        115(4,5%)
TRENI IN ORARIO            67(2,5%)
TRENI SOPPRESSI            28(1%)
RITARDO DA 0 A 5         790(33%)
RITARDO DA 6 A 10       458(19%)
RITARDO DA 11 A 20     477(19%)
RITARDO OLTRE 20       456(19%)
RITARDO OLTRE 60         46(2,0%)
KM/TRENO SOPPRESSI  3888
MINUTI RITARDO        30902
ORE RITARDO                  515 pari a 21 giorni circa
Riepilogo complessivo dei dati del monitoraggio:
TRENI IN ORARIO (treni in anticipo e in orario)         182 (7%)
TRENI IN RITARDO (treni in ritardo sino a 5 minuti)  790 (33%)
TRENI IN RITARDO (treni in ritardo oltre i 5 minuti) 1437 (60%)
TRENI KM SOPPRESSI   3888
MINUTI DI RITARDO   30902 pari 515 ore pari a 21 giorni circa.
Questa invece è la classifica dei treni regionali veloci che hanno accumulato più ritardo nei mesi del monitoraggio:
1°   posto Regionale veloce 3810 con 53 ore di ritardo
2°   posto Regionale veloce 3811 con 50 ore di ritardo
3°   posto Regionale veloce 3802 con 43 ore di ritardo
4°   posto Regionale veloce 3803 con 40 ore di ritardo
5°   posto Regionali veloci 3812 e 3808 con 39 ore di ritardo
6°   posto Regionali veloci 3813 e 3809 con 37 ore di ritardo
7°   posto Regionali veloci 3806 e 3805 con 32 ore di ritardo
8°   posto Regionale veloce 3804 con 31 ore di ritardo
9°   posto Regionale veloce 3802 con 30 ore di ritardo
10° posto Regionali veloci 3807 e 3800 con 26 ore di ritardo
Fatto ciò, desideriamo porre l’attenzione su alcuni aspetti che hanno caratterizzato il trasporto ferroviario in Sicilia.
Grazie all’intervento “propizio di madre natura” sull’asse viario Palermo-Catania che viene anticipato e attuato, visto lo stato di emergenza a partire dal 3 maggio 2015 (a pieno regime), il progetto della nuova offerta commerciale dei treni regionali veloci Palermo-Catania, al quale Trenitalia stava lavorando per il cambio orario di dicembre 2015. 
I treni veloci sulla Palermo-Catania c’erano già negli orari ufficiali del 2010 e 2011, anche se era stata prevista una sola coppia di treni e in orari improponibili.
I treni Regionali Veloci a cui facciamo riferimento sono il Rv3850 con partenza da Palermo alle ore 6.38  effettuava le fermate di Bagheria, Termini Imerese, Roccapalumba-Alia, Caltanissetta Xirbi e Enna per arrivare a Catania alle 9.38 e il Rv3853 con partenza da Catania alle ore 15.26 effettuava le fermate di Catenanuova-Centuripe, Enna, Caltanissetta Xirbi, Roccapalumba-Alia, Termini Imerese con arrivo a Palermo alle 18.30. I due treni regionali impiegavano 3 ore circa effettuando 5 fermate a differenza degli attuali che effettuano 3/4 fermate con gli stessi tempi di percorrenza etra l’altro penalizzando il nodo ferroviario di Roccapalumba-Alia dove gli attuali regionali veloci non fermano.
Sin da subito avevamo chiesto alla Regione e a Trenitalia di invertire le partenze dei due treni: il Rv3850 delle ore 6.38 anziché da Palermo da Catania e viceversa per il Rv3853 delle ore 15.26, per dar modo ai pendolari della Sicilia orientale di avere un treno che raggiungesse Palermo nelle prime ore del mattino e poter rientrare nel pomeriggio a Catania ma non ottenemmo alcuna risposta.
A maggior ragione con la firma del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) del 28/02/2013 i tempi di percorrenza della Catania-Palermo venivano dichiarati in 2 ore e 45 minuti.
Quindi i treni regionali veloci c’erano da prima del cedimento dell’Himera ed erano stati anche previsti nel CIS, con tempi di percorrenza inferiori ma non sono stati né concretizzati, né incentivate le frequenze delle corse giornaliere se non per l’emergenza sull’A19, tra l’altro due anni dopo e non rispettando i tempi dichiarati di 2 ore e 45 minuti del CIS.   
Queste le corse giornaliere e i tempi di percorrenza per ogni singolo treno:
Regionali Veloci 3804-3806-3808-3812  percorrenza 2 ore e 47;
Regionale Veloce  3810 percorrenza 2 ore e 48;
Regionali Veloci    3802-3807 percorrenza 2 ore e 49;
Regionale Veloce  3801 percorrenza 2 ore e 50;
Regionale Veloce  3803 percorrenza 2 ore e 51;
Regionali Veloci 3800-3805-3809-3813  percorrenza 2 ore e 55;
Regionale Veloce  3811 percorrenza 2 ore e 57.
I dati del nostro monitoraggio li inoltreremo all’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento trasporti dott. Fulvio Bellomo e alla dott.ssa Carmen Madonia del Dipartimento trasporti  Servizio 4° Trasporto Ferroviario,
Riteniamo che vi sia stata troppa enfasi sui treni veloci della Palermo-Catania da parte di tutti ed a maggior ragione da parte dell’assessore regionale ai trasporti, pro tempore  Giovanni Pizzo, infatti né gli assessori né i dirigenti generali che in questi anni si sono susseguiti in assessorato e al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, hanno tenuto conto e richiesto, pur essendoci i fondi (30 milioni di euro) previsti e finanziati dal Contratto di Programma 2007/2011, a Rete Ferroviaria Italiana l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Catania in tutti questi anni, quando invece oggi si porta avanti a tutti i costi un’opera faraonica di raddoppio tra i due capoluoghi, con appena 900 milioni di euro circa finanziati su 6/7 miliardi di spesa per l’intera opera.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 5 gennaio 2016

Mobilità, puntualità, comfort e aumenti.

Dovevano essere queste le caratteristiche del trasporto su rotaia in Sicilia, con il nuovo assetto societario del 2000, infatti, Trenitalia si impegnava a mettere il cliente al centro dell’attività ferroviaria, cosa che negli anni bene o male ha fatto. Cosa inversamente proporzionale è quello che ha messo in atto la Regione Siciliana sul trasporto ferroviario, essendo l’ultima Regione a sottoscrivere, il 30 dicembre 2015, il primo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario nella storia della mobilità su ferro in Sicilia.
Ed è stata l’unica regione che non ha ritenuto opportuno chiamare ai tavoli del redigendo contratto i Comitati dei Pendolari, nonostante nel 2014 l’assessore ai trasporti pro tempore, Nino Bartolotta, aveva ritenuto opportuno, su nostra richiesta, costituire il Comitato di Verifica e Controllo, composto dai Sindacati e dai Comitati dei Pendolari.
Chiediamo ancora una volta all’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio e al Dirigente Generale del Dipartimento infrastrutture e trasporti, Fulvio Bellomo, di rendere operativo questo strumento in previsione dei tavoli che si terranno per l’affidamento definitivo del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario a Trenitalia sino al 31/12/2026.
Una grave disattenzione dei governi regionali e nazionali, negli ultimi quarant’anni, investe la rete ferroviaria isolana costituita da 1378 km di binari di cui:
Linee a semplice binario 1200 Km
Linee a doppio binario 178 Km
Linee elettrificate a semplice binario 622 Km
Linee a semplice binario non elettrificate 578 Km
Strade ferrate risalenti all’Unità d’Italia con limitate opere di riqualificazione e un’assenza di investimenti rendono l’idea di un trasporto non corrispondente alle esigenze dei pendolari e al concetto di “mobilità sostenibile ed integrata”.
Da quasi 40 anni non si costruiscono nuove ferrovie, l’ultima linea, la Caltagirone-Gela, risale al 1979 ed è chiusa da circa cinque anni per il crollo del ponte ferroviario di C.da Angeli in territorio di Niscemi, così come la Alcamo-Trapani Via Milo chiusa da circa tre anni
Abbiamo in più sedi evidenziato l’urgenza di riprogettare, ammodernare e velocizzare la rete regionale in funzione delle nuove direttrici di traffico e di mobilità ma nulla si muove anzi il tutto è a binario morto.
“Si è parlato tanto dell'ammodernamento e della velocizzazione della Catania-Palermo ma ad oggi un nulla di fatto, solo chiacchiere e quattro soldi di finanziamento, circa 900 milioni di euro, su un’opera di circa sette miliardi; così come il collegamento ferroviario con l'aeroporto Fontanarossa di Catania, per non parlare del mancato completamento, dopo trent’anni circa, dei raddoppi ferroviari “Giampilieri-Fiumefreddo sulla dorsale ionica e Patti-Castelbuono sulla dorsale tirrenica”.
E siamo proprio i pendolari, lavoratori, studenti e turisti, a dover sottostare a disagi e disservizi nonostante il pagamento anticipato del servizio tramite l’abbonamento settimanale, mensile o con il solo biglietto di corsa semplice.
Aumenti che dovevano entrare in vigore da gennaio 2017 così era previsto nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 tra la Regione Siciliana e Trenitalia, invece sono stati anticipati con la sottoscrizione del Contratto di qualche giorno fa.
Biglietti ed abbonamenti aumentati del 7,7 a partire dal 1 gennaio 2016, aumenti che graveranno sulle famiglie dalle 60 ai 150 euro annui, sempre che a viaggiare sia solo un membro della famiglia.
Alcuni esempi:
Un abbonamento mensile di 40 km (Messina-Milazzo) l’aumento in un anno incide circa 60 euro;
Un abbonamento mensile di 100 km (Catania-Messina) l’aumento in un anno incide circa 100 euro;
Un abbonamento mensile di 340 km (Palermo-Siracusa) l’aumento in un anno incide circa 170 euro.
La stranezza che desideriamo sottolineare è che sia il costo del singolo biglietto che degli abbonamenti sono stati arrotondati ai centesimi superiori (es. corsa semplice fascia 10 km – costo 1,50 x 7,7% = 0,1155 = 1,6155 costo finale mentre il prezzo alla vendita è di 1,70, arrotondato di 0,08 centesimi, che di per sé sul singolo non comporterebbero alcuna differenza ma sul totale annuale degli incassi questo arrotondamento porterà un ulteriore gruzzoletto nelle casse dell’impresa ferroviaria Trenitalia.
Ci vuole coraggio nel dire che, grazie all’Alta Velocità, il Paese è più moderno ed avanzato, vengano a verificare lo stato delle nostre linee ferroviarie per accertarne la modernità.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 3 gennaio 2016

I pendolari della Messina-Palermo alla Regione Siciliana: Rivedere i nuovi orari.

Ritardi e incroci che condizionano la vita di tutti i giorni e che, con qualche aggiustamento, potrebbero rendere il servizio più funzionale. Da qui sono state suggerite fermate e modifiche, per venire incontro alle esigenze di chi utilizza il treno per lavoro o studio. A farsi promotore è stato Francesco Mondì, rappresentante dei pendolari della Messina-Palermo. Ha inviato un dossier al Dipartimento regionale ai trasporti e a Trenitalia...
Treno Regionale12754 S. Agata M. - Messina
Nonostante il prolungamento di minuti 5 in termine corsa alla stazione di Messina centrale non si è risolto il perenne ritardo nelle fermate intermedie e ultimamente anche in arrivo a Messina C.Le, 10 e 15 minuti di ritardo causa, continua sosta forzata per la coincidenza del treno ICN 1957 proveniente da Roma T. presso la stazione di Gioiosa Marea in perfetta violazione dell’articolo 7 della Prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale tra le 6.00 e le 09.00 e le 17.00 e le 19.00.
Treno Regionale Veloce 3832 Palermo - Messina
Anticipare la partenza dalla stazione di S. Agata Militello in direzione Messina alle ore 7.25-7.30 circa.
Invero, la nuova programmazione oraria ha  notevolmente penalizzato la circolazione del treno in questione, in quanto la partenza  è stata posticipata di 8 minuti, salvo ulteriori ritardi dovuti all’incrocio con il  treno IC notte 1957 Roma Termini-Palermo.  
La presente proposta viene suggerita anche per venire incontro agli studenti che si recano a Brolo e a Patti in modo tale da conciliare  al meglio l’esigenza dello studio con il  minore disagio dovuto all’utilizzo del treno n. 12754 in partenza alle ore  06.58 spesso in ritardo.
Treno Regionale 12784 S. Agata M. - Messina
Il citato treno potrà partire da S. Agata Militello alle ore  7.55  circa  in modo tale da:
-essere  utilizzato dagli  utenti che  attualmente fruiscono del  treno 3832;
-eventualmente ridurre i tempi di percorrenza sino alla stazione di Patti, effettuando incrocio con il treno 3835 alla stazione di Capo d’Orlando.
Treno Regionale 12763  Messina - S. Agata M.
Introdurre la fermata alla stazione di San Marco d’Alunzio- Torrenova
Allo stato gli utenti residente nel suesposto Comune subiscono notevoli disagi in quanto chi esce da lavoro alle h 14:30 da Messina Milazzo Barcellona Patti Brolo dovrà aspettare il R12783 che arriva a S.Marco alle h 18:55.
Quanto sopra poiché  nel viaggio di ritorno  non vi è alcun treno che ferma nella citata stazione  nell’arco temporale compreso dalle  ore 13:48 alle ore  18:54 .
Treno Regionale Veloce 3831 Messina –Palermo
Una duplice richiesta:
-concedere  la fermata alla stazione di S. Stefano-Mistretta in modo tale che gli  utenti che  utilizzano il treno veloce n. 3830 Palermo- Messina potranno fruire di un  mezzo di trasporto “parallelo”  e più veloce nell’orario pomeridiano.
-posticipare l’orario di partenza dalla stazione di Messina, al pari di quanto avveniva in un recente passato per il treno n. 3843 che partiva dalla stazione di Messina alle ore  14.17 circa. Siffatta modifica potrebbe consentire  un vantaggio di tempo per gli utenti in quanto  allo stato attuale il citato treno  effettua  una sosta alla stazione di Patti di circa 5 minuti, a Capo d’Orlando  di circa 9 minuti, a Zappulla(tecnica) di circa 5 minuti.
Treno Regionale 12765  Messina - Palermo
Conseguenziale alla  modifica richiesta per il treno 3831, è il dovere posticipare la partenza del treno 12765 di circa 10 minuti. Il treno in questione riprenderà i pregressi  e consueti tempi di circolazione modificati  con l’orario di  dicembre 2014. 
Treno R 12781 Messina Palermo
Posticipare la partenza da Messina centrale per evitare la sosta forzata di 20 minuti presso la stazione di Patti, arrivo h 16:35 partenza h 16:55.
Mondì Francesco  Pendolari Messina Palermo Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer                                                                                                                                                                   

martedì 29 dicembre 2015

Sicilia. Contratto di Servizio e aumenti tariffe del trasporto ferroviario

Al Presidente della IV Commissione Ars
On. Maria Leonarda Maggio
Ai Componenti la IV Commissione

On.le Presidente
con la presente desideriamo esternarle tutto il nostro disappunto per non essere stati mai chiamati al tavolo del redigendo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario.
Avevamo chiesto ed ottenuto nel dicembre 2013 dall’assessore, pro tempore, Nino Bartolotta la costituzione di un Comitato di Verifica e Controllo, composto dai Sindacati del settore e dai Comitati dei Pendolari, ma è rimasto nei cassetti degli uffici del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, di questo chieda conferma al Dott. Fulvio Bellomo, Capo della segreteria tecnica (ad interim) dell’assessore Bartolotta dal 23/11/2012 al 13/04/2014, oggi Dirigente Generale dello stesso Dipartimento.
On.le Presidente, a differenza di quanto viene fatto in altre regioni, dagli assessori regionali ai trasporti prima dell’eventuale sottoscrizione del Contratto di Servizio, non avviene in Sicilia.
E’ da anni che elemosiniamo incontri con l’Istituzione ma a parte qualche assessore (Bartolotta e Torrisi) nessuno ha avuto la bontà di sentire cosa avevamo da dire.
Qualcuno afferma che noi del sud siamo pendolari di serie’B’ ma come Lei saprà la differenza tra nord e sud è solo una differenza culturale.
Noi non ci stiamo ad essere pendolari di serie ‘B’, tenuto conto che nelle altre regioni italiane: Lombardia, Liguria, Toscana, Campania, gli assessori regionali ai trasporti hanno fatto sedere ai tavoli del redigendo Contratto i Pendolari, per fare tesoro dei suggerimenti e/o dell’apporto che i vari Comitati dei Pendolari potevano dare per la realizzazione di un Contratto di trasporto più a misura di Pendolari e Utenti.
In Sicilia tutto ciò non può accadere e quindi non solo siamo pendolari di serie ‘B’ ma anche la politica in questo caso è di serie ‘B’, almeno per essere alla pari.
Con il Contratto di Servizio, non ancora firmato, viene fatto un regalo di Natale, inaspettato, ai Pendolari Siciliani con un anticipo di un anno.
Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha fatto trovare un bel pacco regalo agli oltre 60 mila pendolari siciliani, con un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di circa 70/80 euro a pendolare in un anno e nelle famiglie siciliane ma, per la Regione Siciliana, anticipare di un anno gli aumenti non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo.
Tenuto conto che nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto non è stato così.
Considerato che ad oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti per il mese di gennaio 2016, non tenendo conto di quanto sottoscritto nell’intesa, per la Regione Siciliana dall’assessore ai trasporti, pro tempore, Pizzo e dal responsabile per Trenitalia Iacono della Divisione Passeggeri Regionale.
Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana, che dovrebbe garantire i siciliani avendo firmato un’intesa con date e scadenze ben precise e dall’altro autorizza l’impresa ferroviaria a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene!!!
Ci corre l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Dott. Giovanni Pistorio, nè il Dirigente Generale dott. Fulvio Bellomo, nè la responsabile del Servizio IV° dott.ssa Madonia rispondono alle nostre note di segnalazione, inviate alle email istituzionali, relative ai disservizi/disagi dei nuovi orari voluti dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani; le uniche risposte ricevute alle nostre segnalazioni,  e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione regionale che doveva, già dal gennaio 2015, garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Pendolari e all’utenza in generale, in virtù dell’Accordo di Programma tra Mit e Mef siglato a novembre 2014. 
Con la presente, On.le Presidente, chiediamo di essere convocati in audizione in Commissione Trasporti, per rappresentare le varie problematiche che affliggono gli oltre 60.000 pendolari siciliani, considerato che nè l'assessore ai trasporti dott. Giovanni Pistorio, nè il Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo hanno mai incontrato il nostro "Comitato Pendolari Siciliani" sulle questioni riguardanti il Contratto di Servizio, nè abbiamo delegato altri rappresentanti di Comitati Pendolari a rappresentarci nelle sedi Istituzionali.
Certi dell'accoglimento della nostra richiesta e nell'attesa di un positivo riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 28 dicembre 2015

Il regalo di Natale della Regione Siciliana a Trenitalia

Un regalo di Natale inaspettato per i Pendolari Siciliani perchè anticipato di un anno.
Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha messo un bel pacco regalo per i circa 60 mila pendolari siciliani, un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di circa 70/80 euro annuali nelle famiglie siciliane ma per la Regione anticipare di un anno non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo.
Nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 per la Regione Siciliana, dall’assessore ai trasporti, pro tempore Pizzo, e per Trenitalia, dal responsabile della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Iacona, la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto non è stato così.
A tutt’oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di giugno.
Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana che da un lato firma un’intesa e dall’altro autorizza a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene.
Ci corre l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Pistorio, ne il Dirigente Generale Bellomo, nè la responsabile del servizio IV dott. Madonia rispondono alle nostre note di segnalazione per i disservizi relativi ai nuovi orari voluti dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani, ma a rispondere,  e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione che doveva già dal gennaio 2015 garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Siciliani.  
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 23 dicembre 2015

AUGURI...Buone Feste

In occasione delle feste desidero porgere a nome mio e del Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer, gli auguri di un Santo e Sereno Natale e di un proficuo e speranzoso 2016

Treno regionale 3864 delle ore 20.46, modificata accordata ma sempre in ritardo

Dall'entrata in vigore dei nuovi orari, veniva cancellato il treno regionale 12886 da Catania per Messina delle ore 20.46, prevedendo la partenza da Catania alle ore 21.27. Considerato che l'ultimo treno previsto da Catania per Messina era alle ore 19.40 ed essendoci quasi due ore di attesa per il treno regionale 3864 proveniente da Siracusa e previsto in arrivo a Catania alle 21.27, molti pendolari, sin da subito via email, avevano segnalato all'assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti, alla responsabile del Servizio IV
trasporto ferroviario regionale ed al direttore di Trenitalia, i disagi creati per questa lunga attesa alla stazione centrale di Catania. Dopo otto giorni dal cambio orario veniva accordata la modifica, a partire da lunedì 21 dicembre, anticipando la partenza da Siracusa alle 19.30 e prevedendo l'arrivo a Catania alle ore 20.46. Ma i problemi sorgono sin dal primo giorno dell'anticipazione del treno regionale 3864 che puntualmente arriva a Catania con ritardi tra i 20/30 minuti e oltre creando gli stessi disagi lamentati già dal cambio orario. Vista la modifica accordata si chiede più attenzione e rispetto della puntualità. 

martedì 22 dicembre 2015

Domeniche e festivi niente treni per i pendolari ma solo treni veloci

Il nuovo orario, entrato in vigore domenica 13 dicembre, ha rivoluzionato non solo le abitudini già consolidate di mobilità di lavoratori e studenti nei giorni feriali lavorativi ma ha completamente stravolto la mobilità ferroviaria anche nelle giornate di domenica e festivi.
Era già complicato con il vecchio orario spostarsi nei festivi, da Siracusa a Catania e da Catania a Messina e viceversa, che qualcuno dell’assessorato regionale ai trasporti ha pensato bene di rendere il tutto più complicato al cambio orario di dicembre.
Nei vecchi orari venivano garantite, anche nei festivi, le fasce orarie 6.00/9.00 e 13.00/15.00 garanzia per molti utenti-pendolari che lavorano anche la domenica e nei festivi presso strutture alberghiere, ospedaliere o chi si muove per svago o altro. 
Questi i treni cancellati nei nuovi orari:  
Regionale 7801 ore 6.55 da Messina a Catania 19 le fermate in 119 minuti;
Regionale 7803 ore 9.05 da Fiumefreddo a Catania 6 fermate in 40 minuti;
Regionale 7807 ore 14.05 da Messina a Catania 21 fermate in 117 minuti;
Regionale 3870 ore 8.40 da Siracusa a Messina 11 fermate in 175 minuti;
Regionale 7804 ore 9.30 da Catania a Messina 10 fermate in 88 minuti;
Regionale 7806 ore 14.00 da Catania a Messina 21 fermate in 116 minuti.
Cancellazione che ha provocato enormi disagi all’utenza pendolare. E’ evidente che non hanno tenuto in debita in considerazione, non confermando i vecchi orari festivi, che c’è utenza che lavora anche in questi giorni.  
Nonostante ci siano in circolazione lo stesso numero di treni, prima del cambio orario, che non hanno mantenuto la stessa traccia oraria creando enormi disagi. Al danno della cancellazione di questi orari, in fasce lavorative, si aggiunge la beffa del mantenimento dei 5 treni regionali veloci anche nei giorni festivi, che non garantiscono alcun collegamento capillare tra le tre Città per le poche fermate effettuate.
Vorremmo capire ed avere una spiegazione logica, dall’assessore regionale ai trasporti Pistorio, sul mantenimento dei 5 treni regionali veloci 3841, 3851, 3859, 3860 e 3862  anche la domenica e nei festivi che effettuano da Siracusa 4 fermate sino a Catania (Priolo-Melilli, Augusta, Lentini e Catania) e 5 fermate sino a Messina (Acireale, Giarre-Riposto, Taormina-Giardini, Alì Terme e Messina) e lo stesso avviene da Messina a Siracusa.
Treni veloci che non assicurano a chi lavora, nelle giornate domenicali e/o festive, visti gli orari e le poche fermate, la possibilità di uno spostamento sostenibile per raggiungere i lioghi di lavoro. E poi, a cosa servono i 5 treni regionali veloci nelle giornate festive, se già nelle giornate lavorative hanno una scarsa frequentazione? Teniamo a precisare che la domenica circolano 6 coppie di treni regionali per un totale di 1472 km/treno, di cui 815 km/treno effettuati da regionali veloci che, di certo, viste le esigue fermate e gli orari non soddisfano e, di certo, non incrementano la frequentazione ma al contrario penalizzano quell’utenza che aveva garantito un trasporto efficiente ed efficace su tutta la dorsale jonica prima del nuovo orario. Con quale logica si fa partire da Catania per Messina, tutti i giorni comprese le domeniche e i festivi, il regionale veloce 3860 delle ore 17.21 quando a distanza di 24 minuti parte il regionale 12732 e così avviene anche per il regionale veloce 3862 delle ore 19.27 quando a distanza di soli 13 minuti parte il regionale 12884? Qualcuno dell’assessorato regionale ai trasporti spieghi all’utenza pendolare perché è stato stravolto il vecchio orario che era alquanto funzionale? Perche, nonostante il mantenimento dello stesso numero di corse tra Messina, Catania e Siracusa non sono state confermate le vecchie tracce orarie? Perché sprecare km/treni con la circolazione dei 5 treni regionali veloci nei festivi, visto che non danno quel servizio capillare e, quindi, senza alcuna utilità e senza alcun beneficio per l’utenza pendolare e viaggiatori occasionali? Con la presente chiediamo di voler ripristinare il servizio almeno nelle fasce orarie 6.00-9.00 e 12.00-14.00, come previsto nel vecchio orario di sicuro più funzionale.  

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

giovedì 17 dicembre 2015

Ritardi e soppressioni con i nuovi orari

Con l'evento straordinario dell'entrata in vigore del nuovo orario che il treno 8577 delle ore 06.32 da Fiumefreddo per Bicocca, anticipato di 6 minuti circa, arriva tutte le mattine in ritardo a destinazione. 
Stamane il treno regionale veloce 3866 delle ore 5.15 da Siracusa per Messina dato prima in ritardo è stato definitivamente soppresso…


mercoledì 16 dicembre 2015

Otto ore e mezza per 30 km

ll contratto tra la Regione Siciliana e Trenitalia, dal costo di 1 miliardo e 400 milioni di euro, deve ancora essere firmato (accadrà entro la prossima settima n.d.r.), ma i nuovi orari e le nuove tratte di Trenitalia sono già in funzione sul territorio regionale..

martedì 15 dicembre 2015

Nuovi orari ferroviari, il monitoraggio dei treni di lunedì 14 dicembre 2015

Nella prima giornata dell'entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari, abbiamo voluto monitorare l'andamento dei treni sulle seguenti tratte ferroviarie:
Palermo-Messina, Palermo-Agrigento, Trapani-Piraineto, Caltanissetta-Agrigento, Catania-Caltanissetta, Catania-Palermo, Messina-Catania-Siracusa e la Siracusa-Ragusa-Gela-Canicattì-Caltanissetta. In totale abbiamo monitorato 297 treni, questi i risultati del monitoraggio:
54 treni in anticipo sull'orario
44 treni in perfetto orario
170 treni in ritardo 
11 treni soppressi 
370 i treno chilometri cancellati 
1804 sono i minuti di ritardo accumulati nella giornata odierna pari a 30 ore.
Ritenevamo che la gestione del servizio ferroviario in mano alla Regione Siciliana avrebbe, sicuramente, accorciato le distanze di dialogo e di collaborazione tra gli utenti ed i Comitati dei Pendolari, ma tutto ciò non è avvenuto. Avevamo più volte rappresentato alla Regione,di tenere presente due aspetti importanti: - il primo- di fare molta attenzione perchè Trenitalia avrebbe fatto valere tutto il suo peso di monopolista nella redazione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano; -il secondo - di stare molto attenti a non fare, con il nuovo contratto, il "Treno della Politica". 
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 14 dicembre 2015

Pendolari abbandonati, in vigore i nuovi orari

Da stamattina in vigore nuovi orari e fermate soppresse. Non parliamo, poi, delle tante fermate intermedie saltate in molte corse del Messina-Catania. Parlo di Ognina, Guardia M., Carruba, Mascali e Calatabiano....o della cancellazione del treno 12886 delle ore 20.46..

venerdì 11 dicembre 2015

Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?

Per il Dipartimento Trasporti Regionale: Oggi il treno 8580 delle ore 6.04 da Sr a Taormina per un problema al P.L. di Brucoli è arrivato a Catania con 70 minuti di ritardo ed è stato soppresso. I pendolari che dovevano arrivare sino Taormina sono stati costretti ad aspattare il treno 3868 delle ore 6.32 da Sr x Me giunto a Catania con un ritardo di 60 minuti. Mentre nella giornata di ieri è stato soppresso il treno 12865 delle ore 5.50 da Me a Ct e il treno diretto 3865 delle ore 5.20 Me- Ct- Sr ha accumulato un ritardo di 26 minuti. 
Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?

mercoledì 9 dicembre 2015

Quale mobilità sulla Gela-Caltagirone al cambio degli orari del 14 dicembre 2015?

L’8 maggio 2011 crollava un’arcata del ponte ferroviario, in territorio di Niscemi c.da Angeli, della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela.
Sono trascorsi quattro anni e sette mesi dal crollo e un anno e due mesi dalla definitiva demolizione delle dieci rimanenti arcate del ponte ferroviario.
A nulla sono valse le prese di posizione dei sindaci dei comuni di Caltagirone (Bonanno) e di Niscemi (La Rosa) e i nostri sit-in di ogni anno sui luoghi del crollo per cercare di tenere viva l’attenzione delle istituzioni regionali e di Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, sulla ricostruzione e riapertura di questa importante arteria ferroviaria.
Da come vanno le cose, non ci sembra che vi sia la più minima intenzione di ricostruire il ponte ferroviario e la successiva riapertura.
Visto il totale disinteresse e i relativi tempi biblici per l’eventuale ricostruzione, il servizio ferroviario in questi anni è stato realizzato da Caltagirone a Gela con bus sostitutivi ai seguenti orari:
BUS PA809 alle ore 07.52 con arrivo a Gela alle ore 08.57
BUS PA805 alle ore 13.30 con arrivo a Gela alle ore 14.20
BUS PA817 alle ore 16.17 con arrivo a Gela alle ore 17.25
BUS PA819 alle ore 19.48 con arrivo a Gela alle ore 20.53
BUS PA804 alle ore 21.18 con arrivo a Gela alle ore 22.05
Mentre da Gela verso Caltagirone con i seguenti orari:
BUS PA810 alle ore 05.41 con arrivo a Caltagirone alle ore 06.51
BUS PA812 alle ore 07.05 con arrivo a Caltagirone alle ore 07.52
BUS PA814 alle ore 12.40 con arrivo a Caltagirone alle ore 13.44
BUS PA820 alle ore 17.33 con arrivo a Caltagirone alle ore 18.38
Con i nuovi orari che entreranno in vigore domenica 13 dicembre 2015, da quello che abbiamo riscontrato sul sito di Trenitalia www.trenitalia.it, sono scomparsi tutti i collegamenti tra Caltagirone e Gela.
Ciò ha messo in allarme i fruitori del servizio, di certo possessori di un abbonamento mensile, che dal 14 dicembre non avranno come raggiungere le due Città per motivi di lavoro, studio o quant’altro. In questi giorni abbiamo ricevuto molte segnalazioni dei pendolari allarmati da questa situazione ed abbiamo chiesto loro di inviare un’email in regione e precisamente al gabinetto dell’assessore alle infrastrutture e trasporti, Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti, dott. Fulvio Bellomo e al dirigente del 4° Servizio Trasporto ferroviario regionale, dott.ssa Carmen Madonia, segnalando la scomparsa totale del servizio bus sostitutivo al trasporto ferroviario e non ottenendo alcuna risposta.
Alquanto surreale la situazione di (im)mobilità in un territorio che racchiude due province, in considerazione del fatto che da gennaio di quest’anno è la Regione Siciliana che ha preso in mano le sorti del trasporto pubblico ferroviario e, se questi sono i risultati, sarebbe stato meglio rimanere sotto l’egida del Ministero dei trasporti che sino a ieri ci assicurava un trasporto ed una mobilità efficiente ed efficace in tutta la Sicilia e non il “treno della politica” che certamente sta sconvolgendo abitudini di lavoro, studio e di mobilità già consolidate da parecchi anni senza averne consapevolezza dei bisogni di quanti hanno scelto il mezzo treno per i propri spostamenti.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer  

sabato 5 dicembre 2015

Contratto di Servizio e nuovi orari ferroviari gioie e dolori per i pendolari siciliani.

Dal gennaio 2015 è la Regione Siciliana che ha preso in mano le sorti del trasporto ferroviario nell’Isola.
A gestire il nuovo Contratto di Servizio, non ancora siglato, sarà il dirigente generale, dott. Fulvio Bellomo, del Dipartimento infrastrutture e trasporti e la dirigente del servizio IV° trasporto ferroviario, dott.ssa Carmen Madonia.
Premesso che sino al dicembre 2014, il servizio di trasporto ferroviario in Sicilia veniva affidato dal Ministero dei trasporti a Trenitalia e con l’accordo di programma siglato tra la Regione Siciliana, il MIT ed il MEF, nel novembre 2014, le competenze sarebbero passate in mano alla Regione dal 1 gennaio 2015.
Fatta questa premessa, ritenevamo che la gestione del servizio ferroviario in mano alla regione avrebbe sicuramente accorciato le distanze di dialogo e collaborazione tra i comitati dei pendolari ed il committente, in questo caso la Regione, mentre con l’impresa ferroviaria, Trenitalia, che gestisce il servizio, ad onor del vero, sin dal lontano 2001, siamo sempre riusciti a dialogare per la realizzazione di un servizio più a misura di pendolare e per un trasporto più efficiente ed efficace, ottenendo l’inserimento nella loro “Carta dei Servizi” sino al 2010. 
Visti i buoni rapporti intrattenuti, da sempre con l’impresa ferroviaria, ritenevamo indispensabile che l’assessorato regionale ai trasporti e il dipartimento trasporti ci chiamassero ai tavoli del realizzando contratto di servizio per cogliere tutti quegli aspetti positivi, suggerimenti, integrazioni, perplessità, anomalie, disagi, disservizi, e miglioramenti. 
Cosa che è stata fatta dal primo assessore ai trasporti, della giunta Crocetta, Nino Bartolotta, il quale mise attorno ad un tavolo sindacati del settore e i comitati dei pendolari, nel dicembre 2013. In quell’occasione chiedemmo, assieme ai sindacati, la possibilità di costituire un Comitato di verifica e controllo sul redigendo contratto di servizio. Nell’ottobre 2014 al passaggio delle consegne con la nomina del 2° assessore ai trasporti, Nico Torrisi, si stava continuando a lavorare sulle indicazioni dell’ex Bartolotta. La breve durata in carica dell’assessore Torrisi e la nomina del 3° assessore al ramo Giovanni Pizzo che ha azzerato tutto il lavoro realizzato dai suoi precedenti colleghi.
Ad onor del vero sotto l’egida dell’assessore ai trasporti Pizzo, siamo stati invitati ufficialmente, due volte, in assessorato il 22 aprile ed il 19 maggio 2015 per parlare del Contratto di Servizio. Nell’incontro di aprile di Contratto non se né proprio discusso, anzi in quell’occasione ci è stata consegnata una prima bozza dell’offerta commerciale che si voleva attuare a fine 2015. Nell’incontro di maggio, invece, ci è stata presentata la bozza di aprile articolata con gli orari e gli inserimenti di diverse coppie di treni veloci, in quasi tutte le tratte ferroviarie siciliane. Abbiamo fatto notare che l’inserimento dei c.d. treni veloci andavano a cozzare e quindi a stravolgere molti treni affetti da “pendolarismo” già acclarati e consolidati da almeno 10 anni.
A questa proposta di maggio, abbiamo immediatamente detto di no, perché avrebbe scombinato ritmi lavorativi e di mobilità di migliaia di pendolari. Sempre in quell’occasione abbiamo chiesto, visto il cambiamento che voleva l’assessorato regionale ai trasporti, con l’istituzione dei treni veloci sulle principali direttrici ferroviarie, di non toccare, lasciando invariate, le tracce orarie dei treni nelle fasce orarie di maggior flusso di pendolarismo quali: 06.00-09.00, 13.00-15.00 e 18.00-21.00. I c.d. treni veloci, eventualmente, inserirli in altri orari ed in fase sperimentale. Anche in questa occasione non ci hanno prospettato nulla sul contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
Abbiamo appreso dalla stampa che il 4° assessore regionale ai trasporti, Giovanni Pistorio, ci avrebbe incontrato lunedì 30 novembre ma l’invito era solamente giornalistico, perché non abbiamo ricevuto nessun invito per un incontro ufficiale con l’assessore Pistorio.
Ci teniamo a precisare che i comitati dei pendolari in Sicilia non hanno mai preso parte ai tavoli regionali sul Contratto di Servizio a differenza delle altre Regioni che hanno pianificato i vari contratti di trasporto con i pendolari e i comitati. L’aspetto che desideriamo evidenziare è che tra tutte le pagine del contratto di servizio per il trasporto ferroviario siciliano non vi è una sola volta scritto l’aggettivo/sostantivo maschile “PENDOLARE”. 
Chissà cosa si verificherà domenica 13 dicembre 2015 con l’entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari per i sessantamila pendolari giornalieri e per gli 11 milioni di viaggiatori che annualmente si muovono in Sicilia.
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari Siciliani - Ciufer

sabato 28 novembre 2015

Fine settimana campale per i pendolari della Messina -Catania -Siracusa.

Treni provenienti da Messina stoppati ad Alcantara e quelli provenienti da Siracusa e Catania stoppati a Giarre-Riposto per un ostacolo sulla linea ferroviaria tra Fiumefreddo e Calatabiano. Gli annunci discordanti nelle varie stazioni: alcuni annunciavano 20 minuti altri annunciavano ritardi oltre i 40 minuti. Hanno impiegato oltre 2 ore per la riapertura della circolazione. Treni provenienti da Siracusa per Messina e Taormina cancellati a Catania ed a Giarre-Riposto. Altri treni in circolazione hanno accumulato ritardi con una punta massima di 132 minuti.   Desideriamo chiedere all'assessore regionale ai trasporti Pistorio e al Dirigente generale Bellomo e al Dirigente 4 Servizio  trasporto ferroviario Madonia cosa è  previsto in questi casi nel nuovo Contratto di Servizio che la Regione di sta apprestando a firmare?, Chi pagherà i ritardi? Chi rimborsera' le ore di lavoro perse o gli appuntamenti saltati? In quanto tempo la squadra di intervento di Rete Ferroviaria Italiana deve intervenire, etc..? Per questi motivi chiedevamo all'assessore regionale ai trasporti che era necessario chiudere un'intesa, prima di tutto, con il gestore della rete "Rete Ferroviaria Italiana, cosa che l'ex assessore Pizzo non ha ritenuto opportuno fare e che sarebbe opportuno fare prina della firma di qyesto Contratto. Ritardi ed appuntamenti persi sulla pelle dei pendolari che di sicuro non pagherà nessuno. Una volta tanto desideriamo noi usare il motto di Trenitalia: Ci scusiamo per il disagio che ci procurate e per essere costretti a viaggiare in queste condizioni e senza nessuna tutela, un grazie al neo assessore ai trasporti Pistorio per l'attenzione che rivolgerà ai pendolari siciliani, almeno speriamo, visti i risultati.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani -Ciufer

martedì 17 novembre 2015

Ancora in ritardo i treni Minuetto sulla Pa-Ct ritornata alla normalità

Nella giornata di ieri, lunedì 16 novembre 2015, Trenitalia comunicava con una nota stampa che sono tornati a correre i 14 treni Minuetto che collegano Palermo con Catania in 2 ore e 47 minuti. 
Ad un mese esatto dallo sviamento del treno tra Marcatobianco e Villafiorito e dopo circa 14 giorni di ritardi preventivamente annunciati da Trenitalia sino a 30 minuti e pesantemente non rispettati, i treni veloci riprendono a fare la spola tra le due città siciliane.
In questa prima giornata di normalità, così come annunciata da Trenitalia i disagi non sono mancati e i ritardi accumulati sono pari a 336  minuti. La punta massima di ritardo è stata accumulata dal treno 3806 con 63 minuti di ritardo e del 3811 con 59 minuti di ritardo. 
Per dovere di informazione come da orario ufficiale non tutti i treni impiegano le 2 ore e 47 minuti, questi i tempi di percorrenza impiegati dai 14 treni in servizio:
n. 4 treni impiegano 2 ore e 47 minuti
n. 3 treni impiegano 2 ore e 49 minuti
n. 1 treno impiega 2 ore e 51 minuti
n. 1 treno impiega 2 ore e 52 minuti
n. 3 treni impiegano 2 ore e 55 minuti
n. 2 treni impiegano 2 ore e 57 minuti
Di queste corse treno 8 effettuano tre fermate (Caltanissetta Xirbi, Enna e Catania) le rimanenti 6 corse effettuano 4 fermate (Termini Imerese, Caltanissetta Xirbi, Enna e Catania).
Desideriamo, ancora una volta, fare presente che già vi era negli orari del 12 dicembre 2010-11 giugno 2011, una coppia di treni Regionali Veloci - Rv3850 con partenza da Palermo alle ore 6.38 che effettuava le fermate di Bagheria, Termini Imerese, Roccapalumba-Alia, Caltanissetta Xirbi per arrivare a Catania alle 9.38 e - Rv3853 con partenza da Catania alle ore 15.26 effettuando le fermate di Catenanuova-Centuripe, Caltanissetta Xirbi, Roccapalumba-Alia, Termini Imerese con arrivo a Palermo alle 18.30, che impiegavano 3 ore il primo e 3 ore e 04 minuti il secondo.
Quando invece gli attuali impiegano quasi gli stessi tempi realizzando 1/2 fermate in meno, tenuto conto che gli attuali treni della Catania-Palermo non fermano alla stazione di Roccapalumba-Alia, snodo ferroviario importante e, ciò penalizza tutto il territorio del Vallone che resta fuori da questi collegamenti importanti e necessari a una mobilità più snella e cadenzata. 
Nell'attesa dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario 2015-2016 avevamo chiesto all'assessore pro tempore e al direttore di Trenitalia di anticipare la partenza dei primi treni prevedendo l'arrivo nelle due città prima delle otto del mattino, chissà se è stato preso in considerazione?
Siamo ancora in attesa di conoscere il contenuto degli allegati e appendici al Contratto di Servizio, tutt'ora top secret, tenuto conto che si tratta di un contratto che prevede una spesa nei dodici anni di affidamento di una spesa di circa 1,4 milioni di euro, e di investimenti regionali per acquisto di materiale rotabile pari a 190 milioni di cui solo 40 milioni a carico di Trenitalia. Ci sembra alquanto irrisorio l'investimento dell'impresa ferroviaria. 

sabato 7 novembre 2015

No al Ponte, costruiamoci il “Muro sullo Stretto” per evitare i continui saccheggi.

No al Ponte, costruiamoci il “Muro sullo Stretto” per evitare i continui saccheggi in un’Isola che non li merita.
In riferimento alle ultime dichiarazioni del Premier Renzi, a Porta a Porta, sulla costruzione del Ponte sullo Stretto e su i due miliardi per l’emergenza siciliana da spendere nei prossimi cinque anni, che desideriamo dire la nostra.
Ci sembra giusto che anche il presidente del Consiglio Renzi entri a far parte della favola del “Ponte sullo Stretto”. La cosa che ci convince sempre di più è, siamo sicuri, che entrerete (tutti i presidenti del Consiglio che hanno parlato di ponte sullo stretto) a far parte dei guinness dei primati per aver contribuito a realizzare nel mondo il primo “Ponte fantasma sullo Stretto di Messina”.
Invitiamo invece i Siciliani a chiedere a gran voce che non vogliamo questo benedetto “Ponte”, piuttosto rimbocchiamoci le maniche ed iniziamo, NOI, a costruire il “Muro sullo Stretto” e a non versare più un centesimo nelle casse romane visti i risultati ormai sotto gli occhi di tutto il mondo.
Qual è il peso della politica siciliana a Roma visti i risultati portati a casa e, viste le condizioni di un’Isola che sta franando e colando a picco in tutti i sensi.
Desideriamo ricordare al presidente del consiglio Renzi che oltre i due miliardi da spendere in cinque anni, in questa “emergenza di crolli generali” la Sicilia ha la necessità di avere “urgentemente” gli 11,5 miliardi previsti dallo “Sblocca Italia” e di cui, signor Presidente, ha avuto a stento finanziati il 10%.
Alla luce degli ultimi avvenimenti catastrofici, strade che si sgretolano, ponti e viadotti di strade, autostrade e ferrovie che crollano e i vari dissesti idrogeologici che hanno danneggiato anche l’acquedotto Fiumefreddo per Messina da oltre 15 giorni, cosa aspettate che coliamo a picco nel Mediterraneo?
Di sicuro non ci verranno a salvare i libici o i tunisini. 
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer