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venerdì 2 maggio 2014

I pendolari a Trenitalia e Rfi...ci scusiamo per il disagio subito relativo ai disservizi di martedì 29 aprile 2014

Desideriamo porre una domanda ai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia sui disagi e le disavventure vissute dai molti passeggeri del treno 12886, in partenza da Catania, il 29 aprile 2014 alle ore 20.46. I guasti ai mezzi ferroviari e all'infrastruttura ferroviaria, come si sa, possono accadere in qualsiasi momento. Quella che, invece, è sempre più strana in queste occasioni è la scarsa funzionalità e/o attenzione da parte dei dirigenti preposti all’assistenza clienti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia in specie quando viene soppresso un treno o quando ci sono guasti all'infrastruttura ferroviaria che procurano ritardi. Mai una tempestiva informazione, quasi sempre l’utente viene lasciato nel vago ed in una vana attesa. Non volendo polemizzare sulla mancata assistenza e nemmeno sui mancati bus sostitutivi, quello che invece vogliamo e ci preme chiedere sia a Rete Ferroviaria Italiana che a Trenitalia è: perché una volta ripristinata la linea aerea elettrica e quindi la circolazione non sono stati effettuati dei treni sulla direttrice Messina-Catania-Siracusa e viceversa per dare la possibilità ai molti passeggeri di poter fare rientro in treno anche se dopo tre ore? Spero almeno che qualche dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e/o di Trenitalia abbia la bontà di spiegarcelo. Anticipatamente grazie e….scusate per il disagio.
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti

mercoledì 12 marzo 2014

Cresce la protesta dei pendolari della riviera jonica

Questa è la segnalazione inviataci lunedì 10 marzo 2014 da un pendolare che giornalmente si sposta da Giarre a Messina.
Ciao, quello che è successo oggi credo sia il massimo dello schifo. Bene, arriva il 3866 a Giarre con 15 minuti di ritardo; l'amplificatore annuncia tra le fermate anche le stazioni della metroferrovia. Già però a Mascali si ferma ed inizia a comportarsi da locale per la soppressione del treno regionale 12868 accumulando ulteriore ritardo.
Nel frattempo il treno si ingrossa, trattandosi di minuetto ed essendo pure lunedi, con molti studenti pendolari e, già a Giardini ci sono molte persone all'in piedi. Continua a fare da locale raccogliendo i passeggeri di due treni. I passeggeri compressi peggio delle sardine. Si arriva a Giampilieri e da li, nonostante vengano fatte rimanere a terra utenti, il treno funge da metroferrovia. In pratica si ferma a tutte le fermate della metroferrovia ma non può salire nessuno perchè è stracolmo. Si arriva a Messina dopo le nove.
Come Comitato abbiamo voluto monitorare la mattinata, questi i treni in ritardo nella prima mattinata di lunedì 10 marzo 2014:
Treno 3866 ritardo 65 minuti - Treno 12870 ritardo 40 minuti
Treno 12868 Catania-Messina delle ore 5.46 Soppresso
Treno 12891 e 12892 Soppresso (Servizio Metroferrovia ore 6.10 e 6.58)
Da far notare che il Treno 3868 è arrivato a Giampilieri con 8 minuti di ritardo; tenuto conto che per arrivare a Messina il treno 3868 deve impiegare 17 minuti come previsto da orario, ebbene il treno è arrivato a destinazione con un solo minuto di ritardo azzerando così ben 24 minuti. Questo è veramente  molto strano.
Il bilancio di oggi  su sei treni monitorati: 3 soppressi pari a 127 km/treno e e con un ritardo complessivo di 106 minuti in arrivo a Messina.







Stazione di Alcantara, treno non riparte

Come al solito non si riescono a gestire problemi ed emergenze. Cosa è successo al 12865? Sappiamo solo che è arrivato a destinazione con un ritardo di 90 minuti.
 Ho chiesto più volte a Trenitalia senza avere risposte:
Perché si modificano unilateralmente gli orari dei treni creando inutili attese e disagi ai viaggiatori, senza prima consultare il comitato pendolari?

lunedì 10 marzo 2014

I ritardi e i disservizi di venerdì 28 febbraio 2014 alla stazione di Alcantara

Mi permetto di inoltrare questa lamentela attraverso gli organi di stampa, in considerazione del fatto che la Direzione regionale di Trenitalia non risponde ai miei reclami, oppure afferma di aver risposto, ma non è in grado di inoltrare copia della risposta fornita. Di seguito i fatti:
Venerdì 28 febbraio il treno 12865 viene fermato alla stazione di Alcantara per il solito incrocio giornaliero con il treno 3866, diretto da Siracusa a Messina.
Tale incrocio si risolveva fino allo scorso anno (cioè fino a prima della variazione dell’orario), in circa 2/3 minuti, mentre adesso il tempo medio di attesa è di circa 10/15 minuti: ad esempio oggi il treno 3866 arriva alla stazione di Alcantara intorno alle 7,15 già con un ritardo di 20 minuti.
Nonostante il transito del 3866 il nostro treno 12865 continua a rimanere fermo, i pendolari non ne conoscono le ragioni e le porte sono serrate.  Si fanno le 7,25 e sopraggiunge il treno 8579 partito da Taormina e diretto a Catania. Non sappiamo cosa fare, non abbiamo notizie, non riusciamo ad aprire le porte, qualcuno è tentato di sbloccarle, qualcuno si affaccia dal finestrino chiamando il capotreno. Finalmente si sbloccano le porte, si attraversano i binari e si sale tutti di fretta sul treno 8579.
Sulla mia richiesta di informazioni, non appena salito sul treno 8579, il capotreno chiama la sala operativa, spiega la situazione dei pendolari trasbordati dal 12865 ma durante il colloquio telefonico si sente chiudere il telefono in faccia. Si riparte dopo un’attesa (ingiustificata) di oltre 20 minuti.
Come al solito non si riescono a gestire problemi ed emergenze. Cosa è successo al 12865? Sappiamo solo che è arrivato a destinazione con un ritardo di 90 minuti.
 Ho chiesto più volte a Trenitalia senza avere risposte:
Perché si modificano unilateralmente gli orari dei treni creando inutili attese e disagi ai viaggiatori, senza prima consultare il comitato pendolari?
Perché l’orario ufficiale di arrivo a Catania del treno 12865 è stato posticipato dalle 7,37 alle 7,42 e adesso alle 7,45?
Perché l’orario di partenza del treno 12830 è stato posticipato a Catania dalle 15,30 alle 15,37 e adesso alle 15,45 allungando lo stacco temporale dal precedente treno 12880 (delle 14,22) e sempre più a ridosso del successivo treno 12882? 
Questi i treni in ritardo nella prima mattinata di venerdì 28 febbraio:
Treno 3868 ritardo 10 minuti - Treno 3866 ritardo 11 minuti
Treno 8580 ritardo 12 minuti - Treno 8577 ritardo 21 minuti
Treno 8579 ritardo 21 minuti - Treno 12870 ritardo 44 minuti
Treno 12865 ritardo 90 minuti.
In totale i sette treni hanno accumulato un ritardo complessivo di 226 minuti pari a 3 ore e 26.
Chi risponde per questi ritardi? - Quali provvedimenti verranno presi? - Chi ripaga il pendolare di queste ore perse?
Al Dirigente Generale del Dipartimento infrastrutture e Mobilità
Al Dirigente Dott. Diego Greco del 4° Servizio Trasporto ferroviario 
Fiumefreddo, 04 marzo 2014
Gemelli Fabrizio - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr







venerdì 17 gennaio 2014

S. Teresa, guasto in stazione in tilt il traffico ferroviario ancora disagi e ritardi per i pendolari della Jonica

S. Teresa. Ancora un guasto sulla tratta ferroviaria Messina-Taormina, nella zona di S. Teresa, e i pendolari hanno vissuto un'altra giornata di ritardi. Non si placano, ovviamente, le proteste nei confronti di Trenitalia, da parte degli utenti abituali, che ormai da tempo sono costretti a viaggiare con il rischio di ritardi o soppressioni.
Martedì un guasto alla stazione di S. Teresa, tra le 13 e le 16, ha causato notevoli disagi ai pendolari di questa tratta, che sono giunti nei vari centri della riviera jonica, con qualche ora di ritardo.
La mancata realizzazione del doppio binario tra Giampilieri e Fiumefreddo, ovviamente, accentua i disservizi in questa tratta dove nemmeno gli scambi possono essere effettuati in tutte le stazioni e con una certa celerità. «Per noi è uno stress continuo - affermano alcuni pendolari jonici - perché ritardi e soppressioni sono sempre più costanti e Trenitalia non riesce a trovare delle soluzioni concrete».
I pendolari jonici, dopo l'intervento economico della Regione, attendono una maggiore disponibilità e puntualità da parte di Trenitalia, in quanto con l'arrivo delle prime piogge, questa tratta ferroviaria potrebbe subire altri danni con ovvi problemi per i pendolari.
Pippo Trimarchi - La Sicilia - Giovedì 16 Gennaio 2014 Prima Messina Pagina 27 

venerdì 27 dicembre 2013

Il viaggio (dis)avventura con il treno Intercity 723 da Roma a Catania

Abbiamo ricevuto nel nostro modulo di contatto la seguente nota, inviataci da Anna, che desideriamo pubblicare.
Finalmente le ferie, ma prima di cantar vittoria bisogna superare indenni il viaggio sull'intercity diurno Roma Siracusa. Dieci ore di viaggio in cui solo quando arrivi a destinazione puoi finalmente rilassarti.. il viaggio di ieri è stato spossante. E’ Natale, si sa, in tanti voglio tornare a casa.....credo che i biglietti venduti siano stati il doppio rispetto ai posti seduti. I corridoi pieni di gente senza prenotazione e le valigie messe come capita da scavalcare. Impossibile pensare, visto la durata del viaggio, di sgranchirsi le gambe; anche andare in bagno rappresenta un problema. io, personalmente, bevo poco, cosi limito i danni. Nella nostra carrozza, la 5 un bagno è fuori servizio da subito e l' altro raggiunto con fatica, già prima di Napoli era sporco e senza carta igienica neanche 2 h dalla partenza. Quando il controllore è passato nel ns. scompartimento per i biglietti, l’ho fatto presente e la risposta e' stata sconcertante: "Alla prossima stazione ce la faremo portare" ...ma questo significa che un treno che deve affrontare un viaggio di oltre 10 h non ha scorte a bordo?? E’avvero triste tutto ciò. Il viaggio è andato via via peggiorando ma quando siamo arrivati al traghetto ho iniziato a pensare che ormai eravamo quasi a casa e non potevo immaginare che il peggio stava per arrivare....una volta imbarcati le porte del ns. scomparto non si aprivano cosi, chi ha voluto gustarsi il panorama, ha dovuto avventurarsi per il corridoio ad ostacoli..... a Messina poi  siamo rimasti fermi ben oltre il tempo stabilito, nessun dipendente di Trenitalia ci ha detto cosa stava accadendo...ma quando siamo ripartiti, abbiamo capito... la luce nell'intera carrozza andava e veniva. Per lunghi tratti siamo rimasti completamente al buio senza che, lo ripeto, nessuno ci dicesse nulla. Noi abbiamo viaggiato fino a Catania e abbiamo usato la luce di cellulari e smartphone per sistemare i ns. bagagli per la discesa. La circostanza più brutta di questo viaggio ha riguardato un malfunzionamento alle porte del ns. vagone, le porte erano bloccate, quindi l'accaduto del traghetto non era un caso, e potevano essere aperte solo dall'esterno. A Taormina è successo il caos perchè le persone non sono riuscite a scendere e ne è seguita successivamente un'accesa discussione tra il personale che tentava di difendere l'indifendibile, lasciatemelo dire, e queste persone obbligate a proseguire verso Giarre con tutto il disagio che ne consegue è impensabile affrontare un viaggio cosi lungo in queste circostanze! Le Ferrovie dello Stato dovrebbero investire su questa tratta che perde pezzi e trattare con più rispetto la gente che viaggia verso il sud. Mi sembra una distinzione di classi sociali! La classe ‘A’ in moderni Frecciarossa, la sfigata Classe ‘B’, gli intercity vecchi e lerci, io mica ci sono salita gratis sul quel treno? Pago profumatamente e visto che vendendo biglietti anche senza la riservazione del posto, credo abbiano sufficienti fondi per comprare almeno la carta igienica! Chiederò il rimborso integrale del biglietto perchè con un viaggio come questo, l'utente dovrebbe esser risarcito!
Cordiali saluti.
Anna
                                  
Vista la segnalazione abbiamo scritto ad Anna per avere ulteriori informazioni.

Buondì Anna, abbiamo letto la tua nota che tra l'altro non ci sorprende. Concordiamo con te che è una "VERGOGNA". D'altronde la colpa è anche nostra se ci fanno viaggiare in queste condizioni, di certo non eri da sola su quel treno da "deportazione" mi congratulo con te perchè, forse, l'unica a saper reclamare i propri sacrosanti diritti. Ti invitiao se vuoi o ci autorizzi a pubblicare sul nostro sito e blog il tuo viaggio da “deportata” e a farlo pubblicare sulla rubrica “lo dico a la Sicilia”. Ti informiamo, inoltre, se ci dai ulteriori ragguagli ad indirizzare la tua nota al Dipartimento regionale delle Infrastrutture e Mobilità. Serve gente che, come te, reclami i propri diritti alla mobilità per le normali condizioni di viaggio che devono essere garantiti dal momento che si acquista un titolo di viaggio. Per questi motivi ci sembra giusto dare molto risalto alla tua (dis)avventura in un paese che va a più velocità e che quanto ti è capitato fa la differenza in considerazione del fatto che, anche con i nostri soldi, sono stati fatti degli investimenti di cui noi Siciliani non possiamo usufruirne. Questa è la disparità di cui la nostra classe politica fa finta di non vedere rendendosi complice di questi disservizi.
Grazie
N.B. E’ possibile sapere il giorno di partenza e l’orario? – Ed avere un tuo riferimento telefonico per ulteriori informazioni.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani

La signora Anna risponde alla nostra richiesta di informazioni

Buongiorno,
io mi chiamo Anna e ho 36 anni. Sono pendolare da 10 anni, prima per amore del mio fidanzato Giuseppe, catanese, e ora, che ci siamo sposati e viviamo a Roma, lo sono per amore della famiglia di mio marito che mi piacerebbe poter pensare restasse unita nonostante i 1.000 km che ci separano. Abbiamo viaggiato il 21 dicembre con intercity 723 carrozza 5, posti 31 e 32. partito da Roma alle 07.26. Questo viaggio è stato faticoso dall'inizio. Non le dico che "impresa" e' stata prenotare questo biglietto perchè a dicembre cade il periodo del cambio orario invernale e pertanto i biglietti non sono acquistabili finchè non vengono caricati sul server di Trenitalia. Perchè le dico questo? Perchè se si vuole viaggiare, considerando che sono solo due i treni diurni, e tentare di risparmiare due soldi prendendo un biglietto ad un prezzo ridotto si deve diventare dipendenti delle ferrovie e passare tutto il giorno col dito sul mouse per fare la ricerca dei biglietti. Ovviamente la Sicilia è l'ULTIMA regione ad esser messa in vendita! Le sembra mai possibile che si è sempre il fanalino di coda?? E poi quante offerte mai ci saranno?? Il 27 novembre non era ancora possibile acquistare e il 28 mattina alle ore 8.45 siamo diventati gli utilizzatori di due posti in seconda classe nel viaggio della speranza e... senza offerte particolari se non il 2*1 legata ai viaggi di sabato, costo, 63,00 €, quindi 31,5 € cadauno, insomma mica briciole, considerando che a 29 € si viaggia sui freccia rossa di ben altra categoria che passano ogni ora. Ci crede se le dico che nel 2001 io viaggiavo, prenotando con tempo, è vero, con 15 €?!? Insomma la differenza è tanta! ma dove vanno a finire questi soldi?? non certo nella qualità del servizio offerto, me lo lasci dire, e non è stato un viaggio andato male sporadico. Io ho anni e anni di treni, vagoni, e disservizi alle spalle. Ma è possibile che su una tratta cosi lunga non c'è nessuno a bordo che operi la pulizia dei bagni?? Oppure una carrozza di servizio bar caffetteria!è passato un carrello una volta sola dopo un'ora dall'inizio del viaggio poi basta perchè,come si fa a passare se i corridoi sono stracarichi di gente e valigie? La cosa che mi lascia sconcertata è che "loro" lo sanno che è un viaggio lungo fino alla nausea e che rappresenta l'unica alternativa al volo che, per le festività, è davvero troppo oneroso! Già il fallimento della Windjet ha portato a un rincaro di prezzi senza misura e nelle feste, siccome sanno che la gente vuol tornare, c’è la corsa al rincaro. Noi abbiamo provato anche i pullman, insomma, per venire a Catania, le abbiamo davvero provate tutte! Ma sa cosa accadrà tra un pò? I siciliani faranno le ferie altrove perchè è troppo dispendioso tornare. Ma perchè io devo spendere 63 euro in due a tratta, controllando giorno e notte se ci sono i biglietti, per inseguire un'offerta che non trovo e viaggiare:
- in un treno con gente in piedi (sa che non ci sono neanche più le tendine nello scomparto? cosi io seduta, mi sono sentita anche in colpa perche fuori vedevo una signora 50enne appoggiata su quei scomodi seggiolini, sentendomi anche maleducata perchè non le cedevo il posto).
- con un bagno guasto e un altro senza carta igienica da Napoli (quindi, con tutto il viaggio ancora da affrontare)
- con il personale che non tenta neanche di giustificarsi agli occhi dei viaggiatori, perchè non mi puoi rispondere "alla prossima stazione c’è la faremo portare".
- al buio, violando ogni norma di sicurezza.
- con porte non funzionanti, insomma il gruppetto sceso a Giarre contro la propria volontà, dopo essersi sorbita il mio stesso viaggio, ha dovuto sostenere anche il costo per tornare indietro a Taormina. Gli ho sentito dire che avrebbero denunciato Trenitalia, e sulla stessa nostra carrozza c era anche una ragazza che diceva d'essere una giornalista e che avrebbe anche lei denunciato l'accaduto.
Io, in tutta onestà, spero davvero che l'abbiano fatto, perchè come dite voi, tanta gente si lamenta ma poi non agisce, non prova perchè pensa che non serva a niente, perchè sono anni che viaggiano in questo modo e lentamente si sono assuefatti a un servizio sempre peggiore.
Io sono un amante dei treni, e mi piace venire qui in una città che ormai sento un pò anche mia, ma che biglietto da visita è per la regione Sicilia?? Sa quante persone conosco che rinunciano a venire per colpa del viaggio da affrontare?? Non so se altre carrozze hanno avuto il nostro stesso problema, se fosse stata solo la nostra, avrebbero dovuto spostarci in altre carrozze, compresa la prima classe, in caso contrario, quel treno andava fermato, ma capisco che bloccare un treno in transito è una responsabilità troppo grande da prendersi e forse il problema è questo, che nessuno ci mette la faccia, e soprattutto il nome.
Mi scuso se mi sono dilungata ma è raro trovare qualcuno che ti chiede di raccontare e io, in vena di chiacchiere e, temendo che il viaggio di ritorno del 30 sia uguale, ero in vena di polemizzare.
Buone feste
Anna Colantoni
Noi abbiamo girato le due email al Presidente della Regione Crocetta, chiedendo un Suo autorevole intervento presso la Direzione Passeggeri di Trenitalia, affinché vengano tutelate e garantite le condizioni di viaggio più dignitose.
Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 15 novembre 2013

Soppresso un treno, disagi e proteste dei pendolari

Martedì è stato cancellato all'improvviso il Catania-Messina delle 5,10
S. Teresa. Un altro treno soppresso, nella scorsa giornata di martedì, sulla tratta Taormina-Messina, che ha scatenato le vibranti proteste dei tanti pendolari della riviera jonica, che ormai sono stanchi di questi improvvisi disservizi di Trenitalia.
Ad essere soppresso, stavolta, è stato il treno numero 12866! che, partendo alla 5.10 dalla stazione centrale di Catania, dopo avere attraversato tutta la riviera jonica, dovrebbe raggiungere quella di Messina entro le 7.10, in modo che, soprattutto, i lavoratori possano prendere le relative coincidenze con i diversi mezzi di trasporto per potere raggiungere la Calabria, la zona tirrenica, i villaggi di Messina e i vari uffici pubblici.
La soppressione improvvisa, in un orario in cui per altro non sono previsti degli eventuali altri mezzi alternativi, rappresenta un vero e proprio calvario per i numerosi pendolari che dalla riviera jonica devono raggiungere l'area dello Stretto.
Considerato che la maggior parte dei lavoratori è dipendente di enti pubblici, che hanno quindi degli orari di apertura che devono essere rispettati, questi disservizi ferroviari generano ovviamente dei gravi disagi.
Per i tanti pendolari, oltre alle ore che vanno recuperate mensilmente, anche a causa dei frequenti ritardi, è un continuo stress perché, malgrado l'abbonamento mensile, devono anche subire la soppressione dei treni, diretti e locali che si trasformano, improvvisamente, in metroferrovia (nella tratta Giampilieri-Messina e viceversa), vagoni superaffollati e una carente comunicazione nei confronti degli utenti.
Pippo Trimarchi - La Sicilia - Giovedì 14 Novembre 2013 Prima Messina Pagina 29

sabato 19 ottobre 2013

Ferrovie, pendolari bistrattati

Nuovo appello del comitato regionale: i primi cittadini facciano pressione sulla Regione. Nei primi sei mesi del 2013 gli utenti hanno denunciato il taglio di 110 treni
“Troppi sono i disservizi e i disagi causati in queste ultime settimane ai pendolari siciliani da Trenitalia e Rete ferroviaria italiana”. Lo scrive sul sito ufficiale del comitato pendolari di Sicilia il presidente Giosue Malaponti. “Giornalmente, ritardi, treni super affollati per la mancanza di vetture, cancellazioni di treni dovute a mancanza di materiale rotabile per guasti/manutenzioni e/o a problemi alle infrastrutture ferroviarie”.
Il quadro, secondo i pendolari, è ovunque particolarmente preoccupante: utenti penalizzati in tutte le tratte regionali da Trapani a Palermo, da Messina a Catania a Siracusa ed in altre direttrici. Continua a leggere… 

di Rosario Battiato 19 ottobre 2013 - Fonte: Quotidiano di Sicilia

venerdì 18 ottobre 2013

ZONA JONICA: DISAGI FERROVIARI - I pendolari Fs sollecitano l’intervento di Bartolotta

S. TERESA. Un’altra giornata nera, mercoledì, per il trasporto ferroviario sulla tratta Taormina-Messina. soppresso il treno 12866 che partendo alla ore 5.10 da Catania, dopo aver attraversato tutta la riviera jonica, dovrebbe raggiungere Messina entro le 7.10. Un convoglio che trasporta centinaia di pendolari, soprattutto dei vari centri jonici, che si recano nella città peloritana e nell’area dello Stretto per lavoro. Notevoli i disservizi, ovviamente, in quanto la maggior parte dei lavoratori è dipendente di enti pubblici che hanno degli orari di apertura che devono essere rispettati. Una costante di disagi che continuano a stressare i pendolari, in quanto, oltre a delle improvvise soppressioni, giornalmente, su questa tratta, si perpetuano pure costanti ritardi che si avvicinano a circa un’ora sul locale 12868, che partendo da Catania alle 5.46, dovrebbe giungere a Messina alle 7.41 e sul diretto 3866 la cui corsa inizia a Siracusa alle ore 5.05 con arrivo a Messina alle 7.50. Se a ciò aggiungiamo treni sovraffollati e il problema metro ferrovia (tra Giampilieri e Messina) lo stress che subiscono quotidianamente i pendolari è enorme. Per questo chiedono con forza l’intervento dell’assessore regionale ai Trasporti, Antonino Bartolotta.

PIPPO TRIMARCHI - La Sicilia 18 ottobre 2013 Provincia Messina pag 37

mercoledì 3 luglio 2013

Interrogazione alla Camera dell'On. Vincenzo Garofalo sui disservizi del 3 magio 2013 sulla relazione Messina-Catania-Siracusa

Oggi viene trattata nella IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni) alla Camera dei Deputati l'interrogazione presentata dall'On. Vincenzo Garofalo sui disagi e/o disservizi avvenuti il venerdì 3 maggio 2013 sulla relazione Messina-Catania-Siracusa. Ecco il testo presentato dall'interrogante:
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-00113
presentato da GAROFALO Vincenzo
testo di Martedì 14 maggio 2013, seduta n. 15 GAROFALO.
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere – premesso che:
il 5 maggio 2013, la tratta ferroviaria Messina-Catania-Siracusa è stata nuovamente contrassegnata da una serie di ritardi per oltre dieci ore e soppressione di quattro treni come riportato da numerosi quotidiani locali;
il Comitato pendolari di Messina, Catania e Siracusa, che nel recente passato ha addirittura stilato uno specifico rapporto sui continui ritardi, le soppressioni delle corse ferroviarie, i frequenti guasti ai locomotori ed i disservizi in generale che gli utenti siciliani subiscono in modo costante senza che le legittime rimostranze sembrino produrre effetti migliorativi dei servizi resi, ha stimato nel giorno medesimo il ritardo dei convogli in circa 600 minuti;
l'interrogante rileva, in considerazione dell'ennesima situazione deprecabile dal punto di vista dell'inefficienza qualitativa dei servizi resi agli utenti ed in particolare nei riguardi dei pendolari, come sia nel complesso indiscutibile l'intenzione da parte del gruppo Ferrovie dello Stato di perseguire politiche di dismissione attraverso un ridimensionamento del piano industriale e di investimenti nel Mezzogiorno ed in particolare in Sicilia, nonostante le recenti opere deliberate dal Cipe, che prevedono il potenziamento attraverso interventi ferroviari inseriti all'interno del piano di azione e coesione;
l'undicesimo Allegato Infrastrutture relativo al Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) previsto all'interno del documento di economia e finanza, recentemente approvato alla Camera dei deputati, indica infatti l'intenzione di migliorare l'offerta trasportistica ferroviaria nel Mezzogiorno contenuta all'interno del piano nazionale per il Sud, inserendo fra le principali opere ferroviarie anche la tratta Palermo-Catania;
a giudizio dell'interrogante quanto suesposto nel documento d'indirizzo, se non sarà accompagnato da un imponente piano di investimenti e da una radicale inversione anche culturale a favore della mobilità in generale ed in tal caso, nei riguardi di quella ferroviaria, soprattutto attraverso un ammodernamento delle reti ferroviarie e di sostituzione di convogli obsoleti, risulterà superfluo qualunque proposito programmatico e strategico, sebbene condivisibile, volto a migliorare il sistema qualitativo dei servizi offerti e della domanda di mobilità che cresce significativamente;
i numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati dall'interrogante, nel corso della scorsa legislatura, sull'evidente scarsa qualità dei servizi ferroviari regionali in Sicilia, causata da ritardi, carenza di comfort e inefficienze a cui sono seguite risposte da parte del Ministro pro tempore che appaiono all'interrogante nel complesso insoddisfacenti, confermano come la situazione delle politiche dei trasporti in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno, sia estremamente critica e derivante da decenni di investimenti insufficienti, a cui si sono aggiunti i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, che hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte, carenze che hanno provocato minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie;
la predetta analisi tuttavia non deve essere considerata un'attenuante o una giustificazione nei riguardi di Trenitalia, se si tiene conto del fatto che all'aumento delle tariffe dei biglietti non sono seguiti adeguati livelli di servizi resi all'utenza –:
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
quali iniziative di competenza intenda assumere nei confronti di Trenitalia spa, al fine di determinare un miglioramento complessivo dell'organizzazione e del livello di efficienza dei servizi per il trasporto dei passeggeri della tratta siciliana esposta in premessa, le cui capacità nel corso degli ultimi mesi sono ulteriormente peggiorate;
se non ritenga opportuno e necessario, in considerazione del livello di estrema precarietà in cui si trova il sistema dei trasporti ferroviario siciliano ed in particolare il tracciato Messina, Catania, Siracusa, avviare, per quanto di competenza, una verifica al fine di determinare quali siano le cause che persistono nell'inficiare la qualità delle prestazioni fornite agli utenti e conseguentemente assumere iniziative volte a prevedere misure per il potenziamento dei servizi ferroviari, nel momento in cui, complici anche la crisi economica e la congestione delle aree metropolitane, cresce significativamente la domanda relativa al trasporto ferroviario. (5-00113)
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00113
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari : Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/05/2013
Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/05/2013
Stato iter: 
IN CORSO
Fasi iter:
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2013




































lunedì 1 luglio 2013

L'Ast perde utenti e tratte «Lavoratori senza certezze» Sciopero di 4 ore il prossimo 8 luglio

Palermo. Il prossimo 8 luglio incroceranno le braccia per 4 ore (dalle 9 alle 13) tutti i lavoratori Ast aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati in conseguenza del mancato ascolto da parte dell'Ast (e della Regione, azionista della stessa) dei disservizi che colpiscono i dipendenti, il servizio e l'utenza. «L'a! zienda - spiegano i segretari Franco Spanò (Filt-Cgil), Amedeo Benigno (Fit Cisl) e Angelo Mattone (Uiltrasporti) - non ha ancora dato risposte alle richieste e alle denunce sulla condizione di incertezza vissuta dai lavoratori e sulla grave situazione finanziaria (pesano il mancato trasferimento regionale delle somme per il 2° trimestre 2013 e quello dei 20 milioni per la ricapitalizzazione, ndr). Negli ultimi mesi abbiamo perso oltre il 40% dell'utenza, l'autoparco è dissestato, gli abbonamenti sono calati di mille unità, gli stipendi vengono pagati in ritardo, e così pure i fornitori, e sono state abbandonate tratte ritenute redditizie. Temiamo per i livelli occupazionali».
Intanto continua l'assemblea permanente dei lavoratori nella sede della direzione generale di Palermo. «Abbiamo chiesto - affermano i sindacalisti - un incontro all'assessore regionale ai Trasporti, Antonino Bartolotta, per discutere del futuro di questa azienda, i lavoratori vogliono certezze».Massimo Gucciardo
La Sicilia -
Giovedì 27 Giugno 2013 I FATTI Pagina 10 

giovedì 16 maggio 2013

Dossier ferrovie - Il treno, mezzo essenziale e dimenticato

Tgr Sicilia ore 14.00 http://www.youtube.com/watch?v=Mu1mhfw_5Co

Cinquantaquattro i treni giornalieri sulla tratta Catania - Messina - Siracusa. Circa seimila i pendolari che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare: 5000 viaggiano sulla Messina - Catania (circa 20 le corse giornaliere), 1000 sono diretti a Siracusa (9 i collegamenti).
Il treno sarà pure il mezzo più comodo, ecologico ed economico ma per percorrere i circa 95 km che separano Catania da Messina si impiegano due ore e 15 minuti, col bus da casello a casello solo 50 minuti. Per raggiungere Palermo da Catania si può prendere un treno pomeridiano diretto (circa due ore e mezza) e uno a metà mattinata che effettua tre cambi corsa, per un totale di 4 ore e 36 minuti. Dalle 9 alle 12.45 la stazione di Catania sembra un vero e proprio deserto: per quattro ore non ci sono treni che circolano. Per la provincia di Ragusa non ci sono collegamenti. L'interruzione della linea

Caltagirone-Niscemi, a causa del ponte crollato due anni addietro, impedisce a centinaia di lavoratori dal Calatino di riversarsi al polo petrolchimico di Gela se non con mezzi propri. Infine, fatto inverosimile in una città con un aeroporto internazionale, nessun treno per lo scalo di Fontanarossa. «La conferma di una realtà completamente scollegata con le necessità di mobilità e di pendolarismo della parte orientale della Sicilia» afferma Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl Sicilia che ieri, insieme ai colleghi Domenico Pirrone, segretario regionale Fit Cisl Ferrovie, Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania e Mauro Torrisi, segretario generale Fit Cisl Catania, ha trascorso qualche ora dinanzi all'ingresso della Stazione centrale dove ha sostato il camper della campagna promossa dalla Cisl e dalla Fit Cisl siciliane "Alla ricerca del treno perduto", in tour per verificare le condizioni delle ferrovie nell'isola e raccogliere le testimonianze dei pendolari.
Soppressione delle corse, treni vecchi, collegamenti inesistenti, tempi di percorrenza fermi a trent'anni fa,  mancanza di investimenti mirati, cadenzialità degli orari (magari uno ogni ora dalle 6 alle 23) e che i treni viaggino sempre, sia nelle giornate prefestive che festive. Queste alcune delle richieste dei pendolari che in questi quindici giorni (il tour delle stazioni è partito da Palermo lo scorso 29 aprile), i responsabili della Cisl hanno raccolto. «Mettiamo a sistema quello che abbiamo - sottolinea con veemenza Perrone - il treno deve rimanere il mezzo più competitivo, sia per il movimento dei turisti sia per i pendolari sia per i collegamenti».
«Una situazione che andrà ad aggravarsi se non si interviene contro i tagli previsti» affermano Rotolo e Torrisi. «Il trasporto su rotaie rappresenta una delle migliorie infrastrutturali più importanti per rilanciare la nostra economia, ma le risorse per le infrastrutture non vengono spese: dei fondi europei del 2007-2013 solo 18 per cento è stato speso; e di non spese ci sono ancora risorse del 2000-2006. Chiediamo alla Regione di imporre una svolta con la firma del Contratto di servizio: bisogna creare una domanda adeguata al fabbisogno degli utenti siciliani, coprire le zone interne abbandonate, disporre di un maggior numero di treni efficienti e moderni e investire per l'integrazione tra mezzi trasporto per la mobilità di persone e di merci». Per Rotolo e Torrisi, inoltre, «in attesa che si realizzi la metropolitana che collega la stazione di Catania centrale con lo scalo di Fontanarossa si deve dare seguit! o al progetto siglato anni addietro tra Ferrovie dello Stato e il Comune di Catania che non avrebbe costi esorbitanti essendo già nel tracciato della tratta Catania-Bicocca». Infatti, esiste già un binario di 900 metri che dista circa 400 metri dalla nuova aerostazione.                                                                     Lucy Gullotta -
La Sicilia - Giovedì 16 Maggio 2013 Catania (Cronaca) Pagina 27 

sabato 4 maggio 2013

Enormi disagi e disservizi per un incendio tra le stazioni di Scaletta Zanclea e Giampilieri

Video TGR Sicilia: http://www.youtube.com/watch?v=2czdxWPIVq0
Mi corre l’obbligo ritornare sul fatidico venerdì di Trenitalia di ieri 3 maggio 2013, non tanto sui dati raccolti relativi agli enormi ritardi ma su come è stato gestito il problema della circolazione e degli enormi e gravi disagi procurati a migliaia di pendolari.
L’inghippo, il problema, il guasto ci può stare sono mezzi, ma non è stato un guasto al treno bensì un incendio divampato lungo la linea ferrata tra la stazione di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Pare che l’incendio sia scoppiato verso le 14.30 circa ed immediatamente è stata disattivata, opportunamente, la circolazione ferroviaria tra le due stazioni.
Quello che, a parer nostro,  invece non è stato preso in doverosa considerazione da parte della dirigenza del movimento di Trenitalia è la tempestiva informazione all’utenza. E’ proprio in questi casi che la dirigenza del movimento deve mettere in atto tutti gli adempimenti per non creare enormi disagi e disservizi all’utenza ma non è stato proprio così. Occorreva, così come viene acclarato nella Carta dei Servizi di Trenitalia, dare la tempestiva informazione all’utenza con molta chiarezza comunicando loro: “C’è un impedimento alla circolazione dei treni, non sappiamo quando ci sarà possibile ripristinarlo…” , e con questo annuncio Trenitalia avrebbe ottemperato alla tempestiva informazione, lasciando libera tutta l’utenza di decidere, se continuare ad aspettare un treno che non arriva o poter invece, decidere di adoperarsi, per far rientro a casa, a trovare altri mezzi pubblici alternativi.
Tornando ai fatti di ieri, la ciliegina sulla torta. Del treno 12886 delle 20.46, ultimo treno che collega Catania con Messina, non vi era traccia ne al binario assegnato, ne al tabellone del binario. Alle 20.45 circa arriva al binario tre un treno da Messina, qualcuno ci conferma che è il 12886 e che partirà alle 20.55, subito dopo compaiono sul tabellone del terzo binario i primi 10 minuti di ritardo che da li a poco diventeranno 20 poi 30 poi 40 fino ad arrivare a 85 minuti di ritardo, tenuto conto che nessuno, sino a quel momento, aveva dato spiegazioni e/o informazioni  su come o quando il treno sarebbe partito. Alla 23.00 qualcuno pensa bene di istituire un bus sostitutivo al treno 12886 che doveva partire alle 20.46. Al danno la beffa per tutta quella gente che era partita alle 5 del mattino di venerdì per far rientro a casa propria alle due e tre di sabato 4 maggio 2013.
Riteniamo doveroso che vengano presi seri provvedimenti nei confronti di chi non ha saputo gestire l’emergenza del fatidico venerdì 3 maggio 2013, tenuto conto che sono trascorsi oltre 6 ore dall’interruzione della circolazione, lasciando migliaia di persone allo sbando su tutta la dorsale ionica. Restiamo disponibili per i pendolari che lo desiderano far tutelare i propri interessi presso le sedi opportune scrivendo una mail a comitato pendolari@gmail.com

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Me-Ct-Sr



mercoledì 1 maggio 2013

In tour alla ricerca dei treni perduti - «Una denuncia contro i tagli alle ferrovie che penalizzano i cittadini»

In Sicilia. Al via da ieri la campagna Fit Cisl per segnalare ritardi, degrado e disservizi. In camper nelle stazioni.
Palermo. Un viaggio fra le principali stazioni ferroviarie siciliane per denunciare i ritardi e i disservizi cui ogni giorno devono far fronte le migliaia di pendolari dell'Isola. Questo l'obiettivo dell'iniziativa «Alla ricerca del treno perduto», promossa dalla Fit Cisl Sicilia. Si tratta di un tour itinerante, in camper, iniziato ieri mattina alla stazione di Palermo Centrale e che oggi proseguirà nel! la tappa di Trapani, toccando anche le stazioni di Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano.
«Il sindacato andrà per tutto il mese di maggio tra la gente e lo fa in camper - ha spiegato il segretario della Fit Cisl Sicilia, Amedeo Benigno -. Attraverseremo l'Isola raggiungendo le principali stazioni ferroviarie. Una trentina le tappe. È una campagna di lotta, di denunce e di proposte contro la politica dei tagli al trasporto ferroviario in Sicilia, con una caduta verticale della qualità dei servizi essenziali per i cittadini».
Nonostante la recente firma del Cis (il Contratto istituzionale di sviluppo) fra Rfi e il Governo nazionale per «l'Alta velocità light» e la modernizzazione della rete esistente, «occorre tuttavia ancora - ha detto il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava - un Contratto di Servizio con Trenitalia, poiché il numero di treni e la loro frequenza è del tutto insufficiente». In termini assoluti, infatti, i treni regionali sono in tutto 432, ma molti di questi svolgono tratti brevissimi e la metà serve solo l'hinterland palermitano. Così risultano quasi del tutto isolate le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed Enna (totalmente scollegata, come Messina e Siracusa). La Caltanissetta-Agrigento conta solo 7 treni, la Palermo-Agrigento 24, la Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 19 la Palermo-Caltanissetta, 4 la Catania-Gela, 13 la Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 43 la Messina-Catania. Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto; gli altri collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più 4 ore per collegare i due capoluoghi. Sono 11 i treni che collegano senza cambi Palermo e Trapani, dove sono centinaia e centinaia i pendolari e un treno ogni 2 ore. Fra Ragusa e Modica ci sono solo 3 treni e dopo le 19 non partono più vetture con enorme difficoltà per i pendolari. 
In tutto la Palermo-Messina comprende 57 treni, di cui 38 coprono la relazione Palermo-Termini Imerese, solo 12 giungono a Messina, 2 giungono a Sant'Agata e 5 si fermano a Cefalù. La Palermo-Punta Raisi conta 64 treni ma gli orari sono scollegati con gli orari dei voli e l'ultimo treno dall'aeroporto parte alle 22, lasciando solo la disponibilità dei pullman per i passeggeri in arrivo con voli successivi. Nella zona del trapanese, 27 i treni della linea Palermo-Trapani via Castelvetrano e 14 i treni della linea Palermo-Trapani via Milo; l'elettrificazione della tratta da Cinisi ad Alcamo Diramazione potrebbe far diventare il collegamento un servizio navetta tra i vari comuni della zona.
«La situazione è insostenibile, un vero disastro - è il duro attacco di Bernava -. Bisogna svegliare dal sonno il potente Mauro Moretti. L'ad di Ferrovie dello Stato deve assolutamente trovare nuovi mezzi e risorse per la Sicilia. Adesso non ne possiamo più: una classe politica insipiente ha abbandonato l'Isola».
«Manca una vera e propria offerta commerciale - ha proseguito Mimmo Perrone - segretario regionale Fit Cisl Ferrovie -. Ritardi, soppressione di corse, treni vecchi che si guastano, stazioni quasi del tutto abbandonate, degrado della qualità dei servizi, vetture sovraffollate nelle fasce orarie pendolari sono fenomeni ricorrenti. Il nostro tour - conclude - è per rivendicare un sistema ferroviario moderno, efficiente ed equo che offra servizi di standard europeo».
Davide Guarcello - La Sicilia - Martedì 30 Aprile 2013 I FATTI Pagina 10 

venerdì 8 marzo 2013

Treni in ritardo ieri mattina malcontento tra i pendolari

Giardini. Malcontento e lamentele, ieri mattina, di utenti e pendolari che, in attesa dell'arrivo del treno per Messina, alla stazione di Taormina-Giardini, hanno dovuto fare i conti con l'ennesimo disservizio ferroviario di Trenitalia. Ieri, e non è la prima volta, è accaduto che alcuni treni per Messina hanno avuto un ritardo minimo di 20 minuti (ad esempio il regionale delle 7.01), per giungere sino ai 40 minuti (del regionale delle 7.15) che poi è stato anche soppresso, mentre il treno delle 7.01, partito in realtà alle 7.35, ha effettuato tutte le fermate anziché le tre previste. Notevoli e gravi i disagi per i pendolari che, dovendosi recare a Messina per lavoro, si vedono costretti a dovere recuperare il ritardo provocato da Rete ferroviaria italiana. Qualcuno ha ipotizzato la costituzione di un comitato di pendolari per rivendicare le ragioni degli utenti.
Giuseppe Rodi
- La Sicilia - Giovedì 07 Marzo 2013 Messina Pagina 35 

domenica 20 gennaio 2013

Treni «lumaca», disagi per i pendolari Brutta sorpresa alla stazione.

Un convoglio diretto a Catania è stato soppresso. E sui vagoni come le «sardine»
Disagi si sono registrati, ieri mattina, per i pendolari che si recano a Catania con il treno, per via di un convoglio soppresso e di altri due che sono arrivati alla stazione ferroviaria di Giarre-Riposto in ritardo.
«Il treno delle 6,22- racconta una pendolare, Agata Cardillo -! viaggiava con un'ora e 20 minuti di ritardo; il treno delle 7,11 è stato soppresso e il treno delle 7,39 è arrivato pure in ritardo. I disagi sono frequenti, ma stavolta è stato più eclatante. Questi ritardi sono soprattutto insidiosi, quando bisogna poi prendere altri mezzi di trasporto pubblico ad un dato orario».
Il treno, ultimamente, ha aumentato i propri utenti: «Probabilmente - racconta Agata Cardillo - da quando è aumento il prezzo della benzina i pendolari sono aumentati. Tant'è che ogni mattina, anche per trovare un parcheggio vicino alla stazione, bisogna arrivare presto. I treni, però, non sono abbastanza capienti; la mattina, ad esempio, il treno delle 7,39 a Giarre si riempie e i passeggeri che salgono ad Acireale restano in piedi per tutto il viaggio, sino alla stazione di Catania. Talvolta restano in piedi anche i pendolari che salgono sul treno nella stazione di Guardia».
Un'altra pendolare, Enza Rosano, spiega altri inconvenienti: «Non prendo semp! re lo stesso treno, ma mi hanno riferito che ci sono dei probl! emi più frequenti su alcune linee rispetto che su altre.
Quando capita che un treno viene soppresso, il problema più grosso è che lo veniamo a sapere all'ultimo momento e nell'attesa non si sa cosa fare.
È capitato che sul display venissero aggiornati i minuti di ritardo, ma poi alla fine è stato comunicato che il treno era stato soppresso».
Anche Enza Rosano testimonia che il treno viaggia pieno di passeggeri: «I treni sono spesso stracolmi - dice - e quando si fermano nelle altre stazioni, si verifica una calca».
L'ufficio stampa Sicilia delle Ferrovie dello Stato, in proposito precisa che le informazioni al pubblico dei tabelloni sono collegati direttamente alla marcia dei treni e riportano sia dati reali che dati previsionali relativi all'eventuale ritardo. Riguardo alle soppressioni, la comunicazione al pubblico viene fornita quando c'è un'informazione certa, completa e chiara.
Riguardo all'esigenza di altri treni, esigenza presente in tutta l'Itali! a, a ottobre Trenitalia ha aggiudicato una gara per la fornitura di 70 elettrotreni, una tranche dei circa 3 miliardi di euro d'investimenti complessivi dedicati al trasporto regionale.
Maria Gabriella Leonardi - Venerdì 18 Gennaio 2013 Catania (Provincia) Pagina 36