Qualche giorno fa denunciavamo l’aumento (10%) dei titoli di
viaggio ferroviari dal 1° gennaio 2022. Quale rappresentante del Comitato
Pendolari Siciliani, prendo atto, condivido e apprezzo la scelta e l’attenzione
del Governatore Musumeci nello stoppare gli aumenti tariffari tra l’altro
previsti dalla stessa Regione nel Contratto di Servizio (Art.14 comma 4 “La
Regione inoltre stabilisce che le tariffe regionali sono incrementate, dal 1°
gennaio degli anni 2020, 2022 e 2024). Condivido in parte la scelta dell’assessore
Falcone di continuare ad utilizzare le somme delle penalità elevate a
Trenitalia nell’anno 2018 e 2019 per la sola scontistica sulle tratte disagiate
della Modica-Caltanissetta del 30%, della Piraineto-Trapani del 30% e della
Caltagirone-Catania del 55%, già in vigore da fine febbraio 2020. Avevo chiesto
nell’Osservatorio regionale dei Trasporti” tenutosi a Caltanissetta il
19/02/2020 di prevedere e di
attuare quanto era previsto dal comma 7
dell’art.20 del Contratto di Servizio e cioè quello di ripartire il ristoro
delle penalità (euro 1,7 mln anno 2018 e 1,7 mln circa per il 2019) su tutti i
pendolari abbonati di tutte quelle relazioni ferroviarie che avevano subito
disagi, disservizi, soppressioni/cancellazioni e ritardi tenendo conto anche
dell’applicazione dell’art. 17 del
Reg.1371/07(CE) per la determinazione dell’indennità di rimborso per gli abbonamenti. Avevo fatto
presente, inoltre, che nel caso in cui l’importo delle penalità non era
sufficiente a ristorare tutti gli abbonati, sarebbe stato opportuno stabilire
un eventuale bonus di acquisto pari al 20/30% dell’abbonamento su una o più
mensilità. Questa proposta era stata accettata da tutti i presenti al “tavolo
di confronto” ma non è stata messa in pratica prediligendo la sola scontistica
su tratte ferroviarie a scarsa capacità e frequentazione (vedi
Catania-Caltagirone). La Regione Siciliana, quale committente del trasporto
ferroviario aveva l’opportunità, per la prima volta, di dare un segnale di
vicinanza e ristoro alle decine di migliaia di pendolari abbonati e, invece, ha
preferito ben altro non fidelizzare quell’utenza che da anni ha scelto il mezzo
treno per i propri spostamenti e che per la prima volta si vedeva rimborsare in
toto o in parte un abbonamento a consolazione dei disagi/disservizi patiti.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani
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