E
allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati, perché da
sei corse treno tra le due Città, dal 15 aprile sono state ridotte a quattro,
cancellando due corse treno e in particolare la prima corsa che partiva da
Catania alle ore 5.38 dando un servizio al pendolarismo, che da anni si serviva
del mezzo treno, da Catania raccogliendo utenza a Scordia, Militello,
Vizzini-Licodia, Grammichele sino a Caltagirone? Nonostante tutte le nostre
rimostranze e i suggerimenti, anche in via sperimentale, non sono serviti a
nulla. Al danno la beffa quella di riconfermare nei nuovi orari del 15 dicembre
i quattro treni giornalieri, non modificando gli orari, e i quattro treni dei
festivi, dove non vi è alcuna frequentazione, e che producono uno spreco di
circa 23.000 treno*km annui. Ma lo sperpero di risorse e di treno*km è ancora
più evidente, Ill.mo Presidente, in considerazione del servizio di bus
sostitutivi al treno tra Caltagirone e Gela che produce un totale di 67.000
circa di km*treno-annui. Qualcuno ci spieghi e spieghi ai pendolari del
Calatino perché il servizio bus sostitutivo al treno tra Caltagirone, Niscemi e
Gela debba essere effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia (sembra che il
costo a km sia di euro 2,70) invece che affidarlo all’Azienda Siciliana
Trasporti della Regione (sembra che il costo a km sia di euro 1,06),
risparmiando così risorse pubbliche e 67.000 km-treno che potrebbero essere
impiegate in altre relazioni ferroviarie sino alla eventuale ricostruzione del
viadotto ferroviario crollato l’11 maggio 2011?
Questi
sono i dati dei disservizi che emergono dal nostro monitoraggio nella tratta
ferroviaria Catania-Caltagirone nei mesi di ottobre e novembre relativamente ai
240 treni monitorati: - Treni soppressi n. 22 e parziali n. 3 per un totale di
2121 treno*km cancellati; minuti di ritardo accumulati 2016 pari a 36 ore circa
e, il dato più rilevante su questa tratta nei 60 giorni del monitoraggio è la
della puntualità che è pari al 49%
Speravamo
Ill.mo Presidente che, la riapertura della tratta ferroviaria
Catania-Caltagirone-Gela, fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per
programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di
mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse
pubbliche e di circa 170.000 treno*Km.
Allo
stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così anzi è stato ancora una
volta sfavorito il territorio e danneggiata l’utenza pendolare da ulteriori
penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere
ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario estivo di Giugno
2020.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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