giovedì 18 aprile 2019

Tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela. Tutto da rifare

Ci è sembrato strano che il territorio, il giorno della riapertura
(16/02/2019) della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone alla circolazione, chiedeva più servizi alla politica ma con la nuova proposta commerciale del 15 aprile scompaiono due corse treno dal lunedì al sabato.
Le proposte fatte anche all’assessore regionale ai trasporti a mezzo pec il 3/12/2018, il 15/02/2019 e il 12/03/2019 non hanno avuto risposta ne sono state prese in considerazione.
Queste le proposte avanzate sugli orari in vigore sino al 13 aprile 2019:
-Avevamo chiesto di ottimizzare gli attuali orari creando da Caltagirone il corrispettivo treno del mattino a quello di Catania, considerando l’arrivo a Catania all’incirca verso le 7.10/7.20;
-di spostare la partenza da Catania dalle 13.16 alle 14.20/14.25 creando il corrispettivo treno da Caltagirone grossomodo allo stesso orario e l’ultimo treno da Catania delle ore 17.00 alle 18.30/18.45 e così anche il treno da Caltagirone;
-Avevamo suggerito, a dire il vero, di considerare gli orari standard lavorativi 7.30/13.30 e 8.00/14.00 e di programmare gli orari delle corse prevendo di arrivare 15/20 minuti prima e di ripartire 15/20 minuti dopo l’orario di fine lavoro in fase sperimentale sino a sabato 8 giugno data in cui entrano in vigore gli orari estivi. Ciò avrebbe consentito un attento monitoraggio sulla frequentazione, considerato che la tratta è stata chiusa quasi tre anni. A fronte dei dati rilevati da questa fase sperimentale si poteva rivedere l’intera offerta commerciale della tratta Catania, Caltagirone, Niscemi e Gela;
-Avevamo anche suggerito di voler prendere in considerazione la possibilità di affidare i collegamenti tra Caltagirone, Niscemi e Gela ad una coppia di bus dell’Azienda Siciliana Trasporti, evitando così uno spreco di treno*km fatti con i bus sostitutivi di Trenitalia Spa almeno sino alla ricostruzione del viadotto ferroviario crollato l’11 maggio del 2011 in C.da Angeli-Piano Carbone in territorio di Niscemi oltre ad un risparmio di risorse economiche pubbliche. Da considerare che i km*treno risparmiati (46 km x 5 corse bus sostitutivi) potevano essere impiegati in altre relazioni sino alla ricostruzione del viadotto di Piano Carbone;
-Avevamo anche avanzato la proposta di creare ai bus sostitutivi le coincidenze alla Stazione di Gela con i Ragusa-Caltanissetta-Palermo.
Tutte queste proposte non sono state prese in considerazione da parte di chi aveva garantito più mobilità e più servizi, tenuto conto che a pagare il servizio è la Regione Siciliana.
Tra l’altro con l’ultimo investimento sull’infrastruttura di oltre 10 milioni sono stati migliorati i tempi di percorrenza sull’intero tracciato che scenderanno dagli attuali 110 a 94 minuti rendendo così più appetibile la ferrovia nei confronti del gommato. Ma la strana valutazione dei costi benefici ha fatto sì di far correre sui binari della ferrovia Catania-Caltagirone-Niscemi-Gela il “treno della politica” e non quello dei fabbisogni dei territori e della gente.
Al tavolo tecnico tenutosi a Caltanissetta il 6 marzo scorso, presentataci la nuova rimodulazione dei nuovi orari, avevamo fatto presente che i bus sostitutivi al treno da Caltagirone a Niscemi e Gela non avrebbero avuto più senso perché non avrebbero più assicurato la continuità di viaggio ai treni in arrivo e/o partenza da Caltagirone e Gela.  Occorre infine fare chiarezza sul costo a km dei bus sostitutivi al treno. Infatti sembrerebbe che un km*treno fatto con i bus sostitutivi venga pagato all’impresa ferroviaria Trenitalia circa 2 euro e 70 mentre alle aziende di trasporto private la Regione paga 1 euro e 09 centesimi a km.
Non desideriamo entrare nel merito ma qualcuno ci confermi o smentisca questi dati venuti fuori nell’incontro del tavolo tecnico tenutosi a Caltanissetta lo scorso 6 marzo 2019.
Il servizio sulla Catania-Caltagirone-Gela andrebbe fatto con una coppia di treni (Minuetto e/o Aln668) creando l'incrocio a Lentini Dir.ne o Fildidonna visto che non è possibile poter fare incroci sino a Caltagirone. 
Qualcuno ci spieghi qual è l'utilità del treno festivo 12816 delle ore 12.30 che arriva a Catania alle 14.04 per ripartire da Catania col treno 12817 delle ore 15.00 ultimo treno della sera?
Qualcuno ci spieghi con quali mezzi gli utenti, avendo eliminato il primo treno (12805) da Catania delle ore 5.38 potranno raggiungere Caltagirone per proseguire per Niscemi e Gela?
Qualcuno ci spieghi perchè sono stati programmati e a carico di chi i due bus della Etnatrasporti il primo alle 7.50 da Caltagirone e il secondo da Gela alle 13.15, che nessuno sapeva e che tra l'altro non sono visibili e/o acquistabili sul portale di Trenitalia? 
Qualcuno ci spieghi come fa un pendolare che da Militello deve arrivare a Caltagirone per prendere il bus delle 7.50 visto che il primo treno delle 5.38 da Catania è stato cancellato?
Qualcuno ci spieghi perchè le corse dei bus sostitutivi tra Caltagirone-Niscemi e Gela vengono considerate scolastiche?   
Da queste considerazioni avevamo suggerito che era necessario, opportuno ed urgente sistemare i nuovi orari tra Catania, Caltagirone, Niscemi e Gela e viceversa per evitare enormi disagi a studenti e lavoratori ma così non è stato per volontà politica, già da lunedì 15 aprile 2019.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Nessun commento:

Posta un commento