
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
martedì 18 dicembre 2018
Nuovi orari dei treni tra Palermo e Catania. I pendolari: "Dieci minuti in più per non accumulare ritardi"
Dalle
2,50 di percorrenza si passerà alle tre ore. Nessun trucco per Trenitalia e
Rfi. La riapertura della linea aeroportuale da Palermo a Punta Raisi avrebbe
imposto la rivisitazione di tutta l’offerta ferroviaria
di GIORGIO RUTA
Arrivano
gli orari invernali per i treni e la percorrenza tra Palermo e Catania si
allunga fino a 10 minuti in più. Infatti, secondo il tabellino attivo dallo
scorso nove dicembre, per collegare i due centri più importanti dell’Isola
serve più tempo. Dalle 2 ore e 50 previste con il vecchio programma, si arriva
con il nuovo a superare quota tre ore. Il comitato pendolari pone una domanda:
“Vorremmo sapere se è stato gonfiato l’orario per non accumulare più ritardi e
far arrivare i treni in anticipo, evitando così penali e puntando ai bonus”,
dice Giosuè Malaponti. Sulla tratta, lo stesso comitato, aveva effettuato un
monitoraggio dall’1 all’8 dicembre, annotando oltre 16 minuti medi di ritardo
per ogni viaggio.... continua a leggere
giovedì 13 dicembre 2018
Monitoraggio treni sulle tratte di maggiore frequentazione 1- 8 dicembre 2018

Ed è significativo constatare quanto stia
crescendo l’organizzazione della rappresentanza dei pendolari, con comitati
oggi diffusi in quasi tutte le Regioni italiane, che chiedono più treni,
puntuali, nuovi, puliti. Dare risposta a questa domanda è quanto mai strategico
per un Paese come l’Italia, e per questa nostra regione, la Sicilia.
La spiegazione delle difficoltà dello
spostarsi in treno quotidianamente verso le principali città siciliane è
semplice, basta guardare i dati sugli investimenti per il servizio, l’acquisto
di materiale rotabile e le infrastrutture.
Qualcosa di più è stato fatto negli scorsi
anni acquistando nuovi treni “Minuetto”, condizione fondamentale non solo per
migliorare la qualità del viaggio per i pendolari ma anche per aumentarne il
numero in circolazione e migliorare la puntualità (i ritardi dipendono anche
dal sovraffollamento delle carrozze).
Il trasporto ferroviario siciliano in
questi ultimi anni sta attraversando momenti veramente difficili. Sono molti i
territori che si sono visti azzerare quasi del tutto il trasporto ferroviario:
Siracusa, Ragusa, Modica, Gela, Caltanissetta, Caltagirone, Alcamo-Trapani Via
Milo.
La marginalità degli investimenti per il trasporto ferroviario in Sicilia è evidente e gli investimenti statali e regionali premiano la strada a danno della ferrovia, ma sempre al centro-nord. Il tema appena introdotto deve entrare nell’agenda delle politiche nazionali e regionali, passando attraverso maggiori risorse per il servizio di trasporto pendolare e per le infrastrutture dell’Isola.
La marginalità degli investimenti per il trasporto ferroviario in Sicilia è evidente e gli investimenti statali e regionali premiano la strada a danno della ferrovia, ma sempre al centro-nord. Il tema appena introdotto deve entrare nell’agenda delle politiche nazionali e regionali, passando attraverso maggiori risorse per il servizio di trasporto pendolare e per le infrastrutture dell’Isola.
Ebbene, i cittadini che ogni giorno si
muovono in treno devono essere
l’interlocutore fondamentale delle strategie di potenziamento del servizio, attraverso il
confronto, la partecipazione e l’informazione dei pendolari, sia per alzare gli
standard qualitativi che per monitorare il servizio sulla rete (puntualità,
grado di affollamento, igiene, climatizzazione, informazione, ecc.).
Le Regioni
hanno, ovviamente, la possibilità di ampliare la quantità degli investimenti,
perché le “prestazioni” sono state definite nei cosiddetti Contratti di
Servizio, che tutte le regioni, Sicilia a parte hanno posto in essere a partire
dal 2009.
Con il Contratto di Servizio, da un lato
l’impresa ferroviaria si impegna all’erogazione di un quantitativo di treni*km
e al rispetto di determinati indici di qualità (relativi a pulizia, comfort, informazione e puntualità delle corse),
dall’altro lato l’amministrazione regionale stabilisce un corrispettivo
economico per l’erogazione di tali servizi.
In ultimo, il Contratto di Servizio
stabilisce le penali da applicare al gestore dei servizi in caso di mancato rispetto
degli indici di qualità definiti dal Contratto: le risorse generate
dall’applicazione di queste sanzioni sono spesso risultate consistenti,
permettendo un reinvestimento diretto nel servizio. Alcune Regioni hanno addirittura scelto
di riutilizzare le risorse generate dall’applicazione delle suddette penali per
un rimborso, sotto forma di bonus, da restituire agli abbonati.

I valori assoluti
non riescono a mettere in luce le problematiche e i disservizi riscontrati
sulle varie relazioni, a meno di riscontrare ancora una volta l’anomalo numero
di treni che puntualmente arriva in anticipo a destinazione, segno dei continui
allungamenti di percorrenza. Nella sola tratta Messina-Catania-Siracusa,
riscontriamo 208 treni arrivati a destinazione prima dell’orario previsto su un
totale di 485 treni monitorati il 43% circa. Il rapporto dei minuti complessivi
di ritardo sul

Il monitoraggio ci
ha consentito anche di analizzare la situazione sul fronte dei treno*km non effettuati:
solo sulla Palermo-Agrigento nel breve periodo sono venuti a mancare servizi ai
pendolari per ben 1380 treno*km, sulla Messina-Catania-Siracusa per 561 treno*km,
e nel complesso dell’analisi effettuata abbiamo riscontrato in poco più di una
settimana, la cancellazione di 2.772 treno*km, sufficienti a percorrere 2 volte
l’Italia da Nord a Sud, oppure oltre 2 volte il giro delle coste siciliane.
Il fenomeno è illustrato nelle
rappresentazioni grafiche dei treno*km non effettuati (Grafico 1) e nel totale
dei minuti di ritardo (Grafico 2) che mettono chiaramente in evidenza le
proporzioni dei disservizi riscontrati sulle singole tratte rispetto al totale.
L'obiettivo è sensibilizzare Regione,
Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli investimenti.
Giosuè
Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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