Lettera
aperta ai deputati regionali: On.li
Assenza, Di Giacomo, Dipasquale, Ferreri, Ragusa e al Commissario provinciale Giovanni Scarso
Il 7 marzo eravamo riusciti finalmente ad avere un incontro a Palermo, presso l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti, nel corso del quale la nostra delegazione ha esposto i 5 punti delle rivendicazioni da tempo sul tappeto. In ordine di urgenza erano:
1)
Programmazione
del trasporto studenti via ferrovie, con predisposizione di corsette urbane
dalla stazione di Modica agli istituti scolastici della città; problema
aggravatosi con la crisi dell’AST. E’ stato ricordato che le famiglie si stanno
finanziando un trasporto su gomma di tipo privato da Vittoria e Comiso, abusivo
(in quanto la ditta non è concessionaria della tratta), e non hanno nemmeno
diritto al rimborso regionale. Visto il tempo perso su questo tema
(praticamente ci lavoriamo dal mese di gennaio 2012), sarebbe stato auspicabile
mettere la parola “fine” coinvolgendo l’AST per le corsette, e arrivare con
delle certezze al prossimo anno scolastico.
2)
Bloccare
lo smantellamento dei deviatoi di una serie di stazioni, che assicurano il
collegamento tra il primo e il secondo binario, con conseguente soppressione
del secondo binario e abolizione della stazione. Questo aumenterà le distanze
tra le stazioni dove si potranno effettuare incroci e precedenze, necessari a
far funzionare la circolazione dei treni sulla nostra linea a binario unico, e
depotenzierà la circolazione dei treni, impedendo l’auspicato incremento del loro
numero. Operazione già eseguita a Genisi e Butera, e già programmata in altri
impianti, fra cui Comiso.
3)
Attivazione
delle procedure per la progettazione definitiva della metropolitana di
superficie a Ragusa, il cui studio di fattibilità risale al 1995! E’ stato spiegato
che questo progetto è reso possibile dal fatto che la città di Ragusa è
attraversata per ben 17 km
dalla linea ferrata, e che, quindi, questa va solo adattata con apposite
fermate ad uso metropolitano.
4)
Evitare
la vendita delle aree degli scali merci ubicati nelle diverse città della
provincia toccate dalla linea ferroviaria.
5)
Riattivazione
del “treno del barocco”, esperienza positiva attuata con il contributo di
Regione, province di Siracusa e Ragusa, e comuni di Ragusa, Modica, Scicli,
Noto e Siracusa, non effettuato nel 2012 per il venire meno dell’apporto
finanziario della Regione.
Come ricorderete ci siamo lasciati a
Palermo con un impegno dell’Assessore Bartolotta a convocare due tavoli
operativi: uno per i primi 4 punti, alla presenza anche di RFI, Trenitalia e
AST (limitatamente alla questione di cui al punto 1), e un secondo specifico
sul “treno del barocco”, alla presenza anche degli assessori al turismo e ai
beni culturali.
Ebbene, 40 giorni dopo, è stato convocato
un incontro solo sul punto 5, per mercoledì 17, al quale sono stati invitati
gli enti interessati, mentre noi della CUB Trasporti e del Comitato per il
rilancio delle ferrovie iblee no; e questo dopo una serie di pressioni, di cui
si è fatto portavoce – in maniera chiaramente inadeguata - l’on. Nello Dipasquale.
Evidentemente queste pressioni non sono state sufficienti a portare
l’assessorato a discutere dei punti nevralgici della vertenza; l’assessore, che
il 7 marzo aveva mostrato una certa disponibilità, è stato sicuramente
“annebbiato” da quel sistema radicato nel suo ufficio, che da anni nega al
territorio ibleo una ferrovia moderna al passo coi tempi.
Quindi. dobbiamo rilevare come le questioni
urgenti siano slittate sine die, e
questo è un fatto gravissimo, perché siamo alla fine del secondo anno scolastico
senza che si sia attuata una programmazione del trasporto studenti su ferrovia;
e non si è fatto nessun passo per bloccare la messa fuori uso dei secondi
binari delle stazioni intermedie.
Perciò vi chiediamo: qual è stato il vostro
ruolo dal 7 marzo ad oggi? Quale forma di pressing sull’assessorato avete
esercitato? Credete veramente in questa battaglia?
Queste domande sono lecite perché se si
fosse agito con forza e unità nel giro di pochi giorni avremmo dovuto avere un
tavolo operativo sui punti centrali e più urgenti della vertenza, anziché uno,
tardivo, sull’ultimo punto. E in quella sede sbattere i pugni per avere quello
che ci spetta e che da anni ci viene tolto e negato. Invece paghiamo lo scotto
della vostra assenza.
Vista la specificità di questa vertenza,
irta di difficoltà, ci saremmo aspettati un impegno adeguato, anziché il vostro
lungo silenzio.
C’è solo un modo per rimediare: ottenere
entro brevissimo tempo un tavolo operativo presso l’assessorato, con tutti i
soggetti interessati, per fare nascere un percorso di effettiva considerazione
della nostra realtà ferroviaria attraverso interventi di rilancio e
potenziamento, come da tempo indicato non solo dalla scrivente, ma da
assemblee, consigli comunali, e dalla commissione provinciale sulla mobilità.
Cordiali saluti
Per il coordinamento provinciale CUB
Trasporti
Pippo Gurrieri
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