Alla luce dei fatti di questi ultimi giorni, resta una domanda inquietante da fare alla classe politica siciliana: cosa si è fatto e cosa si sta facendo per soddisfare questa crescente domanda di mobilità pubblica in Sicilia?
La Regione siciliana, è dopo la Valle D’Aosta, l’unica regione italiana a non avere ancora realizzato il contratto di servizio relativo al trasporto ferroviario con la Direzione Regionale di Trenitalia. Abbiamo richiesto, più volte, di essere ricevuti dal Governo regionale per conoscere le strategie e la destinazione di risorse a favore del trasporto ferroviario regionale e di formalizzare un tavolo tecnico che veda oltre alla Regione, a Trenitalia, le organizzazioni sindacali, anche una rappresentanza di pendolari.
Trenitalia è un’azienda di diritto privato, ma appartenente di fatto al Pubblico, e se è vero che la forma giuridica scelta ne impone, giustamente, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia, la sua mission precipua è tuttavia quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, e questo aspetto va sempre tenuto nella massima considerazione. Desideriamo far rilevare alcuni punti critici: - i cambiamenti di orario non verificati con gli utenti; il continuo allungamento delle percorrenze; i tagli su alcune tratte ritenute da Trenitalia rami secchi e dove la stessa non ha mai fatto una buona offerta di mobilità; la qualità del materiale rotabile; l’acquisto di nuovo materiale rotabile. Occorre realizzare un servizio più in linea con le esigenze del territorio e di tutte quelle persone, circa cinquantamila, che ogni giorno adoperano il mezzo di trasporto ”Treno”.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari ME-CT-SR
www.comitatopendolari.it
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