sabato 16 febbraio 2019

Catania-Caltagirone-Gela rivedere URGENTEMENTE l’offerta commerciale (orari treni)


Al Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci 
All’Assessore Regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Avv. Marco Falcone 
Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti 
Al Dirigente Servizio 2° Dott. Giuseppe Di Miceli Piano Regionale dei Trasporti e Trasporto Regionale
Ferroviario 
Agli Organi di Stampa
Loro Sede 
Oggetto: Catania-Caltagirone-Gela rivedere URGENTEMENTE l’offerta commerciale (orari treni).- 
Ci pregiamo fare presente alle SS.LL. 
che la riapertura della relazione ferroviaria Catania-Caltagirone con gli attuali orari, non sortirà alcun effetto sulla mobilità dei territori interessati.
Questo  perché da quando la Regione è la committente del  trasporto ferroviario isolano, non ha tenuto minimamente conto dei suggerimenti dei Comitati dei Pendolari  e quindi dei fabbisogni dei territori (Ragusa, Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela e Palermo-Trapani).  
Fatta  questa premessa, riteniamo importantissimo informare l’Ill.mo Presidente On. Nello Musumeci e l’assessore ai  trasporti, On. Marco Falcone, in merito alla ottimizzazione degli orari e delle relative tracce orarie della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, in considerazione della riapertura alla circolazione ferroviaria di lunedì 18 febbraio 2019. 
In seguito alla pubblicazione dei nuovi orari, già acquistabili sul portale di Trenitalia.com, vogliamo fare presente che per il terzo anno consecutivo sulla tratta ferroviaria Catania-Caltagirone vengono confermati orari senza alcun senso logico, rendendo del tutto inappetibile l’offerta ferroviaria su un territorio con una sete di mobilità ecosostenibile che unisce due province.  
Teniamo a precisare che la Catania-Caltagirone è chiusa dal mese di settembre 2017 a tutt’oggi con la seguente motivazione: “lavori di manutenzione straordinaria”. Ma di lavori non se ne sono visti se non in queste ultime settimane, alla luce di un finanziamento di circa 10 milioni di euro.
Le corse treno, in questo anno e mezzo sono state effettuate con bus sostitutivi che hanno viaggiato vuoti. 
Ritornando sugli orari che entreranno in vigore  il 18 febbraio 2019, abbiamo rilevato che così come strutturati non soddisfano in nessun modo le esigenze dell’utenza  che da Catania si sposta verso Caltagirone e viceversa. Questi gli orari e le fermate: 
CATANIA-CALTAGIRONE (Scordia - Militello - Vizzini/Licodia - Grammichele e Caltagirone):  
Regionale 12805 da Catania alle ore 5.38 arrivo a Caltagirone alle ore 7.28 percorrenza h.1:50 
Regionale 12809 da Catania alle ore 13.16 arrivo a Caltagirone alle ore 15.10 percorrenza h. 1:54 
Regionale 34763 da Catania alle ore 17.00 arrivo a Caltagirone alle ore 18.49 percorrenza h. 1:49  
CALTAGIRONE-CATANIA (Grammichele - Vizzini/Licodia - Militello - Scordia e Catania):
Regionale 12806 da Caltagirone alle ore 8.00 arrivo a Catania alle ore 9.38 percorrenza h.1:38 
Regionale 12809 da Caltagirone alle ore 15.23 arrivo a Catania alle ore 16.54 percorrenza h. 1:31 
Regionale 34763 da Caltagirone alle ore 19.18 arrivo a Catania alle ore 20.55 percorrenza h. 1:37 
Attenzionando questi orari, risulta piuttosto evidente quanto siano incompatibili con la tempistica di chi viaggia per motivi di lavoro o di studio. I treni ci sono ma è necessario ed opportuno ottimizzare gli orari per dare la possibilità alla gente di poter avere un treno che li porta ed uno che li ritorna in orari lavorativi. Da queste gravi incongruenze chiediamo che vengano immediatamente modificate le tracce orarie degli attuali treni considerando la possibilità di strutturare i nuovi orari in base agli orari standard lavorativi: 7:30/13:30 -  8:00/14:00 dando la possibilità di arrivare 15/20 minuti prima dell'orario di lavoro e far ripartire 15/20 minuti dopo la fine dell'orario di lavoro.
Avendo voluto controllare le corse dei bus di alcune aziende di trasporto su gomma sempre sulla stessa linea Catania-Caltagirone, abbiamo riscontrato che vengono effettuate 12 corse giorno dall’Azienda Siciliana Trasporti (AST) tra Catania-Caltagirone (e viceversa) e 4 corse giorno dalla Etnatrasporti tra Catania-Caltagirone (e viceversa), tra l’altro in tempi di percorrenza più brevi e con meno costi di viaggio.  Quindi, chi mai prenderà il treno, visti gli orari insensati, che da Catania a Caltagirone impiega due ore circa e pure ad un costo di ticket superiore a quello delle altre aziende?
Quello che in questi anni, ad ogni cambio orario abbiamo cercato di far capire al Dipartimento Trasporti Regionale, è che non chiedevamo di avere più treni durante l’arco della giornata ma di ottimizzare le tracce orarie esistenti per renderle più vicine alle esigenze dell’utenza pendolare e dei territori. 
Ci chiediamo dunque: come mai il Dirigente Responsabile U.O. Servizio 2.01 del Dipartimento Trasporti, Ing. Michele Zambuto, che si occupa dell’affidamento dei servizi di trasporto pubblico ferroviario, della gestione, controllo e monitoraggio dei Contratti di servizio, della determinazione del livello dei servizi minimi e dei rapporti con l'utenza del servizio ferroviario regionale, non abbia mai pensato di rivedere questa offerta commerciale sulla Catania-Caltagirone?
La nostra richiesta è quella di ottimizzare, nel più breve tempo possibile, gli attuali 170 mila km*treno annui, altrimenti sarebbe più conveniente abbandonare la ferrovia.  Perché così come è strutturato l'orario è uno spreco di risorse economiche pubbliche e uno sperpero di treno*km, che potrebbero essere impiegati in altre relazioni, lasciando la Caltagirone-Catania al gommato visto che sulla stessa tratta vengono impiegati 16 coppie di bus ogni giorno.
In conclusione chiediamo al Presidente della Regione, Nello Musumeci e all'assessore regionale ai trasporti, Marco Falcone, che in tempi brevi venga rivisto l'orario ferroviario della Catania-Caltagirone in funzione delle esigenze della mobilità dei cittadini dei comuni di Grammichele, Vizzini-Licodia, Militello, Scordia, affinché questo spreco di risorse pubbliche e sperpero di km*treno perpetrato oramai da anni, sulla tratta ferroviaria Caltagirone-Catania, abbia fine. 
Siamo convinti che questo tratto di ferrovia debba asservire alle esigenze non dell'impresa ferroviaria ma alle effettive esigenze di mobilità dei cittadini. 
E’ opportuno che nella questione intervengano i Sindaci dei territori interessati dalla ferrovia per garantire ai propri cittadini un trasporto ferroviario efficiente ed efficace.  
Tutto ciò, lo riteniamo indispensabile, tenuto conto che il Committente è la Regione Siciliana, e questo dovrebbe assicurare, a differenza di quanto è stato fatto negli anni precedenti, quando la competenza era del Ministero dei Trasporti, una vera mobilità con orari che soddisfino i territori e le esigenze dei cittadini-utenti-pendolari. Soprattutto alla luce degli enormi investimenti che sono stati fatti nell’ultimo decennio per il mantenimento ed il buon funzionamento della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela.
F.to  Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer
Catania, 15 febbraio 2019 a mezzo PEC

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