mercoledì 23 ottobre 2013

RFI, Sicilia: interventi di manutenzione e modifiche al programma di circolazione su due linee regionali

Nella sola giornata di sabato 26 ottobre, sulla Caltanissetta - Siracusa e sulla Catania - Gela, sarà modificato il programma di circolazione di alcuni treni Regionali sulle linee della Sicilia.
Le variazioni sono necessarie per consentire a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di manutenzione infrastrutturale tra le stazione di Vittoria e Ragusa, sulla linea Caltanissetta – Siracusa, e tra Lentini e Caltagirone, sulla linea Catania Gela.
Alcuni treni saranno cancellati e sostituiti con autobus su parte del percorso o per l’intero tragitto.
Oltre che su queste pagine, informazioni dettagliate con l’elenco completo dei treni interessati e dei provvedimenti sono disponibili nelle stazioni, uffici assistenza clienti e biglietterie, e su FSNews Radio, la radio web del Gruppo FS Italiane.  

Modifiche alla circolazione dei treni sulla linea Caltanissetta – Siracusa  

Modifiche alla circolazione dei treni sulla linea Catania – Gela


Palermo, 22 ottobre 2013 Fonte: Fsnews

domenica 20 ottobre 2013

Cub Trasporti Ragusa - Incontro a Palermo sulle ferrovie: pochi passi avanti, permangono le preoccupazioni

Non si può essere ottimisti dopo l’ennesimo incontro palermitano di venerdì 18 ottobre, il quale, anziché rappresentare la prosecuzione naturale dei precedenti, e quindi un momento di approfondimento, si rivela la solita riunione in cui si espongono i problemi ad interlocutori ogni volta nuovi e a digiuno delle questioni poste. Se si eccettua l’ing. Cucinotta, di RFI.
Assenti l’ing. Costantino di Trenitalia e il dott. Arnone, direttore dell’assessorato alle infrastrutture; assenti (fatto molto grave) anche i sindaci di Modica e Gela, per quanto invitati.
La delegazione ragusana era rappresentata dal sindaco Piccitto e dall’assessore Campo, da Gurrieri, Ragusa e Costa della CUB Trasporti e da Distefano del comitato No Muro.
Mancando Trenitalia non si è potuto entrare nel merito del trasporto degli studenti pendolari e della richiesta di immissione di nuovi treni, e questo è un dato estremamente negativo.
La questione del PL di via Paestum è stata unificata con quella della metropolitana di superficie, argomento sul quale la delegazione ragusana si è spesa molto, insistendo perché si venga a conoscenza al più presto del progetto preliminare elaborato da RFI nel 2005, in modo da poterlo esaminare e fare “adottare” dalla Regione, per poterlo così farlo entrare nel novero delle opere da finanziare. Riscontriamo, dopo anni di silenzi, sforzi andati a vuoto e finti interessamenti, che la strada intrapresa potrebbe essere fruttuosa e portare Ragusa ad avere un sistema di mobilità sostenibile e alternativo d’avanguardia, non solo per i collegamenti urbani tra l’area sud della città ed il centro storico, ma anche tra i poli turistici di Ragusa Ibla e Donnafugata. Per questo non bisogna allentare la pressione, e prevedere al più presto una conferenza di servizio sulla metroferrovia.
La delegazione ha molto insistito presso l’ing. Cucinotta perché si sospendano i lavori di smantellamento dei binari e scambi della stazione di Comiso, previsti per il prossimo fine settimana. Qualora andassero in porto, non solo Comiso si troverebbe senza la stazione, ma l’intera linea subirebbe un sostanzioso depotenziamento nelle sue capacità di circolazione, vanificando così ogni progetto di potenziamento.
Su questa questione riscontriamo l’assurdo silenzio del sindaco e dell’amministrazione di Comiso, totalmente assente in queste settimane di continui allarmi. Sappiamo che la questione ferroviaria non è produttrice di consensi, e quindi può essere trascurata senza eccessivi contraccolpi, ma quando mai un’amministrazione assiste allo scippo di una infrastruttura del proprio territorio senza nemmeno provare a reagire?
La CUB Trasporti si ritiene moralmente impegnata ad impedire lo smantellamento di Comiso e per tutta la prossima settimana si adopererà per mettere in atto ogni tipo di iniziativa, senza trascurare l’eventuale blocco dei lavori, per salvare la stazione di Comiso.
Ragusa, 19-10-2013
Coordinamento provinciale CUB Trasporti


sabato 19 ottobre 2013

Ferrovie, pendolari bistrattati

Nuovo appello del comitato regionale: i primi cittadini facciano pressione sulla Regione. Nei primi sei mesi del 2013 gli utenti hanno denunciato il taglio di 110 treni
“Troppi sono i disservizi e i disagi causati in queste ultime settimane ai pendolari siciliani da Trenitalia e Rete ferroviaria italiana”. Lo scrive sul sito ufficiale del comitato pendolari di Sicilia il presidente Giosue Malaponti. “Giornalmente, ritardi, treni super affollati per la mancanza di vetture, cancellazioni di treni dovute a mancanza di materiale rotabile per guasti/manutenzioni e/o a problemi alle infrastrutture ferroviarie”.
Il quadro, secondo i pendolari, è ovunque particolarmente preoccupante: utenti penalizzati in tutte le tratte regionali da Trapani a Palermo, da Messina a Catania a Siracusa ed in altre direttrici. Continua a leggere… 

di Rosario Battiato 19 ottobre 2013 - Fonte: Quotidiano di Sicilia

"Trasporti, Sicilia emarginata"

Agen, presidente regionale di Confcommercio, lancia l'allarme: "I cinesi stanno finanziando il raddoppio del Canale di Suez per arrivare in Africa e in Europa, l'Isola rischia di restare fuori dai flussi commerciali del Mediterraneo"

“Quando i Romani erano il centro del mondo costruivano prima le strade e gli acquedotti. Oggi che la Sicilia è al centro del Mediterraneo, in posizione strategica geograficamente, rischia la marginalizzazione dal resto del mondo”.

Apre con un paragone la conferenza stampa sul sistema dei trasporti nel Meridione il presidente di Confcommercio Sicilia Pietro Agen, che si chiede allarmato quale possa essere il progetto di sviluppo siciliano senza collegamenti.

“Come presidente di Confcommercio Sicilia e come incaricato per le politiche del Mezzogiorno di Confcommercio non posso che esprimere stupore per l’assordante silenzio sotto cui sta passando, sia a livello nazionale che regionale, la definitiva emarginazione del meridione d’Italia e della Sicilia con il declassamento dell’aeroporto di Catania, l’addio all’alta velocità oltre Napoli, la definitiva rinuncia al ponte sullo stretto. Stupisce che nessun politico, a cominciare dal presidente della Regione Crocetta e per finire col duo Letta – Lupi, passando per tutte le forze politiche, abbia compreso l’importanza di battersi a livello europeo per evitare che si compia l’ultima follia condannando definitivamente quel poco di imprenditoria che ancora resiste al Sud”.

Senza contributi europei non ci sarà per la Sicilia possibilità di sviluppo fino al 2025, vanificando le potenzialità di sviluppo del settore turistico, trainante per l’economia dell’isola, e perdendo la possibilità di diventare piattaforma logistica nel Mediterraneo. I costi dei trasporti incidono in maniera spaventosa sul comparto commerciale; i tempi troppo lunghi danneggiano le merci deperibili, cioè i nostri prodotti dell’agroalimentare, risorsa imprescindibile su cui puntare per lo sviluppo economico della Sicilia.

“I cinesi stanno finanziando il raddoppio del Canale di Suez – spiega Agen – per incrementare i loro rapporti commerciali. Passando per il Mediterraneo puntano all’Africa, dove stanno acquistando terreni e interi regioni per trasformare il “continente nero” nel loro granaio dove sviluppare il settore agricolo. Le navi cinesi si spingono fino allo Stretto di Gibilterra per risalire al nord Europa, i loro flussi commerciali passano dal mediterraneo e la Sicilia potrebbe essere una ottima base logistica".


"Purtroppo la mancanza di programmazione penalizza lo sviluppo di tutto il Meridione e la Sicilia ha perso la capacità di progettare. Per questo chiediamo ai governi regionale e nazionale un tavolo di confronto per progettare il sistema logistico più idoneo per la Sicilia, un piano di trasporti che sostenga lo sviluppo del turismo e delle esportazioni, che attiri nuovi imprenditori per investire nell’isola. Composta da pochi porti con un’unica autorità portuale, dai quattro aeroporti dell’isola (Catania, Palermo, Trapani e Comiso), autostrade e alta velocità. Tutto ciò richiede uno studio di fattibilità del sistema logistico siciliano che al momento solo la Cina ha realizzato. E i nostri politici dove sono?”

Targia, Priolo e Augusta chiudono. Anzi, diventano stazioni fantasma

Ferrovia, un altro taglio, un altro passo indietro. Chiudono le stazioni di Targia, Priolo e Augusta. Anzi no. Diventano stazioni fantasma. Scompare il personale addetto alla circolazione dei treni: niente più capistazione, niente più nessuno.
Di stazioni "normali", sulla tratta Siracusa-Catania, rimane soltanto Lentini. Ma tutti si aspettano il ! prossimo taglio anche lì.
Su tutto aleggia il fantasma dell'ormai famoso contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato che la Regione siciliana, unica in Italia, non ha ancora firmato.
Ancora una volta quindi si conferma che la madre di tutti i guai della Sicilia è la Regione. E, con essa, la politica che la gestisce. Lanciano l'allarme Cgil e Cisl, in persona rispettivamente del segretario provinciale responsabile del settore industria Siracusa, Roberto Alosi, e del segretario generale di Siracusa e Ragusa Paolo Sanzaro.
Cerca di spegnere l'allarme l'ufficio stampa regionale di Trenitalia, richiesto per la verifica della notizia. E dà rassicurazioni che peraltro hanno l'amaro sapore della conferma. «La tecnologia avanza - afferma Renato Granato dell'ufficio stampa regionale di Trenitalia - e l'azienda non può non tenerne conto. Deve ammodernare l'organizzazione, introdurre le nuove tecnologie, adeguare il personale, guardare avanti.
«Il personale in esubero - assicura Renato Granato dell'ufficio stampa regionale d! i Trenitalia - però non verrà licenziato né collocato in cassa interazione. Sarà riprofessionalizzato e trasferito ad altri compiti o in altri luoghi di lavoro». Di esuberi la Cgil ne calcola 15. Ma se ne temono di più. E, naturalmente, il turn over rimane bloccato.
Qui però non si capisce ancora che fine faranno platea di lavaggio treni e fossa di manutenzione dello scalo merci Pantanelli. Politica e Regione tacciono.
Non si sa nemmeno che fine faranno le biglietterie di queste stazioni fantasma. «Sarà deciso a seconda del numero di viaggiatori e delle tecnologie utilizzabili caso per caso» è ancora la risposta di Renato Granato. Risposta dal tono leggero, "felpato".
Si ripeterà l'amara esperienza di Avola, dove l'ex stazione ferroviaria, chiusa da anni, è diventata covo di drogati e varia criminalità. L'ex sindaco Giansiracusa avrebbe voluto acquistarla per realizzarvi il comando della polizia municipale, con il relativo parco macchine, e una ministazione bus. Ma il prezzo richiesto da FS fu talmente alto da scoraggiare il Comune.
La tecnologia avanza, bisogna ammodernare tutto afferma l'ufficio stampa di Trenitalia. Ma non si ammodernano i tracciati delle tratte. La Siracusa-Catania attraversa ancora il polo petrolchimico. Ma per questo né Trenitalia né Rfi (Rete ferroviaria italiana) fanno alcunchè.
Anni fa per la Siracusa-Catania si era ripiegato su un progetto di gran lunga più modesto, denominato di "velocizzazione": in pratica l'eliminazione di qualche curva e di qualche tronco più o meno impervio sul tracciato esistente; nulla di più. Ma non se n'è fatto nulla.
Sempre anni fa l'allora sottosegretario Nicola Bono e il direttore generale delle Ferrovie del tempo presentarono, in gran pompa a Noto, un altro progetto preliminare per l'ammodernamento della Siracusa-Ragusa, una tratta rimasta ancora al tempo dei Borboni: binario unico, tracciato tortuoso, carico di passaggi a livello (a volte risultati mortali), senza elettrificazione con i collegamenti affidati a elettromotrici e locomotori diesel.
Conseguenza di tutto ciò: la gente abbandona la ferrovia, la movimentazione di persone e merci rimane affidata al trasporto gommato, aumentano costi, inquinamento, rischi. Conseguenza della conseguenza: per la perdita di passeggeri e merci, Trenitalia considera queste tratte "rami secchi". E taglia.
Non sarebbe così se ci fosse il contratto di servizio Ferrovie-Regione, nel quale si stabilisce chi fa cosa, chi investe cosa. Non sarebbe così se ci fosse una politica attenta ai problemi del territorio, della gente.
Il caso emblematico di questo abbandono della questione ferroviaria da parte della politica è citato da Bruno Maltese, presidente del Centro studi Don Sturzo: «Nessuno dei candidati a sindaco nelle ultime elezioni - rileva Maltese - ha inserito nel proprio programma la voce Ferrovia». E aggiunge ironicamente: «Archimede disse ai siracusani: datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo; e i siracusani corsero a togliergli il punto di appoggio. Forse anche quei siracusani erano dei politici di allora».
Incalza Roberto Alosi della Cgil: «In questa provincia paghiamo amaramente l'assenza della politica dai problemi del territorio. Qui ogni politico pensa soltanto a tessere le proprie trame per assicurarsi un qualche posto di potere». In pratica tutto si riduce a quel che diceva Trilussa: "Tutto si riduce a parer mio levati tu che mi ci metto io".
salvatore maiorca
La Sicilia - Sabato 19 Ottobre 2013 - Siracusa Pagina 30

venerdì 18 ottobre 2013

ZONA JONICA: DISAGI FERROVIARI - I pendolari Fs sollecitano l’intervento di Bartolotta

S. TERESA. Un’altra giornata nera, mercoledì, per il trasporto ferroviario sulla tratta Taormina-Messina. soppresso il treno 12866 che partendo alla ore 5.10 da Catania, dopo aver attraversato tutta la riviera jonica, dovrebbe raggiungere Messina entro le 7.10. Un convoglio che trasporta centinaia di pendolari, soprattutto dei vari centri jonici, che si recano nella città peloritana e nell’area dello Stretto per lavoro. Notevoli i disservizi, ovviamente, in quanto la maggior parte dei lavoratori è dipendente di enti pubblici che hanno degli orari di apertura che devono essere rispettati. Una costante di disagi che continuano a stressare i pendolari, in quanto, oltre a delle improvvise soppressioni, giornalmente, su questa tratta, si perpetuano pure costanti ritardi che si avvicinano a circa un’ora sul locale 12868, che partendo da Catania alle 5.46, dovrebbe giungere a Messina alle 7.41 e sul diretto 3866 la cui corsa inizia a Siracusa alle ore 5.05 con arrivo a Messina alle 7.50. Se a ciò aggiungiamo treni sovraffollati e il problema metro ferrovia (tra Giampilieri e Messina) lo stress che subiscono quotidianamente i pendolari è enorme. Per questo chiedono con forza l’intervento dell’assessore regionale ai Trasporti, Antonino Bartolotta.

PIPPO TRIMARCHI - La Sicilia 18 ottobre 2013 Provincia Messina pag 37

Moretti: Nei piccoli centri vanno usati i bus e non i treni

Riteniamo ingiuste le affermazioni di Moretti al Saie di Bologna. 
E’ doveroso fare presente che, ad oggi, sono proprio gli introiti del trasporto ferroviario regionale la voce più consistente nel bilancio di Trenitalia. E allora… continuiamo a chiudere le ferrovie da Salerno in giù, Isole comprese, in considerazione dei pochi investimenti effettuati per migliorare ed incentivare il trasporto regionale, in merito all’acquisto di nuovo materiale rotabile e all’ammodernamento delle infrastrutture. Ormai contano solo le ”Frecce” e l’alta velocità che non è per tutti. A nostro modesto parere, tale investimento è stato realizzato con i soldi di tutti i contribuenti italiani da sud a nord ma, a viaggiarci sono solo in pochi. Prendiamo spunto da queste dichiarazioni per invitare i governatori, i presidenti e i sindaci di tutt’Italia ad intervenire sulla questione, presso i Ministeri dei trasporti e del tesoro, per fare chiarezza sulle dichiarazioni dell’ad. Moretti, perché a parer nostro viene negato il diritto alla mobilità  sancito dalla Costituzione.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 17 ottobre 2013

Comitato Pendolari: Appello alle istituzioni per garantire il trasporto ferroviario in Sicilia

Troppi sono i disservizi e i disagi causati in queste ultime settimane ai pendolari siciliani da Trenitalia e Rete ferroviaria italiana. Giornalmente, ritardi, treni super affollati per la mancanza di vetture, cancellazioni di treni dovute a mancanza di materiale rotabile per guasti/manutenzioni e/o a problemi alle infrastrutture ferroviarie. Pendolari penalizzati in tutte le tratte regionali da Trapani a Palermo, da Messina a Catania a Siracusa ed in altre direttrici. Sta diventando una situazione insostenibile. Il trasporto ferroviario regionale deve essere garantito dalle istituzioni (Regione, Province e Comuni), così come previsto dal Dlgs 422/97, in considerazione del fatto che la Regione sino ad oggi non ha ancora preso nessuna posizione in merito. Per questo motivo chiediamo l’intervento dei Sindaci dei Comuni serviti dal trasporto ferroviario, così come prevede il Dlgs 422/97, ad esigere dal Governatore Crocetta e dall’Assessore ai trasporti Bartolotta l’attuazione di quanto previsto dal citato decreto legislativo all’art. 16, nel garantire i servizi minimi qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini. Chiediamo, inoltre, alle istituzioni regionali di vigilare, di far rispettare e far garantire dai gestori del servizio pubblico ferroviario, Trenitalia e Rete ferroviaria Italiana, le condizioni di trasporto previste nel Contratto di servizio vigente tra il Ministero dei trasporti e Trenitalia Direzione regionale Sicilia.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

martedì 15 ottobre 2013

SICILIA TRA BEFFA E TRAGEDIE. UE, L'ISOLA ESCLUSA DAL SISTEMA TRASPORTI MA APPRODO DI MIGRANTI

Una beffa, per certi versi amara, per altri tragica. Mentre la Sicilia è dolorosamente al centro di quei viaggi che attraversano il Mediterraneo e fanno tappa qui da noi con tragiche conseguenze, fatte di morte, dall'altra parte apprendiamo, ecco l'amarezza, che l'Isola e con lei una parte del Sud, rischiano di essere tagliati fuori dalla rete dei trasporti europei. Siamo utili solo per accogliere i viaggi dei disperati del terzo mondo. Altro che ponti, strade, ferrovie, porti, solo una semplice e precaria zattera per dei poveri cristi. Un approdo per le carrette del mare con il loro carico di dolore.
Se questa è la triste realtà di oggi, sembra che nulla cambierà nel futuro, dato che per quanto riguarda i viaggi di una vera speranza di sviluppo, la Sicilia, secondo l'Europa, non è abilitata ad averli. L'allarme lanciato ieri proprio sul nostro giornale dal prof. Francesco Russo, docente di trasporti e logistica all'Università di Reggio Calabria, sembra più che giustificato. Anche perché registra quella che da anni è la realtà: niente Ponte, tanto fantomatico da non crederci più, ma nemmeno strade, porti, attraversamento multimodale dello Stretto. A Tallin dal 16 al 18 di questo mese si discuterà delle reti europee di trasporto. Un programma che vede ai margini la Sicilia e il Sud. Non sappiamo ancora se la nostra Regione sarà rappresentata o, meglio, se l'Italia, che sicuramente sarà presente, cercherà di fare apportare delle varianti a un piano che, come si è detto, sembra destinato a penalizzarci. Si salverebbe, ma era già previsto, l'alta velocità sulla Napoli-Bari. Oltre, ci sarà il deserto. Anzi, rimarrà quel deserto che viviamo da decenni. Avevamo preventivato che con la realizzazione della Napoli-Bari si sarebbe creato nei trasporti su rotaia, una specie di «cintura di castità», oltre la quale sarebbe stato considerato quasi uno stupro alla verginità di un territorio, Stretto di Messina compreso, che secondo «interessati» ambientalisti nell'anno Duemila dovrebbe rimanere tale.
La speranza che qualcosa cambi sembra vana. La nostra classe politica è distratta da liti che vanno da Roma a Palermo. Incurante del grave stato di crisi del Paese. A Roma il Pdl si lacera per vedere chi prenderà il testimone dell'azzoppato Berlusconi. Nel Pd Enrico Letta è assediato da nemici più che da compagni, con un Renzi in piena transumanza da destra a sinistra, e viceversa, del suo partito. I Cinque Stelle, che hanno avuto in febbraio un consenso popolare fatto di gente senza partito, si destabilizzano da soli. A cominciare dal capo Beppe Grillo. In Sicilia, Crocetta, a sua volta, vivacchia con una maggioranza che non ha e, quindi, è costretto a continui maldipancia. Viene spontaneo chiedersi: ma, allora, a Roma come a Palermo, chi ci governa? Difficile la risposta.
Non parliamo, poi, dei mass media. La Sicilia per loro fa notizia solo quando ci sono di mezzo la mafia e, attualmente, i tragici sbarchi di migranti. Con ecatombe, lacrime, e ipocriti discorsi di solidarietà. Per il resto interessa poco, tranne statisticamente, l'arrivo di migliaia di uomini, donne e bambini in cerca di aiuto. Che la Sicilia nel Mediterraneo sia frontiera e crocevia allo stesso tempo dell'Europa, non lo si vuole capire. Ecco perché, come si è detto sopra, le infrastrutture di cui necessita l'Isola sono un opzional. Letta e Barroso arrivano a Lampedusa si inginocchiano, promettono e vanno via. Passato il dolore tutto tornerà come prima. La Bossi-Fini, certamente occorre correggerla, ma non deve essere un alibi per non fare niente. La contestata legge serve solo per fare lunghi dibattiti. Il reato di clandestinità oggi è un assurdo. Tra l'altro è difficile applicarlo. La procura di Agrigento, ad esempio, ha dodicimila di queste pratiche, ma difficilmente riuscirà a evaderle. Del resto, chi condanni? E perché? Perché chiedono aiuto? Addirittura sono previste delle multe. Ma se quelli che arrivano, hanno, anzi avevano, solo il denaro per pagare la mafia degli scafisti? Se non c'è la solidarietà di tutte le nazioni, non solo europee, nel nostro mare i disperati continueranno ad arrivare e, molti, a morire. Con un'altra beffa, agghiacciante: non siamo neanche in grado di seppellirli.
Domenico Tempio
La Sicilia - Domenica 13 Ottobre 2013 - Prima Pagina, pagina 1

lunedì 14 ottobre 2013

Sicilia: potenziamento infrastrutturale e modifiche al programma di circolazione treni

Sulla linea Palermo - Trapani, da venerdì 18 a domenica 20 ottobre. 
Alcuni treni sostituiti con autobus su parte del percorso
Modifiche al programma di circolazione, durante il prossimo fine settimana, sulla linea Palermo - Trapani.
Le variazioni sono necessarie per consentire a Rete Ferroviaria Italiana interventi per il potenziamento dell’infrastruttura nella stazione di Trapani.
Durante il periodo dei lavori i collegamenti saranno sempre garantiti e, sul percorso Paceco - Trapani e Marausa - Trapani, saranno attivati servizi sostitutivi con autobus.
Informazioni dettagliate, con l’indicazione dei treni interessati, gli orari e i punti di fermata degli autobus, sono disponibili anche nelle stazioni, uffici assistenza clienti, biglietterie e sugli altri canali informativi web del Gruppo FS Italiane.

Palermo, 14 ottobre 2013





domenica 13 ottobre 2013

Cancellati dalla rete dei trasporti europei

«Sino al 2050 né strade - dice il prof. Russo - né porti, né Ponte, né attraversamento multimodale dello Stretto». Ci sono limiti strutturali evidenti: grave cancellare il progetto Ponte e lo stop silenzioso all'attraversamento multimodale dello Stretto
        
Catania. Perplesso, molto perplesso. E, per la verità, a tratti anche sconcertato. Molto sconcertato. Dal silenzio che avvolge, e travolge, il futuro della infrastrutturazione della Sicilia e di buona parte dell'Italia meridionale, che in buona parte coinvolge anche l'Isola. Un silenzio che suona già come una beffa per un destino segnato. Il professor Francesco Russo, docente di
Trasporti e Logistica all'Università di Reggio Calabria, aggiorna la sua impietosa analisi su una situazione che si è quasi naturalmente cristallizzata, lasciando chiaramente intravedere il nulla là dove si sperava vi fossero strade, autostrade, ponti, ferrovie, tutto quel che servirebbe a questa terra, dunque al Sud dell'Europa, per cominciare a colmare quel gap secolare che ci divide e ci allontana dal resto del Continente. Il professore aggiorna alla luce dell'agenda dei lavori delle commissioni che per l'Ue si occupano, appunto, di rete dei trasporti.
«Dal 16 al 18 ottobre si svolgeranno a Tallin le giornate di lavoro sulle reti europee di trasporto. Vorrei ricordare questo appuntamento alla Regione Siciliana, ai responsabili di Ferrovie dello Stato e Rfi, al Cas, all'Anas. Non saranno giornate dedicate soltanto a discussioni, ma potrebbero essere determinanti perché a seguire dovrebbe arrivare l'approvazione da parte del Parlamento europeo di quel piano che ci vede fortemente penalizzati come Sicilia. Anzi, di fatto, inesistenti. Se, come ha detto il Commissario europeo per i Trasporti, Siim Kallas, ancora siamo solo ad un accordo di massima tra Commissione e Parlamento e si attende che i governi dei Paesi dicano la loro prima di arrivare all'accordo formale, allora è adesso, e non dopo, che possiamo far sentire la nostra voce. E l'opposizione ad un programma che ci vede esclusi».
Spiega il prof. Russo che siamo in sostanza tagliati fuori sia dalla rete portante europea, la cosiddetta "rete core" sia dalla rete di secondo livello, definita "comprehensive", organica. Tutti i fondi europei 2014-2020 saranno spesi sulla rete "core", mentre òa rete di secondo livello sarà finanziata con i fondi degli Stati membri.
«I documenti che abbiamo dicono chiaramente che ci sono gravi limiti per Sud Italia e Sicilia: limiti strutturali, limiti della rete "core", limiti della "comprehensive". I limiti strutturali possiamo riassumerli in due gravi cancellature: l'attraversamento dello Stretto (né Ponte né alternative multimodali), e Autostrade del mare. I limiti della "core" sono tanti. Cito per il comparto ferroviario il fatto che la Bari-Napoli diventerà high speed, mentre la Salerno-Messina-Catania-Palermo sarà sino al 2030 (ma più probabilmente sino al 2050), conventional rail. Su questo l'Europa dovrebbe dare chiarimenti a questa parte d'Italia, ma dovrebbero darne anche Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta, perché sino all'anno scorso tutti dicevano che, dopo l'intervento della Regione, il corridoio Nord-Sud non avrebbe deviato a Napoli, ma sarebbe arrivato a Reggio e Palermo. Infatti».
Infatti. Molto ironico e molto amaro. Il prof. Russo aggiunge dati e valutazioni
tecniche che sono già agli atti, anche per la "comprehensive": la rete ferroviaria passeggeri non prevede collegamenti nell'area del Mediterraneo, cioè tra Ragusa, Gela, Agrigento. La rete autostradale non sono previste Catania-Ragusa, Catania-Gela, Nord-Sud, Agrigento-Palermo. Tra gli aeroporti, polemica già affrontata, Catania è solo "comprehensive", Comiso "runway".
«A questo punto c'è da chiedersi chi dovrebbe intervenire per porre rimedio in tempo a questo deficit. Certo non lo farà Bruxelles, che ha già deciso. Quindi toccherebbe a Palermo in primis e al governo nazionale a seguire o contestualmente. Ma anche Comuni e Province dovrebbero farsi sentire».
Invece, stando agli inviti uffficiali e agli annunci, a Tallin non dovrebbe esserci nessuno a sostenere le ragioni della Sicilia, quanto meno non le istituzioni che il professore chiama a raccolta. Ma bisognerebbe anche capire, invece, chi sarà a Tallin. Per esempio? Paolo Costa, ex sindaco di Venezia e attuale presidente dell'autorità portuale di quella città. Mario Togliani, che rappresenterà il Ministero dei Trasporti, che è però anche presidente del Registro Navale di Genova. E Lorenzo Forcieri, presidente dell'Autorità portuale di La Spezia. Chi volete che pensi ad Augusta? Chi a Pozzallo? Chi a quel piano B che nel 2003 era stato elaborato come alternativa al Ponte sullo Stretto di Messina. A proposito: che fine ha fatto, appunto, l'attarversamento multimodale? Se lo chiede il professor Russo.
«Già, che fine ha fatto? Eppure, considerato che l'Europa e l'Italia ad oggi hanno bocciato l'idea del Ponte, non sarebbe stato giusto prendere immediatamente in considerazione quel progetto? Certo che sì, anche perché c'era un investimento di circa 2 miliardi che prevedeva nuovi approdi a Villa San Giovanni e una bretella con il raccordo della A3. Altri approdi a Messina a Tremestieri, dove oggi ce ne sono solo due, ma ne funziona appena uno. E poi l'impegno per nuovi traghetti capaci di caricare i treni senza dovere perdere tempo a tagliare e rimontare. Aggiungo che, volendo fare i conti anche con le ricadute occupazionali, questi interventi prevedevano un incremento di altri 400 lavoratori da aggiungere all'impegno fisso dei 1200 che operano nello Stretto oggi». Attraversamento multimodale, che fine ha fatto? Se lo chiede il prof. Russo, se lo chiedono ogni giorno centinaia di camionisti che, al 70%, passano lo Stretto provenenti dalle province di Ragusa, Siracusa e Catania, pagando un prezzo sempre più alto e la perdita progressiva di competitività con il resto d'Europa. Quella che festeggerà a Tallin la prossima settimana gli anni a venire della grande infrastrutturazione. Bella roba, ma solo per loro.
Andrea Lodato
La Sicilia - Sabato 12 Ottobre 2013 - Il Fatto, pagina 3

Prenoti il vagone letto, ti ritrovi in cuccetta

Il treno Siracusa-Roma delle 19,10 dell'altro ieri è partito senza il programmato vagone letto, sostituito all'ultimo momento da una vettura cuccette. Motivazione addotta dal conduttore: le portiere erano bloccate e non c'era una vettura sostitutiva. È scoppiata la protesta. I viaggiatori hanno occupato i binari, hanno chiamato la polizia. La pattuglia intervenuta ha redatto un verbale. Resta ora da vedere quali conseguenze questo ennesimo episodio potrà avere. Ma nessuno confida nella soluzione del problema.
A ogni modo, fino a qui passi: un inconveniente del genere può capitare. In realtà però non è la prima volta che accadono fatti del genere. E poi c'è Trenitalia e il suo silenzio assordante.
Liliana Gissara, rappresentante di Italia nostra per la Sicilia e utente abituale delle ferrovie ingoia il rospo ma non tace. Aveva il biglietto per il vagone letto ma ha dovuto ripiegare su una cuccetta.
«Il biglietto è un contratto firmato - sottolinea - non può esser violato impunemente. Nel recente passato è già accaduto che il treno partisse senza vagone letto. E un'altra volta un vagone letto è deragliato durante la manovra tra lo scalo Pantanelli e la stazione centrale. Il problema di fondo è la carenza del materiale rotabile di Trenitalia. Anzi, dirò di più: è l'abbandono di Siracusa, e di quasi tutta la Sicilia, da parte di Trenitalia. Per non parlare poi della sicurezza. Qui ci sono materiali e attrezzature vetuste, obsolete, e per l'appunto insicure. Tant'è che questo non è il primo episodio del genere. Siracusa è una stazione di testa non può rimanere abbandonata così. Le anomalie vanno eliminate. E, scusate se mi ripeto, ma si viaggia senza sicurezza. Sotto ogni aspetto. Intanto perché non c'è certezza che si arrivi a destinazione. Come il biglietto acquistato impone. E poi anche perché, con questa carenza e vetustà di materiali c'è anche il rischio di non giungere indenne. Insomma, per farla breve, qui non è più emergenza ma cronicità: la cronicità dell'abbandono».
Sullo sfondo rimane poi il problema del traghettamento tra le due sponde dello Stretto.
E' un fiume in piena Liliana Gissara, non c'è che dire: «Questo - osserva - non può restare un "affare privato". Trenitalia ha deciso che non ci lucra abbastanza e ha declassato ad "affare commerciale" un servizio indispensabile. Siamo di fronte a "negligenze convergenti" di azienda, ministeri, Regione, sindacati, enti locali. E non basta dire prendetevi l'aereo o la macchina. Per una famiglia un viaggio in aereo ha costi proibitivi. E un viaggio in macchina, soprattutto per lunghe percorrenze, non è mai abbastanza sicuro. Di questo passo qui non verrà più nessuno».
SALVATORE MAIORCA
La Sicilia - Sabato 12 Ottobre 2013 - Prima Siracusa, pagina 27

venerdì 11 ottobre 2013

La via che porta all'Isola dei cavalieri. La strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta

La strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta è l'obiettivo dell'iniziativa inserita nella programmazione europea 2014-2020
La presentazione del progetto per un trasporto sostenibile.
Presentato a Vittoria il progetto di lancio "Streets: strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta" e nello specifico il sistema integrato Sicilia-Malta all'interno del Mediterraneo, promosso dall'assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Sicilia, e di cui partner anche il Comune di Vittoria.
La presentazione è avvenuta ieri mattina al teatro comunale "Vittoria Colonna" alla presenza delle autorità italiane e maltesi, nonché gli imprenditori interessati alle attività e benefici che possono derivare da un rafforzamento del sistema trasporto. Il progetto, a grandi linee, è stato illustrato dall'architetto Giacomo Monteleone, dell'assessorato della regione delle Infrastrutture e della Mobilità. "Progetto Streets - asserisce - è un progetto strategico che ha come finalità di focalizzare tutti gli aspetti e quindi trovare soluzioni migliori per favorire le relazioni tra il territorio eleggibile, in questo caso la Sicilia, e quello di Malta. Progetto strategico perche prevede come finalità quella di produrre dei documenti che siano utili a favorire e a disegnare il prossimo documento strategico nell'ambito della prossima programmazione europea 2014/2020. I regolamenti comunitari sono in fasi di riscrittura: saranno riscritti i nuovi corridoi, non si parla più del corridoio Berlino-Palermo ma Helsinki-Malta. Nell'ambito di questo nuovo corridoio le relazioni tra la Sicilia e Malta diventano prioritari. Pertanto, il risultato atteso è quello di proporre e definire delle indicazioni per la riscrittura di questi accordi comunitari".
Durante il convegno, particolare attenzione è stata rivolta alle infrastrutture presenti nel territorio ibleo: aeroporto di Comiso e porto di Pozzallo. A tal proposito, l'architetto Monteleone ha sottolineato che "lo scalo comisano è strategico tant'è che è stato inserito nella Piano dei Trasporti della Regione Sicilia, al quale terminal vengono affidati quei traffici legati agli aspetti commerciali, in modo tale da poter sgravare l'aeroporto di Catania da questo tipo di collegamenti. Quindi diventerà il vero ponte tra i due territori, soprattutto per quanto riguarda il trasporto dei prodotti di nicchia. Invece, il porto di Pozzallo diventa prioritario per quanto riguarda il trasporto passeggeri per i quali si auspica un incremento e miglioramento dei collegamenti. Ecco una delle ragioni di questo progetto è quella di capire ed analizzare la domanda e l'offerta di traffico sia dei passeggeri sia della merce". Un progetto che se portato a termine potrebbe avere ottime ricadute sul territorio e per l'economia locale.
Giovanna Cascone
La Sicilia - Venerdì 11 Ottobre 2013 - Ragusa, pagina 33

giovedì 10 ottobre 2013

Sicilia: Trasporto Ferroviario lasciato al suo declino


Mentre Rete ferroviaria italiana continua a smantellare buona parte di quel che resta della rete ferroviaria siciliana, vedi la tratta Siracusa-Ragusa-Gela, vedi la Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte ferroviario, vedi la Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio per i continui smottamenti, vedi il mancato collegamento ferroviario con l’aeroporto di Catania di cui tutti parlano, vedi il mancato raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri seppur finanziato dal 2005, e così via….
La Regione Sicilia, proprio oggi con il convegno tenutosi a Vittoria, realizza  in collaborazione con il Governo di Malta il “Progetto Streets” strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta.
Progetto da realizzare in partenariato con il Collegio universitario Arces, il Comune di Vittoria, l'Autorità Portuale di Catania ed è capofila la Regione Sicilia con il Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti. Gli altri partner sono l'Autorità governativa Transport Malta e l'Università di Malta. L’importo a disposizione per la realizzazione del progetto “Streets” è di circa 2,5 milioni di euro.
Ritengo che tutto ciò sia assurdo, oltre all’enfasi della conquista del 28 febbraio 2013 per la firma del CIS (contratto istituzionale di sviluppo), la Regione Sicilia non ha ad oggi ancora fatto presente cosa vuole fare del trasporto pubblico ferroviario isolano. La Regione non ha ancora chiuso il
Contratto di servizio con Trenitalia ed in quattro anni abbiamo perso quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord, non ha preso posizione per le tratte ferroviarie chiuse da parecchio tempo però, pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità, pensa ad un maggiore livello di servizio per il traffico di merci/persone, pensa ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze deboli tra l’Italia e Malta, ma non pensa alla sua Sicilia oramai sempre più isolata dal continente Italia su tutti i fronti (aereo, marittimo, ferroviario e stradale) lasciandola al suo lento declino.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il monitoraggio di un pendolare sull'andamento del treno 3866

Nel post seguente, ci pregiamo pubblicare alcune segnalazioni fatte sul nostro sito, da un pendolare con un abbonamento annuale, che giornalmente viaggia e monitora da Giarre-Riposto a Messina il treno regionale n. 3866. Riportiamo fedelmente le segnalazioni del collega pendolare che trasmetteremo al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Sicilia per le dovute considerazioni e per eventuali chiarimenti da richiedere alla Direzione regionale di Trenitalia:

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 07/10/2013
Descrizione segnalazione:
Già a Giarre treno minuetto pieno zeppo. A scaletta comincia a fermarsi per diventare locale e fare salire i passeggeri che il locale precedente ha lasciato a terra perchè da Giampilieri diventa metroferrovia.
A Giampilieri il 3866 si ferma e dopo un quarto d'ora annunciano che "per motivi di sicurezza il treno è fermo alla stazione di Giampilieri". Intanto un passeggero accusa un malore, è steso fuori si aspetta l'ambulanza che poi arriva, ma di questo incidente non conosco la successione dei fatti, anche perchè con la calca non ci si poteva muovere. Nel frattempo arriva il locale successivo dove imbarchiamo tutti quelli del 3866. Poi si arriva a Messina con 45' di ritardo; al ritorno altro ritardo. Facciamo qualcosa o mi dai ragione che tanto scrivere non serve a niente?

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 01/10/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO DI CIRCA VENTI MINUTI, PERCHE' PARE CI SIANO STATE SOPPRESSIONI DI UN TRENO LOCALE CHE PRECEDE, E QUINDI IL "DIRETTO" 3866 HA FATTO DA LOCALE DA GIAMPILIERI IN POI.
LA MISURA E' COLMA !!!!!!!!!!!!!! BASTA!!!!!!!!!!!
E POI CERTI CAPOTRENI DIFENDONO L'OPERATO DI RFI E COMPAGNIA BELLA...
SALUTI

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 23/09/2013
Descrizione segnalazione:
Stamani solo mezz'ora di ritardo...

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 19/09/2013
Descrizione segnalazione:
Treno annunciato con 30' di ritardo poi 35', poi non so perchè prendiamo il locale successivo (12870), che ritarda a Messina di circa 15'. Sempre meglio.

Stazione di partenza: giarre - riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 14/08/2013
Descrizione segnalazione:
in partenza da giarre prima annunciano 20 minuti di ritardo, poi 25 ed infine 30 minuti. poi passa il locale delle 6.57 che quindi prendo come tutti gli altri del 3866, che forse arriverà a Messina dopo le 8.30. N.B. sul locale che ho preso c'era già a giarre il tutto pieno tra vu cumprà e ragazzi che in massa si recavano al mare; ovviamente il treno era il minuetto con l'aria condizionata a palla e non regolabile...
Penso che prima o poi farò ... perchè reclamare sempre quando non ti ascoltano non serve a nulla. Buone ferie.

Stazione di partenza: Giarre
Stazione di arrivo: Messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 12/08/2013
Descrizione segnalazione:
Circa 15 minuti di ritardo a causa del servizio di metroferrovia fatto dal treno "locale" con partenza da Catania che precede il 3866. Si può avere una copia della convenzione tra Regione e Trenitalia, circa il servizio di metroferrovia? Grazie

Stazione di partenza: Giarre
Stazione di arrivo: messina Centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 09/08/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO DI CIRCA 20 MINUTI CAUSA BLACK OUT DEL TRENO. POI RIPARTE MA SI FERMA NUOVAMENTE IN ENTRATA (SEMAFORO ROSSO) POI SI RIPARTE E SI ARRIVA IN UNA STAZIONE DESERTA (NEANCHE UN TRENO!).

Stazione di partenza: Giarre-Riposto
Stazione di arrivo: Messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 30/07/2013
Descrizione segnalazione:
Partenza in ritardo da Giarre di circa 4 minuti (da tabella 7.42) a Giampilieri si è alle 7.32! Si arriva a Messina centrale alle 7.57 (orario previsto 7.50). Si ripete il fenomeno della metroferrovia appioppata al locale che precede, e che parte da Catania.

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 29/07/2013
Descrizione segnalazione:
Ritardo di quasi 25 minuti, forse anche per giustificare il servizio di metroferrovia che ormai da 8 giorni fanno fare al treno locale che precede il 3866. Cortesemente si può sapere se è lecito fare questo servizio di metroferrovia, non previsto, con i treni adibiti ad altro?
Sarebbe gradita una copia della convenzione che trenitalia ha con la regione sul servizio di che trattasi. Grazie.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 18/06/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO DI 20 MINUTI, su un tempo previsto di 1h e 10 minuti. Per fare circa 70 Km 1h e 30', e non è un caso ma la quasi quotidiana normalità... ma siamo in Europa...

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 11/06/2013
Descrizione segnalazione:

Dopo un ritardo comunicato di 5 minuti alla prima fermata, Fiumefreddo, il treno non parte più e rimane fermo per circa mezz'ora. Si intuisce che ci sono problemi al treno (Minuetto), ma il capotreno come quasi il 90% dei capitreno non comunicano mai una bella mazza... Si arriverà a messina con più di 20 minuti di ritardo. Il giorno prima altri problemi con il diretto per siracusa delle 18.40. Dicono furto di rame a Contesse!!!!

Stazione di partenza: Giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866  Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 22/05/2013
Descrizione segnalazione:
Treno arrivato a Messina dopo le 8.30, non so esattamente l'orario perchè abbiamo dovuto prendere il locale successivo delle 6.57.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 08/05/2013
Descrizione segnalazione:
Treno soppresso da Catania, forse per guasto. Ovviamente le informazioni date ai viaggiatori sono inesistenti o se ci sono, fuorvianti. Ma non si può invitare l'Assessore Bartolotta e poi i vertici di Trenitalia a viaggiare qualche giorno sui nostri cari treni? Grazie 

Stazione di partenza: messina
Stazione di arrivo: giarre
Numero del treno: 3871
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 30/04/2013
Descrizione segnalazione:
Ritardo di 20 minuti, con doppio incrocio a Letojanni.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866 - 12870
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 29/04/2013
Descrizione segnalazione:
Treno che viene soppresso a Giarre, con annunci contrastanti da parte della voce "guida". Si aspetta e poi si prende il treno 12870 che arriverà con mezzora di ritardo. In totale ritardo di 1h e 10'.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866 - 12870
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 18/04/2013
Messaggio:
Salve, ho già fatto segnalazioni su ritardi e disservizi, ma non so a che cosa servono.. Vorrei, ora evidenziare un'aspetto circa le statistiche sui ritardi o anticipi dei treni che fate mese per mese. Quando si parla di anticipo, occorre intanto stabilire se il tempo di percorrenza stabilito per la tratta sia compatibile con standard normali o no, e, siccome 15 anni fa si viaggiava in meno tempo che ora, credo che ci sia qualcosa che non va... Cmq fatemi sapere e ... grazie. 

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh 9786203
Data: 27/03/2013
Descrizione segnalazione:
Stazione di Giarre ore 6.30 circa la voce delle ferrovie annuncia la soppressione del treno, ma specifica che non dipende da trenitalia. Ma quando arrivano i ....????
Ciao e auguri di buona pasqua.

Stazione di partenza: giarre riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 06/03/2013
Descrizione segnalazione:
ritardi sempre ritardi e incroci inspiegabilmente lunghi!
Il bello è che, dopo tre quarti d'ora di ritardo, da Giardini il treno diretto è diventato locale senza che il capotreno si facesse vivo a informare quelle bestie di viaggiatori... Sono tutti responsabili della situazione da Moretti all'ultimo dei ferrovieri.

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 28/02/2013
Descrizione segnalazione:
Scandaloso quello che succede ormai sempre su ogni treno e soprattutto col 3866 quando si fanno sempre più incroci di 10-15 minuti ciascuno e con ritardi di 20-30 minuti all'arrivo. E poi Il sig. Moretti dice che 1h e 15' tra messina e catania sono troppi!!!!Magari fossero quelli i tempi! Ma questi signori perchè non viaggiano qualche giorno con noi?

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 07/02/2013
Descrizione segnalazione:
Mezz'ora di ritardo senza una causa ben precisa. Il problema è che purtroppo le cose vanno sempre peggio, basti pensare che 13 anni fa la stessa tratta si faceva in 15-20 minuti in meno come da tabella. Inoltre l'eliminazione del personale nelle stazioni ha ulteriormente complicato tutto. Le segnalazioni se volete le posso fare ogni giorno, per più treni e per più motivi , ma la sostanza è che trenitalia, rfi e compagnia bella fanno quello che vogliono e nessuno (dall'alto s'intende) dice niente. Grazie.

martedì 8 ottobre 2013

Messina-Palermo - Ritardi nella circolazione dei treni regionali lunedì 7 ottobre 2013

Oggi, sette ottobre 2013, è stata una giornata indimenticabile per gli utenti dei seguenti treni regionali:
  • il treno n. 12754 è arrivato alla stazione di Patti con 25 minuti di ritardo;
  • il treno veloce n. 3832 è arrivato alla stazione di Patti con 9 minuti di ritardo;
  • il treno n. 12784 è arrivato alla stazione di Patti con 12 minuti di ritardo;
  • il treno 12763 ha terminato la corsa con 10 minuti di ritardo;
  • il treno 12767 ha maturato circa 16 minuti di ritardo alla stazione di S. Agata Militello (senza dimenticare la sosta di 20 minuti circa alla stazione di Patti);
  • il treno 12771 ha terminato la corsa con 30 minuti di ritardo.
E’ necessario  adottare ogni misura  idonea per evitare i disagi lamentati dagli utenti del servizio  e dare concreta attuazione ai valori guida ed agli impegni  indicati nella Carta dei Servizi del trasporto ferroviario regionale.
Si resta in attesa di un gradito ed urgente cenno di riscontro in ordine alle iniziative intraprese.
La circolazione dei treni citati sarà monitorata per tutta la settimana.

Lettera indirizzata al Presidente della Regione Sicilia ed ai Dirigenti di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana.

S. Agata Militello - Torrenova  07.10.2013
Dr. Antonino Fazio -  Sig. Francesco Mondì

lunedì 7 ottobre 2013

Palermo-Messina - Ritardi nella circolazione dei treni regionali nn.12754-3832-12763-12767.- Stazione di Terme Vigliatore

Si segnalano i ritardi maturati dai treni n. 12754 S. Agata Militello- Messina, n. 3832 Palermo- Messina, n. 12763 Messina- S. Agata Militello , e n. 12767 Messina-Palermo.
In particolare :
1)il treno n. 12754  nella migliore delle ipotesi  riporta  cinque/dieci minuti di ritardo alla stazione di Patti a causa dell’incrocio alla stazione di Gioiosa Marea a causa dell’incrocio con il treno intercity notte n. 1957 Roma Termini-Palermo  costantemente in ritardo;
2)il treno veloce n. 3832 Palermo-Messina, seppure in orario sino alla stazione di S. Agata Militello,  ha recentemente maturato quasi in via continuativa  un ritardo  di dieci/quindici minuti  a causa del citato treno intercity notte difficilmente puntuale;
3)il treno regionale n. 12763  Messina- S. Agata Militello nella sua circolazione viene spesso superato dal  treno intercity notte n. 781  Milano-Palermo, ed arriva a maturare ritardi di  15/20/30 minuti; 
4)il treno n. 12767 Messina-Palermo non solo è stato programmato con una attesa di venti minuti circa alla stazione di Patti per essere superato dal treno intercity n. 723 Roma Termini-Palermo, ma  viene puntualmente bloccato  a causa della mancata puntualità del  predetto mezzo di trasporto.
Ad esempio, in data 04 ottobre 2013 il treno regionale 12767, arrivato alla stazione di Patti alle ore 16.35  circa , è ripartito in direzione Palermo non all’orario previsto delle  ore 16,49  bensì alle ore 17,15 , ed è giunto alla stazione di S. Agata alle ore 17,55 circa, con grande soddisfazione dei passeggeri che hanno dovuto percorrere 40 chilometri in 180 minuti circa.
In tutte le ipotesi previste si tratta di  treni utilizzati dai pendolari per spostarsi per  e dal  luogo di lavoro o di studio,  utenti che  richiedono che il mezzo di trasporto possa avere quella puntualità che l’Ente gestore del servizio si è impegnato a garantire  per effetto della sottoscrizione della  Carta dei servizi di Trenitalia per la Regione Siciliana.
In particolare si ricorda che :
-compete alla Direzione regionale di  Trenitalia “ monitorare l’andamento dei treni e gestire con efficacia gli eventuali disservizi ”,  nonché “ soddisfare la domanda di trasporto  anche nelle ore di punta con treni capienti e ad alte prestazioni “,
-compete alla Direzione regionale di Rete Ferroviaria Italiana  rispettare l’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00 nonché nel corrispondente periodo pomeridiano.
Il presente reclamo viene anche indirizzato al Presidente della Regione Siciliana  nonché al competente Assessorato  per conoscere se l’attuale Governo regionale voglia proficuamente  investire sul trasporto ferroviario relativamente alla tratta in questione, allo stato a binario unico ,  facendosi promotore-medio tempore - di ogni  efficace iniziativa  per migliorare la qualità del servizio,  come ad esempio  ripristinare  l’ulteriore binario alla stazione di  San Giorgio ed alla stazione di Torrenova-San Marco d’Alunzio  al fine di decongestionare il traffico/le attese  nell’ottica di una migliore circolazione dei treni, nonché ripristinare tutte le fermate alla stazione di Terme Vigliatore per come richiesto dai numerosi  utenti residenti nel citato Comune.
Si resta in attesa di un gradito cenno di riscontro.
S. Agata Militello - Torrenova  05.10.2013
Dr. Antonino Fazio - Sig. Francesco Mondì