Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
giovedì 9 maggio 2013
Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, domenica 12 maggio 2013, a due anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario
Iniziativa organizzata dal Comitato Pendolari Siciliani e Legambiente-Caltagirone, unitamente al Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali (C.I.U.FE.R), all’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo e ad Italia Nostra Nazionale “Gruppo Stazioni Storiche e Ferrovie”, che si terrà la mattina di domenica 12 maggio 2013, dalle ore 9.30 alle 12.00 nei pressi del ponte ferroviario crollato, situato al km 326 della linea Lentini-Gela, tra le stazioni di Piano Carbone e Niscemi S.p. 39, per manifestare contro lo stato di abbandono e il totale silenzio a due anni di distanza dal cedimento delle due arcate del ponte ferroviario.L’iniziativa non prevede alcun blocco stradale, né cortei bensì un incontro sui luoghi tra le Istituzioni, le Associazioni e i cittadini per sollecitare il ripristino della struttura ferroviaria e la successiva riapertura alla circolazione di tutta la tratta.
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Alla ricerca del treno perduto - Sindacalisti Fit Cisl alla stazione ferroviaria
I sindacalisti Fit Cisl nell' ambito della manifestazione " Alla ricerca
del treno perduto" arriveranno oggi alle 8,30 alla stazione per poi
proseguire due ore dopo per Licata. Troveranno una stazione ormai ridotta al
lumicino con sempre meno treni per passeggeri ed in condizioni precarie. La
manifestazione si tiene per tutto il mese! di maggio nelle principali stazioni
siciliane ed è una denuncia sul sistema ferroviario agonizzante.
La Sicilia - Giovedì 09
Maggio 2013 monografica Pagina 38
mercoledì 8 maggio 2013
Iniziativa del Comitato Pendolari Siciliani. Sit-in a due anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario sulla tratta Catania-Caltagirone-Gela
Al
Signor Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta
L’iniziativa non prevede alcun blocco stradale, né cortei bensì un incontro sui luoghi tra le Istituzioni, le Associazioni e i cittadini per sollecitare il ripristino della struttura ferroviaria e la successiva riapertura alla circolazione di tutta la tratta.
Certo della Vostra fattiva collaborazione e presenza all’iniziativa, coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
All’Assessore
Regionale Infrastrutture e Mobilità Avv.
Nino Bartolotta
Al
Dirigente Generale Avv. Vincenzo Falgares Dipartimento
delle Infrastrutture e Mobilità
Al
Signor Sindaco del Comune di Caltagirone
Al
Signor Sindaco del Comune di Niscemi
Al
Signor Sindaco del Comune di Gela
Al Presidente del Consiglio Comunale di
Caltagirone
Al Presidente del Consiglio Comunale di
Niscemi
Al Presidente del Consiglio Comunale di Gela
Agli
Organi di Stampa
Loro Sedi
Oggetto:
Manifestazione per il ripristino delle infrastrutture e della circolazione tratta
ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, domenica 12 maggio 2013.-
Con la
presente si invitano le SS.LL. all’iniziativa organizzata dal Comitato Pendolari
Siciliani e Legambiente-Caltagirone, unitamente al Comitato Italiano Utenti
Ferrovie Regionali (C.I.U.FE.R), all’Associazione Ferrovie Siciliane di
Giovanni Russo e ad Italia Nostra Nazionale “Gruppo Stazioni Storiche e
Ferrovie”, che si terrà la mattina di domenica 12 maggio 2013, dalle ore 9.30
alle 11.00 nei pressi del ponte ferroviario crollato, situato al km 326
della linea Lentini-Gela, tra le stazioni di Piano Carbone e Niscemi S.p.
39, per manifestare contro lo stato di abbandono e il totale silenzio a due
anni di distanza dal cedimento delle due arcate del ponte ferroviario.
L’iniziativa non prevede alcun blocco stradale, né cortei bensì un incontro sui luoghi tra le Istituzioni, le Associazioni e i cittadini per sollecitare il ripristino della struttura ferroviaria e la successiva riapertura alla circolazione di tutta la tratta.
Certo della Vostra fattiva collaborazione e presenza all’iniziativa, coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani
e C.I.U.FE.R.
Sebastiano
Russo - Legambiente Caltagirone
Giovanni
Russo - Associazione Ferrovie
Siciliane
domenica 5 maggio 2013
Venerdì nero per Trenitalia accumulati ritardi per 10 ore (Gazzetta del Sud domenica 5 maggio 2013 pag.19)
Video TGR Sicilia: http://www.youtube.com/watch?v=2czdxWPIVq0
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
Tornando
ai fatti di venerdì, la ciliegina sulla torta. Del treno 12886 delle 20.46,
ultimo treno che collega Catania con Messina, non vi era traccia ne al binario
assegnato, ne al tabellone del binario. Alle 20.45 circa arriva al binario tre
un treno da Messina, qualcuno ci conferma che è il 12886 e che partirà alle
20.55, subito dopo compaiono sul tabellone del terzo binario i primi 10 minuti
di ritardo che da li a poco diventeranno 20 poi 30 poi 40 fino ad arrivare a 85
minuti di ritardo, tenuto conto che nessuno, sino a quel momento, aveva dato
spiegazioni e/o informazioni su come o
quando il treno sarebbe partito. Alla 23.00 qualcuno pensa bene di istituire un
bus sostitutivo al treno 12886 che doveva partire alle 20.46. Al danno la beffa
per tutta quella gente che era partita alle 5 del mattino di venerdì per far
rientro a casa propria alle due e tre di sabato 4 maggio 2013.
Riteniamo
doveroso che vengano presi seri provvedimenti nei confronti di chi non ha
saputo gestire l’emergenza del fatidico venerdì 3 maggio 2013, tenuto conto che
sono trascorsi oltre 6 ore dall’interruzione della circolazione, lasciando
migliaia di persone allo sbando su tutta la dorsale ionica. Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
sabato 4 maggio 2013
Enormi disagi e disservizi per un incendio tra le stazioni di Scaletta Zanclea e Giampilieri
Video TGR Sicilia: http://www.youtube.com/watch?v=2czdxWPIVq0
Mi corre l’obbligo ritornare sul fatidico venerdì di Trenitalia di ieri 3 maggio 2013, non tanto sui dati raccolti relativi agli enormi ritardi ma su come è stato gestito il problema della circolazione e degli enormi e gravi disagi procurati a migliaia di pendolari.
Mi corre l’obbligo ritornare sul fatidico venerdì di Trenitalia di ieri 3 maggio 2013, non tanto sui dati raccolti relativi agli enormi ritardi ma su come è stato gestito il problema della circolazione e degli enormi e gravi disagi procurati a migliaia di pendolari.
L’inghippo, il problema, il guasto ci può
stare sono mezzi, ma non è stato un guasto al treno bensì un incendio divampato
lungo la linea ferrata tra la stazione di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Pare
che l’incendio sia scoppiato verso le 14.30 circa ed immediatamente è stata
disattivata, opportunamente, la circolazione ferroviaria tra le due stazioni.
Quello che, a parer nostro, invece non è stato preso in doverosa
considerazione da parte della dirigenza del movimento di Trenitalia è la
tempestiva informazione all’utenza. E’ proprio in questi casi che la dirigenza
del movimento deve mettere in atto tutti gli adempimenti per non creare enormi
disagi e disservizi all’utenza ma non è stato proprio così. Occorreva, così
come viene acclarato nella Carta dei Servizi di Trenitalia, dare la tempestiva
informazione all’utenza con molta chiarezza comunicando loro: “C’è un impedimento
alla circolazione dei treni, non sappiamo quando ci sarà possibile ripristinarlo…”
, e con questo annuncio Trenitalia avrebbe ottemperato alla tempestiva
informazione, lasciando libera tutta l’utenza di decidere, se continuare ad aspettare
un treno che non arriva o poter invece, decidere di adoperarsi, per far rientro
a casa, a trovare altri mezzi pubblici alternativi.
Tornando ai fatti di ieri, la ciliegina
sulla torta. Del treno 12886 delle 20.46, ultimo treno che collega Catania con
Messina, non vi era traccia ne al binario assegnato, ne al tabellone del
binario. Alle 20.45 circa arriva al binario tre un treno da Messina, qualcuno
ci conferma che è il 12886 e che partirà alle 20.55, subito dopo compaiono sul
tabellone del terzo binario i primi 10 minuti di ritardo che da li a poco
diventeranno 20 poi 30 poi 40 fino ad arrivare a 85 minuti di ritardo, tenuto
conto che nessuno, sino a quel momento, aveva dato spiegazioni e/o informazioni
su come o quando il treno sarebbe
partito. Alla 23.00 qualcuno pensa bene di istituire un bus sostitutivo al
treno 12886 che doveva partire alle 20.46. Al danno la beffa per tutta quella gente
che era partita alle 5 del mattino di venerdì per far rientro a casa propria
alle due e tre di sabato 4 maggio 2013.
Riteniamo doveroso che vengano presi seri
provvedimenti nei confronti di chi non ha saputo gestire l’emergenza del
fatidico venerdì 3 maggio 2013, tenuto conto che sono trascorsi oltre 6 ore
dall’interruzione della circolazione, lasciando migliaia di persone allo sbando
su tutta la dorsale ionica. Restiamo disponibili per i pendolari che lo
desiderano far tutelare i propri interessi presso le sedi opportune scrivendo
una mail a comitato pendolari@gmail.com
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Un fatidico venerdì per Trenitalia, sulla relazione Siracusa-Catania-Messina, con 578 minuti accumulati di ritardo
Video TGR Sicilia: http://www.youtube.com/watch?v=2czdxWPIVq0
Una giornata o meglio un venerdì nero da dimenticare per i pendolari della Siracusa-Catania-Messina. Nella sola giornata di oggi, venerdì 3 maggio 2013, e precisamente dalle ore 13.00 circa sino a tarda sera, sono stati accumulati 578 minuti di ritardo e sono stati soppressi quattro treni per un totale di 415 chilometri.


Una giornata o meglio un venerdì nero da dimenticare per i pendolari della Siracusa-Catania-Messina. Nella sola giornata di oggi, venerdì 3 maggio 2013, e precisamente dalle ore 13.00 circa sino a tarda sera, sono stati accumulati 578 minuti di ritardo e sono stati soppressi quattro treni per un totale di 415 chilometri.

mercoledì 1 maggio 2013
In tour alla ricerca dei treni perduti - «Una denuncia contro i tagli alle ferrovie che penalizzano i cittadini»
In Sicilia. Al via da ieri la campagna Fit Cisl per segnalare ritardi,
degrado e disservizi. In camper nelle stazioni.
Palermo. Un viaggio fra le principali stazioni ferroviarie siciliane per denunciare i ritardi e i disservizi cui ogni giorno devono far fronte le migliaia di pendolari dell'Isola. Questo l'obiettivo dell'iniziativa «Alla ricerca del treno perduto», promossa dalla Fit Cisl Sicilia. Si tratta di un tour itinerante, in camper, iniziato ieri mattina alla stazione di Palermo Centrale e che oggi proseguirà nel! la tappa di Trapani, toccando anche le stazioni di Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano.
Palermo. Un viaggio fra le principali stazioni ferroviarie siciliane per denunciare i ritardi e i disservizi cui ogni giorno devono far fronte le migliaia di pendolari dell'Isola. Questo l'obiettivo dell'iniziativa «Alla ricerca del treno perduto», promossa dalla Fit Cisl Sicilia. Si tratta di un tour itinerante, in camper, iniziato ieri mattina alla stazione di Palermo Centrale e che oggi proseguirà nel! la tappa di Trapani, toccando anche le stazioni di Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano.
«Il sindacato andrà per tutto il mese di maggio tra la gente e lo fa in camper
- ha spiegato il segretario della Fit Cisl Sicilia, Amedeo Benigno -.
Attraverseremo l'Isola raggiungendo le principali stazioni ferroviarie. Una
trentina le tappe. È una campagna di lotta, di denunce e di proposte contro la
politica dei tagli al trasporto ferroviario in Sicilia, con una caduta
verticale della qualità dei servizi essenziali per i cittadini».
Nonostante la recente firma del Cis (il Contratto istituzionale di sviluppo) fra Rfi e il Governo nazionale per «l'Alta velocità light» e la modernizzazione della rete esistente, «occorre tuttavia ancora - ha detto il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava - un Contratto di Servizio con Trenitalia, poiché il numero di treni e la loro frequenza è del tutto insufficiente». In termini assoluti, infatti, i treni regionali sono in tutto 432, ma molti di questi svolgono tratti brevissimi e la metà serve solo l'hinterland palermitano. Così risultano quasi del tutto isolate le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed Enna (totalmente scollegata, come Messina e Siracusa). La Caltanissetta-Agrigento conta solo 7 treni, la Palermo-Agrigento 24, la Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 19 la Palermo-Caltanissetta, 4 la Catania-Gela, 13 la Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 43 la Messina-Catania. Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto; gli altri collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più 4 ore per collegare i due capoluoghi. Sono 11 i treni che collegano senza cambi Palermo e Trapani, dove sono centinaia e centinaia i pendolari e un treno ogni 2 ore. Fra Ragusa e Modica ci sono solo 3 treni e dopo le 19 non partono più vetture con enorme difficoltà per i pendolari.
Nonostante la recente firma del Cis (il Contratto istituzionale di sviluppo) fra Rfi e il Governo nazionale per «l'Alta velocità light» e la modernizzazione della rete esistente, «occorre tuttavia ancora - ha detto il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava - un Contratto di Servizio con Trenitalia, poiché il numero di treni e la loro frequenza è del tutto insufficiente». In termini assoluti, infatti, i treni regionali sono in tutto 432, ma molti di questi svolgono tratti brevissimi e la metà serve solo l'hinterland palermitano. Così risultano quasi del tutto isolate le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed Enna (totalmente scollegata, come Messina e Siracusa). La Caltanissetta-Agrigento conta solo 7 treni, la Palermo-Agrigento 24, la Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 19 la Palermo-Caltanissetta, 4 la Catania-Gela, 13 la Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 43 la Messina-Catania. Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto; gli altri collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più 4 ore per collegare i due capoluoghi. Sono 11 i treni che collegano senza cambi Palermo e Trapani, dove sono centinaia e centinaia i pendolari e un treno ogni 2 ore. Fra Ragusa e Modica ci sono solo 3 treni e dopo le 19 non partono più vetture con enorme difficoltà per i pendolari.
In tutto la Palermo-Messina comprende 57 treni, di cui 38
coprono la relazione Palermo-Termini Imerese, solo 12 giungono a Messina, 2
giungono a Sant'Agata e 5 si fermano a Cefalù. La Palermo-Punta Raisi conta 64
treni ma gli orari sono scollegati con gli orari dei voli e l'ultimo treno
dall'aeroporto parte alle 22, lasciando solo la disponibilità dei pullman per i
passeggeri in arrivo con voli successivi. Nella zona del trapanese, 27 i treni
della linea Palermo-Trapani via Castelvetrano e 14 i treni della linea
Palermo-Trapani via Milo; l'elettrificazione della tratta da Cinisi ad Alcamo
Diramazione potrebbe far diventare il collegamento un servizio navetta tra i
vari comuni della zona.
«La situazione è insostenibile, un vero disastro - è il duro attacco di Bernava -. Bisogna svegliare dal sonno il potente Mauro Moretti. L'ad di Ferrovie dello Stato deve assolutamente trovare nuovi mezzi e risorse per la Sicilia. Adesso non ne possiamo più: una classe politica insipiente ha abbandonato l'Isola».
«Manca una vera e propria offerta commerciale - ha proseguito Mimmo Perrone - segretario regionale Fit Cisl Ferrovie -. Ritardi, soppressione di corse, treni vecchi che si guastano, stazioni quasi del tutto abbandonate, degrado della qualità dei servizi, vetture sovraffollate nelle fasce orarie pendolari sono fenomeni ricorrenti. Il nostro tour - conclude - è per rivendicare un sistema ferroviario moderno, efficiente ed equo che offra servizi di standard europeo».
Davide Guarcello - La Sicilia - Martedì 30 Aprile 2013 I FATTI Pagina 10
«La situazione è insostenibile, un vero disastro - è il duro attacco di Bernava -. Bisogna svegliare dal sonno il potente Mauro Moretti. L'ad di Ferrovie dello Stato deve assolutamente trovare nuovi mezzi e risorse per la Sicilia. Adesso non ne possiamo più: una classe politica insipiente ha abbandonato l'Isola».
«Manca una vera e propria offerta commerciale - ha proseguito Mimmo Perrone - segretario regionale Fit Cisl Ferrovie -. Ritardi, soppressione di corse, treni vecchi che si guastano, stazioni quasi del tutto abbandonate, degrado della qualità dei servizi, vetture sovraffollate nelle fasce orarie pendolari sono fenomeni ricorrenti. Il nostro tour - conclude - è per rivendicare un sistema ferroviario moderno, efficiente ed equo che offra servizi di standard europeo».
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venerdì 19 aprile 2013
Vertenza ferrovie Ragusa, deraglia a Palermo
Vertenza
ferrovie Ragusa, deraglia a Palermo
Il 7 marzo eravamo riusciti finalmente ad avere un incontro a Palermo, presso l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti, nel corso del quale la nostra delegazione ha esposto i 5 punti delle rivendicazioni da tempo sul tappeto. In ordine di urgenza erano:
Lettera
aperta ai deputati regionali: On.li
Assenza, Di Giacomo, Dipasquale, Ferreri, Ragusa e al Commissario provinciale Giovanni Scarso
Il 7 marzo eravamo riusciti finalmente ad avere un incontro a Palermo, presso l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti, nel corso del quale la nostra delegazione ha esposto i 5 punti delle rivendicazioni da tempo sul tappeto. In ordine di urgenza erano:
1)
Programmazione
del trasporto studenti via ferrovie, con predisposizione di corsette urbane
dalla stazione di Modica agli istituti scolastici della città; problema
aggravatosi con la crisi dell’AST. E’ stato ricordato che le famiglie si stanno
finanziando un trasporto su gomma di tipo privato da Vittoria e Comiso, abusivo
(in quanto la ditta non è concessionaria della tratta), e non hanno nemmeno
diritto al rimborso regionale. Visto il tempo perso su questo tema
(praticamente ci lavoriamo dal mese di gennaio 2012), sarebbe stato auspicabile
mettere la parola “fine” coinvolgendo l’AST per le corsette, e arrivare con
delle certezze al prossimo anno scolastico.
2)
Bloccare
lo smantellamento dei deviatoi di una serie di stazioni, che assicurano il
collegamento tra il primo e il secondo binario, con conseguente soppressione
del secondo binario e abolizione della stazione. Questo aumenterà le distanze
tra le stazioni dove si potranno effettuare incroci e precedenze, necessari a
far funzionare la circolazione dei treni sulla nostra linea a binario unico, e
depotenzierà la circolazione dei treni, impedendo l’auspicato incremento del loro
numero. Operazione già eseguita a Genisi e Butera, e già programmata in altri
impianti, fra cui Comiso.
3)
Attivazione
delle procedure per la progettazione definitiva della metropolitana di
superficie a Ragusa, il cui studio di fattibilità risale al 1995! E’ stato spiegato
che questo progetto è reso possibile dal fatto che la città di Ragusa è
attraversata per ben 17 km
dalla linea ferrata, e che, quindi, questa va solo adattata con apposite
fermate ad uso metropolitano.
4)
Evitare
la vendita delle aree degli scali merci ubicati nelle diverse città della
provincia toccate dalla linea ferroviaria.
5)
Riattivazione
del “treno del barocco”, esperienza positiva attuata con il contributo di
Regione, province di Siracusa e Ragusa, e comuni di Ragusa, Modica, Scicli,
Noto e Siracusa, non effettuato nel 2012 per il venire meno dell’apporto
finanziario della Regione.
Come ricorderete ci siamo lasciati a
Palermo con un impegno dell’Assessore Bartolotta a convocare due tavoli
operativi: uno per i primi 4 punti, alla presenza anche di RFI, Trenitalia e
AST (limitatamente alla questione di cui al punto 1), e un secondo specifico
sul “treno del barocco”, alla presenza anche degli assessori al turismo e ai
beni culturali.
Ebbene, 40 giorni dopo, è stato convocato
un incontro solo sul punto 5, per mercoledì 17, al quale sono stati invitati
gli enti interessati, mentre noi della CUB Trasporti e del Comitato per il
rilancio delle ferrovie iblee no; e questo dopo una serie di pressioni, di cui
si è fatto portavoce – in maniera chiaramente inadeguata - l’on. Nello Dipasquale.
Evidentemente queste pressioni non sono state sufficienti a portare
l’assessorato a discutere dei punti nevralgici della vertenza; l’assessore, che
il 7 marzo aveva mostrato una certa disponibilità, è stato sicuramente
“annebbiato” da quel sistema radicato nel suo ufficio, che da anni nega al
territorio ibleo una ferrovia moderna al passo coi tempi.
Quindi. dobbiamo rilevare come le questioni
urgenti siano slittate sine die, e
questo è un fatto gravissimo, perché siamo alla fine del secondo anno scolastico
senza che si sia attuata una programmazione del trasporto studenti su ferrovia;
e non si è fatto nessun passo per bloccare la messa fuori uso dei secondi
binari delle stazioni intermedie.
Perciò vi chiediamo: qual è stato il vostro
ruolo dal 7 marzo ad oggi? Quale forma di pressing sull’assessorato avete
esercitato? Credete veramente in questa battaglia?
Queste domande sono lecite perché se si
fosse agito con forza e unità nel giro di pochi giorni avremmo dovuto avere un
tavolo operativo sui punti centrali e più urgenti della vertenza, anziché uno,
tardivo, sull’ultimo punto. E in quella sede sbattere i pugni per avere quello
che ci spetta e che da anni ci viene tolto e negato. Invece paghiamo lo scotto
della vostra assenza.
Vista la specificità di questa vertenza,
irta di difficoltà, ci saremmo aspettati un impegno adeguato, anziché il vostro
lungo silenzio.
C’è solo un modo per rimediare: ottenere
entro brevissimo tempo un tavolo operativo presso l’assessorato, con tutti i
soggetti interessati, per fare nascere un percorso di effettiva considerazione
della nostra realtà ferroviaria attraverso interventi di rilancio e
potenziamento, come da tempo indicato non solo dalla scrivente, ma da
assemblee, consigli comunali, e dalla commissione provinciale sulla mobilità.
Cordiali saluti
Per il coordinamento provinciale CUB
Trasporti
Pippo Gurrieri
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sabato 13 aprile 2013
La Regione intervenga al fianco dei pendolari
Il comitato denuncia: «disagi continui sulla tratta ferroviaria Messina-Catania-Siracusa«La Regione deve fare la voce grossa
con Trenitalia per chiedere chiarezza sui ritardi, sui chilometri treno
soppressi e su tutti i disagi e i disservizi in genere a cui vanno incontro,
ogni giorno, i pendolari siciliani».
A sostenerlo è il coordinatore del Comitato pendolari Sicilia, Giosuè Malaponti,
che ha commentato i dati del mese di marzo relativi al monitoraggio dei treni
sulla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa.
Lo screening - elaborato da Fabrizio Gemelli, componente dello stesso Comitato - è stato inviato al presidente Rosario Crocetta, all'assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta, al dirigente Mobilità Vincenzo Falgares e al dirigente trasporto ferroviario Carmen Madonia. I dati, riferiti a 1354 treni monitorati nei 26 giorni lavorativi del mese, dimostrano ancora una volta un numero eccessivo di ore complessive di ritardo: 127 (corrispondenti a cinque giorni circa).
I treni giunti in ritardo a destinazione sono stati 728, 153 quelli in orario e 450 quelli in anticipo (con un accumulo di 1347 minuti a fronte dei 7626 minuti di ritardo). Ben 1829, inoltre, sono i chilometri soppressi per un totale di 23 treni cancellati. «I disagi e i disservizi - spiega Malaponti - continuano senza tregua e senza alcun intervento o presa di posizione da pa! rte della Regione a tutela dell'utenza. Nel monitoraggio del mese di febbraio avevamo invitato il presidente Crocetta e l'assessore alla mobilità Bartolotta a concordare un viaggio a bordo dei treni regionali per rendersi conto di persona delle condizioni in cui si trovano a viaggiare i pendolari siciliani».
«E' passato un mese - conclude amaramente Malaponti - e attendiamo ancora una risposta».
Gianluca Santisi
La Sicilia - Venerdì 12 Aprile 2013 Prima Messina Pagina 25
Lo screening - elaborato da Fabrizio Gemelli, componente dello stesso Comitato - è stato inviato al presidente Rosario Crocetta, all'assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta, al dirigente Mobilità Vincenzo Falgares e al dirigente trasporto ferroviario Carmen Madonia. I dati, riferiti a 1354 treni monitorati nei 26 giorni lavorativi del mese, dimostrano ancora una volta un numero eccessivo di ore complessive di ritardo: 127 (corrispondenti a cinque giorni circa).
I treni giunti in ritardo a destinazione sono stati 728, 153 quelli in orario e 450 quelli in anticipo (con un accumulo di 1347 minuti a fronte dei 7626 minuti di ritardo). Ben 1829, inoltre, sono i chilometri soppressi per un totale di 23 treni cancellati. «I disagi e i disservizi - spiega Malaponti - continuano senza tregua e senza alcun intervento o presa di posizione da pa! rte della Regione a tutela dell'utenza. Nel monitoraggio del mese di febbraio avevamo invitato il presidente Crocetta e l'assessore alla mobilità Bartolotta a concordare un viaggio a bordo dei treni regionali per rendersi conto di persona delle condizioni in cui si trovano a viaggiare i pendolari siciliani».
«E' passato un mese - conclude amaramente Malaponti - e attendiamo ancora una risposta».
Gianluca Santisi
La Sicilia - Venerdì 12 Aprile 2013 Prima Messina Pagina 25
Il bollettino di ritardi sulla Messina-Catania-Siracusa
Ritardi, soppressioni e anticipi sono
gli elementi del monitoraggio dei treni sulla dorsale ionica
"Messina-Catania-Siracusa" nel mese di marzo 2013 per complessivi 26
giorni lavorativi. Questi i risultati: 1354 sono i treni monito! rati; 1829 sono
i chilometri soppressi per un totale di 23 treni; 728 sono i treni in ritardo;
450 sono i treni in anticipo con un accumulo di 1347 minuti; 153 sono i treni
in orario; 127 sono le ore complessive di ritardo equivalenti a 7626 minuti
corrispondenti a 5 giorni circa. I disagi e i disservizi continuano senza
tregua e senza alcun intervento o presa di posizione da parte della Regione
Siciliana a tutela dell'utenza. Quello che, in effetti, ci rassicura è ormai il
consueto messaggio sonoro di Trenitalia "ci scusiamo per il disagio".
In conclusione, a parer nostro, la Regione Siciliana deve una volta per tutte
intervenire, nei confronti di Trenitalia, raccordandosi con il Ministero dei
Trasporti per fare chiarezza sui ritardi, sui chilometri treno soppressi e su tutti
i disagi e disservizi che il gestore pubblico "Trenitalia" causa
mensilmente ai pendolari siciliani e all'utenza in generale. Nel monitoraggio
del mese di febbraio avevamo invitato! il Presidente Crocetta e l'assessore
alla mobilità Bartolotta! a concordare un viaggio a bordo dei treni regionali
per rendersi conto di persona delle condizioni in cui si trovano a viaggiare i
pendolari siciliani. E' passato un mese ed attendiamo ancora una risposta. I
risultati del monitoraggio: 1354 i treni totali monitorati - 26 i giorni
complessivi del monitoraggio - 7626 i minuti complessivi di ritardo, pari a 127
ore e 15 minuti, pari a 5 giorni circa - 23 i treni soppressi per un totale di
1829 km/treno non effettuati - 728 i treni in ritardo - 450 i treni in anticipo
con un accumulo di 1347 minuti di anticipo in arrivo - 153 i treni in orario».
Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani
La Sicilia - Venerdì 12 Aprile 2013 Catania
(Cronaca) Pagina 31
Nuovo macigno sul sistema di trasporto su rotaie. E nessuna risposta sul deragliamento di gennaio.
In pullman fino a Villa, addio ai treni-notte Ultimo vagone.
Sta per abbattersi un altro macigno sul già precario e inefficiente funzionamento dei collegamenti ferroviari: i treni-notte in partenza da Siracusa sono destinati alla sostituzione con servizio pullman fino a Villa San Giovanni. Intanto è calato il silenzio sul deragliamento di un vago! ne letto in manovra allo scalo Pantanelli la sera del 18 gennaio.
Niente più treni notte in partenza da Siracusa, quindi, nella totale indifferenza della classe politica e con qualche debole quanto sporadica manifestazione di protesta, peraltro inefficace, da parte sindacale. Nonostante il fatto che ogni servizio tagliato significa anche posti di lavoro cancellati.
Invece dei treni notte quindi chi vorrà servirsi del treno per una lunga percorrenza dovrà sobbarcarsi al disagio, tutt'altro che indifferente, di dover subire nell'arco di poche ore, uno sballottamento tra pullman, traghetto e altro mezzo dal punto di sbarco alla stazione di Villa San Giovanni. A Villa i passeggeri saranno «messi a dormire» a bordo di un treno con sole cuccette per il resto del viaggio. Quindi, nel giro di poche ore, e di notte, quei passeggeri «coraggiosi» dovranno subire faticosi e scomodi trasbordi, con qualsiasi condizione atmosferica. E i bambini? Gli anziani? Gli ammalati? Fatti lo! ro.
«In pratica, nel terzo millennio, - rileva Liliana Gissara di Italia nostra - i siciliani che si devono spostare in treno non hanno che un'alternativa: o sono disposti ed hanno le forze per affrontare un viaggio disagevole e faticoso o rimangono "agli arresti domiciliari" in Sicilia. Al più presto bisogna stanare Trenitalia e capire se intende riconoscere il diritto alla mobilità anche ai siciliani. Intanto si spendono 1 miliardo e mezzo per 50 treni Freccia rossa. E sono quattrini pagati anche dai siciliani, i quali invece rivendicano invano il diritto di viaggiare con altrettanta sicurezza e comodità. Basterebbe assai meno per rinnovare il materiale rotabile esausto. La "marginalità geografica" non può essere una condanna senza appello».
Sulla vicenda del deragliamento c'è stata soltanto una generica risposta di Trenitalia a un reclamo della professoressa Gissara. Peraltro dopo un sollecito. Ecco la risposta: «Era nelle sue facoltà di fare rinuncia al viaggio ed ottenere il rimborso integrale del biglietto». Ma perchè quel vagone è deragliato in manovra? Cedimento di componenti meccaniche? Scambi in posizione errata? Altro ancora? Trenitalia tace. Tutti tacciono. Intanto la Regione siciliana (unica in Italia) continua a non firmare il contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato, e Trenitalia continua a tagliare.La Sicilia - Venerdì 12 Aprile 2013 Siracusa Pagina 26 - Salvatore Maiorca
Sta per abbattersi un altro macigno sul già precario e inefficiente funzionamento dei collegamenti ferroviari: i treni-notte in partenza da Siracusa sono destinati alla sostituzione con servizio pullman fino a Villa San Giovanni. Intanto è calato il silenzio sul deragliamento di un vago! ne letto in manovra allo scalo Pantanelli la sera del 18 gennaio.
Niente più treni notte in partenza da Siracusa, quindi, nella totale indifferenza della classe politica e con qualche debole quanto sporadica manifestazione di protesta, peraltro inefficace, da parte sindacale. Nonostante il fatto che ogni servizio tagliato significa anche posti di lavoro cancellati.
Invece dei treni notte quindi chi vorrà servirsi del treno per una lunga percorrenza dovrà sobbarcarsi al disagio, tutt'altro che indifferente, di dover subire nell'arco di poche ore, uno sballottamento tra pullman, traghetto e altro mezzo dal punto di sbarco alla stazione di Villa San Giovanni. A Villa i passeggeri saranno «messi a dormire» a bordo di un treno con sole cuccette per il resto del viaggio. Quindi, nel giro di poche ore, e di notte, quei passeggeri «coraggiosi» dovranno subire faticosi e scomodi trasbordi, con qualsiasi condizione atmosferica. E i bambini? Gli anziani? Gli ammalati? Fatti lo! ro.
«In pratica, nel terzo millennio, - rileva Liliana Gissara di Italia nostra - i siciliani che si devono spostare in treno non hanno che un'alternativa: o sono disposti ed hanno le forze per affrontare un viaggio disagevole e faticoso o rimangono "agli arresti domiciliari" in Sicilia. Al più presto bisogna stanare Trenitalia e capire se intende riconoscere il diritto alla mobilità anche ai siciliani. Intanto si spendono 1 miliardo e mezzo per 50 treni Freccia rossa. E sono quattrini pagati anche dai siciliani, i quali invece rivendicano invano il diritto di viaggiare con altrettanta sicurezza e comodità. Basterebbe assai meno per rinnovare il materiale rotabile esausto. La "marginalità geografica" non può essere una condanna senza appello».
Sulla vicenda del deragliamento c'è stata soltanto una generica risposta di Trenitalia a un reclamo della professoressa Gissara. Peraltro dopo un sollecito. Ecco la risposta: «Era nelle sue facoltà di fare rinuncia al viaggio ed ottenere il rimborso integrale del biglietto». Ma perchè quel vagone è deragliato in manovra? Cedimento di componenti meccaniche? Scambi in posizione errata? Altro ancora? Trenitalia tace. Tutti tacciono. Intanto la Regione siciliana (unica in Italia) continua a non firmare il contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato, e Trenitalia continua a tagliare.La Sicilia - Venerdì 12 Aprile 2013 Siracusa Pagina 26 - Salvatore Maiorca
mercoledì 10 aprile 2013
Ritardi, soppressioni e anticipi sono gli elementi del monitoraggio dei treni sulla dorsale ionica “Messina-Catania-Siracusa” nel mese di marzo 2013
I risultati del monitoraggio:
1354 i treni totali monitorati - 26 i giorni complessivi del monitoraggio - 7626 i minuti complessivi di ritardo, pari a 127 ore e 15 minuti, pari a 5 giorni circa - 23 i treni soppressi per un totale di 1829 km/treno non effettuati - 728 i treni in ritardo - 450 i treni in anticipo con un accumulo di 1347 minuti di anticipo in arrivo - 153 i treni in orario.
Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani
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lunedì 8 aprile 2013
Biglietteria self-service fuori uso e reclamo ritardo treno 3832 "Notizie dal Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina"
S. Agata Militello-Torrenova 06.04.2013
Biglietteria Regionale Self-Service Stazione di Brolo-Ficarra non funzionante.
Con la presente nota si vuole segnalare che da diverso tempo sul 1° marciapiede della stazione in oggetto vi è presente una emettitrice self-service mai entrata in funzione, in quanto risulta essere spenta.
S.Agata Militello-Torrenova 05.04.2013
Reclamo per ritardi nella circolazione del treno regionale 3832 Palermo-Messina.
Con la presente nota si propone reclamo in merito al ritardo maturato in data 05 aprile 2013 dal treno n. 3832 Palermo-Messina dalla stazione di S.Agata Militello a quella di Patti pari a 17 minuti.
Biglietteria Regionale Self-Service Stazione di Brolo-Ficarra non funzionante.
Con la presente nota si vuole segnalare che da diverso tempo sul 1° marciapiede della stazione in oggetto vi è presente una emettitrice self-service mai entrata in funzione, in quanto risulta essere spenta.
Numerose sono le lamentele pervenute a questo comitato
da parte degli utenti.
Tale nota ha lo scopo di voler sollecitare i
dipartimenti di competenza ad un immediato intervento, al fine di potere
utilizzare l’emettitrice self-service in tutte le modalità di pagamento (banconote,
monete, carte).
Dr. Antonino Fazio. Sig.
Francesco Mondì
S.Agata Militello-Torrenova 05.04.2013
Reclamo per ritardi nella circolazione del treno regionale 3832 Palermo-Messina.
Con la presente nota si propone reclamo in merito al ritardo maturato in data 05 aprile 2013 dal treno n. 3832 Palermo-Messina dalla stazione di S.Agata Militello a quella di Patti pari a 17 minuti.
Anche in questa occasione, così come segnalato in data
26 e 27 marzo c.a. si è verificato che il treno in questione, denominato “regionale
veloce”, è stato pesantemente ed ingiustamente penalizzato.
Nello specifico:
il treno in oggetto è partito dalla
stazione di S. Agata Militello in direzione Messina con circa quattro
minuti di ritardo, per giungere a quella di Capo d’Orlando alle ore 8.00;
la partenza da Capo d’Orlando è stata
autorizzata solamente alle ore 08.18, e più precisamente dopo ben due incroci,
il primo con il treno intercity notte 1957 Roma Termini-Palermo (dodici minuti
di attesa), il secondo con il treno regionale 3835 che solitamente
incrocia il treno 3832 alla stazione di Brolo (ulteriori sei minuti di
attesa);
il treno è giunto alla stazione di Patti alle ore 8,37
anziché alle ore 08.20.
Per evitare il pesante ritardo lamentato, sarebbe
stato sufficiente:
rispettare la puntuale circolazione
del 3832 rispetto a quella del treno intercity notte 1957 in ritardo
,considerato che il primo treno nella presente fascia oraria in
ogni caso deve essere preferito al secondo ;
garantire la circolazione di un treno in orario
rispetto ad uno in ritardo (3835).
Il tutto senza sottacere che gli Uffici preposti
conoscevano (ovvero avrebbero dovuto sapere) che presso le successive
stazioni di Brolo e di Gioiosa Marea entrambi i binari erano liberi, e che
quindi il ritardo lamentato poteva essere evitato posticipando gli
incroci nelle due citate stazioni .
In definitiva, per come esposto, gli utenti sono
giunti alla stazione di Patti con 17 minuti di ritardo, ed
inoltre, a causa del lamentato disservizio, si sono trovati anche nella
impossibilità di utilizzare l’autobus che solitamente collega la
stazione con il centro urbano.
In definitiva, nella speranza di avere al meglio
rappresentato i disagi patiti dai viaggiatori del treno 3832 nella tratta in
questione, si chiede conoscere quali saranno le idonee ed incisive
iniziative che saranno adottate, avuto riguardo anche al semplice
rispetto degli ordinari principi di legittimità e/o di merito che
regolano la circolazione dei treni ed espressamente indicati nella
presente e nelle pregresse note.
Dr. Antonino Fazio. Sig.
Francesco Mondì
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giovedì 4 aprile 2013
L'italiano maccheronico sul sito ufficiale Ferrovie dello Stato Italiane News
L'italiano maccheronico sul sito ufficiale Ferrovie dello Stato Italiane News
"rfi: via libera Cipe al Contratto di programma-servizi 2012-2014"
http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=4a6651d540d7d310VgnVCM1000008916f90aRCRD
"rfi: via libera Cipe al Contratto di programma-servizi 2012-2014"
http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=4a6651d540d7d310VgnVCM1000008916f90aRCRD
Questo è il testo preso da Fsnews.it
RFI: via libera del CIPE al Contratto di
Programma-Servizi 2012-2014
Finanziamenti pari a 4.575 Milioni di Euro
per Attività di Manutenzione ordinaria e straordinaria della Rete Ferroviaria,
la sicurezza, la sicurezza e Navigazione Ferroviaria
Roma, 18 marzo 2013 Via libera dal
Comitato Interministeriale per la programmazione economica (CIPE), Nella Seduta
odierna, al Contratto di Programma-Servizi 2012-2014 TRA Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana. ho
Finanziamenti, pari a 4.575 Milioni di euro, Saranno utilizzati per Attività di
Manutenzione ordinaria e straordinaria della Rete Ferroviaria, la sicurezza e
la sicurezza e Navigazione Ferroviaria. Il Contratto di Programma-Servizi
E Il Nuovo STRUMENTO di rapporto fra il Gestore dell'infrastruttura Ferroviaria
Nazionale e lo Stato il Che, in Un Quadro Stabile di Finanziamenti, permettera
di continuare a garantire, in un'ottica di Manutenzione Integrata, Gli elevati
standard di Sicurezza della Rete Ferroviaria Nazionale. Allo Stesso tempo
consentira la Pianificazione delle Attività di Manutenzione il Che, con la
Ricerca delle Migliori Soluzioni, Portera annuncio ONU sensibile contenimento
dei Costi. Con Il Nuovo Contratto di Programma-Servizi, inoltre, Gli
Interventi di Manutenzione, PRIORITARI per il Gestore, Saranno DISTINTI Dagli
Investimenti di Ammodernamento e Sviluppo della Rete Ferroviaria Nazionale. Nella
Riunione odierna del CIPE ha Preso Atto dell'informativa Riguardo al
Finanziamento dell'acquisto Dei Treni bimodali diesel / Elettrici per eliminare
la Rottura di Carico Nella stazione di Ivrea e migliorare conseguentemente
l'accessibilità Ferroviaria in Valle d'Aosta, finanziato con 22 Milioni di uro
del Programma Attuativo Regionale (PAR) della Regione e con Risorse del Fondo
Sviluppo e Coesione 2007-2013.
Notizie dal Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina
S. Agata Militello-Torrenova 27.03.2013
Ancora ritardi nella circolazione del treno regionale 3832 Palermo-Messina
Ancora ritardi nella circolazione del treno regionale 3832 Palermo-Messina
Anche oggi 27 marzo 2013 il treno n. 3832 nella
tratta S. Agata Militello-Patti si è contraddistinto per il conseguimento
di una performance oltremodo negativa. Nei dettagli:
- sebbene il
treno circolava con un solo minuto di ritardo dalla stazione di Santo Stefano
di Camastra in direzione Messina, alla stazione di S. Agata
Militello la relativa partenza veniva posticipata di circa 15
minuti per incrocio con treno intercity notte n. 1957 Roma Termini
- Palermo in ritardo;
- altro
ritardo veniva maturato presso la stazione di Zappulla per incrocio
con treno “straordinario “ n. 3833 ;
- il treno
ripartiva dalla stazione di Capo d’Orlando alle ore 8,23 percorrendo
quindi dieci chilometri in 30 minuti al posto dei
10 previsti;
- alla
stazione di Patti il ritardo ammontava a 25 minuti a fronte
di un tempo di percorrenza previsto pari a 35 minuti.
Gli utenti del treno 3832 non possono tollerare un
simile disservizio in quanto la maggior parte di essi sono dei lavoratori che
devono rispettare tempistiche ben precise, e comunque non possono
permettersi il lusso di arrivare in ritardo sul posto di lavoro a fronte di
scelte non condivisibili, peraltro alquanto stressati da tempi di attesa
e/o percorrenza biblici avuto riguardo alle modeste distanze percorse.
Quanto sopra lamentato, con il presente reclamo
si chiede conoscere in modo dettagliato le motivazioni che
hanno indotto le Autorità preposte a prevaricare un treno puntuale
rispetto ad altri in ritardo, e se le ragioni
prospettate siano conformi o meno alla normativa
vigente.
Si chiede ancora un immediato confronto/dialogo a
livello telefonico al fine di meglio rappresentare la incresciosa
situazione che si è venuta a creare e le legittime esigenze/aspettative
degli utenti.
Dr. Antonino Fazio - Sig. Francesco Mondì
S. Agata Militello- Torrenova 26.03.2013
Ritardi ed inadeguata composizione del
treno regionale 12754 S. Agata Militello-Messina.
Facendo seguito ai pregressi
reclami pari all’oggetto datati 16 e 24 marzo 2013, ed in riscontro alle
segnalazioni pervenute dagli utenti del treno in questione, si
evidenzia quanto segue :
·
in ordine ai lamentati ritardi, un
pendolare contesta che in data odierna il treno ha accumulato sino
alla stazione di Milazzo 11 minuti di ritardo a causa della mancata puntualità
del treno intercity notte n. 1957 proveniente da Roma Termini
presso la stazione di Gioiosa Marea;
·
in ordine alla inadeguata
composizione, un pendolare lamenta che in data 25
marzo 2013 “ … dalla stazione Barcellona
P.G. nessun posto a sedere, e' una situazione impossibile, da
Spadafora tipo sardine …” ; mentre altro utente segnala che
oggi 26 marzo 2013 “… già dalla stazione di Barcellona-Castroreale i posti a
sedere erano insufficienti rispetto alla domanda dei passeggeri presenti…“.
I suesposti reclami pertanto sono la
conferma per il caso di specie della persistente
violazionedell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di
Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai
treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00
alle ore 09.00 (prima ipotesi segnalata), nonché del
mancato rispetto dei valori guida e degli gli
impegni contenuti nella Carta dei Servizi del Trasporto Ferroviario
Regionale, tra cui in particolare, il “soddisfacimento della domanda del
trasporto, anche nelle ore di punta con treni capienti e ad alte prestazioni”
nonché “ il miglioramento del comfort a bordo treno ” (seconda ipotesi ).
Alla luce di quanto lamentato e
stante l’evidente elevato grado di insoddisfazione degli utenti, si
chiede conoscere le iniziative che saranno intraprese e si coglie l’occasione
per comunicare che il treno sarà costantemente monitorato.
Dr. Antonino
Fazio - Sig. Francesco
Mondì
S. Agata Militello-Torrenova 26.03.2013
S. Agata Militello-Torrenova 26.03.2013
Ritardi nella circolazione del
treno regionale 3832 Palermo-Messina.
Quanto verificatosi nella mattinata
odierna in merito alla circolazione del treno 3832 sulla tratta S. Agata
Militello-Patti ha dell’incredibile, e si spera che rimanga
un episodio isolato.
Piu’ precisamente:
-il treno regionale denominato “veloce” n.3832
arriva alla stazione di S. Agata Militello con appena 4 minuti di ritardo;
-un primo incrocio presso la stazione di
Zappulla con il treno intercity notte n. 1957 Roma Termini-Palermo
non puntuale rispetto i tempi di marcia;
-alla stazione di Capo d’Orlando
il treno accumula ancora maggiore ritardo (circa 10 minuti) , ed invece
di ripartire immediatamente (come solitamente avviene) viene bloccato per
altri 5 minuti in attesa del treno regionale n. 3835;
-alla stazione di Brolo il treno 3832
attende altri 5 minuti l’arrivo di materiale regionale ad
andatura “ lenta ”;
-alla stazione di Gioiosa Marea il treno
in oggetto viene ancora fermato per altro incrocio (non previsto)
con treno intercity notte Roma Termini- Palermo.
Il treno n. 3832 arriva alla
stazione di Patti con 21 minuti di ritardo impiegando quasi il doppio del
tempo previsto.
Il gradimento degli utenti è … alle
stelle.
Sarebbe stato sufficiente fare
proseguire immediatamente il treno in oggetto dalla stazione di
Capo d’Orlando ed effettuare l’incrocio con il treno 3835 alla stazione di
Brolo per garantire la puntualità richiesta.
Invece… nulla di tutto questo.
Forse ha poca importanza, e non è
meritevole di riflessione alcuna, che il treno citato:
-sebbene puntuale, venga spesso
bloccato presso la stazione di Cefalu’ per attendere altro treno in
ritardo ( 3833 ),
- debba attendere l’arrivo di due
treni intercity notte a lunga percorrenza in aperta violazione dell’articolo
7 della prefazione all’orario Generale di Servizio, che espressamente
prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci,
etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00;
-debba essere preferito
rispetto ad un treno ad andatura “lenta”.
Questi, ed altri ancora in negativo,
sono le considerazioni e gli interrogativi che gli utenti del treno regionale
in questione si sono posti in data odierna.
Quali le risposte e/o le
scuse ufficiali?
Gli utenti/clienti del treno n.
3832 sono comunque fiduciosi.
Dr. Antonino
Fazio - Sig. Francesco
Mondì
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venerdì 29 marzo 2013
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