Considerata l’evidenza della scarsa frequentazione, i tredici treni giornalieri continuano ad effettuare le fermate alla stazione di Cannizzaro a differenza dei treni “Regionali Veloci” che continuano a non effettuare le fermate di Fiumefreddo di Sicilia e S.Teresa di Riva nonostante vi era un rilevante ed accertato flusso di pendolarismo, sia in salita che in discesa in direzione Messina e Siracusa.
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
mercoledì 3 febbraio 2016
Lo "stop a Cannizzaro non piace ai pendolari, poche le persone che usufruiscono delle fermate: perchè non decurtarle?
Certamente, questo intervento di fare fermare tredici treni a Cannizzaro ha scombussolato il sistema quasi perfetto di mobilità tra le tre Città capoluogo di provincia, al quale avevamo lavorato, come Comitato Pendolari dal lontano 2001, sia con la Provincia Regionale di Catania e la Direzione Trenitalia Sicilia, tra l’altro con un incontro tenutosi il 5 aprile 2005 alla stazione di Acireale, dove presero parte l’Amministrazione Comunale di Acireale.
domenica 31 gennaio 2016
Metroferrovia Messina-Giampilieri troppe corse ma poco funzionali
Con i nuovi orari ferroviari dal 13 dicembre 2015 la “Metro ferrovia Giampilieri-Messina” è stata incentivata la mobilità ferroviaria con 14 coppie di treni distribuite nell’arco della giornata. Una giusta scelta da parte della Regione Siciliana ma come al solito senza alcuno studio sugli eventuali risultati relativi alla frequentazione giornaliera dell’utenza.
Tra l’altro il Comune di Messina non ci risulta avere già approntato alcun piano di mobilità per quanto riguarda i servizi sul territorio da parte dell’ATM (Azienda Trasporti Messina) in raccordo alle 28 corse treno giornaliere tra la Città e Fiumara-Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte S.Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo e Giampilieri.
Sono 16 km di linea ferrata, tra l’altro in doppio binario, che collega i nove Villaggi messinesi che, al contempo, vengono serviti anche del trasporto pubblico dei bus dell’ATM, non a raccordo e a servizio della metroferrovia ma con un programma di esercizio che collega questo parte di Città con la stazione centrale di Messina.
Desideriamo mettere in evidenza che, così come si sta svolgendo l’attuale servizio di trasporto ferroviario, tra l’altro concordato con il Dipartimento Trasporti regionale e il Comune di Messina, sia uno spreco di treno-Km e di bus-km. Considerato che, giornalmente vengono percorsi 448 treno-km, che in un mese (da lunedì a venerdì) diventano 11.648 treno-km e in un anno ammontano a circa 139.776 di treno-km impiegati e gestiti, secondo il nostro modesto parere, senza alcuna logica di mobilità e di integrazione tra vettori.
Ad onor del vero erano più funzionali i vecchi orari nel quale venivano impiegati solamente quattro treni giornalieri, quali: regionale 12891 delle ore 6.20 e regionale 22691 delle ore 13.45 da Messina a Giampilieri e il regionale 12892 delle ore 7.00 e il regionale 22692 delle ore 14.55 da Giampilieri a Messina.
Ad integrare questi treni giornalieri della metro ferrovia, intervenivano giornalmente effettuando le fermate di Tremestieri e Galati sette treni regionali: 3867 delle ore 12.25, 12831 delle ore 13.41, 12877 delle ore 14.38, 12879 delle ore 16.42, 12881 delle ore 17.57, 12883 delle ore 19.26 e 8573 delle ore 20.46. I treni provenienti da Siracusa e Catania, sempre a supporto della metro ferrovia che effettuavano le fermate di Galati e Tremestieri erano otto in totale e precisamente i treni regionali: 12866 delle ore 6.52, 12868 delle ore 7.32, 12870 delle ore 8.07, 12872 delle ore 12.38, 12874 delle ore 14.20, 12876 delle ore 14.54, 12830 delle ore 17.21 e 8586 delle ore 19.30. Così come era improntato il servizio, almeno in questi ultimi anni era molto più funzionale e tra l’altro faceva risparmiare parecchi treno-Km.
L’offerta attuale, a pare nostro, dovrebbe essere prontamente rivista sino a quando l’amministrazione comunale di Messina non abbia pronto il piano per la nuova mobilità e di integrazione vettoriale che integri il servizio cittadino dei bus dell’ATM a raccordo dei treni a servizio della metro ferrovia Giampilieri-Messina.
La messa in opera dei nuovi orari ha procurato e continua a procurare enormi disagi all’utenza pendolare proveniente da Siracusa e Catania perche, nei nuovi orari, non sono state previste le fermate di Galati e Tremestieri che con i vecchi orari venivano effettuate e la stessa avviene da Messina in direzione Catania e Siracusa.
Un’altra anomalia molto evidente è la corsa dell’ultimo treno della metro ferrovia da Messina a Giampilieri previsto in partenza da Messina alle ore 18.50 a differenza di quanto invece offriva il vecchio orario con i treni 12883 delle ore 19.26 e 8573 delle ore 20.46 che effettuava le fermate di Tremestieri e Galati.
Siamo convinti che occorre rivedere l’offerta commerciale del trasporto ferroviario sulla Giampilieri-Messina e chiediamo un incontro tra le parti interessate: Dipartimento Trasporti Regionale, Sindaco di Messina, Direttore dell’ATM, Direttore di Trenitalia, e Comitato dei Pendolari, per rivedere l’attuale offerta magari, cercando assieme delle soluzioni alternative per raggiungere l’obiettivo comune di assicurare, nel più breve tempo possibile, una mobilità integrata treno-bus e realizzare un trasporto pubblico efficiente ed efficace viste le risorse impiegate e gli sforzi da fare per offrire un servizio pubblico quanto più vicino agli utenti-cittadini.
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari Siciliani – Ciufer
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Cannizzaro la stazione deserta ma i treni fermano.
Dal 13 dicembre 2015, è entrata in vigore la nuova offerta commerciale del trasporto ferroviario con la prima gestione della Regione Siciliana. Da questa data, dopo tanti anni, tredici treni regionali della relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa e viceversa, stanno effettuando la fermata alla stazione di Cannizzaro.
Stazione del tutto isolata e senza alcun servizio di collegamento con Aci Castello, con l’Ospedale Cannizzaro e le altre frazioni castellesi, preventivamente predisposto in concomitanza all’attivazione delle fermate del treno.Da un mese e mezzo circa dell’istituzione della fermata di “Cannizzaro”, ci corre l’obbligo segnalare sia al Dipartimento Trasporti regionale che al Dirigente di Trenitalia che la frequentazioni in salita e discesa è del tutto inesistente, 4/5 utenti giornalieri circa.
Prendiamo spunto essendo intervenuto nella questione, della relazione del Mobility Manager dell’azienda “STMicroelectronics” che evidenziava, così come si legge negli atti allegati alla delibera del Consiglio Comunale, di Aci Castello, n.26 del 17/04/2015 quanto segue: -“l’apertura della stazione ferroviaria di Cannizzaro rappresenterebbe un vero e proprio nodo strategico nell’ambito del sistema di mobilità dei circa trecento dipendenti che ogni giorno si spostano dai paesi delle Aci alla zona industriale di Catania, in un sistema di connessione tra lo stesso terminal di Cannizzaro e la stazione di Bicocca, coinvolgendo nell’attività anche le amministrazioni di Aci Castello e di Catania”.
All’interno della stessa delibera vi è un altro passaggio chiave:-che a seguito di una rilevazione dei flussi riguardanti il traffico dei pendolari, che dal territorio di Aci Castello si muovono quotidianamente soprattutto da e per i centri vicini di Catania ed Acireale, è stato stimato un movimento pari a migliaia di unità;
-che con la riapertura della stazione di Cannizzaro, si darebbe sin da subito la possibilità ad un numero così rilevante di potenziali utenti di poter usufruire del servizio di trasporto ferroviario per raggiungere agevolmente il centro e la zona industriale di Catania, nonché le città di Acireale e Taormina-Giardini Naxos in un ottica di maggiore incremento dei flussi turistici.
La relazione del Mobility Manager dell’STMicroelectronics è perfetta, ci mancherebbe altro, mentre sul piano pratico non è così. In questi 40 giorni circa, non abbiamo visto salire o scendere né utenti occasionali, né buona parte dei 300 dipendenti dell’STM paventati dal Mobility Manager nè le migliaia di fruitori citati nella rilevazione dei flussi che dovevano servirsi del nodo strategico della stazione di Cannizzaro.
Certamente questo intervento di fare fermare tredici treni a Cannizzaro ha scombussolato il sistema quasi perfetto di mobilità tra le tre Città capoluogo di provincia, al quale avevamo lavorato, come Comitato Pendolari dal lontano 2001, sia con la Provincia Regionale di Catania e la Direzione Sicilia di Trenitalia, tra l’altro con un incontro tenutosi il 5 aprile 2005 alla stazione di Acireale, dove presero parte l’Amministrazione Comunale di Acireale.
Considerata l’evidenza della scarsa frequentazione, i tredici treni giornalieri continuano ad effettuare le fermate alla stazione di Cannizzaro a differenza dei treni “Regionali Veloci” che continuano a non effettuare le fermate di Fiumefreddo di Sicilia e S.Teresa di Riva nonostante vi era un rilevante ed accertato flusso di pendolarismo, sia in salita che in discesa in direzione Messina e Siracusa.
Come Comitato Pendolari chiediamo al Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti, dott. Fulvio Bellomo, di voler predisporre un servizio di verifica sulle frequentazioni dell’utenza dei treni che sostano alla stazione di Cannizzaro, di chiedere i dati di riscontro sulla frequentazione in possesso dell’impresa ferroviaria Trenitalia e, se è il caso, di rivedere l’offerta commerciale eliminando le fermate di alcuni treni vista la mancanza di utenza.
Chiediamo, inoltre, alla luce dell’evidenza dei riscontri di Cannizzaro, dove a tutti i costi sono state concesse tredici fermate ai treni regionali, di voler ripristinare prima possibile le fermate di Fiumefreddo di Sicilia e di S.Teresa di Riva dei treni “regionali veloci” che a tutt’oggi continuano a non fermare.
Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
mercoledì 27 gennaio 2016
Buone notizie per i pendolari sarà modificato l'orario ferroviario
Nel 2005
fu fatta la prima prova in Sicilia dei treni regionali veloci chiamati “City
Express”, che collegavano Taormina a Catania e Catania con Siracusa. “City
Express voluti allora dall’assessore pro tempore Fabio Granata, esperienza
fallimentare per tanti motivi, non furono create le coincidenze alla stazione
centrale di Catania tra i Taormina e i Siracusa, nonostante il collegamento era
senza alcuna fermata tra Catania e Siracusa, i tempi di percorrenza erano
sempre 60 minuti a differenza di un regionale che effettuava 4 fermate
(Lentini, Augusta, Priolo-Melili e Siracusa)ed impiegava 67 minuti. Sono
trascorsi circa dieci anni dall’esperienza fallimentare dei “City Express” che
la politica e l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti fa
propria la proposta di Trenitalia dei treni regionali veloci sulle dorsali
ferroviarie: sulla Tirrenica Palermo-Messina in via sperimentale dal 20 gennaio
2014 con due coppie di treni che diventano cinque per tutto il 2015, mentre
sulla Jonica, con i nuovi orari di dicembre 2015.
Il tutto
potrebbe essere interessante se ci fosse veramente un notevole risparmio di
tempo, anche per dare un significato all’aggettivo “Veloce” e un senso logico
sull’impiego di questi treni tra Messina, Catania e Siracusa.
Premesso
che i treni diretti 3865, 3866, 3868, 3869, 3870, 3872, tra Catania e Messina impiegavano
ed impiegano tutt’ora effettuando otto fermate (Alì Terme, S. Teresa di Riva,
Taormina-Giardini, Alcantara, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre-Riposto, Acireale
e Catania) tra gli 82 e i 90 minuti, considerato che tra Giampilieri e
Fiumefreddo corre ancora un unico binario.
Considerato
ciò, una domanda ci sorge spontanea: - come mai i nuovi treni classificati
“Regionale Veloce” sulla stessa tratta ferroviaria pur effettuando solamente
cinque fermate (Alì Terme, Taormina-Giardini, Giarre-Riposto, Acireale e
Catania) impiegano sempre gli stessi tempi? E allora qualcuno ci spieghi dove
cosa sta a significare l’aggettivo “veloce” in questi treni se per veloce
intendiamo non effettuare tre fermate importanti quali: S.Teresa di Riva,
Fiumefreddo di Sicilia e Alcantara, quantomeno dovuta visto che, quasi tutti i
treni, in questa stazione effettuano le coincidenze.
Nell’incontro
del 20 gennaio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti della
Regione, abbiamo fatto presente questa situazione ed abbiamo chiesto che
venissero considerati treni regionali veloci i vecchi treni diretti tra le tre
Città. Per quanto riguarda le modifiche richieste da molti pendolari, facciamo
presente quanto segue:
Verranno
ripristinati i seguenti treni a partire da domenica 14 febbraio 2016, questo è
quanto ci assicurano dal Dipartimento Trasporti della regione Siciliana:
Messina-Catania-Siracusa
Treno
3865 delle ore 5.10 fermerà a Priolo-Melilli
Treno
12861 delle 6.55 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno
12867 verrà anticipato alle ore 8.00 e circolerà nei giorni lavorativi
Treno
12875 delle ore 14.15 verrà effettuato anche il sabato
Treno
12877 delle ore 14.35 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno
12879 delle ore 16.25 fermerà a Tremestieri e Galati e nei giorni lavorativi
Treno
3859 delle ore 17.15 fermerà a S.Teresa di Riva
Siracusa-Catania-Messina
Treno 12868
delle ore 5.33 fermerà a Tremestieri e Galati
Treno
12782 delle ore 11.10 verrà effettuato anche il sabato
Treno
12876 delle ore 13.05 verrà effettuato anche il sabato
Treno
12880 delle ore 14.22 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno
12830 delle ore 15.45 verrà effettuato anche il sabato
Abbiamo
chiesto se è possibile anticipare almeno i treni 12861, 12877, e il 12880 in
considerazione del fatto che al momento domeniche e festivi non hanno treni in
orari nelle prime ore del mattino e nel primo pomeriggio sia da Catania che da
Messina.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani
- Ciufer
martedì 26 gennaio 2016
La storia dei treni regionali veloci e le modifiche dei treni nei giorni festivi.
Nel 2005
fu fatta la prima prova in Sicilia dei treni regionali veloci chiamati “City
Express”, che collegavano Taormina a Catania e Catania con Siracusa. “City
Express voluti allora dall’assessore pro tempore Fabio Granata, esperienza
fallimentare per tanti motivi, non furono create le coincidenze alla stazione
centrale di Catania tra i Taormina e i Siracusa, nonostante il collegamento era
senza alcuna fermata tra Catania e Siracusa, i tempi di percorrenza erano
sempre 60 minuti a differenza di un regionale che effettuava 4 fermate
(Lentini, Augusta, Priolo-Melili e Siracusa)ed impiegava 67 minuti. Sono
trascorsi circa dieci anni dall’esperienza fallimentare dei “City Express” che
la politica e l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti fa
propria la proposta di Trenitalia dei treni regionali veloci sulle dorsali
ferroviarie: sulla Tirrenica Palermo-Messina in via sperimentale dal 20 gennaio
2014 con due coppie di treni che diventano cinque per tutto il 2015, mentre
sulla Jonica, con i nuovi orari di dicembre 2015.
Il tutto
potrebbe essere interessante se ci fosse veramente un notevole risparmio di
tempo, anche per dare un significato all’aggettivo “Veloce” e un senso logico
sull’impiego di questi treni tra Messina, Catania e Siracusa.
Premesso
che i treni diretti 3865, 3866, 3868, 3869, 3870, 3872, tra Catania e Messina impiegavano
ed impiegano tutt’ora effettuando otto fermate (Alì Terme, S. Teresa di Riva,
Taormina-Giardini, Alcantara, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre-Riposto, Acireale
e Catania) tra gli 82 e i 90 minuti, considerato che tra Giampilieri e
Fiumefreddo corre ancora un unico binario.
Considerato
ciò, una domanda ci sorge spontanea: - come mai i nuovi treni classificati
“Regionale Veloce” sulla stessa tratta ferroviaria pur effettuando solamente
cinque fermate (Alì Terme, Taormina-Giardini, Giarre-Riposto, Acireale e
Catania) impiegano sempre gli stessi tempi? E allora qualcuno ci spieghi dove
cosa sta a significare l’aggettivo “veloce” in questi treni se per veloce
intendiamo non effettuare tre fermate importanti quali: S.Teresa di Riva,
Fiumefreddo di Sicilia e Alcantara, quantomeno dovuta visto che, quasi tutti i
treni, in questa stazione effettuano le coincidenze.
Nell’incontro
del 20 gennaio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti della
Regione, abbiamo fatto presente questa situazione ed abbiamo chiesto che
venissero considerati treni regionali veloci i vecchi treni diretti tra le tre
Città. Per quanto riguarda le modifiche richieste da molti pendolari, facciamo
presente quanto segue:
Verranno
ripristinati i seguenti treni a partire da domenica 14 febbraio 2016, questo è
quanto ci assicurano dal Dipartimento Trasporti della regione Siciliana:
Messina-Catania-Siracusa
Treno
3865 delle ore 5.10 fermerà a Priolo-Melilli
Treno
12861 delle 6.55 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno
12867 verrà anticipato alle ore 8.00 e circolerà nei giorni lavorativi
Treno
12875 delle ore 14.15 verrà effettuato anche il sabato
Treno
12877 delle ore 14.35 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno
12879 delle ore 16.25 fermerà a Tremestieri e Galati e nei giorni lavorativi
Treno
3859 delle ore 17.15 fermerà a S.Teresa di Riva
Siracusa-Catania-Messina
Treno 12868
delle ore 5.33 fermerà a Tremestieri e Galati
Treno
12782 delle ore 11.10 verrà effettuato anche il sabato
Treno
12876 delle ore 13.05 verrà effettuato anche il sabato
Treno
12880 delle ore 14.22 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno
12830 delle ore 15.45 verrà effettuato anche il sabato
Abbiamo
chiesto se è possibile anticipare almeno i treni 12861, 12877, e il 12880 in
considerazione del fatto che al momento domeniche e festivi non hanno treni in
orari nelle prime ore del mattino e nel primo pomeriggio sia da Catania che da
Messina.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Palermo-Messina Monitoraggio treni
Il
nostro Comitato Pendolari Siciliani, nella giornata di oggi 19.01.2016 ha effettuato
attività di monitoraggio di alcuni treni nelle fasce orarie di maggiore
frequentazione in merito alla puntualità di arrivo come termine corsa presso la
stazione di Messina Centrale che di seguito riportiamo:
R12750
S.Agata M.- Messina C.Le arrivato con un ritardo di 5 min.
R12752 S.Agata M.- Messina C.Le arrivato con un
ritardo di 41 min.
RV
3839 Palermo C.LE. -Messina C.LE arrivato con un ritardo di 17 min.
R
12754 S.Agata M.- Messina c.le arrivato con un ritardo di 50 min.
Rv 3832 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 32 min.
Rv 3832 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 32 min.
R
12784 S.Agata M. - Messina arrivato con un ritardo di 18 min.
Rv
3834 Palermo Messina arrivato con un anticipo di 1 min.
Rv 3836 Paermo Messina arrivato con un anticipo di 3 min.
Rv 3836 Paermo Messina arrivato con un anticipo di 3 min.
R
12758 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 75 min
R
12760 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 104 min.
Rv
3840 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 13 min.
R
12762 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 10 min.
Riportiamo
di seguito i valori guida e gli impegni che Trenitalia applica con principi
fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi in particolare è impegnata
a:
-Garantire
a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
-Migliorare
il decoro e la pulizia delle carrozze con programmi specifici di intervento.
-Garantire
la puntualità, monitorando l’andamento dei treni e gestendo con efficacia gli
eventuali disservizi.
Cogliamo
l’occasione per ricordare che, l’articolo 7 della prefazione all’orario
Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali
rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle
ore 6.00 alle ore 09.00.
Mondì
Francesco Pendolari Messina Palermo
Comitato Pendolari Siciliani CIUFER
lunedì 25 gennaio 2016
Tutti i treni Regionali Veloci fermeranno a Barcellona-Castroreale dal 14 febbraio
nell’incontro
con il Dipartimento Trasporti della Regione, tenutosi il 20 gennaio scorso,
abbiamo
ricevuto conferma che entro il 14 febbraio 2016 gli attuali treni classificati
“Regionali
Veloci” effettueranno tutti la fermata di Barcellona.
Avevamo
chiesto di voler concedere la fermata di Barcellona-Castroreale ai treni
RV3834
delle ore 8.04, 3842 delle ore 16.06, 3846 delle ore 20.08 facendo notare che
tutti
i treni RV 3833, 3835, 3831,3837 e 389 da Messina a Palermo effettuano la
fermata
di Barcellona-Castroreale mentre da Palermo a Messina non tutti i treni
regionali
veloci effettuano la fermata di Barcellona-Castroreale. Abbiamo fatto
presente
che era opportuno uniformare le corse dei treni veloci sia verso Palermo che
sia
verso Messina e che tale opportunità deve essere concessa sia in andata che in
ritorno
all’utenza pendolare dei treni su Barcellona-Castroreale. Questa segnalazione è stata
fatta propria dal Dipartimento Trasporti e sottoposta al Direttore di
Trenitalia
diventerà
effettiva da domenica 14 febbraio 2016 entrando in esercizio. Invitiamo i
pendolari
della Messina-Palermo a collaborare con il Comitato Pendolari Siciliani,
rappresentato
dall’instancabile Francesco Mondì, essendo questo un anno di rodaggio
e
quindi molto importante sul futuro del trasporto ferroviario siciliano,
segnalandoci
quanto
avviene giornalmente sui treni e in stazione al nostro indirizzo email
comitatopendolarisiciliani@gmail.com,
ci faremo carico di valutare le segnalazioni e di
sottoporle
al Dipartimento Trasporti per cercare e trovare le giuste soluzioni per
migliorare
e rendere il trasporto ferroviario più efficiente ed efficace per i prossimi
dieci
anni visto l’attuale “Contratto Ponte” che scadrà a dicembre 2016 e la Regione
Siciliana
dovrà affidare a Trenitalia sino al 31/12/2026. Grazie per la collaborazione.
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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martedì 19 gennaio 2016
Segnalazioni disservizi:Stazione di Barcellona-Castroreale e Terme Vigliatore
Il
nostro Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato attività di
monitoraggio dei servizi forniti nella Stazione di Barcellona - Castroreale da parte di RFI e Trenitalia, riscontrando che,
dopo la ns segnalazione datata 30.10.15 in
merito alla mancanza di illuminazione della prima pensilina fronte binario 1 ed
nelle pensiline dei binari uno e due sono state del tutto ripristinate facendo
rientrare la criticità, si fa presente anche che la pulizia, il confort, e
la sicurezza degli ambienti in stazione
corrispondono come previsto dalle linee guida della carta dei servizi.
Cogliamo
l’occasione per ricordare le nostre
precedenti segnalazioni in partnership col comune di Terme Vigliatore, di messa in esercizio della stazione ricadente
nel medesimo comune ( datate 5.10.13 - 16.10.13-17.05.15 ) che dal
2009 inspiegabilmente risulta essere definitivamente chiusa ed anche in parte
murata, tra l’altro ricadente nella tratta a doppio binario, con un bacino di
utenza comprendente numerosi comuni della zona collinare ed a forte vocazione turistica per la sua
collocazione al centro del golfo che va da Tindari a Milazzo, inoltre nello
stesso comune sono presenti un grosso centro termale con rinomato annesso
centro benessere, e strutture ricettive, al fine di rendere più facile
l’utilizzo del trasporto ferroviario con una offerta commerciale mirata ad
arricchire la mobilità dei numerosi Pendolari/Cittadini della zona interessata,
in conclusione, sarebbe opportuno valutare l’ipotesi di inserire presso la
stazione di Gioiosa Marea l’impianto di informazione visiva o meglio chiamato
lead.
Mondì Francesco Pendolari Messina-Palermo Comitato Pendolari
Siciliani Ciufer
venerdì 15 gennaio 2016
Il Dipartimento Trasporti Regionale convoca, per il 20 gennaio, i Comitati Pendolari Siciliani
Palermo. Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti convoca i Comitati Pendolari Siciliani mercoledì 20 gennaio 2016 alle ore 13:00, presso i locali dell'assessorato, Via Leonardo da Vinci 61, per la verifica dello stato della
programmazione dei servizi e criticità emerse nonché per la calendarizzazione degli incontri propedeutici alla futura programmazione, tenuto conto che entro gennaio è necessario predisporre il nuovo progetto di offerta commerciale per renderlo operativo in previsione del nuovo orario in vigore previsto per giugno 2016.
E' un buon risultato, ottenuto grazie al lavoro dei deputati regionali Angela Foti e Valentina Zafarana del Movimento 5 Stelle, che nella audizioni della IV Commissione e II Commissione del 16 e 17 dicembre 2015 hanno chiesto ed ottenuto dal Dirigente Generale Fulvio Bellomo la possibilità di apportare delle modifiche allo schema di Contratto Ponte per il Trasporto Ferroviario Regionale. Modifiche che abbiamo scritto di nostro pugno e che i deputati del movimento 5 stelle hanno ufficializzato in data 18 dicembre 2015 all'assessore regionale Giovanni Pistorio, al dirigente generale Fulvio Bellomo e al dirigente responsabile IV Servizio Trasporto Ferroviario Regionale Carmen Madonia. Questo è il testo, di una delle modifiche che avevamo scritto, per conto degli onorevoli Foti e Zafarana, affinché venisse inserito nello schema di contratto:
E' un buon risultato, ottenuto grazie al lavoro dei deputati regionali Angela Foti e Valentina Zafarana del Movimento 5 Stelle, che nella audizioni della IV Commissione e II Commissione del 16 e 17 dicembre 2015 hanno chiesto ed ottenuto dal Dirigente Generale Fulvio Bellomo la possibilità di apportare delle modifiche allo schema di Contratto Ponte per il Trasporto Ferroviario Regionale. Modifiche che abbiamo scritto di nostro pugno e che i deputati del movimento 5 stelle hanno ufficializzato in data 18 dicembre 2015 all'assessore regionale Giovanni Pistorio, al dirigente generale Fulvio Bellomo e al dirigente responsabile IV Servizio Trasporto Ferroviario Regionale Carmen Madonia. Questo è il testo, di una delle modifiche che avevamo scritto, per conto degli onorevoli Foti e Zafarana, affinché venisse inserito nello schema di contratto:
Le Parti si impegnano a confrontarsi con rappresentanti delle
Associazioni dei consumatori e dei pendolari, attraverso specifici incontri da convocarsi, di norma, ogni sei mesi, nonché in una sessione plenaria annuale. Scopo di questi incontri è: la verifica del rispetto degli impegni assunti nella Carta dei Servizi, la verifica periodica sullo stato e sulla programmazione dei servizi, sulle criticità emerse e sull’efficacia dei provvedimenti assunti in merito, nonché l’ascolto dei rappresentanti dei
consumatori e dei pendolari in merito alle problematiche rilevate ed eventuali suggerimenti.
Gli incontri di cui sopra si terranno, comunque, in ogni caso
se ne presenti la necessità.
Queste in rosso sono le parti che sono state cassate nell'art. 13 comma 4 dello schema definitivo del Contratto di Servizio firmato tra le parti il 30 dicembre 2015
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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giovedì 14 gennaio 2016
Alla stazione ferroviaria di Patti disservizi ai pendolari dei treni 12763 e 3831
Continua
l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari Siciliani, in
questo caso riguarda la circolazione dei treni in oggetto nel giorno 7.01.16 , i
treni nn. 12763 e 3831 arrivano quasi contestualmente alla stazione di Patti,
rispettivamente dal terzo e primo binario,
i relativi semafori mostrano il segnale rosso, nessuna comunicazione sonora informa i passeggeri quale treno avrà
priorità nella partenza, (informiamo che non sempre le
comunicazioni sonore funzionino a
dovere, specialmente quando potrebbero concorrere ad “offrire informazioni
puntuali e garantire valide soluzioni
alternative di viaggio in caso di
disservizi” nel rispetto quindi
di uno degli impegni contenuti nella Carta dei Servizi offerta dalla Direzione regionale di
Trenitalia.
Quanto
sopra premesso, si invita nuovamente i dipartimenti in oggetto ad attivarsi per evitare siffatti disagi per gli utenti
del servizio ferroviario in quanto non avendo nessun tipo di informazione
sonora su quale treno ha la priorità sulla partenza si trovano innumerevoli
volte a salire su un treno che si crede che abbia precedenza ed invece veder
partire tutt’altro treno arrivando a destinazione in notevole ritardo. (segnalato
anche in data 24.05.15 )
Mondì Francesco Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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domenica 10 gennaio 2016
Palermo-Catania: 30902 minuti di ritardo dei regionali veloci dal 3 maggio al 31 dicembre 2015
A circa otto
mesi di distanza dal cedimento del viadotto Himera sull’autostrada A19, e dall’incentivazione
del servizio ferroviario sulla Catania-Palermo, rendiamo pubblici i dati del
nostro monitoraggio effettuato dal 3 maggio al 31/12/2015. Questi i risultati:
GIORNI
MONITORAGGIO 187
TRENI
MONITORATI 2375
TRENI
IN ANTICIPO 115(4,5%)
TRENI
IN ORARIO 67(2,5%)
TRENI
SOPPRESSI 28(1%)
RITARDO
DA 0 A 5 790(33%)
RITARDO
DA 6 A 10 458(19%)
RITARDO
DA 11 A 20 477(19%)
RITARDO
OLTRE 20 456(19%)
RITARDO
OLTRE 60 46(2,0%)
KM/TRENO
SOPPRESSI 3888
MINUTI
RITARDO 30902
ORE
RITARDO 515 pari a 21
giorni circa
Riepilogo complessivo dei dati del monitoraggio:
TRENI
IN ORARIO (treni in anticipo e in orario) 182
(7%)
TRENI
IN RITARDO (treni in ritardo sino a 5 minuti) 790
(33%)
TRENI
IN RITARDO (treni in ritardo oltre i 5 minuti) 1437
(60%)
TRENI KM
SOPPRESSI 3888
MINUTI
DI RITARDO 30902 pari 515 ore pari a 21 giorni circa.
Questa
invece è la classifica dei treni regionali veloci che hanno accumulato più
ritardo nei mesi del monitoraggio:
1° posto Regionale veloce 3810 con 53 ore di
ritardo
2° posto Regionale veloce 3811 con 50 ore di
ritardo
3° posto Regionale veloce 3802 con 43 ore di
ritardo
4° posto Regionale veloce 3803 con 40 ore di
ritardo
5° posto Regionali veloci 3812 e 3808 con 39
ore di ritardo
6° posto Regionali veloci 3813 e 3809 con 37
ore di ritardo
7° posto Regionali veloci 3806 e 3805 con 32
ore di ritardo
8° posto Regionale veloce 3804 con 31 ore di
ritardo
9° posto Regionale veloce 3802 con 30 ore di
ritardo
10°
posto Regionali veloci 3807 e 3800 con 26 ore di ritardo
Fatto
ciò, desideriamo porre l’attenzione su alcuni aspetti che hanno caratterizzato
il trasporto ferroviario in Sicilia.
Grazie
all’intervento “propizio di madre natura” sull’asse viario Palermo-Catania che
viene anticipato e attuato, visto lo stato di emergenza a partire dal 3 maggio
2015 (a pieno regime), il progetto della nuova offerta commerciale dei treni
regionali veloci Palermo-Catania, al quale Trenitalia stava lavorando per il
cambio orario di dicembre 2015.
I treni
veloci sulla Palermo-Catania c’erano già negli orari ufficiali del 2010 e 2011,
anche se era stata prevista una sola coppia di treni e in orari improponibili.
I treni Regionali
Veloci a cui facciamo riferimento sono il Rv3850 con partenza da Palermo alle ore 6.38 effettuava le fermate di Bagheria, Termini
Imerese, Roccapalumba-Alia, Caltanissetta Xirbi e Enna per arrivare a Catania
alle 9.38 e il Rv3853 con partenza da
Catania alle ore 15.26 effettuava le fermate di Catenanuova-Centuripe, Enna, Caltanissetta
Xirbi, Roccapalumba-Alia, Termini Imerese con arrivo a Palermo alle 18.30. I due treni regionali impiegavano 3
ore circa effettuando 5 fermate a differenza degli attuali che effettuano 3/4 fermate
con gli stessi tempi di percorrenza etra l’altro penalizzando il nodo
ferroviario di Roccapalumba-Alia dove gli attuali regionali veloci non fermano.
Sin da
subito avevamo chiesto alla Regione e a Trenitalia di invertire le partenze dei
due treni: il Rv3850 delle ore 6.38 anziché da Palermo da Catania e viceversa
per il Rv3853 delle ore 15.26, per dar modo ai pendolari della Sicilia
orientale di avere un treno che raggiungesse Palermo nelle prime ore del
mattino e poter rientrare nel pomeriggio a Catania ma non ottenemmo alcuna
risposta.
A maggior
ragione con la firma del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) del
28/02/2013 i tempi di percorrenza della Catania-Palermo venivano dichiarati in
2 ore e 45 minuti.
Quindi i
treni regionali veloci c’erano da prima del cedimento dell’Himera ed erano stati
anche previsti nel CIS, con tempi di percorrenza inferiori ma non sono stati né
concretizzati, né incentivate le frequenze delle corse giornaliere se non per
l’emergenza sull’A19, tra l’altro due anni dopo e non rispettando i tempi
dichiarati di 2 ore e 45 minuti del CIS.
Queste
le corse giornaliere e i tempi di percorrenza per ogni singolo treno:
Regionali Veloci 3804-3806-3808-3812 percorrenza 2 ore e 47;
Regionale Veloce 3810 percorrenza
2 ore e 48;
Regionali Veloci 3802-3807 percorrenza
2 ore e 49;
Regionale Veloce 3801 percorrenza
2 ore e 50;
Regionale Veloce 3803 percorrenza
2 ore e 51;
Regionali Veloci 3800-3805-3809-3813 percorrenza 2 ore e 55;
Regionale Veloce 3811 percorrenza
2 ore e 57.
I dati
del nostro monitoraggio li inoltreremo all’assessore regionale ai trasporti
Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento trasporti dott.
Fulvio Bellomo e alla dott.ssa Carmen Madonia del Dipartimento trasporti Servizio 4° Trasporto Ferroviario,
Riteniamo
che vi sia stata troppa enfasi sui treni veloci della Palermo-Catania da parte
di tutti ed a maggior ragione da parte dell’assessore regionale ai trasporti,
pro tempore Giovanni Pizzo, infatti né
gli assessori né i dirigenti generali che in questi anni si sono susseguiti in
assessorato e al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, hanno
tenuto conto e richiesto, pur essendoci i fondi (30 milioni di euro) previsti e
finanziati dal Contratto di Programma 2007/2011, a Rete Ferroviaria Italiana l’ammodernamento
e la velocizzazione della Palermo-Catania in tutti questi anni, quando invece
oggi si porta avanti a tutti i costi un’opera faraonica di raddoppio tra i due
capoluoghi, con appena 900 milioni di euro circa finanziati su 6/7 miliardi di
spesa per l’intera opera.
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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martedì 5 gennaio 2016
Mobilità, puntualità, comfort e aumenti.
Dovevano essere queste le caratteristiche del trasporto su rotaia in
Sicilia, con il nuovo assetto societario del 2000, infatti, Trenitalia si
impegnava a mettere il cliente al centro dell’attività ferroviaria, cosa che
negli anni bene o male ha fatto. Cosa inversamente proporzionale è quello che
ha messo in atto la Regione Siciliana sul trasporto ferroviario, essendo
l’ultima Regione a sottoscrivere, il 30 dicembre 2015, il primo Contratto di
Servizio per il trasporto ferroviario nella storia della mobilità su ferro in
Sicilia.
Ed
è stata l’unica regione che non ha ritenuto opportuno chiamare ai tavoli del
redigendo contratto i Comitati dei Pendolari, nonostante nel 2014 l’assessore
ai trasporti pro tempore, Nino Bartolotta, aveva ritenuto opportuno, su nostra
richiesta, costituire il Comitato di Verifica e Controllo, composto dai
Sindacati e dai Comitati dei Pendolari.
Chiediamo
ancora una volta all’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio e al
Dirigente Generale del Dipartimento infrastrutture e trasporti, Fulvio Bellomo,
di rendere operativo questo strumento in previsione dei tavoli che si terranno
per l’affidamento definitivo del Contratto di Servizio per il trasporto
ferroviario a Trenitalia sino al 31/12/2026.
Una
grave disattenzione dei governi regionali e nazionali, negli ultimi
quarant’anni, investe la rete ferroviaria isolana costituita da 1378 km di
binari di cui:
Linee
a semplice binario 1200 Km
Linee
a doppio binario 178 Km
Linee
elettrificate a semplice binario 622 Km
Linee
a semplice binario non elettrificate 578 Km
Strade
ferrate risalenti all’Unità d’Italia con limitate opere di riqualificazione e
un’assenza di investimenti rendono l’idea di un trasporto non corrispondente
alle esigenze dei pendolari e al concetto di “mobilità sostenibile ed
integrata”.
Da
quasi 40 anni non si costruiscono nuove ferrovie, l’ultima linea, la
Caltagirone-Gela, risale al 1979 ed è chiusa da circa cinque anni per il crollo
del ponte ferroviario di C.da Angeli in territorio di Niscemi, così come la
Alcamo-Trapani Via Milo chiusa da circa tre anni
Abbiamo
in più sedi evidenziato l’urgenza di riprogettare, ammodernare e velocizzare la
rete regionale in funzione delle nuove direttrici di traffico e di mobilità ma
nulla si muove anzi il tutto è a binario morto.
“Si
è parlato tanto dell'ammodernamento e della velocizzazione della
Catania-Palermo ma ad oggi un nulla di fatto, solo chiacchiere e quattro soldi
di finanziamento, circa 900 milioni di euro, su un’opera di circa sette
miliardi; così come il collegamento ferroviario con l'aeroporto Fontanarossa di
Catania, per non parlare del mancato completamento, dopo trent’anni circa, dei
raddoppi ferroviari “Giampilieri-Fiumefreddo sulla dorsale ionica e
Patti-Castelbuono sulla dorsale tirrenica”.
E
siamo proprio i pendolari, lavoratori, studenti e turisti, a dover sottostare a
disagi e disservizi nonostante il pagamento anticipato del servizio tramite
l’abbonamento settimanale, mensile o con il solo biglietto di corsa semplice.
Aumenti
che dovevano entrare in vigore da gennaio 2017 così era previsto nell’intesa
sottoscritta il 25 giugno 2015 tra la Regione Siciliana e Trenitalia, invece
sono stati anticipati con la sottoscrizione del Contratto di qualche giorno fa.
Biglietti
ed abbonamenti aumentati del 7,7 a partire dal 1 gennaio 2016, aumenti che
graveranno sulle famiglie dalle 60 ai 150 euro annui, sempre che a viaggiare
sia solo un membro della famiglia.
Alcuni
esempi:
Un
abbonamento mensile di 40 km (Messina-Milazzo) l’aumento in un anno incide
circa 60 euro;
Un
abbonamento mensile di 100 km (Catania-Messina) l’aumento in un anno incide
circa 100 euro;
Un
abbonamento mensile di 340 km (Palermo-Siracusa) l’aumento in un anno incide
circa 170 euro.
La
stranezza che desideriamo sottolineare è che sia il costo del singolo biglietto
che degli abbonamenti sono stati arrotondati ai centesimi superiori (es. corsa
semplice fascia 10 km – costo 1,50 x 7,7% = 0,1155 = 1,6155 costo finale mentre
il prezzo alla vendita è di 1,70, arrotondato di 0,08 centesimi, che di per sé
sul singolo non comporterebbero alcuna differenza ma sul totale annuale degli
incassi questo arrotondamento porterà un ulteriore gruzzoletto nelle casse
dell’impresa ferroviaria Trenitalia.
Ci
vuole coraggio nel dire che, grazie all’Alta Velocità, il Paese è più moderno
ed avanzato, vengano a verificare lo stato delle nostre linee ferroviarie per
accertarne la modernità.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
domenica 3 gennaio 2016
I pendolari della Messina-Palermo alla Regione Siciliana: Rivedere i nuovi orari.
Ritardi e incroci che condizionano la vita di tutti i giorni e che, con qualche aggiustamento, potrebbero rendere il servizio più funzionale. Da qui sono state suggerite fermate e modifiche, per venire incontro alle esigenze di chi utilizza il treno per lavoro o studio. A farsi promotore è stato Francesco Mondì, rappresentante dei pendolari della Messina-Palermo. Ha inviato un dossier al Dipartimento regionale ai trasporti e a Trenitalia...
Treno Regionale12754
S. Agata M. - Messina
Nonostante il prolungamento di minuti 5 in
termine corsa alla stazione di Messina centrale non si è risolto il perenne
ritardo nelle fermate intermedie e ultimamente anche in arrivo a Messina C.Le, 10
e 15 minuti di ritardo causa, continua sosta forzata per la coincidenza del
treno ICN 1957 proveniente da Roma T. presso la stazione di Gioiosa Marea in
perfetta violazione dell’articolo 7 della Prefazione all’orario
Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali
rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale tra le 6.00 e le 09.00 e le 17.00 e le 19.00.
Treno Regionale
Veloce 3832 Palermo - Messina
Anticipare la partenza dalla stazione di S.
Agata Militello in direzione Messina alle ore 7.25-7.30 circa.
Invero, la nuova programmazione oraria
ha notevolmente penalizzato la
circolazione del treno in questione, in quanto la partenza è stata posticipata di 8 minuti, salvo
ulteriori ritardi dovuti all’incrocio con il
treno IC notte 1957 Roma Termini-Palermo.
La presente proposta viene suggerita anche
per venire incontro agli studenti che si recano a Brolo e a Patti in modo tale
da conciliare al meglio l’esigenza dello
studio con il minore disagio dovuto
all’utilizzo del treno n. 12754
in partenza alle ore
06.58 spesso in
ritardo.
Treno Regionale 12784
S. Agata M. - Messina
Il
citato treno potrà partire da S. Agata Militello alle ore 7.55 circa
in modo tale da:
-essere utilizzato dagli utenti che
attualmente fruiscono del treno
3832;
-eventualmente ridurre i tempi di
percorrenza sino alla stazione di Patti, effettuando incrocio con il treno 3835
alla stazione di Capo d’Orlando.
Treno Regionale 12763 Messina - S. Agata M.
Introdurre
la fermata alla stazione di San Marco d’Alunzio- Torrenova
Allo stato gli utenti residente nel
suesposto Comune subiscono notevoli
disagi in quanto chi esce da lavoro alle h 14:30 da Messina Milazzo Barcellona Patti Brolo dovrà
aspettare il R12783 che arriva a S.Marco alle h 18:55.
Quanto sopra poiché nel viaggio di ritorno non vi è alcun treno che ferma nella citata
stazione nell’arco temporale compreso
dalle ore 13:48 alle ore 18:54 .
Treno Regionale
Veloce 3831 Messina –Palermo
Una
duplice richiesta:
-concedere
la fermata alla stazione di S. Stefano-Mistretta in modo tale che
gli utenti che utilizzano il treno veloce n. 3830 Palermo-
Messina potranno fruire di un mezzo di
trasporto “parallelo” e più veloce
nell’orario pomeridiano.
-posticipare l’orario di partenza dalla
stazione di Messina, al pari di quanto avveniva in un recente passato per il
treno n. 3843 che partiva dalla stazione di Messina alle ore 14.17
circa. Siffatta modifica potrebbe consentire un vantaggio di tempo per gli utenti in
quanto allo stato attuale il citato
treno effettua una sosta alla stazione di Patti di circa 5
minuti, a Capo d’Orlando di circa 9
minuti, a Zappulla(tecnica) di circa 5 minuti.
Treno Regionale 12765 Messina - Palermo
Conseguenziale alla modifica richiesta per il treno 3831, è il dovere posticipare la partenza del treno 12765 di circa 10 minuti. Il treno in questione riprenderà i
pregressi e consueti tempi di
circolazione modificati con l’orario
di dicembre 2014.
Treno R 12781
Messina Palermo
Posticipare
la partenza da Messina centrale per evitare la sosta forzata di 20 minuti
presso la stazione di Patti, arrivo h 16:35
partenza h 16:55.
Mondì
Francesco Pendolari Messina Palermo Comitato
Pendolari Siciliani - Ciufer
martedì 29 dicembre 2015
Sicilia. Contratto di Servizio e aumenti tariffe del trasporto ferroviario
Al
Presidente della IV Commissione Ars
On.
Maria Leonarda Maggio
Ai
Componenti la IV Commissione
On.le
Presidente
con
la presente desideriamo esternarle tutto il nostro disappunto per non essere
stati mai chiamati al tavolo del redigendo Contratto di Servizio per il
trasporto ferroviario.
Avevamo
chiesto ed ottenuto nel dicembre 2013 dall’assessore, pro tempore, Nino
Bartolotta la costituzione di un Comitato di Verifica e Controllo, composto dai
Sindacati del settore e dai Comitati dei Pendolari, ma è rimasto nei cassetti
degli uffici del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, di questo chieda
conferma al Dott. Fulvio Bellomo, Capo della segreteria tecnica (ad interim) dell’assessore
Bartolotta dal 23/11/2012 al
13/04/2014, oggi Dirigente Generale dello stesso Dipartimento.
On.le
Presidente, a differenza di quanto viene fatto in altre regioni, dagli
assessori regionali ai trasporti prima dell’eventuale sottoscrizione del
Contratto di Servizio, non avviene in Sicilia.
E’
da anni che elemosiniamo incontri con l’Istituzione ma a parte qualche
assessore (Bartolotta e Torrisi) nessuno ha avuto la bontà di sentire cosa avevamo
da dire.
Qualcuno
afferma che noi del sud siamo pendolari di serie’B’ ma come Lei saprà la
differenza tra nord e sud è solo una differenza culturale.
Noi
non ci stiamo ad essere pendolari di serie ‘B’, tenuto conto che nelle altre
regioni italiane: Lombardia, Liguria, Toscana, Campania, gli assessori
regionali ai trasporti hanno fatto sedere ai tavoli del redigendo Contratto i
Pendolari, per fare tesoro dei suggerimenti e/o dell’apporto che i vari
Comitati dei Pendolari potevano dare per la realizzazione di un Contratto di
trasporto più a misura di Pendolari e Utenti.
In
Sicilia tutto ciò non può accadere e quindi non solo siamo pendolari di serie
‘B’ ma anche la politica in questo caso è di serie ‘B’, almeno per essere alla
pari.
Con
il Contratto di Servizio, non ancora firmato, viene fatto un regalo di Natale,
inaspettato, ai Pendolari Siciliani con un anticipo di un anno.
Sotto
l’albero di natale la Regione Siciliana ha fatto trovare un bel pacco regalo agli
oltre 60 mila pendolari siciliani, con un aumento delle tariffe del 7,7 per
cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non
c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una
spesa di circa 70/80 euro a pendolare in un anno e nelle famiglie siciliane ma,
per la Regione Siciliana, anticipare di un anno gli aumenti non è un problema,
tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di
anticipo.
Tenuto
conto che nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 la Regione si impegnava a
garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto
non è stato così.
Considerato
che ad oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato
ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli
abbonamenti per il mese di gennaio 2016, non tenendo conto di quanto
sottoscritto nell’intesa, per la Regione Siciliana dall’assessore ai trasporti,
pro tempore, Pizzo e dal responsabile per Trenitalia Iacono della Divisione
Passeggeri Regionale.
Non
riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana, che dovrebbe
garantire i siciliani avendo firmato un’intesa con date e scadenze ben precise
e dall’altro autorizza l’impresa ferroviaria a fare ben altro…e ancora siamo
all’inizio, speriamo bene!!!
Ci
corre l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Dott. Giovanni Pistorio,
nè il Dirigente Generale dott. Fulvio Bellomo, nè la responsabile del Servizio
IV° dott.ssa Madonia rispondono alle nostre note di segnalazione, inviate alle
email istituzionali, relative ai disservizi/disagi dei nuovi orari voluti dalla
Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani; le uniche risposte ricevute alle
nostre segnalazioni, e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa
Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione regionale che doveva, già dal
gennaio 2015, garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Pendolari e
all’utenza in generale, in virtù dell’Accordo di Programma tra Mit e Mef
siglato a novembre 2014.
Con
la presente, On.le Presidente, chiediamo di essere convocati in audizione in
Commissione Trasporti, per rappresentare le varie problematiche che affliggono
gli oltre 60.000 pendolari siciliani, considerato che nè l'assessore ai
trasporti dott. Giovanni Pistorio, nè il Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo
hanno mai incontrato il nostro "Comitato Pendolari Siciliani" sulle
questioni riguardanti il Contratto di Servizio, nè abbiamo delegato altri
rappresentanti di Comitati Pendolari a rappresentarci nelle sedi Istituzionali.
Certi
dell'accoglimento della nostra richiesta e nell'attesa di un positivo
riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè
Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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lunedì 28 dicembre 2015
Il regalo di Natale della Regione Siciliana a Trenitalia
Un
regalo di Natale inaspettato per i Pendolari Siciliani perchè anticipato di un
anno.
Sotto l’albero
di natale la Regione Siciliana ha messo un bel pacco regalo per i circa 60 mila
pendolari siciliani, un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed
abbonamenti ferroviari.
Non c’è
male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di
circa 70/80 euro annuali nelle famiglie siciliane ma per la Regione anticipare
di un anno non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo
Trenitalia e con un anno di anticipo.
Nell’intesa
sottoscritta il 25 giugno 2015 per la Regione Siciliana, dall’assessore ai
trasporti, pro tempore Pizzo, e per Trenitalia, dal responsabile della
Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Iacona, la Regione si impegnava a
garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto
non è stato così.
A tutt’oggi
il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora
firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da
gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di
giugno.
Non
riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana che da un lato firma
un’intesa e dall’altro autorizza a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo
bene.
Ci corre
l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Pistorio, ne il Dirigente Generale
Bellomo, nè la responsabile del servizio IV dott. Madonia rispondono alle
nostre note di segnalazione per i disservizi relativi ai nuovi orari voluti
dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani, ma a rispondere, e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa
Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione che doveva già dal gennaio 2015
garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Siciliani.
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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