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venerdì 23 marzo 2012

Le continue soppressioni e i relativi disservizi da parte di Trenitalia in Sicilia


Riteniamo doveroso segnalare all’autorità competente di voler intervenire a tutela del cittadino-utente affinché una volta per tutte si faccia luce su queste continue soppressioni e faccia rispettare a Trenitalia quelle condizioni di trasporto che ha sottoscritto nel Contratto di Servizio con il Ministero del Tesoro e dell’Economia. Non è possibile che Trenitalia in Sicilia sia controllore di se stessa, è opportuno che la politica siciliana intervenga a tutela ed a salvaguardia del cittadino-siciliano-utente e del trasporto pubblico ferroviario. Queste continue soppressioni, da parte di Trenitalia, ci penalizzano  molto,  e stanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti pendolari siciliani. Considerato che, Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale ai cittadini. In considerazione di ciò, riteniamo tutto questo inaccettabile da parte di Trenitalia, mentre incomprensibile è, invece, il silenzio del Dipartimento dei Trasporti della Regione Siciliana sui disservizi/disagi di questi ultimi mesi subiti da migliaia di Siciliani e sul tanto atteso Contratto di Servizio.
Nella giornata odierna Trenitalia ha cancellato i primi treni del mattino lasciando allo sbando migliaia di pendolari sulla relazione Siracusa-Catania-Messina e viceversa.
Questi i treni soppressi:
regionale 12866   delle ore 5.10       da Catania per Messina;
regionale 12868   delle ore 5.48       da Catania per Messina;
regionale 12757   delle ore 5.57       da Messina per S.Agata Militello;
regionale 8578     delle ore 6.00       da Catania per Fiumefreddo;
regionale 12805   delle ore 6.08       da Catania per Caltagirone;    
regionale 8577     delle ore 6.48       da Fiumefreddo per Bicocca;
regionale 8579     delle ore 7.12       da Taormina per Catania;
regionale 12874   delle ore 8.00       da S.Agata Militello per Messina;
regionale 12806   delle ore 8.02       da Caltagirone per Catania;
regionale 8582     delle ore 13.20     da Catania per Giarre;
Questi i treni in ritardo:
regionale 3866     delle ore 5.05       da Siracusa per Messina con 74 minuti di ritardo;
regionale 8575     delle ore 5.20       da Taormina per Siracusa con 48 minuti di ritardo;
regionale 3865     delle ore 5.20       da Messina per Siracusa con 29 minuti di ritardo;
regionale 12865   delle ore 5.50       da Messina per Catania con 20 minuti di ritardo;
regionale 8580     delle ore 6.05       da Siracusa per Taormina con 40 minuti di ritardo;
regionale 12867   delle ore 6.45       da Messina per Catania con 5 minuti di ritardo;
regionale 12870   delle ore 6.45       da Catania per Messina con 60 minuti di ritardo;
regionale 3868     delle ore 6.30       da Siracusa per Messina con 31 minuti di ritardo;
regionale 12869   delle ore 8.00       da Messina per Catania con 20 minuti di ritardo;
regionale 8581     delle ore 8.32       da Taormina per Catania con 32 minuti di ritardo;
regionale 12871   delle ore 9.40       da Messina per Catania con 18 minuti di ritardo;
regionale 3870     delle ore 8.45      da Siracusa per Messina partito da Catania con 15 minuti di ritardo è stranamente arrivato a Messina con 12 minuti di anticipo;
regionale 8572     delle ore 13.00     da Siracusa per Catania con 10 minuti di ritardo;

Giosue Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 2 marzo 2012

Tagli ai treni, i deputati siciliani e calabresi presentano un documento

Una risoluzione firmata da tutti i deputati siciliani e calabresi per chiedere al Governo “in qualità di azionista unico del gruppo Ferrovie dello Stato, anche al fine di assicurare la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi, il ripristino immediato di un convoglio ferroviario notturno che garantisca il collegamento di lunga percorrenza dalla Sicilia alle destinazioni finali di Torino, Milano e Venezia”. A presentarla ieri sera, in Commissione trasporti, il deputato Vincenzo Garofalo.
In particolare si chiede al Governo di intervenire nei confronti di Fs per ottenere il ripristino dei treni notte soppressi dal 12 dicembre scorso. Nonostante Fs, dopo le trattative dei mesi scorsi, abbia assicurato la riattivazione di un treno a lunga percorrenza, non ha ancora fatto seguire infatti alle dichiarazioni, una comunicazione ufficiale.
“I disagi sono rilevanti- si legge nel documento- sia in termini economici perché i biglietti per la percorrenza delle tratte sono lievitati, sia per l’oggettiva difficoltà e scomodità ad effettuare in piena notte trasbordi da un treno ad un altro con una evidente lesione del diritto alla mobilità, intollerabile soprattutto quando gli utenti del servizio sono anziani”.
“In gioco- ha dichiarato il deputato messinese- non ci sono solo i posti di lavoro degli ex cuccettisti ma la garanzia di un diritto costituzionalmente garantito quale quello alla continuità territoriale che oggi, appare, innegabilmente compromesso”.

sabato 25 febbraio 2012

Treni annullati e in ritardo, disagi per i pendolari - La Sicilia 24 febbraio 2012


La Sicilia - Venerdì 24 Febbraio 2012 Catania (Provincia) Pagina 43)

Che sarebbe stata una giornata dura, i pendolari in partenza da Giarre l'avevano capito già di prima mattina. Grossi ritardi, poi le prime soppressioni. Nel primo pomeriggio, su quaranta treni in transito nella stazione di Giarre-Riposto, la metà è stata annullata. Una vera e propria odissea quindi, quella vissuta ieri anche dai passeggeri in viaggio da e per Giarre.
Il problema è la presenza di una frana a Spisone (Taormina) provocata dalle forti piogge della notte tra martedì e mercoledì. «Ma dopo un giorno e mezzo - si chiede Orazio Mangano, studente - possibile che l'organizzazione sia così scadente?» In realtà, un'organizzazione sulla carta c'è, ma dalla pianificazione all'applicazione il passo non è sempre breve. C'è chi da Giarre è partito con abbondante ritardo, come i circa quaranta pendolari che alle 7.50 dovevano andare a Messina, e chi ha rischiato di rimanere a Catania, dove il caos regnava sovrano e i tabelloni erano fuori servizio.
Gli impiegati Trenitalia dedicati all'assistenza clienti, pur facendo il possibile, navigavano a vista: «Forse parte un autobus, ma non si sa quando. Potete aspettare il prossimo treno, ma non si sa se parte. E se non parte non sappiamo quando e se ci sarà un nuovo autobus». I pendolari in attesa di conoscere la propria sorte erano quasi tutti giarresi, studenti universitari e lavoratori. Senza l'autorizza! zione da Palermo, non parte nessun bus, i toni si fanno concit! ati e le lamentele sempre più nervose.
Finalmente qualcosa si muove: intorno alle 14 partono da Catania, contemporaneamente, un autobus e un treno, entrambi fermano a Giarre, e i malcapitati pendolari arrivano finalmente a destinazione, seppur con malumore: «È un "servizio da Terzo mondo" dice Alessandro Barbagallo, che viaggia ogni mattina per lavoro sulla tratta Giarre-Catania. «Non ho potuto prendere il treno che partiva da Catania alle 13.20, quello composto da un solo vagone e diretto a Giarre Riposto - spiega Rita Contarino, studentessa -. Perché le persone erano tutte sui gradini a ridosso delle porte, che quindi non potevano essere aperte». «Com'è possibile che Trenitalia non si sappia organizzare, almeno per garantire il servizio fino alle stazioni prima della frana?» si chiede Alfina Arena, altra passeggera.
«Con i bus abbiamo coperto il 98% dei treni soppressi sulla tratta Messina-Catania» spiegano da Trenitalia, aggiungendo che «a Catania, Ta! ormina, Messina e Siracusa ci sono gli uffici di customer care, per offrire assistenza e informazioni». Quanto ai bus sostitutivi, Trenitalia fa sapere che «non possono garantire il rispetto degli orari, ma la riapertura di tutta la linea è prevista per domenica mattina».
Ancora disagi, dunque, per i viaggiatori già stanchi: tutto il pomeriggio, alla stazione di Giarre, per chi è in partenza per entrambe le direzioni l'incertezza è totale. «Aspetto da un'ora, alla biglietteria non sanno niente. Avevo un colloquio di lavoro, se arrivo tardi è chiaro che non mi assumeranno mai», si lamenta una ragazza, seguita da un'altra che doveva fare un esame all'Università: «Avrebbero potuto mettere un annuncio sul sito, per avvisare dei possibili disagi, così ci saremmo organizzati in modo alternativo». C'è anche un gruppo di turisti provenienti dall'Alto Adige: «Da noi non sarebbe mai successo - commentano - ma sappiamo che qui è considerato normale…»
La Sicilia - Lorena Leonardi

venerdì 24 febbraio 2012

Co-finanziamento acquisto treni tipo “Minuetto”, relativo piano di ammortamento e le continue soppressioni dei treni regionali in tutta la Sicilia

Lettera aperta: Al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità, al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità - Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario, ai Signori Deputati all’ARS e agli Organi di Stampa

Oggetto: Co-finanziamento acquisto treni tipo “Minuetto”, relativo piano di ammortamento e le continue soppressioni dei treni regionali in tutta la Sicilia.

Alla luce delle soppressioni dei treni avvenute in questi ultimi anni e che continuano a tutt’oggi a verificarsi in maniera generalizzata in tutte le relazioni ferroviarie, mi sembra doveroso, dato che tali soppressioni hanno penalizzato e continuano a penalizzare gravemente i pendolari e l’utenza in generale, porre alcuni quesiti all’Assessore regionale ai trasporti ed al Dipartimento trasporti in merito a quanto previsto nel piano di ammortamento relativo all’acquisto dei treni “Minuetto”:
  • Quali e quanti dei treni soppressi e quindi di km/treno non effettuati rientrano in questo piano di ammortamento sin dalla stipula dell’accordo e dell’entrata in vigore?
  • E se vi rientrano, dovranno essere rimessi in esercizio i km/treno non effettuati da parte di Trenitalia o Trenitalia dovrà restituire la parte corrispondente in denaro alla Regione Siciliana?
  • I 209.000 km/treno previsti nel piano di ammortamento in quale relazione sono stati impiegati dal 2005 ad oggi?  E se è il Dipartimento dei Trasporti ad indicare dove e come distribuirli sulle relazioni oppure è a discrezione di Trenitalia la suddivisione?
Questi sono gli interrogativi ai quali la Regione dovrà rispondere viste le premesse, considerato che tale operazione doveva consentire, con l’utilizzo dei suddetti convogli in tutto il territorio siciliano, il miglioramento della qualità del servizio e la velocizzazione del trasporto ferroviario, cosa che a tutt’oggi non è ancora avvenuta, anzi è peggiorata di molto.
Nell’anno 2002 e precisamente il 17 luglio 2002 la Regione Siciliana ha ritenuto sottoscrivere un Protocollo d’intesa con Trenitalia per il co-finanziamento di 40 treni tipo “Minuetto”. L’operazione si concretizza con la sottoscrizione tra le parti, Regione Siciliana e Trenitalia, dell’Accordo Procedurale Attuativo il 15 aprile 2004 per il co-finanziamento dell’acquisto da parte di Trenitalia S.p.A. di quaranta treni tipo “Minuetto”, di media capacità, - di cui n. 30 nella versione a trazione elettrica e n. 10 nella versione a trazione diesel - per un importo complessivo di 153 milioni di Euro, in conto investimenti, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di Euro da parte di Trenitalia S.p.A.
Nel protocollo d’intesa, così come nell’accordo attuativo, era previsto l’impegno di Trenitalia S.p.A. a restituire la parte co-finanziata dalla Regione Siciliana in rate annuali, pari alle rate di ammortamento (2.300.000,00 euro), sotto forma di incremento dei treni/Km effettuati in Sicilia secondo il piano nell’allegato ‘A’ (si allega in copia) di ulteriori servizi stimati in circa 209.000 treni/km/annui, rispetto agli attuali i km/treni/ annui, così come derivanti dall’Accordo quadro tra lo Stato e le Regioni approvato dalla Conferenza permanente Stato-Regioni nella seduta del 18/06/1999.

Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI                                                                                                                                        

domenica 15 gennaio 2012

Treni Cancellati tra Palermo e Termini Imerese e viceversa

Da lunedì 16 gennaio 2012 a domenica 15 aprile 2012, per interventi di adeguamento tecnologico sui rotabili, i treni Regionali subiranno le seguenti modifiche: CANCELLATI.
In totale sono tredici coppie di treni che giornalmente percorrono 37 km/treno in andata e 37 km7treno in ritorno pari a 962 km/treno al giorno soppressi. Facendo due calcoli... quanti km/treno saranno cancellati in questi tre mesi circa???

lunedì 4 aprile 2011

Disagi e disservizi per i pendolari della Messina-Catania-Siracusa, per un guasto al locomotore.

Un guasto al locomotore del treno n. 12865 tra le due stazioni di Calatabiano e Fiumefreddo di Sicilia ha paralizzato per qualche ora il traffico ferroviario sulla relazione Catania-Messina.
Il treno era previsto in arrivo alla stazione di Fiumefreddo alle ore 7.01 ma qualche Km prima dell'arrivo alla stazione per un guasto al locomotore si blocca sulla strada ferrata paralizzando così il traffico ferroviario in tutte e due le direttrici Catania e Messina.
Il locomotore guasto è stato trainato sino alla stazione di Fiumefreddo, circa un'ora dopo (7.57) l'arrivo previsto nella stessa stazione. Il disagio per i pendolari della fascia ionica oggi sono stati enormi, per gli enormi ritardi accumulati e precisamente:
  • il treno n. 12865 con arrivo a Catania alle ore 07.42 è stato soppresso a Fiumefreddo di Sicilia, i passeggeri sono stati fatti trasbordare sul treno 8579 accumulando così un ritardo di 95 minuti circa;
  • il treno n. 8579 con arrivo a Catania alle ore 08.12 è arrivato alle ore 09.17 con 65 minuti di ritardo;
  • il treno n. 12867 con arrivo a Catania alle ore 08.54 è arrivato alle ore 09.44 con 50 minuti di ritardo;
  • il treno n. 12870 con arrivo a Messina alle ore 08.27 è arrivato alle 09.27 con 60 minuti di ritardo;
  • il treno n. 8570 con arrivo a Taormina alle ore 08.15 è stato soppresso alla stazione di Giarre-Riposto.
Tra l'altro da segnalare che alla stazione di Acireale, molta gente non è potuta salire sul treno 8579 perchè stracolmo, ed ancora da far rilevare che al suddetto treno non è stata concessa la fermata di Catania-Ognina, creando ulteriori disagi ai pendolari.

Disservizi e disagi, ore di lavoro da recuperare, ore di studio perse e spese da affrontare per chi non è potuto scendere alla stazione di Catania-Ognina. Chi paga per tutto questo?

mercoledì 15 dicembre 2010

I Ritardi, le soppressioni e la scarsa informazione alla stazione centrale di Catania

Molti sono stati i ritardi e le problematiche conseguenti alla stazione centrale di Catania, che il popolo dei pendolari della fascia ionica ha dovuto subire nella giornata di oggi 15 dicembre 2010 a partire dalla tarda mattinata.

Soppressioni e ritardi che hanno creato enormi disagi e scompiglio a tutti i pendolari della Catania-Messina e non solo, poichè sono stati soppressi treni per Caltanissetta treno n. 8671, Gela e Palermo treno n. 3853.

I ritardi di oggi sulla relazione Siracusa-Catania-Messina e viceversa:

treno n. 12872 minuti 42 - treno n. 12876 minuti 22, treno n.12878 minuti 78, treno n.12880 minuti 96, treno 12882 minuti 83, treno 8582 minuti 48, treno 8574 cancellato, treno 8584 cancellato, treno 8586 cancellato, treno n.12811 minuti 110, treno n. 12873 minuti 64, treno n.8571 minuti 26, treno n. 12875 minuti 60, treno n. 12877 minuti 34, treno n. 3869 minuti 34, treno n. 12879 minuti 31, treno 12881 minuti 34, treno n. 12871 minuti 24, treno n. 3871 minuti 45, treno Exp n.1945 minuti 78, treno Exp n.1934 minuti 68, treno Ic n.721 minuti 56.

Questi sono i treni che già dalle ore 11 circa del mattino sino a stasera sono in ritardo nella relazione in questione.

L'inconveniente tecnico così come veniva annunciato alla stazione centrale di Catania, tra la stazione centrale di Catania e quella di Ognina, ci poteva anche stare visti i lavori in corso del raddoppio, vista la pioggia di oggi. Quello che invece, desideriamo segnalare ai responsabili di Rete Ferroviaria Italiana della stazione centrale di Catania è la non tempestiva e chiara informazione all'utenza. Non è possibile dare il seguente annuncio: Si avvisa la clientela che il traffico ferroviario tra catania e Messina è interrotto per un problema tecnico alla stazione di Ognina". Questa poteva essere, nell'immediato, una tempestiva informazione, ma occorreva in un secondo momento dare almeno delle indicazioni chiare sulle partenze o sulla cancellazione dei treni, ciò per dare modo a tutta l'utenza di poter decidere se continuare ad aspettare un treno che non si sapeva quando partiva e poter decidere se continuare ad aspettare o scegliersi un mezzo alternativo.

Riteniamo che il perdurare di tale disagi dovrà essere comunicato in modo tempestivo e chiaro a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica, almeno per dare l’opportunità di poter scegliere e decidere se continuare ad aspettare un treno che non si sa quando parte, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un mezzo alternativo per raggiungere la propria residenza, i luoghi di lavoro e/o studio. Occorre rivedere quanto viene acclarato nella Carta dei Servizi di Rete Ferroviaria Italiana in merito alla tempestiva e chiara informazione all'utenza, specialmente in questi casi.

mercoledì 27 ottobre 2010

Lunga percorrenza sparita senza contratto di servizio - QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo

Non usa giri di parole Giosuè Malaponti, comitato pendolari Messina-Catania-Siracusa per denunciare la fase che attraversano le ferrovie siciliane. Innanzitutto il contratto di servizio le cui linee guida sono state predisposte dall’estate scorsa, ma di cui ancora non si vedono gli sviluppi. 
“Attualmente Trenitalia – ha spiegato Malaponti – ha il contratto solo col ministero e quindi deve assicurare un servizio minimo, ma fino ad un certo punto”. Secondo il responsabile regionale del comitato pendolari esiste una sorta di strategia per cui la dismissione di alcune linee farebbe parte di un progetto per spingere verso il nuovo contratto. Ma i numeri sono disarmanti. “Abbiamo voluto monitorare il trasporto ferroviario regionale – si legge in una nota del comitato - da lunedì 4 a sabato 9 ottobre. In tutta questa settimana Trenitalia ha operato la soppressione di circa 70 treni in quasi tutta la regione per un totale di circa 6.500 km/treno, arrivando così ad un totale complessivo, dei sei giorni monitorati, di circa 10.000 km/treno”. 

martedì 12 ottobre 2010

Soppressioni dei treni regionali e relativi disagi/disservizi ai pendolari siciliani

Allarmati dalle prime soppressioni operate da Trenitalia, abbiamo voluto monitorare il trasporto ferroviario regionale da lunedì 4 a sabato 9 ottobre. In tutta questa settimana Trenitalia ha operato la soppressione di circa 70 treni in quasi tutta la regione per un totale di circa 6500 km/treno. A questi abbiamo voluto sommare i circa 3500 km/treno non effettuati nella relazione Palermo Centrale - Palermo Notarbartolo (chiusa per lavori all’anello ferroviario), arrivando così ad un totale complessivo, dei sei giorni monitorati, di circa 10000 km/treno. Riteniamo necessario e doveroso, fare presente che occorre annullare urgentemente queste soppressioni o per lo meno capire quali sono le vere problematiche di queste soppressioni, mancanza di materiale rotabile, guasti, la mancata sottoscrizione del Contratto di Servizio, etc... Questa dura presa di posizione da parte di Trenitalia ci penalizza molto, queste soppressioni hanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti pendolari siciliani. Considerato che, Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, aspetto che va sempre tenuto nella massima considerazione.

Desideriamo mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario si basino molto sull’orario di trasporto per effettuare scelte, non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. È necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore e che, inoltre, tutte le variazioni vengano concordate con largo anticipo, in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.

Ritengo che il perdurare di tale disagi dovrà essere comunicato in modo tempestivo e chiaro a tutta l’utenza pendolare, almeno, per dare l’opportunità di poter scegliere e decidere se continuare a viaggiare in treno, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un altro mezzo alternativo.

Concludo facendo presente che, il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i Siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità.

In considerazione di ciò, riteniamo tutto questo inaccettabile da parte di Trenitalia, mentre incomprensibile è, invece, il silenzio del Dipartimento dei Trasporti della Regione Siciliana sul Contratto di Servizio e sui disservizi/disagi di questi ultimi giorni subiti da migliaia di Siciliani.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari

venerdì 8 ottobre 2010

Le soppressioni dei treni in Sicilia...continuano (agg. al 08/10/2010)

Continuano, senza alcun motivo apparente, le soppressioni dei treni in quasi tutta la Sicilia, da parte di Trenitalia, anche se una motivazione ci sarebbe: la ancata sottoscrizione del contratto di servizio. Abbiamo voluto monitorare da lunedì 4 ottobre ad oggi il trasporto ferroviario in alcune relazioni siciliane, e con nostra amara sorpresa abbiamo riscontrato che giornalmente Trenitalia sopprime dai 10 ai 25 treni al giorno, con una perdita di circa 1000 km/treno giornalieri.
Nel dettaglio:
lunedì 4 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Siracusa-Giarre-Taormina e Gela-Caltagirone-Catania 12 corse treno per un totale di circa 1330 km/treno non effettuati;
mercoledì 6 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Palermo-Termini Imerese 15 corse treno e sulla Relazione Siracusa-Catania e Giarre-Catania-Caltagirone-Gela 8 corse treno per un totale di circa 1450 km/treno;
giovedì 7 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Catania-Palermo 1 corsa treno;
sulla relazione Siracusa-Taormina 1 corsa treno;
sulla relazione Agrigento-Palermo 1 corsa treno;
sulla relazione Palermo-Termini Imprese 5 corse treno;
sulla relazione Catania-Caltagirone-Gela 2 corse treno;
per un totale complessivo di circa 980 km/treno non effettuati.
venerdì 8 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Catania-Palermo 2 corse treno;
sulla relazione Agrigento-Palermo 4 corse treno;
sulla relazione Palermo-Termini Imprese 6 corse treno;
sulla relazione Catania-Caltagirone-Gela 3 corse treno;
sulla relazione Giarre-Catania 2 corse treno;
per un totale complessivo di circa 1920 km/treno non effettuati.
Se tiriamo le somme, non avendo potuto effettuare il monitoraggio di martedì 5 ottobre e delle altre relazioni quali Ragusa e Trapani, in quattro giorni Trenitalia ha soppresso 63 treni e non ha effettuato percorrenza per circa 5680 km/treno.
Desidero sollevare il problema dei disagi arrecati a tutta l’utenza siciliana, ma ciò che più interessa all’utenza pendolare, è che il Dipartimento dei Trasporti della Regione Siciliana intervenga urgentemente in questa assurda e strana situazione. Tra l’altro desidero chiedere del perchè non è stato ancora sottoscritto il contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario si basino molto sull’orario di trasporto per effettuare scelte, non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. È necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore e che, inoltre, tutte le variazioni vengano concordate con largo anticipo, in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
È inammissibile quanto sta accadendo al trasporto ferroviario in Sicilia, con il tacito silenzio da parte del Dipartimento dei Trasporti della regione.
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari

lunedì 4 ottobre 2010

Le soppressioni di lunedì 4 ottobre 2010

Ci pregiamo segnalare le soppressioni che Trenitalia ha operato nella giornata di oggi 4 ottobre 2010:

Treno 8575 delle ore 05.20 in partenza da Taormina sino a Siracusa;
Treno 8574 delle ore 15.27 in partenza da Catania sino a Taormina;
Treno 8583 delle ore 16.50 in partenza da Taormina sino a Catania;
Treno 8597 delle ore 15.40 in partenza da Giarre sino a Catania;
Treno 8572 delle ore 13.00 in partenza da Siracusa sino a Taormina;

Treno 12807 delle ore 12.23 in partenza da Catania sino a Gela;
Treno 12809 delle ore 13.15 in partenza da Catania sino a Gela;
Treno 12813 delle ore 17.50 in partenza da Catania sino a Gela;
da tenere presente che su cinque corse giornaliere tre sono state soppresse.

Treno 12804 delle ore 05.47 in partenza da Gela sino a Catania;
Treno 12806 delle ore 07.04 in partenza da Gela sino a Catania;
Treno 12808 delle ore 12.40 in partenza da Gela sino a Catania;
Treno 12814 delle ore 17.30 in partenza da Gela sino a Catania;
da tenere presente che su cinque corse giornaliere quattro sono state soppresse.

Certamente sono stati provocati enormi disagi ai pendolari che oggi si sono recati nelle varie stazioni per raggiungere i vari luoghi di lavoro e/o studio ed hanno avuto l’amara sorpresa di trovare il proprio treno soppresso. Non staremo qui a chiedere ed a lamentare come sempre la mancata attenzione verso la propria clientela, ma penso che sia arrivato il momento di porre alcune domande, ed ottenere delle risposte da parte di chi gestisce il servizio di trasporto, in questo caso Trenitalia e dell’organo che eventualmente dovrebbe controllare l’operato di Trenitalia.

Le soppressioni che di volta in volta Trenitalia opera, vengono concordate con qualcuno? E se concordate e pianificate, perché non viene tempestivamente informata la clientela? Quali sono le motivazioni ufficiali per queste continue soppressioni? I chilometri treno non adoperati in queste soppressioni verranno riutilizzati in ulteriori corse treno? Sono previste delle penali nei confronti di Trenitalia? E se sono previste chi li deve ottemperare? Concludo facendo una riflessione se un pendolare impedisce la partenza di un treno, lo stesso viene denunciato per interruzione di pubblico servizio. Mi chiedo, viste tutte queste soppressioni, se non si ravvisa invece l’interruzione di pubblico servizio da parte di chi effettivamente deve garantire un trasporto efficiente ed efficace.

Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

giovedì 26 agosto 2010

Soppressioni, ritardi e disagi per i pendolari della fascia ionica

Sta diventando sempre più difficile mantenere lo standard della puntualità dei treni in Sicilia, in modo particolare sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, per non parlare delle altre relazioni.
Desidero sottoporre all’attenzione dei dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, di Trenitalia e dei Dirigenti dell’Assessorato regionale ai trasporti, a parte i ritardi giornalieri, le soppressioni improvvise dei primi treni del mattino e le problematiche vissute dai pendolari alla stazione centrale di Catania e sull’intera relazione in questi ultimi mesi.
Alla stazione centrale di Catania, i ritardi non si contano più, interruzioni, guasti agli scambi che bloccano la circolazione (vedi le stazioni di Cannizzaro, Bicocca, Acquicella, Giampilieri, Fiumefreddo, Alcantara).
Le soppressioni del treno 8577, 8578, 8580 nei giorni 25 e 26 agosto, del treno 12882 il 27 luglio, i continui ritardi ai treni 3865 (118 min.), 8575 (27 min.), 12865 (12 min.), 12867 (7 min.),12878 giornalmente dai 10 ai 20 min.), 12880.
Le mancate tempestive informazioni all’utenza nelle varie stazioni.
L’altro aspetto che vogliamo evidenziare, sono gli eccezionali recuperi dei ritardi su tutte le relazioni ferroviarie. Quello che abbiamo controllato in questi ultimi giorni è riferito al treno 12878 del 24 agosto che è partito dalla stazione di Catania con circa 20 minuti di ritardo per arrivare a Messina con un ritardo di soli 3 minuti. Il treno in questione sino alla stazione di Taormina aveva ancora 17 minuti di ritardo. Da Taormina a Letoianni ne recupera 5; da Letoianni a S.Teresa di Riva ne recupera altri 4 per quasi azzerarlo alla stazione di Alì Terme perché ha solo un minuto di ritardo ed arrivare alla stazione di Messina con 3 minuti. Ci chiediamo e chiediamo ai dirigenti ferroviari del movimento come può recuperare il treno in questione 17 minuti solo nel tratto tra Taormina e Alì Terme che sono 33 km da percorrere come da orario in 42 minuti? La risposta, secondo noi, è evidente, Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per poter azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi.
Infine, desideriamo capire quale sarà il futuro del trasporto ferroviario in Sicilia; se allo stato attuale, nelle grandi e medie stazioni, vi sono i dirigenti del movimento ancora in servizio e stiamo riscontrando questi gravi disservizi per quanto riguarda la mancata e tempestiva informazione all’utenza, monitor che di colpo si spengono e non danno più nessuna informazione, se non dei codici di reset e molte delle volte sono completamente spenti. Questo è solo l’inizio, se consideriamo che tra qualche anno al massimo, completati i sistemi tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria, tutte le stazioni ivi comprese quella di Messina, Catania e Siracusa, già la maggior parte delle piccole stazioni sono divenute negli anni fermate impresenziate, verranno definitivamente chiuse e a dirigere tutto il traffico ferroviario siciliano sarà solamente la sala operativa di Palermo.

GIOSUÈ MALAPONTI - Comitato pendolari Me-Ct-Sr

giovedì 3 dicembre 2009

I Pendolari incontrano Trenitalia Spa

All’Assessore regionale ai trasporti Sen. Nino Strano

Al Direttore Dipartimento trasporti Regione Avv. Giovanni Lo Bue

Al Dirigente Area Trasporto ferroviario Dott. Ignazio Coniglio

Al Direttore della Direzione Regionale di Trenitalia Dott. Stefano Carollo

Al Direttore della Direzione Regionale di RFI Ing. Alfonso Belluccia

Agli Organi di Stampa

Ci pregiamo invitare le S.V. Ill.me, a partecipare all’incontro tra i pendolari della fascia ionica, la Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia e i Dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, che si terrà mercoledì 09 dicembre 2009 alle ore 15.00 alla Stazione Centrale di Catania presso l’Unità Territoriale 1° piano, per discutere sulle seguenti problematiche:

- Orari e percorrenze anno 2010;
- Ritardi e soppressioni dei treni 3889,12801 3856, tutt’ora soppressi;
- Mancata sottoscrizione del Contratto di Servizio;
- Circolazione e movimento dei treni nelle fasce orarie dei treni dei pendolari;
- Provvedere al miglioramento dei servizi a bordo e nelle stazioni, soprattutto in quelle impresenziate (Info arrivi e ritardi, climatizzazione, manutenzione dei mezzi, pulizia, igiene, comfort, etc...);
- Informazioni tempestive all’utenza sia a bordo treno che nelle stazioni;
- Rivisitazione dei tempi di percorrenza, e considerare la possibilità di modulare le frequenze delle corse dei treni regionali a quelle dei diretti;
- Situazione sul raddoppio ferroviario Fiumefreddo - Giampilieri;
- Considerare la possibilità di trasformare le soste tecniche in fermata alla stazione di Alcantara;
- Considerazioni sulle strategie anti-evasione della DTR di Trenitalia;
- Conoscere le strategie della Direzione regionale Sicilia di Trenitalia, rivolte al miglioramento e    all’incentivazione dei servizi ferroviari sulla relazione Messina-Catania-Siracusa.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, per eccellenza ecologico, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza in generale ed in modo particolare all’utenza pendolare, e a tutelare il cittadino che giornalmente è costretto a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio posto di lavoro, studio e altro.
Non riteniamo giusto, che a piangerne le conseguenze per i disservizi creati da un trasporto pubblico ferroviario carente, sia nella qualità che nelle infrastrutture, siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale, siamo convinti che da questo incontro, debba scaturire finalmente, un progetto comune da parte degli Enti Locali preposti, affinché si inizi veramente ad attuare quel Piano Regionale dei Trasporti che la Regione Siciliana ha realizzato nel 2004, ma che è rimasto a binario morto.
Il cittadino non si aspetta semplicemente di essere trasportato in condizioni sempre più sicure, desidera anche condizioni di trasporto semplici e flessibili, desidera inoltre, che i suoi diritti siano meglio tutelati.
L'utente vuole infine disporre di un trasporto pubblico efficiente ed efficace.

Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tali problematiche, porgo a nome del Comitato, cordiali saluti.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

L’Italia dei treni dei pendolari va a una sola velocità: in ritardo

Articolo tratto dal quotidiano la Sicilia di giovedì 03 dicembre 2009
(Maria Ausilia Boemi)

LEGAMBIENTE. Monitoraggio nazionale nell’ambito della campagna «Pendolaria»: puntualità miraggio da Milano a Palermo

E in Sicilia si viaggia tra convogli soppressi, sporchi o non climatizzati

CATANIA. E’ sempre più dura la vita dei pendolari ’Italia: mentre sfrecciano loro davanti (dove ci sono) i treni ad alta velocità che non li riguardano,sono costretti a trascorrere parte della loro giornata in spostamenti alle prese con continui ritardi – in Italia un treno pendolare ogni tre non viaggia in orario, come rilevato da Legambiente –, vagoni sporchi o non climatizzati adeguatamente, convogli soppressi e mancanza di un’informazione tempestiva agli utenti. Secondo un’indagine nell’ambito della campagna «Pendolaria 2009» di Legambiente – con rilevazioni effettuate nella fascia oraria dalle 7 alle 9,30 del 23, 24 e 25 novembre – su 1.216 treni monitorati, ben 430 – la maggioranza – hanno accumulato un ritardo superiore ai cinque minuti (quello ritenuto accettabile), solo 374 sono giunti in orario, i rimanenti 412 hanno avuto lievi ritardi.Il record di treni in ritardo spetta a Milano: alla stazione Cadorna sono arrivati in ritardo il 59% dei treni, a Milano centrale il 57%, a Roma Termini il 54% dei convogli.Seguono a ruota Palermo (con solo il 16% dei treni monitorati in orario, il 41% in ritardo di pochi minuti, il 43% in ritardo di oltre 5 minuti), Salerno (con il 37% dei convogli con ritardi superiori ai 5 minuti), Torino (con il 32% dei treni che hanno accumulato ritardi cospicui) e Messina (il 30% dei treni ha ritardi superiori alla soglia di tolleranza dei 5 minuti). Chiude la classifica la stazione di Genova Principe con «solo» il 18% dei treni in ritardo oltre i 5 minuti.E se il trofeo di «treno lumaca» spetta al regionale tra Albano Laziale e Roma (con una velocità media di percorrenza tra i 30 e i 36 km/h), non va meglio alla Sicilia:«Solo per fare un esempio di martedì – racconta il coordinatore del comitato pendolari Messina-Catania- Siracusa, Giosuè Malaponti, 13 anni di pendolarismo alle spalle – i primi 2 treni che trasportano molti pendolari sulla tratta da Messina a Siracusa hanno accumulato, rispettivamente,40 e 20 minuti di ritardo.Ci sono poi treni che giornalmente accumulano ritardi, come il 12819 che parte da Messina alle 12,10 e dovrebbe arrivare a Catania alle 14,10, ma che prima delle 14,24 non arriva quasi mai».Ma i pendolari non devono combattere solo contro i ritardi:«Ad esempio, dal 19 ottobre sono stati soppressi ingiustificatamente 2 treni sulla Messina-Catania-Siracusa:il 3889 che partiva per Siracusa da Messina alle 5,25 e il 12801 che partiva da Taormina alle 5,20 diretto a Catania. Al loro posto è stato attivato un altro treno – il 3841 – che parte da Messina alle 4,45 e arriva a Siracusa. L’attivazione di questo solo treno, che parte quasi tre quarti d’ora prima di quello soppresso da Messina, ha costretto i pendolari a svegliarsi un’ora prima e arrivare a destinazione con largo anticipo, quando è ancora troppo presto per andare in ufficio».
Ma al danno Trenitalia non fa mancare anche la beffa: «Questo nuovo treno – continua Malaponti – non è segnalato sul sito dove si possono acquistare i biglietti e dove invece sono rimasti indicati i due treni soppressi: secondo me ci sono gli estremi di una truffa e, in proposito, l’Adoc sta presentando un esposto-denuncia al garante».Né va meglio sulla linea tirrenica: ad esempio, con i nuovi orari, è possibile andare da Sant’Agata di Militello a Messina, ma non si può poi tornare indietro.E ci sono poi i treni sporchi, o la climatizzazione a singhiozzo (in alcune carrozze sì, in altre no), o la scarsa manutenzione delle aperture delle porte: «L’altra mattina – racconta ancora Malaponti – 200 persone sono state costrette ad entrare da un’unica porta». Il che vuol dire accumulare ritardi. «Trenitalia sui convogli e Rete ferroviaria italiana nelle stazioni – lamenta poi il coordinatore dei pendolari – non danno agli utenti la tempestiva informazione, come previsto dalla carta dei servizi. E, nelle stazioni non presenziate, ciò può anche comportare dei pericoli».In Sicilia resta in sospeso la questione del contratto di servizio da 110 milioni di euro tra la Regione e Trenitalia, contratto dal quale dipende la decisione di Trenitalia se potenziare o affossare definitivamente il servizio: «Come pendolari – spiega Malaponti – abbiamo chiesto di potere esaminare il contratto prima della firma, per dare i nostri suggerimenti, visto che viviamo giornalmente sulla nostra pelle le pecche del servizio. Ma non abbiamo avuto risposta».Infine,sulla rete ferroviaria restano misteri inspiegabili: come quello di due treni che, per percorrere la tratta tra Catania e Messina, impiegano entrambi un’ora e 57 minuti:«Il giallo – sorride Malaponti – è che uno fa 9 soste, l’altro 23. E allora, come possono avere gli stessi tempi di percorrenza?».

martedì 3 novembre 2009

Considerazioni sulle risposte relative alle soppressioni

Dopo aver letto l’email di risposta, abbiamo ritenuto opportuno e necessario, dover fare alcune considerazioni:
E’ palesemente evidente che i treni 3889 e 12801, allo stato di fatto sono stati soppressi, è evidente inoltre, che il nuovo treno 3841 così come scrive Trenitalia ha assorbito la traccia del treno 12801 ma, non quella del treno 3889 che ha creato enormi disagi all’utenza pendolare;
Ci sorprendono invece le motivazioni che vengono date a queste soppressioni:
1 - mancata sottoscrizione del Contratto di Servizio;
2 - necessità di recuperare il materiale da sottoporre a manutenzione.

Tenuto conto che il comunicato stampa del 16 ottobre recitava testualmente: “Le violente ondate di maltempo dei giorni scorsi hanno determinato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai treni che rendono necessaria, a partire dal prossimo lunedì 19 ottobre, una temporanea modifica dell’offerta ferroviaria regionale”.
Inconcepibile invece, il fatto di non poter sopprimere e/o accorpare anziché i primi treni del mattino o gli ultimi della sera, corse treno nell’arco della giornata  che certamente avrebbero arrecato un disagio minore a tutta l’utenza pendolare siciliana.
I km/treno, viste le soppressioni e/o accorpamenti, non utilizzati dal 19 ottobre che fine fanno?
Quanti sono i km/treno per l’anno in corso?
Quali sono le penali in questi casi?
Domande che certamente resteranno senza nessuna risposta.

La Risposta di Trenitalia al Dipartimento Trasporti della Regione, sulla nostra richiesta relativa alle soppressioni

Il 27 ottobre 2009 inoltravamo una nostra segnalazione all'Assessorato regionale ai trasporti e al Dipartimento Trasporti relativamente alle soppressioni dei treni attuata da Trenitalia a partire dal 19 ottobre.

Segnalazione che il Dipartimento trasporti l'indomani girava al Direttore del trasporto regionale di Trenitalia.

Ieri 2 novembre, abbiamo ricevuto dal Dipartimento Trasporti la risposta che la Direzione regionale di Trenitalia ha dato in merito alla nostra segnalazione e che riporto fedelmente:

"Egreg. Sig. Malaponti,

facendo seguito alla email inviataLe in data 28 ottobre (dove mi informava che aveva girato la nostra segnalazione), le comunico che, con riferimento alle segnalazioni da Lei fatte sulla relazione in oggetto, la Direzione reg.le Sicilia di Trenitalia mi ha fornito le seguenti informazioni:

- gli interventi d’orario della relazione Messina – Catania, i treni 12801 (Taormina – Siracusa) e 3889 (Messina – Siracusa) non sono stati soppressi ma sostituiti dal nuovo treno 3841 che ha assorbito la traccia del 12801 da Taormina, come peraltro confermato dallo stesso Malaponti.

- che il treno 8585, che ha registrato un incremento della frequentazione in seguito all'accorpamento di cui sopra e già al massimo della capienza prevista è stato sostituito, come da Lei richiesto, con materiale rotabile MDVE.

Inoltre, sempre secondo quanto riferito dalle Ferrovie, si fa presente che la scelta dei treni in questione è stata determinata da tre fattori:

1)  La mancata sottoscrizione del CdS;

2)  La necessità di recuperare il materiale da sottoporre a manutenzione, coerentemente con quanto indicato nel comunicato di Trenitalia, recupero che non sarebbe stato possibile intervenendo su altri treni della giornata;

3)  La possibilità di limitare gli effetti della riduzione dell’offerta accorpando e non sopprimendo i treni, cosa non possibile con gli altri treni della giornata.

Il riferimento agli allungamenti di orario indiscriminati, a cui fa riferimento l’associazione dei pendolari rappresenta, in maniera parziale, una realtà molto più complessa ed articolata in cui, all’effettiva riduzione di velocità di alcuni treni, corrisponde un equivalente, quando non maggiore, aumento della velocità di almeno altrettanti treni.

Per comprendere il fenomeno bisogna fare riferimento:

1)  alla condizione dell’infrastruttura della linea, per lunghi tratti a semplice binario;

2)  alla quantità di stazioni abilitate all’incrocio, diminuite con l’orario 2009;

3)  alla quantità di fermate assegnate ai treni, sovente aggiunte su richiesta della stessa associazione;

4)  agli orari di partenza ed arrivo degli stessi treni, sovente ottimizzati alle richieste dei pendolari ma non ottimali dal punto vista della circolazione sulla linea a semplice binario;

Cosa che ha determinato, per un gruppo di treni, l'aumento dei tempi di percorrenza, cui ha fatto riscontro, però, una diminuzione degli stessi tempi di percorrenza per altri treni.

Per quanto riguarda le limitazioni di velocità sulla relazione, tenuto conto del perdurare delle eccezionali precipitazioni, ad oggi RFI non è in grado di prevedere i tempi di completo ripristino della piena funzionalità dell’infrastruttura; infrastruttura che, pur con le riduzioni anzidette, sta comunque assicurando la mobilità degli clienti delle Ferrovie e supplendo alle carenze di mobilità stradale, per esempio in località di Scaletta Zanclea, dove risulta ancora interrotta la SS 114.

Infatti, Trenitalia, su richiesta del Coordinamento Soccorsi, ha integrato l’offerta della stazione di Scaletta Zanclea, prescrivendo la fermata ad ulteriori sei treni rispetto a quelli programmati d’orario"

Nella risposta che il Dipartimento ci ha girato, conclude facendoci presente che, presumibilmente nella seconda settimana di novembre, con data e orari da confermare successivamente, i Rappresentanti dei Comitati dei Pendolari saranno convocati in Assessorato per discutere sulla nuova proposta di orario invernale decorrente dal 13 dicembre p.v.

sabato 31 ottobre 2009

Lettera alle Istituzioni regionali

Fiumefreddo 27 ottobre 2009

Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Nino Strano

Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Avv. Giovanni Lo Bue

Al Sig. Responsabile 4° Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Ignazio Coniglio

Agli Organi di stampa

Oggetto: Soppressioni e ritardi relazione Messina-Catania-Siracusa.-

Tante sono state le problematiche che il popolo dei pendolari della fascia ionica ha subito, sin dai primi giorni del mese di ottobre, a causa della tragedia di Giampilieri, ritardi e soppressioni di treni sopportati con la massima comprensione e rispetto; ma lo stesso popolo dei pendolari della fascia ionica non riesce a capire, invece, le soppressioni attuate dal 19 ottobre 2009 dei treni: diretto 3889 delle ore 5.25, primo treno utile da Messina sino a Siracusa e del treno 12801 da Taormina alle ore 5.20 sino a Catania, sostituiti con la nuova corsa del treno 3841 che parte da Messina alle 4.45 per arrivare a Catania alle 6.10 e proseguire sino a Siracusa.

Soppressioni che hanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti utenti, i quali si sono dovuti adattare a queste soppressioni anticipando di almeno 60 minuti la partenza e di conseguenza arrivando con largo anticipo a Catania e/o Siracusa.

Riteniamo necessario e doveroso fare presente che occorre annullare, urgentemente, queste soppressioni che secondo noi non hanno senso ,così come non hanno senso le motivazioni fornite da Trenitalia nel comunicato del 16 ottobre, cito testualmente: “Le violente ondate di maltempo dei giorni scorsi hanno determinato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai treni che rendono necessaria, a partire dal prossimo lunedì 19 ottobre, una temporanea modifica dell’offerta ferroviaria regionale”.

Ci chiediamo: perchè è stato soppresso il treno 3889, primo treno utile che da Messina giunge sino a Siracusa, e perchè il treno 12801 che parte da Taormina quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza.

Oltre queste soppressioni, facciamo rilevare che quasi tutti i treni nella relazione Messina- Catania-Siracusa si attestano su un ritardo che va dai 10 ai 50 minuti, minuti preziosi che il popolo dei pendolari-lavoratori-studenti, devono quasi certamente recuperare nei propri posti di lavoro e/o studio.

Considerato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica ,dunque, che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, aspetto che va sempre tenuto nella massima considerazione, chiediamo ai Dirigenti del Dipartimento ai trasporti della Regione Siciliana di intervenire sulle seguenti problematiche:

soppressione sconsiderata dei due treni 3889 e 12801, quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza;

immediato ripristino delle corse dei due treni soppressi 3889 e 12801;

conoscere sino a quando ci saranno questi rallentamenti sulla relazione Giampilieri-Messina e viceversa, dato che nel comunicato del 16 ottobre non si evince;

rivedere la partenza del treno regionale 12809 da Messina anticipandola alle 6.30 con arrivo a Catania alle 8.30.

Desideriamo far rilevare alcuni punti critici: i cambiamenti di orario non verificati con gli utenti; il continuo allungamento delle percorrenze; i tagli su alcune tratte ritenute da Trenitalia rami secchi, ma dove la stessa non ha mai fatto una buona offerta di mobilità; la qualità del materiale rotabile; la pulizia ed il comfort a bordo.

Riteniamo che il perdurare di tale disagi dovrà essere comunicato in modo tempestivo e chiaro a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica, almeno per dare l’opportunità di poter scegliere e decidere se continuare a viaggiare in treno, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un mezzo alternativo per raggiungere i luoghi di lavoro e/o studio. A tal proposito occorre dire che, proprio perchè ci ritroviamo sempre più spesso nelle condizioni di dover recuperare ore di lavoro perse, non certo per colpa nostra, ci stiamo organizzando, una volta per tutte, a richiedere il rimborso del costo del biglietto e/o dell'abbonamento.

Dobbiamo far rilevare, nostro malgrado, che l’assessore regionale ai trasporti non ha voluto minimamente ascoltare chi, come noi, continua a dedicare gran parte del proprio tempo in nome di una partecipazione civica attiva e necessaria per dare senso al nostro essere cittadini e, nello specifico, volta a migliorare in primis i servizi di trasporto pubblico per tutte quelle persone, circa cinquantamila, che ogni giorno adoperano il mezzo di trasporto ”Treno”.

Certi di un Vs. autorevole intervento per la risoluzione in tempi brevi di queste problematiche e di un Vs. sollecito e cortese riscontro, disponibili per eventuali chiarimenti e/o approfondimenti, porgiamo cordiali saluti.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

mercoledì 21 ottobre 2009

«Treni soppressi, disagi dei pendolari, Trenitalia incomprensibile»

Tratto dalla rubrica "lo dico a La Sicilia" del 21 ottobre 2009

Abbiamo appreso da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre sono soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a seguito dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie, causati dalla recente alluvione che ha colpito le località di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Ai disagi intervenuti per tali motivi nei giorni scorsi, sento il dovere come pendolare ed esponente del Comitato, di fare alcune considerazioni, che riporto di seguito. Viene soppresso il treno 3889, treno diretto da Messina a Siracusa, che rappresentava il primo treno utile per giungere, da Messina, a Catania alle 6,50. Viene effettuata in sua sostituzione una corsa alternativa che consente, partendo da Messina alle 4.40, di giungere a Catania niente di meno che alle ore 6,00. Qui, attendendo quasi un'ora è possibile trovare la prima coincidenza per Siracusa. Non desiderando arrivare a Catania a questo assurdo orario, l'unica e successiva alternativa è rappresentata dal treno regionale 12803 che consente di raggiungere la stazione di Catania alle 7.42. Sì perché con le continue modifiche all'Orario Ufficiale, il treno in parola si è visto posticipare l'orario di arrivo dalle 7.37 alle 7.42. Senza motivo. A seguito dei rallentamenti in prossimità delle località colpite dall'alluvione, il 12803 arriva a destinazione perennemente in ritardo, e con lui tutti i pendolari che desiderano spostarsi dalla provincia di Messina per giungere a Catania. Non si comprendono le scelte, o chiamiamole pure strategie, messe in atto dalla Direzione Regionale di Trenitalia. Forse basterebbe salire a Messina sull'autobus di una nota ditta di trasporto su gomma, prendere comodamente posto (sempre pulito), e ritrovarsi poco dopo più di un'ora al centro di Catania, alle 7,25, in perfetto orario per iniziare l'attività lavorativa. Non capiamo.

FABRIZIO GEMELLI
Comitato Pendolari Messina-Catania-Siracusa

lunedì 19 ottobre 2009

Treni soppressi, Sicilia sempre più penalizzata. Questa la nostra denuncia

Apprendiamo da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse: Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36. Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni. Considerato che il primo treno utile da Messina che arriva in un orario decente a Catania dopo questa comunicazione di Trenitalia, è il treno Minuetto n.8585 che parte da Fiumefreddo di Sicilia alle 06.48 e che allo stato attuale non può sopportare il gran numero dei pendolari che ogni mattina normalmente lo utilizzano, a maggior ragione stamattina che su questo treno dovevano prendere posto anche i pendolari del treno 3889 soppresso. Stamane su questo treno vi erano oltre 400 persone stritolate come sardine che ad ogni fermata sino a Catania cercavano di fare ancora posto a qualche altro collega pendolare che non è potuto salire come alla stazione di Acireale. Occorre, viste queste soppressioni, cambiare urgentemente il tipo di materiale del treno, che non può essere certamente il treno Minuetto, ma servono almeno tre vetture trainate da un locomotore. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni. Non vorremmo che queste siano le prime prove generali...!!!

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

(AGI) - Palermo, 16 ott. - Il maltempo di questi giorni in Sicilia ha causato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai rotabili delle Ferrovie dello Stato, costrette per questo a una "temporanea rimodulazione dell'offerta ferroviaria regionale" a partire da lunedi'. In particolare, saranno cancellati il servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S.Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.