In
merito alle ultime dichiarazioni dell’assessore ai trasporti Pizzo, rilasciate sul
Contratto di Servizio, nell’assemblea dei sindacati al Palacultura di Messina il
25 marzo, cito testualmente: - Il contratto di servizio sta andando molto
avanti, nel senso che noi non eravamo abituati perché non avevamo esperienza,
ci stanno lavorando fortemente, l’azienda ci sta dando una mano. Il rapporto
con i sindacati e le parti sociali è stato continuo su questa cosa….un
contratto che durerà sino al 2020-.
Riferendoci
a queste dichiarazioni che riteniamo irrazionali e strane, desideriamo fare
alcune riflessioni:
1
– Abbiamo ripetuto più volte ed in tutte le sedi di stare attenti a Trenitalia nella
redazione del contratto di servizio che farà valere, di sicuro, tutto il suo
peso di monopolista, mentre l’assessore candidamente dichiara che l’azienda gli
sta dando una mano. Cosa alquanto strana e assurda.
2
– Si è sempre parlato di sottoscrivere un “Contratto di Servizio Ponte” sino al
2018, per i tempi ristretti nel poter predisporre e bandire una gara pubblica
per l’affidamento del trasporto ferroviario isolano, mentre l’assessore
dichiara che la scadenza è il 2020, ed anche questa affermazione è illogica.
3
– Il rapporto con le parti sociali tra le quali pensiamo e presumiamo ci siano
anche i comitati dei pendolari, risale
ad un incontro del 29/12/2014 andato deserto e ad una successiva email di
invito a far pervenire delle proposte sul contratto di servizio dell’8/1/2015
senza conoscerne i contenuti e/o le linee guida del redigendo contratto. 4 - Contestiamo
le recenti dichiarazioni dell’assessore Pizzo nel voler fare un tavolo tecnico
con Trenitalia e i Sindacati escludendo a priori da questo tavolo i Comitati
dei Pendolari Siciliani, almeno i più rappresentativi. Ribadiamo all’assessore
Pizzo che nell’incontro del 19/12/2013, tra l’assessore pro-tempore Bartolotta,
i Sindacati e i Comitati dei Pendolari, era stato chiesto e costituito un
Comitato di verifica e controllo sul redigendo Contratto di Servizio, composto
dai Sindacati e dai Comitati. Desideriamo capire perché l’assessore Pizzo, a
differenza degli altri assessori che lo hanno preceduto (Bartolotta e Torrisi)
non voglia tenere in considerazione l’impegno preso dalla Regione Siciliana
cogliendo le opportunità e i suggerimenti che i maggiori utenti-pendolari
possano dare al redigendo contratto.
5
– Sulla sfida treno-bus sulla Messina-Palermo, per l’assessore Pizzo è
importante che sia il treno a vincere la sfida anche se di qualche minuto nei
confronti del bus. Cosa intende fare l’assessore Pizzo a differenza di quanto
volevano mettere in atto i precedenti assessori Bartolotta e Torrisi in merito
alle concessioni del gommato? I precedenti assessori avevano paventato la
possibilità di rivedere le concessioni dei bus legandoli al servizio della mobilità
ferroviaria eliminando così molte corse bus parallele agli orari delle corse
dei treni, prevedendo invece un raccordo tra bus-treno-bus.

Ci
sembra doveroso fare un breve excursus sul Contratto di Servizio per il
trasporto ferroviario in Sicilia. La spesa prevista ammonta a 111,5 milioni di
euro e 9,5 milioni sono i km/treno da mettere in esercizio in tutta la regione.
Abbiamo
iniziato la nostra battaglia sul Contratto di Servizio da quel 7 settembre 2009
in cui a Roma venivano convocate tutte le regioni per sottoscrivere il
Contratto. La Regione Siciliana, in quell’occasione rappresentata
dall’assessore ai trasporti Nino Strano, vi partecipò ma non aderì prendendo
qualche giorno di tempo. Di giorni ne sono trascorsi 1925 pari a 5 anni 6 mesi
e 20 giorni circa ed ancora siamo lì ad aspettare questo fantomatico, poco
trasparente e partecipato Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in
Sicilia. Da tenere presente che in tutti questi anni i Comitati dei Pendolari
hanno dialogato con l’impresa ferroviaria Trenitalia ottenendo sempre risposte
chiare, fattive e riscontrabili sulle proposte apportate al miglioramento dei
servizi ferroviari. Tenuto conto, inoltre che l’impresa ferroviaria non era
tenuta a confrontarsi con l’utenza dato che il Contratto di Servizio per il
trasporto ferroviario era ed è a tutt’oggi intrattenuto con il Ministero dei
Trasporti. E allora la domanda ci sorge spontanea se l’impresa ferroviaria
Trenitalia ha fatto tesoro dalle informazioni suggerite dall’utenza-pendolare,
perché l’istituzione Regione non vuole prendere e tenere in considerazione nè
il Comitato di verifica e controllo né quanto hanno da dire i comitati dei
pendolari sul redigendo contratto di servizio???
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer