domenica 8 novembre 2009

La strana esultanza della politica siciliana

Mentre alcune regioni d’Italia ottengono miliardi di euro dalle ultime deliberazioni Cipe per la realizzazioni di opere pubbliche di grande rilievo, la politica siciliana esulta per i pochi spiccioli che, in effetti, raggiungono la Sicilia.
Vediamo le differenze:
- al nord vengono assegnati 4.166 milioni di euro per un'autostrada che collegherà 5 province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese), in Sicilia vengono assegnati 6 milioni di euro per il raddoppio di una strada nell'agrigentino;
- al nord vengono assegnati 130,5 milioni di euro per i lavori della Lecco-Bergamo, in Sicilia vengono assegnati 5 milioni di euro che riguarderanno i lavori di recupero dei manufatti industriali nell’ex area Montedison;
- al nord vengono assegnati 1.691 milioni di euro per la Metro di Milano e 500 milioni di euro per la realizzazione del terzo Valico dei Giovi sull’Appennino Ligure, in Sicilia vengono assegnati 3 milioni di euro ad Aragona per il completamento dei lavori di urbanizzazione sempre nell'agrigentino.
E’ talmente evidente la sperequazione che vi è nella ripartizione dei finanziamenti e nell’importanza degli investimenti stessi e sono due le cose che secondo me dovrebbero far riflettere i siciliani: la prima, che la politica regionale non abbia dei progetti di grande importanza al Cipe per migliorare quelle condizioni infrastrutturali di cui la Sicilia ha veramente bisogno, oltre al Ponte sullo Stretto; la seconda, che il solo Ponte sullo Stretto, ritenuta opera di primaria importanza per le sorti della Sicilia, possa eliminare l’enorme gap infrastrutturale del territorio siciliano.
Sono evidenti e sotto gli occhi di tutti le condizioni infrastrutturali della Sicilia (strade, autostrade, ferrovie etc.).
E’ evidente che alla Sicilia sono stati destinati pochi spiccioli a differenza delle risorse ben più consistenti assegnate al nord.
Non basta e non deve bastare alla politica siciliana, quella con la “P” maiuscola, la scusa che la popolazione siciliana è facilmente propensa ad accontentarsi, specialmente in un momento di profonda crisi, la crisi per noi siciliani è da almeno 40 anni che esiste e non è un problema di questi ultimi anni. La crisi infrastrutturale della Sicilia è prettamente un problema politico e la prova tangibile è sotto gli occhi di tutti, nessun collegamento veloce stradale né ferroviario tra le nove province siciliane, penso che ciò possa bastare a far riflettere i siciliani e tutta la classe politica siciliana.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

martedì 3 novembre 2009

Incontro sul Contratto di Servizio con l'Assessorato regionale ai Trasporti

Dal Dipartimento Trasporti, viste le innumerevoli richieste di audizione sul Contratto di Servizio, ci comunicano che, presumibilmente nella seconda settimana di novembre, con data e orari da confermare successivamente, i Rappresentanti dei Comitati dei Pendolari saranno convocati in Assessorato per discutere sulla nuova proposta di orario invernale decorrente dal 13 dicembre p.v.

Considerazioni sulle risposte relative alle soppressioni

Dopo aver letto l’email di risposta, abbiamo ritenuto opportuno e necessario, dover fare alcune considerazioni:
E’ palesemente evidente che i treni 3889 e 12801, allo stato di fatto sono stati soppressi, è evidente inoltre, che il nuovo treno 3841 così come scrive Trenitalia ha assorbito la traccia del treno 12801 ma, non quella del treno 3889 che ha creato enormi disagi all’utenza pendolare;
Ci sorprendono invece le motivazioni che vengono date a queste soppressioni:
1 - mancata sottoscrizione del Contratto di Servizio;
2 - necessità di recuperare il materiale da sottoporre a manutenzione.

Tenuto conto che il comunicato stampa del 16 ottobre recitava testualmente: “Le violente ondate di maltempo dei giorni scorsi hanno determinato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai treni che rendono necessaria, a partire dal prossimo lunedì 19 ottobre, una temporanea modifica dell’offerta ferroviaria regionale”.
Inconcepibile invece, il fatto di non poter sopprimere e/o accorpare anziché i primi treni del mattino o gli ultimi della sera, corse treno nell’arco della giornata  che certamente avrebbero arrecato un disagio minore a tutta l’utenza pendolare siciliana.
I km/treno, viste le soppressioni e/o accorpamenti, non utilizzati dal 19 ottobre che fine fanno?
Quanti sono i km/treno per l’anno in corso?
Quali sono le penali in questi casi?
Domande che certamente resteranno senza nessuna risposta.

La Risposta di Trenitalia al Dipartimento Trasporti della Regione, sulla nostra richiesta relativa alle soppressioni

Il 27 ottobre 2009 inoltravamo una nostra segnalazione all'Assessorato regionale ai trasporti e al Dipartimento Trasporti relativamente alle soppressioni dei treni attuata da Trenitalia a partire dal 19 ottobre.

Segnalazione che il Dipartimento trasporti l'indomani girava al Direttore del trasporto regionale di Trenitalia.

Ieri 2 novembre, abbiamo ricevuto dal Dipartimento Trasporti la risposta che la Direzione regionale di Trenitalia ha dato in merito alla nostra segnalazione e che riporto fedelmente:

"Egreg. Sig. Malaponti,

facendo seguito alla email inviataLe in data 28 ottobre (dove mi informava che aveva girato la nostra segnalazione), le comunico che, con riferimento alle segnalazioni da Lei fatte sulla relazione in oggetto, la Direzione reg.le Sicilia di Trenitalia mi ha fornito le seguenti informazioni:

- gli interventi d’orario della relazione Messina – Catania, i treni 12801 (Taormina – Siracusa) e 3889 (Messina – Siracusa) non sono stati soppressi ma sostituiti dal nuovo treno 3841 che ha assorbito la traccia del 12801 da Taormina, come peraltro confermato dallo stesso Malaponti.

- che il treno 8585, che ha registrato un incremento della frequentazione in seguito all'accorpamento di cui sopra e già al massimo della capienza prevista è stato sostituito, come da Lei richiesto, con materiale rotabile MDVE.

Inoltre, sempre secondo quanto riferito dalle Ferrovie, si fa presente che la scelta dei treni in questione è stata determinata da tre fattori:

1)  La mancata sottoscrizione del CdS;

2)  La necessità di recuperare il materiale da sottoporre a manutenzione, coerentemente con quanto indicato nel comunicato di Trenitalia, recupero che non sarebbe stato possibile intervenendo su altri treni della giornata;

3)  La possibilità di limitare gli effetti della riduzione dell’offerta accorpando e non sopprimendo i treni, cosa non possibile con gli altri treni della giornata.

Il riferimento agli allungamenti di orario indiscriminati, a cui fa riferimento l’associazione dei pendolari rappresenta, in maniera parziale, una realtà molto più complessa ed articolata in cui, all’effettiva riduzione di velocità di alcuni treni, corrisponde un equivalente, quando non maggiore, aumento della velocità di almeno altrettanti treni.

Per comprendere il fenomeno bisogna fare riferimento:

1)  alla condizione dell’infrastruttura della linea, per lunghi tratti a semplice binario;

2)  alla quantità di stazioni abilitate all’incrocio, diminuite con l’orario 2009;

3)  alla quantità di fermate assegnate ai treni, sovente aggiunte su richiesta della stessa associazione;

4)  agli orari di partenza ed arrivo degli stessi treni, sovente ottimizzati alle richieste dei pendolari ma non ottimali dal punto vista della circolazione sulla linea a semplice binario;

Cosa che ha determinato, per un gruppo di treni, l'aumento dei tempi di percorrenza, cui ha fatto riscontro, però, una diminuzione degli stessi tempi di percorrenza per altri treni.

Per quanto riguarda le limitazioni di velocità sulla relazione, tenuto conto del perdurare delle eccezionali precipitazioni, ad oggi RFI non è in grado di prevedere i tempi di completo ripristino della piena funzionalità dell’infrastruttura; infrastruttura che, pur con le riduzioni anzidette, sta comunque assicurando la mobilità degli clienti delle Ferrovie e supplendo alle carenze di mobilità stradale, per esempio in località di Scaletta Zanclea, dove risulta ancora interrotta la SS 114.

Infatti, Trenitalia, su richiesta del Coordinamento Soccorsi, ha integrato l’offerta della stazione di Scaletta Zanclea, prescrivendo la fermata ad ulteriori sei treni rispetto a quelli programmati d’orario"

Nella risposta che il Dipartimento ci ha girato, conclude facendoci presente che, presumibilmente nella seconda settimana di novembre, con data e orari da confermare successivamente, i Rappresentanti dei Comitati dei Pendolari saranno convocati in Assessorato per discutere sulla nuova proposta di orario invernale decorrente dal 13 dicembre p.v.

sabato 31 ottobre 2009

Lettera alle Istituzioni regionali

Fiumefreddo 27 ottobre 2009

Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Nino Strano

Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Avv. Giovanni Lo Bue

Al Sig. Responsabile 4° Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Ignazio Coniglio

Agli Organi di stampa

Oggetto: Soppressioni e ritardi relazione Messina-Catania-Siracusa.-

Tante sono state le problematiche che il popolo dei pendolari della fascia ionica ha subito, sin dai primi giorni del mese di ottobre, a causa della tragedia di Giampilieri, ritardi e soppressioni di treni sopportati con la massima comprensione e rispetto; ma lo stesso popolo dei pendolari della fascia ionica non riesce a capire, invece, le soppressioni attuate dal 19 ottobre 2009 dei treni: diretto 3889 delle ore 5.25, primo treno utile da Messina sino a Siracusa e del treno 12801 da Taormina alle ore 5.20 sino a Catania, sostituiti con la nuova corsa del treno 3841 che parte da Messina alle 4.45 per arrivare a Catania alle 6.10 e proseguire sino a Siracusa.

Soppressioni che hanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti utenti, i quali si sono dovuti adattare a queste soppressioni anticipando di almeno 60 minuti la partenza e di conseguenza arrivando con largo anticipo a Catania e/o Siracusa.

Riteniamo necessario e doveroso fare presente che occorre annullare, urgentemente, queste soppressioni che secondo noi non hanno senso ,così come non hanno senso le motivazioni fornite da Trenitalia nel comunicato del 16 ottobre, cito testualmente: “Le violente ondate di maltempo dei giorni scorsi hanno determinato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai treni che rendono necessaria, a partire dal prossimo lunedì 19 ottobre, una temporanea modifica dell’offerta ferroviaria regionale”.

Ci chiediamo: perchè è stato soppresso il treno 3889, primo treno utile che da Messina giunge sino a Siracusa, e perchè il treno 12801 che parte da Taormina quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza.

Oltre queste soppressioni, facciamo rilevare che quasi tutti i treni nella relazione Messina- Catania-Siracusa si attestano su un ritardo che va dai 10 ai 50 minuti, minuti preziosi che il popolo dei pendolari-lavoratori-studenti, devono quasi certamente recuperare nei propri posti di lavoro e/o studio.

Considerato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica ,dunque, che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, aspetto che va sempre tenuto nella massima considerazione, chiediamo ai Dirigenti del Dipartimento ai trasporti della Regione Siciliana di intervenire sulle seguenti problematiche:

soppressione sconsiderata dei due treni 3889 e 12801, quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza;

immediato ripristino delle corse dei due treni soppressi 3889 e 12801;

conoscere sino a quando ci saranno questi rallentamenti sulla relazione Giampilieri-Messina e viceversa, dato che nel comunicato del 16 ottobre non si evince;

rivedere la partenza del treno regionale 12809 da Messina anticipandola alle 6.30 con arrivo a Catania alle 8.30.

Desideriamo far rilevare alcuni punti critici: i cambiamenti di orario non verificati con gli utenti; il continuo allungamento delle percorrenze; i tagli su alcune tratte ritenute da Trenitalia rami secchi, ma dove la stessa non ha mai fatto una buona offerta di mobilità; la qualità del materiale rotabile; la pulizia ed il comfort a bordo.

Riteniamo che il perdurare di tale disagi dovrà essere comunicato in modo tempestivo e chiaro a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica, almeno per dare l’opportunità di poter scegliere e decidere se continuare a viaggiare in treno, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un mezzo alternativo per raggiungere i luoghi di lavoro e/o studio. A tal proposito occorre dire che, proprio perchè ci ritroviamo sempre più spesso nelle condizioni di dover recuperare ore di lavoro perse, non certo per colpa nostra, ci stiamo organizzando, una volta per tutte, a richiedere il rimborso del costo del biglietto e/o dell'abbonamento.

Dobbiamo far rilevare, nostro malgrado, che l’assessore regionale ai trasporti non ha voluto minimamente ascoltare chi, come noi, continua a dedicare gran parte del proprio tempo in nome di una partecipazione civica attiva e necessaria per dare senso al nostro essere cittadini e, nello specifico, volta a migliorare in primis i servizi di trasporto pubblico per tutte quelle persone, circa cinquantamila, che ogni giorno adoperano il mezzo di trasporto ”Treno”.

Certi di un Vs. autorevole intervento per la risoluzione in tempi brevi di queste problematiche e di un Vs. sollecito e cortese riscontro, disponibili per eventuali chiarimenti e/o approfondimenti, porgiamo cordiali saluti.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

giovedì 22 ottobre 2009

La Politica Siciliana, le Ferrovie e le Infrastrutture

Che il nostro sistema ferroviario è antiquato, obsoleto e soprattutto non è in alcun modo compatibile con lo sviluppo della Sicilia, è ormai da anni un fatto concreto. Desidero sottoporre alla politica regionale, ed in modo particolare al Presidente della Regione, On. Raffaele Lombardo, che, se il nostro sistema ferroviario è antiquato, lo è proprio grazie alla scarsa attenzione che la politica regionale ha dedicato all'incentivazione del trasporto e delle infrastrutture ferroviarie siciliane.
Non è possibile che si punti l’indice nei confronti dello Stato, di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, quando la politica siciliana in materia di trasporto e di infrastrutture, in questi ultimi trent’anni, non ha prodotto nulla per cercare di diminuire il gap infrastrutturale fra nord e sud.
Ma le occasioni ci sono state! Vedi i vari progetti del raddoppio Messina-Catania-Siracusa andati persi.
Nel 1998 sono stati persi per la progettazione 500 milioni delle vecchie lire.
Nell’ottobre 2001 con la sottoscrizione in Sicilia dell’Accordo di Programma Quadro tra Regione Siciliana (presidente Cuffaro) e Ministro dei Trasporti (On.Lunardi), venivano finanziati 1970 milioni di euro per il raddoppio della dorsale ionica Messina-Catania-Siracusa per il tratto Fiumefreddo-Giampilieri.
Soldi andati persi o perlomeno scomparsi dai contratti di programma, ma fino al 2007 c’erano! Da oltre quarant’anni si parla di migliorare le principali infrastrutture viarie e ferroviarie siciliane, ma come ogni anno vengono fatti i vari proclami sulle testate dei quotidiani siciliani dandoci il ben servito su opere che la politica, certamente, non vuole portare avanti visti i risultati di un Italia a due o più velocità.
L’esigenza di dotare la Regione Siciliana di uno strumento pianificatorio del settore, era stata avvertita dall’Amministrazione regionale già dalla metà degli anni ottanta, quando con legge regionale n. 68 del 14 Giugno 1983 venne sancito che la Regione siciliana avrebbe dovuto dotarsi di un proprio Piano Regionale dei Trasporti.
Tenuto conto che la Giunta di Governo regionale ha approvato (delibera n. 322/2002 e delibera n.375/2002 previo parere favorevole della IV Commissione legislativa dell'Assemblea Regionale Siciliana e adottato con D.A. n.237 del 16 dicembre 2002) il nuovo Piano Direttore dei Trasporti ed i quattro Piani Attuativi (aereo-marittimo-stradale-ferroviario) (adottato dall'Assessore Granata il 17.11.2004 con suo Decreto n. 163/Gab. e approvato dalla Giunta di Governo regionale delibera n. 367/2004 con il parere favorevole della IV Commissione parlamentare dell'ARS del 15.09.2004), e che sino ad oggi non ha prodotto nulla o quasi nulla per il miglioramento delle infrastrutture viarie e ferroviarie e per l’incentivazione del trasporto pubblico locale.
I siciliani, anch’essi cittadini italiani sono costretti a subire da troppo tempo le conseguenze di questi ritardi infrastrutturali ed è compito dei nostri rappresentanti politici siciliani (comunali, provinciali, regionali e nazionali) rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico, così come recita l’art. 3 della Costituzione Italiana.
Non vorremmo che le infrastrutture di cui i Siciliani e la Sicilia si aspettano da quarant’anni, viaggiassero solo sui binari delle varie campagne elettorali. La politica, riconosca il proprio mea culpa, cerchi di recuperare i fondi perduti e si adoperi al completamento urgente delle due dorsali: - Ionica (Messina-Catania-Siracusa) - Tirrenica (Messina-Palermo) e successivamente alla progettazione della Catania-Palermo, che non è una priorità, viste le due incompiute e a proseguire nella progettazione a medio e lungo termine dello sviluppo socio-economico siciliano.

In considerazione del fatto che nel panorama ferroviario nazionale, la regione Sicilia si trova all’8° posto, dopo Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania, per la lunghezza complessiva dei binari, ed al 5° posto per le linee ferroviarie in esercizio dopo Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, mentre è al 16° posto con 169 km. (12%) di linea a doppio binario su 1378 km. a seguire Sardegna, Molise, Basilicata e Valle d’Aosta. (dati sulle linee rilevati dal sito di Rete Ferroviaria Italiana aggiornato a gennaio 2009).
 
Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

I treni in Sicilia? Degni del Congo. tratto da "La Stampa" del 22/10/2009

ROMA - "Nemmeno in Africa li vogliono i treni che abbiamo noi! Quella ferraglia, quei vagoni derelitti nemmeno in Congo se li prenderebbero!". È furioso Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia. Lui il treno lo prende poco ma attacca le Ferrovie dello Stato - che definisce una «agenzia pubblica» per la qualità del trasporto locale - per i ventilati tagli ai convogli nazionali a lunga percorrenza. E anche per gli scarsi investimenti sulle linee dell'isola.

Presidente Lombardo, ci spieghi perché secondo lei Fs spa sbaglia tutto...

«Che la politica delle Ferrovie, complessivamente intesa, abbia penalizzato permanentemente la Sicilia, per non parlare del Meridione, è fuori di dubbio. Dicono che il disagio dei pendolari è responsabilità delle Regioni? Posso definirmi a tutti gli effetti un pendolare, perché la mia città è Catania e la presidenza della Regione è a Palermo. Ci devo andare tutte le settimane, talvolta anche due volte a settimana. E vorrei vedere a chi parla di servizio ferroviario e di treni, che ovviamente qui non ho mai usato...».

Mai preso un treno in Sicilia?

«Ma come si fa, quando per percorrere i 190 chilometri tra Catania e Palermo ci vogliono più di quattro ore? Questo è il frutto di una politica che si è consolidata nel tempo, da decenni. Prima ha reso impraticabile il servizio ferroviario, poi l'ha puntualmente segato definendolo come ramo secco. Non prendo i treni in Sicilia? Certo, se per fare settanta chilometri che richiedono in macchina tre quarti d'ora, ci devo mettere due ore in treno, è naturale che non lo piglio il treno. E se poi su quei treni non ci sale nessuno, o solo qualche disperato, e allora poi si taglia il ramo secco... complimenti, davvero!».

Eppure, sono proprio le Regioni a finanziare e a organizzare il trasporto locale, biglietti compresi. E come risponde all'ad di Fs, Mauro Moretti, che sostiene di non poter lavorare in perdita, se non si vuole che l'azienda fallisca?

«Moretti sta continuando come prima e peggio di prima. Alle Ferrovie ci sta da diversi anni, e sappiamo tutti che investimenti sono stati fatti sulle tratte siciliane... Posso capire che sia difficile fare il doppio binario sull'intera Catania-Messina, dove ci sono gallerie e infrastrutture costose da realizzare. Ma la Catania-Palermo, che taglia in due la Sicilia, la si poteva rimettere a posto spendendo una piccola parte di quello che è costata l'Alta Velocità al Nord, che è servita per ridurre di un quarto d'ora il tempo di percorrenza da Roma a Milano».

Quindi, la colpa non è dei governi centrali o nazionali, ma delle Ferrovie?

«Io me la sto pigliando con le Ferrovie, con questa Agenzia statale... Tra l'altro mi pare che la Regione Sicilia abbia finanziato l'acquisto di una serie di treni moderni per le linee locali, di cui mi dicono non ci sia traccia. Chi lo sa, può darsi che siano rimasti chiusi in officina in attesa di riparazione... spero che non siano stati destinati altrove. Spero».

Parliamo dei treni nazionali, a lunga percorrenza? Una volta il treno da Palermo per il il Nord era fondamentale, adesso la gente prende gli aerei low cost, fa prima e spende meno. Non sarebbe meglio tagliare i sempre vuoti treni notturni dalla vostra isola verso il Nord, come pare voglia fare Ferrovie?

«Ma è una penalizzazione a 360 gradi... i sindacati mi dicono che oltre ad abolire i treni a lunga percorrenza sono stati ridotti ulteriormente i treni merci. Una scelta drammatica per noi, che penalizza i nostri prodotti. Qui è fondamentale che il servizio sia reso più praticabile, conveniente, più interessante. Senta: io, se potessi arrivare a Roma in tre ore e mezza con una linea ad Alta Velocità, ci penserei due volte prima di prendere l'aereo. Perché i milanesi e i romani possono avere questa competizione aereo-treno, che è un vantaggio per il portafoglio, e noi no?».

Insomma, Presidente, merci, locale, notturni, Alta Velocità: lei vuole tutto...

«Non voglio tutto: non ho nulla e voglio il minimo indispensabile. Non treni ferraglia derelitti che non se li pigliano manco in Africa».

mercoledì 21 ottobre 2009

«Treni soppressi, disagi dei pendolari, Trenitalia incomprensibile»

Tratto dalla rubrica "lo dico a La Sicilia" del 21 ottobre 2009

Abbiamo appreso da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre sono soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a seguito dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie, causati dalla recente alluvione che ha colpito le località di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Ai disagi intervenuti per tali motivi nei giorni scorsi, sento il dovere come pendolare ed esponente del Comitato, di fare alcune considerazioni, che riporto di seguito. Viene soppresso il treno 3889, treno diretto da Messina a Siracusa, che rappresentava il primo treno utile per giungere, da Messina, a Catania alle 6,50. Viene effettuata in sua sostituzione una corsa alternativa che consente, partendo da Messina alle 4.40, di giungere a Catania niente di meno che alle ore 6,00. Qui, attendendo quasi un'ora è possibile trovare la prima coincidenza per Siracusa. Non desiderando arrivare a Catania a questo assurdo orario, l'unica e successiva alternativa è rappresentata dal treno regionale 12803 che consente di raggiungere la stazione di Catania alle 7.42. Sì perché con le continue modifiche all'Orario Ufficiale, il treno in parola si è visto posticipare l'orario di arrivo dalle 7.37 alle 7.42. Senza motivo. A seguito dei rallentamenti in prossimità delle località colpite dall'alluvione, il 12803 arriva a destinazione perennemente in ritardo, e con lui tutti i pendolari che desiderano spostarsi dalla provincia di Messina per giungere a Catania. Non si comprendono le scelte, o chiamiamole pure strategie, messe in atto dalla Direzione Regionale di Trenitalia. Forse basterebbe salire a Messina sull'autobus di una nota ditta di trasporto su gomma, prendere comodamente posto (sempre pulito), e ritrovarsi poco dopo più di un'ora al centro di Catania, alle 7,25, in perfetto orario per iniziare l'attività lavorativa. Non capiamo.

FABRIZIO GEMELLI
Comitato Pendolari Messina-Catania-Siracusa

lunedì 19 ottobre 2009

Treni soppressi, Sicilia sempre più penalizzata. Questa la nostra denuncia

Apprendiamo da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse: Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36. Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni. Considerato che il primo treno utile da Messina che arriva in un orario decente a Catania dopo questa comunicazione di Trenitalia, è il treno Minuetto n.8585 che parte da Fiumefreddo di Sicilia alle 06.48 e che allo stato attuale non può sopportare il gran numero dei pendolari che ogni mattina normalmente lo utilizzano, a maggior ragione stamattina che su questo treno dovevano prendere posto anche i pendolari del treno 3889 soppresso. Stamane su questo treno vi erano oltre 400 persone stritolate come sardine che ad ogni fermata sino a Catania cercavano di fare ancora posto a qualche altro collega pendolare che non è potuto salire come alla stazione di Acireale. Occorre, viste queste soppressioni, cambiare urgentemente il tipo di materiale del treno, che non può essere certamente il treno Minuetto, ma servono almeno tre vetture trainate da un locomotore. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni. Non vorremmo che queste siano le prime prove generali...!!!

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

(AGI) - Palermo, 16 ott. - Il maltempo di questi giorni in Sicilia ha causato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai rotabili delle Ferrovie dello Stato, costrette per questo a una "temporanea rimodulazione dell'offerta ferroviaria regionale" a partire da lunedi'. In particolare, saranno cancellati il servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S.Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

sabato 17 ottobre 2009

Sicilia sempre più penalizzata, questa la nostra denuncia!

Da lunedì 19 ottobre apprendiamo, da un comunicato stampa di Trenitalia, che verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni.
Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse:
Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.
I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.
Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

venerdì 16 ottobre 2009

Maltempo: Danni Impianti FS Sicilia, da lunedì 19 ottobre Treni Soppressi

(AGI) - Palermo, 16 ott. - Il maltempo di questi giorni in Sicilia ha causato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai rotabili delle Ferrovie dello Stato, costrette per questo a una "temporanea rimodulazione dell'offerta ferroviaria regionale" a partire da lunedi'. In particolare, saranno cancellati il servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.
I treni regionali
3856 Siracusa-Catania,
3889 Messina-Siracusa,
12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale
3841 con partenza da Messina alle 4.45,
da Taormina alle 5.20,
da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.
Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali:
12756 S. Agata di Militello-Messina,
12779 Messina-S.Agata,
8594 Gela-Catania.
Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

mercoledì 14 ottobre 2009

Ferrovie, aspettando il contratto di servizio - QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo

“Siamo stufi di fare da cuscinetto tra Trenitalia e la Regione ed essere convocati solo quando serviamo a Trenitalia. Chiediamo all’assessore regionale ai trasporti, Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con Moretti e perché in quella data non ha sottoscritto il Contratto di servizio? Siamo seriamente preoccupati che questo ritardo nella firma del contratto non pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile”. A dirlo è Giosuè Malaponti, presidente del comitato pendolari di Catania, uno dei tanti che si sono spontaneamente formati in questi ultimi anni.

venerdì 9 ottobre 2009

Resoconto incontro Pendolari e Trenitalia del 08 ottobre 2009

Salve a tutti,

desidero informarvi su quanto è stato discusso ieri a Palermo, nella sede regionale di Trenitalia con i vari Comitati Pendolari presenti.

Il direttore di Trenitalia, Carollo, ha fatto presente che era stata presentata alla Regione una proposta di incentivazione dei servizi su quasi tutte le relazioni siciliane, con particolare riguardo al servizio nelle due dorsali più importanti, la Tirrenica e la Ionica, con treni veloci tra Messina-Palermo, Messina-Catania, Catania-Siracusa e Catania-Palermo, almeno in via sperimentale.

A tal proposito i rappresentanti dei Comitati Pendolari hanno sottolineato che questa proposta la conoscono solo dai giornali e che ancora non è stata illustrata nella sua completezza.

Resta il fatto, comunque, che tutte queste innovazioni dipendono dalla sottoscrizione del Contratto di Servizio tra la Regione e Trenitalia.

La Regione, che doveva firmare il contratto di servizio il 7 settembre a Roma assieme alle altra regioni, ha ritenuto di non farlo, chiedendo di avere un'altra settimana di tempo.

E' trascorso un mese esatto dall'incontro romano, ed il contratto di servizio giace ancora nei cassetti dell'assessorato regionale ai trasporti.

Trenitalia ha fatto presente a tutti i comitati dei pendolari intervenuti che se a breve non verrà sottoscritto il contratto di servizio non garantirà l'offerta di trasporto attuale, aggiungendo che al cambio orario del 12 dicembre 2009 apporterà tagli al trasporto regionale pari al 20%, ma al momento non ci è dato sapere dove e su quali treni apporterà i suddetti tagli.

Occorre, se è il caso, indire un incontro urgente tra i pendolari di tutta la fascia ionica, i funzionari dell'assessorato regionale ai trasporti, i dirigenti di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana per capire il perchè di questi ritardi, capire cosa c'è sotto questa perdita di tempo e, se è il caso, attuare delle forme di protesta pacifica e di sensibilizzazione interessando tutti gli organi di stampa.

Sono convinto che, cogliendo questa opportunità, questo possa essere il momento giusto per chiedere, insieme e una volta per tutte, quanto ci è dovuto e quanto ci spetta in materia di trasporto pubblico e di materiale rotabile, e ritengo che questa opportunità debba essere cavalcata sino in fondo, per ottenere quei risultati che vedano la nostra Sicilia uscire una volta per tutte da quella gogna di arretratezza infrastrutturale causata anche dal nostro lassismo oltre che dal disinteresse dei nostri politici.

Vi chiedo inoltre, di collaborare segnalandoci sul ns. sito alla voce segnalazioni-reclami, tutto quello che ritenete un disservizio, disagio, miglioramento, modifica, incentivazione, ritardo, soppressione, mancati annunci, abusi, per cercare di creare una rete tra noi pendolari e per conoscere quanto avviene giornalmente sul treno che ognuno di noi adopera per il proprio spostamento.

Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione e per l'apporto che ognuno di noi potrà dare per cercare di migliorare il servizio ferroviario.

Cordialità
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari

Trenitalia annuncia tagli del 20% al trasporto ferroviario

Trenitalia nell’incontro di Palermo di ieri 8 ottobre 2009 ha fatto presente ai Comitati dei Pendolari intervenuti, che se non verrà siglato a breve il Contratto di Servizio, non potrà confermare l’offerta attuale di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio a tutta l’offerta di trasporto ferroviario siciliano del 20%.

Questa è la nostra denuncia e nel contempo chiediamo all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non ha sottoscritto il Contratto di servizio? Siamo seriamente preoccupati che questo ritardo nella firma del contratto, non pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile, in virtù del detto che: “chi tardi arriva male alloggia”.

Giosue Malaponti
Coordinatore - Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 7 ottobre 2009

Che fine ha fatto il Contratto di Servizio ferroviario in Sicilia?

Premesso che il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.

Prendendo spunto dal batti e ribatti della politica regionale e nazionale sul trasporto ferroviario in Sicilia, ci sorprendono le dichiarazioni dell’assessore regionale ai trasporti, Nino Strano, che da sei mesi si preoccupa di raccordarsi con il ministero dei trasporti, per il passaggio alla Regione dei servizi di trasporto regionale (Dlgs 422/97) e che da due mesi, ha pronto un piano per il miglioramento dei servizi, che consentirebbe una riduzione dei tempi di percorrenza, e un'ottimizzazione delle tratte, con partenze cadenzate ogni mezz'ora o ogni ora e che il piano in questione è stato già concordato con Trenitalia, e andrebbe a regime da gennaio 2010.

Abbiamo più volte chiesto un incontro al dirigente generale del dipartimento trasporti, avv. Giovanni Lo Bue, all’assessore Nino Strano, per conoscere nel dettaglio questo contratto, ma sino ad oggi conosciamo quanto appreso dai giornali, nessuno ci ha chiamati, nessuno ci ha presentato nulla e nessuno dal mese di gennaio ad oggi ci ha dato una risposta. Silenzio assoluto dalla Regione Siciliana.

Non è concepibile che il piano, che la regione dice di avere già pronto sui trasporti, non venga presentato prima della firma definitiva, secondo quanto prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07, ai maggiori fruitori del servizio, in questo caso i comitati dei pendolari, le associazioni dei consumatori, così come è avvenuto in Liguria, Lombardia, Lazio, Campania, etc., che già hanno sottoscritto, da alcuni mesi, i relativi contratti di servizio.

Che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che l’assessore ai trasporti ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre? Perché in quella data non ha sottoscritto il Contratto di servizio, prendendo un’altra settimana di tempo?

Desidero fare presente all’assessore Strano, che è trascorso un mese esatto dall’incontro di Roma, e il contratto di servizio, giace nei cassetti dell’assessorato, ancora in via di definizione.

Siamo seriamente preoccupati che questo ritardo nella firma del contratto, non pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile, in virtù del detto che: “chi tardi arriva male alloggia”.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

martedì 6 ottobre 2009

Trenitalia, chiama a raduno i Pendolari Siciliani sul Contratto di Servizio

Si riporta il testo dell'email di invito all'incontro:

Facciamo seguito all’incontro del 15 gennaio u.s. ed ai successivi aggiornamenti, per invitarvi, il giorno 8 ottobre 2009 alle ore 15.00, presso la nostra sede al terzo piano di via Roma, 19 a Palermo ad un incontro finalizzato ad aggiornarvi sullo stato di avanzamento dei lavori per la firma del contratto di servizio con la Regione Siciliana nonché sull’offerta ferroviaria 2009 e 2010.

Il Responsabile - Fabio Lo Sciuto
Trenitalia S.p.A. - Divisione Passeggeri Regionale
Direzione Regionale Sicilia - Commerciale Sicilia

Disagi ai pendolari del treno 12802 da Taormina a Messina

Lettera al Direttore di Trenitalia - Dott. Stefano Carollo

Egregio Direttore,
desidero sottoporle quanto è accaduto oggi, alla stazione di Taormina, ai pendolari che dovevano proseguire per Messina con il bus sostitutivo.
Il treno 12802 arriva puntuale a Taormina alle 6,30 e lì doveva trovare pronto il bus sostitutivo che è arrivato 15 minuti dopo l’arrivo del treno, e sin qui, pazienza, tutto apposto.
Prendono posto sul bus e con amara sorpresa si accorgono che l’autista non prende l’autostrada a Taormina così come previsto ma la SS.114.
Sin da subito, i pendolari a bordo fanno presente all’autista del bus che la corsa, così come era avvenuto ieri, doveva essere diretta via autostrada da Taormina a Messina.
Non sono servite a nulla, le rimostranze dei pendolari a bordo del bus, l’autista come se nulla fosse continua a percorre la SS.114 passando per i paesi di S.Alessio Siculo, di S.Teresa Riva, dove ha effettuato due fermate facendo salire persone ai quali non ha chiesto ne il titolo di viaggio, ne ha emesso titoli di viaggio, attraversa Furci Siculo e finalmente entra in autostrada al casello di Roccalumera.
Una volta giunti a Messina, il bus ha effettuato una fermata, per fare scendere alcune persone, nelle vicinanze dell’ospedale P.pe di Piemonte, per poi giungere alla stazione centrale di Messina alle ore 8.15.
Una volta giunti a Messina, i Pendolari si sono rivolti all’Ufficio accoglienza viaggiatori per segnalare quanto accaduto, in partenza da Taormina e durante il tragitto, a bordo del bus sostitutivo.
Questi sono i fatti accaduti, giusta segnalzione dei Pendolari del treno 12802 di martedì 06 ottobre 2009

Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

Al Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Spa

Al Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Spa
Ing. Giancarlo Laguzzi

Egregio Direttore,

desidero sottoporle le problematiche che in questi giorni di emergenza stiamo vivendo, con i continui disagi sulla puntualità, nella relazione Messina-Catania.
Ritengo necessario e doveroso che da parte di Trenitalia venga diramato un comunicato relativo alla circolazione dei treni nella relazione Catania-Taormina-S.Teresa di Riva e viceversa.                             
Un comunicato con il quale informare la vs. clientela di non poter assicurare la puntualità del servizio, i possibili ritardi sulle varie corse, i trasbordi dei bus sostitutivi o, meglio ancora, la strategia che in questo momento di emergenza Trenitalia vorrebbe attuare per ridurre al minimo disagi e disservizi.
Desidero, inoltre, farle notare con molto rammarico che  ogni mattina i pendolari della fascia ionica arrivano in stazione e scoprono al momento se il treno viaggia, se è in ritardo, e tutto ciò grazie a qualche capostazione di buona volontà che ci informa.
Visto che questa situazione attuale perdurerà almeno per tutto il mese di ottobre, o fino a quando non verrà ripristinata la strada ferrata nei luoghi del disastro, ho deciso di informarla sulle problematiche di questi primi giorni di ottobre e Le chiedo, se è il caso, di fornire una corretta e chiara informazione all'utenza, mettendola nelle condizioni di poter scegliere e decidere, vista l'emergenza, se continuare a viaggiare in treno, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un mezzo alternativo, o la propria auto per raggiungere i luoghi di lavoro e/o studio.
Comprendo gli sforzi che Trenitalia mette in campo ogni giorno per assicurare il servizio di trasporto in tutta la Nazione, ma in questo caso la tempestiva informazione sugli eventuali disagi e sul perdurare degli stessi è venuta meno.
Certo in un suo cortese riscontro, disponibile per eventuali chiarimenti, saluto cordialmente.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

P.S.: Rivedere la circolazione (di questi giorni) dei treni con partenza da S.Teresa di Riva (treno 3889, 12803, 12809) da Taormina (treno 12807) e da Fiumefreddo (treno 8585).-

lunedì 5 ottobre 2009

Nessuna informazione preventiva e programmazione ferroviaria per ovviare ai disagi tra Catania e Messina


Occorre vista la gravità del disastro che ha colpito il territorio di Messina, che Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana diramino un comunicato ufficiale su come verrà effettuato il traffico ferroviario pendolare tra Messina e Catania, nella zona compresa tra Santa Teresa di Riva e/o Taormina. E’ necessario che ciò avvenga al più presto, per evitare gli enormi disagi a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica. Non è possibile immaginare che a distanza di 5 giorni dall’alluvione, sia Trenitalia che Rete Ferroviaria Italiana non abbiano stabilito quali e quanti treni ed in quali orari dovranno essere garantite le corse tra Catania e Messina avendo a disposizione le stazioni di Taormina e di Santa Teresa di Riva. Non passa la scusante che la maggior parte dei convogli regionali siano rimasti bloccati a Messina, si poteva benissimo spostare il materiale rimasto bloccato a Messina su Palermo e quello di Palermo dirottarlo su Catania, almeno per cercare di ovviare ai molti disagi e nell’intento di poter espletare un servizio efficiente ed efficace nell’emergenza. Basterebbe qualche piccolo accorgimento sulla circolazione di questi giorni, giostrando sui treni 3889, 12803, 12807,8585 per evitare questi enormi ritardi.

Siamo vicini ai parenti delle vittime e a tutta la popolazione coinvolta nella tragedia che ha colpito gli abitanti di Giampilieri Superiore, di Briga e di Scaletta nella zona Sud di Messina.

Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari ME-CT-SR

Abbiamo allegato delle immagini relative ai ritardi dei treni nella giornata odierna - lunedì 5 ottobre 2009.
I ritardi, sono stati rilevati dal sito Viaggiatreno di Trenitalia.



venerdì 2 ottobre 2009

La tragedia, il disastro di Giampilieri e Scaletta

Siamo vicini ai parenti delle vittime e a tutta la popolazione coinvolta nella tragedia che ha colpito la zona Sud di Messina".


Sono 18 le vittime accertate sino adesso, una trentina sarebbero i dispersi e circa settanta i feriti ricoverati negli ospedali. Gli sfollati sono circa 400, e 700 sono le persone rimaste senza casa ed evacuate. Si tratta degli abitanti dei villaggi di Giampilieri Superiore, di Briga e di Scaletta, dove sono crollati una diecina di edifici e molti altri sono stati invasi dal fango e quindi inagibili.

Ha detto ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "O c'è un piano serio che investa sulla sicurezza in questo Paese, piuttosto che in opere faraoniche, o si potranno avere altre sciagure", a proposito delle vittime del maltempo nel Messinese, con un implicito riferimento al progetto per la costruzione del ponte sulle Stretto. "Ho appena letto le dichiarazioni di Bertolaso: ha detto cose sacrosante. C'è una situazione di diffuso dissesto idrogeologico, in parte causato dall'abusivismo a Messina e in molte altre parti d'Italia"

Una tragedia quasi certamente annunciata, ma non e' questo il momento delle polemiche.



mercoledì 30 settembre 2009

AAA... Lavavetri cercasi alla stazione di Catania

E' l'ultimo martedì del mese di settembre.

Il treno Minuetto 3890, arriva alla stazione centrale di Catania da Siracusa alle ore 18.20, pressoché puntuale. La solita pausa di 10 minuti alla stazione di Catania, per poi proseguire alle ore 18.30 per Messina. Ma il treno 3890 alle 18.30 non parte. Passano i minuti ed il tabellone orario del 1° binario indica già un ritardo di 10 minuti, poco dopo segna un ritardo di 25 minuti.

I viaggiatori in attesa, non capiscono le motivazioni di questa attesa, di questo accumulo di ritardo, chiedono al binario ma non hanno ottengono risposte. E' presente al 1° binario anche la Polizia Ferroviaria. Si sono fatte già le ore 19.00, quando qualche pendolare ironicamente ha cominciato a chiedere ai viaggiatori in attesa qualche spicciolo, si è capito solo allora che, tale ritardo del treno, era da addebitarsi all'attesa che un addetto alle pulizie pulisse i vetri e la cabina di guida del treno Minuetto. Alla fine il ritardo accumulato a Catania è stato di soli 40 minuti.

Chissà se ne è valsa la pena?

Fabrizio Gemelli
Comitato Pendolari ME-CT-SR

giovedì 24 settembre 2009

Le nostre richieste "in pillole" sul Contratto di Servizio

Il Contratto di Servizio che già in quasi tutte le regioni italiane è stato firmato, in Sicilia è ancora in via di definizione al Dipartimento Trasporti della regione. Non vorremmo che questo ritardo pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto del materiale rotabile essendo gli ultimi firmatari.

Occorre fare molta attenzione in quanto sappiamo che Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.

Nel nuovo tipo di Contratto di servizio che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita al treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia di treno), questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che, più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.

La durata prevista è di sei anni + sei al costo di 120 milioni di euro l’anno.

Il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE”

Ecco alcune delle nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio:

1. Venga ripristinata la possibilità di acquistare il titolo di viaggio a bordo treno e senza pagare alcuna sanzione in caso di chiusura della biglietteria o dei guasti dei self service, e di chiusura dei punti vendita presenti in zona (es. orario notturno e festivo);

2. Le tariffe di biglietti ed abbonamenti restino fisse per la durata del contratto di servizio, e non si possano apportare modifiche, anche orarie, che abbiamo come effetto oneri maggiori per gli utenti;

3. Si preveda la possibilità per abbonati e utenti di poter prendere qualunque tipo di treno in caso di ritardo di oltre 15 minuti o di soppressione del proprio treno, senza nessun aggravio di spesa;

4. Si attui la pratica della corresponsione del “bonus” agli abbonati del trasporto regionale. Le risorse verranno ottenute dalle sanzioni elevate a Trenitalia dalla Regione in caso di disservizi (ritardi, soppressioni, climatizzazione, carenze igieniche e di manutenzione, ecc.);

5. Nel nuovo contratto di servizio vengano introdotti criteri e parametri che tengano finalmente conto del concetto di qualità del servizio in termine di efficienza ed efficacia, visto dal punto di vista dell’utente, che è quello che a noi e pensiamo anche alla all’Istituzione regione, interessa maggiormente.

Concludiamo facendo presente che il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

Lettera aperta al sig. Ministro Sacconi sull'influenza "A"

Al Sig. Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Maurizio Sacconi
Via Veneto 56 - 00187 Roma  -  e-mail segreteriaMinistroSacconi@lavoro.gov.it

Oggetto: Richiesta urgente al Sig. Ministro

Gentile Sig. Ministro,
mai come in questo periodo sentiamo parlare di possibili pericoli per la popolazione a causa del virus dell’influenza A/H1N1.

Non entrando necessariamente nel merito di questa preoccupazione che La vede protagonista per salvaguardia del nostro Paese dai pericoli conseguenti ad una incontrollata diffusione del morbo, ma anche da ciò sollecitati a farlo, vorremmo sottoporLe un problema che purtroppo da anni è la vera realtà e preoccupazione di milioni di pendolari e cittadini italiani.

Da decenni, i comitati dei pendolari, portano avanti una battaglia verso le Ferrovie dello Stato per i pericoli derivanti dalla scarsa igiene, potremmo anche dire in molti casi “assenza totale”, a bordo soprattutto dei treni regionali. Di indagini, inchieste e pubbliche denunce ne sono state fatte molte, e sono tuttora in corso, da parte degli organi competenti, della stampa e delle associazioni degli utenti, con scarsi risultati.

In qualità di rappresentanti dei pendolari della Sicilia, associandoci ai timori dei comitati del Piemonte, Liguria, Lombardia e dell’Emilia Romagna, siamo quindi molto preoccupati per il fatto che, ogni giorno, milioni di pendolari continuino a viaggiare in situazioni di affollamento e di scarse condizioni igieniche.

Desideriamo anche evidenziare che spesso le frequenti inaccettabili condizioni d'affollamento, causate anche a causa della continua violazione, da parte dei gestori, della composizione minima dei convogli o addirittura della loro soppressione, costituiscono, come ben sa, un ambiente ideale per la trasmissione di infezioni. Come se non bastasse, in molte carrozze i finestrini sono stati sigillati o sostituiti con modelli non apribili, impedendo il ricambio dell'aria, aggravato dai perduranti guasti degli impianti di ventilazione e peggiorando così ulteriormente le già precarie condizioni igieniche.

In considerazione del fatto che eventuali infezioni si estenderebbero, veicolati su un sistema di trasporto di massa, assai rapidamente sul territorio, chiediamo un deciso e fattivo intervento per il ripristino delle condizioni sanitarie ed igieniche a bordo dei treni, anche mediante l'imposizione dell'obbligo, da parte dei gestori dei servizi ferroviari, del rispetto della composizione del materiale rotabile e della manutenzione delle vetture per quanto riguarda le apparecchiature di climatizzazione e di aereazione.

Sig. Ministro,
crediamo quindi sia importante preoccuparsi della situazione igienica nel nostro Paese a bordo dei mezzi di trasporto su rotaia, nei quali fortemente crediamo e sosteniamo, onde evitare le possibili conseguenze sui cittadini derivanti da un ambiente di viaggio malsano per recarsi al lavoro o a scuola.

Certi di una Sua presa in carico delle problematiche sopra denunciate investendo di tale questione gli Uffici ministeriali competenti, cogliamo l’occasione per inviare i nostri più cordiali saluti.

Abbiamo voluto sottoscrivere la lettera al Sig. Ministro assieme agli altri Comitati Pendolari Italiani

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr (comitatopendolari@gmail.com)

Giacomo Fazio - Comitato Pendolari S.Agata-Palermo-P.Raisi (pendolaripa@yahoo.it)

Antonino Fazio - Comitato Pendolari S.Agata - Messina (180666@virgilio.it)

Maurizio Porsenna - Comitato Pendolari Ragusa (pendolari.ragusa@tiscali.it)

Aldo Lo Monte - Comitato Pendolari Caltagirone - Gela (aldo772@libero.it)

mercoledì 23 settembre 2009

Le nostre proposte sul Contratto di Servizio tra Regione e Trenitalia

Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo
- fax 0917075199
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Nino Strano
- fax 0917078098
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Avv. Giovanni Lo Bue
- fax 0917078098
Al Sig. Responsabile 4° Servizio Trasporto Reg. Ferroviario Dott. Ignazio Coniglio
- fax 0917078043
Agli Organi di stampa

Oggetto: Le nostre proposte sul Contratto di Servizio del trasporto ferroviario che la Regione Siciliana si sta apprestando a realizzare.

Il Contratto di Servizio che già in quasi tutte le regioni italiane è stato firmato, in Sicilia è ancora in via di definizione al Dipartimento Trasporti della regione. Occorre fare molta attenzione in quanto sappiamo che Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.

Abbiamo più volte richiesto al Dipartimento regionale dei trasporti un incontro che sino ad oggi non c’è stato accordato, quindi abbiamo ritenuto di elaborare delle proposte tendenti a migliorare la qualità del trasporto fornita ai cittadini-utenti-pendolari.

Le proposte elaborate verranno inviate all’attenzione dell’Assessore regionale ai trasporti On. Nino Strano e al Diretto generale del dipartimento trasporti regionale, avv. Lo Bue, con la richiesta di convocare urgentemente il tavolo di confronto, per discutere nel merito delle proposte.

Nel nuovo tipo di Contratto di servizio che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita al treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia di treno) e che la durata prevista è di sei anni più altri sei al costo di 130 milioni di euro l’anno.

Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!

Il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che dal nostro punto di vista è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE”, ed è in funzione delle sue esigenze che abbiamo stilato queste proposte.

I Pendolari siciliani chiedono che nel nuovo Contratto di Servizio vengano inseriti queste nostre proposte e avviata al più presto la discussione sulla bozza di contratto prima che lo stesso venga sottoposto alla firma Stato-Regione-Trenitalia.

Abbiamo suggerito proposte, per chiarire il senso di quello che noi vorremmo fosse contenuto nel nuovo Contratto di Servizio, maggiore attenzione alle vere necessità degli utenti e la creazione di strumenti di valutazione e controllo dell’operato di Trenitalia.

Ecco le nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio:

1.Eventuali incentivi economici e corrispondenti sanzioni vengano riconosciuti al gestore del servizio in funzione di:
- una effettiva riduzione dei tempi di percorrenza;
- un aumento del numero di passeggeri trasportati sui treni regionali;
- esito positivo riguardo al gradimento del servizio tra i passeggeri mediante apposito rilevamento condotto da soggetto terzo;
- ritardi calcolati al binario e non all’arrivo, soppressioni, carrozze chiuse;
- livelli di pulizia di carrozze e stazioni;
- numero guasti e malfunzionamenti;
- tempestiva informazione, area particolarmente critica per la scarsa attenzione per i pendolari, che sono utenti sistematici dei treni;
- livello di comfort sia a bordo treno che in stazione;

2.Venga ripristinata la possibilità di acquistare il titolo di viaggio a bordo treno e senza pagare alcuna sanzione in caso di chiusura della biglietteria o dei guasti dei self service, e di chiusura dei punti vendita presenti in zona (es. orario notturno e festivo);

3.Si preveda la completa integrazione tra tutti i tipi di treni per gli abbonati, tramite apposite convenzioni tariffarie valide per tutta la durata del contratto di servizio;

4.Le tariffe di biglietti ed abbonamenti restino fisse per la durata del contratto di servizio, e non si possano apportare modifiche, anche orarie, che abbiamo come effetto oneri maggiori per gli utenti;

5.Si preveda la possibilità per abbonati e utenti di poter prendere qualunque tipo di treno in caso di ritardo di oltre 15 minuti o di soppressione del proprio treno, senza nessun aggravio di spesa;

6.Si preveda il pagamento di servizi di trasporto alternativi (es.: taxi) in caso di perdita di coincidenza dovuta a ritardo e comunque il prosieguo con altro treno di qualunque categoria, anche superiore, se presente;

7.Si attui la pratica della corresponsione del “bonus” agli abbonati del trasporto regionale. Le risorse verranno ottenute dalle sanzioni elevate a Trenitalia dalla Regione in caso di disservizi (ritardi, soppressioni, climatizzazione, carenze igieniche e di manutenzione, ecc.);

8.Nel contratto di servizio deve essere prevista l'introduzione delle procedure di conciliazione in caso di disaccordo e che il rimborso del bonus sia il più veloce e automatico possibile (es. alla fine di ogni mese sull'abbonamento del mese successivo mentre per abbonamenti annuali al momento del rinnovo;

9.L’attuazione della Legge 244/07 (Finanziaria 2008) prevede che "in sede di stipula dei contratti di servizio gli enti locali sono tenuti ad applicare le seguenti disposizioni :
- previsione dell'obbligo per il soggetto gestore di emanare una "Carta della qualità dei servizi", da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell'utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza;
- consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori;
- previsione che sia periodicamente verificata, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, l'adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato fissati nel contratto di servizio alle esigenze dell'utenza cui il servizio stesso si rivolge, ferma restando la possibilità per ogni singolo cittadino di presentare osservazioni e proposte in merito;"

10.Nel nuovo contratto di servizio vengano introdotti criteri e parametri che tengano finalmente conto del concetto di qualità del servizio in termine di efficienza ed efficacia, visto dal punto di vista dell’utente, che è quello che a noi e pensiamo anche alla all’Istituzione regione, interessa maggiormente.

Il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità.

Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

giovedì 17 settembre 2009

Dolore e cordoglio per l'attentato di Kabul ai Militari Italiani

Esprimo a nome mio e dei pendolari siciliani, un sincero ed accorato cordoglio per le vittime e un augurio di pronta guarigione ai feriti nell'attentato di oggi a Kabul.

Giosuè Malaponti

martedì 8 settembre 2009

Ferrovie, si riducono i tempi della Pa-Ct - QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo

Con tale elogio dei servizi ferroviari italiani non sono però d’accordo i membri del comitato pendolari siciliani che, in un comunicato del I settembre a firma del Coordinatore Giosuè Malaponti denunciano piuttosto la situazione di arretratezza infrastrutturale in cui versa già la Sicilia e che rischia di aggravarsi ulteriormente considerando la scarsa sensibilità e la freddezza con cui la classe politica locale ha accolto tale aumento del gap di collegamento tra Nord e Sud.
“La politica dovrebbe lavorare per il benessere della comunità – dice Malaponti – ma in realtà a spingere le azioni di policy sono piuttosto i ritorni elettorali. Evidentemente l’investimento in tema di trasporti non garantisce quote di consenso tali da spingere i nostri rappresentanti ad agire ribellandosi a questa situazione di diversità inaccettabile. Non bisogna poi dimenticare che probabilmente entro il prossimo anno l’assessorato regionale ai trasporti passerà a quello delle infrastrutture e quindi è logico pensare che la volontà di azione sia fortemente limitata dallo scarso riscontro in termini squisitamente elettorali”.

Cosa cambierà in Sicilia dopo l'incontro di ieri a Roma??

Il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze.


Questo è quanto affermato dall'assessore regionale ai trasporti sen. Nino Strano nell'incontro romano di ieri: “Senza polemica ricordo ai vertici delle Ferrovie dello Stato e al ministro Matteoli, le condizioni in cui versano le ferrovie siciliane e di quanto queste siano strategicamente fondamentali per il turismo e l'intera economia dell’Isola”. Con molto piacere apprendo della rappresentazione che l'assessore regionale ai trasporti ha fatto sulla situazione in cui versa la Sicilia. Ma occorre chiedere sia all'assessore Strano che a tutta la classe politica regionale di questi ultimi 40 anni del perchè la Sicilia versa in queste condizioni. Un perchè ci sarà? Sarà stata forse una svista? Una dimenticanza? Occorre fare presente che nel 2004 la giunta regionale approvò il primo Piano Direttore dei Trasporti (Delibera n. 322 dell’1.10.2002 e Delibera n.375 del 20.11.2002)e i 4 Piani Attuativi (Stradale, Ferroviario, Aereo, Marittimo), adottati dall'Assessore Granata il 17.11.2004 con suo Decreto n. 163/Gab. e approvato dalla Giunta di Governo regionale l’11.11.2004 con Delibera n. 367) sono passati 5 anni, ma non si sono visti miglioramenti. E' necessario che tutta la classe politica siciliana metta in campo tutte quelle azioni necessarie per cercare di diminuire l'enorme gap che ci separa dal resto dell'Italia. Di certo, non sarà il primo contratto di servizio a salvarci da questo enorme divario, è necessario adoperarsi per il completamento delle due relazioni siciliane più importanti “Tirrenica-Jonica” che da oltre quarant'anni non sono state ancora completate.
Desidero fare presente all'assessore, il quale in una trasmissione televisiva ha affermato che “non vi sono solo i pendolari, ma occorre pensare anche ai turisti”, che in Sicilia, i viaggiatori trasportati ogni giorno da Trenitalia sono circa 50.000 e di questi il 40% sono pendolari. Siciliani che hanno scelto una mobilità sostenibile, puntando molto sul mezzo “treno” ecologico per eccellenza. Per i turisti è giusto garantire loro un servizio, ma prima di tutto devono essere garantiti e migliorati le condizioni dei treni per chi deve spostarsi quotidianamente per motivi di lavoro e/o studio, poi viene tutto il resto.
Una cosa è certa che nelle altre regioni il contratto di servizio è stato portato ai tavoli di discussione con i maggiori fruitori quali i pendolari e le associazioni dei consumatori, mentre tutto ciò in Sicilia non è avvenuto, nonostante le nostre ripetute richieste e solleciti di incontri.
Spero tanto che questa svolta epocale, questa rivoluzione copernicana che l'assessore regionale Nino Strano sta rappresentando, abbia una volta per tutte, il senso della concretezza e non come è sempre successo, negli anni passati, solamente proclami.

La Sicilia ed i siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili, soprattutto quando si devono adoperare più modi di trasporto.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

lunedì 7 settembre 2009

Tpl, in Sicilia la concorrenza è un optional - QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo

“Esiste una difficoltà di interlocuzione - afferma Giosuè Malaponti, coordinatore del Comitato Pendolari Me-Ct-Sr - che spinge gli enti territoriali, come la Regione, a scegliere di privilegiare le proprie aziende locali rinunciando alle sinergie e a quell’integrazione che sarebbe la scelta più efficace per garantire una mobilità soddisfacente”.

venerdì 4 settembre 2009

Con il rientro dalle ferie nuovi disagi per i pendolari siciliani

Con il rientro delle ferie ritornano i disagi per i pendolari. Soppressioni di treni da parte di Trenitalia ieri (3/9/09) il 12803 delle ore 5.52 da Messina per Catania, oggi la soppressione del treno 8574 delle ore 6.00 da Catania a Fiumefreddo ed il treno 8585 da Fiumefreddo a Catania delle ore 6.48, il treno 8803 delle ore 5.30 da Fiumetorto a Palermo soprresso a Bagheria e molti treni in direzione Palermo con ritardi tra i 10/30 minuti e con punte massime di 54 minuti, tutto ciò avviene nelle fasce orarie dedicate al pendolarismo siciliano. Queste soppressioni danneggiano fortemente migliaia di persone che di buon mattino si muovono in treno per motivi di lavoro tra le varie città siciliane. Chiediamo alla all'assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, di intervenire nei confronti di Trenitalia per capire quali sono le cause di queste continue soppressioni.


Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

Quali e quanti sono i treni attualmente utilizzati da Trenitalia in Sicilia per il trasporto locale?

Quali e quanti sono i treni attualmente utilizzati da Trenitalia in Sicilia per il trasporto locale?

Il prossimo 7 settembre, come ha preannunciato l'Ad M. Moretti di Trenitalia, a Roma verrà presentata la gara per l'acquisto di treni da adibire al trasporto locale nelle regioni.
Una gara da due miliardi di euro.
Speriamo che l'assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, sia a conoscenza di quali e di quanti mezzi Trenitalia adoperi per il trasporto ferroviario nell'isola. Abbiamo controllato sul sito di Trenitalia quali sono i mezzi adoperati nelle varie regioni per il trasporto locale ed alla voce “Flotta” abbiamo trovato le seguenti tipologie di treni: TAF (treni ad alta frequentazione, Minuetto, Vivalto (treni ad alta capacità), Ale 724/Le 724 condizionate, Automotrice termica aln 668, Carrozza due piani ristrutturata, Carrozza a piano ribassato condizionata, Carrozza X con semipilota, Locomotiva elettrica e464, Locomotiva elettrica e652.
Tenuto conto che in Sicilia dei mezzi su elencati vengono adoperati da Trenitalia per il trasporto regionale solo i seguenti: Minuetto (anno 2002 acquistati con il cofinanziamento di 50 mln di euro da parte della Regione Siciliana), Automotrice termica aln 668 (Anni 1960/80), Carrozza X con semipilota, Locomotiva elettrica e464(anno 2002) e Locomotiva e633(anno 1980) ed un parco carrozze risalenti al 1980.
Chiediamo all'assessore regionale ai trasporti, visto l'anno di fabbricazione dei mezzi che circolano in Sicilia, quali sono le richieste che vanterà relativamente alla quota di mezzi rotabili nuovi che Trenitalia dovrà assegnare alla nostra regione?
Non vorremmo che accada quanto è successo negli anni passati che al centro-nord vengono consegnati nuovi treni e nuove carrozze e a noi vengano rifilati i mezzi usati del nord anziché andare in rottamazione.
Ci auguriamo, che ciò non accada e che al danno delle mancate infrastrutture, dell'alta velocita, dell'ammodernamento delle linee esistenti, del completamento dei raddoppi nelle due dorsali, si aggiunga anche la beffa di vederci rifilare i mezzi usati e vetusti delle altre regioni.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI