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mercoledì 5 febbraio 2014

Soppressioni. La Filt Cgil scrive a Trenitalia e alla Regione Sicilia

La scrivente O.S. ha monitorato un rilevante incremento delle soppressioni dei treni in Sicilia: oltre a quelle giustificabili dagli interventi manutentivi richiesti dalla Società RFI su alcuni tratti di linea non più procrastinabili per motivi di sicurezza, ne registriamo altre derivanti da carenze manutentive dei mezzi di trazione e da una carenza strutturale di Capi Treno/Capi Servizio Treno che la Società FS ha occultato fino ad oggi con il ricorso a prestazioni straordinarie oltre alle quote previste dal CCNL.
Più volte abbiamo denunciato le carenze organizzative strutturali che affliggono la Divisione Trasporto Regionale in Sicilia ma, la Società, invece di affrontare le problematiche con uno spirito costruttivo finalizzato al rispetto del CCNL e alle corrette Relazioni Industriali, ricorre allo strumento delle soppressioni dei treni scaricando i disagi sull’utenza, non essendo legata a nessun vincolo contrattuale con la Regione che la possa obbligare a rispondere delle proprie azioni in termini di penali per i disservizi creati.
Inoltre, la programmazione di alcune soppressioni sine die nella tratta Siracusa-Modica–Gela, sembra precludere la volontà della azienda di dismettere il servizio ferroviario nella tratta.
Si vuole così precostituire la condizione per un’offerta commerciale in Sicilia che, di fatto, espropria il ruolo e le determinazioni della Regione sulla scelta dei vettori per assicurare la mobilità (Diritto Costituzionale) all’utenza Siciliana.
Tutto ciò in netto contrasto con quanto affermato dall’assessore Regionale ai Trasporti Siciliano che, auspica la ratifica del Contratto di Servizio con la società Trenitalia mantenendo gli attuali Km treno in tutte le linee e, anzi, ipotizza un incremento degli stessi in un ottica di riordino del sistema trasporto in Sicilia prevedendone l’integrazione modale.
Per quanto sopra si chiede l’immediato ripristino dei treni soppressi sulla linea Siracusa–Modica–Gela ritenendo ciò pregiudiziale al confronto in atto sull’organizzazione del lavoro che interessa la manutenzione e la produzione treno in Sicilia.
Società Trenitalia S.p.A. Divisione Passeggeri Regionale
Direttore Trasporto Regionale Sicilia Ing. Francesco Costantino
Responsabile Produzione  Fabio Salici
Responsabile Risorse Umane e Organizzazione Dott. Roberto Amelio
Responsabile Manutenzione Rotabili  Ing. Gianmarco Quagliata
Regione Sicilia Assessorato Regionale Infrastrutture e Trasporti
Palermo 04 febbario 2014
Sicuri di riscontro, distinti saluti.
Segretario Filt Cgil Responsabile Attività Ferroviarie
Giuseppe Ferrito

martedì 4 febbraio 2014

Nessuna smentita sul taglio dei treni da parte di Trenitalia o presa di posizione della Regione

Il comunicato ufficiale con cui Trenitalia replica alla nota di CUB Trasporti sulle nuove soppressioni di treni sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela nè smentisce nè precisa in merito al "taglio" di due corse tra Modica e Gela.
Infatti la società del gruppo FS dichiara che la soppressione sarebbe derivata da "interventi di manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra Canicattì e Gela" ma, mentre su quel tratto si sopprimono due corse, non si capisce perchè se ne debbano sopprimere altre due sul nostro tratto Gela-Modica non interessato a nessun tipo di intervento manutentivo. Su questo il comunicato è reticente.
Ci sarebbe piaciuto che  fossero soppressi momentaneamente dei treni per consentire l'avvio dei lavori sulla linea, in realtà non è così e i treni sono stati già cancellati "fino a nuovo avviso" a partire dal 3 febbraio e rimpiazzati da corse sostitutive in bus, rendendo sempre più problematica la mobilità via ferrovia e la funzionalità stessa della tratta. 
Tutto questo mentre siamo in presenza di una vertenza aperta e in attesa dell’incontro operativo programmato  dal sindaco del capoluogo, presso il comune di Ragusa,  il 13 febbraio c.a. in qualità di capofila di tutti i primi cittadini della provincia che il 17 dicembre 2013 siglarono al Castello di Donnafugata un documento di richieste per il potenziamento della tratta ferroviaria.
Coordinamento provinciale CUB Trasporti – Comitato pendolari Siciliani


mercoledì 15 gennaio 2014

Invece di opere faraoniche, Rfi e Regione riattivino la tratta Caltagirone-Gela

Caltagirone. Tutto passa sotto silenzio, ieri abbiamo voluto allertare con una lettera a mezzo Pec il governatore Crocetta, l’Assessore Bartolotta, il dirigente generale alle infrastrutture e i sindaci dei Comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela affinchè tutti assieme chiediamo con forza la riapertura di questa tratta ferroviaria importante ed evitare la definitiva chiusura visti gli ingenti investimenti fatti da Rete ferroviaria italiana nell’ultimo decennio. L’eventuale chiusura della tratta ferroviaria sarebbe da addossare alla scarsa attenzione che la nostra classe politica presta alle esigenze ed ai bisogni dei propri territori. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono questi modesti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, delle grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo fiumi di parole e di inchiostro.

domenica 12 gennaio 2014

Regione, 50 mln per le ferrvoie. L'appello dei Pendolari

Prendiamo atto dell’interesse mostrato dalla Regione nell’acquistare nuovo materiale rotabile per garantire un trasporto ferroviario più efficiente ma siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale per quanto concerne l’utilizzo degli ETR 450 nel territorio siciliano.


giovedì 9 gennaio 2014

La Regione acquista cinque nuovi Minuetto. Dopo 12 anni si torna ad investire nel settore ferroviario.

Finalmente dopo dodici anni dal primo acquisto (cofinanziamento) da parte della Regione Sicilia, nel luglio 2002 erano stati cofinanziati con 46 milioni di euro l’acquisto di 40 treni Minuetto (30 elettrici e 10 diesel), ci riprova con l’acquisto diretto di n. 5 convogli ferroviari.



mercoledì 8 gennaio 2014

Nuovi convogli ferroviari in Sicilia, gara europea per l'acquisto

Finalmente dopo dodici anni dal primo acquisto (cofinanziamento) da parte della Regione Sicilia, nel luglio 2002 erano stati cofinanziati con 46 milioni di euro l’acquisto di 40 treni Minuetto (30 elettrici e 10 diesel), ci riprova con l’acquisto diretto di n. 5 convogli ferroviari.
In data 28 dicembre 2013 è stato pubblicato, da parte della Regione Siciliana – Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti – Servizio 4 – Trasporto Ferroviario, l’avviso di gara europeo con procedura aperta per l’acquisto di n. 5 convogli ferroviari, per un importo di 50 milioni circa.
Descrizione dell'appalto o degli acquisti:
Fornitura “chiavi in mano” di n. 5 nuovi treni automotori completi bidirezionali ad 1 o 2 piani, alimentati a 3 kv cc, reversibili di lunghezza massima di 110 metri, con capacità totale di almeno 180 posti a sedere per ciascun convoglio per un totale posti passeggeri (seduti + 4 passeggeri/mq in piedi) minimo: n. 370. Opzione full service manutentivo.

Quantitativo o entità totaleEuro 48.3469.46,67 - Valore stimato, IVA esclusa: 43.909.951,52 euro

Durata dell'appalto o termine di esecuzione: Durata in mesi: 36 (dall'aggiudicazione dell'appalto)
Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel capitolato d'oneri, nell’invito a presentare offerte o a negoziare oppure nel documento descrittivo.

Condizioni per ottenere il capitolato d'oneri e documenti complementari o il documento descrittivo: Termine per il ricevimento delle richieste di documenti o per l'accesso ai documenti: 24.3.2014 - 13:00

Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di 
partecipazione: 31.3.2014 ore 12:00.

Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione: Italiano.

Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta
in giorni: 240 (dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte)

Modalità di apertura delle offerte: 9.4.2014 ore 10:00

Persone ammesse ad assistere all'apertura delle offerte: Sì. - Informazioni complementari sulle persone ammesse e la procedura di apertura: Legali rappresentanti dei Concorrenti, ovvero soggetti, uno per ogni Concorrente, muniti di specifica delega loro conferita dai suddetti legali rappresentanti.
Prendiamo atto dell’interesse mostrato dalla Regione nell’acquistare nuovo materiale rotabile per garantire un trasporto ferroviario più efficiente ma siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale per quanto concerne l’utilizzo degli ETR 450 nel territorio siciliano.

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 6 dicembre 2013

«La chiusura della tratta ferroviaria Pa-Tp va scongiurata. Si pensi al pieno recupero»

Si chiedono iniziative per l'ammodernamento ed il ripristino della tratta.
«La chiusura della tratta ferroviaria Palermo-Trapani va scongiurata». Stavolta a prendere posizione su una situazione che da 10 mesi si ripercuote negativamente sull'intero territorio provinciale è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri la quale ha presentato una mozione che impegna il governo di Palazzo D'Orleans, a Palermo, a promuovere iniziative finalizzate all'ammodernamento e al ripristino della tratta ferroviaria che collega le due importanti città siciliane.
La tratta che collega Alcamo a Trapani è chiusa dallo scorso 25 febbraio a causa di una frana e ad oggi non è stato ancora eseguito alcun lavoro di manutenzione che possa far pensare al suo ripristino.
«Come se non bastasse - rileva l'on. Palmeri - a partire dall'11 agosto scorso, nell'ambito del programma di rimodulazione delle tratte ferroviarie, la linea in questione è stata soppressa perché ritenuta improduttiva. Per assurdo con la soppressione di questa linea i numerosi pendolari che utilizzavano il treno per recarsi al lavoro o a scuola sono costretti a fruire della tratta ferroviaria via Castelvetrano, con la conseguenza che per arrivare da Trapani a Palermo, città che distano in linea d'aria appena 70 chilometri, si impiegano cinque ore, in poche parole si tratta di fare un viaggio della speranza. Inoltre, l'asserita improduttività della linea, causa della soppressione imposta da Rete ferroviaria italiana e Ferrovie dello Stato, non è sicuramente da attribuire allo scarso utilizzo da parte dei fruitori, bensì all'eccessiva e ininterrotta incuria della linea».
Intanto, è di lunedì scorso una lettera che le segreterie provinciale e regionale della Filt Cgil e la Cgil di Trapani hanno inviato, tra gli altri, al governatore Crocetta, ai deputati dell'Ars e al prefetto della città falcata, per lamentare ancora una volta quella che definiscono «la scarsa volontà politica, in particolare dei governi regionale e nazionale relativamente all'ammodernamento delle infrastrutture e allo sviluppo dei trasporti in Sicilia e in particolare nel Trapanese». I sindacati si dicono fortemente preoccupati al punto da considerare un intervento sui trasporti «una vera e propria emergenza».
«Riteniamo - scrivono - che il trasporto regionale e locale, sia esso marittimo, terrestre o aereo, sia fortemente compromesso dai tagli e dalla mancanza di programmazione e ciò aggiunge la sua negatività a quella crisi che attanaglia, da diversi anni oramai, il nostro Paese. Siamo, invece, convinti che il settore trasporti, che rappresenta l'anello fondamentale della catena agricoltura-turismo e, quindi, della principale fonte di economia trapanese, possa svolgere quella funzione anticiclica alla crisi. Se, però, questa emergenza non è riconosciuta da tutti e soprattutto dalle nostre istituzioni locali e regionali e non viene affrontata e avviata a soluzione rischia di portare all'implosione non solo gran parte del settore ma l'intera economia della nostra provincia e del resto della regione. Ad oggi possiamo affermare che poco o nulla si è fatto nel settore. Anzi, a parte rari comunicati e piccoli interventi di politici locali, continuiamo a registrare quell'inversione di tendenza nelle scelte politiche che invece dovrebbero proporre le giuste soluzioni a problemi riguardanti il settore della mobilità».
Anche la Cgil, come l'on. Valentina Palmeri, lamenta nel Trapanese le lunghe ore di percorrenza! dei treni e la presenza di «autobus vecchi di trenta anni che devono viaggiare in strade e autostrade in condizioni minime di sicurezza» e si dice contraria al taglio dei finanziamenti per i collegamenti marittimi e ai fondi per l'aeroporto «Vincenzo Florio» di Birgi.
«L'appello che rivolgiamo - concludono i sindacalisti della Filt Cgil - alla Regione e a tutti gli enti locali è quello che ciascuno faccia la propria parte con gli interventi di programmazione e con le azioni necessarie a promuovere il processo di industrializzazione del settore trasporti inteso come viabilità e infrastrutture».
Oltre al ripristino in tempi celeri della tratta ferrata Trapani-Alcamo-Palermo, via Milo, la Cgil, tra le altre cose, il sindacato chiede che vengano predisposti nuovi collegamenti marittimi per il trasporto merci «perchè oggi molte imprese portuali della provincia di Trapani, a causa dei tagli di linee e quindi della riduzione di movimentazione merci, stanno provvedendo a licenziamenti e a porre in cassa integrazione diversi lavoratori».
Margherita Leggio - La Sicilia - Giovedì 05 Dicembre 2013 Trapani Pagina 30

martedì 5 novembre 2013

Incontro Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Regione Sicilia. Richieste e proposte


A seguito dell’incontro, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si è tenuto oggi a Palermo, presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, abbiamo avanzato le seguenti richieste e proposte:

CONTRATTO DI SERVIZIO
Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti.
Con l’attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99, il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Con la sottoscrizione del Contratto di servizio, n ogni caso, è la Regione a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti e a fissare nel contratto di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri. Ad oggi in Sicilia non è proprio così.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori visto il Contratto di programma di 30 milioni di euro affidato a Rete Ferroviaria Italiana già dal febbraio 2010?
Perchè portare avanti il CIS (contratto istituzionale di sviluppo) firmato il 28 febbraio di quest’anno per la realizzazione di un nuovo tracciato, quando le somme previste nel Cis potevano essere impiegate per realizzare e/o ammodernare nuove tratte ferroviarie siciliane? Da far notare, tra l’altro, che i soldi stanziati nel Cis altro non sono che le somme previste, 1970 milioni, e non utilizzate per il finanziamento del raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri;
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi. Desideriamo fare presente che rete ferroviaria italiana finì di ammodernare il tracciato in questione nel 2010 e a due anni dal crollo del ponte ferroviario non se ne sa più nulla. Qual è la presa di posizione della Regione per la riapertura di questa tratta importante;
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.
- Stazione di Comiso evitare lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria in considerazione della valenza strategica dell’apertura dello scalo di Comiso. Non è più rinviabile il potenziamento delle infrastrutture nel territorio di Ragusa ad oggi sprovvisto di infrastrutture stradali e ferroviarie.

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un buon 20% ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza.
Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 46 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete in questi ultimi anni, rileviamo che non sono migliorati i tempi di percorrenza di molti treni, addirittura hanno gli stessi tempi di ventanni fa.
Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi, e per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
Treno 12866 anticipare la partenza da Catania alle ore 05.00
Treno 12872 posticipare la partenza da Catania alle ore 11.25;
Treno 12874 posticipare la partenza da Catania alle ore 12.42;
Treno 12876 posticipare la partenza da Catania alle ore 13.25;
Treno 12878 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.10;
Treno 12880 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.40 e ripristinare la fermata di Catania Ognina;
Treno 12882 posticipare la partenza da Catania alle ore 16.30;
Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto;
Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.44 – posticiparne la partenza alle ore 17.52 per dare la possibilità a molti pendolari che finiscono il loro turno di lavoro alle 17.30;
Treno 12884 con partenza da Catania alle ore 19.40 dovrebbe diventare unico treno con la nuova corsa da istituire da Siracusa alle 18.20;
Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza alle ore 21.15;

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;
Treno 12867 ripristinare l’arrivo a Giarre (polo scolastico per i messinesi) alle ore 08.10
Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37-posticipare la partenza alle ore 20.55 minuti;
Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;
NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una corsa treno da Messina alle ore 10.45 che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città, utile per universitari e lavoratori che prendono servizio alle ore 14.00. 
COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo non previste negli attuali orari:
Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.45 – creare la coincidenza con il treno n 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;
Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.210 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.41;
Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;
Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;
Treno 723 con partenza da Messina alle ore 16.00 – creare la coincidenza con il treno n. 12880 in arrivo a Messina alle ore 16.09;
Treno 12769 con partenza da Messina alle ore 17.25 – creare la coincidenza con il treno n 12830 in arrivo a Messina alle ore 17.38 essendo il treno n. 12769 un treno locale;
Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.48 – creare la coincidenza con il treno n. 8586 in arrivo a Messina alle ore 19.453 e al treno 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.07;

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.

Prevedere la fermata dei treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara.
La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei festivi da luglio a fine agosto.
Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuavano le seguenti fermate: Acireale-Giarre-Riposto–Taormina–Letojanni, saltando le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara,  sia in andata che in ritorno.
Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo ed Alcantara, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza sia alla stazione di Fiumefreddo (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa) che alla stazione di Alcantara (Calatabiano-Trappitello-Giardini-Gaggi-Graniti-Francavilla di Sic. e Castiglione di Sic.), in considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 70% di corse sulla direttrice Catania-Messina e viceversa.
Riteniamo inaccettabile la situazione di cui sopra e un Governo responsabile e attento non può e non deve assistere indifferente, ma ha l'obbligo di dare ai suoi cittadini risposte concrete e tangibili.
Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.
Non riteniamo giusto che a piangerne le conseguenze per i disservizi creati da un trasporto pubblico ferroviario carente, sia nella qualità che nelle infrastrutture, siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale, quando un’attenta politica ai fabbisogni del territorio dovrebbe garantire pari dignità e diritti ai suoi cittadini.
Alla luce di quanto esposto, cosa intende fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato?
Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgiamo a nome del Comitato, cordiali saluti.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani

lunedì 4 novembre 2013

Le nostre richieste nell’incontro con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità - Regione Siciliana.

Nell’incontro di domani, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, porteremo le seguenti richieste:

CONTRATTO DI SERVIZIO:
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e della mobilità sostenibile.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI:
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori con i 30 milioni di euro già finanziati dal 2010?
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi la Regione cosa può dirci?
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.
- Stazione di Comiso lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria incombe, anche qui il silenzio della Regione.

COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Ad oggi non sono state create le coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo.

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
Abbiamo assistito sino ad oggi alla modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia ma i tempi di percorrenza si continuano ad allungare, addirittura in alcune tratte sono gli stessi tempi di percorrenza di ventanni fa.

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.

Alla luce di quanto esposto, chiederemo al Dirigente Generale Dott. Giovanni Arnone,  di conoscere quali sono le iniziative e cosa vuole fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato.

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo della Regione con richieste e modifiche

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo dell'incontro con il Diaprtimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, porrà una serie di suggerimenti connessi agli orari ed alle percorrenze dei treni nella tratta in questione.

domenica 13 ottobre 2013

Cancellati dalla rete dei trasporti europei

«Sino al 2050 né strade - dice il prof. Russo - né porti, né Ponte, né attraversamento multimodale dello Stretto». Ci sono limiti strutturali evidenti: grave cancellare il progetto Ponte e lo stop silenzioso all'attraversamento multimodale dello Stretto
        
Catania. Perplesso, molto perplesso. E, per la verità, a tratti anche sconcertato. Molto sconcertato. Dal silenzio che avvolge, e travolge, il futuro della infrastrutturazione della Sicilia e di buona parte dell'Italia meridionale, che in buona parte coinvolge anche l'Isola. Un silenzio che suona già come una beffa per un destino segnato. Il professor Francesco Russo, docente di
Trasporti e Logistica all'Università di Reggio Calabria, aggiorna la sua impietosa analisi su una situazione che si è quasi naturalmente cristallizzata, lasciando chiaramente intravedere il nulla là dove si sperava vi fossero strade, autostrade, ponti, ferrovie, tutto quel che servirebbe a questa terra, dunque al Sud dell'Europa, per cominciare a colmare quel gap secolare che ci divide e ci allontana dal resto del Continente. Il professore aggiorna alla luce dell'agenda dei lavori delle commissioni che per l'Ue si occupano, appunto, di rete dei trasporti.
«Dal 16 al 18 ottobre si svolgeranno a Tallin le giornate di lavoro sulle reti europee di trasporto. Vorrei ricordare questo appuntamento alla Regione Siciliana, ai responsabili di Ferrovie dello Stato e Rfi, al Cas, all'Anas. Non saranno giornate dedicate soltanto a discussioni, ma potrebbero essere determinanti perché a seguire dovrebbe arrivare l'approvazione da parte del Parlamento europeo di quel piano che ci vede fortemente penalizzati come Sicilia. Anzi, di fatto, inesistenti. Se, come ha detto il Commissario europeo per i Trasporti, Siim Kallas, ancora siamo solo ad un accordo di massima tra Commissione e Parlamento e si attende che i governi dei Paesi dicano la loro prima di arrivare all'accordo formale, allora è adesso, e non dopo, che possiamo far sentire la nostra voce. E l'opposizione ad un programma che ci vede esclusi».
Spiega il prof. Russo che siamo in sostanza tagliati fuori sia dalla rete portante europea, la cosiddetta "rete core" sia dalla rete di secondo livello, definita "comprehensive", organica. Tutti i fondi europei 2014-2020 saranno spesi sulla rete "core", mentre òa rete di secondo livello sarà finanziata con i fondi degli Stati membri.
«I documenti che abbiamo dicono chiaramente che ci sono gravi limiti per Sud Italia e Sicilia: limiti strutturali, limiti della rete "core", limiti della "comprehensive". I limiti strutturali possiamo riassumerli in due gravi cancellature: l'attraversamento dello Stretto (né Ponte né alternative multimodali), e Autostrade del mare. I limiti della "core" sono tanti. Cito per il comparto ferroviario il fatto che la Bari-Napoli diventerà high speed, mentre la Salerno-Messina-Catania-Palermo sarà sino al 2030 (ma più probabilmente sino al 2050), conventional rail. Su questo l'Europa dovrebbe dare chiarimenti a questa parte d'Italia, ma dovrebbero darne anche Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta, perché sino all'anno scorso tutti dicevano che, dopo l'intervento della Regione, il corridoio Nord-Sud non avrebbe deviato a Napoli, ma sarebbe arrivato a Reggio e Palermo. Infatti».
Infatti. Molto ironico e molto amaro. Il prof. Russo aggiunge dati e valutazioni
tecniche che sono già agli atti, anche per la "comprehensive": la rete ferroviaria passeggeri non prevede collegamenti nell'area del Mediterraneo, cioè tra Ragusa, Gela, Agrigento. La rete autostradale non sono previste Catania-Ragusa, Catania-Gela, Nord-Sud, Agrigento-Palermo. Tra gli aeroporti, polemica già affrontata, Catania è solo "comprehensive", Comiso "runway".
«A questo punto c'è da chiedersi chi dovrebbe intervenire per porre rimedio in tempo a questo deficit. Certo non lo farà Bruxelles, che ha già deciso. Quindi toccherebbe a Palermo in primis e al governo nazionale a seguire o contestualmente. Ma anche Comuni e Province dovrebbero farsi sentire».
Invece, stando agli inviti uffficiali e agli annunci, a Tallin non dovrebbe esserci nessuno a sostenere le ragioni della Sicilia, quanto meno non le istituzioni che il professore chiama a raccolta. Ma bisognerebbe anche capire, invece, chi sarà a Tallin. Per esempio? Paolo Costa, ex sindaco di Venezia e attuale presidente dell'autorità portuale di quella città. Mario Togliani, che rappresenterà il Ministero dei Trasporti, che è però anche presidente del Registro Navale di Genova. E Lorenzo Forcieri, presidente dell'Autorità portuale di La Spezia. Chi volete che pensi ad Augusta? Chi a Pozzallo? Chi a quel piano B che nel 2003 era stato elaborato come alternativa al Ponte sullo Stretto di Messina. A proposito: che fine ha fatto, appunto, l'attarversamento multimodale? Se lo chiede il professor Russo.
«Già, che fine ha fatto? Eppure, considerato che l'Europa e l'Italia ad oggi hanno bocciato l'idea del Ponte, non sarebbe stato giusto prendere immediatamente in considerazione quel progetto? Certo che sì, anche perché c'era un investimento di circa 2 miliardi che prevedeva nuovi approdi a Villa San Giovanni e una bretella con il raccordo della A3. Altri approdi a Messina a Tremestieri, dove oggi ce ne sono solo due, ma ne funziona appena uno. E poi l'impegno per nuovi traghetti capaci di caricare i treni senza dovere perdere tempo a tagliare e rimontare. Aggiungo che, volendo fare i conti anche con le ricadute occupazionali, questi interventi prevedevano un incremento di altri 400 lavoratori da aggiungere all'impegno fisso dei 1200 che operano nello Stretto oggi». Attraversamento multimodale, che fine ha fatto? Se lo chiede il prof. Russo, se lo chiedono ogni giorno centinaia di camionisti che, al 70%, passano lo Stretto provenenti dalle province di Ragusa, Siracusa e Catania, pagando un prezzo sempre più alto e la perdita progressiva di competitività con il resto d'Europa. Quella che festeggerà a Tallin la prossima settimana gli anni a venire della grande infrastrutturazione. Bella roba, ma solo per loro.
Andrea Lodato
La Sicilia - Sabato 12 Ottobre 2013 - Il Fatto, pagina 3

venerdì 11 ottobre 2013

La via che porta all'Isola dei cavalieri. La strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta

La strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta è l'obiettivo dell'iniziativa inserita nella programmazione europea 2014-2020
La presentazione del progetto per un trasporto sostenibile.
Presentato a Vittoria il progetto di lancio "Streets: strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta" e nello specifico il sistema integrato Sicilia-Malta all'interno del Mediterraneo, promosso dall'assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Sicilia, e di cui partner anche il Comune di Vittoria.
La presentazione è avvenuta ieri mattina al teatro comunale "Vittoria Colonna" alla presenza delle autorità italiane e maltesi, nonché gli imprenditori interessati alle attività e benefici che possono derivare da un rafforzamento del sistema trasporto. Il progetto, a grandi linee, è stato illustrato dall'architetto Giacomo Monteleone, dell'assessorato della regione delle Infrastrutture e della Mobilità. "Progetto Streets - asserisce - è un progetto strategico che ha come finalità di focalizzare tutti gli aspetti e quindi trovare soluzioni migliori per favorire le relazioni tra il territorio eleggibile, in questo caso la Sicilia, e quello di Malta. Progetto strategico perche prevede come finalità quella di produrre dei documenti che siano utili a favorire e a disegnare il prossimo documento strategico nell'ambito della prossima programmazione europea 2014/2020. I regolamenti comunitari sono in fasi di riscrittura: saranno riscritti i nuovi corridoi, non si parla più del corridoio Berlino-Palermo ma Helsinki-Malta. Nell'ambito di questo nuovo corridoio le relazioni tra la Sicilia e Malta diventano prioritari. Pertanto, il risultato atteso è quello di proporre e definire delle indicazioni per la riscrittura di questi accordi comunitari".
Durante il convegno, particolare attenzione è stata rivolta alle infrastrutture presenti nel territorio ibleo: aeroporto di Comiso e porto di Pozzallo. A tal proposito, l'architetto Monteleone ha sottolineato che "lo scalo comisano è strategico tant'è che è stato inserito nella Piano dei Trasporti della Regione Sicilia, al quale terminal vengono affidati quei traffici legati agli aspetti commerciali, in modo tale da poter sgravare l'aeroporto di Catania da questo tipo di collegamenti. Quindi diventerà il vero ponte tra i due territori, soprattutto per quanto riguarda il trasporto dei prodotti di nicchia. Invece, il porto di Pozzallo diventa prioritario per quanto riguarda il trasporto passeggeri per i quali si auspica un incremento e miglioramento dei collegamenti. Ecco una delle ragioni di questo progetto è quella di capire ed analizzare la domanda e l'offerta di traffico sia dei passeggeri sia della merce". Un progetto che se portato a termine potrebbe avere ottime ricadute sul territorio e per l'economia locale.
Giovanna Cascone
La Sicilia - Venerdì 11 Ottobre 2013 - Ragusa, pagina 33

giovedì 10 ottobre 2013

Sicilia: Trasporto Ferroviario lasciato al suo declino


Mentre Rete ferroviaria italiana continua a smantellare buona parte di quel che resta della rete ferroviaria siciliana, vedi la tratta Siracusa-Ragusa-Gela, vedi la Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte ferroviario, vedi la Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio per i continui smottamenti, vedi il mancato collegamento ferroviario con l’aeroporto di Catania di cui tutti parlano, vedi il mancato raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri seppur finanziato dal 2005, e così via….
La Regione Sicilia, proprio oggi con il convegno tenutosi a Vittoria, realizza  in collaborazione con il Governo di Malta il “Progetto Streets” strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta.
Progetto da realizzare in partenariato con il Collegio universitario Arces, il Comune di Vittoria, l'Autorità Portuale di Catania ed è capofila la Regione Sicilia con il Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti. Gli altri partner sono l'Autorità governativa Transport Malta e l'Università di Malta. L’importo a disposizione per la realizzazione del progetto “Streets” è di circa 2,5 milioni di euro.
Ritengo che tutto ciò sia assurdo, oltre all’enfasi della conquista del 28 febbraio 2013 per la firma del CIS (contratto istituzionale di sviluppo), la Regione Sicilia non ha ad oggi ancora fatto presente cosa vuole fare del trasporto pubblico ferroviario isolano. La Regione non ha ancora chiuso il
Contratto di servizio con Trenitalia ed in quattro anni abbiamo perso quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord, non ha preso posizione per le tratte ferroviarie chiuse da parecchio tempo però, pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità, pensa ad un maggiore livello di servizio per il traffico di merci/persone, pensa ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze deboli tra l’Italia e Malta, ma non pensa alla sua Sicilia oramai sempre più isolata dal continente Italia su tutti i fronti (aereo, marittimo, ferroviario e stradale) lasciandola al suo lento declino.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il monitoraggio di un pendolare sull'andamento del treno 3866

Nel post seguente, ci pregiamo pubblicare alcune segnalazioni fatte sul nostro sito, da un pendolare con un abbonamento annuale, che giornalmente viaggia e monitora da Giarre-Riposto a Messina il treno regionale n. 3866. Riportiamo fedelmente le segnalazioni del collega pendolare che trasmetteremo al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Sicilia per le dovute considerazioni e per eventuali chiarimenti da richiedere alla Direzione regionale di Trenitalia:

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 07/10/2013
Descrizione segnalazione:
Già a Giarre treno minuetto pieno zeppo. A scaletta comincia a fermarsi per diventare locale e fare salire i passeggeri che il locale precedente ha lasciato a terra perchè da Giampilieri diventa metroferrovia.
A Giampilieri il 3866 si ferma e dopo un quarto d'ora annunciano che "per motivi di sicurezza il treno è fermo alla stazione di Giampilieri". Intanto un passeggero accusa un malore, è steso fuori si aspetta l'ambulanza che poi arriva, ma di questo incidente non conosco la successione dei fatti, anche perchè con la calca non ci si poteva muovere. Nel frattempo arriva il locale successivo dove imbarchiamo tutti quelli del 3866. Poi si arriva a Messina con 45' di ritardo; al ritorno altro ritardo. Facciamo qualcosa o mi dai ragione che tanto scrivere non serve a niente?

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 01/10/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO DI CIRCA VENTI MINUTI, PERCHE' PARE CI SIANO STATE SOPPRESSIONI DI UN TRENO LOCALE CHE PRECEDE, E QUINDI IL "DIRETTO" 3866 HA FATTO DA LOCALE DA GIAMPILIERI IN POI.
LA MISURA E' COLMA !!!!!!!!!!!!!! BASTA!!!!!!!!!!!
E POI CERTI CAPOTRENI DIFENDONO L'OPERATO DI RFI E COMPAGNIA BELLA...
SALUTI

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 23/09/2013
Descrizione segnalazione:
Stamani solo mezz'ora di ritardo...

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 19/09/2013
Descrizione segnalazione:
Treno annunciato con 30' di ritardo poi 35', poi non so perchè prendiamo il locale successivo (12870), che ritarda a Messina di circa 15'. Sempre meglio.

Stazione di partenza: giarre - riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 14/08/2013
Descrizione segnalazione:
in partenza da giarre prima annunciano 20 minuti di ritardo, poi 25 ed infine 30 minuti. poi passa il locale delle 6.57 che quindi prendo come tutti gli altri del 3866, che forse arriverà a Messina dopo le 8.30. N.B. sul locale che ho preso c'era già a giarre il tutto pieno tra vu cumprà e ragazzi che in massa si recavano al mare; ovviamente il treno era il minuetto con l'aria condizionata a palla e non regolabile...
Penso che prima o poi farò ... perchè reclamare sempre quando non ti ascoltano non serve a nulla. Buone ferie.

Stazione di partenza: Giarre
Stazione di arrivo: Messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 12/08/2013
Descrizione segnalazione:
Circa 15 minuti di ritardo a causa del servizio di metroferrovia fatto dal treno "locale" con partenza da Catania che precede il 3866. Si può avere una copia della convenzione tra Regione e Trenitalia, circa il servizio di metroferrovia? Grazie

Stazione di partenza: Giarre
Stazione di arrivo: messina Centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 09/08/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO DI CIRCA 20 MINUTI CAUSA BLACK OUT DEL TRENO. POI RIPARTE MA SI FERMA NUOVAMENTE IN ENTRATA (SEMAFORO ROSSO) POI SI RIPARTE E SI ARRIVA IN UNA STAZIONE DESERTA (NEANCHE UN TRENO!).

Stazione di partenza: Giarre-Riposto
Stazione di arrivo: Messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 30/07/2013
Descrizione segnalazione:
Partenza in ritardo da Giarre di circa 4 minuti (da tabella 7.42) a Giampilieri si è alle 7.32! Si arriva a Messina centrale alle 7.57 (orario previsto 7.50). Si ripete il fenomeno della metroferrovia appioppata al locale che precede, e che parte da Catania.

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 29/07/2013
Descrizione segnalazione:
Ritardo di quasi 25 minuti, forse anche per giustificare il servizio di metroferrovia che ormai da 8 giorni fanno fare al treno locale che precede il 3866. Cortesemente si può sapere se è lecito fare questo servizio di metroferrovia, non previsto, con i treni adibiti ad altro?
Sarebbe gradita una copia della convenzione che trenitalia ha con la regione sul servizio di che trattasi. Grazie.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 18/06/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO DI 20 MINUTI, su un tempo previsto di 1h e 10 minuti. Per fare circa 70 Km 1h e 30', e non è un caso ma la quasi quotidiana normalità... ma siamo in Europa...

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 11/06/2013
Descrizione segnalazione:

Dopo un ritardo comunicato di 5 minuti alla prima fermata, Fiumefreddo, il treno non parte più e rimane fermo per circa mezz'ora. Si intuisce che ci sono problemi al treno (Minuetto), ma il capotreno come quasi il 90% dei capitreno non comunicano mai una bella mazza... Si arriverà a messina con più di 20 minuti di ritardo. Il giorno prima altri problemi con il diretto per siracusa delle 18.40. Dicono furto di rame a Contesse!!!!

Stazione di partenza: Giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866  Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 22/05/2013
Descrizione segnalazione:
Treno arrivato a Messina dopo le 8.30, non so esattamente l'orario perchè abbiamo dovuto prendere il locale successivo delle 6.57.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 08/05/2013
Descrizione segnalazione:
Treno soppresso da Catania, forse per guasto. Ovviamente le informazioni date ai viaggiatori sono inesistenti o se ci sono, fuorvianti. Ma non si può invitare l'Assessore Bartolotta e poi i vertici di Trenitalia a viaggiare qualche giorno sui nostri cari treni? Grazie 

Stazione di partenza: messina
Stazione di arrivo: giarre
Numero del treno: 3871
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 30/04/2013
Descrizione segnalazione:
Ritardo di 20 minuti, con doppio incrocio a Letojanni.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866 - 12870
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 29/04/2013
Descrizione segnalazione:
Treno che viene soppresso a Giarre, con annunci contrastanti da parte della voce "guida". Si aspetta e poi si prende il treno 12870 che arriverà con mezzora di ritardo. In totale ritardo di 1h e 10'.

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866 - 12870
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 18/04/2013
Messaggio:
Salve, ho già fatto segnalazioni su ritardi e disservizi, ma non so a che cosa servono.. Vorrei, ora evidenziare un'aspetto circa le statistiche sui ritardi o anticipi dei treni che fate mese per mese. Quando si parla di anticipo, occorre intanto stabilire se il tempo di percorrenza stabilito per la tratta sia compatibile con standard normali o no, e, siccome 15 anni fa si viaggiava in meno tempo che ora, credo che ci sia qualcosa che non va... Cmq fatemi sapere e ... grazie. 

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh 9786203
Data: 27/03/2013
Descrizione segnalazione:
Stazione di Giarre ore 6.30 circa la voce delle ferrovie annuncia la soppressione del treno, ma specifica che non dipende da trenitalia. Ma quando arrivano i ....????
Ciao e auguri di buona pasqua.

Stazione di partenza: giarre riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 06/03/2013
Descrizione segnalazione:
ritardi sempre ritardi e incroci inspiegabilmente lunghi!
Il bello è che, dopo tre quarti d'ora di ritardo, da Giardini il treno diretto è diventato locale senza che il capotreno si facesse vivo a informare quelle bestie di viaggiatori... Sono tutti responsabili della situazione da Moretti all'ultimo dei ferrovieri.

Stazione di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 28/02/2013
Descrizione segnalazione:
Scandaloso quello che succede ormai sempre su ogni treno e soprattutto col 3866 quando si fanno sempre più incroci di 10-15 minuti ciascuno e con ritardi di 20-30 minuti all'arrivo. E poi Il sig. Moretti dice che 1h e 15' tra messina e catania sono troppi!!!!Magari fossero quelli i tempi! Ma questi signori perchè non viaggiano qualche giorno con noi?

Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 07/02/2013
Descrizione segnalazione:
Mezz'ora di ritardo senza una causa ben precisa. Il problema è che purtroppo le cose vanno sempre peggio, basti pensare che 13 anni fa la stessa tratta si faceva in 15-20 minuti in meno come da tabella. Inoltre l'eliminazione del personale nelle stazioni ha ulteriormente complicato tutto. Le segnalazioni se volete le posso fare ogni giorno, per più treni e per più motivi , ma la sostanza è che trenitalia, rfi e compagnia bella fanno quello che vogliono e nessuno (dall'alto s'intende) dice niente. Grazie.