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giovedì 31 luglio 2014

Ritardi quotidiani, non più rinviabile il Piano Trasporti

Volendo continuare sulla qualità dei servizi denunciamo quanto è accaduto giovedì 24 luglio al treno regionale veloce 12878 delle ore 13.56 in partenza da Catania per Messina.
Ore 13.56 nessun treno al binario e nessun annuncio sullo stato del treno (invisibile).

Alle ore 14.20 veniva fatto il primo annuncio che il treno 12878 sarebbe partito con 30 minuti di ritardo, ma il treno ancora al binario non c’era. Circa 300 persone al binario 4, visto che si era accumulata l’utenza del treno veloce ma invisibile 12878 delle ore 13.56 e nel frattempo si era unità l’utenza del treno regionale 12880 delle ore 14.23 stesso percorso ma con ben 7 fermate e circa 35 minuti in più di percorrenza. Tutti i viaggiatori non avendo ricevuto nessuna certezza sulla partenza del treno invisibile siamo saliti a bordo del treno regionale 12880 delle 14.23, mentre veniva annunciato che il treno veloce 12878 sarebbe partito con 70 minuti di ritardo ma del treno invisibile nemmeno l’ombra.

lunedì 30 giugno 2014

Regione regista dei servizi ferroviari

La Giunta regionale lo scorso maggio ha dato l'ok all'Accordo di programma quadro con i ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia per il trasferimento delle funzioni di programmazione e amministrazione dei servizi ferroviari di interesse regionale e locale, strumento propedeutico al contratto di servizio. Un accordo atteso da cinque anni, quando il Parlamento nazionale ha delegato con legge le Regioni ad occuparsi di questi servizi.


martedì 13 maggio 2014

I Comitati Pendolari e i Sindacati convocati dall'assessore alla Mobilità Torrisi

L’Assessore regionale delle Infrastrutture e Mobilità Dott. Nico Torrisi, convoca per giovedì 15 maggio, i Comitati Pendolari e i Sindacati per riprendere a discutere sull’Accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Siciliana per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui all’art. 9 del d.lgs. 422/97 e all’art. 1 del d.lgs. 296/2000. L’appuntamento è stato fissato per le ore 12,00 presso i locali dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità - Via Leonardo Da Vinci 161.

venerdì 4 aprile 2014

I disservizi. In Sicilia oltre il 53% dei treni è arrivato in ritardo nel 2013

Per i pendolari siciliani viaggiare è sempre più un'odissea, sui treni ormai si bivacca visti i lunghi tempi di attesa nelle varie fermate 5/15 minuti di attesa, incroci calcolati senza un senso logico, coincidenze con altri treni non previste, comporti mancati e, guarda caso viene annunciata da Trenitalia, che la puntualità dei treni è in netto miglioramento, cioè che le cose vanno meglio.
Tutto ciò è inconcepibile e dimostra, ancora una volta, l'assoluta mancanza di attenzione verso i pendolari, da parte delle dirigenze di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, nel far funzionare dignitosamente il servizio di trasporto ferroviario a loro affidato, compito cui le due aziende Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana hanno nei confronti dello Stato e dei cittadini-utenti; ed alla Regione Siciliana che in questi anni ha eseguito le disposizioni emanate dal decreto legislativo 422/97 per il passaggio delle competenze in materia di trasporto pubblico ma non è ancora  riuscita a farsi consegnare le risorse finanziarie previste per ottemperare alla sottoscrizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.

domenica 2 marzo 2014

Treni in Sicilia, accordo di programma a marzo. Contratto di Servizio in giugno

L’accordo prevedeva risorse per 111.535.920,00 al netto d’iva e riferiti ad una produzione annuale di 10.799.000 di km/treno così come previsti sino al 2009. Accordo che disciplina le modalità di trasferimento dal Ministero alla Regione Sicilia delle funzioni, dei compiti di programmazione e di amministrazione inerenti i servizi di trasporto pubblico ferroviario eserciti da Trenitalia nel territorio regionale e ciò dal primo giorno del mese successivo alla data di sottoscrizione di tale accordo.
Visto il parere favorevole dei Sindacati e dei Comitati dei Pendolari, il passo successivo ed immediato prospettatoci dall’assessore Bartolotta era quello di essere deliberato in Giunta regionale ed immediatamente, prima della fine del 2013,  trasmetterlo ai Ministeri del Mit e del Mef per i definitivi adempimenti; tenuto conto che l’efficacia dell’accordo di programma è subordinata all’effettivo trasferimento delle risorse finanziarie occorrenti allo svolgimento dei servizi di trasporto ferroviario.
Non ci risulta ad oggi e sono trascorsi circa tre mesi dall’incontro di dicembre che tale accordo di programma sia stato deliberato dalla Giunta Regionale e quindi non ancora inviato ai Ministeri competenti, ciò lascia presagire che siamo sempre al punto di partenza nella speranza che non passi il detto che”chi tardi arriva male alloggia”.

Bartolotta: è intesa con Fs per porre fine ai disservizi. Entro marzo sarà firmato l'accordo di programma

I servizi ferroviari regionali della Sicilia sono regolati dal Contratto di Servizio con il MIT e il MEF, che disciplina i servizi delle regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta) per le quali non è stato ancora completato il processo di attribuzione delle competenze in materia di trasporto locale. Peraltro dal 2009, tra detti Ministeri e la regione Sicilia, è in corso di svolgimento la procedura per l'attuazione del trasferimento alla Regione dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui al decreto legislativo n 422 del 1997; l’iter di attribuzione delle competenze, che consentirà la stipula di un Contratto di Servizio da parte della Regione Sicilia, sarà completato con l'emanazione di un decreto di ripartizione delle risorse finanziarie da parte del MEF.
La definitiva sottoscrizione dell’accordo di programma alla Regione Sicilia non potrà che determinare un controllo più incisivo sulla qualità e quantità dei servizi erogati.
Ribadiamo nuovamente all’assessore Bartolotta come Comitato Pendolari Siciliani di voler essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio non appena verrà sottoscritto l’accordo di programma per i servizi di trasporto ferroviario e di voler far parte del comitato di proposte, verifica e monitoraggio in materia di servizi ferroviari regionali e locali, riconosciuto con provvedimento amministrativo dell’assessore regionale ai trasporti, non ancora costituito.

venerdì 28 febbraio 2014

Un nulla di fatto del Contratto di servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia

Palermo. Nell’incontro del 19 dicembre 2013 tenutosi a Palermo, l’assessore Bartolotta, aveva esposto, ai Sindacati e ai Comitati dei Pendolari invitati all’incontro, la proposta dell’accordo di programma Stato-Regione per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale. L’accordo di programma prospettato dall’assessore Bartolotta ha trovato d’accordo sia i Sindacati che i Comitati dei Pendolari.
L’accordo prevedeva risorse per 111.535.920,00 al netto d’iva e riferiti ad una produzione annuale di 10.799.000 di km/treno così come previsti sino al 2009. Accordo che disciplina le modalità di trasferimento dal Ministero alla Regione Sicilia delle funzioni, dei compiti di programmazione e di amministrazione inerenti i servizi di trasporto pubblico ferroviario eserciti da Trenitalia nel territorio regionale e ciò dal primo giorno del mese successivo alla data di sottoscrizione di tale accordo.
Visto il parere favorevole dei Sindacati e dei Comitati dei Pendolari, il passo successivo ed immediato prospettatoci dall’assessore Bartolotta era quello di essere deliberato in Giunta regionale ed immediatamente, prima della fine del 2013,  trasmetterlo ai Ministeri del Mit e del Mef per i definitivi adempimenti; tenuto conto che l’efficacia dell’accordo di programma è subordinata all’effettivo trasferimento delle risorse finanziarie occorrenti allo svolgimento dei servizi di trasporto ferroviario.
Non ci risulta ad oggi e sono trascorsi circa tre mesi dall’incontro di dicembre che tale accordo di programma sia stato deliberato dalla Giunta Regionale e quindi non ancora inviato ai Ministeri competenti, ciò lascia presagire che siamo sempre al punto di partenza nella speranza che non passi il detto che”chi tardi arriva male alloggia”.
Quanto poi al miglioramento del servizio ferroviario devo ricordare che per quanto riguarda la media e lunga percorrenza, l'offerta ferroviaria che riguarda la Sicilia è, a tutt'oggi, interamente sovvenzionata dallo Stato attraverso il Contratto di Servizio 2009-2014 stipulato tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'economia e delle finanze e Trenitalia, che disciplina il complesso delle obbligazioni intercorrenti tra i Ministeri e la società Trenitalia relativamente ai servizi di trasporto ferroviario passeggeri della media e lunga percorrenza nazionale di utilità sociale per l'arco temporale 2009/2014.
I servizi ferroviari regionali della Sicilia sono invece regolati dal Contratto di Servizio con
il MIT e il MEF, che disciplina i servizi delle regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta) per le quali non è stato ancora completato il processo di attribuzione delle competenze in materia di trasporto locale. Peraltro dal 2009, tra detti Ministeri e la regione Sicilia, è in corso di svolgimento la procedura per l'attuazione del trasferimento alla Regione dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui al decreto legislativo n 422 del 1997; l’iter di attribuzione delle competenze, che consentirà la stipula di un Contratto di
Servizio da parte della Regione Sicilia, sarà completato con l'emanazione di un decreto di ripartizione delle risorse finanziarie da parte del MEF.
La definitiva sottoscrizione dell’accordo di programma alla Regione Sicilia non potrà che determinare un controllo più incisivo sulla qualità e quantità dei servizi erogati.
Ribadiamo nuovamente all’assessore Bartolotta come Comitato Pendolari Siciliani di voler essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio non appena verrà sottoscritto l’accordo di programma per i servizi di trasporto ferroviario e di voler far parte del comitato di proposte, verifica e monitoraggio in materia di servizi ferroviari regionali e locali, riconosciuto con provvedimento amministrativo dell’assessore regionale ai trasporti, non ancora costituito.

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani 

mercoledì 5 febbraio 2014

Soppressioni. La Filt Cgil scrive a Trenitalia e alla Regione Sicilia

La scrivente O.S. ha monitorato un rilevante incremento delle soppressioni dei treni in Sicilia: oltre a quelle giustificabili dagli interventi manutentivi richiesti dalla Società RFI su alcuni tratti di linea non più procrastinabili per motivi di sicurezza, ne registriamo altre derivanti da carenze manutentive dei mezzi di trazione e da una carenza strutturale di Capi Treno/Capi Servizio Treno che la Società FS ha occultato fino ad oggi con il ricorso a prestazioni straordinarie oltre alle quote previste dal CCNL.
Più volte abbiamo denunciato le carenze organizzative strutturali che affliggono la Divisione Trasporto Regionale in Sicilia ma, la Società, invece di affrontare le problematiche con uno spirito costruttivo finalizzato al rispetto del CCNL e alle corrette Relazioni Industriali, ricorre allo strumento delle soppressioni dei treni scaricando i disagi sull’utenza, non essendo legata a nessun vincolo contrattuale con la Regione che la possa obbligare a rispondere delle proprie azioni in termini di penali per i disservizi creati.
Inoltre, la programmazione di alcune soppressioni sine die nella tratta Siracusa-Modica–Gela, sembra precludere la volontà della azienda di dismettere il servizio ferroviario nella tratta.
Si vuole così precostituire la condizione per un’offerta commerciale in Sicilia che, di fatto, espropria il ruolo e le determinazioni della Regione sulla scelta dei vettori per assicurare la mobilità (Diritto Costituzionale) all’utenza Siciliana.
Tutto ciò in netto contrasto con quanto affermato dall’assessore Regionale ai Trasporti Siciliano che, auspica la ratifica del Contratto di Servizio con la società Trenitalia mantenendo gli attuali Km treno in tutte le linee e, anzi, ipotizza un incremento degli stessi in un ottica di riordino del sistema trasporto in Sicilia prevedendone l’integrazione modale.
Per quanto sopra si chiede l’immediato ripristino dei treni soppressi sulla linea Siracusa–Modica–Gela ritenendo ciò pregiudiziale al confronto in atto sull’organizzazione del lavoro che interessa la manutenzione e la produzione treno in Sicilia.
Società Trenitalia S.p.A. Divisione Passeggeri Regionale
Direttore Trasporto Regionale Sicilia Ing. Francesco Costantino
Responsabile Produzione  Fabio Salici
Responsabile Risorse Umane e Organizzazione Dott. Roberto Amelio
Responsabile Manutenzione Rotabili  Ing. Gianmarco Quagliata
Regione Sicilia Assessorato Regionale Infrastrutture e Trasporti
Palermo 04 febbario 2014
Sicuri di riscontro, distinti saluti.
Segretario Filt Cgil Responsabile Attività Ferroviarie
Giuseppe Ferrito

venerdì 20 dicembre 2013

Comitato Pendolari Siciliani. Passo avanti: ora il contratto di servizio

Palermo. La prima pietra per la definizione del contratto di servizio tra la Regione siciliana è stata messa. Nell’incontro di ieri tenutosi a Palermo, l’assessore Bartolotta, ha esposto la proposta dell’accordo di programma Stato-Regione per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale il trasporto ferroviario. A disposizione per chiudere tale l’accordo ci sono 111,5 milioni di euro al netto di iva, circa 18 in meno rispetto a quanto era stato previsto dal 2009 ma l'unico dato in dubbio è la conferma dei 10.799.000 km/treno annui.
I Comitati dei Pendolari presenti, così come i Sindacati del Tpl hanno dato il via libera alla firma. Adesso la proposta dovrà essere deliberata dalla Giunta regionale e prima del 31 dicembre dovrà essere trasmessa ai Ministeri dei trasporti e delle finanze.
La richiesta unanime dai Comitati e Sindacati all’assessore Bartolotta, è stata quella di, chiusa questa fase, essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio, ognuno per le parti di competenza. L’assessore, conviene con i presenti  sull’opportunità di creare a livello regionale un comitato di proposte, verifica e monitoraggio in materia di servizi ferroviari regionali e locali, riconosciuto con provvedimento amministrativo dell’assessore.
Da istituire sin da subito con i Sindacati e i Comitati Pendolari istituiti legalmente.   
Per quanto riguarda il materiale rotabile la Regione Sicilia sta procedendo, prima del 31 dicembre, alla pubblicazione del bando di gara di 50 milioni per l’acquisto di materiale rotabile.
Riteniamo l’incontro di ieri una data importante e la posa della prima pietra per una proficua collaborazione con l’Assessore Bartolotta , al quale va il nostro plauso, e i Sindacati nel realizzare un servizio di trasporto pubblico ferroviario più a misura dell’utenza siciliana.

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani 

mercoledì 18 dicembre 2013

I Comitati Pendolari e i Sindacati convocati dall'assessore alla Mobilità Bartolotta

Si terrà domani, giovedì 19 dicembre, l'’incontro tra la Regione Siciliana, i Comitati Pendolari e i Sindacati sull'Accordo di Programma per il trasporto ferroviario siciliano. L’appuntamento è stato fissato per le ore 10,30 presso i locali dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità in via Leonardo da Vinci, 161.
Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 6 dicembre 2013

La Regione Siciliana convoca i Comitati Pendolari e i Sindacati sull'Accordo di Programma con il Governo per il trasporto ferroviario

Ci pregiamo comunicare che mercoledì 11 dicembre 2013 alle ore 10.30 presso i locali dell'assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti, l’Assessore Antonino Bartolotta, incontrerà i Comitati Pendolari Siciliani e le organizzazioni sindacali del trasporto Cgil, Cisl e Uil, per discutere sull’Accordo di Programma tra Regione Siciliana e i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui all’art. 9 del d.lgs. 422/97 e all’art. 1 del d.lgs. 296/2000.
Finalmente si inizierà a parlare di Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani


domenica 10 novembre 2013

Vertice regione, Pendolari per i fondi manca accordo

Palermo. Sembra timidamente muoversi qualcosa sulla questione del contratto di servizio con Trenitalia. Ieri il Dirigente del Dipartimento regionale Infrastrutture, Giovanni Arnone, ha ricevuto i rappresentanti degli oltre 45mila pendolari siciliani. Il tavolo «interlocutorio» si è trasformato in un'occasione per fare il punto sulle problematiche del trasporto ferroviario che attanagliano la Sicilia.
Su tutte, la questione della mancata firma del contratto di servizio. «Quale coordinatore dei pendolari siciliani - ha spiegato Giosuè Malaponti - ho il dovere di rappresentare l'importanza strategica del trasporto ferroviario. Il Contratto di servizio che la Regione non ha ancora sottoscritto deve porre le basi per un servizio degno dell'Isola». A quanto pare, secondo Malaponti, «ci sarebbe già un accordo firmato col ministero dei Trasporti. Mancherebbe solo il parere del ministero dell'Economia per il trasferimento dei fondi alla Regione». La quota si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di euro, anche se ne occorrerebbero circa 120.
I comitati dei pendolari hanno chiesto poi «perché la Regione non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente della Catania-Palermo, che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori, visto il Contratto di programma di 30 milioni di euro affidato a Rfi nel 2010». Un'altra notizia ha suscitato scalpore. Come ha rivelato ieri Malaponti, secondo l'Associazione Ferrovie Siciliane guidata da Giovanni Russo, «ben 4 treni Etr 450 (convogli 6, 7, 9, 13), cioè i classici pendolini di rango "C" (che arrivano fino a 180 km/h) ancora funzionanti, sono da tempo fermi e parcheggiati presso la Stazione centrale di Reggio Calabria. Uno spreco assoluto. Chiediamo perciò a Trenitalia - hanno concluso - di trasferirli in Sicilia lungo la dorsale ionica e tirrenica, per ottenere a costo zero treni molto più confortevoli e veloci di quelli attuali».
Davide Guarcello - La Sicilia - Mercoledì 06 Novembre 2013 - I FATTI Pagina 8 

giovedì 31 ottobre 2013

Un’interrogazione parlamentare sullo stato del servizio ferroviario in Sicilia presentata dall’on.Pogliese

“La rete ferroviaria siciliana è ridotta ai minimi termini. I treni regionali soppressi dal 2012 ad oggi sono più di 6 mila e, nonostante la nostra sia una delle regioni più estese d’Italia, il numero di treni circolanti quotidianamente arriva a stento alle 400 unità, per una rete ferrata di 1.378 chilometri, e si tratta nella maggior parte dei casi di mezzi ferroviari con più di venti anni di servizio spesso soggetti a guasti. Nonostante questa deficitaria situazione la Regione Siciliana continua a non firmare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario siciliano con RFI previsto dal D.lgs 42297.”.
Lo denuncia l’on. Salvo Pogliese, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, che sulla questione ha presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente della Regione e all’Assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità.
“L’articolo 16 del Dlgs 422/97 sancisce che il trasporto ferroviario regionale debba essere garantito dalle istituzioni regionali e comunali – spiega il vicepresidente dell’Ars - che devono inoltre assicurare i servizi minimi qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini. La firma del contratto di servizio per il trasporto ferroviario è quindi essenziale, oltre che essere prevista dalla legge, per garantire una qualità del trasporto ferroviario che ad oggi in Sicilia manca completamente, come testimoniato dalle molte denunce da parte dei viaggiatori e dai dati dei sindacati di settore e del Comitato dei pendolari certificanti la sempre più scarsa affezione dei siciliani al trasporto pubblico.”.
“Ho chiesto pertanto al Governo regionale di provvedere nel più breve tempo possibile alla firma del contratto di servizio con RFI – conclude Pogliese – impegnandosi inoltre ad innalzare il livello qualitativo del trasporto ferroviario in Sicilia, nella convinzione che una moderna ed efficiente rete ferroviaria, integrata a un trasporto intermodale di passeggeri e merci, sia essenziale per garantire sviluppo e sostenibilità economica alla Sicilia”.
Riceviamo e pubblichiamo:
Salvo Pogliese (PdL) a:   comitatopendolari@gmail.com -  31 ottobre 2013 12:20
oggetto: Per conoscenza. Trasporto ferroviario in Sicilia. Salvo Pogliese (PdL): “Rete ferroviaria siciliana al collasso, la Regione firmi il contratto di servizio e s’impegni ad innalzarne la qualità.

martedì 16 luglio 2013

Un semestre, gennaio-giugno 2013, di disagi e disservizi per i pendolari jonici

Da alcuni disservizi avvenuti il nel mese di gennaio ed in modo particolare il 17 gennaio 2013, l’ufficio stampa di Trenitalia sulla nostra denuncia degli enormi disagi all’utenza, ebbe a dichiarare che era un caso sporadico. 
Da questa dichiarazione di Trenitalia, ho ritenuto opportuno iniziare il monitoraggio dei treni che giornalmente transitano sulla dorsale ionica Messina-Catania-Siracusa nel semestre gennaio-giugno. 
L’indagine, per il suo scopo dilettantistico e di curiosità, nonché per ovvi motivi di organizzazione e tempo, è stata limitata al monitoraggio dei treni nei soli giorni lavorativi.

La tabella seguente mostra più specificatamente la distribuzione dei 6.538 treni monitorati secondo la puntualità, oppure se arrivati a destinazione prima dell’orario previsto, o se soppressi.
Sul totale dei 6.538 treni monitorati, il 53,26% dei treni è arrivato in ritardo (3.482 treni),i treni arrivati in anticipo sono 2.200 (33,65%) vale a dire che ogni giorno un treno su tre arriva prima dell'orario previsto e l’11,41% (746) di treni in orario.

Il dato riscontrato, apparentemente non
significativo se considerato in maniera assoluta, ci ha consentito di calcolare nel corso del rilevamento, il numero di Km/treno soppressi. Nel semestre esaminato, la tratta ferroviaria oggetto della rilevazione è stata privata di quasi 10 mila Km/treno, forse di più se la nostra indagine fosse stata estesa anche ai treni nelle giornate non lavorative.

Quasi la metà dei treni è sempre in ritardo. Per Trenitalia il ritardo sino a cinque minuti non viene considerato come ritardo. 1958 sono i treni in ritardo entro i 5 minuti pari al 56,23%.
In particolare 608 treni, pari al 17,46%, hanno ritardato fino a 10 minuti, 492 treni (il 14,13%) fino a 20 minuti, e ben 424, cioè il 12,18% è arrivato a destinazione con oltre 20 minuti di ritardo.
Un eventuale dato cumulativo dimostrerebbe che nel primo semestre di questo anno, ben 1.524 treni sono arrivati con un ritardo superiore ai 5 minuti, che sommato ai 110 treni soppressi, porta il totale a 1.634. Questo numero rapportato ai 6.538 treni presi in esame, rappresenta esattamente il 25% del totale: in sostanza ogni giorno un quarto dei treni non rispetta la dovuta puntualità.
Da gennaio a giugno i pendolari della tratta Messina–Catania–Siracusa hanno perso a causa dei ritardi accumulati dai treni 32.421 minuti, pari a oltre 540 ore sottratte soprattutto alle proprie attività di lavoro o di studio ed alle proprie famiglie se in fase di rientro dal lavoro.
Parallelamente i minuti di anticipo nello stesso semestre esaminato sono stati 6.649, equivalenti a circa 111 ore.
Chi controlla l’operato di Trenitalia?
I 9112 km/treno soppressi dovranno essere rimessi in esercizio? Verranno pagati comunque?
Chi di competenza dovrà, se previsto, sanzionare l’operato di Trenitalia?

Questi sono solo alcuni dei quesiti per i quali chiediamo risposte certe ed esaustive da parte degli organi competenti. 
I risultati sono alquanto evidenti ed in molti casi la situazione è anche più drammatica in quanto, a questi allungamenti si sommano i continui ritardi che molte delle volte, vista la troppa elasticità della traccia oraria, diventano anticipi azzerando così gli stessi ritardi. Dalla nostra analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni traccia oraria.
Allungamenti che si manifestano in tutta la loro drammaticità con i vari cambi di orario e fanno seguito a scelte strane e sconsiderate sul trasporto pubblico ferroviario siciliano, andando a penalizzare persino i treni diretti e, per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti.
Si da molto spesso la precedenza, sulla pelle di centinaia di migliaia di pendolari, che costituiscono la stragrande maggioranza dei viaggiatori giornalieri, a treni Intercity, Espressi, e persino ai treni merci.
Per i pendolari siciliani viaggiare è sempre più un'odissea, sui treni ormai si bivacca visti i lunghi tempi di attesa nelle varie fermate 3/10 minuti di attesa, vedi stazione di Alcantara, Letoianni, S.Teresa Riva; incroci calcolati senza un senso logico, coincidenze con altri treni non previste e, guarda caso viene annunciato da Trenitalia, che la puntualità dei treni è in netto miglioramento, cioè che le cose vanno meglio.
Tutto ciò è inconcepibile e dimostra, ancora una volta, l'assoluta mancanza di attenzione verso i pendolari da parte delle dirigenze di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, nel far funzionare dignitosamente il servizio di trasporto ferroviario a loro affidato, compito cui le due aziende hanno nei confronti dello Stato e dei cittadini-utenti e alla Regione Siciliana che in questi anni ha portato a termine, dal punto di vista amministrativo, le disposizioni emanate dal decreto legislativo 422/97 relativo al passaggio delle competenze in materia di trasporto pubblico ma non è ancora, riuscita a farsi trasferire dal Ministero le risorse finanziarie previste, per ottemperare alla sottoscrizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano.
Continueremo come sempre, con ogni mezzo legale, nella nostra battaglia per una mobilità sostenibile che veda uscire finalmente la Sicilia dalla gogna di arretratezza in cui la totale assenza di un’attenta programmazione in materia di trasporti e di infrastrutture, la politica regionale e nazionale l’ha relegata.
Giosue Malaponti - Presidente del Comitato Pendolari Siciliani 

venerdì 31 maggio 2013

I treni per rilanciare il turismo. Il camper della Cisl.

Si ripristinino le fermate a Fontane Bianche e a Noto.
Tappa in città, ieri mattina, del camper della Fit Cisl Sicilia che sta portando in giro l'iniziativa, «alla ricerca del treno perduto». «E' un tour di 30 tappe - afferma Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl Sicilia - per stimolare un miglioramento della rete ferroviaria nell'Isola. Basti pensare che tra un viaggio e l'altro ci sono buchi! di tre ore. I treni delle 19 e quello delle 21.45 per Roma hanno tutti i giorni una vettura in meno. Con questa manifestazione chiederemo a Trenitalia di usare il contributo che lo Stato ha versato loro per migliorare il servizio».
Il potenziamento delle tratte interne è necessario per incentivare il turismo e agevolare i pendolari. «Improrogabile il ripristino della fermata di Fontane Bianche da giugno a settembre - dicono Roberto Getulio e Santo Randazzo, rispettivamente segretario e coordinatore della federazione italiana trasporti Cisl -. E altrettanto lo è quello delle corse da Siracusa a Noto anche solo la domenica, giorno di massima affluenza di turisti, che nel fine settimana spesso non sanno come muoversi per raggiungere i paesi della nostra provincia».
«E poi: il personale è ridotto ai minimi termini - precisa Getulio -; così non si può andare avanti. I treni sono vecchi, le stazioni abbandonate e le tratte sovraffollate di pendolari». La Fit-Cisl chiede ! al governo regionale di convocare il tavolo per il Contratto d! i servizio per garantire il diritto alla mobilità con il servizio ferroviario.
«Garantire la mobilità nelle aree interne - conclude Benigno - è fondamentale. Ci auguriamo che il governo regionale intervenga affinché i fondi strutturali vengano spesi bene. Abbiamo bisogno di fondi, per attrarre i visitatori in Sicilia e fare da volano per l'economia locale. Speriamo in un incontro con l'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, per discutere della firma del Contratto di servizio».
La manifestazione di ieri ha interessato anche un gruppo di cittadini, che hanno sostenuto l'iniziativa della.
Eleonora Zuppardi

La Sicilia - Giovedì 30 Maggio 2013 Siracusa Pagina 26 

giovedì 14 marzo 2013

Treni in ritardo e soppressi. Il monitoraggio di febbraio 2013 del Comitato Pendolari Siciliani.

Visti i risultati del monitoraggio di gennaio sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, che faceva registrare su 327 treni monitorati il 24,46% in orario, il 70,34% in ritardo, ed il 5,20% soppressi. Abbiamo voluto continuare a monitorare il traffico ferroviario sulla stessa relazione, che ci fa registrare un calo delle soppressioni ma mantiene un trend ancora alto sui treni in ritardo.
Queste sono le cifre del monitoraggio di Febbraio 2013:
22     i giorni complessivi del monitoraggio;
1073 i treni totali monitorati;
404   i treni in orario
346   in ritardo tra  0 - 5 minuti;
132   in ritardo tra  5 - 10 minuti;
107   in ritardo tra 10 - 20 minuti;
82     in ritardo oltre 20 minuti;
6       i treni soppressi per un totale di 255 km/treno non percorsi
7035 i minuti complessivi di ritardo, pari a 117 ore e 15 minuti, pari a 5 giorni circa;
Nel corso del mese non ci sono state giornate rilevanti di disservizi, così come era successo nel monitoraggio di gennaio. I dati dei ritardi sono stati ricavati direttamente dal server pubblico “ViaggiaTreno” di Trenitalia e quindi garantiti dalla stessa azienda. I ritardi perdurano quotidianamente, compromettendo in alcuni casi gli impegni dell’utenza pendolare, facendo perdere coincidenze con altri mezzi di trasporto e facendo recuperare ai pendolari lavoratori minuti e/o ore di lavoro perse, certamente non per colpa loro. Abbiamo sottoposto alla Regione Sicilia, nei dipartimenti competenti, tale problematica chiedendo di sottoporre il problema ritardi e soppressioni nelle sedi competenti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia per sensibilizzare le sale operative che gestiscono la movimentazione dei treni, specialmente nelle fasce orarie di maggior flusso di viaggiatori-pendolari e precisamente dalle ore 06.00/09.00, 14.00/16.00 e 17.00/19.00. Cogliamo l’occasione per invitare, ancora una volta, il Presidente Crocetta e l’assessore ai trasporti Bartolotta a fare un viaggio di riscontro a bordo dei treni dei pendolari per rendersi conto della situazione attuale e sollecitare le procedure del passaggio delle risorse finanziarie per la definizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario, scongiurando così i tagli paventati a giugno, mese in cui entrerà in vigore l’orario estivo.

Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani 

sabato 9 marzo 2013

Le Risorse del contratto di servizio per scongiurare i tagli al trasporto ferroviario in Sicilia

Non ci tranquillizza il dato che i tagli paventati da Trenitalia a partire dal 10 marzo sono rientrati. Poche o inesistenti sono state le prese di posizione della politica regionale a salvaguardia ed a garanzia del trasporto ferroviario. Sembra che il Contratto di servizio per il trasporto ferroviario, che assicurerà la mobilità su ferro in Sicilia, non interessi alla politica siciliana. Forse perché non porta consensi? Occorreva mettere alle strette il governo nazionale uscente, così come è avvenuto per il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo), affinché sottoscrivesse l’ultimo atto di responsabilità nei confronti della nostra regione, firmando il passaggio delle risorse finanziarie che aspettiamo dal 2009 e che da 130, 120, 111 oggi sono giunti a 101 milioni di euro ma non bastano, per chiudere definitivamente il capitolo Contratto di servizio per il trasporto ferroviario. Di certo chi, dovrebbe fare di tutto per garantire la mobilità ai siciliani, afferma che è complicato chiudere il Contratto di servizio e che non possiamo avere tutto e subito.
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

Leanza, garantire trasporto ferroviario in Sicilia. Tagliate 105 tratte.

Il deputato Udc in merito ha presentato un'interrogazione all'Ars.
Bisogna garantire il trasporto ferroviario in Sicilia. Il taglio di 105 tratte da parte di Trenitalia, compresi collegamenti locali e percorrenze metropolitane che sara' operato dal prossimo 10 marzo, procurera' non pochi disagi all'utenza siciliana e soprattutto ai pendolari che viaggiano ogni giorno per lavoro". Lo afferma il capogruppo Udc all'Ars, Lino Leanza, che ha presentato in merito un'interrogazione. "Vogliamo comprendere come sono cambiati i rapporti tra Trenitalia e Regione in relazione all'esecuzione del contratto - aggiunge -. Trenitalia, infatti, giustifica il proprio operato in ragione della riduzione del 10% di risorse pubbliche nel contratto stipulato con l'amministrazione regionale. I tagli, pero' - conclude Leanza - in termini di servizi sono superiori rispetto alla 'sforbiciata' del 10% e molte zone della Sicilia rimarranno senza collegamenti".
Fonte: ilvelino – 08 marzo 2013 14.02

sabato 2 marzo 2013

Gli studenti e le ferrovie. I pendolari sperano in un miracolo

Si parlerà anche della definizione di un progetto completo di trasporto studenti pendolari col treno, comprensivo di sinergia treno-bus per lo spostamento dalle stazioni agli istituti scolastici a Modica e a Ragusa nell'incontro in programma giovedì (già rinviato 2 volte) tra una delegazione iblea guidata dalla Cub Trasporti e l'assessore regionale a infrastrutture e trasporti Antonino Bartolotta.
Gli studenti pendolari dell'alberghiero di Modica che vengono da Vittoria e Comiso per recarsi a scuola quest'anno, a seguito della soppressione da parte dell'Ast di alcune tratte, si sono rivolti a una ditta privata che provvede al loro trasporto dal comune di residenza fino a scuola e adesso stanno cercando di avere risposte da parte degli amministratori, dei loro comuni di residenza, per ottenere il rimborso delle somme spese per il trasporto scolastico.
Non è stata percorribile, infatti, la soluzione, presentata in un primo momento che riguardava l'uso del mezzo ferroviario e il successivo trasporto degli studenti con delle navette dalla stazione all'istituto, nonostante Cub Trasporti aveva invitato il responsabile Ast di Modica ad attivarsi per rendere disponibili un paio di autobus per il servizio navetta stazione-Alberghiero. Troppi problemi organizzativi, troppe difficoltà che secondo Cub Trasporti potrebbero essere superate se venisse definito un progetto! serio, come da tempo viene proposto, che permetterebbe anche ! la salvaguardia e il potenziamento delle linee ferroviarie.
Nel corso dell'incontro in programma giovedì - che segue a breve la firma dell'accordo sugli investimenti in infrastrutture ferroviarie per le aree metropolitane dell'isola, cui dovrebbe seguire un nuovo programma di investimenti per le linee cosiddette secondarie - la delegazione, composta da Cub Trasporti e dal Comitato per il Rilancio della Ferrovia Iblea, accompagnata dalla deputazione ragusana alla Regione, affronterà anche altri punti ritenuti essenziali per cominciare a invertire la tendenza allo smantellamento dell'infrastruttura ferroviaria Iblea, a cominciare dalla necessità di fermare immediatamente la chiusura delle piccole stazioni, dove si vanno smontando i deviatoi che consentono gli incroci dei treni; tale operazione impedirà la circolazione di un numero di treni sufficiente a garantire la mobilità nel territorio, condizione necessaria al rilancio ferroviario.
Occorrerebbe poi - secondo Cub Trasporti - impedire la vendita degli scali merci della provincia; fare partire il progetto di metropolitana di superficie a Ragusa, fermo dal 1995, che avrebbe dovuto entrare in funzione sin dal 1999, e i cui relativi finanziamenti si sono persi almeno tre volte.
A. O. -
La Sicilia - Sabato 02 Marzo 2013 Ragusa Pagina 37 

Regione, scelte sbagliate

In riferimento all'incognita sui tagli che Trenitalia attuerà in Sicilia a partire dall'11 marzo 2013, desideriamo intervenire considerato che, tale questione, deve trovare immediata soluzione anche in considerazione delle drammatiche conseguenze che si registreranno a breve, dal punto di vista sociale ed economico per tutti gli utenti del trasporto ferroviario. Non comprendiamo le scelte che, il sindaco dei siciliani Crocetta e l'assessore ai trasporti e alla mobilità Bartolotta, hanno intrapreso, infatti, anziché chiudere definitivamente il capitolo sul trasporto ferroviario sottoscrivendo con Trenitalia il Contratto di servizio, assicurando così ai Siciliani quanto gli spetterebbe di diritto; hanno pensato bene di sottoscrivere il contratto sugli interventi strategici per le ! infrastrutture siciliane con Rete Ferroviaria Italiana, non tenendo conto che la priorità era garantire e salvaguardare il trasporto ferroviario. Di certo loro non la pensano così. Con l'attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99), il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Sono queste ultime a scegliere un concessionario, anche con gara d'appalto europea, ed erogare ogni anno i contributi per il servizio universale. A tutto questo fanno eccezione le Regioni a statuto speciale (Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia) che hanno rifiutato di ricevere il trasferimento di competenze. Di conseguenza i servizi ferroviari di queste Regioni sono rimasti di competenza diretta dello Stato. Quasi tutti i contratti di servizio sono stati sottoscritti a Roma il 7 settembre 2009 con affidamento diretto a Trenitalia ed alcuni a seguito di gara europea. Da un comunicato della Regione Sicilia del 13 settembre 2011 apprendiamo che la giunta regionale aveva dato il via libera all'Accordo di programma con il Ministero che, di fatto, spianava la strada alla sottoscrizione del Contratto di servizio con Trenitalia. Ma ciò non è ancora avvenuto. Tale sottoscrizione avrebbe consentito alla Regione Sicilia di attuare una programmazione dei servizi più vicina alle reali esigenze dell'utenza e del territorio. Trenitalia, con la sua Divisione Passeggeri Regionale, fornisce il servizio di trasporto ferroviario regionale su tutto il territorio italiano. Le Regioni decidono quali e quanti servizi intendono acquistare, stipulando con Trenitalia un vero e proprio contratto, della durata di 6 anni ulteriormente rinnovabili per altri 6. Con il contratto si definisce la Carta dei Servizi, un sistema di valutazione e monitoraggio della qualità dei servizi. In ogni caso sono le Regioni a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, e a fissare nei contratti di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri.
Giosuè Malaponti - Coordinatore comitato pendolari siciliani
Lo dico a La Sicilia - Sabato 02 Marzo 2013 Catania (Cronaca) Pagina 38