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venerdì 11 maggio 2018

Messina-Catania-Siracusa: Treni regionali una continua odissea

Catania. Premesso che i guasti ai mezzi rotabili e le interruzioni alle infrastrutture ferroviarie  ci possano stare, quello che invece non condividiamo affatto sono gli accorgimenti che l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa, affidataria del servizio di trasporto ferroviario in Sicilia sino al 31/12/2026, e il gestore dell’infrastruttura ferroviaria Rete Ferroviaria Italiana Spa mettono a disposizione dell’utenza ferroviaria in queste criticità.
Questo è quanto accaduto oggi alla stazione di Taormina con il primo treno regionale veloce partito da Messina per Siracusa alle ore 5.13. Il treno 3865 arrivato a Taormina viene stoppato per un guasto tra Taormina la stazione di Fiumefreddo di Sicilia e, fin qui tutto regolare. I tempi di attesa si allungano e viene inviato un bus sostitutivo alla stazione di Taormina con soli 16/20 posti, lasciando così buona parte dei pendolari a terra. Al danno la beffa, mentre i pendolari rimasti a terra aspettavano l’arrivo di un secondo bus veniva fatto partire il treno regionale 3865 lasciando a terra tutte quelle persone che erano fuori ad aspettare il bus sostitutivo. E’ inimmaginabile quanto è successo stamane alla stazione di Taormina, nessuna “tempestiva” informazione da parte di chi opera e gestisce sia il trasporto che l’infrastruttura ferroviaria. Nessun numero telefonico dove poter chiamare per avere informazioni.
Ma al danno l’ulteriore beffa è quanto è stato scritto sul portale Fsnews.it al seguente link:http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=4d520eba35a43610VgnVCM1000008916f90aRCRD&vgnextchannel=fec4b8a1d1eba510VgnVCM1000008916f90aRCRD&cid=Sicilia_RFI che riportiamo testualmente:
Palermo, 11 maggio 2018-Aggiornamento ore 6.25
Linea Messina – Siracusa: riattivato il traffico fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini su un solo binario. È ripresa alle 6.25 la circolazione ferroviaria fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini su un solo binario, a senso unico alternato, con ritardi fino a 60 minuti. Prosegue la riprogrammazione del servizio ferroviario. Ore 2.30 - Dalle 2.30 la circolazione ferroviaria fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini (linea Messina–Siracusa) è sospesa per un inconveniente tecnico. Attivati servizi sostitutivi con autobus fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini. Sul posto i tecnici di RFI.
Una domanda ci sorge spontanea se l’inconveniente tecnico era già in programma dalle ore 2.30 come descritto su Fsnews.it perché i bus sostitutivi non hanno funzionato così come previsto, visti gli enormi ritardi, disagi e disservizi?
Chi paga per tutto questo? Chi risarcirà i pendolari per le ore di lavoro perse e da recuperare? Questi i numeri dei disagi di oggi: 356 i minuti di ritardo accumulati dai primi 5 treni del mattino ancora in viaggio tra Messina-Catania e Siracusa e 191 sono i treno-km al momento soppressi.
Chiediamo al Presidente della Regione Musumeci e all’assessore regionale ai Trasporti Falcone di fare luce su questo enorme disagio/disservizio procurato a migliaia di utenti del trasporto ferroviario, tenuto conto che la Regione Siciliana paga all’impresa Ferroviari Trenitalia Spa 111,5 milioni di euro per il trasporto ferroviario e che anch’essa viene danneggiata da questi problemi tecnici, sempre più frequenti, alle infrastrutture ferroviarie.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 10 ottobre 2017

Situazione ferroviaria insostenibile in Sicilia

Rete Ferroviaria Italiana, gestore delle infrastrutture ferroviarie, in quest’ultimo mese e mezzo ha procurato e sta procurando enormi disagi e ritardi insostenibili alla circolazione dei treni. Nel mese di settembre sono stati, circa, 15 i giorni di interruzioni per problemi più svariati che hanno rallentano e paralizzato la circolazione. In appena 10 giorni del mese di ottobre sono già 7 i giorni con disagi e problemi alla circolazione. Questi disagi, una volta rari, sono diventati quasi la normalità in Sicilia. Chiediamo l’intervento del Ministero dei trasporti, del Dipartimento dei trasporti regionale, dell’Autorità regolazione trasporti, della Procura per la tutela dell’utenza pendolare, dei viaggiatori occasionali, dell’impresa ferroviaria che gestisce il trasporto ferroviario e per garantire e rispettare un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace.
Vista la nostra premessa, ci fanno indignare le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Italiano, Renato Mazzoncini, che dichiara di voler costruire il Ponte sullo Stretto e dei fantomatici 10 miliardi di euro stanziati per gli investimenti in Sicilia per il triangolo Messina, Catania, Palermo che stiamo aspettando da almeno 15 anni. L’eventuale ma remota costruzione del Ponte sullo Stretto, non può e non deve procrastinare l’intero sviluppo infrastrutturale della Sicilia che è ancora fermo all’Unità d’Italia.
L’Ad Mazzoncini, il ministro Delrio e l’Autorità regolazione trasporti, spediscano urgentemente in Sicilia degli ispettori per verificare quanto sta accadendo nella gestione della rete ferroviaria siciliana visti gli enormi e frequenti disservizi di questi ultimi mesi.  

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 9 ottobre 2017

Ritardi massivi sulla tratta Messina-Palermo - Richieste Modiche

Il nostro Comitato Pendolari SICILIANI, pone nuovamente all’attenzione degli organi in indirizzo svariate criticità che si sono verificate negli ultimi mesi, ovvero una quantità di ritardi compresi tra i 20’ / 85’  a cascata su tutti i treni nelle fasce orarie comprese tra le h 6:00/9:00 e le h 16:00/20:00 riscontrando un notevole disappunto da parte dei Pendolari della tratta in oggetto, considerando che i ritardi citati , si sono concentrati nelle fasce orarie cosiddette pendolari. Di seguito, inoltre, inviamo al momento n 2 treni con richiesta di modifica di termine corsa:
-    R12717 (Messina h 19.14 Patti) prolungare la traccia fino S.Agata con tutte le fermate.
-    R12719 (Messina h 21.05 Patti) posticipare la partenza da Messina alle h 21.30 e prolungare la traccia fino S.Agata con tutte le fermate “via VELOCE”
Le esposte segnalazioni vengono indirizzate agli organi di competenza al fine di intervenire, con cortese sollecitudine pei risolvere tali problematiche inaccettabili.   
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti  
Servizio 2- Trasporto ferroviario         
RFI spa Sicilia
Trenitalia spa Sicilia
Torrenova - Messina 07.10.2017                                                                        
Mondì Francesco  Pendolari  Messina - Palermo  Comitato Pendolari Siciliani CIUFER

martedì 19 settembre 2017

Riapre la tratta ferroviaria Siracusa-Catania-Messina, ancora disagi.

Domenica 10 settembre riapriva la tratta ferroviaria Siracusa-Catania-Messina, dopo circa ottanta giorni di chiusura per lavori di ammodernamento e velocizzazione. Diversi sono stati i disagi e le disattenzioni nei confronti della clientela, da parte di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, a differenza della precedente chiusura, nello stesso periodo, dello scorso anno. Lo scorso anno tutti i treni, soppressi e sostituiti con bus, venivano fatti partire dal primo binario a differenza di quanto è avvenuto quest’anno. Una grave disattenzione, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, che ha previsto le partenze dei treni dal settimo, dal terzo e/o dal quinto binario nonostante alcuni di questi erano previsti in orario in partenza dal primo.
Ciò ha creato disagi a buona parte dell’utenza che si è trovata a scendere e salire scale per raggiungere i binari di partenza, non essendo la stazione di Catania dotata di alcun ascensore.
Ma torniamo alla riapertura della tratta ferroviaria in questione. Se si ammoderna e si velocizza si dovrebbero ridurre i tempi di percorrenza e gli eventuali disagi-disservizi. Ma così non è stato nella prima settimana e precisamente dall’11 al 16 settembre abbiamo tenuto d’occhio diciannove treni regionali e regionali veloci da e per Siracusa. In totale in questi sei giorni abbiamo monitorato 114 treni, 19 ogni giorno, che hanno accumulato ritardi per 1691 minuti pari a oltre 28 ore.
Oltre a questi disagi-disservizi viene diffusa una locandina da parte di Trenitalia che recita: - dall’11 settembre al 10 ottobre 2017 - Linea Messina-Catania-Siracusa - Modifiche circolazione treni - “Da lunedì 11 settembre a martedì 10 ottobre 2017, per lavori di potenziamento infrastrutturale nella stazione di Lentini, i treni sulla linea Messina-Catania-Siracusa subiranno variazioni. I quadri murali esposti nelle stazioni saranno aggiornati con la nuova offerta oraria dal 10 settembre, per ulteriori informazioni e dettaglio dei treni interessati: emettitrici automatiche self service ETS, www.trenitalia.com>Informazioni>Orario Ferroviario “In Treno”, uffici informazioni e assistenza clienti e biglietterie”.
Di questa locandina e delle variazioni paventate non è stato dovutamente informato il Dipartimento Regionale dei Trasporti che sentito dal Comitato non sapeva, nel dettaglio, quali variazioni fossero state attuate sino al 10 di ottobre.
Ci sembra alquanto strano che il Committente, la Regione Siciliana, non venga prontamente ed adeguatamente informata delle variazioni relative all’offerta commerciale che si va a modificare.
Tra l’altro ci sembra doveroso segnalare ancora una volta che il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia è scaduto da nove mesi circa e precisamente il 31/12/2016 e nessuno è a conoscenza della bozza contrattuale nè si sanno quali siano gli intendimenti della Regione/Dipartimento Trasporti per l’eventuale rinnovo, giusta nostra segnalazione a mezzo PEC all’ART (Autorità Regolazione Trasporti del 05/12/2016. L’unico dato certo è che nel collegato alla finanziaria 2017 l’Ars ha approvato ulteriori 83,3 milioni di euro da integrare a partire dal 2020 sino al 2026 ai 111,5 milioni/annui del Contratto di Servizio 2017-2026 ancora da redigere e da sottoscrivere e del quale nessuno ad oggi conosce i contenuti.

lunedì 3 luglio 2017

Guasti, ritardi e grandi disagi: il trasporto ferroviario piomba nel caos

I ritardi accumulati dai treni regionali rappresentano un preoccupante campanello d'allarme. E il futuro potrebbe riservare sorprese ancor più peggiori: gli indugi nella firma del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia (per non parlare della mancata approvazione degli emendamenti da parte dell'Ars) comincia già a manifestare i suoi effetti negativi sull'offerta. Basti pensare a quanto registrato mercoledì scorso: "Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e due minuti, è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di Trenitalia...

giovedì 29 giugno 2017

Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.

Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.
Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e 2 minuti è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di Trenitalia, per un guasto agli scambi del doppio binario alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia, nella pomeriggio di mercoledì 28 giugno2017. Tale disservizio ha procurato gravi disagi all’utenza pendolare mettendo in crisi la circolazione ferroviaria della dorsale jonica Catania-Messina. Questi i treni in interessati dai ritardi:
Intercity 727 ritardo 35 minuti, Regionale veloce 3856 ritardo 33 minuti, Regionale 12882 ritardo 29 minuti, Regionale 12880 ritardo 26 minuti, Regionale 12815 ritardo 25 minuti, Regionale 12879 ritardo 17 minuti, Regionale 12875 ritardo 15 minuti, Regionale Veloce 3872 ritardo 15 minuti, Regionale veloce ritardo 12 minuti, Regionale veloce 3869 ritardo 9 minuti, Regionale 12884 ritardo 9 minuti, Regionale 12831 ritardo 9 minuti e Regionale 12883 ritardo 8 minuti. Un’altra questione urgente che desideriamo sottoporre al Dipartimento
Trasporto Ferroviario della Regione Siciliana, dopo 12 giorni, è quella della chiusura della relazione ferroviaria Siracusa-Catania dal 17 giugno sino al 10 settembre 2017 per i lavori programmati di ammodernamento all’infrastruttura ferroviaria. Dalla chiusura del 17 giugno della tratta ferroviaria in questione, tutti i treni vengono fatti partire dal 3, 5, e 7 binario creando enormi disagi all’utenza che si trovano a scendere e salire scale per raggiungere i binari di partenza dei treni. Un esempio per tutti: - il treno regionale veloce 3856 delle ore 14.11 viene fatto partire dal 7° binario e per giunta fatto sostare a cento metri circa dall’uscita del sottopassaggio. A differenza di quanto messo in campo lo scorso anno da Rete Ferroviaria Italiana e da Trenitalia, per ridurre al minino disagi e disservizi per il trasbordo dei passeggeri da e per Siracusa, attestando tutti i treni in partenza dal 1° binario. Abbiamo chiesto spiegazioni, dopo alcuni giorni, sia ai dirigenti del Dipartimento regionale trasporti che a Trenitalia e ci è stato riferito che avrebbero chiesto al gestore Rete Ferroviaria Italiana di modificare i binari di partenza dei treni in questione che a tutt’oggi stiamo ancora aspettando. Come al solito è opportuno evidenziare la mancata attenzione del gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana, che oltre al danno di chiudere per lavori, nel periodo estivo, anche se programmati, una relazione ferroviaria importante quale è la Siracusa-Catania si aggiunga la beffa di non attestare i treni in partenza dal 1° binario della stazione centrale di Catania per evitare enormi e gravi disagi di salire e scendere scale magari con il bagaglio al seguito, tenuto conto che la stazione centrale di Catania non è dotata di alcun ascensore.

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

sabato 6 maggio 2017

Riapertura linea ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela Maggio 2011 - Maggio 2017

L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del viadotto ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela.
Il Comitato Pendolari Siciliani e il C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), ha organizzato negli anni successivi al crollo ed organizza per domenica 07 maggio 2017 una manifestazione nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore 10.00 alle ore 12.00, per tenere viva l’attenzione e l’interesse su questa tratta ferroviaria e lo scopo di sensibilizzare e sollecitare l’intervento della Regione Siciliana ad interessarsi sulle future sorti di questa importante arteria ferroviaria chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della Caltagirone-Niscemi-Gela a distanza di sei anni.
All'iniziativa prenderanno parte i sindaci dei comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela, l'Associazione Ferrovie Siciliane, il Cub Trasporti.
In Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i viadotti ferroviari non sono da meno.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 26 aprile 2017

Trasporti. Il Comitato Pendolari apre uno spiraglio sulla ricostruzione del ponte ferroviario crollato sei anni fa

Fate Pressioni sulla Regione.
L'area del Calatino servita da pullman e appena cinque corse treno verso Catania. 
Trasporti pubblici nel caos fra disservizi e carenze infrastrutturali nell'area del Calatino. A distanza di sei anni dal crollo del ponte ferroviario nella tratta Caltagirone-Niscemi-Gela, non s'intravedono soluzioni. Quanto ai collegamenti extraurbani, l'area del Calatino è servita quasi esclusivamente da bus di linea extraurbani e da appena cinque corse di treni tra Caltagirone e Catania. Nonostante tutto, ci potrebbe però essere una'opportunità da perseguire.  
Il tutto ai fini della tanto sognata ricostruzione delle nove campate del viadotto che, a ottobre di tre ani or sono, furono rase al suolo con quelle cariche di esplosivo che cancellarono ambizioni e speranze dei territori.

mercoledì 1 marzo 2017

Assemblea Regionale Siciliana - Convocazione IVª Commissione "Contratto di Servizio trasporto ferroviario e Tpl

Convocazioni delle Commissioni
Commissione QUARTA - Ambiente e Territorio - Seduta del 01.03.2017
Ordine del Giorno
1)   Esame del disegno di legge n. 1243 'Norme in materia di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Disposizioni a sostegno dell'economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani e dei riuso dei beni a fine vita'(seguito);
2)  Audizione dell'Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità in merito al contratto di servizio sui trasporti ferroviari di interesse regionale;
3)  Audizione dell'Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità in merito al contratto di servizio sul trasporto pubblico locale (TPL);
Invitati
1) ORE 10.30
Dott.ssa CONTRAFATTO Vania, assessore regionale per l'energia ed i servizi di pubblica utilità
Dott. PIRILLO Maurizio, dirigente generale dipartimento regionale acqua e rifiuti
2) ORE 11.30
Dott. PISTORIO Giovanni, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità
Dott. BELLOMO Fulvio, dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti
Ing. MANCARELLA Maurizio, direttore Trenitalia Sicilia
Dott. ROGOLINO Carmine, direttore regionale Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
Sig. PAGLIARO Michele, segretario generale CGIL Sicilia
Sig. MILAZZO Domenico, segretario generale CISL Sicilia
Sig. BARONE Claudio, segretario generale UIL Sicilia
Sig. MESSINA Giuseppe, segretario generale UGL Sicilia
Sig. MASSARO Mariano, segretario generale OR.S.A. Sicilia
Spett.le FEDERCONSUMATORI Sicilia
Sig. FAZIO Giacomo, rappresentante Comitato pendolari
Sig. MALAPONTI Giosuè, Comitato pendolari Siciliani
3) ORE 11.30
Dott. PISTORIO Giovanni, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità
Dott. BELLOMO Fulvio, dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti
Ing. MANCARELLA Maurizio, direttore Trenitalia Sicilia
Dott. ROGOLINO Carmine, direttore regionale Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
Sig. PAGLIARO Michele, segretario generale CGIL Sicilia
Sig. MILAZZO Domenico, segretario generale CISL Sicilia
Sig. BARONE Claudio, segretario generale UIL Sicilia
Sig. MESSINA Giuseppe, segretario generale UGL Sicilia
Sig. MASSARO Mariano, segretario generale OR.S.A. Sicilia
Spett.le FEDERCONSUMATORI Sicilia
Sig. FAZIO Giacomo, rappresentante Comitato pendolari
Sig. MALAPONTI Giosuè, Comitato pendolari Siciliani

domenica 19 febbraio 2017

Linea Messina-Catania-Siracusa, comunicazione ritardi dal 18 al 28 febbraio 2017

Trenitalia comunica che a partire da sabato 18 e sino a martedì 28 febbraio 2017. sulla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa. i treni potrebbero subire dei ritardi a causa di lavori di manutenzione straordinari tra le stazioni di Alcantara e Taormina.

martedì 31 gennaio 2017

Messina-Palermo treni quasi sempre in ritardo

Il Comitato Pendolari Siciliani della Messina-Palermo, informa gli organi in indirizzo,  che  da diversi giorni alcuni treni regionali che di seguito elencheremo subiscono costantemente, giornalmente, una serie di ritardi intollerabili, suscitando un notevole disappunto da parte dei numerosi Pendolari/Clienti. Premettendo che, nella giornata di venerdì 27.01.17 si sono verificati una serie di inconvenienti tecnici, che pur giustificati, ma alla luce di precedenti risultano essere insopportabili in quanto giornalmente si verificano disagi per l'utenza.
Giovedì 26.01.17
-R7980 Palermo S.Agata 45’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia Castelbuono)
-R3784 Palermo Messina 37’ di ritardo (rilevazione stazione Messina C.le)
-R12761 Messina S.Agata 13’ di ritardo (rilevazione stazione Fine corsa S.Agata)
-R3785 Messina Palermo 14’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia Termini I.)
-R3782 Palermo Messina per questo treno si segnala che i ritardi sono svariati e costanti nella giornata di mercoledì 25.01.17 ha maturato un ritardo di 1h 6min (rilevazione stazione intermedia di transito S.Giorgio)
-R7985 S.Agata Palermo 14’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia Tusa) 26.01.17
-R12763 Messina S.Agata 9’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia S.Marco d’A)26.01.17 lo stesso treno nella giornata di mercoledì 25.01.17 ha maturato un ritardo di 25’ alla partenza da Messina C.le
Venerdì 27.01.17
Palermo-S.Agata-Messina
-R12752 55’ di ritardo
-Rv3772 59’ di ritardo
-R12754 27’ di ritardo
-R12756 52’ di ritardo
-R12758 CANCELLATO
Messina- S.Agata -Palermo
-R3771 CANCELLATO a Milazzo Guasto
-R12749 1h29’ di ritardo
-R12751 52’ di ritardo
-Rv3773 1h34’ di ritardo
-R12753 CANCELLATO
-Rv3775 59’ di ritardo
-R12755 53’ di ritardo
Segnaliamo inoltre che anche nella giornata di sabato 28.01.17 il treno R 12752 S.Agata Messina ha maturato un ritardo pari a 19’ circa, continuando a suscitare un forte disappunto da parte dei pendolari.
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dipartimento Trasporti servizio 2- Trasporto ferroviario
Trenitalia Spa divisione
RFI Spa
Torrenova (Me) 31.01.2017
Mondì Francesco Pendolari Messina Palermo - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 19 gennaio 2017

Caltagirone-Gela. Ponte crollato: il progetto c'è ma i soldi no

In riferimento alla paventata e definitiva chiusura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela noi del Comitato Pendolari Siciliani non ci stiamo. Cogliamo l’occasione per fare presente ai sindaci dei territori interessati e all’on. Nello Musumeci, che è intervenuto in questi giorni sulla questione della Caltagirone-Gela.
Da indiscrezioni dal mondo ferroviario, ci risulta che Rete Ferroviaria Italiana abbia già pronto un progetto per la ricostruzione e la riapertura della Caltagirone-Gela.
Il progetto di ricostruzione prevede una spesa di circa 50/60 milioni di euro.
Chiediamo ai sindaci dei territori interessati e alla politica regionale di fare pressing sul gestore dell’infrastruttura e sul governo nazionale che finanzi il progetto di ricostruzione.
Non è concepibile che per poche decine di milioni si possa pensare di chiudere questa importante arteria ferroviaria a servizio di due rilevanti territori, in considerazione del fatto che sono stati spesi centinaia di milioni di euro per ammodernare tutta la tratta tra il 2008/2010.
Ad onor del vero, nemmeno il presidente Crocetta che è di Gela, nell’occasione in cui veniva presentato il progetto di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro) nei primi giorni del mese di febbraio 2015, ha avuto l’accortezza di chiedere ai vertici di RFI, presenti nella sala consiliare del comune di Gela, delle sorti della Caltagirone-Gela.
Riteniamo doveroso e improcrastinabile che l’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità, Giovanni Pistorio, oltre a pensare all’eventuale riapertura delle linee ferroviarie dismesse, intervenga sulla ricostruzione della Caltagirone-Gela chiedendo a RFI Spa gli esiti delle indagini commissionati a Italferr sulle condizioni dei restanti ponti simili a quello crollato e demolito, per stabilire la totale demolizione/chiusura o l’attuazione di interventi immediati per la riapertura.
Dalle informazioni in nostro possesso, la spesa occorrente per la messa in sicurezza di alcuni ponti del tracciato e la ricostruzione del ponte crollato e demolito in C.da Angeli si aggira all’incirca sui 50/60 milioni di euro…spiccioli che ridarebbero la vita ai territori di Catania e Caltanissetta anche sotto il profilo turistico. 
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

I Problemi tecnici all’infrastruttura ferroviaria penalizzano i pendolari

Sempre più spesso si verificano degli imprevisti tecnici all’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Questi imprevisti tecnici procurano gravi disagi ed enormi disservizi oltre che all’impresa ferroviaria Trenitalia, che gestisce il trasporto, a tutta l’utenza pendolare che viaggia in treno in tutto il territorio regionale.
Non è più sopportabile da parte di tutta l’utenza pendolare che subisce disagi e disservizi una volta per il furto dei cavi di rame, un’altra per problemi meteo, altre ancora per problemi al materiale rotabile. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione. Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. Di solito in questo tipo di disservizi il gestore dell’infrastruttura non da tempi certi costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione prima del rinnovo del Contratto di Servizio. Riteniamo importante che la Regione sottoscriva un Accordo di Programma Quadro (APQ) con il gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana.  
L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Sicilia e RFI, è fondamentale e risolutivo rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria a garantire i vari programmi di adeguamento e di investimento su tutta l’infrastruttura regionale. Quali:
·       Programmare la capacità di traffico ferroviario sulle linee ferroviarie siciliane per tutta la durata del Contratto di Servizio.
·       Potenziare i collegamenti delle relazioni metropolitane, realizzare una progressiva specializzazione e omogeneizzazione dei servizi, sia velocità commerciale sia fermate, garantendo un sistema di integrazione e coincidenze nei principali nodi ferroviari della rete siciliana (Palermo, Catania, Messina, Caltanissetta).
·       Integrare le diverse modalità di trasporto della Sicilia elaborando un sistema integrato di servizi: cadenzamento orario e coincidenze.
·       Investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.
·       Integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità.
Questo deve essere l’obiettivo principale della Regione se vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario, prima della definitiva sottoscrizione del Contratto di Servizio “decennale” o il 10 + 5 anni con Trenitalia.
Per la sottoscrizione di questo Accordo di impegno istituzionale non è prevista alcuna spesa e tra l’altro garantirebbe ammodernamenti e investimenti su tutta la rete regionale rendendo sempre più efficiente, efficace e competitivo il trasporto ferroviario nell’Isola.

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

Ferrovia Catania-Gela. Musumeci: "Vogliono chiuderla per sempre"

Caltagirone. Solo quattro corse al giorno (il sabato tre) verso il capoluogo etneo, due in treno e due col bus, per la durata di due ore e 11 minuti! Tanti quanti ne servono, in Continente, per arrivare da Roma a Bologna. Grida ancora vendetta il vergognoso silenzio  sulla mancata ricostruzione del ponte ferroviario crollato in località Angeli, fra Caltagirone e Niscemi nel 2011.



lunedì 16 gennaio 2017

Grammichele. Niente treni pomeridiani per tornare da Catania

I pendolari oltre a contestare il caro biglietti, chiedono fasce orarie più consone alle loro esigenze. "Paghiamo tanto per treni da museo - aggiunge Marco Cusumano, pendolare - collegamenti ridotti all'osso e orari assurdi".

mercoledì 11 gennaio 2017

Disagi e disservizi con enormi ritardi nel trasporto ferroviario, non solo per i furti di rame...

Sempre più frequenti disagi e disservizi sono a carico degli utenti del treno per i continui furti dei cavi di rame all’infrastruttura ferroviaria. Nel caso specifico di ieri (10 gennaio) che ha interessato il tratto di linea ferrata tra Acireale e Giarre. Disservizi che certamente non possiamo imputare al gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, ne all’impresa ferroviaria di trasporto, Trenitalia.
Quello che invece desideriamo evidenziare sono i ritardi accumulati nella sola giornata di ieri martedì 10 gennaio 2017, avendo monitorato le seguenti relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela, Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina, Palermo-Caltanissetta-Modica, Palermo-Agrigento per un totale complessivo di 156 treni. Questi i risultati del monitoraggio:
Treni monitorati: 156  -  Treni arrivati in anticipo: 31 
Treni arrivati in orario: 20 
Treni arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 53
Treni arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 44
Treni soppressi: 8  -  Treni-Km non effettuati: 508
Totale complessivo minuti di ritardo: 660 pari a 11 ore
E’ opportuno precisare che delle undici ore di ritardo complessive almeno 90 minuti sono da addebitare all’inconveniente dei furti dei cavi sulla relazione Siracusa-Catania-Messina. Non contenti di questi risultati e dalla segnalazione di alcuni pendolari abbiamo voluto monitorare i primi treni del mattino di oggi (11 gennaio) con i quali si spostano migliaia di pendolari in tutta la Sicilia e precisamente quelli che interessano la fascia oraria che va dalle ore 6.00 alle ore 900 nelle seguenti relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela, Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina, Palermo-Caltanissetta-Modica, Palermo-Agrigento  ottenendo questi risultati:
Treni monitorati: 58  -  Treni arrivati in anticipo: 9 
Treni arrivati in orario: 2
Treni arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 14
Treni arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 28
Treni soppressi: 5 -  Treni-Km non effettuati: 80
Totale complessivo minuti di ritardo: 765 pari a 13 ore circa.
Una domanda ci sorge spontanea, se ieri pur essendoci stato l’inconveniente del furto dei cavi sulla Catania-Messina e pur avendo monitorato il triplo dei treni(156) come mai i minuti di ritardo del monitoraggio dei 58 treni della fascia oraria 6/9 di oggi è salito a 13 ore circa? Quali inconvenienti ci sono stati? E dove? Il Dipartimento Trasporti viene informato in tempo reale dei disservizi sulla rete? Abbiamo verificato nel sito di “Infomobilità” di Fsnews.it e non vi sono problemi alla circolazione in nessuna delle relazioni ferroviarie siciliane. Questi enormi ritardi a chi imputarli??? Per quanto riguarda il problema disagi e i disservizi dovuti ai ritardi come intende intervenire il Dipartimento Trasporti regionale nell’ottica del rinnovo contrattuale per il trasporto ferroviario siciliano scaduto il 31/12/2016 e del quale non si conoscono i contenuti? L'unica indiscrezione di cui siamo a conoscenza è il quesito che la regione si sta ponendo se rinnovare il contratto di servizio a 10 anni così come previsto nel contratto ponte o come propone l'impresa ferroviaria Trenitalia di allungare il Contratto con la formula di 10+5 anni con l'impegno di ammodernare il parco rotabile dei mezzi che circolano in Sicilia.


Treni Regionali Veloci qual’è la loro utilità? Treni regionali veloci monitoraggio

Desideriamo intervenire ancora una volta sulla questione dei treni chiamati “Regionali Veloci” e desideriamo sottoporre la questione all'assessore regionale ai trasporti On. Giovanni Pistorio e ai dirigenti del Dipartimento Trasporti Dott. Fulvio Bellomo e alla Dott.ssa Carmen Madonia. Non è possibile immaginare un treno veloce che impiega quasi lo stesso tempo di un altro treno anch’esso veloce che effettua quattro/cinque fermate in più con quasi gli stessi tempi di percorrenza.
Secondo il nostro modesto parere, la differenza tra due treni regionali veloci non può scaturire dal numero di fermate effettuate ma dai tempi di percorrenza impiegate per effettuarle. Con il nuovo orario ci sono sette coppie di treni regionali veloci che di veloce hanno solo la dicitura “Rv”. Alcuni esempi: il regionale veloce 3771 con partenza da ME alle 5.00 arriva a PA alle 8.00 effettuando 16 fermate in 180 minuti. Ci chiediamo come mai il regionale veloce 3775 in partenza da ME alle 7.55 arriva a PA alle 10.54 effettuando solo 9 fermate in 179 minuti, tenuto conto che il regionale veloce 3771 che effettua 7 fermate in più??? Ancora alcuni esempi: da orario ufficiale treno Rv 3772 parte da PA alle ore 5.08 effettua 9 fermate e arriva a ME alle 8.00 tempo impiegato 172 minuti. Se verifichiamo sempre da PA il treno regionale veloce 3774 delle ore 6.14 che arriva a ME alle ore 9.10 effettuando 12 fermate impiegando 176 minuti. Mi chiedo quale è l'utilità dei treni cosiddetti "Regionali Veloci"? Cosa intende il Dipartimento Trasporti della Regione per "Treni Regionali Veloci"? Purtroppo questa è stata l'invenzione dell'ex assessore Pizzo che li ha fortemente voluti. Risulta evidente che tra i treni regionali veloci e i treni regionali che effettuano più fermate e quindi con più servizi all'utenza i tempi di percorrenza sono più alti per i regionali veloci che per i regionali. E poi perché chiamarli veloci perché fanno meno fermate e quindi meno servizi all’utenza ma con gli stessi tempi di percorrenza. Se poi ci volgiamo prendere in giro affermando che anche in Sicilia ci sono i treni veloci siete liberi di farlo, ma ci teniamo a precisare che lo sono solo sulla carta e nei libretti orari con la scritta "Rv" che sta per regionale veloce ma di fatto non lo sono.
Dal cambio orario dell’11 e sino 31 al dicembre 2016 abbiamo voluto monitorare i 14 treni regionali veloci della Messina-Palermo che hanno dato queste risultanze:
Giorni monitoraggio: 20 - Treni monitorati: 257 
Treni arrivati in anticipo: 28 - Treni arrivati in orario: 18
Treni con ritardo entro i 5 minuti: 74 
Treni con ritardo sino a 10 minuti: 55  
Treni con ritardo sino a 20 minuti: 43 
Treni in ritardo oltre i 20 minuti: 37
Treni Soppressi: 2 - Treni-Km soppressi: 300 
Totale minuti di ritardo: 2703 pari a 45 ore di ritardo.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer 

giovedì 1 dicembre 2016

Alta velocità ferroviaria in Sicilia, botta e risposta pendolari-governo

Catania-Palermo. "Pur essendo nello Sblocca Italia ancora non s'è fatto nulla". "Non è così replica la Regione - il progetto non è stato modificato". Al fine di velocizzare l'iter, abbiamo proposto a Rfi di fare il raddoppio Bicocca-Catenanuova (progetto da 415 mln pronto e finanziato, partirà nel 2017, ndr) e Catenanuova-Raddusa (progetto da 324 mln, finanziato ma da ultimare, ndr). Una parte di questi ultimi fondi sarà dirottato per velocizzare il singolo binario nella Raddusa-Fiumetorto, nelle more del finanziamento completo dell'opera. I treni risparmieranno così circa 20 minuti.  

domenica 27 novembre 2016

Villa San Giovanni. Passerelle pedonali smantellate per ammodernare?

Villa San Giovanni. Da qualche settimana alla stazione di Villa San Giovanni Mare si stanno smantellando tutte le passerelle pedonali, e parliamo di quelle sopraelevate, che collegano la stazione ferroviaria con le navi traghetto.
Da tenere presente che nel novembre 2011, Rete Ferroviaria Italiana Spa, ha bandito una gara per: “Lavori di fornitura e posa in opera di n. 2 scale mobili, in sostituzione delle scale mobili esistenti, con realizzazione della struttura portante e della relativa copertura, a servizio delle passerelle d’imbarco delle navi traghetto nella stazione di Villa San Giovanni Mare, comprese tutte le opere connesse alla realizzazione dell’intervento.”  L’importo di questo bando era di 930 mila euro escluso iva. I lavori sono stati appaltati e le due strutture realizzate ma non sono mai entrate in funzione.
Alla luce di quanto sta avvenendo in questi giorni, ci sembra opportuno chiedere al gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana Spa, se questi lavori di smantellamento sono per la realizzazione di nuove passerelle più moderne e funzionali o prevedono altro? Da tenere presente che lato Messina è stato messo tutto a nuovo qualche anno fa ma non ancora utilizzate.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 26 ottobre 2016

Gentile (RFI) "Sud Arretrato"

Al Sud siamo indietro, questo è vero, ma stiamo recuperando, tant'è che proprio al Sud sono destinate la maggior parte delle risorse finanziarie che con la Legge di Stabilità il Governo ci ha messo a disposizione negli ultimi 2 anni...