Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
giovedì 17 ottobre 2013
Comitato Pendolari: Appello alle istituzioni per garantire il trasporto ferroviario in Sicilia
martedì 15 ottobre 2013
SICILIA TRA BEFFA E TRAGEDIE. UE, L'ISOLA ESCLUSA DAL SISTEMA TRASPORTI MA APPRODO DI MIGRANTI
Una
beffa, per certi versi amara, per altri tragica. Mentre la Sicilia è
dolorosamente al centro di quei viaggi che attraversano il Mediterraneo e fanno
tappa qui da noi con tragiche conseguenze, fatte di morte, dall'altra parte
apprendiamo, ecco l'amarezza, che l'Isola e con lei una parte del Sud,
rischiano di essere tagliati fuori dalla rete dei trasporti europei. Siamo
utili solo per accogliere i viaggi dei disperati del terzo mondo. Altro che
ponti, strade, ferrovie, porti, solo una semplice e precaria zattera per dei
poveri cristi. Un approdo per le carrette del mare con il loro carico di
dolore.
Se
questa è la triste realtà di oggi, sembra che nulla cambierà nel futuro, dato
che per quanto riguarda i viaggi di una vera speranza di sviluppo, la Sicilia,
secondo l'Europa, non è abilitata ad averli. L'allarme lanciato ieri proprio
sul nostro giornale dal prof. Francesco Russo, docente di trasporti e logistica
all'Università di Reggio Calabria, sembra più che giustificato. Anche perché
registra quella che da anni è la realtà: niente Ponte, tanto fantomatico da non
crederci più, ma nemmeno strade, porti, attraversamento multimodale dello
Stretto. A Tallin dal 16 al 18 di questo mese si discuterà delle reti europee
di trasporto. Un programma che vede ai margini la Sicilia e il Sud. Non
sappiamo ancora se la nostra Regione sarà rappresentata o, meglio, se l'Italia,
che sicuramente sarà presente, cercherà di fare apportare delle varianti a un
piano che, come si è detto, sembra destinato a penalizzarci. Si salverebbe, ma
era già previsto, l'alta velocità sulla Napoli-Bari. Oltre, ci sarà il deserto.
Anzi, rimarrà quel deserto che viviamo da decenni. Avevamo preventivato che con
la realizzazione della Napoli-Bari si sarebbe creato nei trasporti su rotaia,
una specie di «cintura di castità», oltre la quale sarebbe stato considerato
quasi uno stupro alla verginità di un territorio, Stretto di Messina compreso,
che secondo «interessati» ambientalisti nell'anno Duemila dovrebbe rimanere
tale.
La
speranza che qualcosa cambi sembra vana. La nostra classe politica è distratta
da liti che vanno da Roma a Palermo. Incurante del grave stato di crisi del
Paese. A Roma il Pdl si lacera per vedere chi prenderà il testimone
dell'azzoppato Berlusconi. Nel Pd Enrico Letta è assediato da nemici più che da
compagni, con un Renzi in piena transumanza da destra a sinistra, e viceversa,
del suo partito. I Cinque Stelle, che hanno avuto in febbraio un consenso
popolare fatto di gente senza partito, si destabilizzano da soli. A cominciare dal
capo Beppe Grillo. In Sicilia, Crocetta, a sua volta, vivacchia con una
maggioranza che non ha e, quindi, è costretto a continui maldipancia. Viene
spontaneo chiedersi: ma, allora, a Roma come a Palermo, chi ci governa?
Difficile la risposta.
Non
parliamo, poi, dei mass media. La Sicilia per loro fa notizia solo quando ci
sono di mezzo la mafia e, attualmente, i tragici sbarchi di migranti. Con
ecatombe, lacrime, e ipocriti discorsi di solidarietà. Per il resto interessa
poco, tranne statisticamente, l'arrivo di migliaia di uomini, donne e bambini
in cerca di aiuto. Che la Sicilia nel Mediterraneo sia frontiera e crocevia
allo stesso tempo dell'Europa, non lo si vuole capire. Ecco perché, come si è
detto sopra, le infrastrutture di cui necessita l'Isola sono un opzional. Letta
e Barroso arrivano a Lampedusa si inginocchiano, promettono e vanno via.
Passato il dolore tutto tornerà come prima. La Bossi-Fini, certamente occorre
correggerla, ma non deve essere un alibi per non fare niente. La contestata
legge serve solo per fare lunghi dibattiti. Il reato di clandestinità oggi è un
assurdo. Tra l'altro è difficile applicarlo. La procura di Agrigento, ad
esempio, ha dodicimila di queste pratiche, ma difficilmente riuscirà a
evaderle. Del resto, chi condanni? E perché? Perché chiedono aiuto? Addirittura
sono previste delle multe. Ma se quelli che arrivano, hanno, anzi avevano, solo
il denaro per pagare la mafia degli scafisti? Se non c'è la solidarietà di
tutte le nazioni, non solo europee, nel nostro mare i disperati continueranno
ad arrivare e, molti, a morire. Con un'altra beffa, agghiacciante: non siamo
neanche in grado di seppellirli.
Domenico
Tempio
La
Sicilia - Domenica 13 Ottobre 2013 - Prima Pagina, pagina 1
lunedì 14 ottobre 2013
Sicilia: potenziamento infrastrutturale e modifiche al programma di circolazione treni
Sulla
linea Palermo - Trapani, da venerdì 18 a domenica 20 ottobre.
Alcuni treni
sostituiti con autobus su parte del percorso
Modifiche
al programma di circolazione, durante il prossimo fine settimana, sulla linea
Palermo - Trapani.
Le
variazioni sono necessarie per consentire a Rete Ferroviaria Italiana
interventi per il potenziamento dell’infrastruttura nella stazione di Trapani.
Durante
il periodo dei lavori i collegamenti saranno sempre garantiti e, sul percorso
Paceco - Trapani e Marausa - Trapani, saranno attivati servizi sostitutivi con
autobus.
Informazioni
dettagliate, con l’indicazione dei treni interessati, gli orari e i punti di
fermata degli autobus, sono disponibili anche nelle stazioni, uffici assistenza
clienti, biglietterie e sugli altri canali informativi web del Gruppo FS
Italiane.
Palermo, 14 ottobre 2013
Fonte:
Fsnews (http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/fsnews/14_10_2013_locandine_Palermo_Trapani.pdf)
domenica 13 ottobre 2013
Cancellati dalla rete dei trasporti europei
«Sino al
2050 né strade - dice il prof. Russo - né porti, né Ponte, né attraversamento
multimodale dello Stretto». Ci sono
limiti strutturali evidenti: grave cancellare il progetto Ponte e lo stop
silenzioso all'attraversamento multimodale dello Stretto
Catania.
Perplesso, molto perplesso. E, per la verità, a tratti anche sconcertato. Molto
sconcertato. Dal silenzio che avvolge, e travolge, il futuro della
infrastrutturazione della Sicilia e di buona parte dell'Italia meridionale, che
in buona parte coinvolge anche l'Isola. Un silenzio che suona già come una
beffa per un destino segnato. Il professor Francesco Russo, docente di
Trasporti e Logistica all'Università di Reggio Calabria, aggiorna la sua impietosa analisi su una situazione che si è quasi naturalmente cristallizzata, lasciando chiaramente intravedere il nulla là dove si sperava vi fossero strade, autostrade, ponti, ferrovie, tutto quel che servirebbe a questa terra, dunque al Sud dell'Europa, per cominciare a colmare quel gap secolare che ci divide e ci allontana dal resto del Continente. Il professore aggiorna alla luce dell'agenda dei lavori delle commissioni che per l'Ue si occupano, appunto, di rete dei trasporti.
Trasporti e Logistica all'Università di Reggio Calabria, aggiorna la sua impietosa analisi su una situazione che si è quasi naturalmente cristallizzata, lasciando chiaramente intravedere il nulla là dove si sperava vi fossero strade, autostrade, ponti, ferrovie, tutto quel che servirebbe a questa terra, dunque al Sud dell'Europa, per cominciare a colmare quel gap secolare che ci divide e ci allontana dal resto del Continente. Il professore aggiorna alla luce dell'agenda dei lavori delle commissioni che per l'Ue si occupano, appunto, di rete dei trasporti.
«Dal 16
al 18 ottobre si svolgeranno a Tallin le giornate di lavoro sulle reti europee
di trasporto. Vorrei ricordare questo appuntamento alla Regione Siciliana, ai
responsabili di Ferrovie dello Stato e Rfi, al Cas, all'Anas. Non saranno
giornate dedicate soltanto a discussioni, ma potrebbero essere determinanti
perché a seguire dovrebbe arrivare l'approvazione da parte del Parlamento
europeo di quel piano che ci vede fortemente penalizzati come Sicilia. Anzi, di
fatto, inesistenti. Se, come ha detto il Commissario europeo per i Trasporti,
Siim Kallas, ancora siamo solo ad un accordo di massima tra Commissione e
Parlamento e si attende che i governi dei Paesi dicano la loro prima di
arrivare all'accordo formale, allora è adesso, e non dopo, che possiamo far
sentire la nostra voce. E l'opposizione ad un programma che ci vede esclusi».
Spiega
il prof. Russo che siamo in sostanza tagliati fuori sia dalla rete portante
europea, la cosiddetta "rete core" sia dalla rete di secondo livello,
definita "comprehensive", organica. Tutti i fondi europei 2014-2020
saranno spesi sulla rete "core", mentre òa rete di secondo livello
sarà finanziata con i fondi degli Stati membri.
«I
documenti che abbiamo dicono chiaramente che ci sono gravi limiti per Sud
Italia e Sicilia: limiti strutturali, limiti della rete "core",
limiti della "comprehensive". I limiti strutturali possiamo riassumerli
in due gravi cancellature: l'attraversamento dello Stretto (né Ponte né
alternative multimodali), e Autostrade del mare. I limiti della
"core" sono tanti. Cito per il comparto ferroviario il fatto che la
Bari-Napoli diventerà high speed, mentre la Salerno-Messina-Catania-Palermo
sarà sino al 2030 (ma più probabilmente sino al 2050), conventional rail. Su
questo l'Europa dovrebbe dare chiarimenti a questa parte d'Italia, ma
dovrebbero darne anche Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta, perché sino all'anno
scorso tutti dicevano che, dopo l'intervento della Regione, il corridoio
Nord-Sud non avrebbe deviato a Napoli, ma sarebbe arrivato a Reggio e Palermo.
Infatti».
Infatti.
Molto ironico e molto amaro. Il prof. Russo aggiunge dati e valutazioni
tecniche che sono già agli atti, anche per la "comprehensive": la rete ferroviaria passeggeri non prevede collegamenti nell'area del Mediterraneo, cioè tra Ragusa, Gela, Agrigento. La rete autostradale non sono previste Catania-Ragusa, Catania-Gela, Nord-Sud, Agrigento-Palermo. Tra gli aeroporti, polemica già affrontata, Catania è solo "comprehensive", Comiso "runway".
tecniche che sono già agli atti, anche per la "comprehensive": la rete ferroviaria passeggeri non prevede collegamenti nell'area del Mediterraneo, cioè tra Ragusa, Gela, Agrigento. La rete autostradale non sono previste Catania-Ragusa, Catania-Gela, Nord-Sud, Agrigento-Palermo. Tra gli aeroporti, polemica già affrontata, Catania è solo "comprehensive", Comiso "runway".
«A
questo punto c'è da chiedersi chi dovrebbe intervenire per porre rimedio in
tempo a questo deficit. Certo non lo farà Bruxelles, che ha già deciso. Quindi
toccherebbe a Palermo in primis e al governo nazionale a seguire o
contestualmente. Ma anche Comuni e Province dovrebbero farsi sentire».
Invece,
stando agli inviti uffficiali e agli annunci, a Tallin non dovrebbe esserci
nessuno a sostenere le ragioni della Sicilia, quanto meno non le istituzioni
che il professore chiama a raccolta. Ma bisognerebbe anche capire, invece, chi
sarà a Tallin. Per esempio? Paolo Costa, ex sindaco di Venezia e attuale
presidente dell'autorità portuale di quella città. Mario Togliani, che
rappresenterà il Ministero dei Trasporti, che è però anche presidente del
Registro Navale di Genova. E Lorenzo Forcieri, presidente dell'Autorità portuale
di La Spezia. Chi volete che pensi ad Augusta? Chi a Pozzallo? Chi a quel piano
B che nel 2003 era stato elaborato come alternativa al Ponte sullo Stretto di
Messina. A proposito: che fine ha fatto, appunto, l'attarversamento
multimodale? Se lo chiede il professor Russo.
«Già,
che fine ha fatto? Eppure, considerato che l'Europa e l'Italia ad oggi hanno
bocciato l'idea del Ponte, non sarebbe stato giusto prendere immediatamente in
considerazione quel progetto? Certo che sì, anche perché c'era un investimento
di circa 2 miliardi che prevedeva nuovi approdi a Villa San Giovanni e una
bretella con il raccordo della A3. Altri approdi a Messina a Tremestieri, dove
oggi ce ne sono solo due, ma ne funziona appena uno. E poi l'impegno per nuovi
traghetti capaci di caricare i treni senza dovere perdere tempo a tagliare e
rimontare. Aggiungo che, volendo fare i conti anche con le ricadute
occupazionali, questi interventi prevedevano un incremento di altri 400
lavoratori da aggiungere all'impegno fisso dei 1200 che operano nello Stretto
oggi». Attraversamento multimodale, che fine ha fatto? Se lo chiede il prof.
Russo, se lo chiedono ogni giorno centinaia di camionisti che, al 70%, passano
lo Stretto provenenti dalle province di Ragusa, Siracusa e Catania, pagando un
prezzo sempre più alto e la perdita progressiva di competitività con il resto
d'Europa. Quella che festeggerà a Tallin la prossima settimana gli anni a
venire della grande infrastrutturazione. Bella roba, ma solo per loro.
Andrea
Lodato
La Sicilia - Sabato 12
Ottobre 2013 - Il Fatto, pagina 3
Prenoti il vagone letto, ti ritrovi in cuccetta
Il treno
Siracusa-Roma delle 19,10 dell'altro ieri è partito senza il programmato vagone
letto, sostituito all'ultimo momento da una vettura cuccette. Motivazione
addotta dal conduttore: le portiere erano bloccate e non c'era una vettura sostitutiva.
È scoppiata la protesta. I viaggiatori hanno occupato i binari, hanno chiamato
la polizia. La pattuglia intervenuta ha redatto un verbale. Resta ora da vedere
quali conseguenze questo ennesimo episodio potrà avere. Ma nessuno confida
nella soluzione del problema.
A ogni
modo, fino a qui passi: un inconveniente del genere può capitare. In realtà
però non è la prima volta che accadono fatti del genere. E poi c'è Trenitalia e
il suo silenzio assordante.
Liliana
Gissara, rappresentante di Italia nostra per la Sicilia e utente abituale delle
ferrovie ingoia il rospo ma non tace. Aveva il biglietto per il vagone letto ma
ha dovuto ripiegare su una cuccetta.
«Il
biglietto è un contratto firmato - sottolinea - non può esser violato
impunemente. Nel recente passato è già accaduto che il treno partisse senza
vagone letto. E un'altra volta un vagone letto è deragliato durante la manovra
tra lo scalo Pantanelli e la stazione centrale. Il problema di fondo è la
carenza del materiale rotabile di Trenitalia. Anzi, dirò di più: è l'abbandono
di Siracusa, e di quasi tutta la Sicilia, da parte di Trenitalia. Per non
parlare poi della sicurezza. Qui ci sono materiali e attrezzature vetuste,
obsolete, e per l'appunto insicure. Tant'è che questo non è il primo episodio
del genere. Siracusa è una stazione di testa non può rimanere abbandonata così.
Le anomalie vanno eliminate. E, scusate se mi ripeto, ma si viaggia senza
sicurezza. Sotto ogni aspetto. Intanto perché non c'è certezza che si arrivi a
destinazione. Come il biglietto acquistato impone. E poi anche perché, con
questa carenza e vetustà di materiali c'è anche il rischio di non giungere
indenne. Insomma, per farla breve, qui non è più emergenza ma cronicità: la
cronicità dell'abbandono».
Sullo
sfondo rimane poi il problema del traghettamento tra le due sponde dello
Stretto.
E' un
fiume in piena Liliana Gissara, non c'è che dire: «Questo - osserva - non può
restare un "affare privato". Trenitalia ha deciso che non ci lucra
abbastanza e ha declassato ad "affare commerciale" un servizio
indispensabile. Siamo di fronte a "negligenze convergenti" di
azienda, ministeri, Regione, sindacati, enti locali. E non basta dire
prendetevi l'aereo o la macchina. Per una famiglia un viaggio in aereo ha costi
proibitivi. E un viaggio in macchina, soprattutto per lunghe percorrenze, non è
mai abbastanza sicuro. Di questo passo qui non verrà più nessuno».
SALVATORE
MAIORCA
La Sicilia - Sabato 12
Ottobre 2013 - Prima Siracusa, pagina 27
venerdì 11 ottobre 2013
La via che porta all'Isola dei cavalieri. La strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta
La
strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta è l'obiettivo
dell'iniziativa inserita nella programmazione europea 2014-2020
La
presentazione del progetto per un trasporto sostenibile.
Presentato
a Vittoria il progetto di lancio "Streets: strategia integrata per un
trasporto sostenibile Italia-Malta" e nello specifico il sistema integrato
Sicilia-Malta all'interno del Mediterraneo, promosso dall'assessorato delle
Infrastrutture e della Mobilità della Regione Sicilia, e di cui partner anche
il Comune di Vittoria.
La
presentazione è avvenuta ieri mattina al teatro comunale "Vittoria
Colonna" alla presenza delle autorità italiane e maltesi, nonché gli
imprenditori interessati alle attività e benefici che possono derivare da un
rafforzamento del sistema trasporto. Il progetto, a grandi linee, è stato
illustrato dall'architetto Giacomo Monteleone, dell'assessorato della regione
delle Infrastrutture e della Mobilità. "Progetto Streets - asserisce - è
un progetto strategico che ha come finalità di focalizzare tutti gli aspetti e
quindi trovare soluzioni migliori per favorire le relazioni tra il territorio
eleggibile, in questo caso la Sicilia, e quello di Malta. Progetto strategico
perche prevede come finalità quella di produrre dei documenti che siano utili a
favorire e a disegnare il prossimo documento strategico nell'ambito della
prossima programmazione europea 2014/2020. I regolamenti comunitari sono in
fasi di riscrittura: saranno riscritti i nuovi corridoi, non si parla più del
corridoio Berlino-Palermo ma Helsinki-Malta. Nell'ambito di questo nuovo
corridoio le relazioni tra la Sicilia e Malta diventano prioritari. Pertanto,
il risultato atteso è quello di proporre e definire delle indicazioni per la
riscrittura di questi accordi comunitari".
Durante
il convegno, particolare attenzione è stata rivolta alle infrastrutture
presenti nel territorio ibleo: aeroporto di Comiso e porto di Pozzallo. A tal
proposito, l'architetto Monteleone ha sottolineato che "lo scalo comisano
è strategico tant'è che è stato inserito nella Piano dei Trasporti della
Regione Sicilia, al quale terminal vengono affidati quei traffici legati agli
aspetti commerciali, in modo tale da poter sgravare l'aeroporto di Catania da
questo tipo di collegamenti. Quindi diventerà il vero ponte tra i due
territori, soprattutto per quanto riguarda il trasporto dei prodotti di
nicchia. Invece, il porto di Pozzallo diventa prioritario per quanto riguarda
il trasporto passeggeri per i quali si auspica un incremento e miglioramento
dei collegamenti. Ecco una delle ragioni di questo progetto è quella di capire
ed analizzare la domanda e l'offerta di traffico sia dei passeggeri sia della
merce". Un progetto che se portato a termine potrebbe avere ottime
ricadute sul territorio e per l'economia locale.
Giovanna
Cascone
La
Sicilia - Venerdì 11 Ottobre 2013 - Ragusa, pagina 33
giovedì 10 ottobre 2013
Sicilia: Trasporto Ferroviario lasciato al suo declino
Mentre Rete ferroviaria italiana continua a smantellare buona parte di quel che resta della rete ferroviaria siciliana, vedi la tratta Siracusa-Ragusa-Gela, vedi la Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte ferroviario, vedi la Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio per i continui smottamenti, vedi il mancato collegamento ferroviario con l’aeroporto di Catania di cui tutti parlano, vedi il mancato raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri seppur finanziato dal 2005, e così via….
La
Regione Sicilia, proprio oggi con il convegno tenutosi a Vittoria, realizza in
collaborazione con il Governo di Malta il “Progetto Streets” strategia
integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta.
Progetto da realizzare in partenariato con il Collegio
universitario Arces, il Comune di Vittoria, l'Autorità Portuale di Catania ed è
capofila la Regione Sicilia con il Dipartimento regionale Infrastrutture,
Mobilità e Trasporti. Gli altri partner sono l'Autorità governativa Transport
Malta e l'Università di Malta. L’importo a disposizione per la realizzazione
del progetto “Streets”
è di circa 2,5 milioni di euro.
Ritengo che tutto ciò sia assurdo, oltre all’enfasi della
conquista del 28 febbraio 2013 per la firma del CIS (contratto istituzionale di
sviluppo), la Regione Sicilia non ha ad oggi ancora fatto presente cosa vuole
fare del trasporto pubblico ferroviario isolano. La Regione non ha ancora
chiuso il
Contratto di servizio con Trenitalia ed in quattro anni abbiamo perso
quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord, non ha
preso posizione per le tratte ferroviarie chiuse da parecchio tempo però, pensa
al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e
piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità, pensa ad un maggiore
livello di servizio per il traffico di merci/persone, pensa ad una maggiore
sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze
deboli tra l’Italia e Malta, ma non pensa alla sua Sicilia oramai sempre più
isolata dal continente Italia su tutti i fronti (aereo, marittimo, ferroviario
e stradale) lasciandola al suo lento declino. Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani
Il monitoraggio di un pendolare sull'andamento del treno 3866
Nel post seguente, ci pregiamo pubblicare alcune segnalazioni fatte sul nostro sito, da un pendolare con un abbonamento annuale, che giornalmente viaggia e monitora da Giarre-Riposto a Messina il treno regionale n. 3866. Riportiamo fedelmente le segnalazioni del collega pendolare che trasmetteremo al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Sicilia per le dovute considerazioni e per eventuali chiarimenti da richiedere alla Direzione regionale di Trenitalia:
Stazione
di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 07/10/2013
Descrizione segnalazione:
Già a
Giarre treno minuetto pieno zeppo. A scaletta comincia a fermarsi per diventare
locale e fare salire i passeggeri che il locale precedente ha lasciato a terra
perchè da Giampilieri diventa metroferrovia.
A
Giampilieri il 3866 si ferma e dopo un quarto d'ora annunciano che "per
motivi di sicurezza il treno è fermo alla stazione di Giampilieri".
Intanto un passeggero accusa un malore, è steso fuori si aspetta l'ambulanza
che poi arriva, ma di questo incidente non conosco la successione dei fatti,
anche perchè con la calca non ci si poteva muovere. Nel frattempo arriva il
locale successivo dove imbarchiamo tutti quelli del 3866. Poi si arriva a
Messina con 45' di ritardo; al ritorno altro ritardo. Facciamo qualcosa o mi
dai ragione che tanto scrivere non serve a niente?
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 01/10/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO
DI CIRCA VENTI MINUTI, PERCHE' PARE CI SIANO STATE SOPPRESSIONI DI UN TRENO
LOCALE CHE PRECEDE, E QUINDI IL "DIRETTO" 3866 HA FATTO DA LOCALE DA
GIAMPILIERI IN POI.
LA
MISURA E' COLMA !!!!!!!!!!!!!! BASTA!!!!!!!!!!!
E POI
CERTI CAPOTRENI DIFENDONO L'OPERATO DI RFI E COMPAGNIA BELLA...
SALUTI
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 23/09/2013
Descrizione segnalazione:
Stamani
solo mezz'ora di ritardo...
Stazione di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 19/09/2013
Descrizione segnalazione:
Treno
annunciato con 30' di ritardo poi 35', poi non so perchè prendiamo il locale
successivo (12870), che ritarda a Messina di circa 15'. Sempre
meglio.
Stazione
di partenza: giarre - riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 14/08/2013
Descrizione segnalazione:
in
partenza da giarre prima annunciano 20 minuti di ritardo, poi 25 ed infine 30
minuti. poi passa il locale delle 6.57 che quindi prendo come tutti gli altri
del 3866, che forse arriverà a Messina dopo le 8.30. N.B. sul locale che ho
preso c'era già a giarre il tutto pieno tra vu cumprà e ragazzi che in massa si
recavano al mare; ovviamente il treno era il minuetto con l'aria condizionata a
palla e non regolabile...
Penso
che prima o poi farò ... perchè reclamare sempre quando
non ti ascoltano non serve a nulla. Buone ferie.
Stazione
di partenza: Giarre
Stazione di arrivo: Messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 12/08/2013
Descrizione segnalazione:
Circa 15
minuti di ritardo a causa del servizio di metroferrovia fatto dal treno
"locale" con partenza da Catania che precede il 3866. Si può avere
una copia della convenzione tra Regione e Trenitalia, circa il servizio di
metroferrovia? Grazie
Stazione
di partenza: Giarre
Stazione di arrivo: messina Centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 09/08/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO
DI CIRCA 20 MINUTI CAUSA BLACK OUT DEL TRENO. POI RIPARTE MA SI FERMA
NUOVAMENTE IN ENTRATA (SEMAFORO ROSSO) POI SI RIPARTE E SI ARRIVA IN UNA
STAZIONE DESERTA (NEANCHE UN TRENO!).
Stazione
di partenza: Giarre-Riposto
Stazione di arrivo: Messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 30/07/2013
Descrizione segnalazione:
Partenza
in ritardo da Giarre di circa 4 minuti (da tabella 7.42) a Giampilieri si è
alle 7.32! Si arriva a Messina centrale alle 7.57 (orario previsto 7.50). Si
ripete il fenomeno della metroferrovia appioppata al locale che precede, e che
parte da Catania.
Stazione
di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina centrale
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 29/07/2013
Descrizione segnalazione:
Ritardo
di quasi 25 minuti, forse anche per giustificare il servizio di metroferrovia
che ormai da 8 giorni fanno fare al treno locale che precede il 3866.
Cortesemente si può sapere se è lecito fare questo servizio di metroferrovia,
non previsto, con i treni adibiti ad altro?
Sarebbe
gradita una copia della convenzione che trenitalia ha con la regione sul
servizio di che trattasi. Grazie.
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: JH9786203
Data: 18/06/2013
Descrizione segnalazione:
RITARDO
DI 20 MINUTI, su un tempo previsto di 1h e 10 minuti. Per fare circa 70 Km 1h e
30', e non è un caso ma la quasi quotidiana normalità... ma siamo in Europa...
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 11/06/2013
Descrizione segnalazione:
Dopo un
ritardo comunicato di 5 minuti alla prima fermata, Fiumefreddo, il treno non
parte più e rimane fermo per circa mezz'ora. Si intuisce che ci sono problemi
al treno (Minuetto), ma il capotreno come quasi il 90% dei capitreno non
comunicano mai una bella mazza... Si arriverà a messina con più di 20 minuti di
ritardo. Il giorno prima altri problemi con il diretto per siracusa delle
18.40. Dicono furto di rame a Contesse!!!!
Stazione
di partenza: Giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866 Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 22/05/2013
Descrizione segnalazione:
Treno
arrivato a Messina dopo le 8.30, non so esattamente l'orario perchè abbiamo
dovuto prendere il locale successivo delle 6.57.
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 08/05/2013
Descrizione segnalazione:
Treno
soppresso da Catania, forse per guasto. Ovviamente le informazioni date ai
viaggiatori sono inesistenti o se ci sono, fuorvianti. Ma non si può invitare l'Assessore Bartolotta e poi i
vertici di Trenitalia a viaggiare qualche giorno sui nostri cari treni? Grazie
Stazione
di partenza: messina
Stazione di arrivo: giarre
Numero del treno: 3871
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 30/04/2013
Descrizione segnalazione:
Ritardo
di 20 minuti, con doppio incrocio a Letojanni.
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866 - 12870
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 29/04/2013
Descrizione segnalazione:
Treno
che viene soppresso a Giarre, con annunci contrastanti da parte della voce
"guida". Si aspetta e poi si prende il treno 12870 che arriverà con
mezzora di ritardo. In totale ritardo di 1h e 10'.
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866 - 12870
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 18/04/2013
Messaggio:
Salve,
ho già fatto segnalazioni su ritardi e disservizi, ma non so a che cosa
servono.. Vorrei, ora evidenziare un'aspetto circa le statistiche sui ritardi o
anticipi dei treni che fate mese per mese. Quando si parla di anticipo, occorre
intanto stabilire se il tempo di percorrenza stabilito per la tratta sia
compatibile con standard normali o no, e, siccome 15 anni fa si viaggiava in
meno tempo che ora, credo che ci sia qualcosa che non va... Cmq fatemi sapere e
... grazie.
Stazione
di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh 9786203
Data: 27/03/2013
Descrizione segnalazione:
Stazione
di Giarre ore 6.30 circa la voce delle ferrovie annuncia la soppressione del
treno, ma specifica che non dipende da trenitalia. Ma quando arrivano i ....????
Ciao e
auguri di buona pasqua.
Stazione
di partenza: giarre riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 06/03/2013
Descrizione segnalazione:
ritardi
sempre ritardi e incroci inspiegabilmente lunghi!
Il bello
è che, dopo tre quarti d'ora di ritardo, da Giardini il treno diretto è
diventato locale senza che il capotreno si facesse vivo a informare quelle
bestie di viaggiatori... Sono tutti responsabili della situazione da Moretti
all'ultimo dei ferrovieri.
Stazione
di partenza: giarre-riposto
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 28/02/2013
Descrizione segnalazione:
Scandaloso
quello che succede ormai sempre su ogni treno e soprattutto col 3866 quando si
fanno sempre più incroci di 10-15 minuti ciascuno e con ritardi di 20-30 minuti
all'arrivo. E poi Il sig. Moretti dice che 1h e 15' tra messina e catania sono
troppi!!!!Magari fossero quelli i tempi! Ma questi signori perchè non viaggiano
qualche giorno con noi?
Stazione
di partenza: giarre
Stazione di arrivo: messina
Numero del treno: 3866
Numero Abbonamento: jh9786203
Data: 07/02/2013
Descrizione segnalazione:
Mezz'ora di ritardo senza una causa ben precisa.
Il problema è che purtroppo le cose vanno sempre peggio, basti pensare che 13
anni fa la stessa tratta si faceva in 15-20 minuti in meno come da tabella.
Inoltre l'eliminazione del personale nelle stazioni ha ulteriormente complicato
tutto. Le segnalazioni se volete le posso fare ogni giorno, per più treni e per
più motivi , ma la sostanza è che trenitalia, rfi e compagnia bella fanno
quello che vogliono e nessuno (dall'alto s'intende) dice niente. Grazie.
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mercoledì 9 ottobre 2013
martedì 8 ottobre 2013
Messina-Palermo - Ritardi nella circolazione dei treni regionali lunedì 7 ottobre 2013
Oggi, sette ottobre 2013, è stata una
giornata indimenticabile per gli utenti
dei seguenti treni regionali:
- il treno n. 12754 è arrivato alla stazione di Patti con 25 minuti di ritardo;
- il treno veloce n. 3832 è arrivato alla stazione di Patti con 9 minuti di ritardo;
- il treno n. 12784 è arrivato alla stazione di Patti con 12 minuti di ritardo;
- il treno 12763 ha terminato la corsa con 10 minuti di ritardo;
- il treno 12767 ha maturato circa 16 minuti di ritardo alla stazione di S. Agata Militello (senza dimenticare la sosta di 20 minuti circa alla stazione di Patti);
- il treno 12771 ha terminato la corsa con 30 minuti di ritardo.
Si resta
in attesa di un gradito ed urgente cenno di riscontro in ordine alle iniziative
intraprese.
La
circolazione dei treni citati sarà monitorata per tutta la settimana.
Lettera indirizzata al Presidente della Regione Sicilia ed ai Dirigenti di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana.
S. Agata
Militello - Torrenova 07.10.2013
Dr. Antonino Fazio - Sig. Francesco Mondì
lunedì 7 ottobre 2013
Palermo-Messina - Ritardi nella circolazione dei treni regionali nn.12754-3832-12763-12767.- Stazione di Terme Vigliatore
Si
segnalano i ritardi maturati dai treni n. 12754 S. Agata Militello- Messina, n.
3832 Palermo- Messina, n. 12763 Messina- S. Agata Militello , e n. 12767
Messina-Palermo.
In
particolare :
1)il
treno n. 12754 nella migliore delle
ipotesi riporta cinque/dieci minuti di ritardo alla stazione
di Patti a causa dell’incrocio alla stazione di Gioiosa Marea a causa
dell’incrocio con il treno intercity notte n. 1957 Roma Termini-Palermo costantemente in ritardo;
2)il
treno veloce n. 3832 Palermo-Messina, seppure in orario sino alla stazione di
S. Agata Militello, ha recentemente
maturato quasi in via continuativa un
ritardo di dieci/quindici minuti a causa del citato treno intercity notte
difficilmente puntuale;
3)il
treno regionale n. 12763 Messina- S.
Agata Militello nella sua circolazione viene spesso superato dal treno intercity notte n. 781 Milano-Palermo, ed arriva a maturare ritardi
di 15/20/30 minuti;
4)il
treno n. 12767 Messina-Palermo non solo è stato programmato con una attesa di
venti minuti circa alla stazione di Patti per essere superato dal treno
intercity n. 723 Roma Termini-Palermo, ma
viene puntualmente bloccato a
causa della mancata puntualità del
predetto mezzo di trasporto.
Ad
esempio, in data 04 ottobre 2013 il treno regionale 12767, arrivato alla
stazione di Patti alle ore 16.35 circa ,
è ripartito in direzione Palermo non all’orario previsto delle ore 16,49
bensì alle ore 17,15 , ed è giunto alla stazione di S. Agata alle ore
17,55 circa, con grande soddisfazione dei passeggeri che hanno dovuto
percorrere 40 chilometri in 180 minuti circa.
In tutte
le ipotesi previste si tratta di treni
utilizzati dai pendolari per spostarsi per
e dal luogo di lavoro o di
studio, utenti che richiedono che il mezzo di trasporto possa
avere quella puntualità che l’Ente gestore del servizio si è impegnato a
garantire per effetto della
sottoscrizione della Carta dei servizi
di Trenitalia per la Regione Siciliana.
In
particolare si ricorda che :
-compete
alla Direzione regionale di Trenitalia “
monitorare l’andamento dei treni e gestire con efficacia gli eventuali
disservizi ”, nonché “ soddisfare la
domanda di trasporto anche nelle ore di
punta con treni capienti e ad alte prestazioni “,
-compete
alla Direzione regionale di Rete Ferroviaria Italiana rispettare l’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di
Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai
treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00
alle ore 09.00 nonché nel corrispondente periodo pomeridiano.
Il
presente reclamo viene anche indirizzato al Presidente della Regione
Siciliana nonché al competente
Assessorato per conoscere se l’attuale
Governo regionale voglia proficuamente
investire sul trasporto ferroviario relativamente alla tratta in
questione, allo stato a binario unico ,
facendosi promotore-medio tempore - di ogni efficace iniziativa per migliorare la qualità del servizio, come ad esempio ripristinare
l’ulteriore binario alla stazione di
San Giorgio ed alla stazione di Torrenova-San Marco d’Alunzio al fine di decongestionare il traffico/le
attese nell’ottica di una migliore
circolazione dei treni, nonché ripristinare tutte le fermate alla stazione di
Terme Vigliatore per come richiesto dai numerosi utenti residenti nel citato Comune.
Si resta
in attesa di un gradito cenno di riscontro.
S. Agata
Militello - Torrenova 05.10.2013
Dr.
Antonino Fazio - Sig. Francesco Mondì
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lunedì 30 settembre 2013
1^ GIORNATA ITALIANA delle FERROVIE - Portici 3 ottobre 2013
Il 3
ottobre 1839 con la cerimonia di inaugurazione della linea Napoli-Portici
iniziava, in Italia, la storia delle ferrovie. 174 anni di storia che hanno
visto protagonista il treno sullo scenario della mobilità, un mezzo che ha
contribuito ad unire il paese, a farlo crescere, a migliorarlo.
Per
questo proponiamo la istituzione di una Giornata Italiana delle Ferrovie (GIF)
che dovrebbe aver luogo ogni anno, proprio il 3 OTTOBRE.
In
occasione di tale giornata saranno promossi eventi e manifestazioni in tutta
Italia a sostegno del trasporto ferroviario, con l’obiettivo di sensibilizzare
l’opinione pubblica e i decisori circa l’opportunità di garantire un diritto
alla mobilità su rotaia diffuso su tutto il territorio nazionale, valorizzare
un modo di trasporto eco-sostenibile e rispettoso dell’ambiente, salvaguardare
e valorizzare un patrimonio di rete, di impianti, di stazioni, di cultura
ferroviaria di grande valore.
Le
iniziative che si intendono promuovere a tal fine sono finalizzate al
coinvolgimento di cittadini ed associazioni interessate a questi temi.
Ci si
prefigge tra l’altro di organizzare iniziative coordinate sul territorio
nazionale, da tenere in simultanea in tutta Italia il 3 Ottobre, ed in
particolare affrontare temi d’interesse quali:
− il
diritto alla mobilità sicura e di qualità per i pendolari;
− il
rapporto tra mobilità ferroviaria e mobilità dolce;
− il
trasporto ferroviario turistico;
− il
patrimonio di stazioni storiche;
− il
treno nella letteratura;
− il
treno nel cinema;
− i
ferrovieri;
− il
treno nel paesaggio italiano;
− il
treno per il trasporto delle merci;
− il
treno per l’intermodalità;
− il
treno-traghetto;
− musei
delle ferrovie.
I temi
rientreranno in 4 aree tematiche generali:
•
Riutilizzo dell’esistente. Un grande patrimonio rappresentato da una rete
capillare di trasporto pubblico (e di uso pubblico) come quello ferroviario
deve essere riportato in essere e messo a sistema. L’abbandono o il
sotto-utilizzo rappresenta comunque la perdita di una risorsa che va
individuata tra quelle di bene comune. Essa va compresa tra le risorse
economiche del Paese, come un argine al degrado, alla cementificazione del
territorio, alla tutela del paesaggio e di una memoria storica importante per
il Paese.
•
Sostenibilità ambientale ed economica. La valorizzazione della rete ferroviaria
c.d. minore va nella direzione di un modello sia di compatibilità ambientale
sia di sostenibilità economica. L’enorme sforzo sulle nuove reti ad alta
velocità ha bloccato gli investimenti sulle reti regionali, cancellando, in
molti casi “tratte che garantivano accessibilità alle aree interne”. Bisogna
pensare ad investire (anche con apporti dei privati) sul potenziamento e la
valorizzazione sul patrimonio di mobilità che già esiste. La ferrovia è un
sistema a rete. Le tratte solo locali sono pochissime. L’ipotesi potrebbe
essere quella di una organizzazione simile ai “bacini idrici”.
•
Sicurezza. Lo sviluppo, la sicurezza e la qualità della vita nei paesi
post-industriali dipendono sempre più dal funzionamento, continuo e coordinato,
di un insieme di infrastrutture che, per la loro importanza, sono definite
“infrastrutture critiche”. Con questo termine si intende un sistema, una
risorsa, un processo, un insieme, la cui distruzione, interruzione, anche
parziale o momentanea, la sua indisponibilità ha l’effetto di indebolire in
maniera significativa l'efficienza e il funzionamento normale di un Paese, ma
anche la sicurezza e il sistema economico-finanziario e sociale, compresi gli
apparati della Pubblica Amministrazione centrale e locale. Abbandonare o solo
sottovalutare un sistema, come quello ferroviario, che rappresenta una risorsa
per la mobilità pubblica, indebolisce l’intero sistema Paese.
• Paesaggio e bene culturale. Il treno visto nel
paesaggio, le stazioni storiche, il patrimonio culturale legato alle ferrovie sono
valori da non sottovalutare. Occorre fare riferimento al comma 4 dell’articolo
112 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, sulla definizione delle
strategie e degli obiettivi di valorizzazione dei beni culturali per elaborare
piani strategici di sviluppo culturale e programmi, relativamente ai beni
culturali di pertinenza pubblica. Gli accordi possono essere conclusi su base
regionale o sub-regionale, in rapporto ad ambiti territoriali definiti, ed è
possibile promuovere altresì l'integrazione, nel processo di valorizzazione,
delle infrastrutture e dei settori produttivi collegati.
domenica 29 settembre 2013
Ritardi nella circolazione del treno regionale 3832 Palermo-Messina
Si
segnala che in data odierna il treno regionale “veloce“ n. 3832 ha maturato dalla stazione di S. Agata Militello a
quella di Patti circa 22 minuti di ritardo,
percorrendo quindi la tratta in questione in
quasi il doppio del tempo previsto. Indipendentemente
dalle risultanze di un doveroso approfondimento
ispettivo interno, si
riassumo in ordine cronologico i fatti
oggetto del presente reclamo:
-il
treno in questione è partito dalla stazione di S. Agata Militello in direzione
Messina con 1 minuto di ritardo;
-giunto
alla stazione di Zappulla in perfetto orario
è stato dirottato sul binario di sosta per oltre dieci minuti per
attendere il treno intercity notte n. 1957
Roma Termini-Palermo in ritardo;
-alla
stazione di Capo d’Orlando ha atteso sul secondo binario il treno regionale
3835;
-alla
stazione di Brolo ha atteso il treno regionale 12757;
-conseguente
arrivo alla stazione di Patti alle ore 8,42 circa.
Il treno
3832 era “ al completo” di passeggeri
sia in considerazione della ripresa
della attività lavorativa, sia per effetto della recente riforma della geografia giudiziaria che ha
comportato con decorrenza 14 settembre
2013 giornalieri spostamenti degli utenti dai
Comuni di Tusa- Mistretta- Santo Stefano di Camastra- Caronia- Sant’
Agata di Militello- Capo d’Orlando ( solo per citarne alcuni), etc. , verso
quello di Patti, clienti che non hanno assolutamente gradito
il lamentato disservizio.
A parere
dello scrivente Comitato quanto evidenziato poteva essere agevolmente evitato
non sussistendo nel caso di specie alcuna discrezionalità tecnica nel preferire
la circolazione di un treno a quella di un altro stante il contenuto dell’articolo
7 della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente
prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci,
etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00.
Conseguentemente,
, qualora l’incrocio con il treno intercity notte 1957 fosse stato
disposto presso la stazione di Capo
d’Orlando e non forzatamente presso quella di Zappulla, la marcia del treno veloce 3832 in direzione
Messina sarebbe stata del tutto
regolare.
Pertanto,
pur nella consapevolezza delle criticità che
si possono verificare a causa di
un unico binario di marcia, si invita
l’Ufficio in indirizzo a volere vigilare per il futuro sulla uniforme
corretta circolazione del treno in questione nel rispetto dei principi
enunciati nella Carta dei Servizi del
trasporto ferroviario per la Regione Sicilia.
Si resta
in attesa di un gradito cenno di riscontro.
Lettera indirizzata ai Dirigenti di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana
S. Agata
Militello - Torrenova 23.09.2013
Dr.
Antonino Fazio - Sig. Francesco Mondì
sabato 28 settembre 2013
Barcellona: Soppressione delle fermate: il trasporto ferroviario analizzato nella conferenza dei servizi
Le
problematiche legate al trasporto ferroviario sulla fascia tirrenica, con
particolare riferimento alla progressiva riduzione delle fermate nella città
del Longano, sono state oggetto di discussione nella conferenza dei servizi
tenutasi ieri sera presso l’Auditorium dell’ex Pescheria di Barcellona P.G.
Oltre al primo cittadino, Maria Teresa Collica, hanno preso parte all’incontro
l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Nino Bartolotta,
il direttore di Trenitalia per la Regione Siciliana, Francesco Costantino, il
segretario generale della Filt – Cgil Siciliana, Franco Spanò e altri
rappresentanti dei sindacati.
“Il
problema è sotto gli occhi di tutti, Barcellona ha subito negli anni un
depauperamento delle corse notevole, la città più importante della provincia è
rimasta fuori da tutta una serie di investimenti sul territorio; anche per
quanto riguarda la stazione ferroviaria la stazione è drammatica, con un enorme
scalo abbandonato, destinato a deposito, quasi sempre chiusa è la biglietteria
e molto spesso non funzionano le macchinette, i mezzi di trasporto sono vetusti
tranne qualche eccezione”. Queste le parole con cui ha esordito il sindaco
Collica che ha illustrato ai presenti le difficoltà legate al trasporto
ferroviario, soprattutto in un momento in cui in città si rende sempre più
necessaria l’esigenza di ricorrere ad esso. Infatti, soprattutto nell’ultimo anno,
ancor più drammatica è stata la riduzione delle corse dell’Ast, inoltre il
treno permette una percorrenza molto più veloce rispetto al trasporto gommato,
soprattutto per raggiungere Messina; infine la soppressione delle sedi dei
tribunali di Milazzo e di Lipari porterà ad un aumento dello spostamento di
persone da e verso Barcellona. L’Amministrazione, quindi, oltre a fare delle
richieste si è dichiarata disponibile a ricercare soluzioni di propria
competenza per raggiungere più facilmente dei risultati.
Franco
Spanò ha ricordato i miliardi delle vecchie lire investiti per realizzare un
importate infrastruttura, quella del raddoppio ferroviario, “fermatosi a Patti
e del quale non si sono determinate le condizioni per un suo sviluppo così come
per l’economia a scapito della quale – come nel caso dell’agricoltura – il
nuovo tracciato e la stazione sono stati costruiti; nonostante questo
Barcellona oggi non riesce a ricevere in termini di qualità dei servizi nulla
di nuovo. Riteniamo paradossale che il comune più grande della provincia di
Messina, escluso il capoluogo, non abbia dei servizi regionali, dopo aver avuto
cancellato gran parte del servizio a lunga percorrenza, che consentano la
possibilità di un trasporto per i pendolari adeguato. Penso che sia assolutamente
inconcepibile che il servizio venga ad essere erogato scartando per Barcellona
tutti i servizi regionali veloci. Il comune si potrebbe attrezzare per fare in
modo che un servizio integrato di trasporto possa aiutare l’utenza che è stata
disabituata dall’assenza di un servizio ferroviario”.
“La scelta
non è tecnica, ma politica – ha affermato il direttore di Trenitalia per la
Regione Siciliana in riferimento alle stazioni in cui si fermano i treni –
fatta non oggi, ma decine di anni fa”. Francesco Costantino ha proseguito
facendo alcune considerazioni; in primo luogo Trenitalia “è pagata dalle
regioni principalmente per fare treni”, di conseguenza se mancano i fondi dello
Stato è necessario per l’azienda fare delle scelte, “che si fanno in funzione
del numero delle persone che salgono sui treni”. In secondo luogo il direttore
ha fatto notare come il costo medio per treno-chilometro sia uguale in tutta
Italia, ma in alcune regioni si incassi rispetto alla cifra complessiva il
30-35% in più, cosa che non avviene nell’isola. “In Sicilia la politica è
riuscita a mantenere dei finanziamenti, ma se ciò non accade dobbiamo tagliare
e chi decide dove si taglia non è il tecnico, ma la politica; ogni fermata ha
un costo ed io come direttore devo cercare, con gli stessi soldi, di fare il
possibile”. Con queste parole Costantino ha terminato il suo intervento
mostrandosi comunque disposto a tenere in considerazione la situazione
barcellonese.
L’assessore
Bartolotta, in una situazione economica non rosea, ha parlato della necessità
di razionalizzare i servizi, che non significa un taglio indiscriminato, ma
oculato, al fine di dare attenzione soprattutto alle zone in cui c’è una
maggiore richiesta di servizi. Per questo, come ha affermato, la politica ha il
compito di pianificare un percorso e si deve basare sulla lettura di dati e di
richieste della popolazione che non mette tutti i comuni sulla stessa linea, ma
li differenzia; se dalla lettura oggettiva di dati Barcellona è su un livello
diverso, come è stato sottolineato, il servizio deve essere potenziato, magari
a discapito di un centro più piccolo o del trasporto gommato che può essere
potenziato in zone in cui è meno rilevante o utile il vettore ferroviario. Tali
differenze dovranno essere tenute in considerazione nella stesura di un “piano
dei trasporti regionale”, nel quale la strategia che l’Amministrazione
regionale attuerà sarà proprio la differenziazione. “Abbiamo avviato da tempo –
ha concluso Bartolotta – all’interno dell’assessorato una lettura dei dati
nelle tratte in cui storicamente si registrano queste difficoltà, come la S.
Agata di Militello – Messina, da questi dati vogliamo ridisegnare la tratta
rispetto a quelle che sono le esigenze del territorio, con attenzione alle zone
di maggiore criticità, qualcosa dovrà cambiare per Barcellona e su questo ci
stiamo muovendo”.
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martedì 24 settembre 2013
Risposta da parte della Regione Sicilia alla nostra richiesta del 22 luglio 2013
Risposta da parte della Regione Sicilia alla nostra lettera
aperta indirizzata al Presidente Crocetta relativa alla richiesta di introduzione di nuove corse treno e nuove fermate sulla tratta Messina - Tusa e viceversa con decorrenza 13 settembre 2013.
lunedì 23 settembre 2013
Risposta di Trenitalia alla cancellazione del treno veloce 3832
Spett.le
Comitato la informiamo che in conseguenza della richiesta di soccorso dei treni
RV 8744 e 12763 nella stazione di Messina
C.le in data 17 u.s. , altri treni tra cui il 3845 sono stati cancellati per
mancanza materiale.
Riguardo
poi la composizione del treno 12769 è stata interessata la struttura
responsabile per un tempestivo ripristino della stessa.
Cordialità
domenica 22 settembre 2013
Cancellazione treno regionale veloce 3845
In
merito alla cancellazione effettuata nella giornata di: martedì 17/09/13,
del treno regionale veloce in oggetto, il Comitato Pendolari Siciliani,
desidera conoscere i motivi che hanno indotto Trenitalia ad effettuare tale
cancellazione. Si chiede, inoltre, di conoscere le motivazioni per la
quale non è stata cambiata la
composizione abituale (un treno Minuetto) al treno regionale 12769, considerata
la criticità con altro materiale più capiente.
Lettera
indirizzata ai Dirigenti di Trenitalia e all’Assessore regionale ai trasporti
S.
Agata Militello - Torrenova 18.09.2013
Dr.
Antonino Fazio - Sig. Francesco Mondì
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