Al Signor Presidente della Regione Siciliana
On. Raffaele Lombardo fax 0917075111
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti
On. Giovanbattista Bufardeci fax 0917078089
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti
Dott. Vincenzo Falgares fax 0917078098
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Catania
On. Giuseppe Castiglione fax 095222265
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Messina
Dott. Giovanni Ricevuto fax 090715165
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Siracusa
On. Nicola Bono fax 093169323
Agli Organi di stampa
Oggetto: Mancato Contratto di Servizio tra la Regione Siciliana e Trenitalia sul trasporto ferroviario-Tagli del 10% del trasporto ferroviario in tutta la Regione dal 1 febbraio 2009.
E’ tempo di bilanci e di previsioni per il futuro, così come si legge negli articoli apparsi in questi giorni sul quotidiano La Sicilia.
Prendendo spunto da questi articoli, desidero sottoporre ai nostri rappresentanti politici (comunali, provinciali, regionali e nazionali) e all’opinione pubblica, la situazione attuale del trasporto ferroviario, che soffre di una cronica carenza di risorse sia da parte dello Stato sia da parte delle Regioni, che dedicano alle ferrovie solo le briciole del bilancio. Le Regioni, pur se responsabili, non disponendo delle necessarie risorse sono al traino delle decisioni centrali. Il dialogo con Trenitalia è d'altronde difficile a livello locale, e questa difficoltà di interlocuzione spinge gli enti territoriali (Regioni, Provincie) a scegliere di privilegiare le proprie aziende locali (trasporto su gomma), rinunciando alle sinergie e a quell'integrazione che sarebbe la scelta più efficace per garantire una mobilità soddisfacente.
Occorrono circa 120 milioni di euro per garantire e migliorare gli attuali, insufficienti, livelli di servizio dei treni regionali e Trenitalia si appresta a tagliare come minimo il 10 per cento del servizio a partire dal 1 febbraio 2009. Il Governo ha stanziato 480 milioni di euro per il trasporto pubblico ferroviario da destinare a tutte le regioni, che daranno ossigeno per alcuni mesi e dopo? Non è possibile che in un settore così strategico come quello del trasporto pubblico si navighi a vista.
Le problematiche che desidero denunciare sono soprattutto la criticità verso la carenza di risorse destinate dalle amministrazioni per il trasporto ferroviario, e la richiesta di un cambio di orientamento molto deciso a livello di scelte di Governo: si inizi con il privilegiare il trasporto a media e breve percorrenza, riequilibrando le risorse già destinate alle infrastrutture.
Sono due milioni i pendolari che usano il treno, solo il 14,8 per cento dei 13 milioni che ogni giorno viaggiano per andare a lavorare. Secondo una ricerca del Censis sarebbero 7 milioni quelli che vorrebbero utilizzare il treno ma non possono per un’offerta insufficiente. Il rischio concreto è che piuttosto che incrementare l’uso del trasporto pubblico con vantaggi economici e ambientali per i lavoratori e per il Paese, aumenti invece l’utilizzo del mezzo privato già oltre il 70 per cento e con una spesa pro capite annua di oltre 2000 euro a fronte dei 7oo euro spesi per il treno.
Per questi motivi i pendolari di tutta Italia stanno rivendicando che il trasporto pubblico diventi una priorità assoluta nell’agenda del Governo. Una priorità strategica per l’economia del Paese e per la qualità di vita dei cittadini italiani, e, affinché vengano subito destinate al trasporto ferroviario le necessarie risorse per scongiurare il suo ridimensionamento.
Una denuncia va fatta nei confronti dei nostri rappresentanti politici regionali e nazionali, di entrambi gli schieramenti, che non hanno sino ad oggi portato avanti una politica efficiente ed efficace in materia di trasporto pubblico e di infrastrutture nelle sedi romane del Parlamento. Da oltre quarant’anni si parla di migliorare le principali infrastrutture viarie e ferroviarie siciliane, ma come ogni anno vengono fatti i vari proclami sulle testate dei quotidiani siciliani dandoci il ben servito su opere che la politica certamente non vuole portare avanti visti i risultati di un Italia a due o più velocità.
Ci auguriamo che la politica regionale e nazionale, colga ed utilizzi fattivamente l’ultima opportunità offerta dai fondi Fas e dei fondi europei 2007/2013, per realizzare finalmente tutte quelle infrastrutture di cui la Sicilia e i Siciliani hanno di bisogno.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari ME-CT-SR
http://www.comitatopendolari.it/
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
venerdì 9 gennaio 2009
mercoledì 7 gennaio 2009
Trenitalia convoca i pendolari siciliani, per i tagli del 1 febbraio
Egregio signor Malaponti, ho il piacere di invitarla presso la galleria “Collezioni Area”, Piazzetta Monteleone 3, Palermo (alle spalle del palazzo delle Poste di via Roma), il giorno 15/01/2009 alle ore 11.00, dove si terrà un incontro con tutti i pendolari della Sicilia per annunciare le modifiche dell’offerta ferroviaria, prevista a partire dal 01/02/2009, conseguente al mancato recepimento del Contratto di Servizio da parte della Regione Siciliana. Per raggiungere la sede dell’incontro potranno essere utilizzati, dalla stazione di Palermo Centrale, i bus della linea 101, 102 e 107, fermata davanti le Poste Centrali.
Cordialmente
Fabio Lo Sciuto
Tommaso Miranda
Trenitalia SpA
Divisione Passeggeri Regionale Direzione Regionale Sicilia Commerciale
Cordialmente
Fabio Lo Sciuto
Tommaso Miranda
Trenitalia SpA
Divisione Passeggeri Regionale Direzione Regionale Sicilia Commerciale
giovedì 11 dicembre 2008
Alta Velocità, ma Sicilia sempre a binario unico
13 Dicembre 2008:
Alta Velocità, ma Sicilia sempre a binario unico
Il 13 Dicembre si inaugura la linea Alta Velocità Milano-Bologna. Ormai è noto che ben oltre il 90% dei viaggiatori usa il treno su piccole-medie distanze, cioè non si serve dell’alta velocità; per quel 10% che la userà si sono spese cifre enormi, per attrezzare le linee e comprare nuovi treni (oltre 50 miliardi di euro).
Affari per la gola di banche ed industriali che si avventano sulla torta ferroviaria per accaparrarsi fette migliori e guadagni, lasciando i debiti ai cittadini e ai lavoratori (come già fatto con Alitalia).
Per quel 90% di viaggiatori e pendolari, in Italia si è fatto ben poco per modernizzare e velocizzare le linee ferroviarie tradizionali, nulla in Sicilia, rimaste più o meno quelle di 30 anni fa.
Anzi, si è anche peggiorato con l’eliminazione dei binari per incroci e precedenze, disabilitazione di molte stazioni causando solo degrado, vetture e locomotive obsolete e insufficienti a garantire un servizio adeguato, binario unico. Ridotta manutenzione e scarsa pulizia completano il quadro.
I pendolari e i lavoratori delle ferrovie, questo stato di quasi abbandono e precarietà del trasporto ferroviario, fatto di continui ritardi, disservizi e soppressioni, lo vivono ogni giorno sulla propria pelle.
Sono stati spesi tanti soldi (pubblici) per poi sentir dire dall’amministratore delegato delle FS Mauro Moretti che le ferrovie faranno la concorrenza al trasporto aereo; nello stesso tempo si danno tanti soldi pubblici all’Alitalia per far concorrenza alle FS!
E dopo il danno anche la beffa: dal 14 dicembre, per far partire l’AV, si taglieranno in Italia servizi per i pendolari e si allungheranno i tempi di percorrenza (anche quest’anno, ma questa volta in maniera pulita e giustificata). Bel risultato !!! Bello soprattutto se si pensa al fatto che ci troviamo in Sicilia, dove l’alta velocità è un lontano miraggio. Più volte ho personalmente evidenziato presso la Direzione Trasporto Regionale di Palermo la necessità di rivedere gli orari ferroviari, anzi di ripristinarli ed allinearli a quelli vecchi di 10 o addirittura 20 anni fa, mi creda chi legge, migliori di quelli di oggi. L’ho fatto riportando l’esempio di 3 o 4 treni dai quali cominciare.
Indiscriminatamente, ogni anno vengono ritoccati gli orari dei treni, a turno tutti: si posticipano gli arrivi a destinazione al mattino (andata), e si anticipano le partenze alla sera (ritorno). Un danno per i pendolari, e per i lavoratori.
E in tutto questo movimento di minuti, in più o in meno, ci scappano quelli per l’allungamento di percorrenza, per giustificare i ritardi, sempre più frequenti, ed utili per rientrare negli standard dei livelli di qualità. Tutto così funziona. I conti tornano. La puntualità migliora. Bravi davvero i nostri dirigenti del Trasporto Regionale. Lo stesso Moretti, come fatto con se stesso, li definirebbe fenomeni.
Mentre si continua imperterriti a finanziare i progetti faraonici della TAV, si mascherano in tal modo aumenti dei biglietti ed abbonamenti, e si opera per eliminare altre migliaia di esperti ferrovieri, e lavoratori delle pulizie, imponendo infine un macchinista solo alla guida dei treni, alla faccia della sicurezza, della funzionalità e dell’efficienza del servizio!
Nonostante ciò, per fortuna, non mancano ad oggi capacità e impegno da parte del personale di Trenitalia. Per non riportare un esempio tanto lontano, venerdì 5 novembre, il treno 3890 proveniente da Siracusa è giunto puntuale alla stazione di Catania. Il capotreno alle 18,30 comunica tempestivamente a tutti i viaggiatori (tocca fare anche questo, visto che le stazioni non lo fanno) che a causa di un guasto a Catania Ognina, si partirà con qualche minuto di ritardo, e si scusa per il disagio. Si parte alle 18,45, ci fermiamo e ripartiamo dalle previste fermate con una rara perfezione temporale mantenendo pienamente il comfort, effettuiamo solo una breve sosta prima dell’ingresso a Fiumefreddo, e nemmeno alle 18,35 arriviamo a Santa Teresa di Riva, in ritardo sì, ma in soli 50 minuti di percorrenza record!
Fabrizio Gemelli
COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
e-mail info@comitatopendolari.it
sito internet www.comitatopendolari.it
Alta Velocità, ma Sicilia sempre a binario unico
Il 13 Dicembre si inaugura la linea Alta Velocità Milano-Bologna. Ormai è noto che ben oltre il 90% dei viaggiatori usa il treno su piccole-medie distanze, cioè non si serve dell’alta velocità; per quel 10% che la userà si sono spese cifre enormi, per attrezzare le linee e comprare nuovi treni (oltre 50 miliardi di euro).
Affari per la gola di banche ed industriali che si avventano sulla torta ferroviaria per accaparrarsi fette migliori e guadagni, lasciando i debiti ai cittadini e ai lavoratori (come già fatto con Alitalia).
Per quel 90% di viaggiatori e pendolari, in Italia si è fatto ben poco per modernizzare e velocizzare le linee ferroviarie tradizionali, nulla in Sicilia, rimaste più o meno quelle di 30 anni fa.
Anzi, si è anche peggiorato con l’eliminazione dei binari per incroci e precedenze, disabilitazione di molte stazioni causando solo degrado, vetture e locomotive obsolete e insufficienti a garantire un servizio adeguato, binario unico. Ridotta manutenzione e scarsa pulizia completano il quadro.
I pendolari e i lavoratori delle ferrovie, questo stato di quasi abbandono e precarietà del trasporto ferroviario, fatto di continui ritardi, disservizi e soppressioni, lo vivono ogni giorno sulla propria pelle.
Sono stati spesi tanti soldi (pubblici) per poi sentir dire dall’amministratore delegato delle FS Mauro Moretti che le ferrovie faranno la concorrenza al trasporto aereo; nello stesso tempo si danno tanti soldi pubblici all’Alitalia per far concorrenza alle FS!
E dopo il danno anche la beffa: dal 14 dicembre, per far partire l’AV, si taglieranno in Italia servizi per i pendolari e si allungheranno i tempi di percorrenza (anche quest’anno, ma questa volta in maniera pulita e giustificata). Bel risultato !!! Bello soprattutto se si pensa al fatto che ci troviamo in Sicilia, dove l’alta velocità è un lontano miraggio. Più volte ho personalmente evidenziato presso la Direzione Trasporto Regionale di Palermo la necessità di rivedere gli orari ferroviari, anzi di ripristinarli ed allinearli a quelli vecchi di 10 o addirittura 20 anni fa, mi creda chi legge, migliori di quelli di oggi. L’ho fatto riportando l’esempio di 3 o 4 treni dai quali cominciare.
Indiscriminatamente, ogni anno vengono ritoccati gli orari dei treni, a turno tutti: si posticipano gli arrivi a destinazione al mattino (andata), e si anticipano le partenze alla sera (ritorno). Un danno per i pendolari, e per i lavoratori.
E in tutto questo movimento di minuti, in più o in meno, ci scappano quelli per l’allungamento di percorrenza, per giustificare i ritardi, sempre più frequenti, ed utili per rientrare negli standard dei livelli di qualità. Tutto così funziona. I conti tornano. La puntualità migliora. Bravi davvero i nostri dirigenti del Trasporto Regionale. Lo stesso Moretti, come fatto con se stesso, li definirebbe fenomeni.
Mentre si continua imperterriti a finanziare i progetti faraonici della TAV, si mascherano in tal modo aumenti dei biglietti ed abbonamenti, e si opera per eliminare altre migliaia di esperti ferrovieri, e lavoratori delle pulizie, imponendo infine un macchinista solo alla guida dei treni, alla faccia della sicurezza, della funzionalità e dell’efficienza del servizio!
Nonostante ciò, per fortuna, non mancano ad oggi capacità e impegno da parte del personale di Trenitalia. Per non riportare un esempio tanto lontano, venerdì 5 novembre, il treno 3890 proveniente da Siracusa è giunto puntuale alla stazione di Catania. Il capotreno alle 18,30 comunica tempestivamente a tutti i viaggiatori (tocca fare anche questo, visto che le stazioni non lo fanno) che a causa di un guasto a Catania Ognina, si partirà con qualche minuto di ritardo, e si scusa per il disagio. Si parte alle 18,45, ci fermiamo e ripartiamo dalle previste fermate con una rara perfezione temporale mantenendo pienamente il comfort, effettuiamo solo una breve sosta prima dell’ingresso a Fiumefreddo, e nemmeno alle 18,35 arriviamo a Santa Teresa di Riva, in ritardo sì, ma in soli 50 minuti di percorrenza record!
Fabrizio Gemelli
COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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venerdì 26 settembre 2008
Partenza 431 Nero delle 7,47 dal Piazzale Stazione
Reclamo all'Amt
Buongiorno,attendendo ancora risposta al mio reclamo del 6 giugno, desidero segnalare che per tutta questa settimana la corsa del 431 Nero delle ore 7,47 / 7,48 è saltata.Ovvero anche oggi, già alle 7,45 era presente in corsia il 431 Nero delle ore 8,06 con 7 persone a bordo, che ovviamente lascia presumere che la corsa precedente non sia stata effettuata, oppure che sia partita largamente in anticipoAl solito signore in giacca scura ho quindi chiesto prontamente notizie del 431 Nero, ricevendo come risposta "E' partito".
Cordiali Saluti
Fabrizio Gemelli
Buongiorno,attendendo ancora risposta al mio reclamo del 6 giugno, desidero segnalare che per tutta questa settimana la corsa del 431 Nero delle ore 7,47 / 7,48 è saltata.Ovvero anche oggi, già alle 7,45 era presente in corsia il 431 Nero delle ore 8,06 con 7 persone a bordo, che ovviamente lascia presumere che la corsa precedente non sia stata effettuata, oppure che sia partita largamente in anticipoAl solito signore in giacca scura ho quindi chiesto prontamente notizie del 431 Nero, ricevendo come risposta "E' partito".
Cordiali Saluti
Fabrizio Gemelli
giovedì 25 settembre 2008
Disservizi e disagi per le continue soppressioni dei treni in Sicilia
Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
C.a. Direttore Generale Avv. Vincenzo Falgares
Al Direttore di Trenitalia Stefano Carollo
Provincia Regionale di Catania
C.a. Sig. Assessore ai trasporti Ottavio Vaccaro
C.a. Mobility Manager della Provincia Ing. Vanni Calì
Alla Redazione dei quotidiani
La Sicilia
Il Giornale di Sicilia
La Gazzetta del Sud
La Repubblica
Alla Redazione Rai 3 Catania
Oggetto: Disservizi e disagi per le continue soppressioni dei treni in Sicilia.-
In riferimento all’incontro di lunedì 22 settembre con i vertici di Trenitalia alla stazione centrale di Catania desidero comunicare, quale coordinatore del Comitato pendolari Me-Ct-Sr, che in quell’occasione abbiamo illustrato gli enormi disagi che tutta l’utenza pendolare sta affrontando quotidianamente da almeno un mese e che ancora si protrarranno sino alla fine di ottobre, così come confermato da Trenitalia.
La direzione regionale di Trenitalia, sta cercando di fare il possibile per limitare i danni di questi disagi programmati accelerando i lavori di sistemazione dei rotabili.
La questione che più ci preme in questo momento e che abbiamo sottolineato all’assessore provinciale Ottavio Vaccaro, al Mobility Manager della provincia Ing. Vanni Calì ed ai vertici di Trenitalia è quella del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. Ci risulta che, con la venuta in Sicilia dell’A.D. Mauro Moretti per l’inaugurazione del sistema centralizzato di controllo su alcune relazioni di Palermo, sia stato presentato finalmente questo tanto sospirato contratto di servizio, essendo la Sicilia, l’unica regione a non averlo ancora fatto; attualmente dovrebbe essere in discussione con i vertici dell’assessorato regionale ai trasporti da ciò che ci conferma il Direttore regionale di Trenitalia, Stefano Carollo.
Noi del Comitato pendolari ci teniamo a ribadire come gli utenti del treno si basino sull’orario per effettuare scelte non solo di viaggio ma anche di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali ed annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
La nostra richiesta, in qualità di maggiori fruitori del servizio ferroviario, è di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario nella nuova programmazione 2008/2009; siamo in attesa di essere ricevuti dal Governo regionale per conoscere le strategie e la destinazione di risorse a favore del trasporto ferroviario regionale e di formalizzare un tavolo tecnico che veda oltre a Regione e Trenitalia anche una rappresentanza dei pendolari.
Auspico che vengano scongiurati tagli al servizio, per questo occorre che il Governo regionale si attivi con risorse sufficienti per realizzare un servizio più in linea con le esigenze del territorio.
Da tempo speriamo che sia l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie.
Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Resta una domanda inquietante: cosa si è fatto e cosa si sta facendo per soddisfare questa crescente domanda di mobilità pubblica in Sicilia? Risposta: nessun contratto di servizio e si tagliano risorse al trasporto pubblico!
Ci auguriamo che presto ci si renda conto dell’urgenza di impostare una seria politica di rilancio del trasporto pubblico, che resta una priorità regionale.
Ci auguriamo, inoltre, l’adozione immediata di un complesso di iniziative che puntino ad un rapido superamento di questo stato di disagi, con un rigoroso impegno del Governo regionale e di Trenitalia per il rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia.
E’ auspicabile che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Infine, desidero, comunicare che stiamo programmando un’assemblea dei pendolari siciliani alla stazione di Palermo, Messina e Catania per il 2 ottobre c.a.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
C.a. Direttore Generale Avv. Vincenzo Falgares
Al Direttore di Trenitalia Stefano Carollo
Provincia Regionale di Catania
C.a. Sig. Assessore ai trasporti Ottavio Vaccaro
C.a. Mobility Manager della Provincia Ing. Vanni Calì
Alla Redazione dei quotidiani
La Sicilia
Il Giornale di Sicilia
La Gazzetta del Sud
La Repubblica
Alla Redazione Rai 3 Catania
Oggetto: Disservizi e disagi per le continue soppressioni dei treni in Sicilia.-
In riferimento all’incontro di lunedì 22 settembre con i vertici di Trenitalia alla stazione centrale di Catania desidero comunicare, quale coordinatore del Comitato pendolari Me-Ct-Sr, che in quell’occasione abbiamo illustrato gli enormi disagi che tutta l’utenza pendolare sta affrontando quotidianamente da almeno un mese e che ancora si protrarranno sino alla fine di ottobre, così come confermato da Trenitalia.
La direzione regionale di Trenitalia, sta cercando di fare il possibile per limitare i danni di questi disagi programmati accelerando i lavori di sistemazione dei rotabili.
La questione che più ci preme in questo momento e che abbiamo sottolineato all’assessore provinciale Ottavio Vaccaro, al Mobility Manager della provincia Ing. Vanni Calì ed ai vertici di Trenitalia è quella del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. Ci risulta che, con la venuta in Sicilia dell’A.D. Mauro Moretti per l’inaugurazione del sistema centralizzato di controllo su alcune relazioni di Palermo, sia stato presentato finalmente questo tanto sospirato contratto di servizio, essendo la Sicilia, l’unica regione a non averlo ancora fatto; attualmente dovrebbe essere in discussione con i vertici dell’assessorato regionale ai trasporti da ciò che ci conferma il Direttore regionale di Trenitalia, Stefano Carollo.
Noi del Comitato pendolari ci teniamo a ribadire come gli utenti del treno si basino sull’orario per effettuare scelte non solo di viaggio ma anche di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali ed annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
La nostra richiesta, in qualità di maggiori fruitori del servizio ferroviario, è di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario nella nuova programmazione 2008/2009; siamo in attesa di essere ricevuti dal Governo regionale per conoscere le strategie e la destinazione di risorse a favore del trasporto ferroviario regionale e di formalizzare un tavolo tecnico che veda oltre a Regione e Trenitalia anche una rappresentanza dei pendolari.
Auspico che vengano scongiurati tagli al servizio, per questo occorre che il Governo regionale si attivi con risorse sufficienti per realizzare un servizio più in linea con le esigenze del territorio.
Da tempo speriamo che sia l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie.
Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Resta una domanda inquietante: cosa si è fatto e cosa si sta facendo per soddisfare questa crescente domanda di mobilità pubblica in Sicilia? Risposta: nessun contratto di servizio e si tagliano risorse al trasporto pubblico!
Ci auguriamo che presto ci si renda conto dell’urgenza di impostare una seria politica di rilancio del trasporto pubblico, che resta una priorità regionale.
Ci auguriamo, inoltre, l’adozione immediata di un complesso di iniziative che puntino ad un rapido superamento di questo stato di disagi, con un rigoroso impegno del Governo regionale e di Trenitalia per il rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia.
E’ auspicabile che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Infine, desidero, comunicare che stiamo programmando un’assemblea dei pendolari siciliani alla stazione di Palermo, Messina e Catania per il 2 ottobre c.a.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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giovedì 31 luglio 2008
Disagi e sempre Disagi
Alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia
Alla Redattore del quotidiano La Sicilia
con preghiera di pubblicazione
Ancora una volta per i viaggiatori della Catania-Messina viaggiare in treno rappresenta un’odissea.
Ecco quanto accaduto oggi 30 luglio c.a.: Il treno 12818 delle ore 12.18 era fermo al binario 2 della stazione di Catania. Alle 12.42 veniva annunciato ai passeggeri circa 35 minuti di ritardo e subito dopo il treno veniva soppresso. Dalle notizie apprese parlando con diversi ferrovieri ho saputo che il materiale che doveva formare il treno da Catania per Messina doveva essere composto dal nuovo treno Minuetto e che all’ultimo momento era stato sostituito con le classiche vetture spinte da un locomotore E464. Queste carrozze infatti che non erano destinate a questa corsa treno erano completamente sporche da rifiuti di ogni genere ed inoltre avevano l’impianto di climatizzazione guasto e per questi motivi è stato soppresso. Mi chiedo e chiedo di sapere come mai è stato sostituito il treno Minuetto che era titolare della corsa con un treno che non era stato pulito e dopo circa 40 minuti sostituto con lo stesso Minuetto? E’ sempre possibile che a pagare questi disservizi sia sempre il cittadino-utente?. A chi addossare queste responsabilità? Comunque in qualità di coordinatore del Comitato dei Pendolari ho avvisato tempestivamente il responsabile della Direzione regionale di Trenitalia per i provvedimenti del caso. Non volendo più lamentare la mancanza della climatizzazione in quasi tutti i treni compresi alcuni Minuetto quello che invece desideriamo evidenziare le continue soppressioni di corse in quasi tutta la Sicilia, i continui e ricchi ritardi e per ultimo la pulizia che sempre più scarseggia a bordo treno.
Certi di avere una risposta, siamo convinti che la nostra segnalazione sia doverosa vista l’opportunità che ci è stata offerta proprio dalla Carta dei Servizi, in quanto essa si basa sul presupposto che tutta l'organizzazione sia rivolta al risultato finale, e cioè all'obiettivo di offrire servizi che soddisfino le attese del cliente. L‘adozione della Carta dei Servizi comporta che le prestazioni del servizio siano vincolate a indicatori esattamente misurabili e che il ruolo di giudice, a differenza di quanto avveniva in passato, sia affidato non a chi produce il servizio ma a chi lo utilizza.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Alla Redattore del quotidiano La Sicilia
con preghiera di pubblicazione
Ancora una volta per i viaggiatori della Catania-Messina viaggiare in treno rappresenta un’odissea.
Ecco quanto accaduto oggi 30 luglio c.a.: Il treno 12818 delle ore 12.18 era fermo al binario 2 della stazione di Catania. Alle 12.42 veniva annunciato ai passeggeri circa 35 minuti di ritardo e subito dopo il treno veniva soppresso. Dalle notizie apprese parlando con diversi ferrovieri ho saputo che il materiale che doveva formare il treno da Catania per Messina doveva essere composto dal nuovo treno Minuetto e che all’ultimo momento era stato sostituito con le classiche vetture spinte da un locomotore E464. Queste carrozze infatti che non erano destinate a questa corsa treno erano completamente sporche da rifiuti di ogni genere ed inoltre avevano l’impianto di climatizzazione guasto e per questi motivi è stato soppresso. Mi chiedo e chiedo di sapere come mai è stato sostituito il treno Minuetto che era titolare della corsa con un treno che non era stato pulito e dopo circa 40 minuti sostituto con lo stesso Minuetto? E’ sempre possibile che a pagare questi disservizi sia sempre il cittadino-utente?. A chi addossare queste responsabilità? Comunque in qualità di coordinatore del Comitato dei Pendolari ho avvisato tempestivamente il responsabile della Direzione regionale di Trenitalia per i provvedimenti del caso. Non volendo più lamentare la mancanza della climatizzazione in quasi tutti i treni compresi alcuni Minuetto quello che invece desideriamo evidenziare le continue soppressioni di corse in quasi tutta la Sicilia, i continui e ricchi ritardi e per ultimo la pulizia che sempre più scarseggia a bordo treno.
Certi di avere una risposta, siamo convinti che la nostra segnalazione sia doverosa vista l’opportunità che ci è stata offerta proprio dalla Carta dei Servizi, in quanto essa si basa sul presupposto che tutta l'organizzazione sia rivolta al risultato finale, e cioè all'obiettivo di offrire servizi che soddisfino le attese del cliente. L‘adozione della Carta dei Servizi comporta che le prestazioni del servizio siano vincolate a indicatori esattamente misurabili e che il ruolo di giudice, a differenza di quanto avveniva in passato, sia affidato non a chi produce il servizio ma a chi lo utilizza.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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martedì 22 luglio 2008
Tempi di percorrenza e la puntualità di Trenitalia
Cogliendo l'opportunità offerta dalla rubrica Lo Dico A La Sicilia, desidero evidenziare come già fatto in diverse occasioni che nell'ambito del trasporto ferroviario regionale, ad ogni rinnovo degli orari ufficiali, i tempi di percorrenza dei treni subiscono continue revisioni verso l'alto. Con riferimento alla tratta Messina-Catania-Siracusa, nonostante l'allungamento della tratta a doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno, la sostituzione di tutti i ponti ferrovari, l'arrivo del gioiello di locomotiva 464, dei minuetto (che dovevano portare ad un ritorno di km/treno.... ma questo è un altro discorso) e comunque con l'evidente innovazione tecnologica che si è susseguita, è possibile verificare attraverso confronti con i vecchi orari ufficiali, che negli ultimi 20 anni non esiste alcun treno che abbia migliorato le sue performance.Anzi mediamente sono peggiorate. Per i pendolari viaggiare è sempre più un'odissea. Sui treni si bivacca attraverso tempi morti, incroci calcolati nella peggiore delle maniere, e guarda caso la puntualità dei treni come dichiarato anche dallo stesso Amministratore Delegato Moretti, è in netto miglioramento. Cioè le cose vanno meglio, anzi peggio. Quanto detto è giornalmente verificabile non solo viaggiando, ma anche attraverso il sito www.viaggiatreno.it, dove inserendo il numero di un treno, è possibile esaminarne la percorrenza stazione per stazione, addirittura in tempo reale. Un esempio? Interrogando il sistema giorno 18 luglio, ma tutti i giorni si trovano simili casi, ho constatato che il treno CT-ME 3834 con ben 16 minuti di ritardo a Sant'Alessio Siculo, è riuscito ad arrivare a destinazione riducendo il suo ritardo a soli 5 minuti, praticamente in 30 km di tratta quasi interamente a binario unico.Anche il treno CT-ME 3888 arrivato ad Alì Terme con 14 minuti di ritardo riesce a recuperare lo stesso tempo in una tratta ancora più piccola, arrivando a Messina con soli 3 minuti di ritardo. Poi, lo stesso giorno, il treno 12803 da Taormina a Catania recupera ben 10 minuti.Il treno SR-ME 3890 fa ancora meglio. Arriva 1 minuto prima ad Augusta, con 1 minuto di ritardo a Lentini, poi con 6 minuti di anticipo a Catania, e ancora 3 minuti di ancipo a Giarre, poi 3 minuti di ritardo a Fiumefreddo, con 1 minuto di anticipo a Taormina, con 6 minuti di ritardo a S. Teresa di Riva, con 4 di ritardo ad Alì Terme, ed infine a Messina con 1 minuto di anticipo. Con un po' di algebra, sommando recuperi ed anticipi, ricaviamo che questo treno, tra l'altro uno dei pochi diretti rimasti, poteva arrivare a Messina 22 minuti prima.Eccezionali anche i recuperi del CT-ME 12804 che mantenendo fino a Nizza di Sicilia 10 minuti di ritardo, arriva a Messina con 1 minuto di anticipo, recuperando di fatto 11 minuti in 25 km, ed infine del 12828 che riesce invece a ridurre il ritardo da 12 minuti a 2 minuti nella tratta S. Teresa di Riva - Giampilieri, arrivando poi a Messina con ben 4 minuti di anticipo.Da una veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato una possibile e fattibile riduzione dei tempi di circa un 10-12%, ovvero di 6-7 minuti per ogni ora di percorrenza. Le Ferrovie dello Stato riescono solo ad augurarci buon Viaggio.
FABRIZIO GEMELLI - Comitato Pendolari ME-CT-SR
www.comitatopendolari.it
FABRIZIO GEMELLI - Comitato Pendolari ME-CT-SR
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sabato 19 luglio 2008
Lettera aperta al Presidente della Regione Siciliana
Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo fax 0917075111
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Giovanbattista Bufardeci fax 0917078089
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Dott. Vincenzo Falgares fax 0917078098
Al Presidente della Provincia Regionale di Catania On. Giuseppe Castiglione fax 095222265
Al Presidente della Provincia Regionale di Messina Dott. Giovanni Ricevuto fax 090715165
Agli Organi di stampa
Illustrissimo Signor Presidente
E’ tempo di bilanci e di previsioni per il futuro, così come si legge negli articoli apparsi in questi giorni sul quotidiano La Sicilia.
Di anno in anno ci chiediamo se sarebbe l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie. Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, e in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Oggi la vita è caratterizzata dalla mobilità: quotidianamente ci si sposta per andare al lavoro, a scuola, all’università, per svago e cultura e per mille diverse necessità.
Si può dire a buon diritto che la mobilità è una condizione di vita dell’uomo moderno, tanto da assumere una rilevanza sociale ed economica.
Ultimamente il trasporto ferroviario è stato al centro di numerose polemiche che ne hanno messo in discussione la valenza sociale, quale servizio reso al cittadino per garantirgli il diritto ad una mobilità economica, ecologica ed efficiente.
Il trasporto pubblico dovrebbe essere considerato come un asse di spesa su cui la Regione Siciliana dovrebbe centrare il suo impegno alla luce delle difficoltà economiche che, anche a causa del caro-trasporti, interessano fasce sempre più consistenti di cittadini.
Occorre mettere in rilievo come gli utenti del treno si basino sull’orario ferroviario per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario.
E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore e che, inoltre, tutte le variazioni stagionali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
Le richieste che facciamo al Presidente della Regione Siciliana sono: la prima di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario almeno fino alla fine del 2008; la seconda di richiedere al Governo, sulla nuova Finanziaria, la destinazione di risorse a favore del trasporto regionale e di formalizzare un tavolo a tre, Regione, Governo e Trenitalia per ottenere adeguamenti finanziari per il 2009.
In qualità di coordinatore dei pendolari colgo l’occasione per sottolineare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Anche la situazione economica sfavorevole, l’aumento dei costi di trasporto privato, rendono il sostegno del trasporto pubblico una vera e propria priorità.
Desideriamo conoscere le strategie del Governo siciliano circa il mantenimento del servizio nel 2008 e auspichiamo che vengano scongiurati in futuro i tagli al servizio che più volte sono stati paventati.
Per questo occorre che il Governo, regionale e nazionale, si attivi con risorse sufficienti dato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente di fatto al Pubblico, e se è vero che la forma giuridica scelta ne impone, giustamente, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia, la sua mission precipua è tuttavia quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, e questo aspetto va sempre tenuto nella massima considerazione.
E' necessario l'aiuto di tutti gli Enti, nella consapevolezza che lo sviluppo ed il benessere dei territori governati passa anche (e passerà sempre più in futuro) attraverso una politica della mobilità capace di sostenere in modo incisivo le dinamiche socio-economiche.
Quindi è giusto, a nostro avviso, che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Giovanbattista Bufardeci fax 0917078089
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Dott. Vincenzo Falgares fax 0917078098
Al Presidente della Provincia Regionale di Catania On. Giuseppe Castiglione fax 095222265
Al Presidente della Provincia Regionale di Messina Dott. Giovanni Ricevuto fax 090715165
Agli Organi di stampa
Illustrissimo Signor Presidente
E’ tempo di bilanci e di previsioni per il futuro, così come si legge negli articoli apparsi in questi giorni sul quotidiano La Sicilia.
Di anno in anno ci chiediamo se sarebbe l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie. Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, e in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Oggi la vita è caratterizzata dalla mobilità: quotidianamente ci si sposta per andare al lavoro, a scuola, all’università, per svago e cultura e per mille diverse necessità.
Si può dire a buon diritto che la mobilità è una condizione di vita dell’uomo moderno, tanto da assumere una rilevanza sociale ed economica.
Ultimamente il trasporto ferroviario è stato al centro di numerose polemiche che ne hanno messo in discussione la valenza sociale, quale servizio reso al cittadino per garantirgli il diritto ad una mobilità economica, ecologica ed efficiente.
Il trasporto pubblico dovrebbe essere considerato come un asse di spesa su cui la Regione Siciliana dovrebbe centrare il suo impegno alla luce delle difficoltà economiche che, anche a causa del caro-trasporti, interessano fasce sempre più consistenti di cittadini.
Occorre mettere in rilievo come gli utenti del treno si basino sull’orario ferroviario per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario.
E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore e che, inoltre, tutte le variazioni stagionali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
Le richieste che facciamo al Presidente della Regione Siciliana sono: la prima di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario almeno fino alla fine del 2008; la seconda di richiedere al Governo, sulla nuova Finanziaria, la destinazione di risorse a favore del trasporto regionale e di formalizzare un tavolo a tre, Regione, Governo e Trenitalia per ottenere adeguamenti finanziari per il 2009.
In qualità di coordinatore dei pendolari colgo l’occasione per sottolineare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Anche la situazione economica sfavorevole, l’aumento dei costi di trasporto privato, rendono il sostegno del trasporto pubblico una vera e propria priorità.
Desideriamo conoscere le strategie del Governo siciliano circa il mantenimento del servizio nel 2008 e auspichiamo che vengano scongiurati in futuro i tagli al servizio che più volte sono stati paventati.
Per questo occorre che il Governo, regionale e nazionale, si attivi con risorse sufficienti dato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente di fatto al Pubblico, e se è vero che la forma giuridica scelta ne impone, giustamente, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia, la sua mission precipua è tuttavia quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, e questo aspetto va sempre tenuto nella massima considerazione.
E' necessario l'aiuto di tutti gli Enti, nella consapevolezza che lo sviluppo ed il benessere dei territori governati passa anche (e passerà sempre più in futuro) attraverso una politica della mobilità capace di sostenere in modo incisivo le dinamiche socio-economiche.
Quindi è giusto, a nostro avviso, che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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giovedì 3 aprile 2008
I Siciliani costretti a camminare sulle acque dello Stretto per raggiungere il continente Italia
In riferimento all’articolo di qualche giorno fa dal titolo”L’ultima umiliazione, stop ai treni sul traghetto tutti a piedi”. Premesso che da anni ci occupiamo per il miglioramento delle condizioni del trasporto ferroviario in Sicilia, e con molto rammarico teniamo a precisare l’assoluta sordità dei ns. rappresentanti politici sia al parlamento regionale che nazionale in merito alla situazione in cui versa il trasporto ferroviario siciliano.
Desideriamo portare a conoscenza dei lettori del Vs. quotidiano che, già da anni, si vociferava lo stop alla stazione di Messina dei treni a lunga percorrenza della Divisione Passeggeri di Trenitalia, per capirci meglio tutti quei treni che dalla Sicilia portano al continente “Italia”. Dobbiamo far notare inoltre, che, non a caso è stato scelto per far sperimentare questo calvario ai siciliani proprio la settimana Santa. Sarà una prova generale per poi passare ad una situazione definitiva? Sicuramente si, secondo noi tale prova è servita alla Divisione Passeggeri di Trenitalia a monitorare il livello dei malcontenti e delle proteste dei viaggiatori inferociti per tale disservizio, ma dobbiamo rilevare anche che non vi è stata nessuna presa di posizione da parte della politica a supporto delle proteste dei molti viaggiatori per l’enorme disagio subito tenendo conto che siamo in piena campagna elettorale. Dobbiamo far registrare, inoltre con molto rammarico, che non è stato dato nessun risalto a tale grave disservizio da parte della stampa nazionale e delle televisioni pubbliche e private.
Ed ancora, qualche settimana fa altra batosta alle imprese siciliane con il quasi totale azzeramento dei treni merci che dalla Sicilia devono attraversare lo stretto, per poi sprecare fiumi di parole per enfatizzare che saremo il 3° scalo d’Italia ma allo stesso tempo e nello stesso convegno si evidenzia la carenza della rete delle infrastrutture viarie e ferroviarie. E’ arrivata l’ora che i politici siciliani aprano gli occhi su una realtà che sino ad oggi non hanno voluto vedere affinché tutti assieme, amministratori, cittadini, associazioni, lavoratori, studenti diventino protagonisti delle scelte che riguardano il nostro territorio e un nuovo modello di sviluppo dato che un sistema dei trasporti efficiente, efficace e di qualità, rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia ed è pertanto, fondamentale avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo, attuato con criteri programmatori, che ne superi l’attuale condizione di arretratezza. Il cittadino “Siciliano” deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, il cittadino non si aspetta semplicemente di essere trasportato in condizioni sempre più sicure, desidera anche condizioni di trasporto semplici e flessibili, soprattutto quando deve adoperare più modi di trasporto, desidera inoltre, che i suoi diritti siano meglio tutelati, il cittadino desidera infine disporre di trasporti pubblici più razionali.
Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari
Desideriamo portare a conoscenza dei lettori del Vs. quotidiano che, già da anni, si vociferava lo stop alla stazione di Messina dei treni a lunga percorrenza della Divisione Passeggeri di Trenitalia, per capirci meglio tutti quei treni che dalla Sicilia portano al continente “Italia”. Dobbiamo far notare inoltre, che, non a caso è stato scelto per far sperimentare questo calvario ai siciliani proprio la settimana Santa. Sarà una prova generale per poi passare ad una situazione definitiva? Sicuramente si, secondo noi tale prova è servita alla Divisione Passeggeri di Trenitalia a monitorare il livello dei malcontenti e delle proteste dei viaggiatori inferociti per tale disservizio, ma dobbiamo rilevare anche che non vi è stata nessuna presa di posizione da parte della politica a supporto delle proteste dei molti viaggiatori per l’enorme disagio subito tenendo conto che siamo in piena campagna elettorale. Dobbiamo far registrare, inoltre con molto rammarico, che non è stato dato nessun risalto a tale grave disservizio da parte della stampa nazionale e delle televisioni pubbliche e private.
Ed ancora, qualche settimana fa altra batosta alle imprese siciliane con il quasi totale azzeramento dei treni merci che dalla Sicilia devono attraversare lo stretto, per poi sprecare fiumi di parole per enfatizzare che saremo il 3° scalo d’Italia ma allo stesso tempo e nello stesso convegno si evidenzia la carenza della rete delle infrastrutture viarie e ferroviarie. E’ arrivata l’ora che i politici siciliani aprano gli occhi su una realtà che sino ad oggi non hanno voluto vedere affinché tutti assieme, amministratori, cittadini, associazioni, lavoratori, studenti diventino protagonisti delle scelte che riguardano il nostro territorio e un nuovo modello di sviluppo dato che un sistema dei trasporti efficiente, efficace e di qualità, rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia ed è pertanto, fondamentale avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo, attuato con criteri programmatori, che ne superi l’attuale condizione di arretratezza. Il cittadino “Siciliano” deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, il cittadino non si aspetta semplicemente di essere trasportato in condizioni sempre più sicure, desidera anche condizioni di trasporto semplici e flessibili, soprattutto quando deve adoperare più modi di trasporto, desidera inoltre, che i suoi diritti siano meglio tutelati, il cittadino desidera infine disporre di trasporti pubblici più razionali.
Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari
mercoledì 28 novembre 2007
Incontro Pendolari e Direzione Regionale di Trenitalia
Fiumefreddo di Sic. 28 novembre 2007
Al Direttore del Trasporto Regionale - Trenitalia
c.a. Ing. Stefano Carollo Fax 091.6176691
All’Assessorato Regionale ai Trasporti e Comunicazioni
c.a. On. Dott. Salvatore Misuraca Fax 091.347501
Al Dirigente Generale Trasporti e Comunicazione
c.a. Dott. Vincenzo Falgares Fax 091.6968098
Al Responsabile di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana)
Direzione Compartimentale Movimento
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta Fax 091.6033632
Al Responsabile di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana)
c.a. Ing. Alfonso Belluccia Fax 091.6175616
Al Responsabile Area Vendita e Assistenza Clienti
Divisione Passeggeri - Sicilia
c.a. Ing. Vincenzo Di Matteo Fax 091.6033266
Ai Sigg. Sindaci dei Comuni di
Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Roccalumera, Nizza di Sicilia, Alì Terme, Scaletta Zanclea, Sant’Alessio Siculo, Letoianni, Giardini Naxos, Taormina.
Così come concordato con la Direzione Territoriale Sicilia di Trenitalia, comunichiamo che l’incontro annuale dei pendolari della fascia ionica si terrà a Santa Teresa di Riva, nei locali di Villa Ragno, giorno 12 dicembre 2007, con inizio alle ore 17,00.
L’invito, oltre a tutti i destinatari della presente, è esteso ai Presidenti ed ai relativi Assessori delle Province di Messina e Catania, ai Direttori Compartimentali di R.F.I., e della Divisione Passeggeri, per dare ai partecipanti risposte certe e garanzie sul futuro ferroviario della relazione di nostro interesse.
Modifica orari e percorrenze per l’anno 2008;
Provvedere al miglioramento dei servizi, indispensabili per i pendolari, in tutte le stazioni e soprattutto in quelle impresenziate (informazioni su arrivi e ritardi, obliteratrici, sale d’attesa, etc.);
Informazioni tempestive alla clientela sia a bordo che in stazione;
Installazione e manutenzione delle emettitrici automatiche dei biglietti e riparazione di obliteratrici, per la maggior parte fuori uso;
Rivisitazione dei tempi di percorrenza, e considerazione della possibilità di modulare le frequenze delle corse di treni regionali, a quelle di diretti, con particolare riferimento alle fermate di Giarre e Fiumefreddo sulla tratta Catania-Taomina, e Santa Teresa di Riva ed Alì Terme, sulla tratta Taormina-Messina;
Climatizzazione, manutenzione dei mezzi, pulizia e igiene sia a bordo che nelle stazioni;
Stato dei lavori sul raddoppio ferroviario Fiumefreddo - Giampilieri;
Considerare la possibilità di trasformare le soste tecniche in fermata alla stazione di Alcantara;
Considerazioni sulle stratege anti-evasione della DTR di Trenitalia;
Conoscere le strategie rivolte al miglioramento e all’incentivazione dei servizi ferroviari per l’utenza pendolare, che la DTR di Trenitalia intende attuare per il futuro, sulla relazione Catania – Messina e viceversa.
Certi della disponibilità e della collaborazione, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Sito internet: http://www.comitatopendolari.it/ - E-mail: info@comitatopendolari.it – Tel.347.5545402
COLLABORA ANCHE TU... PER UN SERVIZIO MIGLIORE
Al Direttore del Trasporto Regionale - Trenitalia
c.a. Ing. Stefano Carollo Fax 091.6176691
All’Assessorato Regionale ai Trasporti e Comunicazioni
c.a. On. Dott. Salvatore Misuraca Fax 091.347501
Al Dirigente Generale Trasporti e Comunicazione
c.a. Dott. Vincenzo Falgares Fax 091.6968098
Al Responsabile di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana)
Direzione Compartimentale Movimento
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta Fax 091.6033632
Al Responsabile di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana)
c.a. Ing. Alfonso Belluccia Fax 091.6175616
Al Responsabile Area Vendita e Assistenza Clienti
Divisione Passeggeri - Sicilia
c.a. Ing. Vincenzo Di Matteo Fax 091.6033266
Ai Sigg. Sindaci dei Comuni di
Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Roccalumera, Nizza di Sicilia, Alì Terme, Scaletta Zanclea, Sant’Alessio Siculo, Letoianni, Giardini Naxos, Taormina.
Così come concordato con la Direzione Territoriale Sicilia di Trenitalia, comunichiamo che l’incontro annuale dei pendolari della fascia ionica si terrà a Santa Teresa di Riva, nei locali di Villa Ragno, giorno 12 dicembre 2007, con inizio alle ore 17,00.
L’invito, oltre a tutti i destinatari della presente, è esteso ai Presidenti ed ai relativi Assessori delle Province di Messina e Catania, ai Direttori Compartimentali di R.F.I., e della Divisione Passeggeri, per dare ai partecipanti risposte certe e garanzie sul futuro ferroviario della relazione di nostro interesse.
Modifica orari e percorrenze per l’anno 2008;
Provvedere al miglioramento dei servizi, indispensabili per i pendolari, in tutte le stazioni e soprattutto in quelle impresenziate (informazioni su arrivi e ritardi, obliteratrici, sale d’attesa, etc.);
Informazioni tempestive alla clientela sia a bordo che in stazione;
Installazione e manutenzione delle emettitrici automatiche dei biglietti e riparazione di obliteratrici, per la maggior parte fuori uso;
Rivisitazione dei tempi di percorrenza, e considerazione della possibilità di modulare le frequenze delle corse di treni regionali, a quelle di diretti, con particolare riferimento alle fermate di Giarre e Fiumefreddo sulla tratta Catania-Taomina, e Santa Teresa di Riva ed Alì Terme, sulla tratta Taormina-Messina;
Climatizzazione, manutenzione dei mezzi, pulizia e igiene sia a bordo che nelle stazioni;
Stato dei lavori sul raddoppio ferroviario Fiumefreddo - Giampilieri;
Considerare la possibilità di trasformare le soste tecniche in fermata alla stazione di Alcantara;
Considerazioni sulle stratege anti-evasione della DTR di Trenitalia;
Conoscere le strategie rivolte al miglioramento e all’incentivazione dei servizi ferroviari per l’utenza pendolare, che la DTR di Trenitalia intende attuare per il futuro, sulla relazione Catania – Messina e viceversa.
Certi della disponibilità e della collaborazione, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Sito internet: http://www.comitatopendolari.it/ - E-mail: info@comitatopendolari.it – Tel.347.5545402
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venerdì 23 novembre 2007
Un Sistema di trasporto più vicino alle esigenze dei Pendolari
Fiumefreddo di Sicilia 23 novembre 2007
Mi corre l’obbligo fare presente quanto segue:
Abbiamo chiesto più volte all’Assessorato Regionale ai Trasporti un incontro per discutere sulla pianificazione di alcune relazioni ferroviarie e per dare diversi suggerimenti per quanto concerne noi pendolari, ma a tutt’oggi nessuno ci ha mai sentito o, perlomeno, incontrato per ascoltare cosa avevamo da dire ad eccezione della Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia che ringraziamo per la disponibilità accordataci e con la quale abbiamo collaborato per cercare di realizzare un trasporto regionale più a misura del pendolare.
Ho chiesto, personalmente, un incontro al Direttore Generale dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, Avv. Vincenzo Falgares, per cercare di offrire la nostra collaborazione visto che la terza componente essenziale in materia di trasporto pubblico, oltre all’Assessorato Regionale ai Trasporti ed a Trenitalia, è quella dell’utenza in generale e nel particolare quella dei pendolari. Molti potranno essere i correttivi da apportare per migliorare il funzionamento delle ferrovie siciliane, almeno nelle fasce orarie, 6/9 e 17/19 di maggiore flusso di viaggiatori. Occorre inoltre, sempre secondo noi, impiegare al meglio le risorse del piano di ammortamento in Km/treno relative all’acquisto dei treni Minuetto.
Per un servizio pubblico quale è il trasporto ferroviario occorre che venga rispettato il diritto alla trasparenza, cosa che ci è stato tolto con l’oscurazione del sito di R.F.I. , Rete Ferroviaria Italiana, http://pic.rfi.it/indexflash.htm-Mercurio-Posizione Treno, dove chiunque e da qualsiasi parte d’Italia era possibile inserire in una pagina di ricerca il numero del treno di interesse ed ottenere in tempo reale l'informazione sull'andamento di detto treno. Non solo l’informazione reale sulla marcia del treno, ma si poteva verificare la veridicità degli orari di percorrenza in termini di puntualità o di ritardi, preparando all’occorrenza degli appositi grafici. In ogni caso, in barba a quanto dichiarato nella Carta dei Servizi ed alle norme sulla trasparenza che dovrebbero emergere da un servizio “pubblico” nei confronti dell’utenza, dal 21 ottobre 2004 ci è stata tolta questa unica e sola possibilità di trasparenza e di riscontro. Inutile ricordare che in altri paesi (Svezia e Svizzera, ad esempio, dove peraltro i ritardi sono eventi eccezionali, e non la norma come in Italia) esistono siti web che forniscono molte più informazioni di quelle di cui noi ci accontentiamo. Ci chiediamo qual è la trasparenza e la libera consultazione da parte del cittadino-utente dei dati sulla circolazione ferroviaria? Riteniamo che la riattivazione di Mercurio debba garantire quel rispetto delle norme sulla trasparenza di un servizio di trasporto ferroviario ancora “PUBBLICO” dato che nel Gruppo Ferrovie dello Stato, R.F.I. Spa, Rete Ferroviaria Italiana, altro non è che il Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, mentre TRENITALIA è l’impresa di trasporto deputata ad erogare servizi per la mobilità di persone.
Noi del Comitato Pendolari Me-Ct-Sr abbiamo realizzato due questionari relativi alla puntualità, ai comfort ed all’efficienza del servizio ferroviario, sia a bordo che nelle stazioni, nella relazione Catania-Messina, il primo a marzo/aprile 2001 con circa 600 contatti ed il secondo a marzo/aprile 2005 con circa 1200 contatti. Ma quasi certamente nessuno li avrà presi in considerazione.
Quali sono i riscontri ai piani annuali della customer satisfaction presentati da Trenitalia, dato che in Sicilia Trenitalia, senza il contratto di servizio con la Regione Siciliana è controllore di se stessa? E quali i controlli attuati dalla Regione Siciliana sul servizio di trasporto ferroviario? Premesso tutto quanto, speriamo in una presa di posizione affinché vengano ripristinate le condizioni di trasparenza e tutelato quel diritto all’informazione che certamente ci spetta e di cui siamo stati impropriamente privati.
E’ necessario, infine, a questo punto effettuare in fretta il Contratto di Servizio e la Carta del Passeggero tra la Regione Siciliana e Trenitalia, visto che l’Assessorato Regionale ai Trasporti ha già approvato, sotto i dettami del decreto legislativo 422/97, il Piano Direttore dei Trasporti ed i Quattro Piani Attuativi (ferroviario, aereo, marittimo e stradale).
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Mi corre l’obbligo fare presente quanto segue:
Abbiamo chiesto più volte all’Assessorato Regionale ai Trasporti un incontro per discutere sulla pianificazione di alcune relazioni ferroviarie e per dare diversi suggerimenti per quanto concerne noi pendolari, ma a tutt’oggi nessuno ci ha mai sentito o, perlomeno, incontrato per ascoltare cosa avevamo da dire ad eccezione della Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia che ringraziamo per la disponibilità accordataci e con la quale abbiamo collaborato per cercare di realizzare un trasporto regionale più a misura del pendolare.
Ho chiesto, personalmente, un incontro al Direttore Generale dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, Avv. Vincenzo Falgares, per cercare di offrire la nostra collaborazione visto che la terza componente essenziale in materia di trasporto pubblico, oltre all’Assessorato Regionale ai Trasporti ed a Trenitalia, è quella dell’utenza in generale e nel particolare quella dei pendolari. Molti potranno essere i correttivi da apportare per migliorare il funzionamento delle ferrovie siciliane, almeno nelle fasce orarie, 6/9 e 17/19 di maggiore flusso di viaggiatori. Occorre inoltre, sempre secondo noi, impiegare al meglio le risorse del piano di ammortamento in Km/treno relative all’acquisto dei treni Minuetto.
Per un servizio pubblico quale è il trasporto ferroviario occorre che venga rispettato il diritto alla trasparenza, cosa che ci è stato tolto con l’oscurazione del sito di R.F.I. , Rete Ferroviaria Italiana, http://pic.rfi.it/indexflash.htm-Mercurio-Posizione Treno, dove chiunque e da qualsiasi parte d’Italia era possibile inserire in una pagina di ricerca il numero del treno di interesse ed ottenere in tempo reale l'informazione sull'andamento di detto treno. Non solo l’informazione reale sulla marcia del treno, ma si poteva verificare la veridicità degli orari di percorrenza in termini di puntualità o di ritardi, preparando all’occorrenza degli appositi grafici. In ogni caso, in barba a quanto dichiarato nella Carta dei Servizi ed alle norme sulla trasparenza che dovrebbero emergere da un servizio “pubblico” nei confronti dell’utenza, dal 21 ottobre 2004 ci è stata tolta questa unica e sola possibilità di trasparenza e di riscontro. Inutile ricordare che in altri paesi (Svezia e Svizzera, ad esempio, dove peraltro i ritardi sono eventi eccezionali, e non la norma come in Italia) esistono siti web che forniscono molte più informazioni di quelle di cui noi ci accontentiamo. Ci chiediamo qual è la trasparenza e la libera consultazione da parte del cittadino-utente dei dati sulla circolazione ferroviaria? Riteniamo che la riattivazione di Mercurio debba garantire quel rispetto delle norme sulla trasparenza di un servizio di trasporto ferroviario ancora “PUBBLICO” dato che nel Gruppo Ferrovie dello Stato, R.F.I. Spa, Rete Ferroviaria Italiana, altro non è che il Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, mentre TRENITALIA è l’impresa di trasporto deputata ad erogare servizi per la mobilità di persone.
Noi del Comitato Pendolari Me-Ct-Sr abbiamo realizzato due questionari relativi alla puntualità, ai comfort ed all’efficienza del servizio ferroviario, sia a bordo che nelle stazioni, nella relazione Catania-Messina, il primo a marzo/aprile 2001 con circa 600 contatti ed il secondo a marzo/aprile 2005 con circa 1200 contatti. Ma quasi certamente nessuno li avrà presi in considerazione.
Quali sono i riscontri ai piani annuali della customer satisfaction presentati da Trenitalia, dato che in Sicilia Trenitalia, senza il contratto di servizio con la Regione Siciliana è controllore di se stessa? E quali i controlli attuati dalla Regione Siciliana sul servizio di trasporto ferroviario? Premesso tutto quanto, speriamo in una presa di posizione affinché vengano ripristinate le condizioni di trasparenza e tutelato quel diritto all’informazione che certamente ci spetta e di cui siamo stati impropriamente privati.
E’ necessario, infine, a questo punto effettuare in fretta il Contratto di Servizio e la Carta del Passeggero tra la Regione Siciliana e Trenitalia, visto che l’Assessorato Regionale ai Trasporti ha già approvato, sotto i dettami del decreto legislativo 422/97, il Piano Direttore dei Trasporti ed i Quattro Piani Attuativi (ferroviario, aereo, marittimo e stradale).
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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venerdì 9 novembre 2007
Mauro Moretti premiato per i traguardi tecnologici raggiunti dal Gruppo FS
Roma, 8 novembre 2007
Innovazione, modernizzazione della rete e sicurezza alla base del premio attribuito oggi all'AD di Ferrovie dello Stato.
I traguardi tecnologici di livello mondiale raggiunti dalle ferrovie italiane nel campo dell’innovazione, della modernizzazione della rete e della sicurezza sono alla base del premio attribuito oggi dal comitato d’onore dell’Associazione “Alba del terzo millennio” all’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
In particolare è stata riconosciuta l’utilità dei nuovi sistemi “intelligenti” che, garantendo la sicurezza del viaggio indipendentemente dalla situazione ambientale e dalle condizioni del macchinista, rendono le ferrovie italiane non solo le più sicure ma anche le più all’avanguardia nel mondo. L’attivazione sulla rete italiana di questi sistemi è valsa al Gruppo FS il premio internazionale Best Paper Award (Montreal, 2006), assegnato dal consesso delle imprese ferroviarie mondiali.
http://www.ferroviedellostato.it/ferrovie/v/index.jsp?vgnextoid=9d1979fe66f16110VgnVCM1000001c42fe0aRCRD
Innovazione, modernizzazione della rete e sicurezza alla base del premio attribuito oggi all'AD di Ferrovie dello Stato.
I traguardi tecnologici di livello mondiale raggiunti dalle ferrovie italiane nel campo dell’innovazione, della modernizzazione della rete e della sicurezza sono alla base del premio attribuito oggi dal comitato d’onore dell’Associazione “Alba del terzo millennio” all’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
In particolare è stata riconosciuta l’utilità dei nuovi sistemi “intelligenti” che, garantendo la sicurezza del viaggio indipendentemente dalla situazione ambientale e dalle condizioni del macchinista, rendono le ferrovie italiane non solo le più sicure ma anche le più all’avanguardia nel mondo. L’attivazione sulla rete italiana di questi sistemi è valsa al Gruppo FS il premio internazionale Best Paper Award (Montreal, 2006), assegnato dal consesso delle imprese ferroviarie mondiali.
http://www.ferroviedellostato.it/ferrovie/v/index.jsp?vgnextoid=9d1979fe66f16110VgnVCM1000001c42fe0aRCRD
martedì 2 ottobre 2007
Disservizi e mancanza di comunicazione presso le stazioni
Rimaniamo esterefatti quando leggiamo la carta dei servizi di RFI (Rete Feroviaria Italiana), ormai arrivata all'edizione 2007.Il copia/incola dei punti cardini, riportati in questa tipologia di documento, di eguaglianza ed imparzialità, di continuità, di partecipazione, di efficienza ed efficacia, soprattutto quando si parla di rapporti con il cittadino, che "costituisce un punto irrinunciabile dell'orientamento al mercato del Gruppo Ferrovie dello Stato", rimangono soltanto delle parole scritte senza alcuna applicazione pratica.Parlare continuamente di tecnologia ed innovazione, quando i tempi di percorrenza di tutti i treni regionali, hanno subito nell'ultimo ventennio forti variazioni verso l'alto, quando il materiale rotabile è vecchio e non manutenzionato, quando sono sempre gli stessi tratti di linea e gli stessi scambi a subire guasti ed interruzioni, quando tutti gli incroci e soste tecniche sono studiati per arrecare il maggiore disagio possibile alla clientela, quando si continua solo a parlare di raddoppio ferroviario sulla Giampilieri-Fiumefreddo, sinceramente è una presa in giro.Su questi punti è necessario che il dipartimento trasporto ferroviario della Regione Siciliana, ed in particolare il Dirigente Generale Vincenzo Falgares e l'assessore ai Trasporti On. Salvatore Misuraca, intevengano per verificare ed individuare eventuali responsabilità.Il solo confronto degli orari ufficiali del quinquenio 1987/1992 con quello del 2007, nonostante il raddoppio Giarre-Fiumefreddo e la sostituzione delle traversine e dei ponti lungo la tratta Messina Catania Siracusa, farà capire immediatamente il senso di quanto detto. Voremmo capire quali sono gli impegni "puntuali e misurabili", e la corretta e tempestiva informazione alle quali fa rifermento Rete Ferroviaria Italiana. Più volte abbiamo segnalato disservizi e mancanza di comunicazione presso le stazioni, soprattutto in quella di Santa Teresa di Riva, che la mattina del 26 ottobre, alle ore 7,20 / 7,30 era abbandonata a se stessa, e con essa i pendolari. Nessun servizio di RFI era attivo. La cabina di movimento era vuota. Non è stata data alcuna comunicazione circa la totale assenza di circolazione dei treni che si vociferava tra i pendolari (in particolare 70 studenti). I monitor ed il tabellone come al solito mostravano una circolazione regolare. Ed in tale ed anzi peggiore situazione erano anche le stazioni comandate da Santa Teresa di Riva (ad esempio S. Alessio, Furci, ecc...).
Ricordiamo che il Comitato Pendolari ha raccolto attaverso l'ultimo questionario presentato ai pendolari della tratta Messina - Catania, oltre 1000 ..... regolarmente compilati e firmati
E' necessario ed urgente che vengano effettuate le indagini del caso, e vengano accertate le relative responsabilità.
Giosuè Malaponti e Fabrizio Gemelli
COORDINAMENTO COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Ricordiamo che il Comitato Pendolari ha raccolto attaverso l'ultimo questionario presentato ai pendolari della tratta Messina - Catania, oltre 1000 ..... regolarmente compilati e firmati
E' necessario ed urgente che vengano effettuate le indagini del caso, e vengano accertate le relative responsabilità.
Giosuè Malaponti e Fabrizio Gemelli
COORDINAMENTO COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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giovedì 20 settembre 2007
Richiesta di ripristino orario treno 12809
Egr. Direttore Trasporto Regionale Trenitalia Con la presente si sollecita il ripristino immediato dell'orario del treno 12809, con arrivo a Giarre alle ore 8,04 e a Catania alle 8,30, nel contempo ricordando come più volte segnalato nel corso dell'anno 2005 attraverso numerosi reclami, ed altrettante risposte del tipo copia/incolla, che il minuetto è inadeguato al servizio del 12809. Solo nell'ultima settimana per due volte abbiamo viaggiato come una sardina in piedi. L'unico vantaggio che doveva fornire l'arrivo in Sicilia del Minuetto, ovvero l'istituzione di ulteriori Km/treno previsti in accordo con la Regione Sicilia, non è stato portato avanti dalla Vostra direzione regionale. Il treno 12809 arriva in stazione a Catania sempre al 7° binario/settore "D" oppure "E". Questo significa che ai 15 minuti sommati alla normale percorrenza che già prevedeva 5 minuti di fermo ad Acireale, vanno aggiunti altri 5/8 minuti per percorrere il marciapiede ed il sottopassaggio. Ovviamente non chiederei questo se da bravo osservatore non avessi notato tutti gli altri binari liberi. La informo che sul treno 12809, da voci di corridoio, alcuni studenti che arrivano alla stazione di Alcantara e Giarre, per frequentare l'istituto commerciale e professionale, a breve si serviranno di un servizio Bus/Navetta, il che significa che i vostri studi sulla clientela e l'elasticità degli orari che continate a dare ai treni, stanno creando un enorme danno.... non aggiungo altro.... Per quanto concerne le stazioni di Carruba e Guardia, fermo restando che possono essere effettuate mantenendo il precedente tempo di percorrenza (che di fatto prevedeva 5 minuti di inutile fermo ad Acireale), Vi chiedo di monitorare se veramente conviene effettuare tali fermate visto che i 2 viaggiatori che si servono del 12809 potrebbero servirsi del treno prima, o di quello successivo, dei quali i 450 Messinesi non possono usufruire. RESTO IN ATTESA DI UNA URGENTE RISPOSTA E SOPRATTUTTO DI UNA SOLUZIONE.
Cordiali Saluti
Fabrizio Gemelli
Cordiali Saluti
Fabrizio Gemelli
giovedì 19 luglio 2007
Treno 3890 come carro bestiame
Alla c.a. della redazione"lo dico a la Sicilia" - con preghiera di pubblicazione
Non potevamo intitolare diversamente un articolo, dopo l'improvviso e salato aumento delle tariffe regionali sul trasporto ferrovviario. Forse è un po' troppo presto per attendersi dei miglioramenti a fronte di un biglietto del 20% più caro rispetto al mese scorso.Ma vedere il diretto 3890 proveniente da Siracusa e diretto a Messina Centrale, come tanti altri, talmente sporco da lasciarci pensare che non sia stato lavato, spolverato e disinfestato da settimane, senza aria condizionata e con parecchi finestrini bloccati, con porte non funzionanti, con pannelli elettrici aperti o distrutti, che bloccano talvolta i passaggi di intercomunicazione tra le vetture ... sinceramente... non possiamo far finta di niente. Un vero carro bestiameInutile scrivere reclami alla Direzione Regionale di Trenitalia, non rispondono più, oppure sono amareggiati, o ancora ci comunicano che hanno trasmesso la nostra segnalazione a Rete Ferroviaria Italiana. Questo giro di parole e l'impossibilità quindi di determinarne le responsabilità sono ormai la caratteristica fondamentale di queste ferrovie regionali, le nostre ferrovie pubbliche, che come più volte evidenziato, anno dopo anno, non fanno altro che allungare i tempi di percorrenza dei treni per centrare sempre meglio gli obiettivi fissati per la puntualità dalla carta dei servizi. Basta confrontare l'attuale orario ufficiale con quello di qualche decennio addietro per rendersi conto di quanto detto, eppure abbiamo qualche metro di doppio binario in più, qualche traversina di legno in meno, qualche "lavoratore" in meno e qualche responsabile in più....Basterebbe dare più voce ai comitati ed alle associazioni dei pendolari, ascoltare le critiche sempre costruttive perchè provengono dai viaggiatori, le loro proposte, per garantire servizi a misura veramente di pendolare, sia esso lavoratore o studente.E invece l'attuale direzione regionale, a differenza delle altre, non risponde (di fatto) ai reclami degli utenti, ignora le proposte trovando le scuse per non attuarle, e per tante cose ci comunica di trasmettere la segnalazione all'Ufficio di competenza. Forse non comprende che le risposte così fornite, sono quelle che noi dovremmo dare ai nostri amici pendolari, ma non ce la sentiamo.Nel contesto, cogliamo l'occasione per chiedere urgentemente il ripristino di tutte le tracce orarie, in particolare l'orario del treno 12809, che consentiva, giungendo prima delle 8,00 a Giarre Riposto, di far giungere centinaia di professori e studenti puntuali sul posto di lavoro o di studio.
Fabrizio Gemelli - Coordinamento Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
Non potevamo intitolare diversamente un articolo, dopo l'improvviso e salato aumento delle tariffe regionali sul trasporto ferrovviario. Forse è un po' troppo presto per attendersi dei miglioramenti a fronte di un biglietto del 20% più caro rispetto al mese scorso.Ma vedere il diretto 3890 proveniente da Siracusa e diretto a Messina Centrale, come tanti altri, talmente sporco da lasciarci pensare che non sia stato lavato, spolverato e disinfestato da settimane, senza aria condizionata e con parecchi finestrini bloccati, con porte non funzionanti, con pannelli elettrici aperti o distrutti, che bloccano talvolta i passaggi di intercomunicazione tra le vetture ... sinceramente... non possiamo far finta di niente. Un vero carro bestiameInutile scrivere reclami alla Direzione Regionale di Trenitalia, non rispondono più, oppure sono amareggiati, o ancora ci comunicano che hanno trasmesso la nostra segnalazione a Rete Ferroviaria Italiana. Questo giro di parole e l'impossibilità quindi di determinarne le responsabilità sono ormai la caratteristica fondamentale di queste ferrovie regionali, le nostre ferrovie pubbliche, che come più volte evidenziato, anno dopo anno, non fanno altro che allungare i tempi di percorrenza dei treni per centrare sempre meglio gli obiettivi fissati per la puntualità dalla carta dei servizi. Basta confrontare l'attuale orario ufficiale con quello di qualche decennio addietro per rendersi conto di quanto detto, eppure abbiamo qualche metro di doppio binario in più, qualche traversina di legno in meno, qualche "lavoratore" in meno e qualche responsabile in più....Basterebbe dare più voce ai comitati ed alle associazioni dei pendolari, ascoltare le critiche sempre costruttive perchè provengono dai viaggiatori, le loro proposte, per garantire servizi a misura veramente di pendolare, sia esso lavoratore o studente.E invece l'attuale direzione regionale, a differenza delle altre, non risponde (di fatto) ai reclami degli utenti, ignora le proposte trovando le scuse per non attuarle, e per tante cose ci comunica di trasmettere la segnalazione all'Ufficio di competenza. Forse non comprende che le risposte così fornite, sono quelle che noi dovremmo dare ai nostri amici pendolari, ma non ce la sentiamo.Nel contesto, cogliamo l'occasione per chiedere urgentemente il ripristino di tutte le tracce orarie, in particolare l'orario del treno 12809, che consentiva, giungendo prima delle 8,00 a Giarre Riposto, di far giungere centinaia di professori e studenti puntuali sul posto di lavoro o di studio.
Fabrizio Gemelli - Coordinamento Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
lunedì 16 luglio 2007
I Piaceri in fondo... si pagano
Leggendo l’articolo di pagina 45 del 12 luglio c.a. dal titolo “Sul treno per farsi la sauna”, mi viene da pensare che l’assessorato regionale ai trasporti abbia voluto accordare gli aumenti, del 20% circa, dei biglietti e degli abbonamenti ferroviari per richiedere a Trenitalia un servizio in più per i pendolari e per l’utenza in generale e precisamente un “Servizio di sauna a bordo treno”.
Un servizio di “Elite” per i pendolari più fortunati che, a turno in quasi tutta la Sicilia possono usufruirne. L’unico neo negativo è che tale servizio non è disponibile su tutte le relazioni ferroviarie.
Certamente l’aumento è stato troppo pesante da digerire da parte dell’utenza pendolare, ma a pensarci meglio per questo tipo di servizio, che l’assessorato regionale ai trasporti ha voluto regalarci con l’aumento delle tariffe ferroviarie, che ci costerebbe molto di più il biglietto o l’abbonamento di ingresso in un normale centro estetico, con il serio problema di trovare il tempo per poterci andare, mentre così… riflettendoci dovremmo ringraziare l’Assessore regionale ai trasporti per l’attenzione prestata verso tutta l’utenza ferroviaria per aver voluto coniugare l’utile al dilettevole, in fondo i piaceri si pagano!
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Un servizio di “Elite” per i pendolari più fortunati che, a turno in quasi tutta la Sicilia possono usufruirne. L’unico neo negativo è che tale servizio non è disponibile su tutte le relazioni ferroviarie.
Certamente l’aumento è stato troppo pesante da digerire da parte dell’utenza pendolare, ma a pensarci meglio per questo tipo di servizio, che l’assessorato regionale ai trasporti ha voluto regalarci con l’aumento delle tariffe ferroviarie, che ci costerebbe molto di più il biglietto o l’abbonamento di ingresso in un normale centro estetico, con il serio problema di trovare il tempo per poterci andare, mentre così… riflettendoci dovremmo ringraziare l’Assessore regionale ai trasporti per l’attenzione prestata verso tutta l’utenza ferroviaria per aver voluto coniugare l’utile al dilettevole, in fondo i piaceri si pagano!
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
giovedì 15 febbraio 2007
Continui ritardi e problemi per tutti i treni sulla tratta Me-Ct-Sr
A tutti gli Uffici Regionali
A tutte le associazioni dei consumatori
Al Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
A "La Sicilia" con preghiera di pubblicazione
Alla redazione di Striscia La Notizia
Alla redazione di Mi Manda Rai Tre
Ripropongo a distanza di oltre un anno, una mia e-mail con la quale segnalavo, in particolare, i continui ritardi del 3890.Il fatto che non riesco a scriverVi tutti i giorni, non significa che tutto procede bene. Le cose vanno sempre peggio. Scrivo con le poche forze che restano dopo una giornata di lavoro allungata da un viaggio in treno sempre più infelice, proprio quando si parla dei "Treni Lumaca".Oggi il 3890 è arrivato a S.Teresa di Riva con 30 minuti di ritardo, anzi di più se consideriamo l'allungo ingiustificato dei tempi di percorrenza di questo, come della stragrande maggioranza, dei treni. Senza motivo. E forse rileggere l'allegata e-mail (con più attenzione) può portarvi a riflettere.Il 3890 oggi ha sostato ben 15 minuti a Catania, senza motivo, un po' di più rispetto a tutti gli altri giorni. In seguito ogni incrocio è coordinato e studiato nella peggiore maniera. Tutto con calma.Le porte si aprono e funzionano come sempre a fatica, ed ogni tanto qualche sfortunato pendolare che non riesce a scendere alla fermata prestabilità, può solo arrabbiarsi. Lo so, risponderete che non è Vostra competenza, forse mi inoltrerete altre false statistiche di percorrenza, ma più precise rispetto all'anno scorso, grazie agli allunghi dei tempi di percorrenza, e trasmetterete copia della segnalazione ad RFI.
Cordialità Fabrizio Gemelli
A tutte le associazioni dei consumatori
Al Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
A "La Sicilia" con preghiera di pubblicazione
Alla redazione di Striscia La Notizia
Alla redazione di Mi Manda Rai Tre
Ripropongo a distanza di oltre un anno, una mia e-mail con la quale segnalavo, in particolare, i continui ritardi del 3890.Il fatto che non riesco a scriverVi tutti i giorni, non significa che tutto procede bene. Le cose vanno sempre peggio. Scrivo con le poche forze che restano dopo una giornata di lavoro allungata da un viaggio in treno sempre più infelice, proprio quando si parla dei "Treni Lumaca".Oggi il 3890 è arrivato a S.Teresa di Riva con 30 minuti di ritardo, anzi di più se consideriamo l'allungo ingiustificato dei tempi di percorrenza di questo, come della stragrande maggioranza, dei treni. Senza motivo. E forse rileggere l'allegata e-mail (con più attenzione) può portarvi a riflettere.Il 3890 oggi ha sostato ben 15 minuti a Catania, senza motivo, un po' di più rispetto a tutti gli altri giorni. In seguito ogni incrocio è coordinato e studiato nella peggiore maniera. Tutto con calma.Le porte si aprono e funzionano come sempre a fatica, ed ogni tanto qualche sfortunato pendolare che non riesce a scendere alla fermata prestabilità, può solo arrabbiarsi. Lo so, risponderete che non è Vostra competenza, forse mi inoltrerete altre false statistiche di percorrenza, ma più precise rispetto all'anno scorso, grazie agli allunghi dei tempi di percorrenza, e trasmetterete copia della segnalazione ad RFI.
Cordialità Fabrizio Gemelli
sabato 10 febbraio 2007
Rete Ferroviaria Italiana non rispetta la "Graduatoria d'importanza dei treni" penalizzando i Pendolari
Fiumefreddo di Sicilia 10 febbraio 2007 - COMUNICATO STAMPA
Succede spesso di arrivare in ritardo sui luoghi di lavoro o studio, cosi come e accaduto giovedì 08 febbraio 2007, grazie alle disattenzioni dei DCM (dirigenti centrali del movimento) di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), che non osservano l'art. 7 "Graduatoria importanza Treni" concedendo la precedenza al treno espresso n. 823 già in ritardo di 25 minuti (stazione di Catania centrale e di Caltanisetta). Tale inosservanza, ha procurato giovedì 8 febbraio c.a. enormi ritardi ai seguenti treni dei pendolari:
Treno regionale n. 12800 arrivo previsto a Messina ore 7.10 arrivo effettivo ore 7.37
Treno regionale n. 12802 arrivo previsto a Messina ore 7.38 arrivo effettivo ore 7.48
Treno diretto n. 3876 arrivo previsto a Messina ore 7.45 arrivo effettivo ore 7.58
Treno diretto n. 3889 arrivo previsto a Catania ore 6.50 arrivo effettivo ore 6.56
Treno regionale n. 8571 arrivo previsto a Catania ore 7.30 arrivo effettivo ore 7.46
Treno regionale n. 12803 arrivo previsto a Catania ore 7.40 arrivo effettivo ore 8.05
Treno regionale n. 8575 arrivo previsto a Catania ore 9.25 arrivo effettivo ore 9.51
Non è più possibile subire queste inosservanze da parte di Rete Ferroviaria Italiana, desideriamo che si intervenga in maniera risolutiva nel far rispettare l'art. 7 “Graduatoria d’importanza dei treni”.
Ci stiamo organizzando, una volta per tutte, a chiedere il rimborso del costo del biglietto e/o dell'abbonamento, dato che, come oggi, ci troviamo sempre più spesso nelle condizioni di dover recuperare ore di lavoro perse non certo per colpa nostra ma bensì dalle sempre più crescenti disattenzioni e del non rispetto della graduatoria d’importanza dei treni, da parte di alcuni dirigenti del movimento.
Premesso che un sistema dei trasporti efficiente, efficace e di qualità rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia.
Il sistema dei trasporti in Sicilia, il trasporto pubblico locale, deve assolvere ad un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche indirizzate al sostegno dell’attività economiche e sociali dei cittadini, al riequilibrio territoriale ed alla riduzione della congestione del traffico e dell’inquinamento.
Nell’attesa di ricevere risposte certe, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Giosue Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
Succede spesso di arrivare in ritardo sui luoghi di lavoro o studio, cosi come e accaduto giovedì 08 febbraio 2007, grazie alle disattenzioni dei DCM (dirigenti centrali del movimento) di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), che non osservano l'art. 7 "Graduatoria importanza Treni" concedendo la precedenza al treno espresso n. 823 già in ritardo di 25 minuti (stazione di Catania centrale e di Caltanisetta). Tale inosservanza, ha procurato giovedì 8 febbraio c.a. enormi ritardi ai seguenti treni dei pendolari:
Treno regionale n. 12800 arrivo previsto a Messina ore 7.10 arrivo effettivo ore 7.37
Treno regionale n. 12802 arrivo previsto a Messina ore 7.38 arrivo effettivo ore 7.48
Treno diretto n. 3876 arrivo previsto a Messina ore 7.45 arrivo effettivo ore 7.58
Treno diretto n. 3889 arrivo previsto a Catania ore 6.50 arrivo effettivo ore 6.56
Treno regionale n. 8571 arrivo previsto a Catania ore 7.30 arrivo effettivo ore 7.46
Treno regionale n. 12803 arrivo previsto a Catania ore 7.40 arrivo effettivo ore 8.05
Treno regionale n. 8575 arrivo previsto a Catania ore 9.25 arrivo effettivo ore 9.51
Non è più possibile subire queste inosservanze da parte di Rete Ferroviaria Italiana, desideriamo che si intervenga in maniera risolutiva nel far rispettare l'art. 7 “Graduatoria d’importanza dei treni”.
Ci stiamo organizzando, una volta per tutte, a chiedere il rimborso del costo del biglietto e/o dell'abbonamento, dato che, come oggi, ci troviamo sempre più spesso nelle condizioni di dover recuperare ore di lavoro perse non certo per colpa nostra ma bensì dalle sempre più crescenti disattenzioni e del non rispetto della graduatoria d’importanza dei treni, da parte di alcuni dirigenti del movimento.
Premesso che un sistema dei trasporti efficiente, efficace e di qualità rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia.
Il sistema dei trasporti in Sicilia, il trasporto pubblico locale, deve assolvere ad un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche indirizzate al sostegno dell’attività economiche e sociali dei cittadini, al riequilibrio territoriale ed alla riduzione della congestione del traffico e dell’inquinamento.
Nell’attesa di ricevere risposte certe, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Giosue Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
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sabato 27 gennaio 2007
Lettera a Rete Ferroviaria Italiana sui continui ritardi del treno "Espresso 823"
Fiumefreddo di Sicilia 27 gennaio 2007
Rete Ferroviaria Italiana - C.a. Ing. Carmelo Cardinale
Direzione Compartimentale Movimento - Esercizio
Piazzetta Cairoli, 5 - 90123 PALERMO
Oggetto:Considerazioni su Vs.nota n.RFI-DMO-DMPA.ES\A0011\P\2006\0001761 del 18/10/2006.- Class. RFI/DMPA/ES6.2.4/
In riferimento alla nota in oggetto ci corre l’obbligo di intervenire per fare presente quanto segue:
Non è possibile che il treno espresso 823 debba quasi giornalmente procurare ritardi ai treni 12800, 12802, 3876, 8571, 12803, 12807 che trasportano centinaia di pendolari da Catania a Messina e viceversa; stessa cosa dicasi per il treno ICN 794 che oltre ad aver procurato da almeno un anno lo spostamento dell’orario di partenza del treno 12832 dalle ore 19.30 alle 19.45 lo continua a danneggiare per l’ulteriore ritardo dello stesso treno ICN 794 di almeno 10 15 minuti;
La causa di questi continui ritardi dell’ 823, in quasi tutto il 2006, ha determinato la soppressione del treno 12805 delle ore 7.00 da Taormina (in orario da giugno 2001 e molto frequentato da lavoratori e studenti) che certamente intralciava ancor di più la corsa dell’espresso. Nonostante tale soppressione ed il danno procurato all’utenza pendolare l’espresso continua imperterrito a procurare ritardi anche al treno 12807 che da Taormina parte alle 7.25;
Non ci risulta che siano state apportate variazioni alla traccia oraria del treno 823 così come da Lei riferito nella suddetta nota, infatti nel vecchio orario ufficiale del 2006 il treno 823 partiva da Messina alle ore 5.20 e continua a partire sempre alle 5.20 nel nuovo orario in vigore per il 2007.
Fatte queste considerazioni la invitiamo a tenere conto delle esigenze dell’utenza nelle fasce orario di punta del traffico pendolare di norma dalle 06 alle 09 e dalle 17 alle 19 e a voler rispettare la graduatoria d’importanza dei treni (art.7).
Certi dell’accoglimento dei nostri suggerimenti, rimaniamo in attesa di ulteriori chiarimenti.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Rete Ferroviaria Italiana - C.a. Ing. Carmelo Cardinale
Direzione Compartimentale Movimento - Esercizio
Piazzetta Cairoli, 5 - 90123 PALERMO
Oggetto:Considerazioni su Vs.nota n.RFI-DMO-DMPA.ES\A0011\P\2006\0001761 del 18/10/2006.- Class. RFI/DMPA/ES6.2.4/
In riferimento alla nota in oggetto ci corre l’obbligo di intervenire per fare presente quanto segue:
Non è possibile che il treno espresso 823 debba quasi giornalmente procurare ritardi ai treni 12800, 12802, 3876, 8571, 12803, 12807 che trasportano centinaia di pendolari da Catania a Messina e viceversa; stessa cosa dicasi per il treno ICN 794 che oltre ad aver procurato da almeno un anno lo spostamento dell’orario di partenza del treno 12832 dalle ore 19.30 alle 19.45 lo continua a danneggiare per l’ulteriore ritardo dello stesso treno ICN 794 di almeno 10 15 minuti;
La causa di questi continui ritardi dell’ 823, in quasi tutto il 2006, ha determinato la soppressione del treno 12805 delle ore 7.00 da Taormina (in orario da giugno 2001 e molto frequentato da lavoratori e studenti) che certamente intralciava ancor di più la corsa dell’espresso. Nonostante tale soppressione ed il danno procurato all’utenza pendolare l’espresso continua imperterrito a procurare ritardi anche al treno 12807 che da Taormina parte alle 7.25;
Non ci risulta che siano state apportate variazioni alla traccia oraria del treno 823 così come da Lei riferito nella suddetta nota, infatti nel vecchio orario ufficiale del 2006 il treno 823 partiva da Messina alle ore 5.20 e continua a partire sempre alle 5.20 nel nuovo orario in vigore per il 2007.
Fatte queste considerazioni la invitiamo a tenere conto delle esigenze dell’utenza nelle fasce orario di punta del traffico pendolare di norma dalle 06 alle 09 e dalle 17 alle 19 e a voler rispettare la graduatoria d’importanza dei treni (art.7).
Certi dell’accoglimento dei nostri suggerimenti, rimaniamo in attesa di ulteriori chiarimenti.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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venerdì 10 novembre 2006
Continui ritardi e disservizi sulla tratta Messina-Catania
Non bastano i reclami, le telefonate e le lamentele a colmare la prassi ormai consolidata di disservi di ogni genere e ritardi consolidati.Non basta la disponibilità di qualche raro e attento responsabile, disposto a cedere anche il proprio numero di telefono privato, a fermare l'inefficienza e l'incompetenza dei dirigenti del movimento, che di fatto dalle sedi operative coordinano incroci e precedenze senza cognizione di causa, in beffa alle regole, al rispetto, e senza avere la benchè minima idea delle conseguenze. E manca ancora la comunicazione. Si parte dalla propria stazione, senza sapere che il treno si fermerà dopo qualche chilometro, per improvvisi guasti o problemi di linea. Si parte pensando di arrivare a destinazione puntuali, pressochè o quasi sempre puntuali, così come previsto dai valori che abbiamo modo di leggere dalla carta dei servizi, senza sapere che invece la società che gestisce l'infrastruttura fornisce dati falsi sulla percorrenza dei treni. E pensare che l'azienda ha la certificazione di qualità. Manca il materiale, sopprimono in continuazione treni senza preavviso, i ritardi si fanno sempre più fequenti, ma noi pendolari siciliani siamo impotenti di fronte a questi comportamenti ingiustificati. Nel resto dell'Italia le cose sono diverse e grazie ai contratti di servizio sono previsti rimborsi e sconti sugli abbonamenti se gli obiettivi fissati dalla carta dei servizi non vengono centrati. Abbiamo il nuovissimo Minuetto, ma appena lo vediamo arrivare, ci arrabbiamo. Sappiamo già che alcuni di noi rimarranno in piedi. Eppure si vede che il traffico viaggiatori è aumentato rispetto l'anno precedente, e ancor più rispetto a due anni fa. Ma la Direzione Regionale fa finta di niente, ormai le statistiche non le fa più nessuno.Tanti viaggiatori occasionali sono senza biglietto, tanto non c'è nessuno che li controlla, perchè il capotreno è nella cabina di guida. C'erano i "cappelli gialli", poi hanno inventato le "giubbe rosse". E' costata più la pubblicità con il simpatico bambino nella foto, anzichè (non) vederli sui treni.Poi, con un treno regionale, ci vogliono tre ore da Messina per arrivare a Catania. Rirtardi, e sempre ritardi, soprattutto la mattina quando, le continue precedenze consentite arbitrariamente a treni espressi ampiamente in ritardo, nonchè i continui disservizi di linea, rendono ormai eccezionale la possibilità del pendolare di arrivare in orario sul posto di lavoro, oppure allo studente di arrivare in tempo per seguire le lezioni programmate. Il classico caso è del 12803, con conseguenze che si riperquotono a tutti i treni regionali che transitano in quella fascia oraria sull'intera tratta Messina - Catania. Ogni giorno contro ogni regola, vediamo transitare, superandolo, un treno espresso che aspetta di arrivare in Sicilia per recuperare 5 o 10 minuti al massimo. Non si capisce tra l'altro per quale motivo il personale pseudo responsabile che gestisce giornalmente queste precedenze, che evidentemente o non conosce le regole oppure lo fa apposta, non effettua eventuali precedenze giustificate e consentite servendosi anche del terzo binario di S. Teresa di Riva, funzionante ma mai utilizzato, ma gestisce gli incroci a Roccalumera e Alì Terme, con conseguente aggravio di ritardi sui treni regionali. Tra l'altro anche a Letojanni è presente un terzo binario funzionante e rifatto nuovo. Confidiamo pertanto negli organi competenti e ancora in una risoluzione definitiva del problema, che persiste, e nell'identificazione delle relative responsabilità.
Fabrizio Gemelli
Coordinamento Comitato Pendolari ME-CT-SR
Fabrizio Gemelli
Coordinamento Comitato Pendolari ME-CT-SR
sabato 7 ottobre 2006
Ancora treni regionali massacrati da Espressi in ritardo
Articolo per la rubrica "Lo dico a la Sicilia"
Per dovere, desideriamo portare a conoscenza l'opinione pubblica dei notevoli ritardi e disagi che caratterizzano il trasporto pubblico ferroviario regionale, segnalati tempestivamente e giornalmente dai colleghi e amici pendolari.Il treno 12803 almeno da metà settembre e fino ai primi giorni di ottobre, è arrivato a destinazione con un ritardo dai 5 ai 30 minuti, accompagnato da continue precedenze consentite arbitrariamente a treni espressi in ritardo, con ripercussioni su tutti gli altri treni regionali che transitano in quella fascia oraria sull'intera tratta Messina - Catania. Più volte abbiamo evidenziato, e continuiamo a farlo, l'incapacità del personale responsabile che gestisce giornalmente queste precedenze: gli incroci sono effettuati senza alcuna logica temporale, e ad esempio eventuali precedenze autorizzate non vengono mai gestite sul terzo binario di Santa Teresa di Riva oppure di Letojanni, rimessi a nuovo, funzionanti e mai utilizzati. Anche la sola logica e l'utilizzo di elementari strumenti di calcolo, anche mentale, consentirebbero in circostanze obbligate e giustificate, di evitare tali situazioni, semplicemente facendo incrociare il 12803 regolarmente con il 12800, e facendolo arrivare a Letojanni per incrociare il 12802.A tale punto qualsiasi espresso potrebbe attendere a Roccalumera il 12800, e successivamente a S. Alessio Siculo l'incrocio con il 12802.L'enorme elasticità degli orari e dei tempi di percorrenza dovrebbe poi permettere il recupero dei pochi minuti persi. Tra l'altro se i treni a lunga percorrenza accumulano ritardo ancor prima di arrivare in Sicilia, non capiamo perchè debbano recuperare 5 minuti del tempo perso proprio a danno dei regionali, in qualsiasi fascia oraria.Inutile far notare che tali ritardi si ripercuotono su tutti gli altri treni regionali che transitano sull'intera tratta Messina - Catania: 12803, 12800, 12802, 12805, 12809, 3876, ecc... Infine cogliamo l'occasione per chiedere alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia, di monitorare l'impiego del Minuetto in occasione di treni ad alto flusso di viaggiatori, e di verificarne sempre il funzionamento dell'aria condizionata (non è possibile abbassare i finestrini) e la pulizia dei bagni. Infatti diversi pendolari ci hanno comunicato, nei giorni di impiego di questa tipologia di treno, di non essere riusciti a salire sul 12809, mentre altri ci hanno chiesto fortemente di segnalare il cattivo odore dei bagni che si estende nelle vetture, ed altri ancora l'assenza di aria condizionata in particolare sul 3890.
Giosuè Malaponti - COORDINATORE - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Per dovere, desideriamo portare a conoscenza l'opinione pubblica dei notevoli ritardi e disagi che caratterizzano il trasporto pubblico ferroviario regionale, segnalati tempestivamente e giornalmente dai colleghi e amici pendolari.Il treno 12803 almeno da metà settembre e fino ai primi giorni di ottobre, è arrivato a destinazione con un ritardo dai 5 ai 30 minuti, accompagnato da continue precedenze consentite arbitrariamente a treni espressi in ritardo, con ripercussioni su tutti gli altri treni regionali che transitano in quella fascia oraria sull'intera tratta Messina - Catania. Più volte abbiamo evidenziato, e continuiamo a farlo, l'incapacità del personale responsabile che gestisce giornalmente queste precedenze: gli incroci sono effettuati senza alcuna logica temporale, e ad esempio eventuali precedenze autorizzate non vengono mai gestite sul terzo binario di Santa Teresa di Riva oppure di Letojanni, rimessi a nuovo, funzionanti e mai utilizzati. Anche la sola logica e l'utilizzo di elementari strumenti di calcolo, anche mentale, consentirebbero in circostanze obbligate e giustificate, di evitare tali situazioni, semplicemente facendo incrociare il 12803 regolarmente con il 12800, e facendolo arrivare a Letojanni per incrociare il 12802.A tale punto qualsiasi espresso potrebbe attendere a Roccalumera il 12800, e successivamente a S. Alessio Siculo l'incrocio con il 12802.L'enorme elasticità degli orari e dei tempi di percorrenza dovrebbe poi permettere il recupero dei pochi minuti persi. Tra l'altro se i treni a lunga percorrenza accumulano ritardo ancor prima di arrivare in Sicilia, non capiamo perchè debbano recuperare 5 minuti del tempo perso proprio a danno dei regionali, in qualsiasi fascia oraria.Inutile far notare che tali ritardi si ripercuotono su tutti gli altri treni regionali che transitano sull'intera tratta Messina - Catania: 12803, 12800, 12802, 12805, 12809, 3876, ecc... Infine cogliamo l'occasione per chiedere alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia, di monitorare l'impiego del Minuetto in occasione di treni ad alto flusso di viaggiatori, e di verificarne sempre il funzionamento dell'aria condizionata (non è possibile abbassare i finestrini) e la pulizia dei bagni. Infatti diversi pendolari ci hanno comunicato, nei giorni di impiego di questa tipologia di treno, di non essere riusciti a salire sul 12809, mentre altri ci hanno chiesto fortemente di segnalare il cattivo odore dei bagni che si estende nelle vetture, ed altri ancora l'assenza di aria condizionata in particolare sul 3890.
Giosuè Malaponti - COORDINATORE - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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mercoledì 12 aprile 2006
Considerazioni sull'attuale sistema di percorsi delle linee AMT
Queste linee di autobus Amt sono alcuni esempi caratterizzati da percorsi che hanno comuni denominatori identificati dalla Stazione C.le, da Piazza Borsellino (Alcalà), dalla via Ventimiglia e dalla via Etnea.
E’ possibile notare che non esiste una linea diretta che da Piazza Borsellino conduce alla Stazione C.le, lasciando come unica soluzione al problema il cambio autobus tra quello che da Piazza Borsellino porta alla via Etnea (es. 2-5) e quello che da via Etnea porta alla Stazione C.le (es. 429).
Il 457 (Alibus) che dalla Stazione conduce all’Aeroporto, effettua un percorso tortuoso e sofisticato, quando potrebbe arrivare direttamente all’Aeroporto passando solo per Piazza Borsellino, dove arrivano parecchi autobus di linea privati, provenienti sia dall’interno che da fuori provincia.
È evidente l’inutilità di far passare il 457 da via Etnea in quanto esistono parecchie linee che dalla via Etnea permettono di raggiungere la vicina Piazza Borsellino, per tutte le coincidenze necessarie.
È impensabile che chi debba recarsi all’aeroporto dalla Stazione C.le, o viceversa, effettui un giro turistico in città, il cui tempo di percorrenza è superiore al volo Catania-Milano.
Non esiste una linea che dalla Stazione C.le permette di raggiungere una delle destinazioni delle linee 522, 524, 555, 923 e 925. Attualmente per far fronte al problema esistono due soluzioni: a) raggiungere piazza Borsellino (oppure la Pescheria) servendosi delle rare linee del 427 e del 439, oppure del 431, la cui partenza è instabile e spesso vengono saltate corse; b) recarsi con un altro autobus (4-7 o 429) in via Ventimiglia, attraversare la strada, e qui aspettare l’autobus di interesse (923 o 925), oppure quello per raggiungere Piazza Borsellino (2-5).
Tralasciando il fatto che per un turista non è minimamente pensabile una situazione di questo tipo, partendo dalla Stazione C.le non è possibile prevedere quale delle soluzioni elencate sia la più conveniente, in quanto la corsia di partenza del 427 e del 439, non è comune agli altri autobus: aspettare la partenza del 427 o del 439 per raggiungere Piazza Borsellino (o la Pescheria) per recarsi al lavoro potrebbe significare impiegare anche delle ore, anche perché il 923 e il 925 attualmente non passano più da Piazza Borsellino, ma dalla Pescheria e pertanto attraverso il 427 o il 439, verrebbero meno le coincidenze in questo senso.
Il 427 e il 439 sono le uniche linee che partendo dalla via Domenico Tempio, permettono di raggiungere la stazione C.le attraverso un percorso semplice e diretto (almeno al ritorno), ma le corse non sono frequenti e, il salto di una di queste, porta ad attese che spesso superano i 60 minuti.
Soprattutto nel percorso di ritorno moltissimi autobus transitano da Via Ventimiglia, passando per Via A. di Sangiuliano, Via Etnea e C.so Sicilia, per arrivare a Piazza della Repubblica oppure alla Stazione C.le, come il 923, il 925, il 932, il 950. Non si capisce il motivo per il quale questi autobus non arrivano direttamente alla Stazione C.le, visto che da via Etnea è possibile raggiungere la stazione con molte linee.
Per quanto detto, è importante considerare Piazza Borsellino un capolinea per le linee 536, 537, 538, 556, ecc., e un nodo di “passaggio” per le linee principali e dirette, quali il 457.
Le linee 522, 524, 555, come le 923 e 925 devono partire come in precedenza da Piazza Repubblica, transitare in qualche modo dalla Stazione C.le anziché dalla via Etnea e dalla via Ventimiglia, transitare da Piazza Borsellino oppure dalla Pescheria, e proseguire secondo il percorso già definito. I collegamenti tra la via Etnea e Piazza Borsellino per le coincidenze in tal senso potranno avvenire in altro modo, oppure attraverso re-distribuzione delle linee esistenti.
Fabrizio Gemelli- Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
E’ possibile notare che non esiste una linea diretta che da Piazza Borsellino conduce alla Stazione C.le, lasciando come unica soluzione al problema il cambio autobus tra quello che da Piazza Borsellino porta alla via Etnea (es. 2-5) e quello che da via Etnea porta alla Stazione C.le (es. 429).
Il 457 (Alibus) che dalla Stazione conduce all’Aeroporto, effettua un percorso tortuoso e sofisticato, quando potrebbe arrivare direttamente all’Aeroporto passando solo per Piazza Borsellino, dove arrivano parecchi autobus di linea privati, provenienti sia dall’interno che da fuori provincia.
È evidente l’inutilità di far passare il 457 da via Etnea in quanto esistono parecchie linee che dalla via Etnea permettono di raggiungere la vicina Piazza Borsellino, per tutte le coincidenze necessarie.
È impensabile che chi debba recarsi all’aeroporto dalla Stazione C.le, o viceversa, effettui un giro turistico in città, il cui tempo di percorrenza è superiore al volo Catania-Milano.
Non esiste una linea che dalla Stazione C.le permette di raggiungere una delle destinazioni delle linee 522, 524, 555, 923 e 925. Attualmente per far fronte al problema esistono due soluzioni: a) raggiungere piazza Borsellino (oppure la Pescheria) servendosi delle rare linee del 427 e del 439, oppure del 431, la cui partenza è instabile e spesso vengono saltate corse; b) recarsi con un altro autobus (4-7 o 429) in via Ventimiglia, attraversare la strada, e qui aspettare l’autobus di interesse (923 o 925), oppure quello per raggiungere Piazza Borsellino (2-5).
Tralasciando il fatto che per un turista non è minimamente pensabile una situazione di questo tipo, partendo dalla Stazione C.le non è possibile prevedere quale delle soluzioni elencate sia la più conveniente, in quanto la corsia di partenza del 427 e del 439, non è comune agli altri autobus: aspettare la partenza del 427 o del 439 per raggiungere Piazza Borsellino (o la Pescheria) per recarsi al lavoro potrebbe significare impiegare anche delle ore, anche perché il 923 e il 925 attualmente non passano più da Piazza Borsellino, ma dalla Pescheria e pertanto attraverso il 427 o il 439, verrebbero meno le coincidenze in questo senso.
Il 427 e il 439 sono le uniche linee che partendo dalla via Domenico Tempio, permettono di raggiungere la stazione C.le attraverso un percorso semplice e diretto (almeno al ritorno), ma le corse non sono frequenti e, il salto di una di queste, porta ad attese che spesso superano i 60 minuti.
Soprattutto nel percorso di ritorno moltissimi autobus transitano da Via Ventimiglia, passando per Via A. di Sangiuliano, Via Etnea e C.so Sicilia, per arrivare a Piazza della Repubblica oppure alla Stazione C.le, come il 923, il 925, il 932, il 950. Non si capisce il motivo per il quale questi autobus non arrivano direttamente alla Stazione C.le, visto che da via Etnea è possibile raggiungere la stazione con molte linee.
Per quanto detto, è importante considerare Piazza Borsellino un capolinea per le linee 536, 537, 538, 556, ecc., e un nodo di “passaggio” per le linee principali e dirette, quali il 457.
Le linee 522, 524, 555, come le 923 e 925 devono partire come in precedenza da Piazza Repubblica, transitare in qualche modo dalla Stazione C.le anziché dalla via Etnea e dalla via Ventimiglia, transitare da Piazza Borsellino oppure dalla Pescheria, e proseguire secondo il percorso già definito. I collegamenti tra la via Etnea e Piazza Borsellino per le coincidenze in tal senso potranno avvenire in altro modo, oppure attraverso re-distribuzione delle linee esistenti.
Fabrizio Gemelli- Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
martedì 10 gennaio 2006
Il Dipartimento Regionale dei Trasporti risponde sui disservizi
Regione Siciliana Assessorato del Turismo e delle Comunicazioni e dei Trasporti
Dipartimento Trasporti e Comunicazioni - Servizio n. 4 “Trasporto Ferroviario”
Via Notarbartolo, 11 – 90141 PALERMO
Prot. n. 07 del 10.01.2006
OGGETTO: DISSERVIZI DEL TRASPORTO FERROVIARIO REGIONALE.
Egregio Sig. Malaponti,
faccio seguito al contenuto di una nostra recente telefonata e a quanto prospettato con un suo Rapporto-denuncia del 15 novembre 2005, sottolineando quanto segue:
Relativamente alla prima questione sollevata, quella dell’ammissione gratuita sui treni del servizio regionale di FS Spa degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, non posso che ribadirLe quanto ho già avuto modo di rappresentare, e cioè, che la concessione di tale beneficio, diversamente da quanto avviene in altre realtà istituzionali regionali del Paese, al momento non è possibile attuarla in Sicilia, non essendo la nostra Regione titolare di alcun rapporto contrattuale (Contratto di servizio pubblico) con la Società di trasporto Trenitalia del Gruppo F.S. inteso a disciplinare gli aspetti commerciali e finanziari dell’erogazione del servizio ferroviario in ambito regionale e locale.
In atto, infatti, i soggetti di tale rapporto continuano ad essere, per quanto concerne la produzione dell’offerta ferroviaria in Sicilia, la Società Trenitalia – da un lato – e il competente Ministero – dall’altro.
Per cui, è a quest’ultimo che dovrebbe essere prospettata la questione della gratuità che implica – in ogni caso – come è intuitivo, il riconoscimento alla Società Trenitalia di una compensazione finanziaria per mancati introiti tariffari che la Regione, per quanto sopra detto, non può assicurare.
Quanto all’altro problema sollevato con la già menzionata nota del 15 novembre u.s., e cioè quello relativo alla situazione davvero paradossale che si è venuta a determinare sulla linea Catania-Caltagiorne-Gela dove le percorrenze dei treni attuali, rispetto a quelle in vigore nel 1996, hanno registrato un’incomprensibile dilatazione, Le comunico che stando ad informazioni in merito direttamente assunte dallo scrivente presso le competenti strutture tecniche della Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia è stato assicurato che, con l’attivazione del nuovo orario dei servizi viaggiatori – a far data dal 11 dicembre u.s. – sarebbero state impiegate, nella composizione dei treni serventi la relazione suddetta automotrici più moderne del gruppo 668 – serie 3000. Queste ultime, come Lei certamente saprà, hanno una motorizzazione più potente rispetto alle unità fino a quella data impiegate della serie 1600, che dovrebbero pertanto assicurare prestazioni più brillanti in grado quindi di riportare quanto meno le percorrenze a quelle del 1996; tutto ciò in attesa dell’arrivo di altri “Minuetto” a trazione diesel da potere impiegare sulla linea in discorso.
Infine, vorrei rassicurarLa che comunque tutta la problematica del trasporto locale di Trenitalia in Sicilia - che va assumendo in quest’ultimo periodo sfaccettature diverse in quanto le anomalie che ogni giorno si riscontrano vanno dalla soppressione di convogli, ai ritardi nella marcia degli stessi, alle carenze igieniche del materiale rotabile, alle composizioni decurtate, all’allungamento dei tempi di percorrenza – sarà oggetto di specifici Tavoli tecnici che il nuovo Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Trasporti con i Responsabili della Direzione Regionale di Trenitalia in forza dei poteri derivanti alle Regioni dall’art. 9 comma 3 e 4 del nuovo Contratto di Servizio pubblico con lo Stato nonché di quelli più diretti di controllo e verifica scaturenti dall’Accordo procedurale attuativo del 15 aprile 2004 relativo all’Acquisto dei Minuetti con fondi dell’Amministrazione regionale.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 4/TR. - (Dott. Ignazio Coniglio)
Dipartimento Trasporti e Comunicazioni - Servizio n. 4 “Trasporto Ferroviario”
Via Notarbartolo, 11 – 90141 PALERMO
Prot. n. 07 del 10.01.2006
OGGETTO: DISSERVIZI DEL TRASPORTO FERROVIARIO REGIONALE.
Egregio Sig. Malaponti,
faccio seguito al contenuto di una nostra recente telefonata e a quanto prospettato con un suo Rapporto-denuncia del 15 novembre 2005, sottolineando quanto segue:
Relativamente alla prima questione sollevata, quella dell’ammissione gratuita sui treni del servizio regionale di FS Spa degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, non posso che ribadirLe quanto ho già avuto modo di rappresentare, e cioè, che la concessione di tale beneficio, diversamente da quanto avviene in altre realtà istituzionali regionali del Paese, al momento non è possibile attuarla in Sicilia, non essendo la nostra Regione titolare di alcun rapporto contrattuale (Contratto di servizio pubblico) con la Società di trasporto Trenitalia del Gruppo F.S. inteso a disciplinare gli aspetti commerciali e finanziari dell’erogazione del servizio ferroviario in ambito regionale e locale.
In atto, infatti, i soggetti di tale rapporto continuano ad essere, per quanto concerne la produzione dell’offerta ferroviaria in Sicilia, la Società Trenitalia – da un lato – e il competente Ministero – dall’altro.
Per cui, è a quest’ultimo che dovrebbe essere prospettata la questione della gratuità che implica – in ogni caso – come è intuitivo, il riconoscimento alla Società Trenitalia di una compensazione finanziaria per mancati introiti tariffari che la Regione, per quanto sopra detto, non può assicurare.
Quanto all’altro problema sollevato con la già menzionata nota del 15 novembre u.s., e cioè quello relativo alla situazione davvero paradossale che si è venuta a determinare sulla linea Catania-Caltagiorne-Gela dove le percorrenze dei treni attuali, rispetto a quelle in vigore nel 1996, hanno registrato un’incomprensibile dilatazione, Le comunico che stando ad informazioni in merito direttamente assunte dallo scrivente presso le competenti strutture tecniche della Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia è stato assicurato che, con l’attivazione del nuovo orario dei servizi viaggiatori – a far data dal 11 dicembre u.s. – sarebbero state impiegate, nella composizione dei treni serventi la relazione suddetta automotrici più moderne del gruppo 668 – serie 3000. Queste ultime, come Lei certamente saprà, hanno una motorizzazione più potente rispetto alle unità fino a quella data impiegate della serie 1600, che dovrebbero pertanto assicurare prestazioni più brillanti in grado quindi di riportare quanto meno le percorrenze a quelle del 1996; tutto ciò in attesa dell’arrivo di altri “Minuetto” a trazione diesel da potere impiegare sulla linea in discorso.
Infine, vorrei rassicurarLa che comunque tutta la problematica del trasporto locale di Trenitalia in Sicilia - che va assumendo in quest’ultimo periodo sfaccettature diverse in quanto le anomalie che ogni giorno si riscontrano vanno dalla soppressione di convogli, ai ritardi nella marcia degli stessi, alle carenze igieniche del materiale rotabile, alle composizioni decurtate, all’allungamento dei tempi di percorrenza – sarà oggetto di specifici Tavoli tecnici che il nuovo Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Trasporti con i Responsabili della Direzione Regionale di Trenitalia in forza dei poteri derivanti alle Regioni dall’art. 9 comma 3 e 4 del nuovo Contratto di Servizio pubblico con lo Stato nonché di quelli più diretti di controllo e verifica scaturenti dall’Accordo procedurale attuativo del 15 aprile 2004 relativo all’Acquisto dei Minuetti con fondi dell’Amministrazione regionale.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 4/TR. - (Dott. Ignazio Coniglio)
lunedì 21 novembre 2005
Pendolari ME-CT-SR: Minuetto che non si vedono e treni più lenti di 15 anni fa.
Prendiamo atto, in qualità di pendolari attenti sulla tratta Messina Catania Siracusa dell’evolversi in ogni direzione del traffico ferroviario, dei servizi offerti da Trenitalia, e prendiamo atto della novità presentata ormai da tempo con i City Express e con i treni Minuetto. Come al solito tutto è studiato e pianificato nel migliore dei modi, ma come sempre a tavolino, senza avere la benché minima idea di come sfruttare al massimo un servizio sempre più povero di risorse pubbliche, e pensato per trasportare persone da un posto a un altro, sia essa località di studio o di lavoro. Ma il fine deve esserci e deve essere diverso dallo spreco ingiustificato di milioni di euro.
In 15 anni ci ritroviamo con materiale rotabile sempre più vecchio e meno affidabile dal punto di vista della sicurezza, ci ritroviamo con tempi di percorrenza più lunghi, a fronte di una maggiore tratta a doppio binario, con l’unica giustificazione di garantire una percentuale più elevata di treni che arrivano a destinazione con meno di 5 minuti di ritardo, per centrare gli obiettivi prefissati dalla carta dei servizi. Sappiamo cosa significa vedere inutili doppioni di treni a distanza di minuti; cosa significa lamentare ogni giorno disservizi, come porte guaste, ritardi ingiustificati, fermi in linea per problemi al materiale oppure agli scambi, insufficienza di posti a sedere, sistemi di climatizzazione guasti… E come se non bastasse, oggi ci ritroviamo con treni diretti che impiegano lo stesso tempo di un locale di 15 anni fa.
Al fine di non ripetere quello che già da tempo gli organi in indirizzo conoscono bene tramite l’informazione sui quotidiani e sulle televisioni grazie all’Associazione dei Pendolari, con la presente chiediamo all’Assessore Regionale ai Trasporti, On. Fabio Granata, al quale da oltre un anno chiediamo un incontro per rappresentare al meglio tutte le problematiche che giornalmente viviamo sulla nostra pelle come maggiori fruitori e conoscitori dell’attuale servizio di trasporto pubblico ferroviario, di capire l’utilità dei Minuetto come City Express, considerato che gli stessi sulle relazioni impiegate viaggiano totalmente vuoti. E ancora qual è il ritorno, visto il piano di ammortamento per l’acquisto degli stessi in chilometri treno? Quanti Minuetto allo stato attuale sono stati consegnati?
Non capiamo il perché dell’introduzione di questi treni con l’esclusione della tratta Taormina – Messina, e il perché della loro introduzione proprio in quelle fasce orarie festive, quando sono presenti sulla tratta Messina-Catania-Siracusa buchi di orario che ormai la direzione di Trenitalia conosce da anni.
Ma soprattutto non capiamo il perché dell’assenza totale di fermate del City Express: come dire che esiste un flusso di “turisti” da Catania a Taormina e viceversa che giustifichi questi investimenti, perché di investimenti si tratta, e un ritorno economico le Ferrovie dello Stato devono averlo o comunque deve averlo preventivato sulla base dei continui e attenti studi statistici di società affermate nel settore.
È evidente che una situazione di questo tipo crea scompenso tra i pendolari (tutti a conoscenza dei nuovi treni) che si interrogano su una situazione veramente assurda e inconcepibile anche per i residenti della stessa Giardini Naxos…. E dico Giardini Naxos, perché forse i dirigenti regionali non sanno che la vera Taormina del turista è distante dalla stazione ed è difficilmente raggiungibile a piedi. Forse non sanno che il centro abitato di Giardini Naxos verrebbe meglio servito attraverso una vera valorizzazione della stazione di Alcantara…
Forse a Santa Teresa di Riva non si sono mai contati i pendolari che si servono del treno tra le ore 7,15 e le 7,27, perché nonostante gli 80-120 studenti che affollano in salita il 12809 ogni mattina, ancora si aspettano le risposte sulla nostra richiesta di aggiungere una vettura al treno. Ancora rimaniamo in attesa di risposte in merito ai ritardi continui e degli orari super allungati, ad esempio del 3834 e del 3851, che da Taormina a S. Teresa di Riva, senza fermate intermedie e da orario ufficiale impiegano quanto un autobus di linea (vedi PA601 e PA602).
Riteniamo opportuna a breve e urgentemente una revisione totale di tutte le tracce orarie dei nuovi treni al fine di ottenere un vantaggio per il pendolare che rappresenta il vero e unico ritorno economico, cominciando da una migliore ripartizione dei nuovi treni tra la Messina-Taormina, la Taormina-Catania e la Catania-Siracusa, e dall’introduzione delle fermate intermedie di Santa Teresa di Riva e Giarre Riposto.
E ancora potremmo parlare dei bagni chiusi nelle stazioni dal mese di giugno, tra il silenzio e l’assenso dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, che non è minimamente intervenuto nella questione, per la quale non capiamo il “metro” adoperato per attuare tali disposizioni, soprattutto in quella di S. Teresa di Riva. E ancora non sappiamo nulla dei lavori inerenti il doppio binario sulla Fiumefreddo - Giampilieri… ma qui passiamo la parola alla competente struttura Politica e Ferroviaria, per avere quelle rispose chiare che attendiamo ormai da tempo.
Fabrizio Gemelli - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr.
In 15 anni ci ritroviamo con materiale rotabile sempre più vecchio e meno affidabile dal punto di vista della sicurezza, ci ritroviamo con tempi di percorrenza più lunghi, a fronte di una maggiore tratta a doppio binario, con l’unica giustificazione di garantire una percentuale più elevata di treni che arrivano a destinazione con meno di 5 minuti di ritardo, per centrare gli obiettivi prefissati dalla carta dei servizi. Sappiamo cosa significa vedere inutili doppioni di treni a distanza di minuti; cosa significa lamentare ogni giorno disservizi, come porte guaste, ritardi ingiustificati, fermi in linea per problemi al materiale oppure agli scambi, insufficienza di posti a sedere, sistemi di climatizzazione guasti… E come se non bastasse, oggi ci ritroviamo con treni diretti che impiegano lo stesso tempo di un locale di 15 anni fa.
Al fine di non ripetere quello che già da tempo gli organi in indirizzo conoscono bene tramite l’informazione sui quotidiani e sulle televisioni grazie all’Associazione dei Pendolari, con la presente chiediamo all’Assessore Regionale ai Trasporti, On. Fabio Granata, al quale da oltre un anno chiediamo un incontro per rappresentare al meglio tutte le problematiche che giornalmente viviamo sulla nostra pelle come maggiori fruitori e conoscitori dell’attuale servizio di trasporto pubblico ferroviario, di capire l’utilità dei Minuetto come City Express, considerato che gli stessi sulle relazioni impiegate viaggiano totalmente vuoti. E ancora qual è il ritorno, visto il piano di ammortamento per l’acquisto degli stessi in chilometri treno? Quanti Minuetto allo stato attuale sono stati consegnati?
Non capiamo il perché dell’introduzione di questi treni con l’esclusione della tratta Taormina – Messina, e il perché della loro introduzione proprio in quelle fasce orarie festive, quando sono presenti sulla tratta Messina-Catania-Siracusa buchi di orario che ormai la direzione di Trenitalia conosce da anni.
Ma soprattutto non capiamo il perché dell’assenza totale di fermate del City Express: come dire che esiste un flusso di “turisti” da Catania a Taormina e viceversa che giustifichi questi investimenti, perché di investimenti si tratta, e un ritorno economico le Ferrovie dello Stato devono averlo o comunque deve averlo preventivato sulla base dei continui e attenti studi statistici di società affermate nel settore.
È evidente che una situazione di questo tipo crea scompenso tra i pendolari (tutti a conoscenza dei nuovi treni) che si interrogano su una situazione veramente assurda e inconcepibile anche per i residenti della stessa Giardini Naxos…. E dico Giardini Naxos, perché forse i dirigenti regionali non sanno che la vera Taormina del turista è distante dalla stazione ed è difficilmente raggiungibile a piedi. Forse non sanno che il centro abitato di Giardini Naxos verrebbe meglio servito attraverso una vera valorizzazione della stazione di Alcantara…
Forse a Santa Teresa di Riva non si sono mai contati i pendolari che si servono del treno tra le ore 7,15 e le 7,27, perché nonostante gli 80-120 studenti che affollano in salita il 12809 ogni mattina, ancora si aspettano le risposte sulla nostra richiesta di aggiungere una vettura al treno. Ancora rimaniamo in attesa di risposte in merito ai ritardi continui e degli orari super allungati, ad esempio del 3834 e del 3851, che da Taormina a S. Teresa di Riva, senza fermate intermedie e da orario ufficiale impiegano quanto un autobus di linea (vedi PA601 e PA602).
Riteniamo opportuna a breve e urgentemente una revisione totale di tutte le tracce orarie dei nuovi treni al fine di ottenere un vantaggio per il pendolare che rappresenta il vero e unico ritorno economico, cominciando da una migliore ripartizione dei nuovi treni tra la Messina-Taormina, la Taormina-Catania e la Catania-Siracusa, e dall’introduzione delle fermate intermedie di Santa Teresa di Riva e Giarre Riposto.
E ancora potremmo parlare dei bagni chiusi nelle stazioni dal mese di giugno, tra il silenzio e l’assenso dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, che non è minimamente intervenuto nella questione, per la quale non capiamo il “metro” adoperato per attuare tali disposizioni, soprattutto in quella di S. Teresa di Riva. E ancora non sappiamo nulla dei lavori inerenti il doppio binario sulla Fiumefreddo - Giampilieri… ma qui passiamo la parola alla competente struttura Politica e Ferroviaria, per avere quelle rispose chiare che attendiamo ormai da tempo.
Fabrizio Gemelli - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr.
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venerdì 18 novembre 2005
Trenitalia risponde sulla circolazione gratuita delle Forze dell'Ordine
From: "Rapporti Clienti Sicilia"
Subject: L.R.8/2005 - Date: Fri, 18 Nov 2005 12:40:47
Egregio signor Malaponti,
In riscontro alla Sua nota del 26/10/2005, relativa all'oggetto, La informo che il trasporto ferroviario in Sicilia è a tutt'oggi regolato dal Contratto di Servizio fra Trenitalia e il Ministero delle Infrastrutture.La legge regionale 8 giugno 2005 n.8 (circolazione gratuita per motivi di servizio agli appartenenti alla Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza,Vigili del Fuoco, Polizia municipale etc.), in Sicilia, si riferisce altrasporto espletato dai vettori che fruiscono del contributo della RegioneSiciliana attraverso un Contratto di Servizio Regionale.Pertanto, la suddetta legge regionale non trova applicazione per i servizi ferroviari dell'Isola sino alla stipula del relativo Contratto di Servizio che prevedrà un'apposita compensazione a Trenitalia.
Detta compensazione non è prevista dal Contratto di Servizio nazionale.
Colgo l'occasione per porgerLe i più cordiali saluti.
Direttore Territoriale Sicilia Giuseppe Trapani
Subject: L.R.8/2005 - Date: Fri, 18 Nov 2005 12:40:47
Egregio signor Malaponti,
In riscontro alla Sua nota del 26/10/2005, relativa all'oggetto, La informo che il trasporto ferroviario in Sicilia è a tutt'oggi regolato dal Contratto di Servizio fra Trenitalia e il Ministero delle Infrastrutture.La legge regionale 8 giugno 2005 n.8 (circolazione gratuita per motivi di servizio agli appartenenti alla Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza,Vigili del Fuoco, Polizia municipale etc.), in Sicilia, si riferisce altrasporto espletato dai vettori che fruiscono del contributo della RegioneSiciliana attraverso un Contratto di Servizio Regionale.Pertanto, la suddetta legge regionale non trova applicazione per i servizi ferroviari dell'Isola sino alla stipula del relativo Contratto di Servizio che prevedrà un'apposita compensazione a Trenitalia.
Detta compensazione non è prevista dal Contratto di Servizio nazionale.
Colgo l'occasione per porgerLe i più cordiali saluti.
Direttore Territoriale Sicilia Giuseppe Trapani
martedì 15 novembre 2005
Segnali di allarme lanciati alla politica dai pendolari
Fiumefreddo di Sicilia 15 novembre 2005
All’Assessore Regionale ai Trasporti - On. Dott. Fabio Granata - Fax 091347501
Al Direttore Generale del Dipartimento Trasporti - Dott. Vincenzo Falgares -Fax 0917078098
All’Assessore Provinciale ai Trasporti - Dott. Orazio Pellegrino - Fax 0954012890
Al Presidente del Consiglio Provinciale - Dot. Giuseppe Pagano - Fax 095401141
Al Direttore del Trasporto Regionale di Trenitalia - Ing. Giuseppe Trapani - Fax 0916176691
Molti i segnali di allarme lanciati dai pendolari, in questi ultimi anni, sulla mobilità e sulla qualità dei servizi ferroviari in tutta la regione siciliana ed in particolare nel calatino da parte di quei molti sfortunati che per loro scelta hanno deciso di viaggiare su un mezzo pubblico “il treno” per eccellenza ecologico.
Allarme che riguarda la mobilità e la qualità dei servizi ferroviari in genere cui, in tutti questi anni, non sono seguiti mai risposte certe da parte delle autorità competenti.
Dovrebbero fare riflettere i numerosi incidenti mortali sulla strada statale 417 definita la strada della morte.
Incidenti che, quasi certamente, si sarebbero potuti evitare, se vi fosse stata una particolare attenzione alla mobilità su ferro oltre che gommata.
L’interesse delle forze politiche non può scaturire solo da fatti eccezionali, blocco dei treni perché stracolmi, chiusura dei bagni, poche corse, etc., ma dovrebbe essere sempre alto per tentare di risolvere le problematiche che i cittadini lamentano oramai da molti anni.
In riferimento all’articolo pubblicato sulla Sicilia del 29 ottobre c.a. riferito alla celebrazione del consiglio provinciale con all’ordine del giorno i problemi di mobilità ferroviaria nel calatino.
E’ scontato il consiglio provinciale celebrato venerdì 28 ottobre c.a. dal quale è scaturita la proposta da parte dell’assessore provinciale ai trasporti, Orazio Pellegrino, di avviare un tavolo di confronto con la Regione Siciliana, Trenitalia, RFI, sindaci e sindacati.
Il tavolo di confronto che l’assessore Pellegrino propone non deve vedere presenti solamente gli enti preposti al miglioramento dei servizi in generale (Regione Siciliana, Trenitalia, RFI, sindacati, sindaci e forze politiche) ma deve essere necessaria la presenza di una rappresentanza dell’utenza che certamente conosce, a proprie spese, i problemi e le necessità reali per ottemperare ad un tempestivo miglioramento delle condizioni di viaggio intese come più vetture per garantire più posti a sedere ed assegnare più tracce orarie nella zona interessata.
Desideriamo fare notare che da un raffronto tra gli orari ufficiali di Trenitalia dell’anno 1996 con quelli attualmente in vigore, il treno impiegava meno tempo come percorrenza allora che allo stato attuale. Alcuni esempi:
anno 1996:
Premesso che un sistema dei trasporti efficiente, efficace e di qualità rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia ed è, pertanto, fondamentale avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo, affinché si superi l’attuale condizione di arretratezza.
Il sistema dei trasporti in Sicilia, il trasporto pubblico locale, deve assolvere ad un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche indirizzate al sostegno dell’attività economiche e sociali dei cittadini, al riequilibrio territoriale ed alla riduzione della congestione del traffico e dell’inquinamento.
Concludiamo affermando che l’esigenza di avviare un tavolo di confronto non è una novità, noi del Comitato abbiamo chiesto all’Assessore Regionale Granata, già dal mese di gennaio di quest’anno un incontro dove poter suggerire strategie, miglioramenti e collaborare alla pianificazione di una buona parte degli orari.
Dobbiamo constatare che l’assessore regionale ai trasporti non ha voluto minimamente ascoltare chi, come noi, continua a dedicare gran parte del proprio tempo in nome di una partecipazione civica attiva e necessaria per dare senso al nostro essere cittadini e, nello specifico, volta a migliorare in primis i servizi di trasporto pubblico per il pendolare e poi per il tanto millantato “Viaggiatore” di cui il nostro assessore regionale va fiero e per lo spreco di risorse in KM/treno dei City Express che viaggiano quasi sempre vuoti, vedi la tratta Catania-Siracusa.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
All’Assessore Regionale ai Trasporti - On. Dott. Fabio Granata - Fax 091347501
Al Direttore Generale del Dipartimento Trasporti - Dott. Vincenzo Falgares -Fax 0917078098
All’Assessore Provinciale ai Trasporti - Dott. Orazio Pellegrino - Fax 0954012890
Al Presidente del Consiglio Provinciale - Dot. Giuseppe Pagano - Fax 095401141
Al Direttore del Trasporto Regionale di Trenitalia - Ing. Giuseppe Trapani - Fax 0916176691
Molti i segnali di allarme lanciati dai pendolari, in questi ultimi anni, sulla mobilità e sulla qualità dei servizi ferroviari in tutta la regione siciliana ed in particolare nel calatino da parte di quei molti sfortunati che per loro scelta hanno deciso di viaggiare su un mezzo pubblico “il treno” per eccellenza ecologico.
Allarme che riguarda la mobilità e la qualità dei servizi ferroviari in genere cui, in tutti questi anni, non sono seguiti mai risposte certe da parte delle autorità competenti.
Dovrebbero fare riflettere i numerosi incidenti mortali sulla strada statale 417 definita la strada della morte.
Incidenti che, quasi certamente, si sarebbero potuti evitare, se vi fosse stata una particolare attenzione alla mobilità su ferro oltre che gommata.
L’interesse delle forze politiche non può scaturire solo da fatti eccezionali, blocco dei treni perché stracolmi, chiusura dei bagni, poche corse, etc., ma dovrebbe essere sempre alto per tentare di risolvere le problematiche che i cittadini lamentano oramai da molti anni.
In riferimento all’articolo pubblicato sulla Sicilia del 29 ottobre c.a. riferito alla celebrazione del consiglio provinciale con all’ordine del giorno i problemi di mobilità ferroviaria nel calatino.
E’ scontato il consiglio provinciale celebrato venerdì 28 ottobre c.a. dal quale è scaturita la proposta da parte dell’assessore provinciale ai trasporti, Orazio Pellegrino, di avviare un tavolo di confronto con la Regione Siciliana, Trenitalia, RFI, sindaci e sindacati.
Il tavolo di confronto che l’assessore Pellegrino propone non deve vedere presenti solamente gli enti preposti al miglioramento dei servizi in generale (Regione Siciliana, Trenitalia, RFI, sindacati, sindaci e forze politiche) ma deve essere necessaria la presenza di una rappresentanza dell’utenza che certamente conosce, a proprie spese, i problemi e le necessità reali per ottemperare ad un tempestivo miglioramento delle condizioni di viaggio intese come più vetture per garantire più posti a sedere ed assegnare più tracce orarie nella zona interessata.
Desideriamo fare notare che da un raffronto tra gli orari ufficiali di Trenitalia dell’anno 1996 con quelli attualmente in vigore, il treno impiegava meno tempo come percorrenza allora che allo stato attuale. Alcuni esempi:
anno 1996:
Il treno n.8579 che partiva da Catania alle 6.22 arrivava a Caltagirone alle 8.15 impiegando ore 1 e 53 minuti;
Il treno 8586 che partiva da Gela alle 14.20 arrivava a Catania alle 16.43 impiegando ore 2 e 23 minuti;
anno 2005:
Il treno n.8589 che parte da Catania alle 6.18 arriva a Caltagirone alle 8.28 con un tempo di percorrenza di ore 2.00;
Premesso che un sistema dei trasporti efficiente, efficace e di qualità rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia ed è, pertanto, fondamentale avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo, affinché si superi l’attuale condizione di arretratezza.
Il sistema dei trasporti in Sicilia, il trasporto pubblico locale, deve assolvere ad un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche indirizzate al sostegno dell’attività economiche e sociali dei cittadini, al riequilibrio territoriale ed alla riduzione della congestione del traffico e dell’inquinamento.
Concludiamo affermando che l’esigenza di avviare un tavolo di confronto non è una novità, noi del Comitato abbiamo chiesto all’Assessore Regionale Granata, già dal mese di gennaio di quest’anno un incontro dove poter suggerire strategie, miglioramenti e collaborare alla pianificazione di una buona parte degli orari.
Dobbiamo constatare che l’assessore regionale ai trasporti non ha voluto minimamente ascoltare chi, come noi, continua a dedicare gran parte del proprio tempo in nome di una partecipazione civica attiva e necessaria per dare senso al nostro essere cittadini e, nello specifico, volta a migliorare in primis i servizi di trasporto pubblico per il pendolare e poi per il tanto millantato “Viaggiatore” di cui il nostro assessore regionale va fiero e per lo spreco di risorse in KM/treno dei City Express che viaggiano quasi sempre vuoti, vedi la tratta Catania-Siracusa.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
mercoledì 26 ottobre 2005
Circolazione gratuita per le Forze dell'Ordine L.R. n.8/2005
Fiumefreddo di Sicilia 26 Ottobre 2005
Al Direttore del Trasporto Regionale di Trenitalia Ing. Giuseppe Trapani
All’Assessore Regionale ai Trasporti On. Dott. Fabio Granata
Al Direttore Generale del Dipartimento Trasporti Dott. Vincenzo Falgares
Oggetto: Applicazione L.R. n. 8/2005 e Circolare Ass.Reg. Trasporti n.6/2005
L’articolo 1 della nuova Legge Regionale n. 8 del 08 giugno 2005, ha disposto la “circolazione gratuita per motivo di servizio” degli appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo dei Vigili del Fuoco, al Corpo di Polizia Penitenziaria, al Corpo Forestale, alla Polizia Municipale e Provinciale sui mezzi di trasporto pubblico locale.
Il beneficio di legge emanato è regolamentato dalle direttive della Circolare dell’Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti n. 6 del 19 settembre 2005 pubblicata il 30 settembre 2005 ed avente efficacia il giorno successivo a quello della pubblicazione.
Allo stato attuale ci risulta che la direzione del trasporto regionale di Trenitalia non ha concesso questo beneficio, né ha portato a conoscenza dei fruitori quali siano le cause ostative per la non applicazione dei benefici della suddetta circolare sul mezzo di trasporto pubblico, per eccellenza ecologico, qual è il treno.
Nell’attesa di ricevere risposte esaustive da parte della Direzione regionale di Trenitalia e dal Signor Assessore regionale ai trasporti On. Fabio Granata si ricorda che tutti i beneficiari della L.R. n.8 hanno il diritto di ottenere risposte chiare e speriamo che queste arrivino in tempo per evitare che al danno segua la beffa dovendo fra qualche giorno gli stessi acquistare il titolo di viaggio relativo al mese di novembre.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Al Direttore del Trasporto Regionale di Trenitalia Ing. Giuseppe Trapani
All’Assessore Regionale ai Trasporti On. Dott. Fabio Granata
Al Direttore Generale del Dipartimento Trasporti Dott. Vincenzo Falgares
Oggetto: Applicazione L.R. n. 8/2005 e Circolare Ass.Reg. Trasporti n.6/2005
L’articolo 1 della nuova Legge Regionale n. 8 del 08 giugno 2005, ha disposto la “circolazione gratuita per motivo di servizio” degli appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo dei Vigili del Fuoco, al Corpo di Polizia Penitenziaria, al Corpo Forestale, alla Polizia Municipale e Provinciale sui mezzi di trasporto pubblico locale.
Il beneficio di legge emanato è regolamentato dalle direttive della Circolare dell’Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti n. 6 del 19 settembre 2005 pubblicata il 30 settembre 2005 ed avente efficacia il giorno successivo a quello della pubblicazione.
Allo stato attuale ci risulta che la direzione del trasporto regionale di Trenitalia non ha concesso questo beneficio, né ha portato a conoscenza dei fruitori quali siano le cause ostative per la non applicazione dei benefici della suddetta circolare sul mezzo di trasporto pubblico, per eccellenza ecologico, qual è il treno.
Nell’attesa di ricevere risposte esaustive da parte della Direzione regionale di Trenitalia e dal Signor Assessore regionale ai trasporti On. Fabio Granata si ricorda che tutti i beneficiari della L.R. n.8 hanno il diritto di ottenere risposte chiare e speriamo che queste arrivino in tempo per evitare che al danno segua la beffa dovendo fra qualche giorno gli stessi acquistare il titolo di viaggio relativo al mese di novembre.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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sabato 22 ottobre 2005
Precedenza treni espresso in ritardo
Egr. Direttore, Con la presente desidero chiedere per quale motivo un espresso in ritardo è autorizzato a far ritardare almeno 2 treni regionali. Mi riferisco alla precedenza che, fortunatamente in maniera saltuaria, viene data al treno 1939 a danno del 12809 e del 12804, ma anche del 3842 costretto (?) ad incrociare il 12809 nella stazione di Giarre.Siamo alle solite: l'espresso viene fatto passare a S. Teresa di Riva dopo un'attesa del 12809 di 5-7 minuti e altri 2-3 per la precedenza. Quello che non è chiaro è come mai non viene tenuta in considerazione non solo la normale prescrizione di priorità dei treni, ma anche la normale tabella di marcia dei tempi di percorrenza.L'espresso 1939 ha un tempo di percorrenza S.Teresa-Taormina di 12 minuti (mi avete spiegato che non è possibile impiegare di meno) e Taormina-Catania di 48 minuti, per un totale di 60 minuti.Il regionale 12809 impiega invece da manuale 65 minuti che, detraendo i 10 minuti di tempo perso per l'attesa dell'espresso e la precedenza, diventano 55. Colgo l'occasione per sollecitare l'inserimento di una vettura aggiuntiva sul 12809, dotato di sole 3 carrozze. A S.Teresa di Riva è già difficile prendere posto e tale dfficoltà diventa impossibilità nelle stazioni di S.Alessio Siculo e Letojanni. E proprio nella giornata odierna anche le persone salite a Fiumefreddo sono rimaste in piedi. Tra l'altro sarebbe assurdo monitorare il movimento viaggiatori, come al solito, nel periodo estivo e durante le vacanze natalizie o carnevalesche. Ringraziando anticipatamente per l'attenzione, porgo cordiali saluti.
Fabrizio Gemelli
Fabrizio Gemelli
giovedì 6 ottobre 2005
Precedenza treni espresso in ritardo
Egr. Direttore, Con la presente desidero chiedere per quale motivo un espresso in ritardo è autorizzato a far ritardare almeno 2 treni regionali. Mi riferisco alla precedenza che, fortunatamente in maniera saltuaria, viene data al treno 1939 a danno del 12809 e del 12804, ma anche del 3842 costretto (?) ad incrociare il 12809 nella stazione di Giarre.Siamo alle solite: l'espresso viene fatto passare a S. Teresa di Riva dopo un'attesa del 12809 di 5-7 minuti e altri 2-3 per la precedenza. Quello che non è chiaro è come mai non viene tenuta in considerazione non solo la normale prescrizione di priorità dei treni, ma anche la normale tabella di marcia dei tempi di percorrenza.L'espresso 1939 ha un tempo di percorrenza S.Teresa-Taormina di 12 minuti (mi avete spiegato che non è possibile impiegare di meno) e Taormina-Catania di 48 minuti, per un totale di 60 minuti.Il regionale 12809 impiega invece da manuale 65 minuti che, detraendo i 10 minuti di tempo perso per l'attesa dell'espresso e la precedenza, diventano 55. Colgo l'occasione per sollecitare l'inserimento di una vettura aggiuntiva sul 12809, dotato di sole 3 carrozze. A S.Teresa di Riva è già difficile prendere posto e tale dfficoltà diventa impossibilità nelle stazioni di S.Alessio Siculo e Letojanni. E proprio nella giornata odierna anche le persone salite a Fiumefreddo sono rimaste in piedi. Tra l'altro sarebbe assurdo monitorare il movimento viaggiatori, come al solito, nel periodo estivo e durante le vacanze natalizie o carnevalesche. Ringraziando anticipatamente per l'attenzione, porgo cordiali saluti.
Fabrizio Gemelli
Fabrizio Gemelli
martedì 20 settembre 2005
Insufficienza di posti a sedere sul treno 12809
Egr. Ing. Giuseppe Trapani, Le inoltro una foto scattata con un telefonino cellulare, stamattina sul 12809, appena salito sul treno alla stazione di S. Teresa di Riva. Praticamente il numero delle persone in salita alla stazione di S.Teresa di Riva, nel giro di 15 giorni si è moltiplicato di 9-10 volte, ed ho avuto modo di contare circa 180 (cento-ottanta) persone presenti sul marciapiede del binario 1, tutte salite sul 12809 (il 3876 era fortunatamente passato puntuale). La situazione che può vedere, è quella presentatasi all'ingresso di una delle carrozze, e a differenza di quanto può sembrare, le persone sono praticamente ferme (basta osservare gli studenti nella parte centrale). Sia il capotreno (quel signore sulla sinistra rimasto in piedi) che Rosario di Francesco, alle prese con la controlleria (che ci legge per conoscenza), possono confermare anche le enormi difficoltà di movimento delle persone che non hanno trovato posto, difficoltà venute meno con la fermate di Alcantara, e rientrate con quella di Giarre. Poichè una situazione di questo tipo, che ritengo sia stata già segnalata parecchie volte dal capotreno, si presume che duri per tutto il periodo scolastico, è necessaria nel più breve tempo possibile l'aggiunta di qualche vettura, da mantenere ogni anno almeno fino al mese di maggio. Certo di un suo accoglimento favorevole, porgo cordiali saluti.
Fabrizio Gemelli COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Fabrizio Gemelli COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
venerdì 10 giugno 2005
1 giugno 2005 "Chiusura bagni in 25 stazioni siciliane"
Fiumefreddo di Sicilia 10 giugno 2005
REGIONE SICILIANA
Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Assessore On.le dott. Fabio Granata - Fax 091347501
Dipartimento Generale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue - Fax 0917078098
R.F.I. SpA – Direzione Compartimentale Movimento
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta - Fax 0916034740
p.c. TRENITALIA - Divisione Trasporto Regionale
c.a. Ing. Giuseppe Trapani - Fax 091-6176691
Comune di Fiumefreddo di Sicilia
c.a. del Sindaco Sebastiano Nucifora - Fax 0957769022
On.le Assessore
desideriamo sottoporLe il disagio, non solo dei pendolari del trasporto regionale di Trenitalia sulla relazione Messina – Catania, ma di tutti i pendolari siciliani e non, per quanto sta accadendo dal 1 giugno 2005 in quasi tutte le stazioni ferroviarie.
La Direzione Compartimentale Movimento “ Terminali e Merci “ di Rete Ferroviaria Italiana ha già operato in 25 stazioni siciliane che non superano la movimentazione di almeno 200 viaggiatori giornalieri in salita e discesa, la chiusura delle vecchie ritirate e dei nuovi bagni a danno quasi certamente dell’igiene nei luoghi aperti al pubblico.
Vogliamo evidenziare, una volta per tutte, le continue disattenzioni da parte di Rete Ferroviaria Italiana affinché vengano tutelati gli interessi non solo dei maggiori fruitori del trasporto pubblico ferroviario di Trenitalia, quali i pendolari, ma anche di tutti quei turisti che in questo periodo verranno a visitare i nostri territori utilizzando il treno e che vengono danneggiati da inopportuni provvedimenti quali la chiusura dei bagni nelle stazioni, la chiusura delle sale d’attesa, la mancanza di panchine ai binari, l’indecenza delle aree attigue al sedime ferroviario le stazioni piene di erbacce e di vari materiali di risulta, etc..
Il nostro rammarico per tali disservizi è grande perché, mentre la Carta dei Servizi di Trenitalia ci riserva dei diritti, Rete Ferroviaria Italiana con i vari provvedimenti ed indirizzi nazionali li disattende.
Questi disservizi ci penalizzano, queste disattenzioni mettono in discussione l’attuale sistema dei trasporti, che se da un lato assicura la convenienza, l’economicità, la sicurezza di viaggiare dall’altro non assicura sempre la pulizia, il comfort e la puntualità del servizio stesso, penalizzando fortemente quell’utenza che dovrebbe avvalersi di una mobilità efficiente ed efficace per i propri spostamenti, siano essi per motivi di lavoro, studio, svago o altro.
Confidiamo nella Sua Autorevolezza, On.le Assessore Granata, affinché intervenga presso Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria, per fare rispettare i diritti di quell’utenza che giornalmente adopera i mezzi di trasporto pubblici e che paga, in anticipo, per un servizio che molte delle volte lascia a desiderare sia nella qualità e puntualità che nell’efficienza.
Occorre, infine, capire e stabilire allo stato attuale, quali servizi spettano agli utenti siano essi lavoratori, studenti, turisti o altro nelle stazioni grandi, piccole e impresenziate.
Riteniamo, ormai, non prorogabile l’avvio di tutte quelle attività tese a garantire agli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico ferroviario, nell’ambito della Regione Siciliana, trasparenza ed informazione; chiediamo, inoltre, un incontro per fare presente le nostre richieste e dare i nostri suggerimenti in merito alla programmazione degli orari per il 2006, al fine di riuscire a stabilire una fattiva collaborazione per migliorare i servizi e soddisfare le attese della clientela.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
REGIONE SICILIANA
Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Assessore On.le dott. Fabio Granata - Fax 091347501
Dipartimento Generale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue - Fax 0917078098
R.F.I. SpA – Direzione Compartimentale Movimento
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta - Fax 0916034740
p.c. TRENITALIA - Divisione Trasporto Regionale
c.a. Ing. Giuseppe Trapani - Fax 091-6176691
Comune di Fiumefreddo di Sicilia
c.a. del Sindaco Sebastiano Nucifora - Fax 0957769022
On.le Assessore
desideriamo sottoporLe il disagio, non solo dei pendolari del trasporto regionale di Trenitalia sulla relazione Messina – Catania, ma di tutti i pendolari siciliani e non, per quanto sta accadendo dal 1 giugno 2005 in quasi tutte le stazioni ferroviarie.
La Direzione Compartimentale Movimento “ Terminali e Merci “ di Rete Ferroviaria Italiana ha già operato in 25 stazioni siciliane che non superano la movimentazione di almeno 200 viaggiatori giornalieri in salita e discesa, la chiusura delle vecchie ritirate e dei nuovi bagni a danno quasi certamente dell’igiene nei luoghi aperti al pubblico.
Vogliamo evidenziare, una volta per tutte, le continue disattenzioni da parte di Rete Ferroviaria Italiana affinché vengano tutelati gli interessi non solo dei maggiori fruitori del trasporto pubblico ferroviario di Trenitalia, quali i pendolari, ma anche di tutti quei turisti che in questo periodo verranno a visitare i nostri territori utilizzando il treno e che vengono danneggiati da inopportuni provvedimenti quali la chiusura dei bagni nelle stazioni, la chiusura delle sale d’attesa, la mancanza di panchine ai binari, l’indecenza delle aree attigue al sedime ferroviario le stazioni piene di erbacce e di vari materiali di risulta, etc..
Il nostro rammarico per tali disservizi è grande perché, mentre la Carta dei Servizi di Trenitalia ci riserva dei diritti, Rete Ferroviaria Italiana con i vari provvedimenti ed indirizzi nazionali li disattende.
Questi disservizi ci penalizzano, queste disattenzioni mettono in discussione l’attuale sistema dei trasporti, che se da un lato assicura la convenienza, l’economicità, la sicurezza di viaggiare dall’altro non assicura sempre la pulizia, il comfort e la puntualità del servizio stesso, penalizzando fortemente quell’utenza che dovrebbe avvalersi di una mobilità efficiente ed efficace per i propri spostamenti, siano essi per motivi di lavoro, studio, svago o altro.
Confidiamo nella Sua Autorevolezza, On.le Assessore Granata, affinché intervenga presso Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria, per fare rispettare i diritti di quell’utenza che giornalmente adopera i mezzi di trasporto pubblici e che paga, in anticipo, per un servizio che molte delle volte lascia a desiderare sia nella qualità e puntualità che nell’efficienza.
Occorre, infine, capire e stabilire allo stato attuale, quali servizi spettano agli utenti siano essi lavoratori, studenti, turisti o altro nelle stazioni grandi, piccole e impresenziate.
Riteniamo, ormai, non prorogabile l’avvio di tutte quelle attività tese a garantire agli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico ferroviario, nell’ambito della Regione Siciliana, trasparenza ed informazione; chiediamo, inoltre, un incontro per fare presente le nostre richieste e dare i nostri suggerimenti in merito alla programmazione degli orari per il 2006, al fine di riuscire a stabilire una fattiva collaborazione per migliorare i servizi e soddisfare le attese della clientela.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
lunedì 31 gennaio 2005
Rete Ferroviaria disattende l'art.7 "Graduatoria Importanza treni"
Fiumefreddo di Sicilia 31 gennaio 2005
REGIONE SICILIA
Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Assessore On.le dott. Fabio Granata - Fax 091347501
REGIONE SICILIA
Dipartimento Generale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue - Fax 0917078098
R.F.I. SpA - DIREZIONE COMPARTIMENTALE MOVIMENTO
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta - Fax 0916034740
p.c. TRENITALIA - Divisione Trasporto Regionale
c.a. Ing. Giuseppe Trapani - Fax 091-6176691
On.le Assessore
desideriamo sottoporLe i molti i disagi, dei pendolari del trasporto regionale di Trenitalia sulla relazione Messina - Catania e viceversa a partire dalle ore 05.50.
Succede ormai spesso che per colpa del treno espresso 823, in molte occasioni in ritardo oltre i 20/30 minuti, venga causato un enorme disagio ai pendolari di tutto il comprensorio ionico in direzione Catania e Messina visto l’orario di punta, ritardo che si ripercuote sulla perdita delle varie coincidenze con altri mezzi di trasporto e sugli enormi ritardi da recuperare nei posti di lavoro.
Vogliamo segnalare, una volta per tutte,le disattenzioni da parte dei Dirigenti Centrali del Movimento di competenza che fanno capo a R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), affinché vengano finalmente tutelati gli interessi dei maggiori fruitori, quali i pendolari, del trasporto pubblico ferroviario regionale di Trenitalia, che di solito vengono danneggiati da inopportuni provvedimenti da parte degli stessi, con la non applicazione dell’Art. 7 della Prefazione Generale all’Orario di Servizio di R.F.I. in merito alla Graduatoria d’importanza dei treni.
Vogliamo fare presente quanto enunciato nell’Art. 7 al comma 3 della Prefazione Generale all’Orario di Servizio di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) che alleghiamo in copia:
Agli effetti della risoluzione dei conflitti in caso di precedenze o incroci di treni in ritardo, dovrà applicarsi di norma la seguente graduatoria di importanza dei treni, determinata dal tipo di traccia oraria utilizzata(Tabella 3), tenendo comunque conto, nella gestione della circolazione, dei treni più prossimi al termine di corsa o al primo dei seguenti grandi impianti di interscambio fra i principali sistemi nazionali ed internazionali.
Nelle fasce orario di punta del traffico pendolare (di norma dalle ore 06 alle ore 09 e dalle ore 17 alle ore 19) i treni che utilizzano tracce IR, DIR, REG e MET sono da considerare in graduatoria d’importanza 1.
Avevamo avuto garanzie che almeno i treni delle fasce orarie pendolari sarebbero stati garantiti, invece non è stato così, infatti volendo citare ad esempio l’ultima settimana del mese tre sono stati i giorni ed esattamente il 24, 28 ed il 31 gennaio che hanno procurato enormi
disagi all’utenza pendolare del treno 12803 e del treno 3876 sempre grazie alla non osservata graduatoria di importanza dei treni.
Il nostro rammarico per tali disservizi è grande, perché se da un lato la Carta dei Servizi di Trenitalia ci riserva dei diritti, dall’altro Rete Ferroviaria Italiana con i vari Dirigenti Centrali del Movimento, li disattende.
Egregio Assessore abbiamo, già in passato, segnalato tali disservizi da parte di R.F.I., ma ad oggi nessuno è intervenuto per migliorare il servizio nelle sue peculiarità e nulla è cambiato in favore di chi, per scelta ahimè è costretto giornalmente ad adoperare il mezzo treno, per eccellenza il mezzo di trasporto più ecologico.
I ripetuti ritardi che si sono verificati sulla tratta Messina-Catania e viceversa, costituiscono inadempienza da parte dell’Impresa Ferroviaria rispetto all’obbligo che è stato assunto all’atto della stipula del contratto di trasporto cui si riferisce l’abbonamento o il titolo di viaggio.
Chiediamo, inoltre, una maggiore correttezza nei confronti dell’utenza in generale, con particolare riguardo ai pendolari del trasporto regionale di Trenitalia, assicurando loro il rimborso nei casi in cui il treno ritardi, rimborso, ad oggi, destinato solo ai fruitori della Divisione Passeggeri, e forse non è un caso che la priorità durante i viaggi venga data da R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), solo ed ai treni della Divisione Passeggeri.
Sembra, infatti, che l’utenza pendolare del Trasporto regionale non abbia gli stessi diritti, che sono stati riservati solo all’utenza della Divisione Passeggeri.
Non è più possibile continuare a subire passivamente disservizi e relativi danni, da un servizio che viene invece pagato anticipatamente.
Questi disservizi ci penalizzano, queste disattenzioni mettono in discussione l’attuale sistema dei trasporti, che se da un lato assicura la convenienza, l’economicità, la sicurezza di viaggiare dall’altro non assicura sempre la pulizia, il comfort e la puntualità del servizio stesso ma, penalizza fortemente quell’utenza che della mobilità efficiente ed efficace, ne debba effettivamente avvalersi per i propri spostamenti, siano essi per motivi di lavoro, studio, svago o altro.
Non vorremmo iniziare anche in Sicilia, così come sta succedendo da qualche mese al nord Italia, a paralizzare bloccando, una volta per tutte quel servizio ferroviario pubblico che disattende quel minimo di garanzia nei confronti di un’utenza sempre più crescente, sia nella qualità che nella puntualità.
Ci sembra veramente strano che per essere ascoltati dalle Istituzioni occorre prima paventare un blocco dell’attività ferroviaria, allo scopo di, subito dopo, potersi sedere attorno ad un tavolo, magari a pianificare e/o a risolvere i vari disservizi.
Confidiamo nella Sua Autorevolezza, On.le Assessore Granata, affinché intervenga presso R.F.I. Rete Ferroviaria Italiana, Gestore delle Infrastruttura Ferroviaria, per fare rispettare i diritti di quell’utenza che giornalmente adopera i mezzi di trasporto pubblici e che paga, in anticipo, per un servizio che molte delle volte lascia a desiderare sia nella qualità, puntualità, che nell’efficienza.
Riteniamo, ormai, non prorogabile l’avvio di tutte quelle attività tese a garantire agli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico ferroviario, nell’ambito della Regione Siciliana, trasparenza ed informazione, chiediamo, inoltre, un incontro dove poter fare presente le nostre richieste, i nostri suggerimenti e, se Ella lo riterrà opportuno, un’eventuale collaborazione alla redazione di eventuali direttive affinché l’obiettivo di tutti, sia quello di fornire servizi che soddisfino le attese del cliente.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
REGIONE SICILIA
Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Assessore On.le dott. Fabio Granata - Fax 091347501
REGIONE SICILIA
Dipartimento Generale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue - Fax 0917078098
R.F.I. SpA - DIREZIONE COMPARTIMENTALE MOVIMENTO
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta - Fax 0916034740
p.c. TRENITALIA - Divisione Trasporto Regionale
c.a. Ing. Giuseppe Trapani - Fax 091-6176691
On.le Assessore
desideriamo sottoporLe i molti i disagi, dei pendolari del trasporto regionale di Trenitalia sulla relazione Messina - Catania e viceversa a partire dalle ore 05.50.
Succede ormai spesso che per colpa del treno espresso 823, in molte occasioni in ritardo oltre i 20/30 minuti, venga causato un enorme disagio ai pendolari di tutto il comprensorio ionico in direzione Catania e Messina visto l’orario di punta, ritardo che si ripercuote sulla perdita delle varie coincidenze con altri mezzi di trasporto e sugli enormi ritardi da recuperare nei posti di lavoro.
Vogliamo segnalare, una volta per tutte,le disattenzioni da parte dei Dirigenti Centrali del Movimento di competenza che fanno capo a R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), affinché vengano finalmente tutelati gli interessi dei maggiori fruitori, quali i pendolari, del trasporto pubblico ferroviario regionale di Trenitalia, che di solito vengono danneggiati da inopportuni provvedimenti da parte degli stessi, con la non applicazione dell’Art. 7 della Prefazione Generale all’Orario di Servizio di R.F.I. in merito alla Graduatoria d’importanza dei treni.
Vogliamo fare presente quanto enunciato nell’Art. 7 al comma 3 della Prefazione Generale all’Orario di Servizio di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) che alleghiamo in copia:
Agli effetti della risoluzione dei conflitti in caso di precedenze o incroci di treni in ritardo, dovrà applicarsi di norma la seguente graduatoria di importanza dei treni, determinata dal tipo di traccia oraria utilizzata(Tabella 3), tenendo comunque conto, nella gestione della circolazione, dei treni più prossimi al termine di corsa o al primo dei seguenti grandi impianti di interscambio fra i principali sistemi nazionali ed internazionali.
Nelle fasce orario di punta del traffico pendolare (di norma dalle ore 06 alle ore 09 e dalle ore 17 alle ore 19) i treni che utilizzano tracce IR, DIR, REG e MET sono da considerare in graduatoria d’importanza 1.
Avevamo avuto garanzie che almeno i treni delle fasce orarie pendolari sarebbero stati garantiti, invece non è stato così, infatti volendo citare ad esempio l’ultima settimana del mese tre sono stati i giorni ed esattamente il 24, 28 ed il 31 gennaio che hanno procurato enormi
disagi all’utenza pendolare del treno 12803 e del treno 3876 sempre grazie alla non osservata graduatoria di importanza dei treni.
Il nostro rammarico per tali disservizi è grande, perché se da un lato la Carta dei Servizi di Trenitalia ci riserva dei diritti, dall’altro Rete Ferroviaria Italiana con i vari Dirigenti Centrali del Movimento, li disattende.
Egregio Assessore abbiamo, già in passato, segnalato tali disservizi da parte di R.F.I., ma ad oggi nessuno è intervenuto per migliorare il servizio nelle sue peculiarità e nulla è cambiato in favore di chi, per scelta ahimè è costretto giornalmente ad adoperare il mezzo treno, per eccellenza il mezzo di trasporto più ecologico.
I ripetuti ritardi che si sono verificati sulla tratta Messina-Catania e viceversa, costituiscono inadempienza da parte dell’Impresa Ferroviaria rispetto all’obbligo che è stato assunto all’atto della stipula del contratto di trasporto cui si riferisce l’abbonamento o il titolo di viaggio.
Chiediamo, inoltre, una maggiore correttezza nei confronti dell’utenza in generale, con particolare riguardo ai pendolari del trasporto regionale di Trenitalia, assicurando loro il rimborso nei casi in cui il treno ritardi, rimborso, ad oggi, destinato solo ai fruitori della Divisione Passeggeri, e forse non è un caso che la priorità durante i viaggi venga data da R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), solo ed ai treni della Divisione Passeggeri.
Sembra, infatti, che l’utenza pendolare del Trasporto regionale non abbia gli stessi diritti, che sono stati riservati solo all’utenza della Divisione Passeggeri.
Non è più possibile continuare a subire passivamente disservizi e relativi danni, da un servizio che viene invece pagato anticipatamente.
Questi disservizi ci penalizzano, queste disattenzioni mettono in discussione l’attuale sistema dei trasporti, che se da un lato assicura la convenienza, l’economicità, la sicurezza di viaggiare dall’altro non assicura sempre la pulizia, il comfort e la puntualità del servizio stesso ma, penalizza fortemente quell’utenza che della mobilità efficiente ed efficace, ne debba effettivamente avvalersi per i propri spostamenti, siano essi per motivi di lavoro, studio, svago o altro.
Non vorremmo iniziare anche in Sicilia, così come sta succedendo da qualche mese al nord Italia, a paralizzare bloccando, una volta per tutte quel servizio ferroviario pubblico che disattende quel minimo di garanzia nei confronti di un’utenza sempre più crescente, sia nella qualità che nella puntualità.
Ci sembra veramente strano che per essere ascoltati dalle Istituzioni occorre prima paventare un blocco dell’attività ferroviaria, allo scopo di, subito dopo, potersi sedere attorno ad un tavolo, magari a pianificare e/o a risolvere i vari disservizi.
Confidiamo nella Sua Autorevolezza, On.le Assessore Granata, affinché intervenga presso R.F.I. Rete Ferroviaria Italiana, Gestore delle Infrastruttura Ferroviaria, per fare rispettare i diritti di quell’utenza che giornalmente adopera i mezzi di trasporto pubblici e che paga, in anticipo, per un servizio che molte delle volte lascia a desiderare sia nella qualità, puntualità, che nell’efficienza.
Riteniamo, ormai, non prorogabile l’avvio di tutte quelle attività tese a garantire agli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico ferroviario, nell’ambito della Regione Siciliana, trasparenza ed informazione, chiediamo, inoltre, un incontro dove poter fare presente le nostre richieste, i nostri suggerimenti e, se Ella lo riterrà opportuno, un’eventuale collaborazione alla redazione di eventuali direttive affinché l’obiettivo di tutti, sia quello di fornire servizi che soddisfino le attese del cliente.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
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lunedì 29 novembre 2004
Ritardi del treno 12803 del mese di novembre
Con la presente, desidero segnalare che il treno regionale 12803 Messina Catania dal 1° novembre 2004 ad oggi è arrivato a Catania con un ritardo superiore ai 5 minuti nei seguenti giorni:
03/11 arrivo a Catania 7,45 - 04/11 arrivo a Catania 7,46 - 08/11 arrivo a Catania 7,47
09/11 arrivo a Catania 7,43 - 11/11 arrivo a Catania 7,54 (partenza da Alcantara 7,08)
15/11 arrivo a Catania 7,54 - 24/11 arrivo a Catania 7,51 (partenza da Alcantara 7,02) Preciso che l'orario rilevato è sempre arrotondato per difetto e sono esclusi sia il giorno dello sciopero che i giorni di sabato (per me non lavorativo).
Risulta inoltre evidente che il vostro precedente dato virtuale fornitomi di 7 volte di ritardo superiore ai 5 minuti su 70 rilevazioni è alquanto distante dai dati effettivi... oppure siamo tutti noi pendolari ad avere "sempre" l'orologio avanti?Inutile dirvi ancora una volta che è frequente vedere transitare il treno espresso 823 dalla stazione di Santa Teresa di Riva alla 6,30, con enormi disagi anche per i pendolari del regionale 12800.
Colgo inoltre l'occasione per segnalare che il 3890 nella giornata del 25/11 è arrivato al binario 2, con trasbordo dei viaggiatori e conseguente partenza dal binario 3 (comunicato alle 18,37), e che nella giornata del 26/11 è stato inspiegabilmente soppresso il 12822.
Cordiali Saluti Fabrizio Gemelli
03/11 arrivo a Catania 7,45 - 04/11 arrivo a Catania 7,46 - 08/11 arrivo a Catania 7,47
09/11 arrivo a Catania 7,43 - 11/11 arrivo a Catania 7,54 (partenza da Alcantara 7,08)
15/11 arrivo a Catania 7,54 - 24/11 arrivo a Catania 7,51 (partenza da Alcantara 7,02) Preciso che l'orario rilevato è sempre arrotondato per difetto e sono esclusi sia il giorno dello sciopero che i giorni di sabato (per me non lavorativo).
Risulta inoltre evidente che il vostro precedente dato virtuale fornitomi di 7 volte di ritardo superiore ai 5 minuti su 70 rilevazioni è alquanto distante dai dati effettivi... oppure siamo tutti noi pendolari ad avere "sempre" l'orologio avanti?Inutile dirvi ancora una volta che è frequente vedere transitare il treno espresso 823 dalla stazione di Santa Teresa di Riva alla 6,30, con enormi disagi anche per i pendolari del regionale 12800.
Colgo inoltre l'occasione per segnalare che il 3890 nella giornata del 25/11 è arrivato al binario 2, con trasbordo dei viaggiatori e conseguente partenza dal binario 3 (comunicato alle 18,37), e che nella giornata del 26/11 è stato inspiegabilmente soppresso il 12822.
Cordiali Saluti Fabrizio Gemelli
giovedì 15 luglio 2004
Ritardi ingiustificati e cattiva informazione
/Ciao Giosuè, Volevo portarti a conoscenza che per tutta la scorsa settimana, ma soprattutto (ed anche) in questa, ho dovuto convivere con ritardi ferroviari ingiustificati, cattiva informazione alla stazione di Catania, treni sporchissimi....Nella scorsa settimana il treno 12803 si è presentato con quel solito materiale "dei puffi", con porte guaste, tendine strappate, sportelli di quadri elettrici scassati e/o aperti, tappezzerie sporchissime, tanto che ho voluto fare delle fotografie che ti farò avere a breve (insieme a quelle effettuate sul 3888, partito negli stessi giorni in condizioni luride).Il treno 3890, ha "ripreso" a ritardare nuovamente, partendo da Catania, anzichè da Siracusa, con un altro materiale o con il trasbordo di persone. Ad esempio giorno 08 luglio è partito da Catania con 20 minuti di ritardo, a seguito della mancanza di materiale, mentre da Siracusa è stato effettuato un autobus sostitutivo (???).Giorno 13 luglio invece, il ritardo del 3890 è stato di ben 40 minuti. Al solito l'espresso 1922 ha avuto la precedenza sebbene in buon ritardo, tanto che il 3890 partendo da Catania alle 19,20, è arrivato ad Acireale alle 19,35... ma qui inutile aprire la solita polemica considerando che il 3890 e l'espresso 1922 fanno pressappoco le stesse fermate... e non solo... ti invito ad osservare che il tempo di percorrenza nella tratta Siracusa-Messina, del diretto 3890 e dell'espresso 1922, differisce solo di 5 minuti !!!!!Riguardo all'informazione, il 3890 era stato annunciato inizialmente con 5 minuti di ritardo, poi con 10, poi con 20, poi con 30, poi viene annunciato che partiva dal binario 3.... ma ci prendono in giro???Per quanto riguarda il 12803, come hai avuto modo di vedere anche tu, ultimamente è sempre in ritardo (tranne qualche rara volta), ma il 14 luglio l'organizzazione ferroviaria ha superato se stessa: il 12803 parte da Messina già con un ritardo di 10 minuti e arriva a Santa Teresa di Riva alle 6,35, dopo aver dato la solita comoda precedenza all'espresso 823, ma anche dopo aver fatto attendere a Santa Teresa il povero treno 12800 entrato in stazione alle 6.20.Il treno 12803 arriva a Sant'Alessio e da qui riparte alle 6.48, ancora per una precedenza a "non so quale" treno espresso che supera il nostro treno regionale. A questo punto mi viene spontaneo aprire una parentesi... il 12800 era ancora a Santa Teresa di Riva????Comunque... il 12803 riparte e lascia la stazione di Letojanni alle 6.56 e quella di Taormina alle 7,10, dopo aver incrociato un altro treno... SalutiFabrizio Gemelli
giovedì 12 febbraio 2004
Ancora ritardi e disservizi con il treno 3890
/02Egr. Direttore Giuseppe Trapani Ancora una volta, nella giornata di ieri 10 febbraio, la partenza da Catania del treno 3890 è stata caratterizzata da una serie di disservizi, ovviamente e come sempre indipendenti dall'andamento dell'espresso 1922 che lo precede (i fatti e i numeri lo dimostrano). La partenza è stata annunciata al binario 7, dove era presente un treno fermo e chiuso. Qui al vento e al freddo (visto che mi trovavo più vicino al mare che alla stazione) ho atteso sullo stesso marciapiede (binario 6) il "trenino" 3890 proveniente da Siracusa, in ritardo, dotato di due sole carrozze e stracarico (come sempre) di persone. Dopo il trasbordo e la successiva preparazione del materiale (fortunatamente più capiente) ci siamo accomodati sul nuovo treno, e solo alle 19,14 siamo riusciti a partire da Catania, ovvero dopo aver anche atteso l'ingresso in stazione di un treno merci proveniente da Messina... probabilmente per le ferrovie dello stato, il 3890 è meno importante di un carro bestiame... Ho avuto anche modo di contare, solo sulla carrozza dove mi trovavo, oltre 50 persone e non mi sembra azzardato dire che sul treno ne erano presenti 150 ! Cosa si sta facendo per riportare alla normalità (come 2 - 3 anni fa) l'andamento del treno 3890, visto e considerato l'enorme e variegato flusso di viaggiatori che giornalmente se ne serve ? Colgo inoltre l'occasione (e non mancherò di ufficializzare il caso in altre sedi) per chiederLe i tempi di ripristino ad un congruo orario della partenza da Catania del treno 3888, che con la nuova programmazione oraria è stato anticipato, con l'unica giustificazione di far perdere (o non far prendere, scegliete Voi) il treno ai pendolari, che uscendo da lavoro alle 14,00-14,05 rischiano di perdere il treno, vagando per oltre 3 ore a Catania in attesa del successivo. Cordiali Saluti Fabrizio Gemelli
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