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sabato 4 maggio 2013

Enormi disagi e disservizi per un incendio tra le stazioni di Scaletta Zanclea e Giampilieri

Video TGR Sicilia: http://www.youtube.com/watch?v=2czdxWPIVq0
Mi corre l’obbligo ritornare sul fatidico venerdì di Trenitalia di ieri 3 maggio 2013, non tanto sui dati raccolti relativi agli enormi ritardi ma su come è stato gestito il problema della circolazione e degli enormi e gravi disagi procurati a migliaia di pendolari.
L’inghippo, il problema, il guasto ci può stare sono mezzi, ma non è stato un guasto al treno bensì un incendio divampato lungo la linea ferrata tra la stazione di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Pare che l’incendio sia scoppiato verso le 14.30 circa ed immediatamente è stata disattivata, opportunamente, la circolazione ferroviaria tra le due stazioni.
Quello che, a parer nostro,  invece non è stato preso in doverosa considerazione da parte della dirigenza del movimento di Trenitalia è la tempestiva informazione all’utenza. E’ proprio in questi casi che la dirigenza del movimento deve mettere in atto tutti gli adempimenti per non creare enormi disagi e disservizi all’utenza ma non è stato proprio così. Occorreva, così come viene acclarato nella Carta dei Servizi di Trenitalia, dare la tempestiva informazione all’utenza con molta chiarezza comunicando loro: “C’è un impedimento alla circolazione dei treni, non sappiamo quando ci sarà possibile ripristinarlo…” , e con questo annuncio Trenitalia avrebbe ottemperato alla tempestiva informazione, lasciando libera tutta l’utenza di decidere, se continuare ad aspettare un treno che non arriva o poter invece, decidere di adoperarsi, per far rientro a casa, a trovare altri mezzi pubblici alternativi.
Tornando ai fatti di ieri, la ciliegina sulla torta. Del treno 12886 delle 20.46, ultimo treno che collega Catania con Messina, non vi era traccia ne al binario assegnato, ne al tabellone del binario. Alle 20.45 circa arriva al binario tre un treno da Messina, qualcuno ci conferma che è il 12886 e che partirà alle 20.55, subito dopo compaiono sul tabellone del terzo binario i primi 10 minuti di ritardo che da li a poco diventeranno 20 poi 30 poi 40 fino ad arrivare a 85 minuti di ritardo, tenuto conto che nessuno, sino a quel momento, aveva dato spiegazioni e/o informazioni  su come o quando il treno sarebbe partito. Alla 23.00 qualcuno pensa bene di istituire un bus sostitutivo al treno 12886 che doveva partire alle 20.46. Al danno la beffa per tutta quella gente che era partita alle 5 del mattino di venerdì per far rientro a casa propria alle due e tre di sabato 4 maggio 2013.
Riteniamo doveroso che vengano presi seri provvedimenti nei confronti di chi non ha saputo gestire l’emergenza del fatidico venerdì 3 maggio 2013, tenuto conto che sono trascorsi oltre 6 ore dall’interruzione della circolazione, lasciando migliaia di persone allo sbando su tutta la dorsale ionica. Restiamo disponibili per i pendolari che lo desiderano far tutelare i propri interessi presso le sedi opportune scrivendo una mail a comitato pendolari@gmail.com

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Me-Ct-Sr



domenica 20 gennaio 2013

Treni «lumaca», disagi per i pendolari Brutta sorpresa alla stazione.

Un convoglio diretto a Catania è stato soppresso. E sui vagoni come le «sardine»
Disagi si sono registrati, ieri mattina, per i pendolari che si recano a Catania con il treno, per via di un convoglio soppresso e di altri due che sono arrivati alla stazione ferroviaria di Giarre-Riposto in ritardo.
«Il treno delle 6,22- racconta una pendolare, Agata Cardillo -! viaggiava con un'ora e 20 minuti di ritardo; il treno delle 7,11 è stato soppresso e il treno delle 7,39 è arrivato pure in ritardo. I disagi sono frequenti, ma stavolta è stato più eclatante. Questi ritardi sono soprattutto insidiosi, quando bisogna poi prendere altri mezzi di trasporto pubblico ad un dato orario».
Il treno, ultimamente, ha aumentato i propri utenti: «Probabilmente - racconta Agata Cardillo - da quando è aumento il prezzo della benzina i pendolari sono aumentati. Tant'è che ogni mattina, anche per trovare un parcheggio vicino alla stazione, bisogna arrivare presto. I treni, però, non sono abbastanza capienti; la mattina, ad esempio, il treno delle 7,39 a Giarre si riempie e i passeggeri che salgono ad Acireale restano in piedi per tutto il viaggio, sino alla stazione di Catania. Talvolta restano in piedi anche i pendolari che salgono sul treno nella stazione di Guardia».
Un'altra pendolare, Enza Rosano, spiega altri inconvenienti: «Non prendo semp! re lo stesso treno, ma mi hanno riferito che ci sono dei probl! emi più frequenti su alcune linee rispetto che su altre.
Quando capita che un treno viene soppresso, il problema più grosso è che lo veniamo a sapere all'ultimo momento e nell'attesa non si sa cosa fare.
È capitato che sul display venissero aggiornati i minuti di ritardo, ma poi alla fine è stato comunicato che il treno era stato soppresso».
Anche Enza Rosano testimonia che il treno viaggia pieno di passeggeri: «I treni sono spesso stracolmi - dice - e quando si fermano nelle altre stazioni, si verifica una calca».
L'ufficio stampa Sicilia delle Ferrovie dello Stato, in proposito precisa che le informazioni al pubblico dei tabelloni sono collegati direttamente alla marcia dei treni e riportano sia dati reali che dati previsionali relativi all'eventuale ritardo. Riguardo alle soppressioni, la comunicazione al pubblico viene fornita quando c'è un'informazione certa, completa e chiara.
Riguardo all'esigenza di altri treni, esigenza presente in tutta l'Itali! a, a ottobre Trenitalia ha aggiudicato una gara per la fornitura di 70 elettrotreni, una tranche dei circa 3 miliardi di euro d'investimenti complessivi dedicati al trasporto regionale.
Maria Gabriella Leonardi - Venerdì 18 Gennaio 2013 Catania (Provincia) Pagina 36 

martedì 27 novembre 2012

Treni fermi per furto di rame - Rubati cavi che «informano» sulla circolazione ferroviaria: blocco e disagi

La Sicilia - Martedì 27 Novembre 2012 Prima Catania Pagina 25
Mattinata da dimenticare, quella di ieri, per i viaggiatori e, più nel dettaglio, per i pendolari che dovevano spostarsi in treno da e verso Catania in direzione o provenienti da altre località della Sicilia.
Durante la notte precedente, infatti, una banda di ladri ha preso di mira il tratto ferroviario fra Ognina e Cannizzaro! , appropriandosi di un ingente quantitativo di cavi di rame, destinati ad essere «spellati» della guaina e rivenduti in quel mercato clandestino che, purtroppo, non conosce crisi e continua ad «incoraggiare», di conseguenza, questo genere di illegalità.
E' ovvio che anche questa volta non sono mancati i disagi, anche se, rispetto ad altre occasioni (strade al buio, telefoni muti, ascensori bloccati), stavolta i problemi sono stati di altro tenore. In pratica, come detto prima, è stata paralizzata l'attività ferroviaria, visto che i cavi sottratti sono necessari al funzionamento dei sistemi tecnologici per il controllo della circolazione.
Non a caso il furto è stato scoperto dalle squadre tecniche di Rete Ferroviarie Italiana, intervenuti in seguito alle anomalie registrate in sala operativa.
I tecnici hanno lavorato lungamente per ripristinare le condizioni di normalità anche per quel che riguarda la circolazione dei treni, ma in questi casi l'effetto domino è i! nevitabile e chi doveva spostarsi con il treno ha dovuto front! eggiare non poche difficoltà. Al punto tale che alle 12,30 il coordinatore del comitato pendolari, Giosué Malaponti, ha inviato una dettagliata nota in cui erano annotati i ritardi - lievi e consistenti (fino a ottanta minuti) - dei treni, tre dei quali sono stati soppressi: il Taormina-Catania delle 8,32, il Catania-Messina delle 6,45 e il Siracusa-Taormina delle 6,05, soppresso a Catania.
«Sta diventando sempre più difficile mantenere lo standard della puntualità dei treni in Sicilia - si legge in una nota dello stesso comitato - e nella stazione centrale di Catania i ritardi non si contano più: interruzioni, guasti agli scambi che bloccano la circolazione e ora anche il furto di rame. Non ci stancheremo mai di dire che Ferrovie in Sicilia è uguale a disservizi. E ciò nonostante le lamentele, i disagi e i disservizi che noi pendolari dobbiamo quotidianamente sopportare e sui quali non interviene mai nessuno a difesa dell'utenza. Non bastano i problemi ai locomotori ch! e molte delle volte restano in panne perché ormai vetusti, ci si mette anche il furto di rame a penalizzare ancor di più il trasporto ferroviario regionale. Dopo un'estate calda in tema ferroviario, fatta di ritardi e carenza di comfort, nonché di inefficienza relativa alla mancata tempestiva informazione alla clientela sia a bordo sia nelle varie stazioni, il trasporto ferroviario siciliano sembra proprio che abbia serie difficoltà a garantire l'efficienza e l'efficacia». c. m.


lunedì 26 novembre 2012

Ritardi e soppressioni penalizzano i pendolari


"Sta diventando sempre più difficile mantenere lo standard della puntualità dei treni in Sicilia". A protestare è il Comitato pendolari siciliani, che lamenta i tanti disagi e disservizi delle ferrovie regionali, in modo particolare sulla tratta Me-Ct-Sr. "Nella stazione centrale di Catania – prosegue il coordinatore dei pendolari Giosuè Malaponti, i ritardi non si contano più: interruzioni, guasti agli scambi che bloccano la circolazione, e ci mancava anche il furto di rame". Non ci stancheremo mai di dire Ferrovie in Sicilia? Uguale disservizi. Un connubio che in Sicilia sembra sempre di più rafforzarsi nonostante le lamentele, i disagi e i disservizi che noi pendolari dobbiamo quotidianamente sopportare, e sui quali non interviene mai nessuno a difesa dell’utenza. Non bastano i problemi ai locomotori che molte delle volte restano in panne perché ormai vetusti, ci si mette anche il furto di rame a penalizzare ancor di più il trasporto ferroviario regionale. Dopo un'estate calda in tema ferroviario, fatta di ritardi e carenza di comfort, e di inefficienza relativa alla mancata tempestiva informazione alla clientela sia a bordo che nelle varie stazioni, il trasporto ferroviario siciliano sembra proprio che abbia serie difficoltà a garantire l’efficienza e l’efficacia. E non solo comunque per colpe proprie legate alla gestione ed alla soppressione di molte tratte. Da oramai un paio di anni si sta verificando il fenomeno dei furti di rame lungo la linea ferroviaria, condizione che finisce con il bloccare o rallentare i treni. Di puntualità, già in tempi di assoluta normalità, non se n'è vista figurarsi se in queste condizioni può essere garantita. Chi rimborserà le ore di lavoro o di studio perse ai pendolari? Questa la situazione dei ritardi e delle soppressioni nella prima mattinata:
Treni Messina - Catania - Siracusa       
Treno n. 8575 delle ore 5.20 da Taormina a Siracusa ritardo 52 minuti
Treno n. 3865 delle ore 5.25 da Messina a Siracusa ritardo 41 minuti
Treno n. 8577 delle ore 06.47 da Fiumefreddo a Bicocca ritardo 28 minuti
Treno n. 12865 delle ore 5.50 da Messina a Catania ritardo 28 minuti
Treno n. 8579 delle ore 7.12 da Taormina a Catania ritardo 35 minuti
Treno n. 12867 delle ore 6.45 da Messina a Catania ritardo 53 minuti
Treno n. 8581 delle ore 8.32 da Taormina a Catania soppresso
Treno 12869 delle ore 8.00 da Messina a Catania ritardo 41 minuti                                           

Treni Siracusa - Catania - Messina                                                                                      
Treno n. 12866 delle ore 5.10 da Catania a Messina in anticipo di 4 minuti
Treno n. 12868 delle ore 5.46 da Catania a Messina ritardo 5 minuti
Treno n. 8576 delle ore 6.00 da Catania a Fiumefreddo ritardo 10 minuti
Treno n. 3866 delle ore 5.05 da Siracusa a Messina ritardo 80 minuti 
Treno n. 12870 delle ore 6.45 da Catania a Messina ritardo soppresso                                        
Treno n. 8580 delle ore 6.05 da Siracusa a Taormina soppresso a Catania
Treno n. 3868 delle ore 6.30 da Siracusa a Messina ritardo 42 minuti
Treno n. 3870 delle ore 8.45 da Siracusa a Messina viaggia con 42 minuti
                                                                                                                                            
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari 

mercoledì 20 giugno 2012

Posticipo orario del treno 3867 per Siracusa

Al Direttore di Trenitalia per la Sicilia Ing. Francesco Costantino
c.a. Francesco Mignosi

Così come ho rappresentato telefonicamente all’Ing. Costantino, desidero farle presente quanto segue:
con l’attuazione del nuovo orario del 10/06/2012 il treno 3867 è stato anticipato, come partenza da Catania, alle ore 14.09 (mentre prima era alle 14.21) essendo sulla traccia oraria dell’IC 785 che dal nuovo orario parte da Catania alle 14.23.
L’attuale orario (14.09) del treno 3867 crea enormi problemi a tutta l’utenza pendolare che è costretta giornalmente ad anticipare l’uscita dai luoghi di lavoro o altro per poter arrivare in tempo a prendere il treno 3867. Tenuto conto che il treno successivo da Catania per Siracusa è alle ore 17.00.
Con la presente si chiede lo spostamento dell’orario di partenza del treno 3867 alle ore 14.30, eventualmente subito dopo la partenza dell’IC 785.
Certo dell’accoglimento della nostra richiesta, porge a nome del comitato cordiali saluti.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato pendolari Me-Ct-Sr

mercoledì 13 giugno 2012

Pendolari allo sbando alla stazione centrale di Catania e di Acireale.


Un incendio tra Cannizzaro ed Acireale ha paralizzato il traffico ferroviario dalle ore 17.00 circa sino alle 19 nel pomeriggio di martedì 12 giugno 2012.
Non è stato tanto l’evento a procurare disagi e disservizi ma quanto l’inefficienza dei dirigenti di Trenitalia sia alla stazione centrale di Catania, di Acireale e della sala operativa di Palermo nel saper gestire l’emergenza con centinaia di pendolari assiepati alla stazione di Catania e di Acireale, per la soppressione dei treni delle ore 17.40 e delle 18.27.  Alle 18.50 ci veniva comunicato che nel piazzale all’esterno della stazione vi erano due bus sostitutivi che ci avrebbero portato sino alla stazione di Acireale. La cosa ci è sembrata alquanto strana, due bus ma se siamo oltre trecento dove ci dobbiamo sistemare? E qui iniziano scene indescrivibili, gente che si accalca, un’anziana signora viene fatta scendere per far salire un ragazzo; due turisti tedeschi anziani vengono fatti scendere per fare posto a dei ferrovieri e così via…, si parte lasciando a terra un considerevole numero di viaggiatori, in direzione della stazione di Acireale. Alle 19.25 circa le persone rimaste ancora alla stazione centrale di Catania, vengono fatte salire sul treno delle ore 17.40 (già soppresso) avendo già avuto già il via libera sulla circolazione. Lo stesso treno una volta raggiunto Acireale, doveva attendere i bus sostitutivi partiti da Catania  e fare il trasbordo bus-treno. Ma arrivati in bus ad Acireale l’amara sorpresa. Il treno non aveva aspettato i bus proseguendo la sua corsa in direzione Messina. Anche in questo caso: nessun annuncio, nessuna informazione, da parte del capo stazione di Acireale,  è stata fatta alla clientela. Siamo stati lasciati in balia di noi stessi. Lo stesso capostazione, non sapeva nulla su quanto deciso da Catania, o delle operazioni messe in campo dalla sala operativa di Palermo, né  tantomeno che dei passeggeri stavano giungendo in stazione da Catania con i bus sostitutivi e che il treno doveva aspettare il loro arrivo. Alle ore 20,00 senza alcuna comunicazione, come una mandria di pecore in attesa delle indicazione del pecoraio, siamo saliti titubanti su un treno Minuetto che stazionava al binario 3, con il dubbio è questo che parte o no? Nel frattempo, avendo visto un treno che entrava in stazione in direzione Catania, abbiamo avuto, quasi, la certezza che eravamo a bordo del treno giusto. Finalmente si parte!!! Cogliamo l’occasione per ringraziare Trenitalia per la tempestiva informazione data alla clientela e per la celerità nel risolvere tali disagi e disservizi e desideriamo inoltre, noi pendolari,  non scusarci per il disagio subito.    Che avventura!
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari ME-CT-SR

domenica 25 marzo 2012

Sciopero dei trasporti in Sicilia: stop dei treni il 27 marzo

Treni fermi dalle 9 alle 17 e personale di Trenitalia in sciopero. Lo sciopero -proclamato dai sindacati siciliani dei trasporti- è previsto per giorno 27 marzo 2012. La richiesta: miglioramento del servizio con un potenziamento del parco rotabile
I sindacati siciliani dei trasporti hanno proclamato un nuovo giorno di sciopero unitario di otto ore per il prossimo 27 marzo. A renderlo noto è la Fit Cisl Sicilia. Treni fermi dalle 9.00 alle 17.00 e personale di Trenitalia in sciopero.
"Nonostante i tanti incontri e le iniziative - spiegano Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl Sicilia, e Mimmo Perrone, segretario Fit Cisl Ferrovie - le Ferrovie continuano ad ignorare le nostre richieste di miglioramento del servizio in Sicilia con un potenziamento del parco rotabile, insufficiente per le esigenze del territorio, e con l'aumento del personale".Per i treni regionali, si ricorda che lo sciopero non incide sulle fasce orarie più frequentate dai viaggiatori pendolari nei giorni feriali (6.00-9.00 e 18.00-21.00).
Per informazioni chiamare al numero verde gratuito 800 892021.

venerdì 23 marzo 2012

Le continue soppressioni e i relativi disservizi da parte di Trenitalia in Sicilia


Riteniamo doveroso segnalare all’autorità competente di voler intervenire a tutela del cittadino-utente affinché una volta per tutte si faccia luce su queste continue soppressioni e faccia rispettare a Trenitalia quelle condizioni di trasporto che ha sottoscritto nel Contratto di Servizio con il Ministero del Tesoro e dell’Economia. Non è possibile che Trenitalia in Sicilia sia controllore di se stessa, è opportuno che la politica siciliana intervenga a tutela ed a salvaguardia del cittadino-siciliano-utente e del trasporto pubblico ferroviario. Queste continue soppressioni, da parte di Trenitalia, ci penalizzano  molto,  e stanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti pendolari siciliani. Considerato che, Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale ai cittadini. In considerazione di ciò, riteniamo tutto questo inaccettabile da parte di Trenitalia, mentre incomprensibile è, invece, il silenzio del Dipartimento dei Trasporti della Regione Siciliana sui disservizi/disagi di questi ultimi mesi subiti da migliaia di Siciliani e sul tanto atteso Contratto di Servizio.
Nella giornata odierna Trenitalia ha cancellato i primi treni del mattino lasciando allo sbando migliaia di pendolari sulla relazione Siracusa-Catania-Messina e viceversa.
Questi i treni soppressi:
regionale 12866   delle ore 5.10       da Catania per Messina;
regionale 12868   delle ore 5.48       da Catania per Messina;
regionale 12757   delle ore 5.57       da Messina per S.Agata Militello;
regionale 8578     delle ore 6.00       da Catania per Fiumefreddo;
regionale 12805   delle ore 6.08       da Catania per Caltagirone;    
regionale 8577     delle ore 6.48       da Fiumefreddo per Bicocca;
regionale 8579     delle ore 7.12       da Taormina per Catania;
regionale 12874   delle ore 8.00       da S.Agata Militello per Messina;
regionale 12806   delle ore 8.02       da Caltagirone per Catania;
regionale 8582     delle ore 13.20     da Catania per Giarre;
Questi i treni in ritardo:
regionale 3866     delle ore 5.05       da Siracusa per Messina con 74 minuti di ritardo;
regionale 8575     delle ore 5.20       da Taormina per Siracusa con 48 minuti di ritardo;
regionale 3865     delle ore 5.20       da Messina per Siracusa con 29 minuti di ritardo;
regionale 12865   delle ore 5.50       da Messina per Catania con 20 minuti di ritardo;
regionale 8580     delle ore 6.05       da Siracusa per Taormina con 40 minuti di ritardo;
regionale 12867   delle ore 6.45       da Messina per Catania con 5 minuti di ritardo;
regionale 12870   delle ore 6.45       da Catania per Messina con 60 minuti di ritardo;
regionale 3868     delle ore 6.30       da Siracusa per Messina con 31 minuti di ritardo;
regionale 12869   delle ore 8.00       da Messina per Catania con 20 minuti di ritardo;
regionale 8581     delle ore 8.32       da Taormina per Catania con 32 minuti di ritardo;
regionale 12871   delle ore 9.40       da Messina per Catania con 18 minuti di ritardo;
regionale 3870     delle ore 8.45      da Siracusa per Messina partito da Catania con 15 minuti di ritardo è stranamente arrivato a Messina con 12 minuti di anticipo;
regionale 8572     delle ore 13.00     da Siracusa per Catania con 10 minuti di ritardo;

Giosue Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 16 marzo 2012

Circolazione ferroviaria in tilt sulla Messina-Catania-Siracusa

Circolazione ferroviaria in tilt dovuto alla caduta di un albero sulla sede ferroviaria all’altezza del Bellavista di Acireale. Disservizi ed enormi disagi ai pendolari del treno 12876 delle ore 13.09 che è stato fatto fermare alla stazione di Acireale alle ore 13.20, così come il treno 12878 delle ore 14.00 che è stato anch’esso fatto arrivare sino ad Acireale pur sapendo che già oltre Acireale era impossibile proseguire. Nessuna informazione tempestiva data all’utenza se non quella che sarebbero arrivati i bus sostitutivi che sino alle ore 15.40 nemmeno l’ombra.  Perché non bloccare la partenza del treno delle ore 14.00 a Catania,  visto che già si sapeva dell’inconveniente sulla linea? Perché non informare i pendolari del problema che insisteva sulla linea ferrata, almeno per dar loro  l’opportunità di poter decidere se aspettare in stazione o provvedere con altri mezzi per il proprio rientro in sede? Tutto questo in barba alla tempestiva informazione esaltata nella Carta dei Servizi di Trenitalia.

mercoledì 14 marzo 2012

Treni in ritardo, lavavetri cercasi alla stazione centrale di Catania

13 marzo 2012 - AAA... Lavavetri cercasi alla stazione centrale di Catania per il treno 12872 pena la soppressione. 
Viste le continue soppressioni dei treni, operate da Trenitalia, in questi ultimi mesi per la manutenzione di molti mezzi rotabili, è impensabile pensare di poter cancellare un treno solo perché non si trova un lavavetri disponibile alla stazione centrale di Catania. I fatti accaduti martedì 13 marzo 2012 alla stazione centrale di Catania. Il treno diretto n. 12878 delle ore 14.00 in partenza da Catania in direzione Messina, ieri ha rischiato di essere cancellato perché i vetri del locomotore erano molto sporchi e non si trovava un addetto per la pulizia del lunotto anteriore del locomotore. Dopo varie proteste da parte dei pendolari, circa un centinaio, e dopo che il sottoscritto ha prontamente informato la Direzione Regionale di Trenitalia di quanto stava accadendo alla stazione di Catania, finalmente alle 14,25 trovato il personale addetto alla pulizia, veniva ripulito il vetro del locomotore e così il treno diretto Catania-Messina, scampata la soppressione, partiva da Catania avendo accumulato circa 36 minuti di ritardo. Tenuto conto che il treno in questione sosta in stazione almeno tre ore prima della sua partenza. Per il ritardo accumulato del diretto n. 12878 anche il treno regionale n.12880 delle ore 14.20 partiva da Catania alle ore 14.54 con 34 minuti di ritardo. A chi addossare le responsabilità di questi ritardi? E le coincidenze perse e i disagi subiti a causa di questi ritardi a chi vanno addebitate? Non è possibile cancellare, sopprimere, procurare ritardi all’utenza solo perché qualcuno non ottempera in maniera pronta e precisa a svolgere il proprio lavoro. Non è più sostenibile da parte dell’utenza subire queste disattenzioni, disservizi, disagi senza che nessuno intervenga a tutela ed a salvaguardia del diritto ad avere un servizio di trasporto efficiente ed efficace.

sabato 10 marzo 2012

FERROVIE: IL 27 MARZO SCIOPERO DI OTTO ORE IN SICILIA

(AGI) - Palermo, 10 mar. - Torna a farsi calda la vertenza delle ferrovie in Sicilia. I sindacati siciliani dei trasporti infatti hanno proclamato un nuovo giorno di sciopero unitario di otto ore per il prossimo 27 marzo. A renderlo noto e' la Fit Cisl Sicilia. Treni fermi dalle 9 alle 17 e personale di Trenitalia in sciopero. "Nonostante i tanti incontri e le iniziative - spiegano Amedeo Benigno Segretario Generale Fit Cisl Sicilia e Mimmo Perrone Segretario Fit Cisl Ferrovie - le Ferrovie continuano ad ignorare le nostre richieste di miglioramento del servizio in Sicilia con un potenziamento del parco rotabile, insufficiente per le esigenze del territorio, e con l'aumento del personale". La Federazione trasporti della Cisl, torna cosi' a chiedere per voce dei due segretari: "La firma del contratto di servizio con la Regione che non puo' piu' attendere, e con questa, una politica seria di rinnovo del materiale rotabile, l'ammodernamento e il rilancio degli impianti della manutenzione, il ripristino dei treni a lunga percorrenza per garantire anche i livelli occupazionali".
Giorno 16 marzo si terra' un nuovo incontro Regione, sindacati, Trenitalia. "Siamo stanchi di annunci - aggiungono Benigno e Perrone -, dall'incontro di giorno 16 ci aspettiamo risposte certe sul ripristino immediato di un treno a lunga percorrenza, per consentire il reinserimento dei lavoratori Servirail di Messina".
14:31 10 MAR 2012 (AGI) Mrg

mercoledì 29 febbraio 2012

Sciopero 1 marzo, regolari treni nazionali

Circoleranno in modo regolare i treni nazionali durante lo sciopero generale dei trasporti indetto dai sindacati dalle 14.00 alle 18.00 di giovedì 1 marzo
Per i treni regionali, si ricorda che lo sciopero non incide sulle fasce orarie più frequentate dai viaggiatori pendolari nei giorni feriali (6.00-9.00 e 18.00-21.00).
Regolare anche il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto internazionale di Fiumicino.
Per le informazioni Trenitalia attiverà dalle 12.00 di mercoledì 29 febbraio il numero verde gratuito 800 892021.
Informazioni sullo sciopero anche nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, nelle agenzie di viaggio convenzionate e sui new media del Gruppo FS Italiane.

Fonte: Fsnews 28 febbraio 2012

sabato 25 febbraio 2012

Treni annullati e in ritardo, disagi per i pendolari - La Sicilia 24 febbraio 2012


La Sicilia - Venerdì 24 Febbraio 2012 Catania (Provincia) Pagina 43)

Che sarebbe stata una giornata dura, i pendolari in partenza da Giarre l'avevano capito già di prima mattina. Grossi ritardi, poi le prime soppressioni. Nel primo pomeriggio, su quaranta treni in transito nella stazione di Giarre-Riposto, la metà è stata annullata. Una vera e propria odissea quindi, quella vissuta ieri anche dai passeggeri in viaggio da e per Giarre.
Il problema è la presenza di una frana a Spisone (Taormina) provocata dalle forti piogge della notte tra martedì e mercoledì. «Ma dopo un giorno e mezzo - si chiede Orazio Mangano, studente - possibile che l'organizzazione sia così scadente?» In realtà, un'organizzazione sulla carta c'è, ma dalla pianificazione all'applicazione il passo non è sempre breve. C'è chi da Giarre è partito con abbondante ritardo, come i circa quaranta pendolari che alle 7.50 dovevano andare a Messina, e chi ha rischiato di rimanere a Catania, dove il caos regnava sovrano e i tabelloni erano fuori servizio.
Gli impiegati Trenitalia dedicati all'assistenza clienti, pur facendo il possibile, navigavano a vista: «Forse parte un autobus, ma non si sa quando. Potete aspettare il prossimo treno, ma non si sa se parte. E se non parte non sappiamo quando e se ci sarà un nuovo autobus». I pendolari in attesa di conoscere la propria sorte erano quasi tutti giarresi, studenti universitari e lavoratori. Senza l'autorizza! zione da Palermo, non parte nessun bus, i toni si fanno concit! ati e le lamentele sempre più nervose.
Finalmente qualcosa si muove: intorno alle 14 partono da Catania, contemporaneamente, un autobus e un treno, entrambi fermano a Giarre, e i malcapitati pendolari arrivano finalmente a destinazione, seppur con malumore: «È un "servizio da Terzo mondo" dice Alessandro Barbagallo, che viaggia ogni mattina per lavoro sulla tratta Giarre-Catania. «Non ho potuto prendere il treno che partiva da Catania alle 13.20, quello composto da un solo vagone e diretto a Giarre Riposto - spiega Rita Contarino, studentessa -. Perché le persone erano tutte sui gradini a ridosso delle porte, che quindi non potevano essere aperte». «Com'è possibile che Trenitalia non si sappia organizzare, almeno per garantire il servizio fino alle stazioni prima della frana?» si chiede Alfina Arena, altra passeggera.
«Con i bus abbiamo coperto il 98% dei treni soppressi sulla tratta Messina-Catania» spiegano da Trenitalia, aggiungendo che «a Catania, Ta! ormina, Messina e Siracusa ci sono gli uffici di customer care, per offrire assistenza e informazioni». Quanto ai bus sostitutivi, Trenitalia fa sapere che «non possono garantire il rispetto degli orari, ma la riapertura di tutta la linea è prevista per domenica mattina».
Ancora disagi, dunque, per i viaggiatori già stanchi: tutto il pomeriggio, alla stazione di Giarre, per chi è in partenza per entrambe le direzioni l'incertezza è totale. «Aspetto da un'ora, alla biglietteria non sanno niente. Avevo un colloquio di lavoro, se arrivo tardi è chiaro che non mi assumeranno mai», si lamenta una ragazza, seguita da un'altra che doveva fare un esame all'Università: «Avrebbero potuto mettere un annuncio sul sito, per avvisare dei possibili disagi, così ci saremmo organizzati in modo alternativo». C'è anche un gruppo di turisti provenienti dall'Alto Adige: «Da noi non sarebbe mai successo - commentano - ma sappiamo che qui è considerato normale…»
La Sicilia - Lorena Leonardi

domenica 15 gennaio 2012

Treni Cancellati tra Palermo e Termini Imerese e viceversa

Da lunedì 16 gennaio 2012 a domenica 15 aprile 2012, per interventi di adeguamento tecnologico sui rotabili, i treni Regionali subiranno le seguenti modifiche: CANCELLATI.
In totale sono tredici coppie di treni che giornalmente percorrono 37 km/treno in andata e 37 km7treno in ritorno pari a 962 km/treno al giorno soppressi. Facendo due calcoli... quanti km/treno saranno cancellati in questi tre mesi circa???

giovedì 8 dicembre 2011

Sciopero nazionale dei trasporti pubblici dal 15 al 16 dicembre 2011

I pendolari e in genere chi deve spostarsi con i mezzi pubblici farebbe meglio a segnarsi le seguenti date: il 15 e 16 dicembre 2011 è stato indetto uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici che andrà avanti per 24 ore consecutive.

L’astensione dal servizio è stata proclamata praticamente da tutte le sigle sindacali, da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl-trasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast.

La motivazione ufficiale è il “sostegno nella vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della Mobilità”.

Gli orari dello sciopero: dalle ore 21.00 del 15 dicembre 2011 alle ore 21.00 del 16 dicembre 2011.

sabato 26 novembre 2011

A TUTTI I PENDOLARI (Nota del Comitato Nazioanle Pendolari)

Tutti noi pendolari viviamo sulla pelle il disagio causato dall'obsolescenza del materiale rotabile, o dalla sua mancanza, e dal mancato adeguamento tecnologico della rete ferroviaria "Lenta".

Molti sono i piani fatti per adeguare il materiale rotabile per pendolari e servizi locali, come il famoso piano dei 1000 treni, bloccato da Tremonti lo scorso anno, o quello, più modesto, per l'acquisto di 80 treni da parte di Trenitalia, anche questo rimasto senza fondi.

D'altra parte, le risorse previste dal "Decreto sviluppo" (i famosi 425 milioni di euro) del 2008, l'anno scorso sono state dirottate in conto esercizio per consentire il funzionamento dei trasporti pubblici.

Pochi sanno che in Italia sono presenti numerose realtà industriali, anche se ormai di proprietà estera, che hanno un elevato livello qualitativo e tecnologico, un patrimonio che rischiamo di perdere.

I lavoratori del settore, che pure ha una notevole valenza tecnologica, rischiano di restare senza posto di lavoro, in un momento in cui, come viviamo sulla pelle ogni giorno, non è facile trovare lavoro.

Una riprova di come i tagli "lineari", attuati senza prospettive di superamento della crisi e senza eliminare il parassitismo burocratico (che invece sta facendo affondare alcune aziende ferroviarie), finiscano per provocare essi stessi una crisi ancora maggiore. Anche certe scelte, come l'utilizzo dei fondi per il rinnovo del materiale rotabile, sono assai discutibili.

Per converso, molte opere inutili o, quantomeno, non necessarie in questo momento storico, vanno tranquillamente avanti approfondendo la voragine del debito improduttivo, in primis la TAV. Gli interventi di adeguamento degli impianti ferroviari sulle linee ferroviarie usate dai pendolari e percorsi da centinaia di treni al giorno languono per mancanza di fondi.

Le nostre ferrovie hanno bisogno di tecnologia e di intelligenza per poter vincere le molteplici sfide: la crisi, l'ambiente, la concorrenza dell'auto.

Propongo pertanto di solidarizzare pertanto con i lavoratori del settore della costruzione di materiale ferroviario, della sua manutenzione e delle tecnologie di gestione della circolazione ferroviaria.

Cordiali saluti

Comitato Nazionale Pendolari

sabato 19 novembre 2011

Disagi sul treno Fiumefreddo-Bicocca: appello a Trenitalia

I pendolari che ogni mattina si servono del treno 8577 Fiumefreddo -Bicocca sono veramente stanchi di viaggiare come sardine e senza dignità sul treno locale. Il treno, di solito un Minuetto, parte alle ore 6.50 da Fiumefreddo e arriva nella stazione di Giarre-Riposto quasi semipieno, in questa fascia oraria a servirsi di questo treno in questa stazione siamo più di trecento fra lavoratori e studenti.
All'arrivo del treno c'è la corsa e la spinta per salire e cercare i posti a sedere oppure trovare un piccolo spazio nei corridoi. La situazione si aggrava ancora di più nelle stazione di Guardia ed Acireale perché anche qui si aggiungono altri cinquanta passeggeri, quindi muoversi lungo il treno è letteralmente impossibile.
Viaggiamo veramente peggio delle bestie. In barba alle norme di sicurezza. Se qualcuno ha un malore o qualcosa del genere sono guai. Si fa quindi appello a Trenitalia: invece di far partire il Minuetto, si attivi per fare partire un treno con almeno tre o quattro carrozze per eliminare così questa situazione di disagio.
Tutti i pendolari sperano che Trenitalia che sostiene di considerare l'ascolto del cliente come un fondamentale strumento per comprendere le esigenze di chi utilizza il treno al fine di rendere i servizi più efficaci e con meno disagi , accolga questa richiesta.

Gaetano Bonaventura -
  • Venerdì 18 Novembre 2011
  • Catania (Cronaca),
  • pagina 35

martedì 19 luglio 2011

Sciopero trasporti, il 21 e 22 luglio disagi per chi viaggia.

Scatta giovedì 21 luglio lo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale e ferroviario. A proclamarlo unitariamente le sigle sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast "a sostegno della vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della Mobilità".

Sciopero del personale FS dalle 21.00 di giovedì alle 21.00 di venerdì 22 luglio 2011. Attivato il numero verde gratuito 800 892021.
Nell'ambito del trasporto regionale, saranno effettuati i servizi essenziali nelle fasce a maggiore mobilità pendolare, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 del 22 luglio.
Limitazioni e cancellazioni saranno tuttavia possibili anche prima e dopo la fine dello sciopero. Per info consultare anche:
- numero verde gratuito 800 892021, attivo dalle 14 di oggi, 20 luglio, fino alle 12 del 23 luglio 2011
- biglietterie
- uffici di assistenza delle stazioni ferroviarie
- agenzie di viaggi convenzionate con Trenitalia

mercoledì 13 aprile 2011

Sciopero Trasporti: treni a rischio

Disagi per la circolazione ferroviaria, dalle ore 21.00 del 14 aprile alle 21.00 del 15 aprile 2011. Per quanto riguarda i treni locali, si ricorda che nelle fasce orarie a maggiore mobilità pendolare (6.00-9.00/ 18.00-21.00) saranno garantiti i servizi essenziali. Ulteriori informazioni potranno essere assunte presso le stazioni, chiamando l'892021 o consultando le news del sito web www.ferroviedellostato.it.