mercoledì 15 maggio 2024

Audizione IV Commissione "Ambiente, Territorio e Mobilità su tematiche del Passante ferroviario di Catania

Il PRESIDENTE della IV Commissione, on. Giuseppe Carta
, propone di passare al secondo punto all'ordine del giorno, recante audizione in merito alle problematiche relative al passante ferroviario di Catania. Nel cedere la parola all'on. Lombardo, richiedente audizione, informa che RFI ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, a causa di impegni assunti precedentemente. 

L'on. LOMBARDO Giuseppe Geremia, richiedente audizione, riferisce che il passante ferroviario di Catania rappresenta una struttura strategica per la Città. Si riferisce, in particolare, a una tratta del passante ferroviario interamente gestita da Ferrovie dello stato, che consta di dieci stazioni all'interno della fascia urbana, tra cui una in prossimità dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Ritiene che - al fine di incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici - sarebbe importante garantire un servizio di trasporto pubblico, non più di tipo regionale, ma di tipo urbano, garantendo la percorrenza dei treni ogni 10/15 minuti, senza interruzioni e interscambi, anche prevedendo che tale servizio sia integrato con l'offerta degli altri servizi e, dunque, mediante l'utilizzo di un abbonamento unico o un biglietto integrato. 

Il sig. MALAPONTI, presidente del Comitato pendolari siciliani, illustra nel dettaglio il servizio reso attualmente sul passante ferroviario. Ribadisce la richiesta di incrementare il servizio e trasformarlo in servizio urbano, nonché l'integrazione tariffaria con altri vettori e la previsione di un biglietto unico. Chiede, altresì, che vengano verificati i dati relativi alla frequenza su alcune tratte, così eventualmente da capire quali sono i percorsi che necessitano di una valorizzazione e, viceversa, quali non ha senso mantenere. 
Il dott. PIZZUTO, capo di gabinetto dell'Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità, assicura che informerà l'Assessore Aricò e che si premurerà di confrontarsi con Trenitalia, che è gestore della linea, oltre che con RFI, così da capire quali possano essere gli sviluppi per il trasporto pubblico urbano nella Città di Catania. Quanto al servizio sostitutivo previsto in alcune tratte, riferisce che si tratta di un servizio garantito da Trenitalia. 

L'on. LOMBARDO, nel ringraziare il Capo di Gabinetto, si rammarica dell'assenza dell'Assessore per le infrastrutture e la mobilità, con il quale confida di poter interloquire in una prossima seduta, auspicando altresì la presenza di RFI e Trenitalia. 

Il PRESIDENTE riepiloga la discussione sul punto, essendo nel frattempo sopraggiunto l'Assessore Aricò. 

L'on. LOMBARDO evidenzia che la città di Catania, anche su impulso dell'attuale e della precedente amministrazione comunale, sta puntando su una valorizzazione del servizio di trasporto pubblico e, dunque, in questa ottica il potenziamento della linea metropolitana rappresenterebbe un tassello importante. 

L'on. ARICÒ Alessandro, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità, si rende disponibile al confronto, e alle soluzioni in chiave migliorativa. Tuttavia, ritiene che il Governo abbia già mostrato sensibilità sul tema, se si tiene conto del fatto che ha sottoscritto un nuovo contratto decennale con Trenitalia, che prevede 600.000 chilometri di percorrenza aggiuntiva nel 2024 e 2 milioni e 900 in più dal 2027. Evidenzia che la richiesta di aumentare la frequenza dei treni comporta la necessità di aumentare il numero dei chilometri e, dunque, delle risorse a disposizione. Nel ribadire la disponibilità a un confronto, sottolinea che - stante il contratto sottoscritto - aumentare la frequenza su una tratta comporta la necessità di ridurla su un'altra. 

Il sig. MALAPONTI ribadisce la richiesta di incrementare il servizio e trasformarlo in servizio urbano, nonché di prevedere l'integrazione tariffaria con altri vettori e l'utilizzo di un biglietto unico. Ritiene che sarebbe importante, per la valorizzazione del turismo, che venga garantito un servizio più frequente e con più attenzione alle tratte orarie garantite, nella tratta Taormina-Catania aeroporto.

Audizione IV Commissione "Ambiente, Territorio e Mobilità su tematiche del Passante ferroviario di Catania del 09 aprile 2024 ore 11.30

martedì 9 gennaio 2024

Il gioco delle tre carte tra Regione, Trenitalia e Pendolari. Riduzioni? No solo aumenti!

È iniziato il nuovo anno con la prova provata della non riduzione del 5% del costo delle tariffe ferroviarie approvate nel nuovo contratto di servizio 2024-2033 per il trasporto ferroviario tra il committente Regione Siciliana e Trenitalia Spa.

Una riduzione alquanto strana e incomprensibile tenuto conto che il costo dei biglietti/abbonamenti, dal 1° gennaio 2024, anziché diminuire è aumentato del 5% a differenza di quanto avevano sostenuto nella loro nota stampa istituzionale il governatore Schifani e l’assessore ai trasporti Aricò.(https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/trasporti-nuovo-contratto-trenitalia-schifani-arico-piu-convogli-biglietti-meno-cari).

Le nostre perplessità scaturiscono dalle dichiarazioni dell’assessore ai trasporti Aricò e dalla nota prot.n.67416 del 13/12/2023 (parte integrante della delibera di G.R.n.503 del 21/12/2023) a firma del dirigente generale dott. S. Lizzio e del dirigente del 2° Servizio ing. G. Di Miceli.

La domanda ci sorge spontanea: se l’aumento del 10% era previsto da gennaio 2024 nel vecchio contratto 2017-2026 che cessa di esistere il 31/12/2033 come mai viene riportato, decurtato ed inserito nel sottoscrivendo contratto di servizio 2024-2033?    E per di più, come mai tale operazione di decurtazione dal 10 al 5%, così come scrivono i due dirigenti (nota prot.n.67416 del 13/12/2023) necessita di un’ulteriore copertura finanziaria stimabile di almeno 2,5 milioni per il triennio 2024-2026?

Pertanto a cosa è servito l’ulteriore aumento delle tariffe del 5% se la Regione nel triennio 2024-2026 (contratto chiuso al 31/12/2023) deve integrare almeno ulteriori 7,5 milioni di euro?

Per quale motivo rimangono in vigore nel 2024 le norme di un contratto di servizio di cui la Regione Siciliana nè ha anticipato la scadenza al 31/12/2023 sottoscrivendo un nuovo Contratto dal 2024 al 2033?

Considerato, inoltre, che nel 2023 non era previsto nessun aumento contrattuale (2017-2026), come mai la Regione ha acconsentito all’impresa ferroviaria di operare un aumento dei biglietti/abbonamenti del 10% a partire dal 1° gennaio 2023?

In merito alle nostre pressanti richieste la Regione aveva istituito un capitolo nella finanziaria 2023 con risorse per 3,6 milioni di euro finalizzati alla sterilizzazione dell’aumento dei biglietti/abbonamenti del 10% non dovuto per l’anno 2023. Che fine hanno fatto i 3,6 milioni di euro considerato che non è stato azzerato l’aumento di biglietti e abbonamenti non dovuto per l’anno 2023?

Per quanto riguarda il nuovo Contratto di Servizio 2024-2033 facciamo notare che a ad oggi non è stato pubblicato sul sito della Regione Siciliana - Dipartimento Trasporti il “Programma di Esercizio 2023-2024” relativo ai servizi ferroviari da espletare strutturato secondo la seguente ripartizione prevista dallo schema di contratto:

a)  codice identificativo del treno;

b) le stazioni di partenza e di arrivo del treno, la tratta di competenza e i km*treno; gli orari di partenza e di arrivo;

c) tempo di percorrenza;

d) i giorni di esercizio annuo e periodicità;

e) la composizione del treno e posti a sedere offerti, con esplicitazione della presenza di posti per passeggeri a mobilità ridotta e di supporti per il trasporto di bici a bordo; 

f)  tipo di materiale utilizzato;

g) categoria treno?

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani