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venerdì 11 febbraio 2022

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disservizi alla circolazione ferroviaria.

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disagi e disservizi alla circolazione ferroviaria tra le stazioni di Acquedolci-S. Fratello e Capo d’Orlando-Naso.

I disagi maggiori sono stati tra le stazioni di S. Marco d’Alunzio-Torrenova e Zappulla non essendo possibile nell’immediato poter recuperare i bus sostitutivi per assicurare celermente i vari collegamenti verso Messina e Palermo essendo stati soppressi i primi treni del mattino e precisamente il Rv5350 da S. Stefano Cam.-Mistretta a Messina e il Rv5351da Capo d’Orlando a Palermo.

L'interruzione al servizio per un guasto alla linea aerea è accaduto nella stazione di S. Agata M. con uno dei primi treni regionali (R12951 e 12950), che partono in direzione Palermo e Messina, al momento dell’apertura del pantografo che carico di cenere vulcanica umida, provocando forse una sorta di corto circuito, ha fatto saltare la linea aerea elettrica, paralizzando la circolazione ferroviaria.

Grazie al tempestivo intervento del collega, il quale si occupa dei pendolari della relazione ferroviaria Messina-Palermo, in attesa di prendere il treno R12852 alla stazione di S. Marco d’Alunzio, avendo preso contezza dagli annunci dei problemi alla circolazione, prontamente allertava i dirigenti di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana.

Vista l’ora, all’incirca le 5/5.30 del mattino, è stato sicuramente difficile reperire nell’immediatezza i bus sostitutivi al treno, così come previsto dal contratto di servizio.

Nell’attesa che venissero reperiti i bus sostitutivi venivano soppressi i seguenti treni:

R12851 S. Agata M.-Palermo delle ore 4:43 soppresso

R12850 S. Agata M.-Messina delle ore 4:45 soppresso

Rv5351 Messina-Palermo delle ore 4:50 da Capo d’Orlando a Palermo

R12853 Messina-S. Agata M. delle ore 5:03 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

Rv5350 Palermo-Messina delle ore 5:07 da S. Stefano a Messina

R12852 S- Agata M.-Messina delle ore 5:30 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

RV5352 Palermo-Messina delle ore 6:18 da Acquedolci-S. Fratello a Capo d’Orlando

Rv5353 Messina-Palermo delle ore 6:37 da Capo d’Orlando a Acquedolci-S. Fratello

R12861 Messina-S. Agata M. delle ore 6:43 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

R12863 S- Agata M.-Palermo delle ore 6:57 da S. Agata M. a Acquedolci-S. Fratello

R12858 S. Agata M.-Messina delle ore 7:09 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

Rv5354 Palermo-Messina delle ore 8:32 da S. Agata M. a Messina

R21848 S. Agata M.-Messina delle ore 8:57 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

R12873 Messina-S. Agata M. delle ore 10:08 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

R12892 S. Agata M.-Messina delle ore 12:22 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

R12857 Messina-S. Agata M. delle ore 5:40 soppresso.

Questo è il bilancio di una giornata di disagi per i molti utenti-pendolari della fascia tirrenica che ammonta a 16 treni regionali soppressi e 961 treno-km non effettuati.

Sicuramente molti utenti, visti i disservizi si sono trovati nella condizione di arrivare tardi nei posti di lavoro e/o studio.

L'utenza pendolare che ha pagato anticipatamente per un servizio di trasporto, sia esso un abbonato o un utente occasionale, in queste criticità viene lasciato in balia di se stesso per ore, senza avere alcuna assistenza e/o informazione da parte del gestore dell’infrastruttura e del gestore del servizio, considerato che ormai in tutte le stazioni non vi è la presenza di personale ferroviario.

Così come avevamo chiesto già nella prima sottoscrizione del “Contratto di Servizio Ponte 2015-2016” di voler dedicare un numero di telefonia fissa o mobile da utilizzare da parte dell’utenza proprio nelle occasioni di emergenza e/o di criticità ma non ci è stato concesso.

Così come sui bus sostitutivi al treno, chiediamo che vi salga a bordo il personale di Trenitalia, considerato che l’utente al momento dell’acquisto del titolo di viaggio stabilisce un contratto con il vettore ferroviario e non con il vettore del bus sostitutivo, su questo punto chiederemo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti un parere a garanzia sia del gestore del servizio di trasporto che dell’utenza.

Non è possibile, in questi casi, lasciare allo sbando centinaia di persone lungo linea senza avere assistenza, informazioni e ad aspettare un servizio sostitutivo che non ha orari e che non rispetta nemmeno le norme contrattuali previste nei casi di criticità.

Una domanda ci sorge spontanea, in questi casi, quali sono i compiti del gestore del servizio e del vettore dei bus sostitutivi? Rimaniamo in attesa di risposte sia da parte del Dipartimento dei Trasporti della Regione, che dal gestore del servizio Trenitalia.

F.to Giosuè Malaponti Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer

mercoledì 18 dicembre 2019

Caltagirone-Catania nuovi orari, vecchi disagi e disservizi.

Già dal cambio orario di domenica 15 dicembre i disagi per i pendolari del Calatino non si interrompono. Lunedì 16 e martedì 17 dicembre sono stati soppressi i treni regionali 12810 delle 16.30 da Caltagirone a Catania e il treno regionale 12813 delle 19.15 da Catania a Caltagirone procurando, sicuramente, enormi disagi all’utenza pendolare visto che sono i due treni di ritorno dopo una giornata di lavoro o studio da entrambe le città. Oltre alle soppressioni in questi due giorni gli altri due treni il 12806 delle 6.11 e il 12809 delle 14.10 hanno accumulato ritardi, sempre nei due giorni, pari a 112 minuti. Un servizio di trasporto ferroviario che doveva essere migliorato, incentivato cioè a portata di mano dell’utenza per riavvicinarli al mezzo ecologico per eccellenza dopo due anni circa dalla chiusura della tratta. Questo è quello che il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci dichiarava prendendo un preciso impegno con i pendolari e precisamente queste le sue parole: - “Un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. 
E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati, perché da sei corse treno tra le due Città, dal 15 aprile sono state ridotte a quattro, cancellando due corse treno e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 dando un servizio al pendolarismo, che da anni si serviva del mezzo treno, da Catania raccogliendo utenza a Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele sino a Caltagirone? Nonostante tutte le nostre rimostranze e i suggerimenti, anche in via sperimentale, non sono serviti a nulla. Al danno la beffa quella di riconfermare nei nuovi orari del 15 dicembre i quattro treni giornalieri, non modificando gli orari, e i quattro treni dei festivi, dove non vi è alcuna frequentazione, e che producono uno spreco di circa 23.000 treno*km annui. Ma lo sperpero di risorse e di treno*km è ancora più evidente, Ill.mo Presidente, in considerazione del servizio di bus sostitutivi al treno tra Caltagirone e Gela che produce un totale di 67.000 circa di km*treno-annui. Qualcuno ci spieghi e spieghi ai pendolari del Calatino perché il servizio bus sostitutivo al treno tra Caltagirone, Niscemi e Gela debba essere effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia (sembra che il costo a km sia di euro 2,70) invece che affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione (sembra che il costo a km sia di euro 1,06), risparmiando così risorse pubbliche e 67.000 km-treno che potrebbero essere impiegate in altre relazioni ferroviarie sino alla eventuale ricostruzione del viadotto ferroviario crollato l’11 maggio 2011?
Questi sono i dati dei disservizi che emergono dal nostro monitoraggio nella tratta ferroviaria Catania-Caltagirone nei mesi di ottobre e novembre relativamente ai 240 treni monitorati: - Treni soppressi n. 22 e parziali n. 3 per un totale di 2121 treno*km cancellati; minuti di ritardo accumulati 2016 pari a 36 ore circa e, il dato più rilevante su questa tratta nei 60 giorni del monitoraggio è la della puntualità che è pari al 49%
Speravamo Ill.mo Presidente che, la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di circa 170.000 treno*Km.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così anzi è stato ancora una volta sfavorito il territorio e danneggiata l’utenza pendolare da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario estivo di Giugno 2020.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer