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venerdì 10 giugno 2022

Ferrovie in Sicilia: Un'Estate in bus con i servizi sostitutivi ai treni per lavori all’infrastruttura ferroviaria.

Nell’incontro del 26 maggio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti Regionale, di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana ci hanno prospettato le varie chiusure per lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ritenuti indispensabili sotto il profilo della manutenzione e della sicurezza.
Queste le chiusure programmate:

Palermo-Trapani tratto Cinisi-Alcamo-Castelvetrano dal 12/6 al 10/09/2022
Palermo-Messina tratto Altavilla-Bagheria luglio 2022
Messina-Palermo tratto Rometta-Messina giugno-dicembre 2022
Palermo-Agrigento tratto Lercara Dir.-Castronovo giugno-ottobre 2022
Messina-Catania tratto Giampilieri-S.Teresa Riva giugno 2022
Catania-Siracusa tratto Bicocca-Augusta giugno 2022
Catania Caltagirone tratto Lentini-Caltagirone giugno-settembre 2022
Palermo-Catania:
tratto Catenanuova-Bicocca dal 12/6 al 10/09/2022
tratto Cerda-Sciara giugno-settembre 2022
tratto Marcatobianco-Vallelunga giugno-settembre 2022
Se da un lato per ammodernare le infrastrutture si chiudono molti tratti di ferrovia, dall’altro lato si incentiva il trasporto ferroviario con i treni del mare barra turistici chiamati i cosiddetti “LINE”.
La Regione Siciliana, per il secondo anno riconferma, dal cambio orario del 12 giugno 2022 le seguenti corse dei treni “LINE” esclusivamente nei giorni festivi:
Taormina Line che diventa Letojanni Line con 3 coppie di treni sino al 31 ottobre 2022
Cefalù Line-Aeroporto Punta Raisi con 30 corse aggiuntive nei festivi e ulteriori 12 corse nelle giornate di sabato sino al 4 settembre 2022.
Barocco Line con 17 collegamenti attivi nei giorni festivi, permetterà di scoprire la Val di Noto e le sue meraviglie, con fermate a Siracusa, Fontane Bianche, Avola, Noto, Pozzallo, Scicli, Modica, Ragusa Ibla, Ragusa, Donnafugata, sino al 4 settembre 2022.
In merito a questi incentivi riteniamo doveroso fare una considerazione. Tenuto conto che la domenica/festivi il servizio è ridotto dell’80% e quindi per fare un esempio: sulla Messina-Catania da 52 treni/giorno nei feriali si passa ad appena 18 treni/domenica-festivi che tra l’altro non effettuano tutte le fermate della relazione.
Considerati gli investimenti, da parte della committente “Regione Siciliana”, in ulteriori corse treno perché non considerare questi incentivi alla mobilità effettuando un servizio regionale per dare a tutti i territori serviti dai “LINE” la possibilità di poter fruire di questa ulteriore opportunità di mobilità per raggiungere il mare e/o i luoghi turistici?
Infatti dei “TRENI LINE” proposti per il secondo anno, l’unico che ha senso, dal punto di vista dell’incentivare il servizio nelle giornate festive, è il “Barocco Line” che serve tutto il territorio da Siracusa a Ragusa che nei festivi non ha alcun treno disponibile a parte le 4 coppie di treni sulla Catania-Siracusa in orari scomodi.
Considerato che l’anno scorso per i “LINE” ed ulteriori servizi ferroviari, la Regione ha speso circa un milione di euro.
I proventi di questi investimenti, altro non sono che le somme derivanti dalle penalità rilevate all’impresa ferroviaria, così, come previsto dal Contratto di Servizio.
Difatti l’art. 20 Sistema delle penalità e sistema di riduzione/mitigazione delle medesime, prevede l’utilizzo delle penalità per il miglioramento dei livelli prestazionali di qualità dei servizi e, in particolare, a promuovere azioni a sostegno delle aree e dei collegamenti oggetto di maggiori disservizi, nonché ad azioni in favore degli utenti a ristoro di disagi subiti.
In conclusione, non possiamo parlare, così come afferma l’assessore regionale ai trasporti, on. Marco Falcone, di “cura del ferro”, considerata la dilagante anemia del trasporto pubblico nei festivi/domeniche in tutte le relazioni ferroviarie e nella fattispecie in quelle servite da questi ulteriori investimenti che di sicuro non curano “l’anemia di mobilità”.
Un plauso va al Governo regionale per aver investito nel nuovo materiale rotabile, 25 treni POP, già circolante in alcune tratte ferroviarie e nell’ulteriore investimento dei 22 treni “Blues” bimodali (elettrici/diesel) che a partire dal mese di settembre daranno un po' di respiro in alcune tratte ferroviarie, tenuto conto che sia i treni Pop che i Blues, se non verrà ammodernata l’infrastruttura ferroviaria non potranno circolare in alcune relazioni ferroviarie siciliane.
In conclusione, tanta polemica al momento della prima corsa della “Frecciabianca”. Polemica che continua con la sospensione dell’unica coppia dei treni “Frecciabianca” per la chiusura della Palermo-Catania e lo spauracchio che alla riapertura della linea questo servizio a mercato potrà scomparire perché ritenuto non remunerativo.
Ci arroghiamo il diritto di voler suggerire, in questi tre mesi di chiusura, agli addetti ai lavori, affinché venga rivista l’offerta a mercato dei “Frecciabianca”, non solo sotto l’aspetto dei tempi di percorrenza che potranno essere accorciati di 10/15 minuti ma a voler prendere in considerazione, tra Catania e Messina, la fermata di Taormina-Giardini che sicuramente raccoglierà un gran numero di utenti dell’hinterland Jonico-Etneo almeno sino a dicembre 2022 come ulteriore fase di sperimentazione/incentivazione nei confronti della Sicilia e dei Siciliani.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 11 febbraio 2022

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disservizi alla circolazione ferroviaria.

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disagi e disservizi alla circolazione ferroviaria tra le stazioni di Acquedolci-S. Fratello e Capo d’Orlando-Naso.

I disagi maggiori sono stati tra le stazioni di S. Marco d’Alunzio-Torrenova e Zappulla non essendo possibile nell’immediato poter recuperare i bus sostitutivi per assicurare celermente i vari collegamenti verso Messina e Palermo essendo stati soppressi i primi treni del mattino e precisamente il Rv5350 da S. Stefano Cam.-Mistretta a Messina e il Rv5351da Capo d’Orlando a Palermo.

L'interruzione al servizio per un guasto alla linea aerea è accaduto nella stazione di S. Agata M. con uno dei primi treni regionali (R12951 e 12950), che partono in direzione Palermo e Messina, al momento dell’apertura del pantografo che carico di cenere vulcanica umida, provocando forse una sorta di corto circuito, ha fatto saltare la linea aerea elettrica, paralizzando la circolazione ferroviaria.

Grazie al tempestivo intervento del collega, il quale si occupa dei pendolari della relazione ferroviaria Messina-Palermo, in attesa di prendere il treno R12852 alla stazione di S. Marco d’Alunzio, avendo preso contezza dagli annunci dei problemi alla circolazione, prontamente allertava i dirigenti di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana.

Vista l’ora, all’incirca le 5/5.30 del mattino, è stato sicuramente difficile reperire nell’immediatezza i bus sostitutivi al treno, così come previsto dal contratto di servizio.

Nell’attesa che venissero reperiti i bus sostitutivi venivano soppressi i seguenti treni:

R12851 S. Agata M.-Palermo delle ore 4:43 soppresso

R12850 S. Agata M.-Messina delle ore 4:45 soppresso

Rv5351 Messina-Palermo delle ore 4:50 da Capo d’Orlando a Palermo

R12853 Messina-S. Agata M. delle ore 5:03 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

Rv5350 Palermo-Messina delle ore 5:07 da S. Stefano a Messina

R12852 S- Agata M.-Messina delle ore 5:30 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

RV5352 Palermo-Messina delle ore 6:18 da Acquedolci-S. Fratello a Capo d’Orlando

Rv5353 Messina-Palermo delle ore 6:37 da Capo d’Orlando a Acquedolci-S. Fratello

R12861 Messina-S. Agata M. delle ore 6:43 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

R12863 S- Agata M.-Palermo delle ore 6:57 da S. Agata M. a Acquedolci-S. Fratello

R12858 S. Agata M.-Messina delle ore 7:09 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

Rv5354 Palermo-Messina delle ore 8:32 da S. Agata M. a Messina

R21848 S. Agata M.-Messina delle ore 8:57 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

R12873 Messina-S. Agata M. delle ore 10:08 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

R12892 S. Agata M.-Messina delle ore 12:22 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

R12857 Messina-S. Agata M. delle ore 5:40 soppresso.

Questo è il bilancio di una giornata di disagi per i molti utenti-pendolari della fascia tirrenica che ammonta a 16 treni regionali soppressi e 961 treno-km non effettuati.

Sicuramente molti utenti, visti i disservizi si sono trovati nella condizione di arrivare tardi nei posti di lavoro e/o studio.

L'utenza pendolare che ha pagato anticipatamente per un servizio di trasporto, sia esso un abbonato o un utente occasionale, in queste criticità viene lasciato in balia di se stesso per ore, senza avere alcuna assistenza e/o informazione da parte del gestore dell’infrastruttura e del gestore del servizio, considerato che ormai in tutte le stazioni non vi è la presenza di personale ferroviario.

Così come avevamo chiesto già nella prima sottoscrizione del “Contratto di Servizio Ponte 2015-2016” di voler dedicare un numero di telefonia fissa o mobile da utilizzare da parte dell’utenza proprio nelle occasioni di emergenza e/o di criticità ma non ci è stato concesso.

Così come sui bus sostitutivi al treno, chiediamo che vi salga a bordo il personale di Trenitalia, considerato che l’utente al momento dell’acquisto del titolo di viaggio stabilisce un contratto con il vettore ferroviario e non con il vettore del bus sostitutivo, su questo punto chiederemo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti un parere a garanzia sia del gestore del servizio di trasporto che dell’utenza.

Non è possibile, in questi casi, lasciare allo sbando centinaia di persone lungo linea senza avere assistenza, informazioni e ad aspettare un servizio sostitutivo che non ha orari e che non rispetta nemmeno le norme contrattuali previste nei casi di criticità.

Una domanda ci sorge spontanea, in questi casi, quali sono i compiti del gestore del servizio e del vettore dei bus sostitutivi? Rimaniamo in attesa di risposte sia da parte del Dipartimento dei Trasporti della Regione, che dal gestore del servizio Trenitalia.

F.to Giosuè Malaponti Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer

domenica 23 gennaio 2022

Avviso per i Pendolari della Messina-Catania-Siracusa. Riprogrammazione orari dei treni con bus sostitutivi dal 24 al 30 gennaio 2022

Per attività correlate all’organizzazione dei servizi, a seguito delle verifiche previste dalle norme anti-covid, sono previste modifiche alla programmazione dei treni Regionali con variazioni, cancellazioni e sostituzioni con bus. Si ricorda che, a causa della variabilità delle condizioni della circolazione stradale, i tempi di percorrenza dei servizi sostitutivi con bus potrebbero risultare superiori a quelli dei treni di riferimento.

domenica 16 gennaio 2022

Avviso per i Pendolari della Messina-Catania-Siracusa. Riprogrammazione orari dei treni con bus sostitutivi dal 17 al 22 gennaio 2022

Per attività correlate all’organizzazione dei servizi, a seguito delle verifiche previste dalle norme anti-covid, sono previste modifiche alla programmazione dei treni Regionali con variazioni, cancellazioni e sostituzioni con bus. Si ricorda che, a causa della variabilità delle condizioni della circolazione stradale, i tempi di percorrenza dei servizi sostitutivi con bus potrebbero risultare superiori a quelli dei treni di riferimento.

domenica 9 gennaio 2022

Avviso per i Pendolari della Messina-Catania-Siracusa. Riprogrammazione orari dei treni con bus sostitutivi dal 10 al 16 gennaio 2022

Per attività correlate all’organizzazione dei servizi, a seguito delle verifiche previste dalle norme anti-covid, sono previste modifiche alla programmazione dei treni Regionali con variazioni, cancellazioni e sostituzioni con bus. Si ricorda che, a causa della variabilità delle condizioni della circolazione stradale, i tempi di percorrenza dei servizi sostitutivi con bus potrebbero risultare superiori a quelli dei treni di riferimento.

mercoledì 29 dicembre 2021

Avviso per i Pendolari della Messina-Catania-Siracusa. Riprogrammazione orari dei treni con bus sostitutivi nelle giornate del 30 e 31 dicembre 2021


Per attività correlate all’organizzazione dei servizi, a seguito delle
verifiche previste dalle norme anti-covid, sono previste modifiche alla programmazione dei treni Regionali con variazioni, cancellazioni e sostituzioni con bus. Si ricorda che, a causa della variabilità delle condizioni della circolazione stradale, i tempi di percorrenza dei servizi sostitutivi con bus potrebbero risultare superiori a quelli dei treni di riferimento.

mercoledì 10 novembre 2021

Niente fermate dei bus sostitutivi al treno a Militello e Scordia

Art.10 comma 4 (Flessibilità del programma di esercizio) del Contratto di Servizio 2017-2021 che riportiamo testualmente: - “Nei casi di sospensione del servizio di cui al comma precedente, per i quali sia previsto  servizio sostitutivo a totale o parziale sostituzione del servizio ferroviario, tale servizio  sostitutivo deve essere comunque effettuato con un numero di autobus e/o autoveicoli  sufficiente  a trasportare tutti i passeggeri statisticamente presenti sul treno e in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto  del  disservizio,  salvo  casi  di  manifesta  impossibilità”. Ma in effetti non è proprio così, difatti nelle note della riprogrammazione oraria viene fatto esplicitamente presente che: “Sostituito con bus, che fermano nel piazzale antistante la stazione ad eccezione delle località in cui non è possibile la sosta dei bus: Militello e Scordia.

venerdì 5 novembre 2021

Corse riprogrammate con bus sostitutivi Catania-Caltagirone non fermano nelle Stazioni di Militello e Scordia

In riferimento alla sospensione della circolazione ferroviaria sulla tratta Catania-Caltagirone-Gela dal 29 ottobre 2021 e riprogrammata con bus sostitutivi che devono effettuare le stesse fermate effettuate dai treni nelle stazioni interessate.
Ci pregiamo sottoporre, alla vostra cortese attenzione, che nella riprogrammazione effettuata dall’impresa ferroviaria, Trenitalia Spa, che gestisce per contratto il trasporto ferroviario in Sicilia, non vengono effettuate nelle stazioni di Militello e di Scordia le fermate dei bus sostitutivi al treno, così come previsto dall’Art.10 comma 4 (Flessibilità del programma di esercizio) del Contratto di Servizio 2017-2021 che riportiamo testualmente: - “Nei casi di sospensione del servizio di cui al comma precedente, per i quali sia previsto servizio sostitutivo a totale o parziale sostituzione del servizio ferroviario, tale servizio sostitutivo deve essere comunque effettuato con un numero di autobus e/o autoveicoli sufficiente a trasportare tutti i passeggeri statisticamente presenti sul treno e in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto del disservizio, salvo casi di manifesta impossibilità”. Ma in effetti non è proprio così, difatti nelle note della riprogrammazione oraria viene fatto esplicitamente presente che: “Sostituito con bus, che fermano nel piazzale antistante la stazione ad eccezione delle località in cui non è possibile la sosta dei bus: Militello e Scordia.
Con la presente chiediamo alle SS.LL. di voler intervenire presso la committente Regione Siciliana-Dipartimento Infrastrutture e Trasporti per il ripristino delle fermate previste a Militello e Scordia concordando eventualmente dei punti di fermata nei pressi delle stazioni per ovviare ad eventuali problemi logistici ed assicurare la continuità del servizio di trasporto.
Al signor Sindaco del Comune di Militello Val di Catania
Al signor Sindaco del Comune di Scordia
All’Assessore Regionale Avv. Marco Falcone
Assessorato Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo
Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2 Dott. Giuseppe Di Miceli
Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario Reg.le
Certi di fare cosa gradita, nell’attesa di un Vs. cortese riscontro, cordiali saluti.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 18 dicembre 2019

Caltagirone-Catania nuovi orari, vecchi disagi e disservizi.

Già dal cambio orario di domenica 15 dicembre i disagi per i pendolari del Calatino non si interrompono. Lunedì 16 e martedì 17 dicembre sono stati soppressi i treni regionali 12810 delle 16.30 da Caltagirone a Catania e il treno regionale 12813 delle 19.15 da Catania a Caltagirone procurando, sicuramente, enormi disagi all’utenza pendolare visto che sono i due treni di ritorno dopo una giornata di lavoro o studio da entrambe le città. Oltre alle soppressioni in questi due giorni gli altri due treni il 12806 delle 6.11 e il 12809 delle 14.10 hanno accumulato ritardi, sempre nei due giorni, pari a 112 minuti. Un servizio di trasporto ferroviario che doveva essere migliorato, incentivato cioè a portata di mano dell’utenza per riavvicinarli al mezzo ecologico per eccellenza dopo due anni circa dalla chiusura della tratta. Questo è quello che il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci dichiarava prendendo un preciso impegno con i pendolari e precisamente queste le sue parole: - “Un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. 
E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati, perché da sei corse treno tra le due Città, dal 15 aprile sono state ridotte a quattro, cancellando due corse treno e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 dando un servizio al pendolarismo, che da anni si serviva del mezzo treno, da Catania raccogliendo utenza a Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele sino a Caltagirone? Nonostante tutte le nostre rimostranze e i suggerimenti, anche in via sperimentale, non sono serviti a nulla. Al danno la beffa quella di riconfermare nei nuovi orari del 15 dicembre i quattro treni giornalieri, non modificando gli orari, e i quattro treni dei festivi, dove non vi è alcuna frequentazione, e che producono uno spreco di circa 23.000 treno*km annui. Ma lo sperpero di risorse e di treno*km è ancora più evidente, Ill.mo Presidente, in considerazione del servizio di bus sostitutivi al treno tra Caltagirone e Gela che produce un totale di 67.000 circa di km*treno-annui. Qualcuno ci spieghi e spieghi ai pendolari del Calatino perché il servizio bus sostitutivo al treno tra Caltagirone, Niscemi e Gela debba essere effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia (sembra che il costo a km sia di euro 2,70) invece che affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione (sembra che il costo a km sia di euro 1,06), risparmiando così risorse pubbliche e 67.000 km-treno che potrebbero essere impiegate in altre relazioni ferroviarie sino alla eventuale ricostruzione del viadotto ferroviario crollato l’11 maggio 2011?
Questi sono i dati dei disservizi che emergono dal nostro monitoraggio nella tratta ferroviaria Catania-Caltagirone nei mesi di ottobre e novembre relativamente ai 240 treni monitorati: - Treni soppressi n. 22 e parziali n. 3 per un totale di 2121 treno*km cancellati; minuti di ritardo accumulati 2016 pari a 36 ore circa e, il dato più rilevante su questa tratta nei 60 giorni del monitoraggio è la della puntualità che è pari al 49%
Speravamo Ill.mo Presidente che, la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di circa 170.000 treno*Km.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così anzi è stato ancora una volta sfavorito il territorio e danneggiata l’utenza pendolare da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario estivo di Giugno 2020.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 28 giugno 2019

Tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, chiediamo l’intervento del Governatore Musumeci per il ripristino degli orari.


Il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci prendeva un impegno con i pendolari. Questo è quanto dichiarava: - un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati alle esigenze dell’utenza e dei pendolari, perché da sei corse treno dal 15 aprile sono state cancellate due corse e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 penalizzando, così, tutti i pendolari che da molti anni si servivano di questo treno del mattino per raggiungere Caltagirone e poter proseguire per Niscemi e Gela con il bus sostitutivo al treno delle ore 7.50?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari del calatino perché nei nuovi orari voluti dalla Regione ed entrati in vigore il 15 aprile 2019 è stato cancellato il treno regionale 12805 delle ore 5.38 così come il bus sostitutivo PA801 che da Caltagirone partiva alle 7.50 passando per Niscemi e arrivare a Gela?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari di Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele come potranno raggiungere Caltagirone alle 7.28 per poi proseguire per Niscemi e Gela con il bus sostitutivo al treno PA801 che è stato cancellato?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari perché il servizio bus sostitutivo al treno delle ore 7.50 tra Caltagirone-Niscemi e Gela non è stato effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia ma è stato affidato ad un azienda di trasporto privato anzichè affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione, risparmiando così risorse pubbliche e km-treno?
L’assessore On. Falcone confermi o smentisca se i costi dei bus sostitutivi al treno tra Caltagirone-Niscemi e Gela pari a 2,70 € a km con i costi dei bus dei privati pari a 1,09 € a km, dati venuti fuori nell’incontro del tavolo tecnico tenutosi a Caltanissetta lo scorso 6 marzo 2019 siano veri o meno?
Non serve aver messo delle pezze alla mobilità con bus dei privati, aggiungendo altri costi, da Scordia, da Militello e da Caltagirone, occorre nell’immediato ripristinare le 6 vecchie corse treno e i bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela così come avevamo chiesto sin dall’inizio e precisamente di voler effettuare il servizio con una coppia di treni che facessero la spola tra Catania e Caltagirone raccordati ai bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela. Avevamo anche chiesto che i bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela non potevano e non dovevano essere considerati come servizio scolastico da settembre a giugno ma per l’intero anno.
Questa dovrebbe essere la soluzione per far ripartire il servizio, anche in fase sperimentale, sulla relazione ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela a prescindere se vi sia il Minuetto o le veterane Aln668:
Treno regionale da Catania alle 5.40 e bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 7.30
Treno regionale da Caltagirone alle 5.50 arrivo a Catania alle ore 7.30
Treno regionale da Catania alle 14.25 bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 16.00
Treno regionale da Caltagirone alle 14.30 arrivo a Catania alle ore 16.05
Treno regionale da Catania alle ore 18.40 bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 20.30
Treno regionale da Caltagirone alle 19.05 arrivo a Catania alle ore 20.40
Da prevedere alla stazione centrale di Catania le eventuali coincidenze con i treni in partenza per Messina.
Una considerazione ci sorge spontanea: prima che intervenisse la regione vi erano in servizio n.3 coppie treno, pari a 6 treni-giorno, corrispondenti a 546 treno*km-giorno per un totale di 3.276 treno*km a settimana. Ora con gli orari voluti dalla Regione e non concordati con i pendolari, la situazione è la seguente: il nuovo servizio viene espletato da 2 coppie treno pari a quattro treni giorno, corrispondenti a 364 treno*km-giorno per un totale di 2.457 treno*km a settimana considerando anche le due coppie treno della domenica anch’esse inutili visti gli orari.
Risulta evidente che da 13.104 treno*km mensili si è passati a 9.828 treno*km, con una decurtazione di oltre 3.000 treno*km mensili che sicuramente verranno utilizzati in altre relazioni ferroviarie nonostante il territorio chiedesse di ottimizzare gli orari esistenti delle 6 corse giornaliere, disattendendo anche l’impegno preso con i pendolari dal Governatore della Regione di sistemare gli orari della mattina.
Speravamo Ill.mo Presidente che la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di km*treno.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così, addirittura, è stato ancora una volta danneggiato da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario del 15 dicembre 2019.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer