sabato 28 novembre 2015

Fine settimana campale per i pendolari della Messina -Catania -Siracusa.

Treni provenienti da Messina stoppati ad Alcantara e quelli provenienti da Siracusa e Catania stoppati a Giarre-Riposto per un ostacolo sulla linea ferroviaria tra Fiumefreddo e Calatabiano. Gli annunci discordanti nelle varie stazioni: alcuni annunciavano 20 minuti altri annunciavano ritardi oltre i 40 minuti. Hanno impiegato oltre 2 ore per la riapertura della circolazione. Treni provenienti da Siracusa per Messina e Taormina cancellati a Catania ed a Giarre-Riposto. Altri treni in circolazione hanno accumulato ritardi con una punta massima di 132 minuti.   Desideriamo chiedere all'assessore regionale ai trasporti Pistorio e al Dirigente generale Bellomo e al Dirigente 4 Servizio  trasporto ferroviario Madonia cosa è  previsto in questi casi nel nuovo Contratto di Servizio che la Regione di sta apprestando a firmare?, Chi pagherà i ritardi? Chi rimborsera' le ore di lavoro perse o gli appuntamenti saltati? In quanto tempo la squadra di intervento di Rete Ferroviaria Italiana deve intervenire, etc..? Per questi motivi chiedevamo all'assessore regionale ai trasporti che era necessario chiudere un'intesa, prima di tutto, con il gestore della rete "Rete Ferroviaria Italiana, cosa che l'ex assessore Pizzo non ha ritenuto opportuno fare e che sarebbe opportuno fare prina della firma di qyesto Contratto. Ritardi ed appuntamenti persi sulla pelle dei pendolari che di sicuro non pagherà nessuno. Una volta tanto desideriamo noi usare il motto di Trenitalia: Ci scusiamo per il disagio che ci procurate e per essere costretti a viaggiare in queste condizioni e senza nessuna tutela, un grazie al neo assessore ai trasporti Pistorio per l'attenzione che rivolgerà ai pendolari siciliani, almeno speriamo, visti i risultati.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani -Ciufer

martedì 17 novembre 2015

Ancora in ritardo i treni Minuetto sulla Pa-Ct ritornata alla normalità

Nella giornata di ieri, lunedì 16 novembre 2015, Trenitalia comunicava con una nota stampa che sono tornati a correre i 14 treni Minuetto che collegano Palermo con Catania in 2 ore e 47 minuti. 
Ad un mese esatto dallo sviamento del treno tra Marcatobianco e Villafiorito e dopo circa 14 giorni di ritardi preventivamente annunciati da Trenitalia sino a 30 minuti e pesantemente non rispettati, i treni veloci riprendono a fare la spola tra le due città siciliane.
In questa prima giornata di normalità, così come annunciata da Trenitalia i disagi non sono mancati e i ritardi accumulati sono pari a 336  minuti. La punta massima di ritardo è stata accumulata dal treno 3806 con 63 minuti di ritardo e del 3811 con 59 minuti di ritardo. 
Per dovere di informazione come da orario ufficiale non tutti i treni impiegano le 2 ore e 47 minuti, questi i tempi di percorrenza impiegati dai 14 treni in servizio:
n. 4 treni impiegano 2 ore e 47 minuti
n. 3 treni impiegano 2 ore e 49 minuti
n. 1 treno impiega 2 ore e 51 minuti
n. 1 treno impiega 2 ore e 52 minuti
n. 3 treni impiegano 2 ore e 55 minuti
n. 2 treni impiegano 2 ore e 57 minuti
Di queste corse treno 8 effettuano tre fermate (Caltanissetta Xirbi, Enna e Catania) le rimanenti 6 corse effettuano 4 fermate (Termini Imerese, Caltanissetta Xirbi, Enna e Catania).
Desideriamo, ancora una volta, fare presente che già vi era negli orari del 12 dicembre 2010-11 giugno 2011, una coppia di treni Regionali Veloci - Rv3850 con partenza da Palermo alle ore 6.38 che effettuava le fermate di Bagheria, Termini Imerese, Roccapalumba-Alia, Caltanissetta Xirbi per arrivare a Catania alle 9.38 e - Rv3853 con partenza da Catania alle ore 15.26 effettuando le fermate di Catenanuova-Centuripe, Caltanissetta Xirbi, Roccapalumba-Alia, Termini Imerese con arrivo a Palermo alle 18.30, che impiegavano 3 ore il primo e 3 ore e 04 minuti il secondo.
Quando invece gli attuali impiegano quasi gli stessi tempi realizzando 1/2 fermate in meno, tenuto conto che gli attuali treni della Catania-Palermo non fermano alla stazione di Roccapalumba-Alia, snodo ferroviario importante e, ciò penalizza tutto il territorio del Vallone che resta fuori da questi collegamenti importanti e necessari a una mobilità più snella e cadenzata. 
Nell'attesa dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario 2015-2016 avevamo chiesto all'assessore pro tempore e al direttore di Trenitalia di anticipare la partenza dei primi treni prevedendo l'arrivo nelle due città prima delle otto del mattino, chissà se è stato preso in considerazione?
Siamo ancora in attesa di conoscere il contenuto degli allegati e appendici al Contratto di Servizio, tutt'ora top secret, tenuto conto che si tratta di un contratto che prevede una spesa nei dodici anni di affidamento di una spesa di circa 1,4 milioni di euro, e di investimenti regionali per acquisto di materiale rotabile pari a 190 milioni di cui solo 40 milioni a carico di Trenitalia. Ci sembra alquanto irrisorio l'investimento dell'impresa ferroviaria. 

sabato 7 novembre 2015

No al Ponte, costruiamoci il “Muro sullo Stretto” per evitare i continui saccheggi.

No al Ponte, costruiamoci il “Muro sullo Stretto” per evitare i continui saccheggi in un’Isola che non li merita.
In riferimento alle ultime dichiarazioni del Premier Renzi, a Porta a Porta, sulla costruzione del Ponte sullo Stretto e su i due miliardi per l’emergenza siciliana da spendere nei prossimi cinque anni, che desideriamo dire la nostra.
Ci sembra giusto che anche il presidente del Consiglio Renzi entri a far parte della favola del “Ponte sullo Stretto”. La cosa che ci convince sempre di più è, siamo sicuri, che entrerete (tutti i presidenti del Consiglio che hanno parlato di ponte sullo stretto) a far parte dei guinness dei primati per aver contribuito a realizzare nel mondo il primo “Ponte fantasma sullo Stretto di Messina”.
Invitiamo invece i Siciliani a chiedere a gran voce che non vogliamo questo benedetto “Ponte”, piuttosto rimbocchiamoci le maniche ed iniziamo, NOI, a costruire il “Muro sullo Stretto” e a non versare più un centesimo nelle casse romane visti i risultati ormai sotto gli occhi di tutto il mondo.
Qual è il peso della politica siciliana a Roma visti i risultati portati a casa e, viste le condizioni di un’Isola che sta franando e colando a picco in tutti i sensi.
Desideriamo ricordare al presidente del consiglio Renzi che oltre i due miliardi da spendere in cinque anni, in questa “emergenza di crolli generali” la Sicilia ha la necessità di avere “urgentemente” gli 11,5 miliardi previsti dallo “Sblocca Italia” e di cui, signor Presidente, ha avuto a stento finanziati il 10%.
Alla luce degli ultimi avvenimenti catastrofici, strade che si sgretolano, ponti e viadotti di strade, autostrade e ferrovie che crollano e i vari dissesti idrogeologici che hanno danneggiato anche l’acquedotto Fiumefreddo per Messina da oltre 15 giorni, cosa aspettate che coliamo a picco nel Mediterraneo?
Di sicuro non ci verranno a salvare i libici o i tunisini. 
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 5 novembre 2015

Messina. Disagi, disservizi e contratto di servizio per il trasporto ferroviario

Mentre la Città di Messina patisce, da circa due settimane, la mancanza d’acqua, il sottopassaggio della stazione centrale di Messina di acqua ne ha in abbondanza.
Il sottopassaggio per accedere ai binari è allegato da sabato scorso, senza che nessuno abbia provveduto, tempestivamente, allo svuotamento e al ripristino del sottopasso per l’accesso a tutti i binari.
La gente attualmente è costretta ad attraversare i binari per mezzo della passerella di fronte  la cappella di stazione senza alcuna assistenza.
Oltre al problema del sottopasso desideriamo segnalare che vi è un problema di sgocciolamento continuo di acque piovane dalle pensiline ai binari 2 e 3.
La gente è stanca di sopportare tutti questi disagi e disservizi e in modo particolare i ritardi, in specie se causati ai primi treni del mattino nella fascia oraria compresa tra la 06.00 e le  09.00, ritardi oramai divenuti  cronici o parte integrante dell’offerta commerciale di Trenitalia. Offerta di trasporto ferroviario a carico della Regione Siciliana da gennaio 2015, giusta deliberazione della giunta regionale n. 159 del 22 giugno 2015 relativa all’intesa per la sottoscrizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano.
Al momento, sono trascorsi quattro mesi dalla data dell’intesa, e non ci è dato conoscere i contenuti degli allegati e delle appendici che riteniamo la parte più importante di tutta l’operazione “Contratto di Servizio” perché esplica le tipologie dei servizi o meglio tutto quello che la Regione sta acquistando dall’impresa ferroviaria. Non è importante se il cittadino, l’utente, il pendolare non conosca i contenuti ma quello che è veramente strano, assurdo ed inaccettabile è che i contenuti di questi atti importanti annessi al Contratto di Trasporto non li conoscano nemmeno i 90 parlamentari siciliani e nello specifico nemmeno i commissari della “IV Commissione Trasporti” dell’Ars. Teniamo a precisare che in altre regioni gli allegati, le appendici ed il contratto, prima della firma con l’impresa ferroviaria, sono stati discussi, pianificati ai tavoli di convocazione dell’assessorato regionale ai trasporti, a differenza di quanto invece in Sicilia non è stato fatto, se non dall’impresa ferroviaria Trenitalia che ha prospettato solamente l’offerta commerciale che entrerà in esercizio a dicembre 2015. Altro che partecipazione e trasparenza messa in atto dall’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti, della Regione Siciliana, che dovrà sin da subito farsi carico di rispondere e risolvere le varie problematiche che l’utenza ferroviaria le sottoporrà vista la spesa di 111, 5 milioni di euro e per un contratto di trasporto ferroviario, che di sicuro non soddisferà le aspettative dei pendolari e dell’utenza siciliana che, mensilmente, si trova a fare i conti con il proprio datore di lavoro per le ore di ritardo da recuperare. Quali garanzie, quali accorgimenti, quali opportunità miglioreranno le condizioni del trasporto ferroviario e le aspettative dei siciliani, vista la spesa milionaria e la gestione diretta della Regione? 

martedì 3 novembre 2015

Riattivata la linea Catania-Palermo. Trenitalia comunica ritardi sino a 30 minuti e noi diciamo anche oltre i 30 minuti.

Catania. Dal pomeriggio di domenica 1 novembre è stata riattivata la linea Palermo-Catania
Tuttavia comunica in una nota Rete Ferroviaria Italiana che per almeno due settimane i treni circoleranno con un aumento dei tempi di viaggio di circa 30 minuti dovendo percorrere, a scopo precauzionale, alcuni tratti di binario a velocità ridotta.
Il graduale ritorno alla piena funzionalità della linea potrà avvenire entro metà novembre, in presenza di un sensibile miglioramento delle condizioni metereologiche.
Pertanto, sono state apportate modifiche all’attuale offerta commerciale e i dettagli delle variazioni con le indicazioni complete di orari, fermate e servizi sostitutivi sono disponibili nelle stazioni, uffici informazioni e assistenza clienti.

Inoltre sono state apportate modifiche all'offerta commerciale sulle relazioni:
ROCCAPALUMBA-CALTANISSETTA CATANIA-CALTANISSETTA
Clicca qui per il dettaglio

Abbiamo voluto riprendere il monitoraggio dei treni sulla linea Catania-Palermo, oggi lunedì 2 novembre, per monitorare i ritardi sino a 30 minuti annunciati da Trenitalia. 
Nel dettaglio i treni di oggi sulla Catania-Palermo-Catania:
Treno n.3800 ore 05.26 Palermo-Catania minuti di ritardo 57
Treno n.3801 ore 05.28 Catania-Palermo minuti di ritardo 109
Treno n.3802 ore 07.36 Palermo-Catania minuti di ritardo 42
Treno n.3803 ore 07.38 Catania-Palermo minuti di ritardo 48
Treno n.3804 ore 09.38 Palermo-Catania minuti di ritardo 135
Treno n.3805 ore 09.32 Catania-Palermo minuti di ritardo 96
Treno n.3806 ore 13.38 Palermo-Catania minuti di ritardo 44
Treno n.3807 ore 13.38 Catania-Palermo minuti di ritardo 36
Treno n.3808 ore 15.38 Palermo-Catania minuti di ritardo 54
Treno n.3809 ore 15.32 Catania-Palermo minuti di ritardo 40
Treno n.3810 ore 17.36 Palermo-Catania minuti di ritardo 41
Treno n.3811 ore 17.32 Catania-Palermo minuti di ritardo 37
Treno n.3812 ore 19.38 Palermo-Catania minuti di ritardo 30
Treno n.3813 ore 19.32 Catania-Palermo minuti di ritardo 29
Il totale di tutti i ritardi della giornata ammonta a 798 minuti pari a 13 ore e 30 minuti, se a questi sottraiamo i 30 minuti previsti per i 14 treni in servizio abbiamo un ritardo complessivo di 378 minuti pari a 6 ore e 30 minuti.
Una domanda ci sorge spontanea il dirigente generale del Dipartimento trasporti della Regione Siciliana che ne pensa? O meglio riformuliamo la domanda: negli allegati ed appendici al Contratto di Servizio, che nessuno a tutt'oggi conosce, cosa è previsto in questi casi? E per i treni cancellati sulla Roccapalumba-Caltanissetta e Catania-Caltanissetta fatti in parte con con bus sostitutivi?