sabato 10 dicembre 2016

Messina-Palermo. Ripristinare gli orari domenicali e festivi dei treni.

Il nuovo orario già pubblicato sul sito Trenitalia.it e che entrerà in vigore domenica 11 dicembre 2016, sta rivoluzionando non solo le abitudini già consolidate di mobilità di lavoratori e studenti nei giorni feriali lavorativi ma complicherà completamente la mobilità ferroviaria anche nelle giornate di domenica e festivi.
Era già complicato con il vecchio orario spostarsi nei festivi, da Messina a Palermo, che qualcuno ha pensato bene di stravolgere senza alcun senso la mobilità tra le due Città con la nuova offerta commerciale 2016-2017.
Nei vecchi orari domenicali e festivi venivano garantite le fasce orarie 6.00/9.00 e 18/21.00 garanzia per molti utenti-pendolari che lavorano anche la domenica e nei festivi presso strutture alberghiere, ospedaliere o chi si muove per svago o altro.
Questi i treni (in totale 17) nell’attuale offerta commerciale sino al 10 dicembre:
Relazione Messina-S.Agata Militello-Palermo treni domenicali e festivi (9)
Treno regionale 7831 da S.Agata M. alle ore 6.05 arrivo a Palermo alle ore 8.00
Treno regionale 12859 da Messina alle ore 6.45 arrivo a Palermo alle ore 11.00
Treno regionale veloce 7823 da Messina alle ore 7.03 arrivo a Palermo alle ore 9.50
Treno regionale 12787 da Messina alle ore 11.22 arrivo a Palermo alle ore 15.00
Treno regionale 12899 da Messina alle ore 14.23 arrivo a Palermo alle ore 18.00
Treno regionale 7841 da Messina alle ore 15.46 arrivo a Palermo alle ore 19.30
Treno regionale 12777 da Messina alle ore 18.12 arrivo a S.Agata M. alle ore 19.57
Treno regionale veloce 7839 da Messina alle ore 19.10 arrivo a Palermo alle ore 22.06
Treno regionale 12773 da Messina alle ore 21.04 arrivo a S.Agata M. alle ore 22.40
Relazione Palermo-S.Agata Militello-Messina treni domenicali e festivi (8)
Treno regionale 12754 da S.Agata M. alle ore 6.58 arrivo a Messina alle ore 8.34
Treno regionale veloce 7834 da Palermo alle ore 8.06 arrivo a Messina alle ore 11.04
Treno regionale 7818 da Palermo alle ore 9.03 arrivo a Messina alle ore 12.30
Treno regionale 30260 da Palermo alle ore 13.06 a arrivo Messina alle ore 16.43
Treno regionale 12802 da Palermo alle ore 15.06 a arrivo Messina alle ore 18.33
Treno regionale 7842 da Palermo alle ore 17.04 arrivo a Messina alle ore 20.51
Treno regionale 12766 da Palermo alle ore 19.06 arrivo a S.Agata M. alle ore 21.06
Treno regionale veloce 7832 da Palermo alle ore 20.06 arrivo a Messina alle ore 23.03
Questi i treni (in totale 11) nella nuova offerta commerciale da domenica 11 dicembre:
Relazione Messina-S.Agata Militello-Palermo treni domenicali e festivi (6)
Treno regionale veloce 3775 da Messina alle ore 7.55 arrivo a Palermo alle ore 10.54
Treno regionale 7979 da S.Agata M. alle ore 12.04 arrivo a Palermo alle ore 13.58
Treno regionale 12755 da Messina alle ore 10.05 arrivo a S.Agata M. alle ore 11.36
Treno regionale veloce 3781 da Messina alle ore 14.40 arrivo a Palermo alle ore 17.22
Treno regionale veloce 3785 da Messina alle ore 18.40 arrivo a Palermo alle ore 21.22
Treno regionale 12765 da Messina alle ore 20.09 arrivo a S.Agata M. alle ore 21.42
Relazione Palermo-S.Agata Militello-Messina treni domenicali e festivi (5)
Treno regionale 7922 da Palermo alle ore 9.22 arrivo a S.Agata M. alle ore 11.25
Treno regionale veloce 3776 da Palermo alle ore 8.27 arrivo a Messina alle ore 11.07
Treno regionale veloce 3778 da Palermo alle ore 14.27 arrivo a Messina alle ore 17.10
Treno regionale veloce 3786 da Palermo alle ore 18.27 arrivo a Messina alle ore 21.07
Treno regionale veloce 3788 da Palermo alle ore 20.27 arrivo a Messina alle ore 23.07
Dagli attuali 17 treni si passa agli 11 treni previsti nei festivi e nelle domeniche.
La decurtazione delle 6 corse treno previste nella nuova offerta commerciale provocherà enormi disagi all’utenza pendolare. E’ evidente che, oltre al taglio delle corse, non è stata tenuta in debita in considerazione la conferma degli attuali orari festivi in considerazione del fatto che c’è un’utenza che lavora anche in questi giorni.
Al danno di non aver confermato gli attuali orari, si aggiunge la beffa nell’aver trasformato alcuni treni regionali in veloci portandoli così dagli attuali 4 a un totale di 7, così distribuiti: n. 3 effettuano le corse da Messina a Palermo e gli altri 4 da Palermo a Messina.
Treni veloci che non garantiscono un servizio regionale capillare per le poche fermate effettuate, si passa da un treno regionale che effettua 27 fermate a un veloce che di fermate ne effettua solo 10.
Desideriamo chiedere e ottenere una spiegazione logica, sull’incremento dei treni regionali veloci nei giorni festivi da 4 a 7 e del perché sono state stravolte le attuali tracce orarie dei treni domenicale e/o festivi.
Perché, avendo diminuito il numero delle corse tra Palermo e Messina, da 17 a 11, non sono stati mantenuti almeno gli stessi orari per i primi treni del mattino e gli ultimi della sera?
Perché sprecare km/treni con la circolazione dei 7 treni regionali veloci nei festivi, visto che non danno quel servizio capillare e, quindi, senza alcuna utilità e senza alcun beneficio per l’utenza pendolare e viaggiatori occasionali? Forse perché dal cambio orario entrerà in vigore la tariffa 39/s che prevede l’aumento del 5% dei biglietti dei treni regionali veloci?
Teniamo a precisare che la domenica con i nuovi orari circoleranno 11 treni regionali per un totale di 2088 km/treno, di cui 1624 km/treno verranno effettuati dai 7 treni regionali veloci che per le esigue fermate (in totale 9) e visti gli orari non soddisferanno e, non incrementeranno la frequentazione ma al contrario penalizzeranno quell’utenza che avevano garantito, con i vecchi orari, un trasporto ferroviario efficiente ed efficace, nei giorni festivi, su tutta la dorsale tirrenica.
Con la presente chiediamo il ripristino del servizio almeno nelle fasce orarie 6.00-9.00 e 18.00-21.00, così come era previsto nei vecchi orari, ciò per assicurare un servizio di trasporto più funzionale e alla portata delle esigenze di tutta l’utenza nei giorni domenicali e/o festivi.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 8 dicembre 2016

Comitato Pendolari. Ct-Pa: spariti i biglietti online di due treni

Non è possibile ascrivere la responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma di sicuro alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento trasporti, tenuto conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto di Servizio Ponte" per il trasporto ferroviario. Ribadiamo, ancora una volta, che in tutti questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo rapporto di collaborazione e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia. Mentre non riusciamo, nostro malgrado, a instaurare lo stesso tipo di rapporto con i dirigenti del dipartimento trasporti che dovrebbero fare tesoro dell’esperienza, della collaborazione e del sostegno dei Comitati dei Pendolari Siciliani per realizzare un servizio di trasporto ferroviario, più efficiente, più efficace e a misura dell’utenza pendolare.

martedì 6 dicembre 2016

Treni regionali veloci Catania-Palermo, viaggiano ma non è possibile acquistare i titoli di viaggio

Palermo. Da qualche giorno non è possibile acquistare, online dal portale Trenitalia.it, i titoli di viaggio per alcuni dei 14 treni veloci che fanno da spola tra Catania-Palermo (Enna-Caltanissetta-Termini Imerese). 
I biglietti ferroviari non acquistabili nè online nè in biglietteria sono per i primi due treni del mattino e precisamente il regionale veloce 3800 Palermo-Catania delle ore 5.00 e il treno Rv 3801delle ore 5.03 Catania-Palermo. 
Avviene la stessa cosa con gli ultimi due treni della sera il regionale veloce 3812 delle ore 19.38 Palermo-Catania e il Rv 3813 delle ore 19.32 Catania-Palermo. Dove sta la stranezza? Che questi treni viaggiano comunque sulla Catania-Palermo e viceversa.
Abbiamo fatto presente al Dipartimento Trasporti della Regione questa assurda situazione, ma nessuno ne sa nulla.
A questa strana situazione se ne aggiunge un'altra, quella che dal cambio orario dell'11 dicembre 2016 questi primi due treni del mattino Rv 3800 (ore 5.00) e Rv 3801 (ore 5.03) verranno cancellati così come gli ultimi due della sera Rv 3812 (ore 19.38) e Rv 3813 (ore 19.32).
A chi imputare questa assurda scelta? Perché se c'era da cancellare alcune corse treno sulla Catania-Palermo, non si è preferito cancellare quelle della tarda mattinata, anziché togliere la possibilità all’utente-lavoratore e/o studente che da oltre un anno e mezzo fruisce di questi treni per raggiungere Palermo o Catania?
Non è possibile ascrivere la responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma di certo alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento trasporti, tenuto conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto di Servizio Ponte" per il trasporto ferroviario siciliano.
Ribadiamo, ancora una volta, che in tutti questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo rapporto di collaborazione e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia.
Non riusciamo, nostro malgrado, a instaurare lo stesso tipo di rapporto con i dirigenti del dipartimento trasporti regionale che dovrebbero fare tesoro dell’esperienza, della collaborazione e del sostegno dei Comitati dei Pendolari Siciliani nel realizzare un servizio di trasporto ferroviario, più efficiente, più efficace, più a misura degli utenti-pendolari anziché fare il treno della politica.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Terme Vigliatore. Dopo sette anni tornano a fermarsi i treni alla stazione.

Piena intesa tra Fs e il Comitato Pendolari Siciliani.
Finalmente dall'11 dicembre 2016 con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, riprende ad essere in esercizio la stazione in oggetto, la quale finalmente dopo ben 7 anni riapre i battenti. Con una offerta commerciale mirata, ben 31treni di cui 16 da Terme Vigliatore a Messina Centrale

giovedì 1 dicembre 2016

Alta velocità ferroviaria in Sicilia, botta e risposta pendolari-governo

Catania-Palermo. "Pur essendo nello Sblocca Italia ancora non s'è fatto nulla". "Non è così replica la Regione - il progetto non è stato modificato". Al fine di velocizzare l'iter, abbiamo proposto a Rfi di fare il raddoppio Bicocca-Catenanuova (progetto da 415 mln pronto e finanziato, partirà nel 2017, ndr) e Catenanuova-Raddusa (progetto da 324 mln, finanziato ma da ultimare, ndr). Una parte di questi ultimi fondi sarà dirottato per velocizzare il singolo binario nella Raddusa-Fiumetorto, nelle more del finanziamento completo dell'opera. I treni risparmieranno così circa 20 minuti.  

Ferrovie e infrastrutture in Sicilia...una lunga storia

Dalle due giornate di Taormina dove gli stati generali del turismo hanno fatto il punto sulla situazione e sull’eventuale e futura progettazione turistica del territorio siciliano emerge un dato negativo che è quello dei trasporti aerei e ferroviari. Lo spunto ci viene dato dal ministro Franceschini che a bordo del “Treno del Mito” raggiunge la stazione di Taormina per l’inaugurazione delle due sale d’aspetto. Il ministro percorrendo la tratta ferroviaria Catania-Taormina, assieme a tutto l’entourage, fa presente che servono le infrastrutture ed è necessario portare l’alta velocità in Sicilia. Quella vera. E fin qui tutto bene, facciamo tesoro di quest’ulteriore dichiarazione che aggiungeremo a tutte le altre raccolte in questi ultimi 30 anni. Da questa “alta e vera velocità” facciamo un salto nella realtà delle infrastrutture siciliane:
-Raddoppio Catania-Palermo - Il raddoppio della Catania-Palermo doveva essere l’unica linea ad alta velocità e capacità a collegare Palermo con Catania in un’ora e 20 minuti, mentre sembra che finisca la sua corsa veloce da Catania a Raddusa-Catenanuova e il rimanente tracciato resterà ad unico binario anche se verrà ammodernato.
- Palermo-Messina - Si sta lavorando sulla Cefalù-Castelbuono ma non se ne sa nulla del completamento della dorsale Tirrenica tra Castelbuono e Patti.
- Giampilieri-Fiumefreddo - Già finanziata nel 2005 con 1970 milioni di euro, ma dopo le varie progettazioni, i vari studi di fattibilità, il raddoppio non è stato ancora realizzato, anzi dovrà essere riprogettato.
- Catania Ognina-Catania Centrale - Il raddoppio di 2 km di linea che va avanti da un decennio e che doveva essere consegnato finalmente ad aprile del 2016 ma ancora si continua a lavorare.
- Caltagirone-Gela - La linea è chiusa dall’11 maggio 2011 per il crollo di alcune arcate del ponte ferroviario, finito di demolire nell’ottobre 2014 ed anche qui un nulla di fatto.
- Gela-Canicattì - Chiusa per ammodernamenti da oltre un anno ed ancora non aperta alla circolazione ferroviaria per i collegamenti veloci tra Ragusa-Caltanissetta-Palermo.
- Alcamo-Trapani via Milo - Linea ferroviaria chiusa per smottamenti dal 25 febbraio 2015 e ad oggi non viene prospettato nessun intervento di riapertura.
Ci preme sottolineare all’assessore regionale ai trasporti, on. Giovanni Pistorio, quanto segue:
-1- Già nel settembre 2009 erano stati trovati i 30 milioni necessari per la velocizzazione e l’ammodernamento della Catania-Palermo, inserendo l’opera nel Contratto di programma 2007-2011 “Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni”. Lavori previsti circa un anno e mezzo con tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 30 minuti. Lavori mai iniziati anche se finanziati.
-2- L’itinerario AV/AC Palermo-Catania-Messina rientra nel quadro degli investimenti infrastrutturali strategici previsti dalla legge “Sblocca Italia”, era stata identificata come prioritaria, in ambito nazionale e tra l’altro compreso nel Corridoio Scandinavia - Mediterraneo della rete Trans European Network (TEN-T).
Prendiamo atto ancora una volta che realizzare le infrastrutture in Sicilia, ritenute, tra l’altro, dal governo come opere prioritarie e strategiche diventa sempre difficile e complicato, non tanto, per la volontà di qualcuno ma solo ed esclusivamente perché il governo non li ha mai finanziati interamente. E poi parliamo di Ponte sullo Stretto o meglio ancora di programmazione turistica. Al turismo servono più mezzi di trasporto efficienti ed efficaci. Il turismo in Sicilia non può e non deve essere fatto solo con quei quattro treni storici, ma giornalmente con treni ed infrastrutture che abbracciano tutto il territorio regionale, in considerazione del fatto che la Sicilia ha una delle più lunghe linee ferroviarie italiane ma la stragrande maggioranza di queste lasciate nel dimenticatoio da parecchi anni.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 27 novembre 2016

Villa San Giovanni. Passerelle pedonali smantellate per ammodernare?

Villa San Giovanni. Da qualche settimana alla stazione di Villa San Giovanni Mare si stanno smantellando tutte le passerelle pedonali, e parliamo di quelle sopraelevate, che collegano la stazione ferroviaria con le navi traghetto.
Da tenere presente che nel novembre 2011, Rete Ferroviaria Italiana Spa, ha bandito una gara per: “Lavori di fornitura e posa in opera di n. 2 scale mobili, in sostituzione delle scale mobili esistenti, con realizzazione della struttura portante e della relativa copertura, a servizio delle passerelle d’imbarco delle navi traghetto nella stazione di Villa San Giovanni Mare, comprese tutte le opere connesse alla realizzazione dell’intervento.”  L’importo di questo bando era di 930 mila euro escluso iva. I lavori sono stati appaltati e le due strutture realizzate ma non sono mai entrate in funzione.
Alla luce di quanto sta avvenendo in questi giorni, ci sembra opportuno chiedere al gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana Spa, se questi lavori di smantellamento sono per la realizzazione di nuove passerelle più moderne e funzionali o prevedono altro? Da tenere presente che lato Messina è stato messo tutto a nuovo qualche anno fa ma non ancora utilizzate.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato pendolari Siciliani - Ciufer

Messina-Palermo modifiche urgenti al progetto orario 2016-2017

Il Comitato Pendolari Siciliani in questi giorni ha effettuato diversi confronti con numerosi pendolari della tratta ME-PA in merito ad eventuali modifiche da apportare alla nuova offerta commerciale proposta da parte del gestore dell’infrastruttura.
Dal sito istituzionale di Trenitalia, apprendiamo con nostro stupore una riduzione della MOBILITA’ SOPRATTUTTO DOMENICA E FESTIVI, si ritiene necessario insistere sulle
seguenti richieste in conformità a quanto già suggerito dagli utenti con il sondaggio sul progetto orario 2017 diffuso nella scorsa estate e da Ns segnalazione datata 17.11.16 -Treno n. 12754 : IMPRESCINDIBILE inserire da subito la traccia oraria della circolazione del treno DOMENICA e FESTIVI
-Treno Rv 7823 MESSINA PALERMO con nuovo orario risulta cancellato chiediamo l’inserimento immediato in quanto il primo Rv utile giunge a PALERMO alle 10.54 contro l’attuale 9.51 DOMENICA e FESTIVI
-R 7841 PALERMO MESSINA con nuovo orario risulta cancellato chiediamo l’inserimento immediato in quanto il primo R utile in partenza da PALERMO alle h 18.27 contro l’attuale 17:04 DOMENICA e FESTIVI
INSERIRE - R in partenza da Messina C.LE 13:35 con andatura lenta che effettui TUTTE le fermate.
INSERIRE - R in partenza da Messina C.LE inserire il Rv delle h 17:13
Si confida in un positivo riscontro, in quanto gli utenti del servizio sono molto insoddisfatti ed al contempo preoccupati per le novità che saranno a breve introdotte e che non garantiscono - anzi peggiorano- il diritto alla mobilità soprattutto nelle DOMENICHE e FESTIVI, anche con riferimento al territorio ed alle fasce orarie indicate
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dipartimento Trasporti servizio 4- Trasporto ferroviario
Trenitalia Spa Sicilia
RFI Spa Sicilia
Torrenova, Messina 22.11.2016
Mondì Francesco Pendolari Messina-Palermo Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer

mercoledì 23 novembre 2016

Giarre. Strisce blu, esercenti e pendolari scontenti

Questa è la lettera che nel novembre del 2008 è stata introitata al protocollo del Comune di Giarre. 
"AL SINDACO DI GIARRE 
Oggetto: Sosta dei veicoli nella zona della stazione ferroviaria. Premesso che: - La stazione ferroviaria di Giarre è meta quotidiana di centinaia di lavoratori pendolari che utilizzano il treno per recarsi al lavoro fuori sede. Ad essi si aggiungono altre centinaia di studenti universitari, soprattutto nel periodo da settembre a giugno. Si tratta di persone che in buona parte non risiedono in prossimità della stazione, ma in zone distanti e nelle frazioni. Pertanto hanno necessità, per recarvisi, di utilizzare i propri mezzi e di lasciarli in sosta nella zona per buona parte della giornata (mediamente dalle otto alle dieci ore al giorno, con punte anche di dodici ore nelle giornate lavorative lunghe). - La stazione ferroviaria è distante dal centro cittadino e gli uffici ed esercizi commerciali presenti non sono numerosi come nelle zone centrali della città, tali da richiedere un frequente ricambio dei veicoli in sosta i quali, proprio perché parcheggiati, non inquinano l'ambiente e non sono di intralcio alla circolazione. - Caratteristica dei pendolari è non solo quella di viaggiare più sicuri evitando lo stress della guida e del traffico, ma anche quella di aver compiuto una scelta «ecologica», ovvero di utilizzare il treno per i propri spostamenti verso i luoghi di lavoro, evitando in tal modo di intasare le strade extraurbane e contribuendo altresì alla riduzione del traffico e dell'inquinamento nella città di Catania, loro principale destinazione (una buona parte viaggia anche verso Caltagirone, Messina ed altre destinazioni). - La sosta a pagamento nell'area della stazione ferroviaria era stata già istituita in passato e successivamente revocata dalla stessa amministrazione comunale, che aveva mostrato di comprendere le giustificate ragioni dei pendolari i quali, non essendo più sufficienti gli spazi di sosta libera nelle strade circostanti, sarebbero economicamente danneggiati dai costi notevoli del parcheggio malgrado il loro fattivo contributo alla fluidità della circolazione. In considerazione di quanto esposto in premessa, appare immotivata la sosta a pagamento dei veicoli in piazza Mazzini e nella zona della stazione, oltre che non utile per la soluzione dei problemi della circolazione, riguardanti particolarmente altre zone. Pertanto i sottoscritti cittadini 
CHIEDONO 
la revoca della sosta a pagamento dei veicoli in piazza Mazzini, al fine non solo di venir incontro ai problemi dei pendolari ma anche di incoraggiare sempre più le scelte di mobilità sostenibile attraverso l'uso del treno per gli spostamenti tra le città. 
Cordiali saluti".

mercoledì 26 ottobre 2016

Gentile (RFI) "Sud Arretrato"

Al Sud siamo indietro, questo è vero, ma stiamo recuperando, tant'è che proprio al Sud sono destinate la maggior parte delle risorse finanziarie che con la Legge di Stabilità il Governo ci ha messo a disposizione negli ultimi 2 anni...

sabato 8 ottobre 2016

Trenitalia tende la mano ai pendolari

Le novità emerse dal confronto tra il direttore regionale dell'azienda e l senatore Mancuso. Ed è proprio al Comitato Pendolari Siciliani, che nei giorni scorsi aveva replicato con una nota all'interrogazione parlamentare, che Mancuso si rivolge: "Ho preso atto della nota del Comitato Pendolari Siciliani che ringrazio per le sempre puntuali segnalazioni su disservizi e carenze. Accolgo di buon grado i suggerimenti ed a tal fine mi riservo di farmi promotore di un incontro con tutte le parti interessate". 

venerdì 7 ottobre 2016

I Patti per il Sud senza fondi. Il tesoro smentisce il premier

È da aprile che Matteo Renzi gira il Mezzogiorno – a cui nel frattempo ha sottratto risorse per miliardi destinandole al Nord – per firmare i cosiddetti Patti per il Sud con Regioni e città metropolitane: con i due del 10 settembre (Sicilia e Puglia) siamo arrivati a 16 e ogni volta le magnifiche sorti e progressive dei territori svantaggiati si dipingono di rosa: miliardi per questo e per quello, date certe, impegni vincolanti. D’altra parte, come ci hanno spiegato i sondaggi, il governo ha più di un problema di consenso al Sud in vista del referendum costituzionale. Problema: sono promesse dalla copertura finanziaria incerta o inesistente. Non è un’illazione giornalistica, ma quel che scrive lo stesso ministero dell’Economia guidato da Pier Carlo Padoan nella sua Relazione sugli investimenti pubblici appena pubblicata. Servono soldi, scrive il Tesoro, bisogna rimpinguare subito il Fondo di Sviluppo e Coesione. Perché? “L’esigenza di ulteriori risorse deriva a seguito della decisione assunta dal governo di inserire nei Patti per il Sud interventi di immediata realizzazione che richiederanno uno sforzo finanziario aggiuntivo negli anni 2017 e 2018. Tale richiesta....continua a leggere

Salerno-Reggio Calabria, l'ultimo atto

Salerno-Reggio Calabria ultimo atto. L'Anas annuncia il completamento dell'opera entro dicembre, ma all'appello mancano circa 60 km, per i quali si farà solo manutenzione. Ha ricordato il premier - confermiamo che i lavori termineranno il 22 dicembre e così tutti devono smettere di ridere dell'Italia: il 22 dicembre vogliamo ridere noi.












La Siracusa-Catania a mani vuote. Le critiche del sindacato Ugl

Il dato emerge dalla bozza del piano industriale presentato dalle FSI.
In Sicilia, si guarda alla direttrice Palermo-Catania-Messina. Nel piano non risultano in programma interventi Siracusa-Catania. Gli interventi: la prima fase 2022-2026 per ridurre i tempi di percorrenza, raddoppio Catania-Messina aumento capacità 2026.

mercoledì 5 ottobre 2016

Così va migliorato il trasporto ferroviario in Sicilia. Il Comitato Pendolari Siciliani replica al senatore Bruno Mancuso.

In merito agli articoli pubblicati nella Gazzetta del Sud di martedì 4 ottobre 2016 a pag. 21 e pag. 35 dai titoli “Ferrovie il Governo intervenga” e “Il degrado della rete ferroviaria…” sentiamo il dovere di intervenire non tanto per fare delle smentite ma per il rispetto del diritto di cronaca e del rispetto per la gente che lavora nel settore ferroviario con impegno e dedizione.
I fatti esposti dal sen. Bruno Mancuso relativi all’abbandono di molte stazioni e dello stato dei servizi nelle stesse, sono situazioni che il responsabile dei pendolari siciliani della Messina-Palermo, Francesco Mondì, attento a queste problematiche ed alle segnalazioni dei molti pendolari che si muovono su questa importante relazione ferroviaria, ha sempre prontamente segnalato ai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana Spa, i quali sono sempre intervenuti tempestivamente a sistemare lo stato dei luoghi.
Queste le segnalazioni che abbiamo effettuato e gli interventi effettuati dagli addetti ai lavori:
  • S.Agata Militello - lavori di pulizia e scerbatura dei binari;
  • S. Marco d’Alunzio - messa in sicurezza scalo merci tinteggiatura fabbricato viaggiatori posizionamento accessori;
  • Capo d’Orlando - pulizia luoghi comuni;
  • Gioiosa marea sostituzione sedili tinteggiatura e pulizia luoghi comuni;
  • Patti pulizia parcheggio sottopasso tinteggiato;
  • Oliveri- Falcone- Novara - tinteggiatura fabbricato viaggiatori e messa in sicurezza luoghi comuni;
  • Barcellona Milazzo pulizia parcheggio antistante stazione e messa in sicurezza luoghi comuni;
  • Milazzo pulizia e collocazione accessori nei servizi igienici, collocazione sedili fronte lead particolare molto apprezzato dai clienti pendolari;
  • Messina centrale e marittima pulizia straordinaria luoghi comuni ripristino servizi igienici illuminazione sottopassaggio ripristinato pulizia sedili fronte biglietteria;
  • Annunci sonori in lingua inglese alla clientela straniera inserite grazie alla nostra particolare attenzione nelle stazioni di Messina centrale, Milazzo, Barcellona, Patti, Gioiosa Marea, Capo d’Orlando, S. Marco d’Alunzio, S.Agata Militello, S. Stefano Camastra, Tusa, Cefalù, Termini Imerese.
Questa presa di posizione su questi disagi-disservizi, ci sembra alquanto strana e assurda, invitiamo e chiediamo al Sen. Bruno Mancuso che il tavolo urgente da convocare con la Regione Siciliana e i vertici non di Trenitalia ma di Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, non dovrà essere su questi disservizi, peraltro già sistemati ma su questioni più importanti che dovranno fare quella differenza infrastrutturale per rendere più moderna la Sicilia, ottimizzando e velocizzando così il trasporto ferroviario tra le maggiori città siciliane. Questo è quanto secondo noi dovrà portare a quel tavolo di concertazione:
  • La mancata apertura alla circolazione della Messina-Palermo nel tratto Punta Raisi-Palermo;
  • Il finanziamento del raddoppio ferroviario della Castelbuono-Patti;
  • Il finanziamento del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo di Sicilia;
  • La mancata apertura alla circolazione della Gela-Canicattì;
  • La ricostruzione del ponte ferroviario sulla Caltagirone-Gela chiusa da maggio 2011;
  • Il rifacimento della linea Alcamo-Trapani Via Milo chiusa da febbraio 2013.
Mentre nell’interrogazione che sta predisponendo chieda al ministro delle infrastrutture e dei trasporti lo stato dell’arte e/o i finanziamenti già stanziati e i vari crono programmi per la realizzazione di tutte queste opere da noi citate, che da anni la Sicilia aspetta, mentre viene riesumato anche da questo governo il faraonico “Ponte dei Desideri sullo Stretto”. Restiamo a sua completa disposizione.
Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 4 ottobre 2016

Ferrovie, il Governo intervenga. Il senatore Mancuso sollecita due ministeri.

Desideriamo pubblicare due articoli che abbiamo trovato sul quotidiano La Gazzetta del Sud di Messina di martedì 04 ottobre 2016, che ci hanno sorpreso 
Di seguito pubblichiamo gli articoli usciti nella Gazzetta del Sud di martedì 4 ottobre 2016 a pag. 21 e pag. 35 dai titoli “Ferrovie il Governo intervenga” e “Il degrado della rete ferroviaria…” 
Il senatore Mancuso in questi articoli sollecita due ministeri e chiede un tavolo tecnico con la Regione ed i vertici di Trenitalia.
Il Parlamentare messinese dichiara: "I treni in Sicilia sono sporchi, lenti ed affollati.

lunedì 3 ottobre 2016

Alla stazione di Augusta biglietteria automatica e sala d'attesa ancora chiuse. Disagi per i pendolari

In occasione dei lavori di ammodernamento della linea ferroviaria tra la stazione di Bicocca e quella di Augusta, 20 giugno - 3 settembre 2016, veniva chiusa all’utenza la sala d’attesa della stazione di Augusta, per ristrutturazione, con all’interno l’emettitrice automatica dei biglietti. 
Alla riapertura, del 4 settembre 2016, alla circolazione sulla linea ferroviaria Catania-Siracusa, non è stata riaperta la sala d’attesa con all’interno l’emettitrice dei biglietti. 
Il perdurare di questa situazione sta creando molti disagi all’utenza pendolare che arrivati in stazione non hanno la possibilità di acquistare i titoli di viaggio, rischiando una eventuale sanzione per l’emissione del biglietto a bordo treno, né un luogo dove poter attendere l’arrivo dei treni. 

Considerato che da un mese circa i lavori sono stati conclusi chiediamo di conoscere le motivazioni di questa strana chiusura della sala d’attesa, che porta ancora affisso alla porta un cartello con la seguente dicitura:"Sala d'attesa chiusa temporaneamente per effettuazione di interventi manutentivi". 
Tenuto conto che Rete Ferroviaria Italiana gestore dell’infrastruttura ferroviaria, in questi ultimi dieci anni, ha ridotto i servizi in stazione all’utenza in generale e a maggior ragione a quella pendolare chiudendo in quasi tutte le stazioni, ormai non più presenziate dai dirigenti di movimento (capi stazione), i servizi igienici contestualmente alle sale di attesa.
Certi in un’autorevole decisione del Direttore Ing. Carmelo Rogolino di Rete Ferroviaria Italiana - Sicilia e alla collaborazione degli enti interessati per una definizione tempestiva della problematica esposta.
Alla Direzione Territoriale Produzione
di Rete Ferroviaria Italiana Spa
Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Alla Sig.ra Sindaco del Comune di Augusta
Avv. Maria Concetta Di Pietro
Al Sig. Assessore alla Mobilità Comune di Augusta
Dott. Danilo Pulvirenti
Alla Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia Spa
Fiumefreddo di Sicilia, 03 ottobre 2016
Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 30 settembre 2016

Il regionale veloce 3837 solo disagi per i pendolari della Messina-Palermo

La disavventura e i disagi patiti dai pendolari della Messina-Palermo, nella giornata di mercoledì 28 settembre 2016, del treno Regionale Veloce 3837 in partenza da Messina alle ore 17:13. Partenza avvenuta con tre minuti di ritardo alle ore 17:16.
Arrivo a Milazzo ore 17:32.
Partenza da Milazzo alle ore 17:36; durante il tragitto verso la stazione di Barcellona, alle ore 17:38 circa il treno si ferma con una brusca frenata. Dopo circa 20 minuti il Capotreno comunica a noi passeggeri che ci sarebbe un guasto al locomotore. Sono stati effettuati vari tentativi per far ripartire il treno senza esito.
Il Capotreno alle 18:10 circa ha comunicato che era partito da Messina un mezzo di soccorso di traino. Nel frattempo veniamo superati sul binario opposto da tre treni:       R 12783, R 12771 e RV 3839.
Il mezzo di soccorso infine, giunto da Messina, è arrivato alle 19:35 circa e ci ha rimorchiato alla stazione di Milazzo, alla quale siamo arrivati alle ore 19:50.
Ci hanno fatto proseguire il resto del viaggio in pullman: siamo partiti alle ore 20:00 da Milazzo e siamo arrivati a Capo d’ Orlando alle ore 20:45.

Mondì Francesco  
Pendolari Messina-Palermo Comitato Pendolari Siciliani CIUFER                                                                                                                                                                   

Autostrade, ferrovie, territorio centinaia di progetti congelati

Contestualmente alla grande opera sullo Stretto sbloccare appalti, lavori e risorse.
Il Ponte. Prima? Durante? Dopo? 
E' la domanda che segue a quella dell'opportunità, l'utilità, la necessità di mettere mano alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. 
Prima o poi si sbilanciano tutti i governi e tutti i premier in carica o in pectore. 
Ha oscillato tra il si e no Prodi, diede la data dell'inaugurazione Rutelli, ne fece una battaglia personale Berlusconi, per ricordare alcuni passaggi. 
E oggi Renzi. Il Ponte si può fare. Bene. E il resto? Ma il resto, anzi?


giovedì 29 settembre 2016

Incompiute d'oro nell'Isola del Ponte

E' un libro di promesse non mantenute, di scadenze non rispettate: al momento sottolinea il Comitato Pendolari, è ancora chiusa la linea ferroviaria Palermo-Punta Raisi che doveva essere aperta nel giugno scorso. Lo stato dell'arte, ovvero la fotografia di una condizione di arretratezza che in Europa ha pochi paragoni, è contenuto in un dossier che, per quanto riguarda le ferrovie, ha realizzato il Comitato dei Pendolari Siciliani. Ci sono dieci miliardi di euro per opere mai realizzate che proprio dal 2001 ballano nei piani di investimento siglati a Roma e a Palermo.


mercoledì 28 settembre 2016

Il ponte sullo stretto: biografia di una nazione - Tutta la città del 28/09/2016


Ponte sullo Stretto e le altre infrastrutture?

Catania. Mentre si accende il dibattito sul #PontesulloStretto, visto il rilancio del premier Renzi, e dei benefici che la sua eventuale realizzazione comporterà in termine di occupazione e sviluppo economico-turistico, desideriamo intervenire per fare presente, ancora una volta, che la Sicilia aspetta ancora tutte quelle infrastrutture che in questi ultimi 15 anni sono state acclarate nell’Accordo di programma Quadro del 2001 tra Lunardi e Cuffaro, nel Piano per il Sud del 2009(vedi foto allegata), nel Decreto del Fare (2013), nello Sblocca Italia(2014) e infine nel recente Patto per il Sud contenente il Patto per la Sicilia. In tutti questi anni si è sempre parlato di investimenti per oltre 10 miliardi per le sole infrastrutture ferroviarie che ad oggi non sono state ancora realizzate e vengono sempre riproposte. Quali: - Il completamento dei raddoppi ferroviari Messina-Palermo, Messina-Catania-Siracusa, Catania-Palermo e Agrigento-Palermo; - gli ammodernamenti e velocizzazioni della Palermo Trapani e Siracusa-Ragusa-Modica-Gela; -  il collegamento con l’aeroporto Fontanarossa di Catania e dei collegamenti con gli aeroporti di Comiso e Birgi.Due aspetti desideriamo evidenziare: - il primo su 1378 km di ferrovia solo appena il 14% è a doppio binario e circa 600 km ancora non elettrificate. - Il secondo occorre verificare se il gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) rispetta i tempi di realizzazione e di consegna sulle opere cantierate. Al momento è ancora chiusa la Palermo-Punta Raisi che doveva aprire a giugno 2016; - è ancora chiusa da oltre un anno la Gela-Canicattì; - è ancora chiusa da oltre tre anni la Alcamo-Trapani Via Milo; - è ancora chiusa da oltre cinque anni la Caltagirone-Gela; - è ancora chiuso da oltre quattro anni il raddoppio della Catania Ognina-Catania Centrale (ultima data prevista il 17/04/2016). Tutti questi ritardi e chiusure pregiudicano una programmazione certa dei servizi di trasporto ferroviario tra la Regione Sicilia e l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa anche sui canali di vendita. Fatte queste premesse chiediamo all’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti on. Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti dott. Fulvio Bellomo di intervenire presso le competenti sedi per fare chiarezza sui tempi dell’effettiva realizzazione, su tutti questi ritardi e sulla eventuale o definitiva apertura alla circolazione ferroviaria, evitando così quei servizi con bus sostitutivi divenuti ormai insostenibili per tutta l’utenza.

Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 18 settembre 2016

I pendolari siciliani invitati alla Convention di Trenitalia “Noi tutti insieme per il Cliente”

Roma. Il Comitato Pendolari Siciliani rappresentato da Giosuè Malaponti, invitato alla Convention di Trenitalia “Noi tutti insieme per il Cliente” tenutasi a Roma il 14 settembre 2016 presso l’Auditorium Antonianum. E’ stato un bel momento di aggregazione tra i pendolari invitati, in totale dieci da tutt’Italia, e i vertici del gruppo di Trenitalia Spa con tutti i quadri dirigenziali presenti. Ha aperto i lavori della Convention l’Ad Barbara Morgante che dopo una breve presentazione ha passato la parola al presidente di Trenitalia Tiziano Onesti. Dopo l’intervento del presidente Onesti, l’ad Morgante chiama sul palco i dieci rappresentanti della clientela-pendolare. Ognuno dei pendolari invitati ha rappresentato le varie criticità del territorio di provenienza (Campania, Puglia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, etc.).
Questo il mio intervento: Premesso che dal nuovo assetto societario, giugno 2000, Trenitalia Spa ha ritenuto mettere il “Cliente” al centro dell’attività ferroviaria. Una centralità importante che spalancava le porte al confronto aperto tra Trenitalia e i suoi Clienti. Da questa centralità abbiamo sentito la necessità di organizzare un Comitato di Pendolari, ufficializzato con il primo incontro tenutosi al Comune di Giarre il 21 febbraio 2001, che portasse avanti le istanze dell’utenza per il miglioramento del trasporto ferroviario in generale e in modo particolare quello pendolare. Questa opportunità che oggi ci è stata data, la ritengo un momento importante di confronto e di ulteriore apertura al dialogo tra l’impresa ferroviaria e la propria clientela. Sin dall’inizio abbiamo collaborato con i vari direttori regionali di Trenitalia confrontandoci e portando avanti quelle istanze di miglioramento del trasporto ferroviario con assidui incontri, tra i territori della provincia di Catania, Messina e Siracusa con i vari Dirigenti di Trenitalia, del Dipartimento Trasporti della Regione Sicilia e degli enti locali (Comuni e Provincie). Fatte queste premesse ho rappresentato queste criticità:
·       In questi ultimi anni, nei tratti a binario semplice sono stati eliminati i passi d’incrocio che in molte occasioni di emergenza e/o di criticità, sarebbero tornati utili alla circolazione migliorandone ritardi e disservizi;
·       Tempestiva informazione che al momento lascia a desiderare e quindi occorre migliorare gli annunci e le informazioni in tempo reale sia a bordo che in stazione e in special modo nelle situazioni di emergenza e/o di criticità (esempio incidente di Giarre – svio treno Agrigento), oltre all’eventuale ammodernamento degli impianti sonori nelle stazioni (vedi Catania Centrale);
·       Rafforzare la sicurezza all’interno delle stazioni bronzee con strumenti di video-sorveglianza;
·       Attivazione di una o più linee telefoniche alle quali poter chiamare nel caso di emergenze;
·       Scali ferroviari prevedere la possibilità di fruizione come parcheggi interscambio tra gomma-ferro e in servizi di parcheggio gratuito per la clientela, con eventuale affidamento ai Comuni e/o da inserire in Contratto;
Oltre ad aver rappresentato le suddette criticità ho posto le seguenti domande:
1.  Quali investimenti Trenitalia Spa sta prevedendo in Sicilia oltre quelli dichiarati nel Contratto di Servizio Ponte ed in quello che si appresterà a firmare a dicembre sino al 2026?
2.  E’ interesse di Trenitalia favorire ed incentivare il trasporto su ferro, nel sollecitare a Rete Ferroviaria Italiana Spa, la riapertura della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela (chiusa dal maggio 2011) e della Alcamo-Trapani Via Milo (chiusa dal febbraio 2013)?
3.  E’ importante che la Regione Sicilia attui l’accordo di programma con RFI Spa prima della sottoscrizione del Contratto di Servizio decennale, per garantire alla stessa Trenitalia migliori performance, in considerazione del fatto che l’impresa ferroviaria Trenitalia paga il pedaggio a RFI Spa?
A queste mie domande ha risposto il direttore della divisione regionale Ing. Orazio Iacono.
1 - Gli investimenti previsti e già contrattualizzati nel Contratto Ponte 2015-2016, sono l’arrivo dei sei treni Jazz, due dei quali già in Sicilia, gli altri quattro entro quest’anno. Fa presente, inoltre, che si sta valutando con l’assessorato regionale ai trasporti l’ipotesi di allungare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario con la formula 10+5 anni. In tal caso Trenitalia si impegna ad ulteriori investimenti, all’incirca una ottantina di milioni per il rinnovo dell’intero parco rotabile siciliano.
2- E’ interesse di Trenitalia favorire ed assicurare il trasporto nelle due relazioni ferroviarie, chiuse Caltagirone-Gela e Alcamo-Trapani Via Milo dal momento che Rete ferroviaria Italiana Spa si adopererà all’eventuale sistemazione e successiva apertura alla circolazione.
3 - Il Direttore Iacono risponde che è importante e necessario che la Regione sottoscriva l’accordo di programma con il gestore della rete RFI Spa, prima della firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che impegnerà la stessa Trenitalia a garantire un trasporto efficiente ed efficace per ulteriori 10/15 anni.
In conclusione, ritengo che la convention di Trenitalia “Tutti insieme per il Cliente” è stata una convention interessante sotto il profilo del confronto e per l’opportunità dataci come clienti-pendolari ma quello che mi ha più colpito, è stato il rapporto umano intrattenuto con i vertici di Trenitalia e desidero, personalmente ringraziare: il presidente prof. Tiziano Onesti, l’Ad dott.ssa Barbara Morgante, il Direttore della Divisione Regionale ing. Orazio Iacono e il Direttore Trenitalia Sicilia ing. Maurizio Mancarella.
N.B. nella foto allegata l'Ad Barbara Morgante, Direttore Divisione regionale Ing. Orazio Iacono, al centro Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani

martedì 13 settembre 2016

Convention Trenitalia Spa "Noi tutti insieme per il Cliente"

Catania. "Noi tutti insieme per il Cliente" é il titolo della Convention di Trenitalia Spa che si terrà a Roma domani mercoledì 14 settembre 2016 con inizio alle ore 10.30. Sono stati invitati a partecipare, dai vertici di Trenitalia, solo dieci rappresentanti, portatori di interessi dei pendolari, di tutt'Italia.
A questa convention è stato invitato a partecipare Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 30 agosto 2016

Infrastrutture: la storia infinita della Palermo-Catania e della Messina-Catania

Catania. Alle ulteriori promesse e dichiarazioni del ministro Delrio: "Subito le linee ferroviarie Pa-Me e Me-Ct" non sarebbe opportuno dare gli importi finanziati per il la realizzazione definitiva di queste opere? La storia infinita di due infrastrutture importanti per l'Isola. Da almeno 40 anni si parla del raddoppio della Messina-Catania nel tratto che va da Giampilieri sino a Fiumefreddo di Sicilia, 42 km di ferrovia ad un solo binario anche se elettrificato. Nel 2005 il Cipe aveva con la delibera 62 dato il via al finanziamento di questo importante raddoppio ferroviario ma oltre agli studi di fattibilità ed alle varie progettazioni nulla di fatto. Un'opera che rientrava nel PIS (Piano Interventi Strategici) mai realizzata e che aveva un finanziamento di 1.970 milioni di euro scomparsi del tutto a fine 2011. Nella riprogrammazione attuale la stessa opera necessita di 2.200 milioni di euro e finanziati solo 46 milioni per la progettazione.
Per quanto riguarda la Palermo-Catania, per quello che ci risulta, il solo importo finanziato è di circa 823 milioni di euro e prevede il tratto Catania Bicocca-Catenanuova. In quasi tutte le occasioni si impiegano fiumi di parole e di inchiostro su queste due infrastrutture importanti ma di concreto non si vede nulla. Alle ulteriori promesse e dichiarazioni del ministro Delrio: "Subito le linee ferroviarie Pa-Me e Me-Ct" non sarebbe opportuno dare gli importi finanziati per la realizzazione definitiva di queste opere? Non è possibile ogni qualvolta cavalcare queste opere che non possono essere realizzate di certo sui giornali e nei Tg ma con finanziamenti certi e definiti che la gente deve conoscere. La invitiamo signor Ministro a comunicare ai Siciliani, su queste due opere importanti, gli importi già finanziati a completamento delle stesse. Grazie per l'opportunità.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 12 luglio 2016

Incidente ferroviario in Puglia: Il nostro cordoglio

Il Comitato Pendolari Siciliani si unisce al dolore delle famiglie per le vittime del gravissimo incidente avvenuto nei pressi di Andria sulla rete di Ferrotramviaria Spa.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer 

giovedì 7 luglio 2016

Mezzogiorno di disagi alla stazione centrale di Catania

Catania. 07 luglio 2016 - I guasti all’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) procurano ogni qualvolta enormi disagi all’utenza pendolare di Trenitalia. La tecnologia, o meglio gli impianti tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria che in teoria dovrebbero migliorare e velocizzare il trasporto, molto spesso invece procurano immensi disagi ed enormi ritardi. Il problema di oggi è stato un guasto alla linea elettrica provocato da un locomotore all’interno della stazione centrale di Catania. Questo disservizio di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) oggi ha procurato ritardi ad una decina di treni nella direzione Catania-Messina con punte di ritardo tra i 90 e i 20 minuti ed alla soppressione di cinque treni (8613, 8637, 12874, 8634 e 3856).
Ci teniamo a precisare che i disagi e i disservizi di oggi non possono di certo essere imputati all’impresa ferroviaria Trenitalia Spa ma a Rete Ferroviaria Italiana Spa (RFI Spa), gestore dell’infrastruttura ferroviaria. In questo caso RFI oltre ad aver procurato disagi e disservizi, ai pendolari e all’utenza in generale, ha fortemente penalizzato l’impresa ferroviaria Trenitalia in funzione delle clausole del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la stessa impresa e la Regione Siciliana. E’ importante che la Regione sottoscriva al più presto il Contratto di Programma con RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) per garantire migliori performance e programmi di ammodernamento delle linee ferroviarie.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

mercoledì 6 luglio 2016

Trasporti in Sicilia. Ferrovie, il 20% della rete è off-limits

Il Comitato Pendolari Siciliani da qualche tempo lamenta disagi soprattutto nelle tratte ferroviarie chiuse da Rete Ferroviaria Italiana e mai più riaperte. La “Alcamo-Trapani via Milo” chiusa da tre anni, la linea ancora chiusa “Gela-Comiso-Canicattì” dopo circa 35 milioni di euro spesi per ammodernarla, la Catania Ognina-Catania Centrale.
Al top di questa classifica, chiusa da oltre 1830 giorni, la “Caltagirone-Gela” con il crollo di un’arcata del ponte ferroviario in territorio di Niscemi l’8 maggio 2011 e la successiva demolizione di tutte le arcate del ponte il 7 e l’8 ottobre 2014 a cura del gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana. Dal crollo e dalla definitiva demolizione, a parte le prese di posizione del nostro Comitato, nessuno degli attori principali: Regione Sicilia, Sindaci di: Gela, Caltagirone e Niscemi hanno chiesto a Rete Ferroviaria Italiana Spa cosa vuole fare di questa importante arteria ferroviaria a servizio di due importanti territori. Ad onor del vero nemmeno il presidente Crocetta, che è di Gela, nell’occasione in cui veniva presentato il progetto di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della Canicattì-Gela-Comiso, i primi giorni del mese di a febbraio 2015, ha avuto l’accortezza di chiedere ai vertici di RFI, presenti nella sala consiliare del comune di Gela, delle sorti della Caltagirone-Gela.