Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani chiama in causa la Regione. Mentre tiene banco il confronto tra bus e treni dopo il crollo del pilone lungo il viadotto Himera della Palermo-Catania, il presidente del Comitato Pendolari Siciliani sottolinea che la necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus, ma nell'avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi un'intermodalità.
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
domenica 14 giugno 2015
Bus batte treno in efficienza e risparmi
Palermo. La regione Siciliana paga 3 euro a km alle FS e solo 1 euro alle autolinee private. Meno di un mese fa uno studio di settore del Politecnico di Milano evidenziava come il trasporto pubblico locale in Sicilia sia meno costoso della media nazionale (2,2 euro per ogni chilometro percorso dall'autobus) e della media europea (1,4 euro per ogni chilometro percorso autobus). Risultato che è stato possibile raggiungere, continua lo studio di settore, per tre motivi: dimensione medio-piccola delle aziende per la maggior parte private; efficienza e qualità di linee dirette affiancate da linee capillari; contenimento dei costi e quindi elevato rapporto ricavi/costi, mediamente più alto rispetto ai territori comparabili...
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Cancellazione corse notturne PA601 e PA602 sulla Messina-Catania A/R dal 14 giugno 2015
Messina. In merito
alla cancellazione, a partire dal cambio orario del 14 giugno 2015, delle due
corse notturne (servizio ferroviario) dei Bus PA601 con partenza da Messina
alle ore 00.30 (effettua 8 fermate sino a Catania) e PA 602 con partenza da
Catania alle 02.40 (effettua 8 fermate sino a Messina), lo scrivente Comitato
fa presente che questa cancellazione è stata motivata da parte del gestore del
servizio “ Dtr Trenitalia Sicilia” al gabinetto dell’assessore regionale ai
trasporti Pizzo, per la scarsa frequentazione e per la sola presenza di alcune donne
che fanno il più antico mestiere del mondo. Cancellazione ingiusta e senza
alcun senso perché, tra l’altro, si toglie un servizio di trasporto utile ai
lavoratori della fascia ionica che smontano nella tarda serata o che devono
prendere servizio nella primissima mattinata, tra l’altro ad inizio mese di
giugno avevano acquistato un abbonamento mensile che non potranno più
utilizzare perche se avranno il treno per andare a Messina o Catania, durante
l’arco del giorno, non avranno più il bus di ritorno per fare rientro a Catania
o Messina. Si fa presente che se non verrà ripristinato il servizio si chiederà
l’eventuale rimborso dei rimanenti giorni di giugno non utilizzati.
Con la
presente nota desideriamo, inoltre, fare presente che tale servizio viene
espletato da un mini-bus (si allega foto) da 21 posti e che viene frequentato
da lavoratori che smontano dal servizio notturno da Messina e/o da lavoratori
che da Catania devono prendere servizio nella primissima mattinata a Messina. Un
servizio indispensabile e di pubblica utilità vista la frequenza media di 12/15
persone abbonate e, quindi, in buona parte da viaggiatori non occasionali. E’
anche successo che martedì 9 giugno l’autista del Bus PA602 che parte da
Catania alle 02.40 non ha potuto far salire a bordo, alla stazione di
Taormina-Giardini, due passeggeri perché i 21 posti erano tutti occupati.
Nel
ritenere che tale cancellazione procurerebbe un ulteriore disagio e rischio nei
confronti dell’utenza che lavora a Messina e che smonta dai vari servizi
notturni o per altri lavoratori che da Catania dovranno arrivare sino a Messina
per prendere servizio nelle prime ore del mattino, alla luce di questo, il
Comitato Pendolari Siciliani chiede l’immediata revoca della cancellazione ed
il ripristino delle due corse Bus PA601 e PA602.
All’Assessore
alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Dott. Giovanni Pizzo
Al
Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dott.
Fulvio Bellomo
Al
Dirigente IV Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Diego Greco
Al
Direttore di Trenitalia Sicilia Ing. Maurizio Mancarella
Fiumefreddo
di Sicilia, 12 giugno 2015
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
domenica 7 giugno 2015
Sicilia. Bus o treno questo il dilemma del trasporto pubblico
Dagli ultimi interventi sui quotidiani, sembra che in Sicilia vengano scoperti definitivamente “bus e treno come mezzi di trasporto”.
Un solo dato per chiarezza di informazione, nel 2012 i km/bus effettuati in Sicilia e pagati dalla Regione sono stati pari a 77.621.511 contro i 10.476.000 km/treno per’altro pagati dal ministero dei trasporti sino a dicembre 2014.
Si accenna ad una sorta di gara tra treno e bus. E’ più veloce il bus o il treno? E’ più costoso il treno o il bus? E’ più inquinante il bus o il treno? La necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus ma nell’avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi una intermodalità che coniughi due o più mezzi di trasporto cercando di creare un servizio efficiente ed efficace.
L’enfasi che dal 13 aprile scorso è stata data al treno solo sull’asse ferroviario Palermo-Catania è servita ben poco a rilanciare quanti più mezzi di trasporto per i siciliani.
Operazione che è servita alla sola impresa ferroviaria “Trenitalia” a rilanciare il proprio brand e la propria attività in Sicilia e nella fattispecie su una tratta ferroviaria sulla quale non si erano mai scommessi, nonostante i vari solleciti della politica ed i vari finanziamenti a Rete Ferroviaria Italiana per ammodernare e velocizzare l’attuale tracciato della Palermo-Catania. Non sono stati rispettati i tempi di percorrenza dichiarati e imposti dal Cis (2 ore e 45 minuti nel 2013) e dal Pac (2 ore e 30 nel 2014) quando ancora invece si impiegano 3 ore circa e la si promuove come velocizzazione tra le due Città pur non avendo apportato alcuna modifica all’attuale tracciato se non quelle di migliorare incroci e coincidenze. Immaginiamo un pò se avessero ammodernato, in questi ultimi cinque anni pur avendo i finanziamenti, l’attuale tracciato i tempi di percorrenza sarebbero scesi al di sotto delle 2 ore e 30. Ma nonostante tutto, ad oggi, non ci è dato sapere perché non è stato dato corso all’ammodernamento e alla velocizzazione della Catania-Palermo. Di chi la responsabilità oltre a quella della politica? A chi spettava controllare? Perché non sono stati spesi i 30 milioni previsti per la funzionalità di questa direttrice ferroviaria dal 2010 ad oggi?
Se da un lato l’impresa ferroviaria “Trenitalia” si rilancia dall’altro lato l’istituzione Regione con l’assessorato regionale alle infrastrutture, mobilità e trasporti è in totale fase di stallo.
A giugno 2014 veniva bandita la gara per l’acquisto di n. 5 nuovi treni per un importo di circa 50 milioni, gara a tutt’oggi bloccata dai vari ricorsi.
A novembre 2014 veniva finalmente firmato, ed era la terza firma quella dell’assessore Pizzo dopo quella degli assessori regionali ai trasporti Bartolotta e Torrisi sull’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario in Sicilia tra Mit e Mef, ma a distanza di sette circa mesi da quella firma, del famigerato “Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario” che la Regione doveva sottoscrivere con Trenitalia, ancora non si conoscono nè i contenuti, nè i tempi dell’eventuale sottoscrizione, né la durata, né la tipologia di servizi che la Regione vuole acquistare.
A dicembre 2014 è scaduto il Contratto di Servizio tra il ministero dei trasporti e Trenitalia per il trasporto universale dei treni da e per il nord. Questo è un altro problema per la Sicilia, perché al momento Trenitalia sta operando in deroga e, se non verrà bandita dal ministero dei trasporti la gara per l’affidamento del servizio universale (treni da e per il nord), la Sicilia non avrà alcun treno da gennaio 2016 che la collegherà con il resto dell’Italia e dell’Europa.
A dicembre 2014 sono scadute, in Sicilia, tutte le concessioni relative ai servizi su gomma e anche su questo il totale silenzio dell’assessorato ai trasporti.
Per poter andare avanti alla Regione Sicilia serve il nuovo PRTM (piano regionale dei trasporti e della mobilità) cosa che ad oggi ancora non ha. Ci risulta, invece, che i precedenti assessori ai trasporti avevano con gli uffici stilato le linee guida per il nuovo Piano regionale dei trasporti e della mobilità, visto che il vecchio Piano Direttore dei Trasporti, approvato nel 2002, non aveva collegato a se i quattro Piani Attuativi (aereo, marittimo, stradale e ferroviario) approvati nel 2004.
Infatti, chiediamo di conoscere dal 2004 ad oggi quanti studi sono stati commissionati dall’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti sull’integrazione vettoriale e sull’intermodalità? Presumiamo diversi e perché non sono stati attuati in questi dieci anni? Qual’è stata la necessità di bandire una gara per l’affidamento dei servizi per l’aggiornamento del “Piano regionale dei Trasporti e della Mobilità e delle relative procedure Vas (costo euro 186 mila + iva) a due anni di distanza del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013? Gli uffici regionali non sono in grado di definire tale piano magari con l’apporto a costo zero delle Università agli Studi di Palermo, Messina, Enna e Catania?
E’ nostra convinzione che un’accurata programmazione e un’attenta integrazione dei due mezzi di trasporto possano finalmente dare alla Sicilia un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace, sempre che, ci sia quella volontà politica di far funzionare le cose come nelle altre regioni.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Circolazione Regionale veloce 3832 Palermo-Messina
Continua
l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari SICILIANI in
questo caso riguarda la circolazione del treno Rv 3832
Nonostante le ripetute segnalazioni formulate
verbalmente e per iscritto, la circolazione del treno regionale veloce in
oggetto indicato presenta
da oltre un anno incessanti
criticità nella tratta Tusa-
Patti.
Invero si lamenta che il treno Rv3832 -sebbene classificato “veloce”- viene costantemente pregiudicato senza alcun valido motivo rispetto ai treni Rv3833-
R12755- ICN1957 che - di contro- non
dovrebbero essere preferiti al
primo nella circolazione in quanto :
-semplici regionali ( Rv3833- R12755) ;
-ai sensi dell’articolo 7 della prefazione
all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
-qualora viaggino in ritardo ( Rv3833-R12755-
ICN1957) .
Nello specifico le comprensibili ed oggettive ragioni
sottese a siffatto reclamo :
1) la
decisione di posticipare la
partenza del treno veloce in
questione dalla stazione di Cefalu’ in
attesa del treno regionale n. 3833 non ha sortito alcun beneficio al primo,
la cui circolazione viene inoltre pregiudicata a seguito dei continui ritardi
del treno 3833 ;
2) ugualmente
non ha sortito alcun
vantaggio la decisione ( in
controtendenza rispetto ad un recente passato )
di fissare l’incrocio con il
treno regionale 12755 alla stazione di
Tusa piuttosto presso quella di S. Stefano di Camastra sia avuto riguardo al treno Rv3832 che è
costretto ad “ attendere” a Tusa
l’altro treno in ritardo, sia nei riguardi degli utenti del mezzo R12755
che si sono visti anticipare la partenza
in direzione Palermo sebbene sia
rimasta inalterata la successiva attesa
di 10-15 minuti alla stazione di Cefalu’;
3) ugualmente non si comprendono le ragioni
per cui il treno Rv3832, qualora in
ritardo di pochi minuti per cause allo stesso non
imputabili, venga “bloccato” per quasi
dieci minuti alla stazione di S. Agata Militello in attesa dell’IC notte 1957 in
violazione dell’articolo 7 della prefazione
all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
4) ugualmente
non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832, qualora in perfetto orario, venga “bloccato “ alla stazione di Zappulla in
attesa del treno ICN1957 in violazione dell’articolo 7 della prefazione
all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
5)il modus operandi lamentato ai precedenti punti nn. 3 e 4 appare oltremodo
censurabile anche per l’ulteriore motivo che non appare giustificabile
attribuire precedenza ad un treno- quale l’IC notte 1957- che
ha una sosta tecnica di quasi
trenta minuti dopo la stazione di
Cefalu’.
6) ugualmente non si comprende perché il
treno Rv3832 deve attendere alla stazione di Capo d’Orlando il treno regionale Rv3835,
pregiudicando ancora il proprio iter .
7)ugualmente non si comprende perché, a
differenza di un recente passato, è stato eliminato l’incrocio alla stazione di
Brolo tra i treni Rv3832 e Rv3835.
A parte i lamentati ritardi, si coglie
l’occasione per suggerire che il treno in questione necessita :
-di
maggiore pulizia,
-di un
più efficace servizio di aria condizionata,al fine di evitare che vi
siano solamente zone “caldissime”
ovvero “freddissime”, senza una misura
intermedia;
-di un materiale “ a doppio minuetto” ovvero di una
composizione “classica o meglio materiale tradizionale” nei giorni di lunedì- giovedì e venerdì in quanto gli utenti
non trovano posti a sedere.
Si confida in un immediato riscontro ed
intervento.
Cogliamo
l’occasione per ricordare la Ns richiesta di messa in esercizio della Stazione
di Terme Vigliatore, la quale ricadente
nella linea a doppio binario, in partnership col comune di Terme Vigliatore
datate (5.10.13 -
16.10.13-17.05.15-21.05.15 )
Trenitalia
spa per la regione Siciliana
RFI
spa per la regione Siciliana
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana
Torrenova,Messina
01.06.2015
Mondì Francesco Pendolari
S.Agata M.-Messina Comitato Pendolari
Siciliani-Ciufer
mercoledì 27 maggio 2015
Circolazione treni 12763 (Messina c.le - S.Agata M.) e 3831 (Messina c.le - Palermo c.le) e Biglietterie Self-Service Stazione di Barcellona-Castroreale
Continua
l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari Siciliani in
questo caso riguarda la circolazione dei treni in oggetto, con riferimento alla
tratta ferroviaria Patti S.Agata Militello con verifica in data campione
22.05.15;
I clienti/pendolari del servizio ferroviario,
sono abituati durante il tragitto ad ascoltare ed attenersi scrupolosamente ad una
serie di messaggi sonori, spesso ripetuti più volte e ad alto volume, quali ad
esempio:
-munirsi di valido biglietto di viaggio e
vidimare lo stesso pena l’irrogazione di salatissime sanzioni;
-prestare la massima attenzione nel salire e
scendere dal treno;
-rivolgersi al capotreno nella qualità “pubblico
ufficiale” con le conseguenze penali che potrebbero derivare da eventuali
comportamenti oltraggiosi e/o manifestazioni
di resistenza.
Peccato, tuttavia che non sempre le comunicazioni
sonore funzionino a dovere, specialmente quando potrebbero concorrere ad “offrire
informazioni puntuali e garantire valide soluzioni alternative di viaggio in
caso di disservizi” nel rispetto quindi di uno degli impegni contenuti nella
Carta dei Servizi offerta dalla Direzione regionale di Trenitalia.
E’ il caso di quanto verificatosi il 22 maggio 2015 ,
e che purtroppo non costituisce un evento occasionale.
I termini della questione:
-i treni R 12763 Messina c.le - S. Agata
Militello e Rv3831 Messina c.le - Palermo c.le
giungono quasi contemporaneamente alla stazione di Patti San Piero Patti,
il primo sul terzo binario mentre il secondo sul primo;
-entrambi i semafori sono rossi;
-nessun annuncio sonoro informa i
clienti/pendolari su quale dei due treni partirà per primo;
-nessuna informazione da parte del personale
di bordo.
Considerato che, in passato, nel verificarsi
di una siffatta situazione, RFI circolazione, ha dato precedenza al treno R
12763, i clienti/pendolari del treno Rv3831 diretti a Capo d’Orlando e S. Agata
Militello abbandonano il citato mezzo di locomozione in favore del R12763, così
come si comportano numerosi altri utenti già in attesa alla stazione di Patti.
Il tutto senza dimenticare che il primo ed il
terzo binario sono raggiungibili sono tramite un sottopassaggio previa salita e
discesa di numerosi gradini.
A seguire:
-ancora entrambi i semafori sono rossi,
-i passeggeri in questione riescono a stento
a sedersi sul treno R12763, che, improvvisamente, si trasforma in verde il
semaforo dell’altro treno Rv3831, il quale
prosegue la sua corsa con priorità in assenza di idonea informazione
sonora.
Conseguentemente:
-i numerosi utenti che hanno preferito, senza
alcuna colpa, utilizzare il treno R 12763 sono giunti a destinazione con un
eccessivo intollerabile ritardo, pari a 34’ minuti a S. Agata Militello (ore
15.40 al posto delle 15.06).
Quanto sopra premesso, si invita vivamente la Direzione regionale di
Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana per la Siciliana a porre in essere immediatamente
tutti gli accorgimenti finalizzati ad evitare e/o prevenire siffatti
inconvenienti.
Self-Service
Stazione di Barcellona-Castroreale
Con la presente nota si vuole segnalare che da
diverso tempo all’ interno della stazione in oggetto vi sono presenti due emettitrici
self-service dalle quali è impossibile accedere al sistema di emissione di
titolo di viaggio causa “Problemi Tecnici in una e nella seconda pagamenti e
servizi non disponibili”
Numerose sono le lamentele pervenute al nostro Comitato
Pendolari SICILIANI da parte degli utenti, in quanto sono impossibilitati ad
utilizzarla.
Tale nota ha lo scopo di voler sollecitare
Trenitalia divisione Commerciale ad un immediato intervento, al fine di potere
utilizzare l’emettitrice self-service in tutte le modalità di pagamento.
Trenitalia
spa per la regione Siciliana
RFI
spa per la regione Siciliana
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana
Torrenova,Messina
24.05.2015
Mondì
Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina - Comitato Pendolari Siciliani
CIUFER
lunedì 25 maggio 2015
Blocco stazione Giarre-Riposto. Disservizi e disagi all’utenza sulla Me-Ct-Sr
Catania. Condividiamo
la protesta per la chiusura di tutti i reparti e per ultimo la chiusura del
Pronto Soccorso dell’Ospedale di Giarre, quello che non condividiamo affatto è
la scarsa attenzione dimostrata da Trenitalia nell’assicurare i servizi
sostitutivi a tutta l’utenza che si muove da Messina a Catania per il blocco
dei binari alla stazione di Giarre-Riposto. Se il blocco è avvenuto tra le 11 e
le 11.30 perchè non attivare da subito i bus sostitutivi per alleviare ritardi e
disagi all’utenza viste tutte le soppressioni? A Catania è successo di tutto!!!
Un locomotore Aln668 che viene fatto partire alle 14 circa da Catania per
arrivare ad Acireale dove ci sarà, così dicono un bus sostitutivo per far
proseguire il viaggio in direzione Messina. Ma nulla di tutto questo, arrivati
ad Acireale non vi era alcun bus ad aspettare i viaggiatori che vengono rifatti
salire sul trenino diesel per fare ritorno a Catania.
A Catania
nel frattempo nessun annuncio sul da farsi, se non il continuo ripetere di
annunci sonori “causa blocco stazione di Giarre-Riposto i treni potranno subire
ritardi superiori ai 50 minuti”. Finalmente alle 14.45 circa compare il primo
bus sostituivo e a distanza di qualche minuto ne arrivano altri 4. La gente si
accalca per salire ma non c’è nessuno dell’assistenza, finalmente arriva qualcuno
che da direttive. Viene fatta salire gente su un primo bus in direzione
Acireale, Guardia Mangano-S.Venerina, Carruba, sino a Giarre-Riposto e li
finisce la corsa, insomma il bus finalmente parte alle 15.00 circa. Mentre su
un secondo bus sostitutivo veniva fatta salire altra gente, occupando tutti i
posti disponibili, per partire alle 15.10 circa in direzione Acireale,
Giarre-Riposto, Fiumefreddo di Sicilia e Taormina. La mia corsa-gita finisce a
Fiumefreddo di Sicilia alle 17.02, considerato che ero giunto in stazione alle
13.50 e che ritardi permettendo giornalmente arrivo a Fiumefreddo di Sicilia
alle 14.30 circa. Il bus sostitutivo proseguirà sino alla stazione di
Taormina-Giardini dove fara scendere l’utenza che potrà proseguire in treno per
raggiungere Messina.
Ci
rendiamo conto che tutto può accadere essendo dei mezzi di trasporto, l’imprevisto
ci può stare, quello che invece ci preme chiedere è: se il blocco è avvenuto
tra le 11 e 11.30 Trenitalia avrebbe avuto tutto il tempo di recuperare i bus
sostitutivi evitando così un disagio inutile alla clientela, oltre alla totale
ed inesistente assistenza da parte del personale ferroviario che tra l’altro
non è nemmeno salito a bordo del bus per accompagnare i passeggeri sino a
destinazione. Se un evento del genere produce questi risultati, ci viene da
pensare ad una eventuale emergenza più grave cosa potrebbe accadere???…Ci
scusiamo…per il disturbo
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
mercoledì 20 maggio 2015
Ferrovia per Gela, sit-in per mantenere alta l'attenzione sulla ricostruzione del ponte ferroviario crollato
Caltagirone. Un sit-in... per non dimenticare, a distanza di ormai quattro anni, trascorsi dall'avvenuto crollo del ponte ferroviariodella linea ferrata Caltagirone-Gela e, di altri otto mesi passati dagli interventi di demolizione delle nove campate del viadotto ferroviario.
Vagoni abbandonati da un anno su un binario della stazione
Sant'Agata Militello (Me). I convogli sono parcheggiati in attesa di essere smantellati. Da più di un anno numerosi vagoni sono parcheggiati al binario cinque della stazione di Sant'Agata Militell, in attesa di essere smantellati, materiale non più utilizzabile per il servizio viaggiatori.
lunedì 18 maggio 2015
Una interrogazione al ministro delle infrastrutture sui numerosi incarichi del presidente di Rete Ferroviaria Italiana
Roma. Non sono fin troppi e in potenziale conflitto fra loro gli impegnativi incarichi ricoperti dal professore Dario Lo Bosco? Lo Bosco, che in passato è stato pure presidente dell'autorità portuale di Messina, infatti, oggi è, contemporaneamente...
Messa in esercizio Stazione di Terme Vigliatore e materiale rotabile da demolire alla Stazione di S.Agata Militello
Continua
l’attività di monitoraggio delle Stazioni da parte del nostro Comitato
Pendolari SICILIANI, considerato che, sarà chiusa per potenziamento
infrastrutturale la tratta cosiddetta andatura lenta, bivio Terme Vigliatore
-Patti , per un arco temporale compreso tra il 15 giugno 2015 ed approssimativamente
15 agosto 2015 ,
sicuramente Trenitalia ha attivato tutte le forme di collegamento alternative
per ridurre al minimo i disagi per gli utenti, turisti, dato il periodo di
picco, che dovranno recarsi nella tratta interessata.
Il
nostro Comitato Pendolari SICILIANI pone all’attenzione degli organi in
indirizzo, il motivo per cui dal 2009
inspiegabilmente risulta essere definitivamente chiusa ed anche in parte murata
la stazione di Terme Vigliatore, tra l’altro ricadente nella tratta a doppio
binario, con un bacino di utenza comprendente numerosi comuni della zona collinare
ed a forte vocazione turistica per la
sua collocazione al centro del golfo che va da Tindari a Milazzo, inoltre nello
stesso comune sono presenti un grosso centro termale con rinomato annesso
centro benessere, e strutture ricettive.
Le
nostre segnalazioni in partnership col comune di Terme Vigliatore risalgono
alle date indicate (5.10.13 -
16.10.13 )
Si
invita chi di competenza a valutare l’ipotesi di messa in esercizio della
stazione in oggetto al fine di rendere più facile l’utilizzo del trasporto
ferroviario con una offerta commerciale mirata ad attenuare i futuri disagi, ed
arricchire la mobilità dei numerosi Pendolari/Cittadini della zona interessata.
Si
fa presente inoltre, che alla Stazione di S.Agata Militello è da più di 1 anno
che risulta essere parcheggiato al binario 5, in attesa di essere smantellato,
il materiale rotabile ormai non più utilizzabile per servizio viaggiatori, di
contro, in tutto questo tempo, i convogli risultano essere meta per senza tetto
e nomadi di passaggio.
La
presente nota ha lo scopo di sollecitare i dipartimenti di competenza, al fine di
trovare nel più breve tempo possibile,” 1 anno crediamo sia già abbastanza”, una
alternativa collocazione del materiale citato, evitando così di continuare a
far sostare ed a fungere da dormitorio, il treno mai in partenza dal binario 5.
Trenitalia
spa per la regione Siciliana
Divisione
Offerta Commerciale
RFI
spa per la regione Siciliana tutti i Dipartimenti
Al
Sig. Sindaco del Comune di Terme Vigliatore
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti - Regione Siciliana
Torrenova,Messina
17.05.2015
Mondì
Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina - Comitato Pendolari Siciliani
CIUFER
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venerdì 15 maggio 2015
In Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno
Caltagirone-Gela Maggio 2011-Maggio 2015.
Premesso
che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade
ma anche i ponti ferroviari non sono da meno. L’8 maggio 2011 crollavano due
arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della
linea ferroviaria Caltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello
stradale paralizzato con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la
Sp 39/2 interessate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria.
Il
Comitato Pendolari Siciliani assieme all’Associazione Ferrovie Siciliane di
Giovanni Russo, il Cub Trasporti di Ragusa, il C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano
Utenti Ferrovie Regionali), e il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca, ha
organizzato negli anni successivi al crollo ed organizza per domenica 17 maggio
2015 con appuntamento davanti la stazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore
10 alle ore 12, un Sit-In, per tenere viva l’attenzione e
l’interesse su questa tratta ferroviaria, cercando di sollecitare l’intervento del
governatore Crocetta ad interessarsi sulle future sorti di questa importante
arteria ferroviaria chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della
Caltagirone-Gela.
Il
7 ottobre 2014 venivano definitivamente fatte brillare le rimanenti 10 arcate
del ponte ferroviario della Caltagirone-Gela per mettere in sicurezza la
riapertura della sottostante strada provinciale 39/1 chiusa da tre anni. Sono
stati spesi all’incirca un milione e mezzo di euro spesi per recuperare gli
apparati e per il ripristino dell’area con il recupero dei materiali del primo
crollo e della demolizione definitiva a parte i soldi spesi per la demolizione.
Nemmeno
nell’occasione del 9 febbraio 2015 in cui è stato presentato l’ammodernamento
della rete ferroviaria Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro), al
Comune di Gela, alla presenza del presidente di Rete Ferroviaria Italiana Dario
Lo Bosco, del governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e
dell’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo, nessuno
di questi compreso l’allora primo cittadino di Gela abbiano chiesto al presidente di
Rete Ferroviaria Italiana Lo Bosco notizie sulle sorti della Caltagirone-Gela a sette
mesi della definitiva demolizione dell’infrastruttura che interessa i territori
della provincia di Catania e Caltanissetta.
Questo è l'interesse dimostrato dalle nostre Istituzioni nel migliorare quelle infrastrutture che per incuria o per fenomeni naturali hanno bisogno di attenzione. Attenzione che non può essere rivolta alla sola Palermo-Catania ma a tutte quelle infrastrutture che l'Unità d'Italia ci ha lasciato in eredità e che stiamo facendo pian piano scomparire.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - CiuferTrasporti siciliani nel baratro. Palermo e Catania non sono state mai così lontane…a rischio i treni per il Nord
Trasporti siciliani. Palermo e Catania non sono state mai così lontane dopo il cedimento del viadotto Himera sulla A19, i 200 km circa raggiungibili in soli due ore in macchina sono solo un lontano ricordo, resta una Sicilia spezzata in due e tempi di percorrenza infiniti. Il Treno Minuetto che collega le due città ha avuto la meglio per i tempi di percorrenza inferiori rispetto agli autobus che per adeguarsi hanno dovuto abbassare il costo del biglietto del 30% e non c’è traccia dei collegamenti aerei menzionati all’inizio dal sindaco Bianco e dal presidente Crocetta, il trasporto ferroviario però rischia di subire l’ennesimo smacco.
La realtà è che se il ministro Delrio non bandisce la gara per la lunga percorrenza, la Sicilia dal primo gennaio 2016 sarà senza alcun treno che va a Roma o a Milano. A dichiararlo Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliano.
“A niente sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il movimento “#Ilferribottnonsitocca” davanti alla Chinnici, vice presidente della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a molto - dichiara Malponti - La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna. Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni. Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di tutta Italia con una livrea che si chiama Dtr “. Secondo Giosuè Malaponti le responsabilità maggiori sarebbero di Orlando il presidente Anci in Sicilia , lui dovrebbe rappresentare tutti i Comuni...continua a leggere
La realtà è che se il ministro Delrio non bandisce la gara per la lunga percorrenza, la Sicilia dal primo gennaio 2016 sarà senza alcun treno che va a Roma o a Milano. A dichiararlo Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliano.
“A niente sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il movimento “#Ilferribottnonsitocca” davanti alla Chinnici, vice presidente della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a molto - dichiara Malponti - La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna. Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni. Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di tutta Italia con una livrea che si chiama Dtr “. Secondo Giosuè Malaponti le responsabilità maggiori sarebbero di Orlando il presidente Anci in Sicilia , lui dovrebbe rappresentare tutti i Comuni...continua a leggere
mercoledì 13 maggio 2015
Trasporti Sicilia. A rischio i treni per il Nord, e totale silenzio sul Contratto di Servizio.
A rischio
i treni per il Nord..Questo però al sindaco Bianco, al sindaco Orlando e forse
meno ad Accorinti, che è l’unico che ha mostrato attenzione per
il marasma che abbiamo creato a febbraio per il paventato taglio dei treni
diurni, non sembra interessare.
Nessuno ha
preso carta e penna. La causa scatenante: aver saputo che da giugno (mese del
cambio orari di TrenItalia) in Sicilia facevano scendere le persone a piedi con
i bagagli, salire sul traghetto, riscendere a Villa, fare un bel tratto a piedi
per poi risalire finalmente sul treno che li avrebbe portati a destinazione.
Gli unici treni in cui questo non accadeva erano i due notturni.
«A niente
sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il
movimento “Il ferriboat non si tocca” davanti alla Chinnici, vice presidente
della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a
molto. La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure
proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di
mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato
proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna.
Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni.
Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di
tutta Italia con una livrea che si chiama “Jazz”.
«La cosa
grave è che stanno sottovalutando i collegamenti a lunga percorrenza. Soprano,
ad di TrenItalia, mi conferma … continua a leggere...
mercoledì 6 maggio 2015
Comitato Pendolari Siciliani: monitorati i 14 treni veloci che da lunedì 4 maggio collegano Catania e Palermo
Nel complessivo due treni regionali veloci sono arrivati in anticipo (6 minuti); sette regionali veloci sono arrivati entro i 5 minuti di ritardo che stranamente non viene considerato tale (19 minuti); i rimanenti cinque regionali veloci sono arrivati oltre i 10 minuti di ritardo (124 minuti).
Si rende necessario riformulare l’orario di partenza da Catania del regionale veloce 3801 almeno alle 4.45/4.50 e prevederne l’arrivo a Palermo almeno per le ore 7.30/7.45 per dare la possibilità ai molti pendolari di poter arrivare in tempo nei propri luoghi di lavoro.
Con l’offerta dei treni regionali veloci è stato cancellato il treno regionale 8694 delle ore 4.42 da Caltanissetta C.le che con la coincidenza a Roccapalumba-Alia con il treno regionale 3882 proveniente da Agrigento arrivava a Palermo alle 7.00.
Tra l’altro con la rimodulazione del regionale 8696 da Caltanissetta C.le delle ore 5.07sono state abolite le fermate di Villalba e Valledolmo creando un duplice disagio ai pendolari della provincia nissena:- il primo quello di non avere più un treno che arrivi a Palermo entro le sette del mattino; - il secondo, oltre alla soppressione delle fermate di Villalba e Valledolmo il treno arriva a Palermo alle 7.25.
Siamo sicuri che è stata una svista nell’elaborazione della nuova offerta dei regionali veloci e che prima possibile Regione e Trenitalia interverranno a ripristinare tale grave disservizio.
La Sicilia è ancora l'isola dello sviluppo negato
Ferrovie
ferme alla monorotaia, crolli stradali, malversazione pubblica.
Per
spiegare meglio lo squilibrio con cui la Sicilia organizza i trasporti e
pianifica la mobilità, basti ricordare che in dieci anni la Regione ha speso in
infrastrutture ferroviarie solo 1 euro e 50 centesimi per ciascun abitante, 100
milioni in sei anni per le strade provinciali, ma ha devoluto 150 milioni di
euro, solo nel 2014, per foraggiare il trasporto su gomma. Due soltanto sono
i treni diretti…continua a leggere
martedì 5 maggio 2015
Treni veloci le sette coppie in circolazione sulla Catania-Palermo
Sono
partiti ieri 4 maggio i quattordici treni regionali veloci che collegano le due
città capoluogo Catania-Palermo.
La
programmazione di Trenitalia prevedeva l’entrata in esercizio di questi treni a
fine 2015 con il cambio orario e come offerta commerciale facente del nuovo
Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano, di cui ancora non
si conoscono i contenuti, ritenuti da noi più importanti dell’offerta treni che
si metterà in circolazione sulle tratte ferroviarie.
Grazie
all’intervento prodigioso di “Madre Natura” che ci ha dato una mano nel far
vedere, a chi di dovere, le arretratezze e i fabbisogni infrastrutturali e di
far sentire, sempre a chi di dovere, quanto veniva richiesto, da anni a gran
voce, da tutti i siciliani sul fabbisogno di una mobilità eco-sostenibile.
Abbiamo
voluto monitorare questo primo giro di boa dei treni regionali veloci e, questi
sono i risultati:
-
Treno
regionale veloce 3800 minuti di ritardo 4
-
Treno
regionale veloce 3801 minuti di ritardo 3
-
Treno
regionale veloce 3802 minuti di ritardo 13
-
Treno
regionale veloce 3803 minuti di ritardo 3
-
Treno
regionale veloce 3804 minuti di ritardo 1
-
Treno
regionale veloce 3805 minuti di ritardo 2
-
Treno
regionale veloce 3806 minuti di ritardo
17
-
Treno
regionale veloce 3807 minuti di ritardo 1
-
Treno
regionale veloce 3808 minuti di ritardo 5
-
Treno
regionale veloce 3809 minuti di ritardo
41
-
Treno
regionale veloce 3810 minuti di ritardo
39
-
Treno
regionale veloce 3811 minuti di ritardo
14
-
Treno
regionale veloce 3812 minuti di anticipo 4
-
Treno
regionale veloce 3813 minuti di anticipo 2
Nel
complessivo due treni regionali veloci sono arrivati in anticipo (6 minuti); sette
regionali veloci sono arrivati entro i 5 minuti di ritardo che stranamente non
viene considerato tale (19 minuti); i rimanenti cinque regionali veloci sono
arrivati oltre i 10 minuti di ritardo (124 minuti).
Si
rende necessario riformulare l’orario di partenza da Catania del regionale
veloce 3801 almeno alle 4.45/4.50 e prevederne l’arrivo a Palermo almeno per le
ore 7.30/7.45 per dare la possibilità ai molti pendolari di poter arrivare in
tempo nei propri luoghi di lavoro.
Con
l’offerta dei treni regionali veloci è stato cancellato il treno regionale 8694
delle ore 4.42 da Caltanissetta C.le che con la coincidenza a Roccapalumba-Alia
con il treno regionale 3882 proveniente da Agrigento arrivava a Palermo alle
7.00.
Tra
l’altro con la rimodulazione del regionale 8696 da Caltanissetta C.le delle ore
5.07 sono state abolite le fermate di Villalba e Valledolmo creando un duplice disagio ai pendolari della provincia nissena:- il primo quello di non avere
più un treno che arrivi a Palermo entro le sette del mattino; - il secondo,
oltre alla soppressione delle fermate di Villalba e Valledolmo il treno arriva
a Palermo alle 7.25.
Siamo
sicuri che è stata una svista nell’elaborazione della nuova offerta dei
regionali veloci e che prima possibile Regione e Trenitalia interverranno a
ripristinare tale grave disservizio.
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
lunedì 4 maggio 2015
I tempi biblici della Catania-Palermo, altro che sfida
Desideriamo ribadire all’assessore Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario di giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno che impiegava 3 ore e 19 minuti. Perchè non sono stati rispettati i tempi di percorrenza previsti sulla Catania-Palermo di 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS “Contratto Istituzionale di Sviluppo”, firmato il 28/02/2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Italiane? Ringraziamo "Madre Natura" per averci dato una mano a far vedere ai ciechi i fabbisogni infrastrutturali e di far sentire ai sordi quanto veniva veniva richiesto a gran voce da tutti i siciliani.
Grazie...Madre Natura!
domenica 3 maggio 2015
Treni "Minuetto" in Sicilia in servizio da oltre dieci anni
Noto.
Dieci anni come ieri a Noto, nell’occasione della presentazione del progetto di
ammodernamento ed elettrificazione della tratta ferroviaria
Siracusa-Ragusa-Gela, veniva presentato e consegnato alla stazione ferroviaria
di Noto il primo treno “Minuetto Diesel” alla presenza del Sottosegretario di
Stato per i Beni e le Attività Culturali, on. Nicola Bono, dell'A.D. di Rete
Ferroviaria Italiana, Mauro Moretti, dell'assessore regionale al Turismo e ai
Trasporti, on. Fabio Granata, del presidente della Provincia di Ragusa,
Giovanni Francesco Antoci, del presidente della Provincia di
Siracusa, Bruno
Marziano e dei sindaci dei comuni del comprensorio.
Il
progetto MINUETTO è partito nel 2001, con l'avvio da parte di Trenitalia del
programma di rinnovo della flotta regionale, in funzione di una crescente
domanda di collegamento tra i capoluoghi e le città minori all'interno delle
regioni, anche in funzione della decentralizzazione di grandi impianti
industriali e commerciali.
SCHEDA
TECNICA
MINUETTO è
realizzato da ALSTOM Ferroviaria appositamente per Trenitalia e nasce come
versione italiana della famiglia ALSTOM CORADIA, una gamma di treni che
risponde alle esigenze della crescente urbanizzazione e dello sviluppo delle
regioni al di fuori delle grandi città. Ciascun
convoglio è formato da tre elementi, con la struttura delle casse motori alle
estremità ed una rimorchiata intermedia.
Nell'insieme
il treno è lungo 51,9 metri ed è largo 2.950 mm.
L'altezza
del piano di salita a bordo è di soli 60 cm.
MINUETTO
trasporta fino a 345 passeggeri, con 122 posti a sedere, di cui 24 in prima
classe, a cui vanno aggiunti 23 strapuntini.
La
velocità massima raggiungibile dal treno nella versione con motori elettrici è
di 160 km/h, mentre per i treni diesel è di 130 km/h.
L'accelerazione
va da 0 a 120 km/h in 52 secondi con una successiva percorrenza di un Km ogni
30 sec.
Tre le
porte di accesso, una per elemento, di cui una attrezzata con pedana mobile per
agevolare i disabili nell'accesso.
In ogni
treno è prevista un'area multifunzionale per il trasporto di biciclette e
bagagli. Molte le
novità a bordo:
- impianto
di video-sorveglianza per prevenire le aggressioni
- display
luminosi interni visibili da ogni punto del treno
- impianto
di sonorizzazione
- scritte
in braille
- toilette
autopulenti
- prese di
corrente a 220 V per l'alimentazione di cellulari e PC portatili
-
tavolinetto estraibile con portarifiuti.
CURIOSITA’
Per
costruire il MINUETTO occorrono 54 tonnellate d'acciaio e quasi due tonnellate
(1.820 kg) di vernice.
In più,
dopo la verniciatura, MINUETTO viene ricoperto con una speciale pellicola
antigraffiti (220 mq per treno), ovvero un film vinilico, già utilizzato da
Trenitalia per la sua flotta, sul quale è applicato materiale poliestere che
consente la facile rimozione dei graffiti.
Nella
versione elettrica il treno "consuma" una potenza di 1500 KW, che non
viene sprecata perché "recuperata" come energia per lo frenatura del
treno.
MINUETTO
dispone di un avanzato sistema informatico (logica di veicolo TCMS): circa 40
computer gestiti da un cervello unico del treno controllano anche le corrette
manovre dei macchinisti, garantendo massima sicurezza nell'esercizio.
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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sabato 2 maggio 2015
Trenitalia-Regione, ecco il contratto di servizio
In
esclusiva la bozza del documento ultimato il 2 aprile scorso. Il piano prevede
collegamenti più veloci e treni turistici, ma “solo” 23 mila km in più rispetto
ad oggi.
Un accordo
di programma da 112 milioni, offerte su due livelli di servizio per
collegamenti più veloci tra i capoluoghi, treni turistici in sinergia con la
Fondazione Fs, integrazione tariffaria nelle aree urbane di Palermo, Catania e
Messina. Ma anche un’ipotesi di investimento da 150 milioni per acquistare 15
complessi elettrici e 15 diesel per rinnovare il parco rotabile. Questi i
contenuti chiave della bozza del nuovo contratto di servizio tra Trenitalia e
Regione per l’offerta in Sicilia, documento “chiuso” il 2 aprile scorso e che
adesso è al vaglio delle parti. Quasi invariati i chilometri: dai 9 milioni 276
mila e 40 di oggi si passa a 9 milioni 299 mila. Ma è sui servizi veloci che si
gioca gran parte della “scommessa”. In esclusiva scopriamo come, nel dettaglio,
tratta per tratta.
Palermo-Messina
Confermate
le 6 coppie di regionali veloci, ma con 5 fermate (oggi sono 6-7), cioè Termini
Imerese, Cefalù, Sant’Agata di Militello, Patti e Milazzo, e un tempo di
percorrenza di 2 ore e 40. Due coppie, però, rimangono in subordine al progetto
sulla lunga percorrenza, ancora al centro di “trattative” con Roma. Le altre
corse hanno nella stazione di Sant’Agata Militello il punto di rottura: 9
coppie regionali copriranno la linea Palermo- Sant’Agata in 1 ora e 55 minuti
(fermate a Bagheria, Termini e in tutte le stazioni) e altrettante la
Sant’Agata-Messina in 1 ora e 35 minuti (fino a Milazzo fermate in tutte le
stazioni). Oggi, invece, l’offerta è più frammentata con 6 regionali Palermo-
Messina, 8 Messina-Palermo, 2 coppie Palermo-Sant’Agata, 2 Palermo-Cefalù, 5
Messina- Sant’Agata e 4 Messina-Milazzo. Inoltre raddoppiano le coppie
regionali Messina-Milazzo- Patti: da quattro a otto, con una percorrenza di
un’ora. Da 19 a 21 le coppie regionali Palermo- Termini (40 minuti, due coppie
prolungate su Cefalù).
Messina-Catania-Siracusa
Anche qui
prevale la scelta di “spezzare” le corse, in questo caso a Taormina. Quindi,
rispetto agli attuali 14 regionali Messina- Catania e agli altrettanti Catania-
Messina, ecco cosa prevede il piano: 7 coppie di regionali veloci
Messina-Catania (1 ore e 20 minuti, 5 fermate), 7 coppie Messina-Taormina (1
ora, 9 fermate), 13 coppie Catania-Taormina da 50 minuti (che sostituiscono
anche le tratte Catania- Giarre e Catania-Fiumefreddo). Stessa logica per la
tratta Messina-Siracusa: previste due coppie di regionali veloci più una
periodica estiva, 2 ore e 30 minuti, 9 fermate (con due coppie subordinate al
progetto sulla lunga percorrenza); a queste si aggiungono 2 coppie regionali
Taormina-Siracusa (2 ore, 12 fermate). Immutate le tre coppie regionali
Catania-Siracusa.
mercoledì 29 aprile 2015
Treni veloci Catania-Palermo e lunga percorrenza a rischio per la Sicilia nel 2016.
Sicilia. Prendiamo
atto dell’impegno, vista l’emergenza, che ha dimostrato Trenitalia con la
Regione Siciliana per risolvere nell’immediato la mobilità sull’asse
Catania-Palermo, approntando inizialmente una coppia di treni veloci e
successivamente con l’elaborazione dell’offerta di 7 coppie treni che dal 3
maggio copriranno, con partenza cadenzata ogni due ore, la mobilità tra le due
Città Metropolitane.
Oltre
questo impegno, del quale prendiamo atto, ringraziamo il neo direttore di
Trenitalia, Ing. Maurizio Mancarella, mentre desideriamo ribadire all’assessore
Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio
orario del giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno
che impiegava a tutt’oggi 3 ore e 19 minuti non rispettando i tempi di
percorrenza previsti in 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS
“Contratto Istituzionale di Sviluppo” firmato il 28/02/2013 tra il governatore
Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie
Italiane.
Desideriamo,
inoltre, portare a conoscenza alcuni aspetti importanti:
· che i treni utilizzati sono i treni
“Minuetto” cofinanziati, con l’accordo attuativo di aprile 2004, a fronte di
una spesa complessiva di 153 milioni di Euro, di cui 46 milioni di euro quale
co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di euro da
parte di Trenitalia S.p.A., quindi parliamo di treni che hanno già circa 10
anni di servizio e che sono stati rivampizzati con la nuova livrea “Jazz” di
Trenitalia.
· che occorre cambiare il tipo di
materiale rotabile, almeno per il primo treno in partenza da Catania, visto il
sovraffollamento tra Enna e Caltanissetta, andrebbe bene per evitare il
sovraffollamento un locomotore E464 con quattro vetture UIC-X o MDVC al seguito
con circa 400 posti.
· che sarebbe consigliabile spostare la
partenza dei treni delle ore 5.28 almeno alle ore 5.00 come avviene sui primi
treni del mattino nella Messina-Palermo.
Un
punto importante di cui non conosciamo i contenuti è il Contratto di Servizio
per il Trasporto ferroviario, secondo noi più importante dell’eventuale offerta
commerciale che dovrà entrare in esercizio a fine 2015, poichè sull’offerta se
non dovesse andare bene qualche traccia oraria è possibile intervenire in corso
d’opera mentre per le norme del Contratto di Servizio dovremmo aspettare la
scadenza prevista per il 2019.
Infine
chiediamo alla Regione Siciliana di voler intervenire sui “Treni a lunga
percorrenza da e per il nord a rischio nel 2016.
I
“Treni a lunga percorrenza” saranno a rischio in Sicilia dal primo
gennaio 2016, se il Ministero dei Trasporti non bandirà la gara per
l’affidamento del servizio entro il 2015, quindi chiediamo un intervento
urgente da parte delle Istituzioni regionali presso il ministero dei trasporti
per sollecitare le procedure di gara a garanzia della Continuità Territoriale
della Sicilia.
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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Catania-Palermo in treno con nuovi 14 collegamenti
Dal prossimo 3 maggio passano da due a ben 14 i treni che ogni giorno collegano il capoluogo siciliano alla città
etnea, di cui quattro con tempi di viaggio di soli 2.47
minuti.
Trenitalia si è attivata fattivamente per
rispondere al crescente bisogno dell’utenza di viaggiare tra le due importanti
città, offrendo una soluzione di viaggio comoda, sicura ed economica.
E’ possibile acquistare il proprio titolo di
viaggio presso le biglietterie di Trenitalia, ed a partire dal 2 maggio anche
da questo sito, alle self service nelle agenzie di viaggio e punti vendita
convenzionati. Clicca qui per scaricare gli orari
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