Dall’entrata
in vigore a dicembre 2013 del nuovo orario ferroviario, Trenitalia ha operato
diversi e numerosi tagli al servizio ferroviario in molte zone della Sicilia. Le
tratte più penalizzate sono la Siracusa-Ragusa-Modica-Gela-Caltanissetta, la Caltagirone-Gela
chiusa da due anni e otto mesi e la Alcamo-Trapani Via Milo anche questa chiusa
da circa un anno. Una mobilità ferroviaria in questi territori quasi inesistente.
Una condizione ormai divenuta insopportabile.
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
giovedì 6 febbraio 2014
Treni in Sicilia nel caos tra tagli e paradossi pirandelliani
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Il Messina-Palermo sempre in ritardo, Pendolari infuriati
A
cio’ si aggiunge una considerazione che
,seppure di natura tecnica, non sfugge
allo scrivente Comitato secondo
un criterio di normale diligenza: come è possibile spiegare agli utenti che il treno regionale 3832 possa
partire da Cefalu’ alle ore 6,56 in direzione Messina e raggiungere la stazione di Castelbuono senza alcun
ritardo in sette minuti quando - di contro -
è stata prevista la partenza del treno n. 3833 in senso contrario da
Castelbuono alle ore 6,53 con
arrivo alle ore 7.00 presso Cefalu’?
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Trenitalia, tagli e basta
Nessuna
smentita sul taglio dei treni da parte di Trenitalia o presa di posizione della
Regione.
Il
comunicato ufficiale con cui Trenitalia replica alla nota di CUB Trasporti
sulle nuove soppressioni di treni sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela
nè smentisce nè precisa in merito al "taglio" di due corse tra Modica
e Gela.
Infatti
la società del gruppo FS dichiara che la soppressione sarebbe derivata da
interventi di manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra Canicattì e
Gela" ma, mentre su quel tratto si sopprimono due corse, non si capisce
perchè se ne debbano sopprimere altre due sul nostro tratto Gela-Modica non
interessato a nessun tipo di intervento manutentivo. Su questo il comunicato è
reticente.mercoledì 5 febbraio 2014
Soppressioni. La Filt Cgil scrive a Trenitalia e alla Regione Sicilia
La
scrivente O.S. ha monitorato un rilevante incremento delle soppressioni dei
treni in Sicilia: oltre a quelle giustificabili dagli interventi manutentivi
richiesti dalla Società RFI su alcuni tratti di linea non più procrastinabili
per motivi di sicurezza, ne registriamo altre derivanti da carenze manutentive
dei mezzi di trazione e da una carenza strutturale di Capi Treno/Capi Servizio Treno
che la Società FS ha occultato fino ad oggi con il ricorso a prestazioni
straordinarie oltre alle quote previste dal CCNL.
Più
volte abbiamo denunciato le carenze organizzative strutturali che affliggono la
Divisione Trasporto Regionale in Sicilia ma, la Società, invece di affrontare
le problematiche con uno spirito costruttivo finalizzato al rispetto del CCNL e
alle corrette Relazioni Industriali, ricorre allo strumento delle soppressioni
dei treni scaricando i disagi sull’utenza, non essendo legata a nessun vincolo
contrattuale con la Regione che la possa obbligare a rispondere delle proprie
azioni in termini di penali per i disservizi creati.
Inoltre,
la programmazione di alcune soppressioni sine die nella tratta Siracusa-Modica–Gela,
sembra precludere la volontà della azienda di dismettere il servizio ferroviario
nella tratta.
Si vuole
così precostituire la condizione per un’offerta commerciale in Sicilia che, di fatto,
espropria il ruolo e le determinazioni della Regione sulla scelta dei vettori
per assicurare la mobilità (Diritto Costituzionale) all’utenza Siciliana.
Tutto
ciò in netto contrasto con quanto affermato dall’assessore Regionale ai
Trasporti Siciliano che, auspica la ratifica del Contratto di Servizio con la
società Trenitalia mantenendo gli attuali Km treno in tutte le linee e, anzi,
ipotizza un incremento degli stessi in un ottica di riordino del sistema
trasporto in Sicilia prevedendone l’integrazione modale.
Per
quanto sopra si chiede l’immediato ripristino dei treni soppressi sulla linea Siracusa–Modica–Gela
ritenendo ciò pregiudiziale al confronto in atto sull’organizzazione del lavoro
che interessa la manutenzione e la produzione treno in Sicilia.
Società
Trenitalia S.p.A. Divisione Passeggeri Regionale
Direttore
Trasporto Regionale Sicilia Ing. Francesco Costantino
Responsabile
Produzione Fabio Salici
Responsabile
Risorse Umane e Organizzazione Dott. Roberto Amelio
Responsabile
Manutenzione Rotabili Ing. Gianmarco
Quagliata
Regione
Sicilia Assessorato Regionale Infrastrutture e Trasporti
Palermo
04 febbario 2014
Sicuri di riscontro, distinti saluti.
Segretario
Filt Cgil Responsabile Attività Ferroviarie
Giuseppe
Ferrito
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martedì 4 febbraio 2014
Sicilia: Incubo treni
Nel frattempo che la Regione Sicilia si accinge a firmare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario, alcune tratte ferroviarie vengono chiuse causa crolli (Caltagirone-Gela), smottamenti (Alcamo-Trapani via Milo) altre vengono del tutto depotenziate (Siracusa-Ragusa-Modica-Gela) lasciando nell'incubo treno i siciliani. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono modesti e concreti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, le grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo nei fiumi di parole e di inchiostro.
1 - Video - Sicilia: Incubo treni, la situazione una quindicina di anni fa non era diversa
2 - Video - Sicilia: Incubo Treni Ragusa-Palermo Tg2 del 22 gennaio 2014
1 - Video - Sicilia: Incubo treni, la situazione una quindicina di anni fa non era diversa
2 - Video - Sicilia: Incubo Treni Ragusa-Palermo Tg2 del 22 gennaio 2014
Interrogazione a risposta scritta in Commissione Trasporti sulla chiusura della Caltagirone-Gela
Interrogazione
a risposta scritta in Commissione 5/01982 del 24/01/2014
Al
Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti - Per sapere – premesso che:
l’articolo pubblicato
lo scorso 14 gennaio sul sito internet del Comitato pendolari Siciliani di
Messina-Catania-Siracusa, rileva come la situazione attuale della mobilità, a
seguito del crollo del ponte della ferrovia Caltagirone-Gela, avvenuto due anni
e otto mesi fa, sulla statale provinciale 39 che congiunge la città di
Caltagirone con Niscemi, sia estremamente critica;
le condizioni
complessive dei collegamenti ferroviari, che allacciano Gela e Caltagirone con Catania,
risultano attualmente precarie ed insufficienti, nel garantire un adeguato e
dignitoso livello di assistenza per il trasporto, nei riguardi dei numerosi
pendolari, in particolare quelli che si riversano verso lo stabilimento
petrolchimico di Gela;
il servizio di
collegamento è attualmente limitato a due treni regionali che congiungono le due città, ed il
resto dei collegamenti avviene con due/tre autobus sostitutivi che impiegano
fra l’altro oltre due ore;
la denuncia dei
pendolari del calatino e del nisseno, s’inserisce all’interno di un più ampio e costante processo
di una più che evidente graduale dismissione da parte delle Ferrovie dello
Stato, dei servizi di collegamento nel territorio della regione Siciliana;
una politica di
disimpegno, di ridimensionamento e di assoluta esclusione dai piani di investimento nei
confronti della regione isolana, che a giudizio dell’interrogante, in
considerazione di quanto riporta il sito internet il Comitato dei pendolari
Siciliani, rafforza la convinzione di come nella quasi totalità del territorio
regionale interessato, non sussistano neanche i minimi requisiti dei servizi
che lo Stato dovrebbe garantire ai propri cittadini;
l’interrogante
ribadisce, come peraltro esposto nel corso dei numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati
sia nella scorsa che nella presente legislatura, in tema di mobilità nella
regione Sicilia, come il diritto alla continuità territoriale debba
necessariamente collocarsi nell'ambito della garanzia dell'uguaglianza
sostanziale dei cittadini e della coesione di natura economica e sociale, che
si traduca nella capacità di garantire un servizio di trasporto che non
penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti;
la situazione
deprecabile descritta all’interno del medesimo sito internet, che paventa addirittura una
chiusura definitiva del tratto ferroviario Caltagirone-Gela e che riporta fra
l’altro i lavori di rimozione delle strutture e apparati sistema GSM-R della
tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta e la stessa Caltagirone-Gela peraltro già
appaltati, a giudizio dell’interrogante, rafforza in realtà la convinzione, di
come lo Stato disattenda pienamente i principi della continuità territoriale,
di cui deve essere garante per sostenere un principio di equità e garantire il
diritto alla mobilità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro
dislocazione geografica, e in particolare di fronte allo svantaggio
dell'insularità;
le condivisibili
sollecitazioni da parte del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa, nei
riguardi delle istituzioni locali e di Rete ferroviaria italiana, affinché
nell’area interessata, siano assicurati limitati ma significativi interventi,
necessari per la salvaguardia della mobilità, anziché la programmazione di
faraoniche infrastrutture di trasporto i cui processi nella realtà si sono
dimostrati inefficaci, confermano a parere dell’interrogante, come occorra
un’accelerazione delle politiche d’investimento e di sostegno da parte delle
Ferrovie dello Stato nei riguardi dell’intero Mezzogiorno ed in particolare della
Sicilia;
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a
quanto esposto in premessa;
se sia a conoscenza della richiesta di un incontro
urgente da parte del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa,
con la dirigenza di Rete ferroviaria italiana, finalizzato ad esporre le
rilevanti criticità esistenti per gli insufficienti servizi di collegamento
ferroviario Gela e Caltagirone con Catania;
quali iniziative intenda conseguentemente
intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, nei riguardi della
medesima società di trasporto nazionale, al fine determinare le condizioni per
invertire un trend negativo e penalizzante, le cui condizioni di arretratezza
del sistema trasportistico ferroviario nell’area territoriale siciliana interessata,
oltre a sfavorire i numerosi pendolari fruitori del servizio, accrescono il
congestionamento del trasporto su gomma ormai saturo;
se non ritenga infine urgente e necessario,
prevedere nell’ambito del prossimo contratto di servizio pubblico stipulato tra
l’autorità pubblica (Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Ministero
dell’Economia e delle finanze) con la società Trenitalia, interventi volti a
stabilire anche tramite la corresponsione di un’adeguata compensazione
economica nei riguardi della medesima società ferroviaria, in caso di mancato
osservanza, misure volte a potenziare il sistema dei collegamenti ferroviari
nell’area esposta in premessa e più in generale nei riguardi dell’intera
regione Siciliana, la cui consistenza del numero dei pendolari e dei Comitati,
ribadisce l’esigenza di porre al centro dell’agenda politica, una realtà di
rilevante e crescente impatto sociale.
On. Vincenzo Garofalo
On. Vincenzo Garofalo
Commissione:
IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Il prossimo 13 febbraio si terrà a Ragusa un incontro per il rilancio dei treni iblei
La
notizia della soppressione del Modica-Gela è arrivata a Ragusa, in un momento
di moderato ottimismo. Proprio nei giorni scorsi, dal Comune capoluogo era
partita la lettera di convocazione dei rappresentanti di Trenitalia, Rfi e
assessorato regionale ai Trasporti per l'incontro, fissato nella sala giunta
del Municipio, il prossimo 13 febbraio. La riunione è stata programmata per
discutere del rilancio e potenziamento della tratta Siracusa-Ragusa-Gela, a
seguito della piattaforma sottoscritta da tutti i sindaci della provincia il 17
dicembre del 2013, in occasione della tappa di "Pendolaria" a Ragusa.
Nessuna smentita sul taglio dei treni da parte di Trenitalia o presa di posizione della Regione
Il
comunicato ufficiale con cui Trenitalia replica alla nota di CUB Trasporti
sulle nuove soppressioni di treni sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela
nè smentisce nè precisa in merito al "taglio" di due corse tra
Modica e Gela.
Infatti
la società del gruppo FS dichiara che la soppressione sarebbe derivata da
"interventi di manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra
Canicattì e Gela" ma, mentre su quel tratto si sopprimono due corse, non
si capisce perchè se ne debbano sopprimere altre due sul nostro tratto
Gela-Modica non interessato a nessun tipo di intervento manutentivo. Su questo
il comunicato è reticente.
Ci
sarebbe piaciuto che fossero soppressi momentaneamente dei treni per
consentire l'avvio dei lavori sulla linea, in realtà non è così e i treni sono
stati già cancellati "fino a nuovo avviso" a partire dal 3 febbraio
e rimpiazzati da corse sostitutive in bus, rendendo sempre più problematica la mobilità via
ferrovia e la funzionalità stessa della tratta.
Tutto questo mentre siamo in
presenza di una vertenza aperta e in attesa dell’incontro operativo programmato
dal sindaco del capoluogo, presso il
comune di Ragusa, il 13 febbraio c.a. in
qualità di capofila di tutti i primi cittadini della provincia che il 17
dicembre 2013 siglarono al Castello di Donnafugata un documento di richieste
per il potenziamento della tratta ferroviaria.
Coordinamento
provinciale CUB Trasporti – Comitato pendolari Siciliani
lunedì 3 febbraio 2014
Previsti in Sicilia investimenti per 21 miliardi
Parola
d'ordine: cooperare. Dai due dibattiti incentrati su sistemi sociali e su
settore manifatturiero e capitale sociale emerge la necessità di creare una
rete tra istituzioni e privati a partire da un'interazione tra le piccole e
medie imprese, vero tessuto costitutivo dell'economia. «Perché - tuona il
ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi - questo Paese o riparte tutto
insieme, o non riparte più. La questione meridionale coincide con la questione
italiana».
Qual
è l'idea del ministro per far ripartire l'economia?
«Occorre
mettercela tutta, tutti insieme, in particolare le istituzioni e la politica.
Le
infrastrutture sono un volano per la crescita se le risorse sono gestite bene e
distribuite in maniera intelligente: le grandi medie e piccole opere, la
collaborazione pubblico privato, i tempi certi in cui le risorse vengono spese
e le opere si realizzano. Dobbiamo rimetterci tutti in gioco».
Qual
è il piano per la Sicilia in particolare?
«Per
la Sicilia è stato firmato l'11° protocollo d'intesa. Abbiamo monitorato tutte
le opere indispensabili per la Sicilia: circa 21 miliardi di euro. 9,9 miliardi
sono già stanziati, 5,6 miliardi di euro sono per le opere realizzate. La prima
sfida è che gli interi 10 miliardi siano realizzati e completati, e poi dovremo
trovare insieme gli altri 10 miliardi. Importante è che ci sia un disegno
strategico».
Dello
stesso avviso è Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive della
Regione Siciliana, secondo cui l'unica strada percorribile è incrementare la
rete produttiva e progettuale tra le imprese. «Le politiche distrettuali - ci
dice - servono per aiutare le amministrazioni a individuare punti di forza e
criticità dei territori e distribuire le risorse. Faremo un road show al fine
di coordinare le attività, puntare sulla massa critica e orientare gli
interventi di sviluppo. Bisogna inoltre pensare uno spin-off tra università
impresa e territorio».
Ripartire
dal sud, dunque, e dai suoi giovani: secondo Ivan Lo Bello, vicepresidente per
l'Education di Confindustria, sarà il modello tedesco a portare la Sicilia
«fuori dall'ottica clientelare fin qui vigente, che ha generato solo un
precariato esistenziale. Ed è Crocetta il primo presidente che abbia affrontato
il problema».
Amelia
Cartia - La Sicilia - Domenica 02 Febbraio 2014 Ragusa Pagina 31
Biglietto più caro, bus più vecchi
IL
CASO. Sulla vettura 2037 (linea 107) sedili ridotti all'osso e pericolosi,
obliteratrice fuori uso.
L'importante
era aumentare il biglietto del bus Amat di dieci centesimi portandolo da 1,30 a
1,40 euro. Se poi i mezzi sono obsoleti o le frequenze sono sempre più a passo
di lumaca, non ci fa nulla.
Era
fondamentale, in tempo di profonda spendig review di appesantire ancora con
altri aumenti i cittadini, senza però, al contrario, offrire servizi efficienti
e migliori.
Non è la prima volta e nemmeno l'ultima che da queste colonne abbiamo più volte denunciato le inefficienze del servizio pubblico che, ancora, malgrado le promesse dell'azienda per rendere il servizio più funzionale, presenza aspetti di inefficienza.
Bus lentissimi, attese estenuanti alle fermate soprattutto nelle estreme periferie, vetture sporche e arredi che pur se vandalizzati non vengono riparati o rimessi a nuovo.
Ultima perla e non è la sola è quella della vettura 2037 che ieri era utilizzata dalla linea 107 dalla Stazione Centrale allo Stadio e viceversa.
Non è la prima volta e nemmeno l'ultima che da queste colonne abbiamo più volte denunciato le inefficienze del servizio pubblico che, ancora, malgrado le promesse dell'azienda per rendere il servizio più funzionale, presenza aspetti di inefficienza.
Bus lentissimi, attese estenuanti alle fermate soprattutto nelle estreme periferie, vetture sporche e arredi che pur se vandalizzati non vengono riparati o rimessi a nuovo.
Ultima perla e non è la sola è quella della vettura 2037 che ieri era utilizzata dalla linea 107 dalla Stazione Centrale allo Stadio e viceversa.
Il
cronista sale a bordo alle 12,41 in piazza Alcide De Gasperi e il primo impatto
negativo è con la macchinetta obliteratrice fuori servizio.
Non
è finita. Il mezzo è sporco e soprattutto a parte qualche sedile, gli altri
sono sprovvisti di copertura e di spalliera. Insomma due sono le cose: o con il
tempo si sono rotte e non ci crediamo o, altrimenti sono stati vandalizzati e
l'azienda non ha provveduto a sostituirne con nuovi.
A
parte la scomodità si rischia seriamente di rovinare gli abiti, cosa che
puntualmente è accaduta ad una signora che al momento di scendere alla fermata
di via Marchese di Villabianca ha dovuto lasciare un pezzetto della sua gonna
attaccato alle insenature.
«Non è possibile - ha detto imprecando contro l'Amat - hanno preteso l'aumento del biglietto (la signora è abbonata, ndr) e di contro ci presentano autobus in queste condizioni. Ed ora a me chi me la paga la gonna? ».
«Non è possibile - ha detto imprecando contro l'Amat - hanno preteso l'aumento del biglietto (la signora è abbonata, ndr) e di contro ci presentano autobus in queste condizioni. Ed ora a me chi me la paga la gonna? ».
Altro
discorso l'obliteratrice posteriore che era fuori servizio, mentre quella
anteriormente a pochi centimetri dal conducente funzionante a corrente
alternata.
«Poi se passa il controllore succede il finimondo - sottolinea un anziano -. Il bello che ancora oggi se parli con l'autista e gli dici che non funziona, candidamente risponde: "Non si preoccupi segni a penna sul biglietto ora e giorno e non ci sono problemi". Non ci siamo. Ci chiedono di pagare l'aumento e poi ci offrono questi servizi? Siamo una città da quarto mondo... ».
Antonio Fiasconaro - La
Sicilia - Domenica 02 Febbraio 2014 Prima Palermo Pagina 29
«Poi se passa il controllore succede il finimondo - sottolinea un anziano -. Il bello che ancora oggi se parli con l'autista e gli dici che non funziona, candidamente risponde: "Non si preoccupi segni a penna sul biglietto ora e giorno e non ci sono problemi". Non ci siamo. Ci chiedono di pagare l'aumento e poi ci offrono questi servizi? Siamo una città da quarto mondo... ».
domenica 2 febbraio 2014
Modifiche alla circolazione ferroviaria nel mese di febbraio 2014
Informazioni
sulle modifiche alla circolazione sulle seguenti linee:
Linea Modica-Gela-Caltanissetta:dal 3 al 28 febbraio 2014
Linea Trapani-Castelvetrano-Palermo:dall'1 al 28 febbraio 2014
Linea Messina-Catania:dall'1 al 14 febbraio 2014
Linea Modica-Gela-Caltanissetta da lunedì 3 a venerdì 28 febbraio 2014
Linea Trapani-Castelvetrano-Palermo da sabato 1 a venerdì 28 febbraio
2014
Linea Messina-Catania da sabato 1 a venerdì 14 febbraio 2014
Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi indica le priorità: potenziare porto e treni
Qui a
Siracusa si vede la vera arretratezza.
Non è solo questo territorio ad aver bisogno di grandi infrastrutture ma c'è tutta la volontà di esercitare una inversione di tendenza». Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ieri pomeriggio ha presieduto un convegno organizzato dal Nuovo Centro Destra (a Siracusa rappresentato dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo) e l'attenzione non poteva non ricadere sui gravi ritardi subiti dal territorio del Siracusano sulle infrastrutture e sui trasporti.
Non è solo questo territorio ad aver bisogno di grandi infrastrutture ma c'è tutta la volontà di esercitare una inversione di tendenza». Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ieri pomeriggio ha presieduto un convegno organizzato dal Nuovo Centro Destra (a Siracusa rappresentato dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo) e l'attenzione non poteva non ricadere sui gravi ritardi subiti dal territorio del Siracusano sulle infrastrutture e sui trasporti.
Secondo
il ministro è emersa con forza una nuova coscienza: il problema non è solo
Siracusa e la Sicilia, il problema è legato al «sistema Paese».
«Le
infrastrutture - ha commentato Maurizio Lupi - sono il grande elemento di
sviluppo per tutto il Paese e, con questa crisi che abbiamo avuto ce ne siamo
accorti. Allora occorre un impegno molto concreto per far sì che le risorse che
ci sono vengano spese nella giusta direzione. Bisogna individuare le priorità e
dalla Sicilia, da Siracusa così come dal nord Italia, dobbiamo riuscire ad
ottenere risultati concreti e più immediati».
Grande attenzione è stata dedicata, da parte del ministro, anche al porto di Augusta.
«Quella del porto è un grande tema. Anzi i porti vanno considerati delle risorse fondamentali per il nostro Paese. Qui abbiamo le autostrade del mare. Ne abbiamo discusso proprio in questi giorni, a livello europeo, con la collega! spagnola: Francia, Italia e Spagna hanno delle grande risorse che vanno sfruttate al meglio. Certamente quello di Augusta va considerato un porto strategico. Anche qui non si può considerare solo una risorsa della Sicilia, ma una risorsa per tutta Italia, per questo dobbiamo confrontarci con la Regione Sicilia per fare un nuovo sistema dei porti che dia risorse e priorità».
Una carenza grave è certamente quella del sistema ferroviario. Le infrastrutture ferroviarie nel Siracusano sono praticamente inesistenti.
Grande attenzione è stata dedicata, da parte del ministro, anche al porto di Augusta.
«Quella del porto è un grande tema. Anzi i porti vanno considerati delle risorse fondamentali per il nostro Paese. Qui abbiamo le autostrade del mare. Ne abbiamo discusso proprio in questi giorni, a livello europeo, con la collega! spagnola: Francia, Italia e Spagna hanno delle grande risorse che vanno sfruttate al meglio. Certamente quello di Augusta va considerato un porto strategico. Anche qui non si può considerare solo una risorsa della Sicilia, ma una risorsa per tutta Italia, per questo dobbiamo confrontarci con la Regione Sicilia per fare un nuovo sistema dei porti che dia risorse e priorità».
Una carenza grave è certamente quella del sistema ferroviario. Le infrastrutture ferroviarie nel Siracusano sono praticamente inesistenti.
«Di
problemi ne abbiamo tanti - ha ammesso il ministro Lupi -. La settimana scorsa
ho avuto un incontro con l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato:
in questo territorio si vede la vera arretratezza. La domanda che ho fatto è
per quale ragione l'alta velocità si è fermata a Battipaglia, non c'era neanche
una progettazione per l'alta velocità sino a Reggio Calabria. Certamente in
Sicilia e a Siracusa in particolare c'è una situazione che voi siracusani
conoscete meglio del ministro. Mi è stato presentato un progetto finalmente
serio da parte delle Ferrovie dello Stato che collega Catania-Messina e
Palermo. Poi abbiamo tutti gli altri problemi da affrontare e sui quali
investire. La rotaia è il futuro e dobbiamo metterci le risorse, però non si
possono recuperare le carenze da un giorno all'altro. Sono una persona seria,
abituata a confrontarmi con le problematiche del territorio, non mi piace fare
promesse. Preferisco misurarmi sui fatti e misureremo con i fatti le proposte
delle Ferrovie dello Stato».
Il ministro delle Infrastrutture insomma punta sul confronto con i problemi di un territorio per capire come affrontare le priorità che a Siracusa sono potenziamento della linea ferroviaria e valorizzazione del porto di Augusta considerato strategico.
Ma c'è anche il problema della rete autostradale che penalizza fortemente gli automobilisti del Siracusano e, più in generale, della Sicilia orientale. Anche in questa direzione il ministro Lupi, pur senza fare promesse, ha garantito un'attenzione particolare e una valutazione approfondita delle priorità.
Il ministro delle Infrastrutture insomma punta sul confronto con i problemi di un territorio per capire come affrontare le priorità che a Siracusa sono potenziamento della linea ferroviaria e valorizzazione del porto di Augusta considerato strategico.
Ma c'è anche il problema della rete autostradale che penalizza fortemente gli automobilisti del Siracusano e, più in generale, della Sicilia orientale. Anche in questa direzione il ministro Lupi, pur senza fare promesse, ha garantito un'attenzione particolare e una valutazione approfondita delle priorità.
«Del
resto - ha sottolineato Lupi - la politica del Nuovo Centro Destra deve essere
contraddistinta dalla serietà, dalla passione. La politica è servizio alla
propria comunità, ma soprattutto la politica è rappresentata dai fatti che si
possono concretizzare. Il nostro nuovo partito si deve radicare sul territorio
e deve usare una parola che si chiama merito. La selezione della classe
dirigente non può che avvenire così e qui, fatemelo dire, si vede la grande
differenza tra Forza Italia e Nuovo Centro Destra. Stiamo facendo una
battaglia, a livello nazionale, anche sulle preferenze».
Intanto è scoppiata la polemica legata alla soppressione di 4 treni, a partire da oggi, che impone la chiusura della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela.
Intanto è scoppiata la polemica legata alla soppressione di 4 treni, a partire da oggi, che impone la chiusura della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela.
In
una nota delle Ferrovie dello Stato, viene precisato che sulla linea
Caltanissetta-Gela-Modica, si sta realizzando, nel tratto compreso fra
Canicattì e Gela, interventi di manutenzione straordinaria. «Per consentire
alle squadre tecniche di operare in sicurezza - si legge nella nota delle
Ferrovie dello Stato - è necessario che durante le attività di cantiere non
circolino treni ed è solo per questo motivo che alcune corse sono cancellate e
sostituite con autobus. Di tali provvedimenti, e dei motivi che ne hanno
determinato l'attuazione, la clientela è sempre adeguatamente informata con locandine
e annunci sonori nelle stazioni. Inoltre, le stesse informazioni sono state
rese note attraverso i canali on line».
laura valvo - La Sicilia - Sabato
01 Febbraio 2014 Siracusa Pagina 29
Lo smantellamento della rete ferroviaria iblea - Treni regionali, al via il valzer delle soppressioni
Da oggi non circoleranno più i treni regionali Modica-Gela e Gela-Modica. La
soppressione di questo collegamento ferroviario segna l'ultimo atto del
processo di smantellamento della rete ferroviaria ragusana che Trenitalia e
Rete ferroviaria italiana hanno compiuto, progressivamente, nell'ultimo
ventennio. Se ci sarà un'altra cancellazione di treni, nel prossimo futuro,
quella, sarà davvero l'ultima, dal momento che, nella tratta locale, sono
rimaste operative solo tre coppie (andata e ritorno) di treni.
La
notizia della soppressione del Modica-Gela è arrivata a Ragusa, in un momento
di moderato ottimismo. Proprio nei giorni scorsi, dal Comune capoluogo era
partita la lettera di convocazione dei rappresentanti di Trenitalia, Rfi e
assessorato regionale ai Trasporti per l'incontro, fissato nella sala giunta
del Municipio, il prossimo 13 febbraio. La riunione è stata programmata per
discutere del rilancio e potenziamento della tratta Siracusa-Ragusa-Gela, a
seguito della piattaforma sottoscritta da tutti i sindaci della provincia il 17
dicembre del 2013, in occasione della tappa di "Pendolaria" a Ragusa.
Fra
l'altro, da pochi giorni, il Comune di Ragusa era finalmente riuscito ad
entrare in possesso del progetto di metropolitana di superficie che Rete ferroviaria
italiana approntò nel 2005. Un piano che dovrebbe rappresentare la piattaforma
di lancio per la realizzazione della metropolitana nel capoluogo.
Insomma,
l'amministrazione locale si stava preparando per accogliere i referenti di
questa vertenza, Trenitalia, Rete ferroviaria italiana e assessorato regionale
ai Trasporti quando è giunta la notizia dell'ennesima soppressione di treni.
"E' una decisione inaccettabile - afferma il sindaco di Ragusa, Federico
Piccitto - ed è ormai chiaro che non c'è volontà di ascolto delle esigenze del
territorio della provincia di Ragusa, da parte di Trenitalia e Rete ferroviaria
italiana che continuano a far finta che questa provincia non esiste". Da
ieri il Comune di Ragusa ha deciso di fare la voce grossa, soprattutto alla
luce di questo imminente incontro del 13 febbraio. "Dobbiamo convincere la
Regione a fare un'azione di forza e ad abbandonare questi referenti - afferma
il sindaco Piccitto - visto che Trenitalia continua a perseverare adottando
un'interlocuzione che non ascolta: siamo in un mercato libero e la Regione ha
il dovere di cercare nuovi vettori".
La
Cub Trasporti che ha annunciato la soppressione della coppia di treni, lancia
un ultimo appello ai sindaci e ai deputati. "Praticamente le basi per la chiusura
della tratta ci sono tutte - scrive il sindacato di base dei ferrovieri - i
sindaci e i deputati devono alzare la voce, chiedere la revoca del
provvedimento e fare in modo che l'incontro del 13 febbraio diventi l'occasione
per fare muro".
Rossella Schembri - La
Sicilia - Sabato 01 Febbraio 2014 RG Provincia Pagina 32
Ferrovie - Soppressi treni sulla Gela-Modica
A
partire dal 1° febbraio non circoleranno più i treni regionali 12851
Gela-Modica (con partenza da Gela alle ore 14,24 e arrivo a Modica alle ore
16,13) e 12854 Modica-Gela (con partenza da Modica alle ore 19,27 e arrivo a
Gela alle ore 21,01). Un'altra coppia di treni viene soppressa tra Gela a
Caltanissetta. Delle 4 coppie (8 treni) rimanenti tra Modica-Ragusa e Gela ne
rimarranno così so! lo 3 (6 treni), e praticamente le basi per la chiusura
della tratta ci sono tutte». A comunicarlo è la Cub trasporti che aggiunge:
«Non si conoscono i motivi di questi tagli, ma tutto lascia presagire che
trattasi della "normale" gestione della rete ferroviaria siciliana».
La
Sicilia - Venerdì 31 Gennaio 2014 RG Provincia Pagina 29
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