martedì 14 gennaio 2014

Lettera al Presidente Crocetta per un incontro “urgente” per il ripristino della tratta Ferroviaria Caltagirone-Gela

Ill.mo Presidente,
con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, ormai da due anni, e da circa sette mesi dissequestrata dagli organi competenti.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di  Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa.
In occasione del servizio del Tgr Sicilia in data 21 novembre 2013, abbiamo avuto modo di riportare alla ribalta della cronaca tale chiusura e nello stesso tempo abbiamo avuto modo di confrontarci con i sindaci di Caltagirone dott. Bonanno e di Gela dott. Fasulo.
Assieme concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.
Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura avvenuto circa sette mesi, chiede se il Governo Regionale e/o l’Assessore alle infrastrutture e mobilità siano a conoscenza:
§  di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della circolazione ferroviaria?
§  del bando di gara europeo per l’appalto di “rimozione strutture e apparati sistema GSM-R tratta ferroviaria AVELLINO-ROCCHETTA E CALTAGIRONE-GELA” per un importo di 803.000 euro iva esclusa, peraltro forse già appaltato?
§  di quali interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria stia approntando, in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri?
La gara d’appalto per la rimozione degli apparati non ci tranquillizza, anzi, ci fa presumere la definitiva chiusura della tratta; alla luce di questi nuovi fatti, è necessario fare chiarezza su quello che si vuole fare del futuro della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.
Nell’attesa di un sollecito riscontro, ci facciamo carico di concordare e convocare con gli Amministratori di Caltagirone, Niscemi e Gela un incontro urgente con i rappresentanti della Regione Sicilia-Dipartimento infrastrutture e i Dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, sui luoghi del crollo, per fare il punto della situazione e sulle sorti di un’importante arteria ferroviaria che non può e non deve essere chiusa per nessun motivo, visti gli enormi investimenti fatti in quest’ultimo decennio.
Cordialmente
Fiumefreddo, 13 gennaio 2014
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani 

domenica 12 gennaio 2014

Stazione Ferroviaria di Milazzo, riparati i danni. I pendolari ora si mantengano gli obiettivi

In merito all’atto vandalico ai danni dei locali della stazione ferroviaria di Milazzo, avvenuto durante la notte del 27 dicembre 2013 riteniamo opportuno e doveroso ringraziare i funzionari di Rete Ferroviaria Italiana che, in meno di dieci giorni appena, hanno ripristinato tutti i danni arrecati all’infrastruttura.

Regione, 50 mln per le ferrvoie. L'appello dei Pendolari

Prendiamo atto dell’interesse mostrato dalla Regione nell’acquistare nuovo materiale rotabile per garantire un trasporto ferroviario più efficiente ma siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale per quanto concerne l’utilizzo degli ETR 450 nel territorio siciliano.


giovedì 9 gennaio 2014

Ripristinati i danni alla stazione ferroviaria di Milazzo.

In merito all’atto vandalico ai danni dei locali della stazione ferroviaria di Milazzo, avvenuto durante la notte del 27 dicembre 2013 riteniamo opportuno e doveroso ringraziare i funzionari di Rete Ferroviaria Italiana che, in meno di dieci giorni appena, hanno ripristinato tutti i danni arrecati all’infrastruttura.
Fatti dai quali abbiamo preso le dovute distanze e che condanniamo fermamente.
Ci sembra giusto, invece, chiedere a Rete Ferroviaria Italiana visti gli obiettivi fissati dal progetto “PEGASUS (Programma Evoluto per la Gestione di Aree di Stazioni Ubicate nel Sud Italia)” e nella quale rientra la stazione ferroviaria di Milazzo, di mantenere gli obiettivi previsti da tale progetto quali: offrire migliori servizi ai viaggiatori e alle comunità locali; di mettere a disposizione dell’utenza una rete di stazioni moderne e funzionali, in grado di interagire con realtà territoriali a forte vocazione turistica e di stimolare nei viaggiatori in transito un interesse attivo per i contesti e le attività territoriali.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani






La Regione acquista cinque nuovi Minuetto. Dopo 12 anni si torna ad investire nel settore ferroviario.

Finalmente dopo dodici anni dal primo acquisto (cofinanziamento) da parte della Regione Sicilia, nel luglio 2002 erano stati cofinanziati con 46 milioni di euro l’acquisto di 40 treni Minuetto (30 elettrici e 10 diesel), ci riprova con l’acquisto diretto di n. 5 convogli ferroviari.



mercoledì 8 gennaio 2014

Nuovi convogli ferroviari in Sicilia, gara europea per l'acquisto

Finalmente dopo dodici anni dal primo acquisto (cofinanziamento) da parte della Regione Sicilia, nel luglio 2002 erano stati cofinanziati con 46 milioni di euro l’acquisto di 40 treni Minuetto (30 elettrici e 10 diesel), ci riprova con l’acquisto diretto di n. 5 convogli ferroviari.
In data 28 dicembre 2013 è stato pubblicato, da parte della Regione Siciliana – Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti – Servizio 4 – Trasporto Ferroviario, l’avviso di gara europeo con procedura aperta per l’acquisto di n. 5 convogli ferroviari, per un importo di 50 milioni circa.
Descrizione dell'appalto o degli acquisti:
Fornitura “chiavi in mano” di n. 5 nuovi treni automotori completi bidirezionali ad 1 o 2 piani, alimentati a 3 kv cc, reversibili di lunghezza massima di 110 metri, con capacità totale di almeno 180 posti a sedere per ciascun convoglio per un totale posti passeggeri (seduti + 4 passeggeri/mq in piedi) minimo: n. 370. Opzione full service manutentivo.

Quantitativo o entità totaleEuro 48.3469.46,67 - Valore stimato, IVA esclusa: 43.909.951,52 euro

Durata dell'appalto o termine di esecuzione: Durata in mesi: 36 (dall'aggiudicazione dell'appalto)
Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel capitolato d'oneri, nell’invito a presentare offerte o a negoziare oppure nel documento descrittivo.

Condizioni per ottenere il capitolato d'oneri e documenti complementari o il documento descrittivo: Termine per il ricevimento delle richieste di documenti o per l'accesso ai documenti: 24.3.2014 - 13:00

Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di 
partecipazione: 31.3.2014 ore 12:00.

Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione: Italiano.

Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta
in giorni: 240 (dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte)

Modalità di apertura delle offerte: 9.4.2014 ore 10:00

Persone ammesse ad assistere all'apertura delle offerte: Sì. - Informazioni complementari sulle persone ammesse e la procedura di apertura: Legali rappresentanti dei Concorrenti, ovvero soggetti, uno per ogni Concorrente, muniti di specifica delega loro conferita dai suddetti legali rappresentanti.
Prendiamo atto dell’interesse mostrato dalla Regione nell’acquistare nuovo materiale rotabile per garantire un trasporto ferroviario più efficiente ma siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale per quanto concerne l’utilizzo degli ETR 450 nel territorio siciliano.

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 2 gennaio 2014

Governatori contro Moretti (Fs). Disdicendo le convezioni per il trasporto ferroviario

I governatori scoprono i pendolari. I tempi di vacche politicamente magrissime, di diffuse pulsioni antipolitiche, di viscerali sentimenti anticasta, di presìdi forconeschi, politici di primo piano, quali coloro che guidano alcune regioni, hanno deciso di scendere nella trincea del trasporto locale per recuperare consensi. Praticamente in successione, Luca Zaia, presidente leghista del Veneto, ed Enrico Rossi, governatore piddino della Toscana, hanno annunciato di voler dare disdetta ai contratti con Trenitalia per il trasporto ferroviario nelle loro regioni. E se a Palazzo Balbi di Venezia, sede della giunta veneta, a suscitare l'ira di Zaia era stato l'introduzione del nuovo orario che aveva sollevato un'ondata di proteste fra i pendolari della regione...continua a leggere

Raddoppio ferroviaro Fiumefreddo-Giampilieri, passetto avanti


Stazione Fs, la polizia sulle tracce dei vandali


Stazione ferroviaria, distrutte con estintori le vetrate d'ingresso



Il Comune acquisirà locali della stazione Fs



domenica 29 dicembre 2013

sabato 28 dicembre 2013

Vandali in azione alla stazione ferroviaria di Milazzo. Condanna da parte del Comitato Pendolari Siciliani

In merito all’atto vandalico ai danni dei locali della stazione ferroviaria di Milazzo, riteniamo doveroso intervenire come Comitato Pendolari Siciliani condannando l’atto di vandalismo perpetrato e prendendo le distanze da questo e da altri atti di vandalismo che ignoti stanno perpetrando a danno di strutture di pubblica utilità, dei quali lavoratori, studenti e turisti usufruiscono giornalmente. Ci dissociamo da qualsiasi forma di protesta in considerazione del fatto che è da qualche tempo, che sta crescendo il malumore contro le Ferrovie ma questo non può giustificare una qualsiasi risposta incivile ai tanti disagi che il trasporto ferroviario in Sicilia sta causando per i continui tagli, ritardi e le persistenti soppressioni. Ci teniamo a precisare che tramite l’email: - comitatopendolari@gmail.com - è possibile avvisare il Comitato Pendolari Siciliani sui disservizi, disagi e suggerimenti, oppure compilando dal sito -  www.comitatopendolari.it - il modulo delle segnalazioni/reclami e sarà nostra cura verificare quanto segnalato e di trasmetterlo al Dipartimento infrastrutture e mobilità della Regione Sicilia e agli altri Enti competenti.
Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani
Alcune foto scattate stamattina:
































































I disservizi ferroviari non vanno in vacanza

Il viaggio (dis)avventura con il treno Intercity 723 da Roma a Catania del 21 dicembre 2013, segnalatoci da Anna...continua a leggere



venerdì 27 dicembre 2013

Il viaggio (dis)avventura con il treno Intercity 723 da Roma a Catania

Abbiamo ricevuto nel nostro modulo di contatto la seguente nota, inviataci da Anna, che desideriamo pubblicare.
Finalmente le ferie, ma prima di cantar vittoria bisogna superare indenni il viaggio sull'intercity diurno Roma Siracusa. Dieci ore di viaggio in cui solo quando arrivi a destinazione puoi finalmente rilassarti.. il viaggio di ieri è stato spossante. E’ Natale, si sa, in tanti voglio tornare a casa.....credo che i biglietti venduti siano stati il doppio rispetto ai posti seduti. I corridoi pieni di gente senza prenotazione e le valigie messe come capita da scavalcare. Impossibile pensare, visto la durata del viaggio, di sgranchirsi le gambe; anche andare in bagno rappresenta un problema. io, personalmente, bevo poco, cosi limito i danni. Nella nostra carrozza, la 5 un bagno è fuori servizio da subito e l' altro raggiunto con fatica, già prima di Napoli era sporco e senza carta igienica neanche 2 h dalla partenza. Quando il controllore è passato nel ns. scompartimento per i biglietti, l’ho fatto presente e la risposta e' stata sconcertante: "Alla prossima stazione ce la faremo portare" ...ma questo significa che un treno che deve affrontare un viaggio di oltre 10 h non ha scorte a bordo?? E’avvero triste tutto ciò. Il viaggio è andato via via peggiorando ma quando siamo arrivati al traghetto ho iniziato a pensare che ormai eravamo quasi a casa e non potevo immaginare che il peggio stava per arrivare....una volta imbarcati le porte del ns. scomparto non si aprivano cosi, chi ha voluto gustarsi il panorama, ha dovuto avventurarsi per il corridoio ad ostacoli..... a Messina poi  siamo rimasti fermi ben oltre il tempo stabilito, nessun dipendente di Trenitalia ci ha detto cosa stava accadendo...ma quando siamo ripartiti, abbiamo capito... la luce nell'intera carrozza andava e veniva. Per lunghi tratti siamo rimasti completamente al buio senza che, lo ripeto, nessuno ci dicesse nulla. Noi abbiamo viaggiato fino a Catania e abbiamo usato la luce di cellulari e smartphone per sistemare i ns. bagagli per la discesa. La circostanza più brutta di questo viaggio ha riguardato un malfunzionamento alle porte del ns. vagone, le porte erano bloccate, quindi l'accaduto del traghetto non era un caso, e potevano essere aperte solo dall'esterno. A Taormina è successo il caos perchè le persone non sono riuscite a scendere e ne è seguita successivamente un'accesa discussione tra il personale che tentava di difendere l'indifendibile, lasciatemelo dire, e queste persone obbligate a proseguire verso Giarre con tutto il disagio che ne consegue è impensabile affrontare un viaggio cosi lungo in queste circostanze! Le Ferrovie dello Stato dovrebbero investire su questa tratta che perde pezzi e trattare con più rispetto la gente che viaggia verso il sud. Mi sembra una distinzione di classi sociali! La classe ‘A’ in moderni Frecciarossa, la sfigata Classe ‘B’, gli intercity vecchi e lerci, io mica ci sono salita gratis sul quel treno? Pago profumatamente e visto che vendendo biglietti anche senza la riservazione del posto, credo abbiano sufficienti fondi per comprare almeno la carta igienica! Chiederò il rimborso integrale del biglietto perchè con un viaggio come questo, l'utente dovrebbe esser risarcito!
Cordiali saluti.
Anna
                                  
Vista la segnalazione abbiamo scritto ad Anna per avere ulteriori informazioni.

Buondì Anna, abbiamo letto la tua nota che tra l'altro non ci sorprende. Concordiamo con te che è una "VERGOGNA". D'altronde la colpa è anche nostra se ci fanno viaggiare in queste condizioni, di certo non eri da sola su quel treno da "deportazione" mi congratulo con te perchè, forse, l'unica a saper reclamare i propri sacrosanti diritti. Ti invitiao se vuoi o ci autorizzi a pubblicare sul nostro sito e blog il tuo viaggio da “deportata” e a farlo pubblicare sulla rubrica “lo dico a la Sicilia”. Ti informiamo, inoltre, se ci dai ulteriori ragguagli ad indirizzare la tua nota al Dipartimento regionale delle Infrastrutture e Mobilità. Serve gente che, come te, reclami i propri diritti alla mobilità per le normali condizioni di viaggio che devono essere garantiti dal momento che si acquista un titolo di viaggio. Per questi motivi ci sembra giusto dare molto risalto alla tua (dis)avventura in un paese che va a più velocità e che quanto ti è capitato fa la differenza in considerazione del fatto che, anche con i nostri soldi, sono stati fatti degli investimenti di cui noi Siciliani non possiamo usufruirne. Questa è la disparità di cui la nostra classe politica fa finta di non vedere rendendosi complice di questi disservizi.
Grazie
N.B. E’ possibile sapere il giorno di partenza e l’orario? – Ed avere un tuo riferimento telefonico per ulteriori informazioni.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani

La signora Anna risponde alla nostra richiesta di informazioni

Buongiorno,
io mi chiamo Anna e ho 36 anni. Sono pendolare da 10 anni, prima per amore del mio fidanzato Giuseppe, catanese, e ora, che ci siamo sposati e viviamo a Roma, lo sono per amore della famiglia di mio marito che mi piacerebbe poter pensare restasse unita nonostante i 1.000 km che ci separano. Abbiamo viaggiato il 21 dicembre con intercity 723 carrozza 5, posti 31 e 32. partito da Roma alle 07.26. Questo viaggio è stato faticoso dall'inizio. Non le dico che "impresa" e' stata prenotare questo biglietto perchè a dicembre cade il periodo del cambio orario invernale e pertanto i biglietti non sono acquistabili finchè non vengono caricati sul server di Trenitalia. Perchè le dico questo? Perchè se si vuole viaggiare, considerando che sono solo due i treni diurni, e tentare di risparmiare due soldi prendendo un biglietto ad un prezzo ridotto si deve diventare dipendenti delle ferrovie e passare tutto il giorno col dito sul mouse per fare la ricerca dei biglietti. Ovviamente la Sicilia è l'ULTIMA regione ad esser messa in vendita! Le sembra mai possibile che si è sempre il fanalino di coda?? E poi quante offerte mai ci saranno?? Il 27 novembre non era ancora possibile acquistare e il 28 mattina alle ore 8.45 siamo diventati gli utilizzatori di due posti in seconda classe nel viaggio della speranza e... senza offerte particolari se non il 2*1 legata ai viaggi di sabato, costo, 63,00 €, quindi 31,5 € cadauno, insomma mica briciole, considerando che a 29 € si viaggia sui freccia rossa di ben altra categoria che passano ogni ora. Ci crede se le dico che nel 2001 io viaggiavo, prenotando con tempo, è vero, con 15 €?!? Insomma la differenza è tanta! ma dove vanno a finire questi soldi?? non certo nella qualità del servizio offerto, me lo lasci dire, e non è stato un viaggio andato male sporadico. Io ho anni e anni di treni, vagoni, e disservizi alle spalle. Ma è possibile che su una tratta cosi lunga non c'è nessuno a bordo che operi la pulizia dei bagni?? Oppure una carrozza di servizio bar caffetteria!è passato un carrello una volta sola dopo un'ora dall'inizio del viaggio poi basta perchè,come si fa a passare se i corridoi sono stracarichi di gente e valigie? La cosa che mi lascia sconcertata è che "loro" lo sanno che è un viaggio lungo fino alla nausea e che rappresenta l'unica alternativa al volo che, per le festività, è davvero troppo oneroso! Già il fallimento della Windjet ha portato a un rincaro di prezzi senza misura e nelle feste, siccome sanno che la gente vuol tornare, c’è la corsa al rincaro. Noi abbiamo provato anche i pullman, insomma, per venire a Catania, le abbiamo davvero provate tutte! Ma sa cosa accadrà tra un pò? I siciliani faranno le ferie altrove perchè è troppo dispendioso tornare. Ma perchè io devo spendere 63 euro in due a tratta, controllando giorno e notte se ci sono i biglietti, per inseguire un'offerta che non trovo e viaggiare:
- in un treno con gente in piedi (sa che non ci sono neanche più le tendine nello scomparto? cosi io seduta, mi sono sentita anche in colpa perche fuori vedevo una signora 50enne appoggiata su quei scomodi seggiolini, sentendomi anche maleducata perchè non le cedevo il posto).
- con un bagno guasto e un altro senza carta igienica da Napoli (quindi, con tutto il viaggio ancora da affrontare)
- con il personale che non tenta neanche di giustificarsi agli occhi dei viaggiatori, perchè non mi puoi rispondere "alla prossima stazione c’è la faremo portare".
- al buio, violando ogni norma di sicurezza.
- con porte non funzionanti, insomma il gruppetto sceso a Giarre contro la propria volontà, dopo essersi sorbita il mio stesso viaggio, ha dovuto sostenere anche il costo per tornare indietro a Taormina. Gli ho sentito dire che avrebbero denunciato Trenitalia, e sulla stessa nostra carrozza c era anche una ragazza che diceva d'essere una giornalista e che avrebbe anche lei denunciato l'accaduto.
Io, in tutta onestà, spero davvero che l'abbiano fatto, perchè come dite voi, tanta gente si lamenta ma poi non agisce, non prova perchè pensa che non serva a niente, perchè sono anni che viaggiano in questo modo e lentamente si sono assuefatti a un servizio sempre peggiore.
Io sono un amante dei treni, e mi piace venire qui in una città che ormai sento un pò anche mia, ma che biglietto da visita è per la regione Sicilia?? Sa quante persone conosco che rinunciano a venire per colpa del viaggio da affrontare?? Non so se altre carrozze hanno avuto il nostro stesso problema, se fosse stata solo la nostra, avrebbero dovuto spostarci in altre carrozze, compresa la prima classe, in caso contrario, quel treno andava fermato, ma capisco che bloccare un treno in transito è una responsabilità troppo grande da prendersi e forse il problema è questo, che nessuno ci mette la faccia, e soprattutto il nome.
Mi scuso se mi sono dilungata ma è raro trovare qualcuno che ti chiede di raccontare e io, in vena di chiacchiere e, temendo che il viaggio di ritorno del 30 sia uguale, ero in vena di polemizzare.
Buone feste
Anna Colantoni
Noi abbiamo girato le due email al Presidente della Regione Crocetta, chiedendo un Suo autorevole intervento presso la Direzione Passeggeri di Trenitalia, affinché vengano tutelate e garantite le condizioni di viaggio più dignitose.
Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

domenica 22 dicembre 2013

Auguri...dal Comitato Pendolari Siciliani

Il Comitato Pendolari Siciliani è lieto di augurarvi, in occasione delle festività natalizie, un Sereno Natale e un Proficuo Anno Nuovo.

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Risposta del Sindaco di Messina alle problematiche della Metroferrovia di Giampilieri

Messina 22 dicembre 2013. Certi in un Suo autorevole intervento, presso il Governo Regionale e la Direzione Sicilia di Trenitalia, per la soluzione ai problemi, giornalieri, di migliaia di pendolari, per regolarizzare il servizio metroferroviario Giampilieri-Messina e per dare seguito a quanto manifestato nel suo programma elettorale. Questa era la conclusione della lettera al Sindaco di Messina Renato Accorinti, di seguito la risposta:

venerdì 20 dicembre 2013

Comitato Pendolari Siciliani. Passo avanti: ora il contratto di servizio

Palermo. La prima pietra per la definizione del contratto di servizio tra la Regione siciliana è stata messa. Nell’incontro di ieri tenutosi a Palermo, l’assessore Bartolotta, ha esposto la proposta dell’accordo di programma Stato-Regione per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale il trasporto ferroviario. A disposizione per chiudere tale l’accordo ci sono 111,5 milioni di euro al netto di iva, circa 18 in meno rispetto a quanto era stato previsto dal 2009 ma l'unico dato in dubbio è la conferma dei 10.799.000 km/treno annui.
I Comitati dei Pendolari presenti, così come i Sindacati del Tpl hanno dato il via libera alla firma. Adesso la proposta dovrà essere deliberata dalla Giunta regionale e prima del 31 dicembre dovrà essere trasmessa ai Ministeri dei trasporti e delle finanze.
La richiesta unanime dai Comitati e Sindacati all’assessore Bartolotta, è stata quella di, chiusa questa fase, essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio, ognuno per le parti di competenza. L’assessore, conviene con i presenti  sull’opportunità di creare a livello regionale un comitato di proposte, verifica e monitoraggio in materia di servizi ferroviari regionali e locali, riconosciuto con provvedimento amministrativo dell’assessore.
Da istituire sin da subito con i Sindacati e i Comitati Pendolari istituiti legalmente.   
Per quanto riguarda il materiale rotabile la Regione Sicilia sta procedendo, prima del 31 dicembre, alla pubblicazione del bando di gara di 50 milioni per l’acquisto di materiale rotabile.
Riteniamo l’incontro di ieri una data importante e la posa della prima pietra per una proficua collaborazione con l’Assessore Bartolotta , al quale va il nostro plauso, e i Sindacati nel realizzare un servizio di trasporto pubblico ferroviario più a misura dell’utenza siciliana.

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani 

giovedì 19 dicembre 2013

Resoconto incontro Comitati Pendolari, Sindacati e la Regione Sicilia

Palermo 19 dic.2013- Dall’incontro di oggi tra l’assessore alla mobilità Bartolotta, i Comitati Pendolari e i Sindacati, possiamo ammettere per dovere di informazione, che è stato un incontro alquanto proficuo sotto tutti i punti di vista.
L’oggetto dell’incontro era l’accordo di programma per il trasferimento delle competenze sul trasporto ferroviario siciliano ed il conseguente passaggio delle risorse finanziarie. Risorse finanziare un po’ ridimensionate, in considerazione del fatto che nel 2009/2010 si parlava di circa 130 milioni di euro mentre ad oggi, fortunatamente viene ancora confermata la cifra di 111,5 milioni di euro al netto di iva.
L’urgenza da parte dell’assessore Bartolotta era proprio quella di discutere sulla opportunità da cogliere al volo sentendo e coinvolgendo Comitati pendolari e Sindacati. Tutti concordi a chiudere prima della fine del 2013 questo accordo che dovrà passare dalla giunta regionale per la delibera definitiva.
La richiesta unanime da Comitati e Sindacati all’assessore Bartolotta, è stata quella di, chiusa questa fase, essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio, ognuno per le parti di competenza.
L’assessore Bartolotta, conviene con i presenti  sull’opportunità di creare una commissione di lavoro composta dai Sindacati e dai Comitati Pendolari.

Riteniamo l’incontro di oggi una data importante e la posa della prima pietra per una proficua collaborazione con l’Istituzione nel realizzare un servizio più a misura dell’utenza siciliana.  

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 18 dicembre 2013

I Comitati Pendolari e i Sindacati convocati dall'assessore alla Mobilità Bartolotta

Si terrà domani, giovedì 19 dicembre, l'’incontro tra la Regione Siciliana, i Comitati Pendolari e i Sindacati sull'Accordo di Programma per il trasporto ferroviario siciliano. L’appuntamento è stato fissato per le ore 10,30 presso i locali dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità in via Leonardo da Vinci, 161.
Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il successo di “Pendolaria” rilancia la vertenza sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela

Pendolaria 2013, organizzata da Legambiente, CUB Trasporti e Comune di Ragusa, ha registrato un vistoso successo. Alla conferenza stampa svoltasi presso la stazione di Ragusa hanno preso parte numerosi cittadini, e i sindaci (o assessori loro delegati) di Ragusa, Comiso, Scicli, Pozzallo, Ispica, Modica, Santa Croce, Chiaramonte e Vittoria. Una sessantina di persone si sono poi recate in treno a Donnafugata, dove, nel salone degli stemmi de castello, si è svolto l’incontro culminato con la sigla di un “patto”, ovvero, la piattaforma rivendicativa sulla ferrovia iblea, che spazia dal rilancio dei treni pendolari al potenziamento delle stazioni di Comiso e Pozzallo (impianti di valore internazionale), dalla metroferrovia a Ragusa, al trasporto studenti organizzato sinergicamente con il mezzo gommato, dalla salvaguardia delle aree degli scali, in via di vendita all’asta, alla ripartenza del trasporto merci, al treno al servizio del turismo.
Numerosi interventi hanno sottolineato l’importanza del trasporto su rotaia in chiave di mobilità sostenibile, di abbattimento delle emissioni inquinanti, di sviluppo turistico del territorio. La scadenza di Ragusa, inserita nella giornata nazionale, ha evidenziato le peculiarità del servizio offerto da Trenitalia, per il rilancio del quale occorre un’azione sinergica, un gioco di squadra, una progettualità che possa permettere di attingere ai finanziamenti europei a partire dal 2014.
Molta gente ha scoperto il treno e si è accorta di quanto sia paradossale non avere fatto partire la metropolitana di superficie a Ragusa, constatando come il treno attraversi aree fortemente abitate o commercialmente centrali, senza dire dell’area industriale e della estrema vicinanza con il monoblocco ospedaliero che aprirà nel corso del prossimo anno.
I sindaco Piccitto, che si è prodigato, assieme ai suoi collaboratori, per la buona riuscita della manifestazione, si è impegnato a convocare, subito dopo le feste di fine anno, l’assessore regionale alle infrastrutture e i vertici di RFI e Trenitalia, per mettere in atto le decisioni scaturite dalla giornata del 17 a sostegno della vertenza ferroviaria.

Ragusa, 17-12-2013 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti

venerdì 13 dicembre 2013

L’abolizione del ticket Ecopass e il diritto alla Continuità Territoriale

Lettera al Sindaco di Messina.
Prendendo spunto dalle sue dichiarazioni, in occasione del varo della nave traghetto “Messina”, che la continuità territoriale è un diritto che lo Stato deve garantire ai suoi cittadini. 
Continuità territoriale che dovrebbe spettarci di diritto ma della quale i governi regionali in questi ultimi quarant’anni non hanno fatto nulla per farla attuare in Sicilia, a differenza della dirimpettaia Sardegna che ha già rinnovato la continuità territoriale aerea e marittima per l’anno 2014.
Fatte queste premesse desideriamo farLe notare che, proprio queste garanzie da Lei giustamente manifestate sulla continuità territoriale, da almeno tre anni sono venute meno con l’istituzione del “ticket Ecopass” nel marzo 2010 (O.S. n.19 del 5/03/2010) facendo gravare,  su tutti i cittadini e le aziende di autotrasporto residenti nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Trapani, Palermo, Ragusa e Siracusa l’ulteriore costo di traghettamento, essendo stata esonerata dal pagamento, dal neo ticket, la sola provincia di Messina. 
Il coinvolgimento della Regione Calabria sulla Continuità territoriale ci sembra alquanto strano e ci lascia  alquanto perplessi in considerazione del fatto che i Calabresi per andare a Roma o in qualsiasi altra città d’Italia, non devono attraversare nessuno “Stretto” a differenza dei Siciliani non residenti nella provincia di Messina che, invece, sono costretti a pagare un ulteriore balzello al Comune di Messina prima ed al Comune di Villa San Giovanni e/o Reggio Calabria dopo per attraversare lo Stretto di Messina.

Fatte queste considerazioni Le chiediamo Signor Sindaco:
  • che l’istituzione dell’Ecopass non ha danneggiato solamente la categoria degli autotrasportatori siciliani ma tutti i residenti in Sicilia, che sono stati costretti a versare al Comune di Messina, di Villa San Giovanni e Reggio Calabria un ulteriore balzello;
  • di abolire il “ticket Ecopass” e/o di voler estendere l’esenzione del pagamento a tutti i residenti in Sicilia comprese le aziende di autotrasporto che hanno sede legale in Sicilia.
  • che la mancata attuazione della continuità territoriale non è certamente colpa dei Siciliani residenti nelle altre otto province ma le durature disattenzioni della politica;
  • di intervenire in maniera decisa presso la Regione Sicilia affinché predisponga tutti gli atti necessari da sottoporre al Governo nazionale  al fine di far attivare la Continuità territoriale marittima ed aerea.
Nelle more che venga realizzata la continuità territoriale, la soluzione più equa, secondo noi sarebbe quella di far pagare i non residenti in Sicilia, sgravando così sin da subito i Siciliani da ulteriori imposizioni e dalla penalizzazione di un servizio di trasporto pubblico sempre più inefficiente e inefficace, che ci vede sempre più allontanare dal resto d’Italia.
Siamo sicuri, che lo strumento della Continuità territoriale se attuato appieno, dia alla Sicilia e ai Siciliani gli stessi diritti e gli stessi servizi che gli altri italiani stanno beneficiando già da parecchio tempo.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani