
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
domenica 3 febbraio 2013
Pendolari esasperati
venerdì 1 febbraio 2013
Il treno non fa più paura alle auto Letojanni. Entro febbraio il completamento delle bretelle alternative al passaggio a livello
Gli snodi in questione dovrebbero (il condizionale è, comunque, d'obbligo) essere ultimati a brevissima scadenza con la conseguente consegna dell'importante opera al massimo a fine febbraio, ma non si esclude che il termine venga anticipato.
A formulare tale previsione è stato il responsabile del competente settore delle ex-Fs e direttore dei lavori, l'ingegnere Mariano Badagliacca nel corso di un incontro operativo, svoltosi qualche giorno addietro sul sito dell'intervento, alla presenza del sindaco di Letojanni, Alessandro Costa, dell'assessore alle Infrastrutture di Taormina, Marcello Muscolino, del funzionario dell'Anas, Riccardo Contino e di un rappresentante della ditta costruttrice.
Il rendez-vous tecnico si è rivelato piuttosto proficuo, essendo servito a definire ulteriormente alcuni dettagli, in vista del completamento delle due bretelle, che potenzieranno lo svincolo esistente all'imbocco della via Santa Maria Goretti, spartiacque fra le due località del comprensorio. Si è concordato, infatti, che l'azienda ferroviaria, oltre quanto previsto in progetto, si farà carico di predisporre le opere base per i sottoservizi, mentre i due Comuni si assumeranno l'onere del realizzo dell'impianto di illuminazione, nonché dell'installazione di una presa d'acqua con il relativo bocchettone antincendio.
Un mese in tutto di lavoro, dunque, visto che l'impresa di Montagnareale, aggiudicataria dell'appalto, sta portando a termine i muri di contenimento per poi passare alla sistemazione delle scarpate laterali, che costeggiano le corsie di marcia, al livellamento della sede stradale, alla posa del tappetino d'asfalto e alla realizzazione del sistema di segnaletica.
giovedì 31 gennaio 2013
Stazione, non ci fosse il bar sarebbe peggio del deserto. La grande sala d'ingresso è desolante, all'uscita neanche un taxi
Quasi tutti gli uffici sono ormai chiusi o comunque vuoti e al buio; sulla vetrata di quello che fino a qualche settimana fa ospitava la storica figura del capostazione (sostituita da un automatismo comandato a distanza dalla centrale) è appiccicato un piccolo cartello che rimanda ad un recapito telefonico per ottenere non meglio precisate informazioni.
Anche nel grande piazzale esterno, scarsamente illuminato, il movimento è molto limitato. Non ci sono taxi in attesa, non ci sono bus in sosta, soltanto le auto dei pendolari parcheggiate in maniera ordinata.
Se non è abbandono questo, poco ci manca. Un quadro davvero desolante che contrasta con quello di una decina di anni fa e che sembra rispecchiare in pieno quanto denunciato dal consigliere comunale Camillo Baldi, pronto a presentare in via ufficiale stamane una specifica interrogazione sulla questione stazione.
«Non è la prima volta che io ed altri miei colleghi ci occupiamo della stazione ferroviaria acese -sottolinea il consigliere anticipando il contenuto del documento-. Quasi un anno fa ricordo tra l'altro un ordine del giorno che vide il consiglio comunale dibattere e trovare infine una sintesi in un documento politico che sollecitava maggiore attenzione per la stessa stazione. Da allora però dobbiamo constatare che è cambiato davvero poco, anzi. Possiamo affermare che la situazione è peggiorata ancora di più».
La stazione ferroviaria acese è stata aperta al traffico nel 1867; la struttura attuale ha preso il posto nel 1989 di quella realizzata a sud della città (un chilometro circa in linea d'aria), poco distante dalle Terme "S. Venera" e dall'annessa villa.
All'interno della struttura è presente in bella mostra anche una antica locomotiva a vapore.
«Questa stazione - aggiunge Baldi - rappresenta insomma un bel biglietto da visita per quanti giungono nella nostra città attraverso la linea ferrata. Ciò nonostante negli ultimi anni abbiamo assistito ad una manovra scientifica che ha pian piano relegato la stazione a struttura secondaria. Prima lo scippo a livello locale del settore cargo, quindi la chiusura dell'ufficio informazioni e della biglietteria per giungere infine alla soppressione del capostazione».
Da qui la presa di posizione del consigliere che, consapevole che il ridimensionamento avviato dalle Ferrovie ha interessato anche tanti altri centri, ha comunque deciso di sollecitare l'Amministrazione Garozzo ad interloquire con Ferrovie dello Stato in modo da ridare alla struttura il valore e il prestigio che merita.
«E' chiaro che Acireale non può permettersi una disattenzione su questo argomento visto che è anche una città a grande vocazione turistica -conclude il consigliere -. Vogliamo pertanto aprire un ragionamento complessivo sui trasporti pubblici: non soltanto ferrovia quindi ma anche taxi e mezzi pubblici. E un rilancio promozionale del territorio, con i suoi beni culturali e il suo turismo, non può prescindere dalla presenza di una stazione ferroviaria degna di questo nome».
In attesa di ricevere il documento ufficiale il vice sindaco Mario Pavone, che detiene tra le altre la delega ai Trasporti, replica al consigliere e spiega in una nota: «Si tratta di un problema generalizzato che non attiene esclusivamente la stazione ferroviaria di Acireale, anzi. Una decisione complessiva delle Ferrovie che attiene alle loro esigenze organizzative. Quindi, noi possiamo nuovamente sollecitare le Ferrovie alla rimodulazione del piano nel tentativo di trovare una sintesi tra le diverse posizioni, anche alla luce della fermata veloce che questa Amministrazione vorrebbe istituzionalizzare nel centro della città».
Vagone letto deraglia durante la manovra. Il treno parte senza
Intanto, con lo slogan «Riprendiamoci il treno e le stazioni», il Ciufer (Comitato italiano utenti delle ferrovie regionali) organizza una manifestazione per sabato 16 febbraio alle 10 in tutte le stazioni d'Italia.
Il Ciufer è un'associazione spontanea di cui fanno parte decine di comitati di pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale. Alla manifestazione aderiscono anche Italia nostra e Legambiente.
Venuta fuori la notizia del treno partito senza vagone letto, esplode la polemica. «Ci è stato detto che non era stato possibile risolvere il problema perché non erano disponibili altri vagoni letto - riferisce Liliana Gissara di Italia nostra -. Resta il fatto che avrei dovuto partecipare a un’importante riunione a Roma. Ma, a quel punto, ho preferito non partire».
«Ora peraltro - afferma ancora - sarebbe necessario conoscere le ragioni tecniche del deragliamento: rottura di una parte meccanica? Scambio fuori posto? Altro? E soprattutto, è ancora garantita la sicurezza dei viaggiatori? Anche perché ! sembra che non si tratti di un episodio isolato. E comunque le! stazioni di testa, qual è quella di Siracusa, devono disporre di materiale rotabile di riserva per garantire il dovuto ai passeggeri. O forse era più economico rimborsare qualche passeggero scontento, piuttosto che mobilitare i mezzi per la gestione delle emergenze? ».
E ancora sul deragliamento rimangono altri interrogativi inquietanti: se, invece che alla ridottissima velocità di un treno in manovra, l'incidente fosse avvenuto durante la marcia normale, cosa sarebbe accaduto? Non s'impone ora una revisione a tappeto del materiale rotabile? Qual è lo standard di sicurezza di questi treni?
Salire sul treno in Sicilia non può e non deve rappresentare un rischio. Troppi i disguidi, i disservizi, le inefficienze: treni insufficienti, poco puntuali, poco puliti, decurtati, alla mercé di vandali e balordi in depositi senza custodia. Pochi o inesistenti i rimedi. «In Sicilia il trasporto ferroviario, necessario e utile per una mobilità alternativa, sostenibile e più sicu! ra (anche sulle lunghe distanze) - afferma ancora la professoressa Gissara - è ormai oggetto di una politica disincentivante, foriera solo di futuri tagli. Trenitalia sanziona, giustamente, il passeggero inadempiente. Ma chi sanziona le inadempienze di Trenitalia? ».
Per l'iniziativa del 16 prossimo febbraio saranno "presenziate" tutte le stazioni d'Italia. «Non bloccheremo i treni - affermano gli organizzatori -. Al contrario per quel giorno invitiamo tutti a viaggiare su un treno regionale». SALVATORE MAIORCA - La Sicilia - Mercoledì 30 Gennaio 2013 Siracusa Pagina 31
mercoledì 30 gennaio 2013
Una giornata da dimenticare per i pendolari e per i Siciliani.
La rabbia dei pendolari St, troppi treni in ritardo
«Da circa un mese i disagi sono diventati settimanali - racconta Enzo Di Maria, lavoratore St, pendolare ferroviario - senza preavviso vengono annullati i treni o arrivano con ritardi notevoli. Per il ritardo di oggi ho dovuto telefonare all'autista del bus navetta che ci viene a prendere alla stazione di Bicocca, per farci la cortesia di aspettarci». Il treno 8755 che parte da Giarre alle ore 6,55, proprio per accogliere le richieste dei lavoratori della St, ferma alla stazione di Bicocca. Qui un bus navetta viene a prendere i lavoratori per portarli in azienda. Mentre all'inizio i pendolari St erano 45, negli ultimi anni, con la crisi e l'aumento del prezzo della benzina, sono aumentati. Ora sono 63: la maggior parte di loro sono di Giarre, ma altri pendolari partono anche da Fiumefreddo, Mascali, Acireale e da altre stazioni. Ogni volta che i lavoratori arrivano a lavoro in ritardo, subiscono o una decurtazione di ore di ferie o una trattenuta economica in busta paga. «Abbiamo inviato più volte dei reclami a Trenitalia - spiega Enzo Di Maria - al massimo abbiamo ottenuto delle scuse, ma mai dei rimborsi».
I pendolari St intendono chiedere alla commissione sindacale trasporti dell'azienda di inviare una lettera di protesta a Trenitalia.
Maria Gabriella Leonardi - Martedì 29 Gennaio 2013 Catania (Provincia) Pagina 40
martedì 29 gennaio 2013
Le stranezze nel Viaggiatreno di Trenitalia.
Sul sito Viaggiatreno di Trenitalia stamattina il treno Intercity 724 Siracusa - Roma delle ore 10.30 veniva dato in partenza con 82 minuti di anticipo e come si evince dallo stesso rilevamento a Passo Martino alle ore 10.01. Chissà a che ora é partito realmente l'IC 724 Siracusa - Roma?
lunedì 28 gennaio 2013
Inizia un'altra settimana di ritardi
Come inizio di settimana non c'è male... Treno 3866 soppresso e da Fiumefreddo a Messina bus sostitutivi. Treno 8577 soppresso e/o con oltre un ora di ritardo. Desidero precisare che le nostre Istituzioni regionali stanno pensando solo all'alta velocità, non curandosi delle nostre richieste. Tra l'altro, non hanno preso nessuna posizione sulle dichiarazioni di Trenitalia che i ritardi e le soppressioni del 17 gennaio u.s. erano un caso isolato. È importante per il presidente Crocetta la Catania-Palermo, tutto il resto non importa a nessuno.
venerdì 25 gennaio 2013
L'alta velocità "LIGHT" arriva "di nuovo" in Sicilia era già prevista nel 2008
Per dovere di cronaca debbo dire che sono arrivati troppo tardi perchè, già qualcun altro nel dicembre 2008 ci aveva già pensato. Quali sono i risultati ad oggi???
Arriva l'alta velocità "light" in Sicilia
Ad annunciarlo ieri l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, che ha incontrato a Palazzo d’Orleans, insieme al governatore Rosario Crocetta, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca. "La prossima settimana – ha spiegato l’assessore Bartolotta – ci sarà un nuovo incontro più tecnico per definire il contratto di servizio di Rfi in Sicilia. Abbiamo affrontato due temi fondamentali: l’ottimizzazione della rete e dei servizi esistenti (con particolare riferimento al raddoppio ferroviario della linea Messina-Palermo) e anche lo sblocco dei nuovi investimenti di Rfi al Sud" grazie alla speciale task-force voluta dal ministro Barca.
Sui nuovi investimenti, ovviamente, il tavolo tecnico ha puntato l’attenzione sull’incentivazione dei piani industriali di Rfi, che si baseranno sull’ottimizzazione della rete ferrata siciliana, con particolare riferimento all’alta velocità sulle direttrici Catania-Palermo e Messina- Catania. "L´obiettivo - ha precisato Crocetta - sarà non solo la costruzione del doppio binario, ma anche il collegamento tra gli aeroporti di Catania e Palermo. In questa prima fase, in 5 anni vorremo riuscire a coprire questa distanza in due ore e mezza, e in 10 anni in un’ora e mezza".
Sulla velocizzazione della Catania-Palermo l’ipotesi è l’avvio di una prima tratta da Catania a Enna. "La prossima settimana – ha proseguito Bartolotta – con Rfi definiremo ulteriori aspetti riguardanti il contratto di servizio. Ce ne saranno in verità molti altri, ma la “tappa definitiva”, l’appuntamento finale che ci siamo dati, è per metà febbraio. Tra meno di un mese, quindi, scioglieremo il nodo del contratto di servizio. Quest’ultimo sarà fondamentale per definire cifre e risorse. Il presidente Crocetta ha puntato molto sul tema della “concretezza”. Basta ai proclami e agli interventi-spot. La Sicilia e i siciliani hanno bisogno adesso di progetti concreti, fattibili, non faraonici".
Il riferimento, chiaramente, è al primo progetto della Catania-Palermo, da 5 miliardi di euro, per la costruzione di un tunnel lungo 45 chilometri scavato sotto le montagne, con tempi ventennali e col limite di escludere alcune città del centro dell’Isola. Questa ipotesi, che prevedeva l’alta velocità ferroviaria a 300 Km all’ora, sembra ormai tramontata. Più concreta, invece l’alta velocità “light”, a 200 all’ora. Questa soluzione, sponsorizzata dalla Regione, prevede la spesa di “appena” un miliardo di euro, tempi più ragionevoli, nessun tunnel futuristico e l’inclusione di Enna e Caltanissetta nel tragitto.
L’obiettivo finale sarà poi collegare in tempi rapidi il “triangolo” Palermo- Messina-Catania: si potrà ridurre a un’ora e 20 minuti la tratta Palermo-Catania, 45 minuti per la Catania-Messina, e 2 ore per la Palermo-Messina. I pendolari siciliani sperano che questa volta dal vertice Regione-Ministero-Rfi non siano venute solo promesse. Quanto agli investimenti complessivi di Rfi nell’Isola, all’incontro di ieri si è anche discusso di nodi importanti specifici: dal “Nodo di Palermo” all’anello ferroviario del capoluogo, i cui lavori dovrebbero partire a breve. "La Regione – ha concluso il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco – deve trasmettere la scheda “Grandi Progetti” all’Ue. Dopo l’ok dell’Europa, potranno partire i cantieri dell’anello".
giovedì 24 gennaio 2013
Ritardi:I casi isolati dell'ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato Spa
Questi i dati:
RIEPILOGO SOPPRESSIONI E RITARDI nei giorni 9-10-11-18 GENNAIO 2013
| ||||||||
Ritardo in minuti
| ||||||||
Treno
|
delle ore
|
Da
|
A
|
09-gen
|
10-gen
|
11-gen
|
18-gen
| |
1
|
3866
|
5.05
|
Siracusa
|
Messina
|
13
|
5
|
14
|
3
|
2
|
12866
|
5.10
|
Catania
|
Messina
|
7 anticipo
|
7
|
4 anticipo
|
2 anticipo
|
3
|
8575
|
5.20
|
Taormina
|
Siracusa
|
2
|
3
|
2
|
4
|
4
|
3865
|
5.25
|
Messina
|
Siracusa
|
2
|
10
|
5
|
7
|
5
|
12868
|
5.46
|
Catania
|
Messina
|
19
|
10
|
17
|
3
|
6
|
12865
|
5.50
|
Messina
|
Catania
|
31
|
8
|
8
|
13
|
7
|
8576
|
6.00
|
Catania
|
Fiumefreddo
|
3 anticipo
|
0
|
3 anticipo
|
1 anticipo
|
8
|
8580
|
6.05
|
Siracusa
|
Taormina
|
8
|
5
|
7
|
16
|
9
|
3868
|
6.30
|
Siracusa
|
Messina
|
0
|
12
|
6 anticipo
|
2
|
10
|
1955
|
6.35
|
Messina
|
Siracusa
|
74
| |||
11
|
12867
|
6.45
|
Messina
|
Catania
|
21
|
0
|
8
|
6 anticipo
|
12
|
12870
|
6.45
|
Catania
|
Messina
|
27
|
0
|
8
|
13
|
13
|
8577
|
6.47
|
Fiumefreddo
|
Bicocca
|
Soppresso
|
13
|
6
|
19
|
14
|
8579
|
7.12
|
Taormina
|
Catania
|
10
|
0
|
3
|
4
|
15
|
722
|
7.33
|
Siracusa
|
Messina
|
13
|
19
|
22
|
21
|
16
|
12869
|
8.00
|
Messina
|
Catania
|
3 anticipo
|
0
|
3 anticipo
|
22
|