Visualizzazione post con etichetta messina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta messina. Mostra tutti i post

domenica 9 dicembre 2012

Interrogazione alla Camera dei Deputati per i continui disservizi ferroviari


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08575
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 728 del 04/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 04/12/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/12/2012
Stato iter: IN CORSO - Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08575
presentata da VINCENZO GAROFALO - martedì 4 dicembre 2012, seduta n.728
GAROFALO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

i continui e i persistenti disagi che ormai da anni e con cadenza quasi settimanale si manifestano nell'ambito dei servizi resi agli utenti ed in particolare per la categoria dei pendolari, da parte della società Trenitalia, con riferimento ai ritardi e ai disservizi per le linee ferroviarie in Sicilia, nella tratta Siracusa-Messina e viceversa, confermano, a giudizio dell'interrogante, una situazione divenuta oramai intollerabile e ingiusticabile, nello svolgimento di una prestazione essenziale come il trasporto pubblico ferroviario nei riguardi delle comunità siciliane della provincia messinese;

il Comitato pendolari di Messina, Catania e Siracusa, ha addirittura stilato uno specifico rapporto che avvalorando quanto suesposto, rileva i ritardi, le soppressioni delle corse ferroviarie, i frequenti guasti ai locomotori ed i disservizi in generale che gli utenti siciliani subiscono in modo costante senza che le legittime rimostranze sembrino produrre effetti migliorativi dei servizi resi;

il citato rapporto, evidenzia, infatti, che soltanto nella giornata del 26 novembre 2012, su 48 treni regionali complessivamente monitorati, 11 sono stati soppressi, per un totale complessivo di 610 chilometri non effettivamente percorsi; dei restanti 37, il ritardo complessivamente accumulato è stato di circa 1.200 minuti, pari a 20 ore;

l'interrogante rileva come questi disservizi hanno, inevitabilmente, determinato una serie di problemi per i numerosissimi pendolari che quotidianamente fruiscono del treno per raggiungere le rispettive destinazioni professionali, di studio o altre attività programmate;

risulta altresì necessario osservare come la suesposta tratta Messina-Siracusa o dorsale jonica rappresenta una delle principali reti ferroviarie della Sicilia, sia per mole di traffico, che per densità della popolazione servita, i cui standard di puntualità stanno diventando sempre più insufficienti;

l'interrogante evidenzia, inoltre, come le giustificazioni fornite ufficialmente da parte di Ferrovie dello Stato, prive fra l'altro di ogni tempestività, secondo le quali le criticità emerse nella giornata del 26 novembre 2012, che hanno provocato una serie di soppressioni e di ritardi dei treni regionali, per la suesposta tratta, sono da addebitare al furto di rame, siano in realtà scarsamente plausibili, e non garantiscono, specie per il futuro, adeguate rassicurazioni per il servizio fornito dalla principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario di passeggeri e merci;

appare evidente, a giudizio dell'interrogante, come sia stata disattesa in toto, la carta dei servizi, elaborata in conformità al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 1998 relativo alla «carta della Mobilità», che rappresenta il documento con il quale Rete ferroviaria italiana comunica gli impegni assunti e gli obiettivi di qualità, sostenibili, puntuali e misurabili, che si propone di conseguire nell'offerta dei propri servizi;

i numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati dall'interrogante, nel corso della presente legislatura, sull'evidente e scarsa qualità dei servizi ferroviari regionali in Sicilia, fatta di ritardi, carenza di comfort e di inefficienze a cui sono seguite risposte da parte del Ministro interrogato, nel complesso non soddisfacenti, confermano come la situazione delle politiche dei trasporti in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno, sia estremamente critica e derivante da decenni di investimenti insufficienti, a cui si sono aggiunti i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, che hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte, carenze che hanno provocato minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie;

la predetta analisi tuttavia non deve essere considerata un'attenuante o una giustificazione nei riguardi di Trenitalia, se si tiene conto del fatto che all'aumento delle tariffe dei biglietti non sono seguiti adeguati livelli di servizi resi all'utenza -:

quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;

quali iniziative intenda assumere, nei confronti di Trenitalia spa, al fine di determinare un miglioramento complessivo dell'organizzazione e del livello di efficienza dei servizi per il trasporto dei passeggeri della tratta siciliana esposta in premessa, le cui capacità nel corso degli ultimi mesi sono ulteriormente peggiorate;

se non ritenga opportuno e necessario, in considerazione del livello di estrema precarietà in cui si trova il sistema dei trasporti ferroviario siciliano ed in particolare il tracciato Messina, Catania, Siracusa, avviare, per quanto di competenza, una verifica al fine di determinare quali siano le cause che persistono nell'inficiare la qualità delle prestazioni fornite agli utenti e conseguentemente assumere iniziative volte a prevedere misure per il potenziamento dei servizi ferroviari, nel momento in cui, complice anche la crisi economica e la congestione delle aree metropolitane, cresce significativamente la domanda relativa al trasporto ferroviario.(5-08575) 

martedì 27 novembre 2012

Bilancio delle soppressioni e dei ritardi del 26 novembre 2012

Dopo la giornata campale di ieri per tutti i disagi e disservizi subiti da tutta l’utenza che giornalmente si sposta da Siracusa a Messina e viceversa, ho ritenuto opportuno e doveroso completare il report di tutti i ritardi e delle soppressioni dell’intera giornata di ieri, lunedì 26 novembre 2012. Questi i risultati: - I treni monitorati sono stati 48, di questi ne sono stati soppressi 11  per un totale complessivo di 610 km/treno non effettuati. Dei restanti 37 treni, il ritardo complessivo accumulato è di circa 1200 minuti pari a 20 ore. Di certo, ore di lavoro e/o di studio perse, appuntamenti saltati, coincidenze con altri mezzi di trasporto perse e chissà quante altre disavventure. Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario si basino molto sull’orario di trasporto per effettuare scelte, non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi di lavoro in base all’attuale offerta di trasporto ferroviario. Ritengo doveroso sottolineare, ancora una volta, facendo riferimento alla Carta dei Servizi, di Rete Ferroviaria Italiana, che manca del tutto la tempestiva informazione all’utenza in tutte le stazioni, molte delle quali impresenziate (senza Capi Stazione) e senza alcun servizio. Considerato che dal 18 dicembre prossimo le ultime stazioni ancora presenziate quali quella di Alcantara, Giarre-Riposto e Acireale verranno definitivamente chiuse, occorre certamente nell’immediato sapere quale tipo di servizio verrà offerto alla clientela. All’utente non importa sapere di chi sia la competenza, se di Rete Ferroviaria o di altre società ferroviarie, ma interessa solo avere utili e tempestive informazioni per la propria mobilità.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari 

martedì 3 aprile 2012

Incontro del 03 aprile tra i Pendolari Siciliani, Trenitalia e il Dipartimento regionale dei Trasporti


All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità
c.a. Assessore Pietro Carmelo Russo

Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità
c.a. Dirigente Generale Avv. Vincenzo Falgares 

Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità                                                                 Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario                                                                                       c.a. Dott. Ignazio Coniglio                                                                   

c.a. Dott. Francesco D’Amore

c.a. Sig.ra Maria Giovanna Allegra

Alla Direzione Regionale Trenitalia Sicilia
c.a. Ing. Francesco Costantino

Alla Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia
Divisione Passeggeri regionale
Sig. Francesco Mignosi

Alla Divisione Passeggeri Regionale
Direzione Regionale Sicilia - Contratto di Servizio e Tariffe
Dott.ssa Patrizia Sancarlo

Alla Direzione Territoriale Produzione RFI Sicilia
c.a. Ing. Filippo Palazzo

Agli Organi di Stampa


Oggetto: Incontro tra i Comitati Pendolari Siciliani e il Dipartimento regionale dei Trasporti.-

   In vista dei nuovi orari ferroviari, che entreranno in vigore il 12 dicembre p.v., ed a seguito dell’invito all'incontro, da parte del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si terrà domani a Palermo alle ore 11.30 presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, desideriamo, alla luce della nuova proposta dell’offerta ferroviaria presentata da Trenitalia, poterla integrare con nostre proposte per migliorarne la funzionalità:

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA - SIRACUSA

·       Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;
·       Treno 8577 con partenza alle ore 06,48 da Fiumefreddo. - aggiungere la fermata di Mascali, considerato che il treno impiega lo stesso tempo di percorrenza (9 min.) del treno 12865 che la effettua (9 min.) e impiega 2 min. in più del treno diretto 3865 (7 min.). Tra l’altro si ravvisa la necessità della fermata a Mascali, per dare l’opportunità a molti lavoratori e studenti di poter prendere il secondo treno su quattro che ne transita non fermando a Mascali;
·       Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37 - posticipare la partenza di 10/20 minuti;
·       Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;
·       NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Messina o da Taormina che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città. Prevedere l’arrivo a Catania dell’eventuale nuova corsa alle ore 12.30;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA - CATANIA - MESSINA

·       NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Siracusa sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per dare l’opportunità agli utenti di poter rientrare a Catania usufruendo del mezzo treno. Ciò in considerazione del fatto che l’ultimo treno che parte da Siracusa è alle ore 17.00 (3872), non essendo più possibile poter salire sugli Espressi 1952 (18.00) – 1956 (19.10) – 1960 (21.45) pur prevedendo posti a sedere di 2ª Classe;
·       Treno 12878 con partenza da Catania alle ore 14.00 - evitare la soppressione dalla fine di   luglio sino alla fine di settembre per la trasformazione in treno per il mare;
·       Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.41 – posticiparne la partenza alle ore 17.51, per dare la possibilità a molti pendolari che finiscono il loro turno di lavoro alle 17.30 di poterne usufruire;
·       Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza di  alle ore 21.10 per dare l’opportunità a molti pendolari di poter fare rientro essendo l’ultimo treno della serata;
·       Treno 8574 con partenza da Catania alle ore 15.27, di voler creare la coincidenza o il comporto con il Treno 8588 che parte da Taormina alle ore 15.55 – posticipandone la partenza si crea la coincidenza o il comporto al treno 8574 che termina la sua corsa a Taormina alle ore 16.15; tenuto conto che il treno successivo da Taormina per Messina è alle ore 17.22;
·       Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto, sfruttando così il raddoppio e dare più opportunità alla clientela;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA - PALERMO

Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni in partenza da Messina per Palermo:

·       Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.55 – creare la coincidenza con il treno n 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;
·       Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.29 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.40;
·       Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;
·       Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;
·       Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.43 – creare la coincidenza con il treno n. 8586  in arrivo a Messina alle ore 19.45 e/o con il treno n. 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.10;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA - CATANIA - MESSINA
INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA - SIRACUSA

Si invita a voler considerare l’opportunità di trasformare tutte le soste tecniche in fermate nella stazione di Alcantara, ciò per dare l’opportunità a tutta l’utenza residente nel comprensorio di: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione e Francavilla, di poter decidere di utilizzare il mezzo treno, visti gli alti costi dei carburanti, e di incrementare così la clientela di Trenitalia.

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE CATANIA - LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS

Prevedere la fermata dei treni: n. 25172 – 25178 – 25182 – 25186 – 25181 – 25183 – 25185 - 25187 denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia.
La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei giorni festivi da luglio a fine agosto. Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuano le seguenti fermate: Acireale – Giarre-Riposto – Taormina – Letojanni, saltando di fatto la stazione di Fiumefreddo di Sicilia sia in andata che in ritorno.
Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa). Ci è stato risposto che essendo treni del mare e che a Fiumefreddo il mare è distante e non essendoci un collegamento dalla stazione al mare hanno deciso di non dare la fermata a questi treni. La domanda sorge spontanea visto che il mare è ancora molto più distante sia dalla stazione di Giarre-Riposto, così come dalla stazione di Acireale e mi risulta che non vi sia nessun collegamento tra le stazioni e la zona balneare nei due centri. In considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 60% sulla direttrice Catania-Messina e viceversa, si ritiene necessario ovviare a tali disagi attuando le fermate alla stazione di Fiumefreddo per dare un’opportunità in più all’utenza in generale ed ai turisti che in questo periodo dell’anno affollano tali comprensori.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI 

La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un 20%, ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza. Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 46 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete di questi ultimi anni, non è stata migliorata la percorrenza di molti treni, addirittura è stata allungata.
Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi, e per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.
Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” se solo avesse un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!

L’IMPORTANZA DEL CONTRATTO DI SERVIZIO 

Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti. E’ giusto, a mio avviso, che si pongano le basi per la realizzazione di uno strumento efficiente ed efficace nella prospettiva di essere tenuti in considerazione come utenza pendolare, e perché no, poter collaborare per concorrere ed individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e di sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione di più modi di trasporto.
Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario, si basino sull’orario di trasporto per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario, quindi è necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali e annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza in generale ed in modo particolare all’utenza pendolare, e a tutelare il cittadino che giornalmente è costretto a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio posto di lavoro, studio e altro.

Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgo a nome del Comitato, cordiali saluti.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

              

giovedì 23 febbraio 2012

Sciopero personale navigazione venerdì 24 febbraio 2012

Il Gruppo Ferrovie dello Stato informa che le segreterie territoriali dei sindacati ORSA-FAST-FIT-FILT-SASMANT e UILT di Messina hanno indetto uno sciopero del personale dell’Impianto Navigazione RFI di Messina dalle 9 alle 17 di venerdì 24 febbraio 2012.
Nel corso della protesta saranno possibili variazioni al programma di circolazione di alcuni treni a lunga percorrenza. 

martedì 24 gennaio 2012

I Lavoratori Servirail bloccano lo stretto di Messina

Messina, 24/01/2012 - Manifestazione di protesta ieri mattina dei lavoratori Servirail di Messina aderenti alla Cisl. Una cinquantina di persone, con in testa i segretari provinciali della Cisl e della Fit Cisl, hanno bloccato la nave Villa ed il treno diretto a Roma occupando i binari di accesso all'imbarco dalle ore 9.30 per oltre 1 ora e 30 minuti. Lo riferisce pure l'ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato: "Sta lentamente tornando alla normalità la circolazione ferroviaria,
dopo l’occupazione dei binari, durata per più di un’ora (dalle 9.50 alle 11.10), della invasature delle navi traghetto della stazione di Messina Marittima da parte di manifestanti estranei al Gruppo FS. L’IC 728 Palermo Roma ha registrato circa 60 minuti di ritardo."
Fonte: Nebrodi e Dintorni

sabato 21 gennaio 2012

Servirail, paventato un eclatante blocco dello Stretto

Un incontro che ha ancora prodotto nulla per i lavoratori Servirail e per il ripristino dei treni a lunga percorrenza.
“E' veramente irresponsabile l'atteggiamento tenuto dai vertici di Fs al tavolo della Regione, in gioco non c'è solo il futuro dei lavoratori del settore ferroviario, degli 85 di Servirail rimasti senza lavoro, ma anche dei collegamenti ferroviari in Sicilia”. Non fa sconti la Cisl. Mentre Cgil, Orsa, Ugl e Fast intravedono un barlume di speranza sul ripristino dei treni a lunga percorrenza.

Due punti di vista che confermano la spaccatura tra sindacati che dovrebbero andare a braccetto per perseguire lo stesso scopo. Le vittime di questi scontri sono sempre i più deboli: lavoratori ed utenti. L'incontro di ieri a Palermo è stato giudicato in due modi diversi, sarà il tempo a stabilire chi ha ragione, anche se già l'esito sembra scontato. La Cisl, dicevamo, promette azioni eclatanti: “A questo punto, -sostengono Enzo Testa e Tonino Genovese- dato che per farsi ascoltare è necessario alzare la voce e i toni della vertenza, siamo pronti a manifestazioni eclatanti, a partire da lunedì prevedendo anche il blocco dei trasporti nello Stretto di Messina”.Un'azione di forza perchè totalmente insoddisfatti dai risultati del tavolo che si è tenuto nella sede dell'assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti con la Regione, Fs e i sindacati sulla vertenza Servirail e treni a lunga percorrenza. “La proposta di ricollocare nel giro di due anni i lavoratori della Servirail in un un settore già dilaniato -sostengono i sindacalisti della Cisl- come quello degli appalti ferroviari è assurda, Fs continua a a tenere un atteggiamento inaccettabile proponendo finte soluzioni che sono lontane dalle reali esigenze dei lavoratori e del servizio ferroviario in Sicilia”.

Ma a quell'incontro c'erano anche altri sindacati che si dichiarano moderatamente ottimisti. Cgil Uil Orsa Ugl e Fast, parlano di un elemento di novità, del quale la Cisl non fa cenno. Pare che i delegati di Fs hanno aperto uno spiraglio per verificare effettivamente la possibilità di ridefinire l'offerta treni a lunga percorrenza e quindi risolvere tutta la vertenza sia sotto il profilo della mobilità che sotto quello occupazionale. “Come denunciamo da tempo, la soluzione alla vertenza Servirail ma anche Ferrotel, non può essere un contentino occasionale in appalti di nessuna certezza- spiegano i dirigenti di Cgil, Uil, Orsa, Ugl, Fast-. Questa vertenza passa necessariamente dal ripristino dei treni soppressi e quindi da un cambiamento di strategia di Fs che non deve e non può pensare di abbandonare la Sicilia e i suoi lavoratori. Oggi però, su questo punto, registriamo un'apertura insperata che ora chiede di essere sostenuta a livello nazionale”. Proprio sull'apertura di Fs riguardo il ripristino dei treni soppressi, l'assessore avrebbe invitato anche le organizzazioni sindacali a formulare una contro offerta e ha riconvocato il Tavolo per giovedì 2 febbraio.
Fonte: InfoMessina: sabato 21 Gennaio 2012 

martedì 10 gennaio 2012

Fs, a Messina raccolte 10mila firme per ripristino treni notte

La petizione che sarà consegnata domani chiede reintegro degli 85 lavoratori ex Servirail.
Sono più di 10mila le firme raccolte al presidio della stazione ferroviaria di Messina a sostegno degli 85 lavoratori ex Servirail licenziati da Trenitalia lo scorso 11 dicembre. La petizione, a un mese esatto dal benservito, sarà consegnata domani, mercoledì 11 gennaio, nelle mani del prefetto Francesco Alecci e del sindaco Giuseppe Buzzanca. A loro sarà chiesto di farsi portavoce della richiesta di ripristino dei treni notte e del reintegro di tutti i lavoratori licenziati. Il gruppo Fs, intanto, attraverso il direttore delle Risorse umane e organizzative, Domenico Braccialarghe, ha fatto sapere che i licenziamenti sono stati obbligati per far fronte alle pesanti perdite registrate negli ultimi anni nel settore dei servizi a lunga percorrenza. L'obiettivo di Trenitalia è però quello - ha aggiunto Braccialarghe - di ricollocare entro due anni gli 800 lavoratori licenziati, tra cui gli 85 ex Servirail.

mercoledì 23 giugno 2010

La faccenda “Ecopass” di Messina è un problema politico e sociale grave.


Non è possibile che per una pessima e disattenta politica regionale e nazionale sulla mobilità siano sempre a farne le spese i siciliani. Non condivido la strategia di mediazione dell’assessore regionale ai trasporti On. Gentile, e le prese di posizione del sindaco di Messina On. Buzzanca che a tutti i costi deve fare cassa sulla pelle dei siciliani.

Alla luce di quanto ha dichiarato l’assessore regionale Gentile: ''Intendo mantenere costante il nostro impegno affinché un provvedimento concordato e concertato tra tutte le parti in causa garantisca una soluzione alla questione legata all'introduzione dell'Ecopass di Messina in riferimento al transito dei mezzi pesanti''; continua.. ''Più in generale - conclude l’assessore Gentile - il governo regionale assegna alla categoria dei trasporti in Sicilia un ordine prioritario nell'agenda degli interventi e delle politiche di sostegno, in quanto settore strategico e fondamentale a servizio di commercio, turismo ed impresa''.

Ma i fatti non danno ragione alle dichiarazioni dell’assessore Gentile per i seguenti motivi:

1 - L’istituzione dell’Ecopass non danneggia solamente la categoria degli autotrasportatori siciliani, ma danneggia tutti i residenti in Sicilia, che si vedono costretti a versare al Comune di Messina l’ulteriore balzello di un euro e cinquanta per raggiungere il continente Italia.

2 – La mancata attuazione della continuità territoriale che non è certamente colpa dei siciliani ma di tutta la classe politica regionale.

3 – La soluzione Ecopass più equa per la città di Messina, secondo me, doveva essere quella di far pagare tutti i non residenti nella Regione Sicilia, sgravando così i siciliani da ulteriori tangenti e dalla penalizzazione di un servizio di trasporto pubblico sempre più inefficiente ed inefficace, che ci vede sempre allontanare dal continente Italia.

In conclusione, desidero fare presente all’onorevole assessore Gentile, che oltre agli impegni presi nella consulta regionale dell’autotrasporto, è opportuno e doveroso iniziare a lavorare seriamente ed immediatamente sulla “Continuità territoriale” così come ha già fatto da molto tempo la Sardegna; sono sicuro, che lo strumento della Continuità territoriale darà alla Sicilia e ai Siciliani gli stessi diritti e gli stessi servizi che gli altri cittadini italiani hanno già da molto tempo.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

lunedì 8 marzo 2010

I Siciliani penalizzati dalla mancata continuità territoriale e dal nuovo “Ecopass”

In un momento in cui tutta la politica siciliana dovrebbe levare gli scudi nei confronti del Governo e delle Ferrovie dello Stato per le continue penalizzazioni in materia di tagli al trasporto ferroviario da e per la Sicilia e per le mancate infrastrutture ferroviarie, autostradali e viarie, succede che la stessa classe politica, invece, pensa a come penalizzare ancor di più i siciliani.

Non ritengo affatto giusta l’ordinanza del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, in qualità di commissario per l’emergenza traffico, che introduce a partire dal mese di giugno il ticket “Ecopass”, da 1,50 euro a 18 euro, che dovrà essere aggiunto al prezzo dell’attraversamento dello Stretto, sia sulle navi di traghettamento privato che su quelle delle Ferrovie dello Stato.

Ritengo, infatti, che quest’ordinanza “gravi” ancor di più sui siciliani a fronte di un diritto alla continuità territoriale che in Sicilia non esiste e/o non è regolamentata al contrario di quanto avviene nella regione Sardegna. La continuità territoriale, nella regione Sardegna, consente ai propri cittadini, residenti e/o nati in Sardegna, di godere di tariffe scontate rispetto al normale costo del biglietto nelle rotte da e per l'isola nei trasporti aerei o marittimi.

Forse a questo ne la politica regionale ne il commissario per l’emergenza traffico di Messina ci hanno pensato? O è solo un modo per “fare cassa” sempre a danno dei Siciliani, che, ahimè sono costretti ad attraversare lo Stretto per raggiungere il continente “Italia”.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI

martedì 2 marzo 2010

Dal 1° Marzo modifiche ai Treni sulla Messina-Palermo

Dal 01 marzo sono stati modificati alcune percorrenze ai treni regionali sulla relazione Messina-Palermo ed alcune modifiche ai treni a lunga percorrenza

martedì 22 dicembre 2009

Mentre l’Italia sfreccia in rosso, la Sicilia e i Siciliani vanno adagio

Il conto alla rovescia, gli annunci trionfali dell’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, e la presentazione di oggi dell’alta velocità che correrà da Torino per arrivare sino a Salerno in Freccia Rossa, dovrebbero far riflettere i siciliani e far arrossire tutta la nostra deputazione siciliana, in considerazione del fatto che la Sicilia, anno dopo anno, è stata sempre più tagliata fuori dagli ordinari investimenti infrastrutturali e anno dopo anno e treno dopo treno si è visto accorciare il trasporto universale da nord a sud e viceversa. Mentre l’Italia da Salerno a Milano correrà sui binari dell’alta velocità, mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno una specie di metropolitana veloce, lunga oltre mille chilometri. Mentre l’Italia del centro nord sfreccia in rosso sui binari dell’alta velocità, la Sicilia arranca sui binari della lentezza infrastrutturale e su opere che da oltre quarant’anni non hanno ancora visto il loro completamento e mi riferisco alla dorsale tirrenica Palermo-Messina ed alla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa. Alla luce delle dichiarazioni di un mese fa del presidente delle Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta, intervenuto a Palermo alle “Giornate dell'Economia del Mezzogiorno",il quale ha dichiarato:”I progetti per migliorare la qualità del sistema ferroviario siciliano ci sono ma quello che manca sono le risorse economiche”. Cosa ha fatto, cosa sta facendo e cosa vorrà fare la classe politica siciliana per ridurre questo enorme gap infrastrutturale tra nord e sud? Dal danno arrecato per la totale assenza di investimenti infrastrutturali, alla beffa per i continui tagli al servizio universale dei treni a lunga percorrenza tra nord-sud che dal cambio orario del 13 dicembre 2009 finirà per isolare sempre più la Sicilia dal resto del Continente. Considerato che la rete siciliana costituisce ancora la più estesa rete ferroviaria insulare del Mediterraneo e dell'Italia, ma è altresì tra le più obsolete a causa del fatto che le opere di ammodernamento, nell'ultimo secolo, sono state molto limitate. Ad esempio la ferrovia Palermo-Messina fu inaugurata nel lontano 1895, la linea Messina-Catania-Siracusa venne realizzata tra il 1867 e il 1871, la dorsale centrale, le cui inaugurazioni iniziarono già nel 1863 tra Palermo e Bagheria si conclusero nel 1885. La rete ferroviaria siciliana attuale è costituita da 1378 km di binari, nel dettaglio le linee elettrificate si estendono per un totale di 800 km, di cui a doppio binario 169 km. e a singolo binario 631 km., i restanti 578 km. sono a semplice binario e non ancora elettrificato. Con questi dati si può spiegare la grave e duratura disattenzione dei governi regionali e nazionali nei confronti della rete ferroviaria siciliana, le cui strade ferrate, tutte o quasi progettate e/o risalenti alla seconda metà dell'Ottocento, sono state ampiamente trascurate rispetto al resto della rete nazionale, ed hanno subito poche e limitate opere di riqualificazione. Occorre nell’immediato un’attenta programmazione e realizzazione di infrastrutture viarie e ferroviarie a breve e a medio termine e di una mobilità sostenibile regionale basata non sull’offerta ma sulla domanda da parte dell’utenza.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

vedi articoli quotidiani:
http://www.comitatopendolari.it/files/06%20dicembre%202009%20Torino-Salerno%20in%205%20ore%20e%2045.pdf

http://www.comitatopendolari.it/files/06%20dicembre%202009%20Il%20Premier%20l'Italia%20corre%20con%20l'alta%20velocita.pdf

lunedì 19 ottobre 2009

Treni soppressi, Sicilia sempre più penalizzata. Questa la nostra denuncia

Apprendiamo da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse: Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36. Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni. Considerato che il primo treno utile da Messina che arriva in un orario decente a Catania dopo questa comunicazione di Trenitalia, è il treno Minuetto n.8585 che parte da Fiumefreddo di Sicilia alle 06.48 e che allo stato attuale non può sopportare il gran numero dei pendolari che ogni mattina normalmente lo utilizzano, a maggior ragione stamattina che su questo treno dovevano prendere posto anche i pendolari del treno 3889 soppresso. Stamane su questo treno vi erano oltre 400 persone stritolate come sardine che ad ogni fermata sino a Catania cercavano di fare ancora posto a qualche altro collega pendolare che non è potuto salire come alla stazione di Acireale. Occorre, viste queste soppressioni, cambiare urgentemente il tipo di materiale del treno, che non può essere certamente il treno Minuetto, ma servono almeno tre vetture trainate da un locomotore. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni. Non vorremmo che queste siano le prime prove generali...!!!

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

(AGI) - Palermo, 16 ott. - Il maltempo di questi giorni in Sicilia ha causato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai rotabili delle Ferrovie dello Stato, costrette per questo a una "temporanea rimodulazione dell'offerta ferroviaria regionale" a partire da lunedi'. In particolare, saranno cancellati il servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S.Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

sabato 17 ottobre 2009

Sicilia sempre più penalizzata, questa la nostra denuncia!

Da lunedì 19 ottobre apprendiamo, da un comunicato stampa di Trenitalia, che verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni.
Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse:
Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.
I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.
Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

venerdì 16 ottobre 2009

Maltempo: Danni Impianti FS Sicilia, da lunedì 19 ottobre Treni Soppressi

(AGI) - Palermo, 16 ott. - Il maltempo di questi giorni in Sicilia ha causato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai rotabili delle Ferrovie dello Stato, costrette per questo a una "temporanea rimodulazione dell'offerta ferroviaria regionale" a partire da lunedi'. In particolare, saranno cancellati il servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.
I treni regionali
3856 Siracusa-Catania,
3889 Messina-Siracusa,
12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale
3841 con partenza da Messina alle 4.45,
da Taormina alle 5.20,
da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.
Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali:
12756 S. Agata di Militello-Messina,
12779 Messina-S.Agata,
8594 Gela-Catania.
Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

martedì 6 ottobre 2009

Disagi ai pendolari del treno 12802 da Taormina a Messina

Lettera al Direttore di Trenitalia - Dott. Stefano Carollo

Egregio Direttore,
desidero sottoporle quanto è accaduto oggi, alla stazione di Taormina, ai pendolari che dovevano proseguire per Messina con il bus sostitutivo.
Il treno 12802 arriva puntuale a Taormina alle 6,30 e lì doveva trovare pronto il bus sostitutivo che è arrivato 15 minuti dopo l’arrivo del treno, e sin qui, pazienza, tutto apposto.
Prendono posto sul bus e con amara sorpresa si accorgono che l’autista non prende l’autostrada a Taormina così come previsto ma la SS.114.
Sin da subito, i pendolari a bordo fanno presente all’autista del bus che la corsa, così come era avvenuto ieri, doveva essere diretta via autostrada da Taormina a Messina.
Non sono servite a nulla, le rimostranze dei pendolari a bordo del bus, l’autista come se nulla fosse continua a percorre la SS.114 passando per i paesi di S.Alessio Siculo, di S.Teresa Riva, dove ha effettuato due fermate facendo salire persone ai quali non ha chiesto ne il titolo di viaggio, ne ha emesso titoli di viaggio, attraversa Furci Siculo e finalmente entra in autostrada al casello di Roccalumera.
Una volta giunti a Messina, il bus ha effettuato una fermata, per fare scendere alcune persone, nelle vicinanze dell’ospedale P.pe di Piemonte, per poi giungere alla stazione centrale di Messina alle ore 8.15.
Una volta giunti a Messina, i Pendolari si sono rivolti all’Ufficio accoglienza viaggiatori per segnalare quanto accaduto, in partenza da Taormina e durante il tragitto, a bordo del bus sostitutivo.
Questi sono i fatti accaduti, giusta segnalzione dei Pendolari del treno 12802 di martedì 06 ottobre 2009

Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

martedì 21 luglio 2009

Treni Catania-Messina: Vetture sporche e carrozze guaste

Tratto da lo dico a "La Sicilia" di martedì 21 luglio 2009

Si verificano sempre più frequenti le lamentale da parte dei viaggiatori della tratta ferroviaria Messina-Catania, che le vetture, in particolar modo, dei treni diretti e locali sono sporche sia nella struttura che nella tappezzeria dei sedili in modo estremamente vergognoso. Sicuramente una parte di colpa è di attribuire alla maleducazione dell’utenza ma non per questo Trenitalia non deve essere esonerata dalla loro responsabilità. Quindi ogni tanto è necessario che le tappezzerie dei sedili andrebbero pulite e smacchiate o eventualmente sostituti. In alternativa fare in modo
che vi sia una vigilanza più attenta da parte del personale preposto per prevenire quando lamentato.
I guasti più frequenti alle vetture sono l’inutilizzazione delle porte per la salita e discesa (che
molte volte sopprimono gran parte dei treni), mancanza delle tendine parasole, mancanza delle
porte intercomunicabili, illuminazione delle carrozze irregolare, in inverno il riscaldamento alcune
volte eccessivo altre volte freddissimo, mentre in estate l’aria condizionata nella maggior parte delle vetture non è funzionante.
Gaetano Bonaventura

giovedì 31 luglio 2008

Disagi e sempre Disagi

Alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia
Alla Redattore del quotidiano La Sicilia
con preghiera di pubblicazione

Ancora una volta per i viaggiatori della Catania-Messina viaggiare in treno rappresenta un’odissea.
Ecco quanto accaduto oggi 30 luglio c.a.: Il treno 12818 delle ore 12.18 era fermo al binario 2 della stazione di Catania. Alle 12.42 veniva annunciato ai passeggeri circa 35 minuti di ritardo e subito dopo il treno veniva soppresso. Dalle notizie apprese parlando con diversi ferrovieri ho saputo che il materiale che doveva formare il treno da Catania per Messina doveva essere composto dal nuovo treno Minuetto e che all’ultimo momento era stato sostituito con le classiche vetture spinte da un locomotore E464. Queste carrozze infatti che non erano destinate a questa corsa treno erano completamente sporche da rifiuti di ogni genere ed inoltre avevano l’impianto di climatizzazione guasto e per questi motivi è stato soppresso. Mi chiedo e chiedo di sapere come mai è stato sostituito il treno Minuetto che era titolare della corsa con un treno che non era stato pulito e dopo circa 40 minuti sostituto con lo stesso Minuetto? E’ sempre possibile che a pagare questi disservizi sia sempre il cittadino-utente?. A chi addossare queste responsabilità? Comunque in qualità di coordinatore del Comitato dei Pendolari ho avvisato tempestivamente il responsabile della Direzione regionale di Trenitalia per i provvedimenti del caso. Non volendo più lamentare la mancanza della climatizzazione in quasi tutti i treni compresi alcuni Minuetto quello che invece desideriamo evidenziare le continue soppressioni di corse in quasi tutta la Sicilia, i continui e ricchi ritardi e per ultimo la pulizia che sempre più scarseggia a bordo treno.
Certi di avere una risposta, siamo convinti che la nostra segnalazione sia doverosa vista l’opportunità che ci è stata offerta proprio dalla Carta dei Servizi, in quanto essa si basa sul presupposto che tutta l'organizzazione sia rivolta al risultato finale, e cioè all'obiettivo di offrire servizi che soddisfino le attese del cliente. L‘adozione della Carta dei Servizi comporta che le prestazioni del servizio siano vincolate a indicatori esattamente misurabili e che il ruolo di giudice, a differenza di quanto avveniva in passato, sia affidato non a chi produce il servizio ma a chi lo utilizza.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

martedì 22 luglio 2008

Tempi di percorrenza e la puntualità di Trenitalia

Cogliendo l'opportunità offerta dalla rubrica Lo Dico A La Sicilia, desidero evidenziare come già fatto in diverse occasioni che nell'ambito del trasporto ferroviario regionale, ad ogni rinnovo degli orari ufficiali, i tempi di percorrenza dei treni subiscono continue revisioni verso l'alto. Con riferimento alla tratta Messina-Catania-Siracusa, nonostante l'allungamento della tratta a doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno, la sostituzione di tutti i ponti ferrovari, l'arrivo del gioiello di locomotiva 464, dei minuetto (che dovevano portare ad un ritorno di km/treno.... ma questo è un altro discorso) e comunque con l'evidente innovazione tecnologica che si è susseguita, è possibile verificare attraverso confronti con i vecchi orari ufficiali, che negli ultimi 20 anni non esiste alcun treno che abbia migliorato le sue performance.Anzi mediamente sono peggiorate. Per i pendolari viaggiare è sempre più un'odissea. Sui treni si bivacca attraverso tempi morti, incroci calcolati nella peggiore delle maniere, e guarda caso la puntualità dei treni come dichiarato anche dallo stesso Amministratore Delegato Moretti, è in netto miglioramento. Cioè le cose vanno meglio, anzi peggio. Quanto detto è giornalmente verificabile non solo viaggiando, ma anche attraverso il sito www.viaggiatreno.it, dove inserendo il numero di un treno, è possibile esaminarne la percorrenza stazione per stazione, addirittura in tempo reale. Un esempio? Interrogando il sistema giorno 18 luglio, ma tutti i giorni si trovano simili casi, ho constatato che il treno CT-ME 3834 con ben 16 minuti di ritardo a Sant'Alessio Siculo, è riuscito ad arrivare a destinazione riducendo il suo ritardo a soli 5 minuti, praticamente in 30 km di tratta quasi interamente a binario unico.Anche il treno CT-ME 3888 arrivato ad Alì Terme con 14 minuti di ritardo riesce a recuperare lo stesso tempo in una tratta ancora più piccola, arrivando a Messina con soli 3 minuti di ritardo. Poi, lo stesso giorno, il treno 12803 da Taormina a Catania recupera ben 10 minuti.Il treno SR-ME 3890 fa ancora meglio. Arriva 1 minuto prima ad Augusta, con 1 minuto di ritardo a Lentini, poi con 6 minuti di anticipo a Catania, e ancora 3 minuti di ancipo a Giarre, poi 3 minuti di ritardo a Fiumefreddo, con 1 minuto di anticipo a Taormina, con 6 minuti di ritardo a S. Teresa di Riva, con 4 di ritardo ad Alì Terme, ed infine a Messina con 1 minuto di anticipo. Con un po' di algebra, sommando recuperi ed anticipi, ricaviamo che questo treno, tra l'altro uno dei pochi diretti rimasti, poteva arrivare a Messina 22 minuti prima.Eccezionali anche i recuperi del CT-ME 12804 che mantenendo fino a Nizza di Sicilia 10 minuti di ritardo, arriva a Messina con 1 minuto di anticipo, recuperando di fatto 11 minuti in 25 km, ed infine del 12828 che riesce invece a ridurre il ritardo da 12 minuti a 2 minuti nella tratta S. Teresa di Riva - Giampilieri, arrivando poi a Messina con ben 4 minuti di anticipo.Da una veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato una possibile e fattibile riduzione dei tempi di circa un 10-12%, ovvero di 6-7 minuti per ogni ora di percorrenza. Le Ferrovie dello Stato riescono solo ad augurarci buon Viaggio.
FABRIZIO GEMELLI - Comitato Pendolari ME-CT-SR
www.comitatopendolari.it

giovedì 19 luglio 2007

Treno 3890 come carro bestiame

Alla c.a. della redazione"lo dico a la Sicilia" - con preghiera di pubblicazione

Non potevamo intitolare diversamente un articolo, dopo l'improvviso e salato aumento delle tariffe regionali sul trasporto ferrovviario. Forse è un po' troppo presto per attendersi dei miglioramenti a fronte di un biglietto del 20% più caro rispetto al mese scorso.Ma vedere il diretto 3890 proveniente da Siracusa e diretto a Messina Centrale, come tanti altri, talmente sporco da lasciarci pensare che non sia stato lavato, spolverato e disinfestato da settimane, senza aria condizionata e con parecchi finestrini bloccati, con porte non funzionanti, con pannelli elettrici aperti o distrutti, che bloccano talvolta i passaggi di intercomunicazione tra le vetture ... sinceramente... non possiamo far finta di niente. Un vero carro bestiameInutile scrivere reclami alla Direzione Regionale di Trenitalia, non rispondono più, oppure sono amareggiati, o ancora ci comunicano che hanno trasmesso la nostra segnalazione a Rete Ferroviaria Italiana. Questo giro di parole e l'impossibilità quindi di determinarne le responsabilità sono ormai la caratteristica fondamentale di queste ferrovie regionali, le nostre ferrovie pubbliche, che come più volte evidenziato, anno dopo anno, non fanno altro che allungare i tempi di percorrenza dei treni per centrare sempre meglio gli obiettivi fissati per la puntualità dalla carta dei servizi. Basta confrontare l'attuale orario ufficiale con quello di qualche decennio addietro per rendersi conto di quanto detto, eppure abbiamo qualche metro di doppio binario in più, qualche traversina di legno in meno, qualche "lavoratore" in meno e qualche responsabile in più....Basterebbe dare più voce ai comitati ed alle associazioni dei pendolari, ascoltare le critiche sempre costruttive perchè provengono dai viaggiatori, le loro proposte, per garantire servizi a misura veramente di pendolare, sia esso lavoratore o studente.E invece l'attuale direzione regionale, a differenza delle altre, non risponde (di fatto) ai reclami degli utenti, ignora le proposte trovando le scuse per non attuarle, e per tante cose ci comunica di trasmettere la segnalazione all'Ufficio di competenza. Forse non comprende che le risposte così fornite, sono quelle che noi dovremmo dare ai nostri amici pendolari, ma non ce la sentiamo.Nel contesto, cogliamo l'occasione per chiedere urgentemente il ripristino di tutte le tracce orarie, in particolare l'orario del treno 12809, che consentiva, giungendo prima delle 8,00 a Giarre Riposto, di far giungere centinaia di professori e studenti puntuali sul posto di lavoro o di studio.
Fabrizio Gemelli - Coordinamento Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

sabato 27 gennaio 2007

Lettera a Rete Ferroviaria Italiana sui continui ritardi del treno "Espresso 823"

Fiumefreddo di Sicilia 27 gennaio 2007

Rete Ferroviaria Italiana - C.a. Ing. Carmelo Cardinale
Direzione Compartimentale Movimento - Esercizio
Piazzetta Cairoli, 5 - 90123 PALERMO

Oggetto:Considerazioni su Vs.nota n.RFI-DMO-DMPA.ES\A0011\P\2006\0001761 del 18/10/2006.- Class. RFI/DMPA/ES6.2.4/

In riferimento alla nota in oggetto ci corre l’obbligo di intervenire per fare presente quanto segue:
Non è possibile che il treno espresso 823 debba quasi giornalmente procurare ritardi ai treni 12800, 12802, 3876, 8571, 12803, 12807 che trasportano centinaia di pendolari da Catania a Messina e viceversa; stessa cosa dicasi per il treno ICN 794 che oltre ad aver procurato da almeno un anno lo spostamento dell’orario di partenza del treno 12832 dalle ore 19.30 alle 19.45 lo continua a danneggiare per l’ulteriore ritardo dello stesso treno ICN 794 di almeno 10 15 minuti;
La causa di questi continui ritardi dell’ 823, in quasi tutto il 2006, ha determinato la soppressione del treno 12805 delle ore 7.00 da Taormina (in orario da giugno 2001 e molto frequentato da lavoratori e studenti) che certamente intralciava ancor di più la corsa dell’espresso. Nonostante tale soppressione ed il danno procurato all’utenza pendolare l’espresso continua imperterrito a procurare ritardi anche al treno 12807 che da Taormina parte alle 7.25;
Non ci risulta che siano state apportate variazioni alla traccia oraria del treno 823 così come da Lei riferito nella suddetta nota, infatti nel vecchio orario ufficiale del 2006 il treno 823 partiva da Messina alle ore 5.20 e continua a partire sempre alle 5.20 nel nuovo orario in vigore per il 2007.
Fatte queste considerazioni la invitiamo a tenere conto delle esigenze dell’utenza nelle fasce orario di punta del traffico pendolare di norma dalle 06 alle 09 e dalle 17 alle 19 e a voler rispettare la graduatoria d’importanza dei treni (art.7).
Certi dell’accoglimento dei nostri suggerimenti, rimaniamo in attesa di ulteriori chiarimenti.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR