giovedì 12 maggio 2011

La Filt Cgil denuncia Trenitalia per interruzione di pubblico servizio

La FILT CGIL SICILIA denuncia i vertici della Società Trenitalia Direzione Trasporto Regionale Sicilia del Gruppo FS per INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO

E’ insopportabile che per l’incapacità organizzativa dei vertici del trasporto Regionale Sicilia si ampliano le conseguenze derivanti dalla caduta del ponte sulla linea ferrata Caltagirone - Gela.

Infatti alle soppressioni giustificate dei treni operanti nella linea interessata alla caduta del ponte Catania - Caltagirone - Gela si sommano le soppressioni immotivate dei treni della tratta :

12851 Gela-Modica  -  12820 Scicli-Gela  -  12855 Gela-Siracusa  -  12854 Modica-Gela

tutte riguardanti la linea Gela - Modica - Siracusa regolarmente in esercizio.

Questa è la conferma della volontà della Direzione Regionale Sicilia di penalizzare il trasporto ferroviario nella fascia mediterranea della Sicilia sopprimendo e sostituendo con Pullman il servizio, in netto contrasto alle norme che regolano l’attuale contratto di servizio Stato – Trenitalia in termini di km treno da garantire.

Penalizzando ulteriormente l’utenza alla quale non è più garantita la puntualità del servizio e la qualità, visto che più volte è stata denunciata l’incapacità delle ditte operanti con servizi di pullman sostitutivi di garantire l’offerta di posti richiesti.

La Segreteria Regionale per questo motivo ha denunciato il Gruppo per INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO

La segreteria Regionale FILT CGIL Sicilia.

Segreteria Regionale

Via Roma, 62 - 90133 Palermo Tel. 091.6161577- Fax 091.6168504
E-mail: filt@sicilia.cgil.it

martedì 3 maggio 2011

Venerdi 6 maggio: quattro ore di sciopero personale Filt

Roma – In adesione allo sciopero generale della CGIL, dalle 14.00 alle 18.00 di venerdì 6 maggio, la FILT ha proclamato uno sciopero di quattro ore dei lavoratori FS addetti alla circolazione dei treni. Non sono previsti disagi per i convogli a lunga percorrenza. Per quanto riguarda i treni locali si ricorda inoltre che lo sciopero non incide sulle fasce a maggiore mobilità pendolare.

Informazioni saranno disponibili presso le stazioni ferroviarie, al call center di Trenitalia 89.20.21, sul sito www.ferroviedellostato.it, sui media web del Gruppo FS, FS News e FS News Radio, diffusa in oltre 350 stazioni e nei FrecciaClub.

Fonte: www.fsnews.it

Notizie Sindacali: Informativa su incontro del 2 maggio con Trenitalia

Nella mattinata odierna si è svolto il previsto incontro con Trenitalia sul problema delle trasferte/traslochi temporanei forzose ordinate per sopperire alle esigenze della DTR.

Trenitalia ha evidenziato una sofferenza per il periodo estivo stimata in circa 75 risorse nel personale di bordo.

Tale esigenza si verrebbe fronteggiare con provvedimenti di mobilità professionale dalla manovra di DTR al Bordo sempre di DTR.

Contestualmente, la Divisione Cargo disporrebbe trasferte forzate (circa 50 risorse) verso DTR per le esigenze della manovra della Regionale, chiudendo di fatto diversi impianti, in special modo al centro-sud.

Nelle lettere di trasferimento prodotte a firma Luciano Stocchi P.O. Trenitalia, si presuppone la condizione di esubero strutturale per tutti i manovratori Cargo coinvolti e ciò, anche in relazione agli ultimi accordi procedurali riguardanti il collocamento al fondo di sostegno non risulta essere veritiero.

Come OO.SS. abbiamo contestato tale procedura.

Nel metodo perché senza preavviso e senza alcun confronto si operano manifestazioni d’interesse e provvedimenti di mobilità forzata.

Nel merito le contestazioni hanno riguardato:

1. la mancanza di programmazione nel Trasporto Regionale scaturisce in provvedimenti unilaterali che dovevano essere evitati fronteggiando le carenze organiche con le assunzioni nel settore Bordo previste nell’accordo nazionale del 17 novembre scorso.

2. la dichiarazione di esubero della Divisione Cargo all’indomani della chiusura delle procedure sul Fondo con accordi che hanno definito le situazioni produttive della Divisione non è veritiera, a tal proposito e su tale presupposto sono state contestate le trasferte forzate.

3. infine, è stato evidenziato come RFI stia impostando progetti di riorganizzazione (ancora tutti da verificare) della Manovra che produrranno effetti occupazionali sul settore.

La riunione è terminata con l’impegno di aggiornarsi ad una fase successiva alle necessarie verifiche su quanto emerso nel corso dell’incontro odierno.

Roma, 3 maggio 2011

Segreterie Nazionali

Filt-CGIL, Fit-CISL, UILtrasporti, UGL Trasporti, FAST Ferrovie, ORSA Ferrovie

I briganti scatenano il putiferio - I comunisti si sono ribellati e Burtone si rivolge al ministro dei Trasporti

Mancavano santi, scrittori, martiri, poeti o navigatori? E quando poi uno dice che se le va a cercare! Ecco che la trovata della Ferrovia Circumetnea è stata quella di dare i nomi di due "briganti sociali" ad altrettanti treni ha suscitato com'era prevedibile la reazione e non già di benpensanti, ma di chi accucchia due concetti di buonsenso per una inaccettabile imposizione di erigere a mito da ricordare due briganti che - almeno uno - è stato anche assassino.

E proprio quando poi uno se le va a cercare, ecco immediata la reazione anche della politica perchè anche questa boutade diventa oggetto di reazione anche sopra le righe. Quale? I comunisti italiani che non perdonano a Lombardo neppure che respira, una frecciata velenosa gliela inviano, tenuto conto che il commissario governativo della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, è un esponente del Movimento per l'Autonomia.

Dicono: "Come sovente accade, l'avvocato Tafuri ha perduto un'occasione per tacere, perché proprio nei giorni in cui uomini di primo piano del suo partito sono coinvolti in pesanti inchieste giudiziarie, intempestivamente e inopportunamente, ha l'ingegnosa trovata di rendere pubblico il suo Pantheon".

Orazio Licandro, responsabile nazionale Organizzazione dei Comunisti italiani e componente dell'esecutivo nazionale della Federazione della Sinistra, commenta così la decisione del commissario della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, esponente dell'Mpa di Raffaele Lombardo, di intitolare due treni della metro ai briganti e uno in particolare all'assassino Carmine Crocco.

"Nel merito, sul piano storico e culturale ha già risposto il professor Salvatore Lupo, avendone titoli accademici e scientifici, per quanto mi riguarda – ironizza il dirigente del Pdci-FdS - questi episodi mi fanno rimpiangere Stalin, perché una simile classe dirigente sarebbe stata passata a fil di spada".

"Non avendo noi la Siberia, la stagione invernale sull'Etna sarebbe ben lieve punizione per l'avvocato Tafuri", prosegue sulla strada dell'ironica provocazione Licandro, che però conclude: "Ci sono problemi così seri a Catania, che francamente la trovata di Tafuri non merita più di un minuto del nostro tempo".

E neppure il deputato del Pd, Giovanni Burtone, è tenero e con una interrogazione fa approdare in Parlamento la Ferrovia Circumetnea di Catania che "onora" il banditismo sociale.

Burtone ha, infatti, presentato una interpellanza rivolta al ministro delle Infrastrutture e per conoscenza anche al ministro della Pubblica istruzione. La Fce ha chiamato "Brigante" e "Donatello" due nuovi elettrotreni del metrò.

Per l'azienda, tale Carmine Crocco, soprannominato Donatello e ricordato come il Generale dei briganti, è considerato "un eroe popolare". "Ma come si fa - dice Burtone - a considerare eroe un brigante sanguinario, dedito a rapine e furti. La decisione della Fce è un'offesa per la Sicilia e i siciliani. Ho chiesto al ministro delle Infrastrutture un intervento per quanto di sua competenza, richiamando il commissario governativo della Fce a comportamenti più istituzionali e meno "folcloristici". Se la scelta fosse stata operata da un privato, per quanto discutibile, si sarebbe potuto soprassedere, ma in questo caso parliamo di elettrotreni gestiti da un ente pubblico. Il governo faccia sentire la propria voce – scrive Burtone - per evitare che nel prossimo futuro si intitoli magari una stazione del metrò a Salvatore Giuliano o che so un nuovo mezzo a Vincenzo Capraro o Angelo Pugliese, altri due noti briganti siciliani. Si eviti – conclude Burtone - che passi un messaggio distorto e per nulla educativo per le giovani generazioni. Si rischia di trasformare il "Generale dei briganti" in un salvatore della Sicilia".

- La Gazzetta del Sud - 03/05/2011