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mercoledì 30 dicembre 2009

IL SILENZIO DELLA REGIONE SUL CONTRATTO DI SERVIZIO

Il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che in tutte le regioni italiane è stato sottoscritto, in Sicilia è ancora in via di definizione al Dipartimento Trasporti della regione. Il Contratto di Servizio prima della sua sottoscrizione, nelle altre regioni d’Italia, è stato discusso, pianificato e concordato con i Comitati dei Pendolari e le Associazioni dei Consumatori. Non possiamo dire la stessa cosa della Regione Siciliana. Il Contratto di Servizio in Sicilia, nonostante le molte richieste di audizione dei Comitati Pendolari Siciliani, non è stato ancora presentato, discusso, concordato e pianificato con gli stessi che sono i maggiori fruitori del servizio di trasporto ferroviario. Il Contratto di Servizio in Sicilia è Top Secret. Nelle altre regioni d’Italia vedi la Liguria, la Lombardia, gli assessori regionali ai trasporti sono scesi in piazza a protestare assieme ai pendolari per i disservizi di Trenitalia, ed hanno chiamato i pendolari ad intervenire sul Contratto di Servizio proposto da Trenitalia, prima della sua sottoscrizione. Gli assessori regionali hanno fatto tesoro dell’esperienza di chi da diversi anni ha scelto il mezzo pubblico “treno” per i propri spostamenti, ma tutto questo alla politica siciliana non interessa. In merito alla sottoscrizione del Contratto di Servizio, desideriamo fare presente che, occorre fare molta attenzione, in quanto sappiamo che Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.

Nel nuovo tipo di Contratto di servizio che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita al treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia di treno), questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che, più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.

La durata prevista è di sei anni + sei al costo di 120 milioni di euro l’anno.

Il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE”

Ecco alcune delle nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio:

1.Venga ripristinata la possibilità di acquistare il titolo di viaggio a bordo treno e senza pagare alcuna sanzione in caso di chiusura della biglietteria o dei guasti dei self service, e di chiusura dei punti vendita presenti in zona (es. orario notturno e festivo);

2.Le tariffe di biglietti ed abbonamenti restino fisse per la durata del contratto di servizio, e non si possano apportare modifiche, anche orarie, che abbiamo come effetto oneri maggiori per gli utenti;

3.Si preveda la possibilità per abbonati e utenti di poter prendere qualunque tipo di treno in caso di ritardo di oltre 15 minuti o di soppressione del proprio treno, senza nessun aggravio di spesa;

4.Si attui la pratica della corresponsione del “bonus” agli abbonati del trasporto regionale. Le risorse verranno ottenute dalle sanzioni elevate a Trenitalia dalla Regione in caso di disservizi (ritardi, soppressioni, climatizzazione, carenze igieniche e di manutenzione, ecc.);

5.Nel nuovo contratto di servizio vengano introdotti criteri e parametri che tengano finalmente conto del concetto di qualità del servizio in termine di efficienza ed efficacia, visto dal punto di vista dell’utente, che è quello che a noi e pensiamo anche alla all’Istituzione regione, interessa maggiormente.

Concludiamo facendo presente che, il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

sabato 17 ottobre 2009

Sicilia sempre più penalizzata, questa la nostra denuncia!

Da lunedì 19 ottobre apprendiamo, da un comunicato stampa di Trenitalia, che verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni.
Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse:
Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.
I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.
Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

venerdì 9 ottobre 2009

Resoconto incontro Pendolari e Trenitalia del 08 ottobre 2009

Salve a tutti,

desidero informarvi su quanto è stato discusso ieri a Palermo, nella sede regionale di Trenitalia con i vari Comitati Pendolari presenti.

Il direttore di Trenitalia, Carollo, ha fatto presente che era stata presentata alla Regione una proposta di incentivazione dei servizi su quasi tutte le relazioni siciliane, con particolare riguardo al servizio nelle due dorsali più importanti, la Tirrenica e la Ionica, con treni veloci tra Messina-Palermo, Messina-Catania, Catania-Siracusa e Catania-Palermo, almeno in via sperimentale.

A tal proposito i rappresentanti dei Comitati Pendolari hanno sottolineato che questa proposta la conoscono solo dai giornali e che ancora non è stata illustrata nella sua completezza.

Resta il fatto, comunque, che tutte queste innovazioni dipendono dalla sottoscrizione del Contratto di Servizio tra la Regione e Trenitalia.

La Regione, che doveva firmare il contratto di servizio il 7 settembre a Roma assieme alle altra regioni, ha ritenuto di non farlo, chiedendo di avere un'altra settimana di tempo.

E' trascorso un mese esatto dall'incontro romano, ed il contratto di servizio giace ancora nei cassetti dell'assessorato regionale ai trasporti.

Trenitalia ha fatto presente a tutti i comitati dei pendolari intervenuti che se a breve non verrà sottoscritto il contratto di servizio non garantirà l'offerta di trasporto attuale, aggiungendo che al cambio orario del 12 dicembre 2009 apporterà tagli al trasporto regionale pari al 20%, ma al momento non ci è dato sapere dove e su quali treni apporterà i suddetti tagli.

Occorre, se è il caso, indire un incontro urgente tra i pendolari di tutta la fascia ionica, i funzionari dell'assessorato regionale ai trasporti, i dirigenti di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana per capire il perchè di questi ritardi, capire cosa c'è sotto questa perdita di tempo e, se è il caso, attuare delle forme di protesta pacifica e di sensibilizzazione interessando tutti gli organi di stampa.

Sono convinto che, cogliendo questa opportunità, questo possa essere il momento giusto per chiedere, insieme e una volta per tutte, quanto ci è dovuto e quanto ci spetta in materia di trasporto pubblico e di materiale rotabile, e ritengo che questa opportunità debba essere cavalcata sino in fondo, per ottenere quei risultati che vedano la nostra Sicilia uscire una volta per tutte da quella gogna di arretratezza infrastrutturale causata anche dal nostro lassismo oltre che dal disinteresse dei nostri politici.

Vi chiedo inoltre, di collaborare segnalandoci sul ns. sito alla voce segnalazioni-reclami, tutto quello che ritenete un disservizio, disagio, miglioramento, modifica, incentivazione, ritardo, soppressione, mancati annunci, abusi, per cercare di creare una rete tra noi pendolari e per conoscere quanto avviene giornalmente sul treno che ognuno di noi adopera per il proprio spostamento.

Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione e per l'apporto che ognuno di noi potrà dare per cercare di migliorare il servizio ferroviario.

Cordialità
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari

Trenitalia annuncia tagli del 20% al trasporto ferroviario

Trenitalia nell’incontro di Palermo di ieri 8 ottobre 2009 ha fatto presente ai Comitati dei Pendolari intervenuti, che se non verrà siglato a breve il Contratto di Servizio, non potrà confermare l’offerta attuale di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio a tutta l’offerta di trasporto ferroviario siciliano del 20%.

Questa è la nostra denuncia e nel contempo chiediamo all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non ha sottoscritto il Contratto di servizio? Siamo seriamente preoccupati che questo ritardo nella firma del contratto, non pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile, in virtù del detto che: “chi tardi arriva male alloggia”.

Giosue Malaponti
Coordinatore - Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 7 ottobre 2009

Che fine ha fatto il Contratto di Servizio ferroviario in Sicilia?

Premesso che il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.

Prendendo spunto dal batti e ribatti della politica regionale e nazionale sul trasporto ferroviario in Sicilia, ci sorprendono le dichiarazioni dell’assessore regionale ai trasporti, Nino Strano, che da sei mesi si preoccupa di raccordarsi con il ministero dei trasporti, per il passaggio alla Regione dei servizi di trasporto regionale (Dlgs 422/97) e che da due mesi, ha pronto un piano per il miglioramento dei servizi, che consentirebbe una riduzione dei tempi di percorrenza, e un'ottimizzazione delle tratte, con partenze cadenzate ogni mezz'ora o ogni ora e che il piano in questione è stato già concordato con Trenitalia, e andrebbe a regime da gennaio 2010.

Abbiamo più volte chiesto un incontro al dirigente generale del dipartimento trasporti, avv. Giovanni Lo Bue, all’assessore Nino Strano, per conoscere nel dettaglio questo contratto, ma sino ad oggi conosciamo quanto appreso dai giornali, nessuno ci ha chiamati, nessuno ci ha presentato nulla e nessuno dal mese di gennaio ad oggi ci ha dato una risposta. Silenzio assoluto dalla Regione Siciliana.

Non è concepibile che il piano, che la regione dice di avere già pronto sui trasporti, non venga presentato prima della firma definitiva, secondo quanto prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07, ai maggiori fruitori del servizio, in questo caso i comitati dei pendolari, le associazioni dei consumatori, così come è avvenuto in Liguria, Lombardia, Lazio, Campania, etc., che già hanno sottoscritto, da alcuni mesi, i relativi contratti di servizio.

Che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che l’assessore ai trasporti ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre? Perché in quella data non ha sottoscritto il Contratto di servizio, prendendo un’altra settimana di tempo?

Desidero fare presente all’assessore Strano, che è trascorso un mese esatto dall’incontro di Roma, e il contratto di servizio, giace nei cassetti dell’assessorato, ancora in via di definizione.

Siamo seriamente preoccupati che questo ritardo nella firma del contratto, non pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile, in virtù del detto che: “chi tardi arriva male alloggia”.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

lunedì 7 settembre 2009

Tpl, in Sicilia la concorrenza è un optional - QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo

“Esiste una difficoltà di interlocuzione - afferma Giosuè Malaponti, coordinatore del Comitato Pendolari Me-Ct-Sr - che spinge gli enti territoriali, come la Regione, a scegliere di privilegiare le proprie aziende locali rinunciando alle sinergie e a quell’integrazione che sarebbe la scelta più efficace per garantire una mobilità soddisfacente”.

martedì 1 settembre 2009

L’arretratezza infrastrutturale corre sui binari della Sicilia

I collegamenti ferroviari ad alta velocità andranno da Torino a Salerno dal cambio orario del 12 dicembre 2009, questo è l’annuncio da parte dell’amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti, dal Meeting di Rimini di qualche giorno fa. Questo annuncio dovrebbe far riflettere e arrossire tutta la nostra deputazione siciliana, mentre dovrebbe far pensare e correre ai ripari i Siciliani, in considerazione del fatto che la Sicilia anno dopo anno, viene sempre più isolata in materia di trasporto pubblico ferroviario da parte di Trenitalia e tagliata fuori dagli investimenti infrastrutturali ferroviari da Rete ferroviaria Italiana. Mentre l’Italia del centro nord corre sui binari dell’alta velocità, la Sicilia corre sui binari della lentezza infrastrutturale e su opere che da oltre quarant’anni non hanno ancora visto il loro completamento e mi riferisco alla dorsale tirrenica Palermo-Messina ed alla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa. Cosa ha fatto e/o cosa sta facendo la classe politica siciliana per ridurre questo enorme gap infrastrutturale tra nord e sud? Chiedo inoltre, ai nostri politici siciliani se hanno mai viaggiato su un treno regionale e/o su un treno a lunga percorrenza? Sicuramente mai, viste le condizioni. Desideriamo cogliere l’occasione per invitare il presidente della regione On. Raffaele Lombardo, l’assessore regionale ai trasporti sen. Nino Strano, il direttore generale del dipartimento regionale trasporti avv. Giovanni Lo Bue a viaggiare su un treno regionale, assieme a noi pendolari, per rendersi conto di persona in quale stato il cittadino-utente siciliano è costretto a viaggiare. Non è concepibile immaginare un territorio meraviglioso che tutto il mondo ci invidia in questo stato di arretratezza infrastrutturale e siamo convinti che a salvare la Sicilia non siano utili solo le campagne internazionali di promozione-turistica per attrarre flussi ma, un’attenta programmazione e realizzazione di infrastrutture viarie e ferroviarie a breve e a medio termine e di una mobilità sostenibile regionale basata non sull’offerta ma sulla domanda da parte dell’utenza.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

martedì 21 luglio 2009

Quello che abbiamo da dire sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia

Si è svolta 1l 18 giugno nella sede del Dipartimento Trasporti una riunione, presieduta dal Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue, con i vertici di RFI e Trenitalia per mettere a punto e condividere la nuova offerta di servizi ferroviari regionali previsti a breve e medio periodo.
Alla riunione hanno preso parte, assieme ai responsabili di settore del Dipartimento, Dott. Ignazio Coniglio e Dott. Antonio Grasso, l'Ing. Pasquale Ventrella e l'Ing. Alessandro Andrei (RFI - Direzione Centrale Movimento), l'Ing. Maurizio Mancarella (RFI - Direzione Commerciale Centrale), il Dott. Stefano Carollo (Responsabile Trenitalia Sicilia) ed il Dott. Fabio Lo Sciuto (Trenitalia - Direzione Sicilia). Dopo una articolata discussione i partecipanti hanno approvato un primo progetto che riguarda le linee fondamentali che caratterizzeranno la prossima offerta di RFI e Trenitalia. L'offerta, basata su una nuova concezione capace di essere facilmente individuata dagli utenti in modo da raccoglierne il consenso, si può dividere in tre periodi per quanto riguarda la realizzazione. L'offerta approvata è stata presentata alla stampa martedì 14 luglio 2009.
Questo è quanto emerso sulla stampa dell'approvazione di tale offerta, tutto il resto è top secret.
Dal resoconto appreso dai giornali, dobbiamo trarre alcuni importanti elementi di riflessione:
- E’ necessario che la Regione inviti a partecipare tutti i soggetti interessati ed a coordinare il dialogo tra tutti i diversi soggetti, ivi compresi i Pendolari, che sono i veri destinatari del servizio, ascoltando le loro istanze e proposte;
- Il Contratto di servizio non può prescindere dalla richiesta di precise garanzie circa l’adeguatezza del servizio fornito. Le penali in caso di inadempienza devono essere tali da scoraggiare qualunque furbesco eccessivo ribasso in fase di offerta, attuato al solo scopo di chiudere il contratto;
- La chiusura del Contratto di servizio non può avvenire a qualunque prezzo: servono garanzie precise e noi chiediamo che una parte del corrispettivo (tra il 10 e il 20%) sia legato ai risultati raggiunti in termini di diminuzione di tempi di percorrenza, puntualità, pulizia, numero effettivo di passeggeri trasportati, soddisfazione utenza, comfort, informazioni tempestive all'utenza, area particolarmente critica di Rete Ferroviaria Italiana, e di prevedere un miglioramento generale, con un'attenzione particolare per i pendolari, che sono utenti sistematici dei treni, in base a precisi parametri quantificabili e misurabili.
Questo è un passaggio, che riteniamo di fondamentale importanza, poiché se Trenitalia afferma di essere un'impresa competitiva, lo dimostri dunque nei fatti, impegnandosi davvero a migliorare il servizio da subito;
- La Carta dei Servizi può essere lo strumento per quantificare i parametri premianti, per questo è importante poter collaborare attivamente con il dipartimento trasporti della regione secondo quanto già prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07.
La recente conversione in legge del Decreto Legge n. 5 del 10 febbraio 2009, pubblicato nella G.U. n. 34 dell'11 febbraio 2009, contiene un passaggio molto preoccupante, ossia:
“Al fine di garantire l'efficace pianificazione del servizio, degli investimenti e del personale, i contratti di servizio relativi all'esercizio dei servizi di trasporto pubblico ferroviario comunque affidati hanno durata minima non inferiore a sei anni rinnovabili per altri sei, nei limiti degli stanziamenti di bilancio allo scopo finalizzati”. Con questo, qualsiasi ipotesi di liberalizzazione del trasporto regionale è rinviata al 2021.
La domanda però è sempre la stessa: Trenitalia fa servizio pubblico o fa business?
La nostra preferenza la conoscete… noi siamo dell’idea che a questa domanda più che l'A.D. Di Trenitalia Moretti, deve rispondere la politica… in fondo non è Moretti che fa i Decreti Legge e le Leggi.
Ecco perché chiediamo garanzie prestazionali e assicurazioni circa il concreto miglioramento del servizio. Solo se verranno imposti parametri numerici e misurabili e la Regione avrà modo di esercitare un potere di controllo, subordinando al raggiungimento dei risultati i pagamenti del corrispettivo, si potrà sperare in un concreto miglioramento del servizio.
Viceversa, al danno anche la beffa per i pendolari e i Siciliani.
Concludiamo, sperando che la partita si gioca sul Contratto di Servizio e sulle condizioni che la Regione riuscirà a ottenere in termini di quantificazione dei risultati raggiunti.
Noi saremo vigili sull’andamento della vicenda, e non mancheremo di dare il nostro contributo, come sempre abbiamo fatto con la direzione regionale di Trenitalia, e confidiamo sull’aiuto di tutti in questa delicatissima partita, dove si gioca buona parte del futuro del trasporto pubblico ferroviario della nostra Regione, che non è e non sarà “una svolta epocale”, ma quanto la Sicilia ed i Siciliani si aspettano e meritano da anni.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - OMITATO PENDOLARI SICILIANI
http://www.comitatopendolari.it/

giovedì 16 luglio 2009

I Pendolari Siciliani sul Contratto di Servizio... questo illustre sconosciuto

I Pendolari Siciliani sul Contratto di Servizio... questo illustre sconosciuto
È pendolare, giocoforza, chi per motivi di lavoro, studio o altro ha deciso di utilizzare il mezzo pubblico “treno” ecologico per eccellenza. Su e giù dai treni ogni giorno della settimana, se ne fa un'esperienza invidiabile. E se all'inizio il pendolare sopportava ritardi, vagoni freddi, guasti a porte di salita e discesa, e quant’altro, da un po’ di tempo invece è subentrata la rabbia ed infine la voglia di denuncia. Così, la maggior parte dei pendolari italiani, si è schierata contro i disservizi delle Ferrovie dello Stato. Nelle cronache di questi ultimi mesi, si nota, la battaglia intrapresa in tutt’Italia dal mondo del pendolarismo, per la maggior parte regolari abbonati che usano il treno quotidianamente per spostamenti dettati da ragioni di studio o di lavoro. Tutti i pendolari delle varie regioni avranno certamente firmato petizioni nelle quali si chiede a Trenitalia e Rfi una "maggior tutela, correttezza ed attenzione nei confronti dei viaggiatori stanchi dei ripetuti ritardi, delle continue soppressioni di treni, di un servizio carente, di un comfort inesistente e di una scarsa o inesistente manutenzione che procura disagi alla gente, per la mancata climatizzazione delle carrozze, oppure perché bisogna viaggiare in piedi, e che in molte occasioni procura danni, per la perdita di coincidenze a causa dei continui ritardi con il conseguente arrivo in ritardo nei luoghi di studio o di lavoro. E’ ora che le Ferrovie riconoscano la possibilità del rimborso qualora il treno ritardi e quando, invece, si tratta di ritardi cronici invitiamo la direzione di Trenitalia a voler monitorare le cause, di fare la voce grossa con Rfi che gestisce il movimento dei treni, e se è il caso di modificare l'orario, in modo tale che i passeggeri siano messi nella condizione di scegliere un'eventuale alternativa.
Una denuncia va fatta nei confronti dei nostri rappresentanti politici regionali e nazionali, di entrambi gli schieramenti, che non hanno sino ad oggi portato avanti una politica efficiente ed efficace in materia di trasporto pubblico e di infrastrutture nelle sedi romane del Parlamento. Da oltre quarant’anni si parla di migliorare le principali infrastrutture viarie e ferroviarie siciliane, ma come ogni anno vengono fatti i vari proclami sulle testate dei quotidiani siciliani dandoci il ben servito su opere che la politica certamente non vuole portare avanti visti i risultati di un Italia a due o più velocità.
Nel panorama ferroviario nazionale la regione Sicilia si trova all’8° posto, dopo Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania, per la lunghezza complessiva dei binari, ed al 5° posto per le linee ferroviarie in esercizio dopo Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, mentre è al 16° posto con 169 km. (12%) di linea a doppio binario su 1378 km. a seguire Sardegna, Molise, Basilicata e Valle d’Aosta. (dati rilevati dal sito di Rete Ferroviaria Italiana aggiornato a gennaio 2009).
Desidero fare presente, al Direttore Generale dei Trasporti, avv. Giovanni Lo Bue, che della materia ferroviaria, ormai sappiamo quasi tutto quello che c'è da sapere e che occorre dare e fare una attenta ed adeguata programmazione dei servizi ferroviari nell’ambito di ciascuna provincia. Si rende necessario, tra l’altro, realizzare degli investimenti per il rinnovo del materiale rotabile, allo stato attuale, troppo vetusto. Se l’obiettivo del governo regionale è siglare l'accordo in tempi brevissimi”, così come ha dichiarato il Vicepresidente della Regione siciliana e Assessore ai Trasporti, Avv. Giambattista Bufardeci, l’obiettivo per noi pendolari è quello di essere parte attiva in uno strumento che ci vede allo stesso tempo protagonisti e maggiori fruitori, poiché non avrebbe sicuramente senso la definizione di uno strumento così importante, se lo stesso, verrebbe realizzato solamente da chi deve vendere un servizio e da chi invece lo deve acquistare nell’interesse di tutti i siciliani che da anni lo attendono. Per questi motivi ritengo doveroso ed opportuno che l'offerta di trasporto prevista nel Contratto di Servizio prima della stesura finale e della definitiva approvazione, venga sottoposta ai rappresentanti dei comitati dei pendolari siciliani, per l’apporto che gli stessi potranno dare alla realizzazione di uno strumento che potrebbe essere, per la prima volta, a misura del pendolare e perché no di tutti i siciliani. E' opportuno che il dipartimento trasporti regionale, la direzione territoriale di Trenitalia e i Comitati Pendolari, ognuno per la propria parte di competenza concorrano alla realizzazione dello strumento di trasporto, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di garanzie dei servizi pubblici, e della qualità degli stessi che è regolata da:
Artt. 3 e 16 della Costituzione italiana;
Art. 8 Trattato di Maastricht;
D.P.C.M. 27 gennaio 1994 recante "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici";
Art. 2 del decreto-legge 12 maggio 1995, n. 163 convertito in legge 11 luglio 1995, n. 273 recante "Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni";
D.P.C.M. 19 maggio 1995 che individua i settori di erogazione dei servizi pubblici per l'emanazione degli schemi generali di riferimento;
D.P.C.M.30 gennaio 1997;
D.P.C.M. 30 dicembre 1998 recante "Schema generale di riferimento per la predisposizione della carta dei servizi pubblici del settore trasporti";
Se da una parte la normativa vigente ci da l'opportunità di intervenire e di partecipare alla realizzazione di un servizio pubblico, qual'è il Contratto di Servizio, dall'altra non si capisce perchè, né la figura preposta alla realizzazione di tale strumento, quella del direttore generale, che sta portando avanti le trattative con Trenitalia, non abbia ancora chiamato al tavolo della concertazione i vari Comitati Pendolari Siciliani; né la figura politica dell'assessore regionale ai trasporti, ha ritenuto opportuno dare voce ai vari comitati, in considerazione del fatto che nelle altre regioni italiane, gli assessori regionali, si sono seduti attorno ad un tavolo ed assieme ai pendolari, hanno pianificato l'offerta di trasporto rendendola quanto più possibile a misura dell'utenza.
Non vorremmo trovarci di fronte ad un nuovo strumento che, anziché migliorare le condizioni di trasporto, renda ancor di più difficile la vita a noi pendolari ed ai Siciliani.
Non è possibile che si spendano soldi pubblici e parliamo di 130 milioni di euro l'anno, senza sentire cosa hanno da proporre i maggiori fruitori, quali i pendolari, del trasporto ferroviario. Non è possibile che in Sicilia i nostri rappresentanti politici cavalchino sempre e solo la politica del fare, e del fare a tutti i costi e non la "Politica del Saper fare".
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

lunedì 6 luglio 2009

Richiesta incontro Comitati Pendolari Siciliani per il Contratto di Servizio

Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo fax 0917075199
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Giambattista Bufardeci fax 0917078098
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Avv. Giovanni Lo Bue fax 0917078098
Agli Organi di stampa
Oggetto: Richiesta incontro Comitati Pendolari relativo al “Contratto di Servizio”.-
Quale coordinatore dei pendolari della fascia ionica Messina-Catania-Siracusa, ho il piacere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana sta per la prima volta realizzando deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti.
E’ giusto, a mio avviso, che si pongano le basi per la realizzazione di uno strumento efficiente ed efficace nella prospettiva di essere tenuti in considerazione come utenza pendolare, e perché no, poter collaborare per concorrere ed individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e di sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione di più modi di trasporto.
Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario, si basino sull’orario di trasporto per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario, quindi è necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali ed annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
La mia richiesta, nella qualità di rappresentante dell’utenza del servizio ferroviario, è quella di rendere partecipi i Comitati dei pendolari siciliani, iscritti nella Carta dei Servizi di Trenitalia, alla valutazione dell’offerta presentata da Trenitalia, in considerazione del fatto che in questi ultimi anni abbiamo collaborato con la Direzione regionale di Trenitalia che ha nella propria “Mission” la centralità del “Cliente” nell’attività ferroviaria e di voler considerare la possibilità di inserire un nostro rappresentante nella Consulta regionale dei trasporti.
Oggi, alla luce del “Contratto di Servizio” che si sta per realizzare, ritengo utile che il Dipartimento regionale dei Trasporti, si avvalga della collaborazione dei vari Comitati Pendolari, iscritti nella Carta dei Servizi di Trenitalia, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico, per la realizzazione di un servizio di trasporto pubblico ferroviario più a misura dell’utenza.
Nell’attesa di un Vs. cenno, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari Siciliani
www.comitatopendolari.it

martedì 3 marzo 2009

Sicilia sempre più penalizzata

Sicilia sempre più penalizzata
L’entrata in esercizio dell’Alta Velocità tra Milano e Bologna, rischia di deformare la percezione della reale situazione nella quale si trova oggi l’intero sistema ferroviario italiano ed in questo caso quello siciliano. Dal danno arrecato per la totale assenza di investimenti infrastrutturali, alla beffa per il continuo taglio di treni a lunga percorrenza tra nord-sud e del totale quasi abbandono delle merci.
Le nostre linee sono sempre più disastrate e fatiscenti, mentre si ha il coraggio di dire che grazie all'Alta Velocità il Paese è più moderno ed avanzato. In questi ultimi anni quasi tutti gli investimenti sono stati fatti su pochi costosissimi progetti, anziché sulla capillarità della rete, per dare una grande opportunità a tutti i segmenti produttivi.
I siciliani, anch’essi cittadini italiani sono costretti a subire da troppo tempo le conseguenze di questa condizione: ritardi, soppressioni, sporcizia, aumenti tariffari e i continui tagli del servizio offerto a media e lunga percorrenza in termini di trasporto di persone e di merci.
È compito della Stato rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico, limitandone di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Tutti i cittadini, così come recita l’art. 3 della Costituzione Italiana, hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
http://www.comitatopendolari.it/

venerdì 16 gennaio 2009

Salta l'accordo con la Regione Siciliana, confermati i tagli dal 1 febbraio

Incontro Pendolari Siciliani - Direzione Regionale di Trenitalia.
Salta l’accordo con la Regione Siciliana per il Contratto di Servizio,
Trenitalia conferma i tagli al trasporto ferroviario a partire dal 1 febbraio 2009
Salta l’accordo raggiunto tra l’Assessorato regionale ai trasporti e la Direzione Regionale di Trenitalia per il Contratto di Servizio del trasporto ferroviario in Sicilia. Trenitalia. Ecco quanto è emerso nell’incontro di giovedì 15 gennaio in un primo momento, Trenitalia, aveva sospeso i tagli al servizio sino al 28 febbraio 2009, in base alle intese con l’assessorato regionale ai trasporti.
Alla fine dell’incontro l’amara sorpresa. L’Assessorato regionale ai trasporti aveva fatto marcia indietro sulle intese con la Direzione di Trenitalia. A questo punto Trenitalia, saltato l’accordo per il mancato acquisto di una parte dell’offerta ferroviaria conferma i tagli. In una prima fase a partire dal 1° febbraio pari al 5% dell’offerta, perdurando lo stato di incertezza sui fondi disponibili per il finanziamento del trasporto ferroviario regionale siciliano è già in progettazione un ulteriore intervento di riduzione dell'offerta pari al 10% a partire dal 14 giugno 2009.
Questa è la nostra denuncia, occorre, nell’immediatezza il recepimento da parte dell’Assemblea Siciliana del Dlgs 422/97 che demanda alle Regioni, la competenza in materia di trasporto pubblico, almeno per salvaguardare ed offrire nei confronti dei siciliani un trasporto pubblico efficiente ed efficace negato e da terzo mondo e garantire tutte quelle infrastrutture ferroviarie che la politica nazionale ci sta negando grazie alla complicità di tutta la classe politica siciliana.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari ME-CT-SR
http://www.comitatopendolari.it

giovedì 15 gennaio 2009

Incontro tra i Pendolari e Trenitalia

Oggetto: Incontro tra i Pendolari e la Direzione di Trenitalia.
Il Comitato Pendolari Me-Ct-Sr nella persona del suo Coordinatore Giosuè Malaponti, incontrerà domani 15 gennaio c.a. alle ore 11.00 presso la Galleria Collezioni d’Area a Palermo, assieme a tutti i comitati pendolari siciliani la Direzione regionale di Trenitalia. Nel suddetto incontro Trenitalia farà presente le modifiche all’offerta ferroviaria prevista a partire dal 1 febbraio c.a. conseguente al mancato recepimento del Contratto di Servizio da parte della Regione Siciliana.
I tagli previsti all’attuale offerta di trasporto pubblico, saranno a partire dal 10% in tutta la regione.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr
http://www.comitatopendolari.it/

venerdì 9 gennaio 2009

Tagli del 10% per il mancato accordo tra Regione Siciliana e Trenitalia

Al Signor Presidente della Regione Siciliana
On. Raffaele Lombardo fax 0917075111
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti
On. Giovanbattista Bufardeci fax 0917078089
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti
Dott. Vincenzo Falgares fax 0917078098
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Catania
On. Giuseppe Castiglione fax 095222265
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Messina
Dott. Giovanni Ricevuto fax 090715165
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Siracusa
On. Nicola Bono fax 093169323
Agli Organi di stampa
Oggetto: Mancato Contratto di Servizio tra la Regione Siciliana e Trenitalia sul trasporto ferroviario-Tagli del 10% del trasporto ferroviario in tutta la Regione dal 1 febbraio 2009.
E’ tempo di bilanci e di previsioni per il futuro, così come si legge negli articoli apparsi in questi giorni sul quotidiano La Sicilia.
Prendendo spunto da questi articoli, desidero sottoporre ai nostri rappresentanti politici (comunali, provinciali, regionali e nazionali) e all’opinione pubblica, la situazione attuale del trasporto ferroviario, che soffre di una cronica carenza di risorse sia da parte dello Stato sia da parte delle Regioni, che dedicano alle ferrovie solo le briciole del bilancio. Le Regioni, pur se responsabili, non disponendo delle necessarie risorse sono al traino delle decisioni centrali. Il dialogo con Trenitalia è d'altronde difficile a livello locale, e questa difficoltà di interlocuzione spinge gli enti territoriali (Regioni, Provincie) a scegliere di privilegiare le proprie aziende locali (trasporto su gomma), rinunciando alle sinergie e a quell'integrazione che sarebbe la scelta più efficace per garantire una mobilità soddisfacente.
Occorrono circa 120 milioni di euro per garantire e migliorare gli attuali, insufficienti, livelli di servizio dei treni regionali e Trenitalia si appresta a tagliare come minimo il 10 per cento del servizio a partire dal 1 febbraio 2009. Il Governo ha stanziato 480 milioni di euro per il trasporto pubblico ferroviario da destinare a tutte le regioni, che daranno ossigeno per alcuni mesi e dopo? Non è possibile che in un settore così strategico come quello del trasporto pubblico si navighi a vista.
Le problematiche che desidero denunciare sono soprattutto la criticità verso la carenza di risorse destinate dalle amministrazioni per il trasporto ferroviario, e la richiesta di un cambio di orientamento molto deciso a livello di scelte di Governo: si inizi con il privilegiare il trasporto a media e breve percorrenza, riequilibrando le risorse già destinate alle infrastrutture.
Sono due milioni i pendolari che usano il treno, solo il 14,8 per cento dei 13 milioni che ogni giorno viaggiano per andare a lavorare. Secondo una ricerca del Censis sarebbero 7 milioni quelli che vorrebbero utilizzare il treno ma non possono per un’offerta insufficiente. Il rischio concreto è che piuttosto che incrementare l’uso del trasporto pubblico con vantaggi economici e ambientali per i lavoratori e per il Paese, aumenti invece l’utilizzo del mezzo privato già oltre il 70 per cento e con una spesa pro capite annua di oltre 2000 euro a fronte dei 7oo euro spesi per il treno.
Per questi motivi i pendolari di tutta Italia stanno rivendicando che il trasporto pubblico diventi una priorità assoluta nell’agenda del Governo. Una priorità strategica per l’economia del Paese e per la qualità di vita dei cittadini italiani, e, affinché vengano subito destinate al trasporto ferroviario le necessarie risorse per scongiurare il suo ridimensionamento.
Una denuncia va fatta nei confronti dei nostri rappresentanti politici regionali e nazionali, di entrambi gli schieramenti, che non hanno sino ad oggi portato avanti una politica efficiente ed efficace in materia di trasporto pubblico e di infrastrutture nelle sedi romane del Parlamento. Da oltre quarant’anni si parla di migliorare le principali infrastrutture viarie e ferroviarie siciliane, ma come ogni anno vengono fatti i vari proclami sulle testate dei quotidiani siciliani dandoci il ben servito su opere che la politica certamente non vuole portare avanti visti i risultati di un Italia a due o più velocità.
Ci auguriamo che la politica regionale e nazionale, colga ed utilizzi fattivamente l’ultima opportunità offerta dai fondi Fas e dei fondi europei 2007/2013, per realizzare finalmente tutte quelle infrastrutture di cui la Sicilia e i Siciliani hanno di bisogno.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari ME-CT-SR
http://www.comitatopendolari.it/

mercoledì 7 gennaio 2009

Trenitalia convoca i pendolari siciliani, per i tagli del 1 febbraio

Egregio signor Malaponti, ho il piacere di invitarla presso la galleria “Collezioni Area”, Piazzetta Monteleone 3, Palermo (alle spalle del palazzo delle Poste di via Roma), il giorno 15/01/2009 alle ore 11.00, dove si terrà un incontro con tutti i pendolari della Sicilia per annunciare le modifiche dell’offerta ferroviaria, prevista a partire dal 01/02/2009, conseguente al mancato recepimento del Contratto di Servizio da parte della Regione Siciliana. Per raggiungere la sede dell’incontro potranno essere utilizzati, dalla stazione di Palermo Centrale, i bus della linea 101, 102 e 107, fermata davanti le Poste Centrali.
Cordialmente
Fabio Lo Sciuto
Tommaso Miranda
Trenitalia SpA
Divisione Passeggeri Regionale Direzione Regionale Sicilia Commerciale

giovedì 11 dicembre 2008

Alta Velocità, ma Sicilia sempre a binario unico

13 Dicembre 2008:
Alta Velocità, ma Sicilia sempre a binario unico
Il 13 Dicembre si inaugura la linea Alta Velocità Milano-Bologna. Ormai è noto che ben oltre il 90% dei viaggiatori usa il treno su piccole-medie distanze, cioè non si serve dell’alta velocità; per quel 10% che la userà si sono spese cifre enormi, per attrezzare le linee e comprare nuovi treni (oltre 50 miliardi di euro).
Affari per la gola di banche ed industriali che si avventano sulla torta ferroviaria per accaparrarsi fette migliori e guadagni, lasciando i debiti ai cittadini e ai lavoratori (come già fatto con Alitalia).
Per quel 90% di viaggiatori e pendolari, in Italia si è fatto ben poco per modernizzare e velocizzare le linee ferroviarie tradizionali, nulla in Sicilia, rimaste più o meno quelle di 30 anni fa.
Anzi, si è anche peggiorato con l’eliminazione dei binari per incroci e precedenze, disabilitazione di molte stazioni causando solo degrado, vetture e locomotive obsolete e insufficienti a garantire un servizio adeguato, binario unico. Ridotta manutenzione e scarsa pulizia completano il quadro.
I pendolari e i lavoratori delle ferrovie, questo stato di quasi abbandono e precarietà del trasporto ferroviario, fatto di continui ritardi, disservizi e soppressioni, lo vivono ogni giorno sulla propria pelle.

Sono stati spesi tanti soldi (pubblici) per poi sentir dire dall’amministratore delegato delle FS Mauro Moretti che le ferrovie faranno la concorrenza al trasporto aereo; nello stesso tempo si danno tanti soldi pubblici all’Alitalia per far concorrenza alle FS!
E dopo il danno anche la beffa: dal 14 dicembre, per far partire l’AV, si taglieranno in Italia servizi per i pendolari e si allungheranno i tempi di percorrenza (anche quest’anno, ma questa volta in maniera pulita e giustificata). Bel risultato !!! Bello soprattutto se si pensa al fatto che ci troviamo in Sicilia, dove l’alta velocità è un lontano miraggio. Più volte ho personalmente evidenziato presso la Direzione Trasporto Regionale di Palermo la necessità di rivedere gli orari ferroviari, anzi di ripristinarli ed allinearli a quelli vecchi di 10 o addirittura 20 anni fa, mi creda chi legge, migliori di quelli di oggi. L’ho fatto riportando l’esempio di 3 o 4 treni dai quali cominciare.
Indiscriminatamente, ogni anno vengono ritoccati gli orari dei treni, a turno tutti: si posticipano gli arrivi a destinazione al mattino (andata), e si anticipano le partenze alla sera (ritorno). Un danno per i pendolari, e per i lavoratori.
E in tutto questo movimento di minuti, in più o in meno, ci scappano quelli per l’allungamento di percorrenza, per giustificare i ritardi, sempre più frequenti, ed utili per rientrare negli standard dei livelli di qualità. Tutto così funziona. I conti tornano. La puntualità migliora. Bravi davvero i nostri dirigenti del Trasporto Regionale. Lo stesso Moretti, come fatto con se stesso, li definirebbe fenomeni.
Mentre si continua imperterriti a finanziare i progetti faraonici della TAV, si mascherano in tal modo aumenti dei biglietti ed abbonamenti, e si opera per eliminare altre migliaia di esperti ferrovieri, e lavoratori delle pulizie, imponendo infine un macchinista solo alla guida dei treni, alla faccia della sicurezza, della funzionalità e dell’efficienza del servizio!
Nonostante ciò, per fortuna, non mancano ad oggi capacità e impegno da parte del personale di Trenitalia. Per non riportare un esempio tanto lontano, venerdì 5 novembre, il treno 3890 proveniente da Siracusa è giunto puntuale alla stazione di Catania. Il capotreno alle 18,30 comunica tempestivamente a tutti i viaggiatori (tocca fare anche questo, visto che le stazioni non lo fanno) che a causa di un guasto a Catania Ognina, si partirà con qualche minuto di ritardo, e si scusa per il disagio. Si parte alle 18,45, ci fermiamo e ripartiamo dalle previste fermate con una rara perfezione temporale mantenendo pienamente il comfort, effettuiamo solo una breve sosta prima dell’ingresso a Fiumefreddo, e nemmeno alle 18,35 arriviamo a Santa Teresa di Riva, in ritardo sì, ma in soli 50 minuti di percorrenza record!
Fabrizio Gemelli
COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
e-mail info@comitatopendolari.it
sito internet www.comitatopendolari.it

giovedì 25 settembre 2008

Disservizi e disagi per le continue soppressioni dei treni in Sicilia

Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
C.a. Direttore Generale Avv. Vincenzo Falgares
Al Direttore di Trenitalia Stefano Carollo
Provincia Regionale di Catania
C.a. Sig. Assessore ai trasporti Ottavio Vaccaro
C.a. Mobility Manager della Provincia Ing. Vanni Calì
Alla Redazione dei quotidiani
La Sicilia
Il Giornale di Sicilia
La Gazzetta del Sud
La Repubblica
Alla Redazione Rai 3 Catania

Oggetto: Disservizi e disagi per le continue soppressioni dei treni in Sicilia.-

In riferimento all’incontro di lunedì 22 settembre con i vertici di Trenitalia alla stazione centrale di Catania desidero comunicare, quale coordinatore del Comitato pendolari Me-Ct-Sr, che in quell’occasione abbiamo illustrato gli enormi disagi che tutta l’utenza pendolare sta affrontando quotidianamente da almeno un mese e che ancora si protrarranno sino alla fine di ottobre, così come confermato da Trenitalia.
La direzione regionale di Trenitalia, sta cercando di fare il possibile per limitare i danni di questi disagi programmati accelerando i lavori di sistemazione dei rotabili.
La questione che più ci preme in questo momento e che abbiamo sottolineato all’assessore provinciale Ottavio Vaccaro, al Mobility Manager della provincia Ing. Vanni Calì ed ai vertici di Trenitalia è quella del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. Ci risulta che, con la venuta in Sicilia dell’A.D. Mauro Moretti per l’inaugurazione del sistema centralizzato di controllo su alcune relazioni di Palermo, sia stato presentato finalmente questo tanto sospirato contratto di servizio, essendo la Sicilia, l’unica regione a non averlo ancora fatto; attualmente dovrebbe essere in discussione con i vertici dell’assessorato regionale ai trasporti da ciò che ci conferma il Direttore regionale di Trenitalia, Stefano Carollo.
Noi del Comitato pendolari ci teniamo a ribadire come gli utenti del treno si basino sull’orario per effettuare scelte non solo di viaggio ma anche di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali ed annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
La nostra richiesta, in qualità di maggiori fruitori del servizio ferroviario, è di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario nella nuova programmazione 2008/2009; siamo in attesa di essere ricevuti dal Governo regionale per conoscere le strategie e la destinazione di risorse a favore del trasporto ferroviario regionale e di formalizzare un tavolo tecnico che veda oltre a Regione e Trenitalia anche una rappresentanza dei pendolari.
Auspico che vengano scongiurati tagli al servizio, per questo occorre che il Governo regionale si attivi con risorse sufficienti per realizzare un servizio più in linea con le esigenze del territorio.
Da tempo speriamo che sia l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie.
Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Resta una domanda inquietante: cosa si è fatto e cosa si sta facendo per soddisfare questa crescente domanda di mobilità pubblica in Sicilia? Risposta: nessun contratto di servizio e si tagliano risorse al trasporto pubblico!
Ci auguriamo che presto ci si renda conto dell’urgenza di impostare una seria politica di rilancio del trasporto pubblico, che resta una priorità regionale.
Ci auguriamo, inoltre, l’adozione immediata di un complesso di iniziative che puntino ad un rapido superamento di questo stato di disagi, con un rigoroso impegno del Governo regionale e di Trenitalia per il rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia.
E’ auspicabile che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Infine, desidero, comunicare che stiamo programmando un’assemblea dei pendolari siciliani alla stazione di Palermo, Messina e Catania per il 2 ottobre c.a.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

sabato 19 luglio 2008

Lettera aperta al Presidente della Regione Siciliana

Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo fax 0917075111
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Giovanbattista Bufardeci fax 0917078089
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Dott. Vincenzo Falgares fax 0917078098
Al Presidente della Provincia Regionale di Catania On. Giuseppe Castiglione fax 095222265
Al Presidente della Provincia Regionale di Messina Dott. Giovanni Ricevuto fax 090715165
Agli Organi di stampa

Illustrissimo Signor Presidente
E’ tempo di bilanci e di previsioni per il futuro, così come si legge negli articoli apparsi in questi giorni sul quotidiano La Sicilia.
Di anno in anno ci chiediamo se sarebbe l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie. Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, e in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Oggi la vita è caratterizzata dalla mobilità: quotidianamente ci si sposta per andare al lavoro, a scuola, all’università, per svago e cultura e per mille diverse necessità.
Si può dire a buon diritto che la mobilità è una condizione di vita dell’uomo moderno, tanto da assumere una rilevanza sociale ed economica.
Ultimamente il trasporto ferroviario è stato al centro di numerose polemiche che ne hanno messo in discussione la valenza sociale, quale servizio reso al cittadino per garantirgli il diritto ad una mobilità economica, ecologica ed efficiente.
Il trasporto pubblico dovrebbe essere considerato come un asse di spesa su cui la Regione Siciliana dovrebbe centrare il suo impegno alla luce delle difficoltà economiche che, anche a causa del caro-trasporti, interessano fasce sempre più consistenti di cittadini.
Occorre mettere in rilievo come gli utenti del treno si basino sull’orario ferroviario per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario.
E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore e che, inoltre, tutte le variazioni stagionali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
Le richieste che facciamo al Presidente della Regione Siciliana sono: la prima di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario almeno fino alla fine del 2008; la seconda di richiedere al Governo, sulla nuova Finanziaria, la destinazione di risorse a favore del trasporto regionale e di formalizzare un tavolo a tre, Regione, Governo e Trenitalia per ottenere adeguamenti finanziari per il 2009.
In qualità di coordinatore dei pendolari colgo l’occasione per sottolineare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Anche la situazione economica sfavorevole, l’aumento dei costi di trasporto privato, rendono il sostegno del trasporto pubblico una vera e propria priorità.
Desideriamo conoscere le strategie del Governo siciliano circa il mantenimento del servizio nel 2008 e auspichiamo che vengano scongiurati in futuro i tagli al servizio che più volte sono stati paventati.
Per questo occorre che il Governo, regionale e nazionale, si attivi con risorse sufficienti dato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente di fatto al Pubblico, e se è vero che la forma giuridica scelta ne impone, giustamente, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia, la sua mission precipua è tuttavia quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, e questo aspetto va sempre tenuto nella massima considerazione.
E' necessario l'aiuto di tutti gli Enti, nella consapevolezza che lo sviluppo ed il benessere dei territori governati passa anche (e passerà sempre più in futuro) attraverso una politica della mobilità capace di sostenere in modo incisivo le dinamiche socio-economiche.
Quindi è giusto, a nostro avviso, che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

venerdì 23 novembre 2007

Un Sistema di trasporto più vicino alle esigenze dei Pendolari

Fiumefreddo di Sicilia 23 novembre 2007

Mi corre l’obbligo fare presente quanto segue:
Abbiamo chiesto più volte all’Assessorato Regionale ai Trasporti un incontro per discutere sulla pianificazione di alcune relazioni ferroviarie e per dare diversi suggerimenti per quanto concerne noi pendolari, ma a tutt’oggi nessuno ci ha mai sentito o, perlomeno, incontrato per ascoltare cosa avevamo da dire ad eccezione della Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia che ringraziamo per la disponibilità accordataci e con la quale abbiamo collaborato per cercare di realizzare un trasporto regionale più a misura del pendolare.
Ho chiesto, personalmente, un incontro al Direttore Generale dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, Avv. Vincenzo Falgares, per cercare di offrire la nostra collaborazione visto che la terza componente essenziale in materia di trasporto pubblico, oltre all’Assessorato Regionale ai Trasporti ed a Trenitalia, è quella dell’utenza in generale e nel particolare quella dei pendolari. Molti potranno essere i correttivi da apportare per migliorare il funzionamento delle ferrovie siciliane, almeno nelle fasce orarie, 6/9 e 17/19 di maggiore flusso di viaggiatori. Occorre inoltre, sempre secondo noi, impiegare al meglio le risorse del piano di ammortamento in Km/treno relative all’acquisto dei treni Minuetto.
Per un servizio pubblico quale è il trasporto ferroviario occorre che venga rispettato il diritto alla trasparenza, cosa che ci è stato tolto con l’oscurazione del sito di R.F.I. , Rete Ferroviaria Italiana, http://pic.rfi.it/indexflash.htm-Mercurio-Posizione Treno, dove chiunque e da qualsiasi parte d’Italia era possibile inserire in una pagina di ricerca il numero del treno di interesse ed ottenere in tempo reale l'informazione sull'andamento di detto treno. Non solo l’informazione reale sulla marcia del treno, ma si poteva verificare la veridicità degli orari di percorrenza in termini di puntualità o di ritardi, preparando all’occorrenza degli appositi grafici. In ogni caso, in barba a quanto dichiarato nella Carta dei Servizi ed alle norme sulla trasparenza che dovrebbero emergere da un servizio “pubblico” nei confronti dell’utenza, dal 21 ottobre 2004 ci è stata tolta questa unica e sola possibilità di trasparenza e di riscontro. Inutile ricordare che in altri paesi (Svezia e Svizzera, ad esempio, dove peraltro i ritardi sono eventi eccezionali, e non la norma come in Italia) esistono siti web che forniscono molte più informazioni di quelle di cui noi ci accontentiamo. Ci chiediamo qual è la trasparenza e la libera consultazione da parte del cittadino-utente dei dati sulla circolazione ferroviaria? Riteniamo che la riattivazione di Mercurio debba garantire quel rispetto delle norme sulla trasparenza di un servizio di trasporto ferroviario ancora “PUBBLICO” dato che nel Gruppo Ferrovie dello Stato, R.F.I. Spa, Rete Ferroviaria Italiana, altro non è che il Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, mentre TRENITALIA è l’impresa di trasporto deputata ad erogare servizi per la mobilità di persone.
Noi del Comitato Pendolari Me-Ct-Sr abbiamo realizzato due questionari relativi alla puntualità, ai comfort ed all’efficienza del servizio ferroviario, sia a bordo che nelle stazioni, nella relazione Catania-Messina, il primo a marzo/aprile 2001 con circa 600 contatti ed il secondo a marzo/aprile 2005 con circa 1200 contatti. Ma quasi certamente nessuno li avrà presi in considerazione.
Quali sono i riscontri ai piani annuali della customer satisfaction presentati da Trenitalia, dato che in Sicilia Trenitalia, senza il contratto di servizio con la Regione Siciliana è controllore di se stessa? E quali i controlli attuati dalla Regione Siciliana sul servizio di trasporto ferroviario? Premesso tutto quanto, speriamo in una presa di posizione affinché vengano ripristinate le condizioni di trasparenza e tutelato quel diritto all’informazione che certamente ci spetta e di cui siamo stati impropriamente privati.
E’ necessario, infine, a questo punto effettuare in fretta il Contratto di Servizio e la Carta del Passeggero tra la Regione Siciliana e Trenitalia, visto che l’Assessorato Regionale ai Trasporti ha già approvato, sotto i dettami del decreto legislativo 422/97, il Piano Direttore dei Trasporti ed i Quattro Piani Attuativi (ferroviario, aereo, marittimo e stradale).
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

martedì 10 gennaio 2006

Il Dipartimento Regionale dei Trasporti risponde sui disservizi

Regione Siciliana Assessorato del Turismo e delle Comunicazioni e dei Trasporti
Dipartimento Trasporti e Comunicazioni - Servizio n. 4 “Trasporto Ferroviario”
Via Notarbartolo, 11 – 90141 PALERMO

Prot. n. 07 del 10.01.2006

OGGETTO: DISSERVIZI DEL TRASPORTO FERROVIARIO REGIONALE.

Egregio Sig. Malaponti,
faccio seguito al contenuto di una nostra recente telefonata e a quanto prospettato con un suo Rapporto-denuncia del 15 novembre 2005, sottolineando quanto segue:
Relativamente alla prima questione sollevata, quella dell’ammissione gratuita sui treni del servizio regionale di FS Spa degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, non posso che ribadirLe quanto ho già avuto modo di rappresentare, e cioè, che la concessione di tale beneficio, diversamente da quanto avviene in altre realtà istituzionali regionali del Paese, al momento non è possibile attuarla in Sicilia, non essendo la nostra Regione titolare di alcun rapporto contrattuale (Contratto di servizio pubblico) con la Società di trasporto Trenitalia del Gruppo F.S. inteso a disciplinare gli aspetti commerciali e finanziari dell’erogazione del servizio ferroviario in ambito regionale e locale.
In atto, infatti, i soggetti di tale rapporto continuano ad essere, per quanto concerne la produzione dell’offerta ferroviaria in Sicilia, la Società Trenitalia – da un lato – e il competente Ministero – dall’altro.
Per cui, è a quest’ultimo che dovrebbe essere prospettata la questione della gratuità che implica – in ogni caso – come è intuitivo, il riconoscimento alla Società Trenitalia di una compensazione finanziaria per mancati introiti tariffari che la Regione, per quanto sopra detto, non può assicurare.
Quanto all’altro problema sollevato con la già menzionata nota del 15 novembre u.s., e cioè quello relativo alla situazione davvero paradossale che si è venuta a determinare sulla linea Catania-Caltagiorne-Gela dove le percorrenze dei treni attuali, rispetto a quelle in vigore nel 1996, hanno registrato un’incomprensibile dilatazione, Le comunico che stando ad informazioni in merito direttamente assunte dallo scrivente presso le competenti strutture tecniche della Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia è stato assicurato che, con l’attivazione del nuovo orario dei servizi viaggiatori – a far data dal 11 dicembre u.s. – sarebbero state impiegate, nella composizione dei treni serventi la relazione suddetta automotrici più moderne del gruppo 668 – serie 3000. Queste ultime, come Lei certamente saprà, hanno una motorizzazione più potente rispetto alle unità fino a quella data impiegate della serie 1600, che dovrebbero pertanto assicurare prestazioni più brillanti in grado quindi di riportare quanto meno le percorrenze a quelle del 1996; tutto ciò in attesa dell’arrivo di altri “Minuetto” a trazione diesel da potere impiegare sulla linea in discorso.
Infine, vorrei rassicurarLa che comunque tutta la problematica del trasporto locale di Trenitalia in Sicilia - che va assumendo in quest’ultimo periodo sfaccettature diverse in quanto le anomalie che ogni giorno si riscontrano vanno dalla soppressione di convogli, ai ritardi nella marcia degli stessi, alle carenze igieniche del materiale rotabile, alle composizioni decurtate, all’allungamento dei tempi di percorrenza – sarà oggetto di specifici Tavoli tecnici che il nuovo Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Trasporti con i Responsabili della Direzione Regionale di Trenitalia in forza dei poteri derivanti alle Regioni dall’art. 9 comma 3 e 4 del nuovo Contratto di Servizio pubblico con lo Stato nonché di quelli più diretti di controllo e verifica scaturenti dall’Accordo procedurale attuativo del 15 aprile 2004 relativo all’Acquisto dei Minuetti con fondi dell’Amministrazione regionale.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 4/TR. - (Dott. Ignazio Coniglio)