mercoledì 29 aprile 2020

La Regione risponde al Comitato Pendolari Siciliani e convoca per il 30 aprile una video conferenza

Si fa riferimento alla mail del 11 aprile u.s del sig. Gemelli del Comitato in indirizzo ed alle precedenti mail del 16 e 19 marzo u.s., nonché alla nota del 21 aprile dello stesso Comitato tutte aventi per oggetto, in qualche caso anche con toni polemici, i provvedimenti di rimodulazione dell'offerta conseguenti all'emergenza sanitaria COVID
19 nonché la richiesta di chiarimenti sulle modalità di rimborso ed indennizzo degli abbonamenti non fruiti per la cessazione dei servizi.
Se da un lato tali rimostranze risultano assolutamente comprensibili, considerati i notevoli disagi che gli utenti pendolari subiscono quotidianamente nell'attuale situazione emergenziale e la preoccupazione per i servizi che saranno ripristinati con l’annunciata ripresa, dall’altro appare necessaria una maggiore comprensione per le difficoltà che gli addetti ai lavori in questo particolarissimo momento si trovano ad affrontare per garantire, nel rispetto dei vincoli e delle difficoltà imposti dall’emergenza sanitaria, i servizi minimi necessari.
Occorre rilevare che fin dall'inizio dell’attuale emergenza la Regione, committente del servizio ferroviario, e Trenitalia, gestore dello stesso, hanno adottato un piano condiviso di razionalizzazione dei collegamenti ferroviari.
Lo stesso, avviato con primi provvedimenti operativi dal 12 marzo 2020, ha avuto una evoluzione strettamente correlata alle misure straordinarie adottate dal Governo nazionale e dalla Regione Siciliana stessa per il contenimento dell’epidemia.
Le progressive riduzioni dell'offerta operate fino all'attuale livello (circa un quarto dei treni programmati nel giorno feriale medio e concentrati, soprattutto, nelle fasce pendolari) hanno perseguito l'obiettivo di garantire, comunque, i livelli essenziali minimi di servizio e tenendo in debita considerazione:
·         la drastica riduzione della mobilità studentesca/pendolare, in ragione dei provvedimenti di chiusura di scuole e attività lavorative;
·         l’effettiva (e marcatamente ridotta) frequentazione rilevata quotidianamente a bordo treno;
·         le esigenze di spostamento residue in fascia pendolare.
Nessun “criterio sconosciuto” è stato adottato nelle suddette scelte nè, tantomeno, è esistita alcuna volontà di “nascondere una vera e propria interruzione del pubblico servizio”!
La revisione dell’offerta è stata concertata nei tempi e nei modi con la Direzione regionale di Trenitalia ed affinata anche alla luce delle istanze pervenute dal territorio per il tramite dei Comitati dei Pendolari, con una costante e speciale attenzione a garantire la mobilità degli operatori sanitari.
A titolo di esempio basti citare le variazioni apportate in itinere, in concreto riscontro alla istanza ricevuta da codesto Comitato con mail del 16 marzo u.s., con la rimessa in esercizio dei treni R 3865 e R3872 inizialmente cancellati e la cancellazione del treno R 12875.
Altro esempio, a seguito della segnalazione di un gruppo di operatori sanitari, il mantenimento sulla tratta Palermo/Agrigento dei treni R 3894 – inizialmente soppresso perchè fuori dalla fascia pendolare - e R3922 per il rispetto dei turni presso la struttura nella quale prestano servizio.
Con riferimento, poi, al tema dei rimborsi degli abbonamenti nessuna inerzia o volontà contraria alla garanzia dei diritti degli utenti sussiste da parte della Regione: tale tematica ha assunto, per la sua stessa natura, rilievo nazionale in particolare nell'ambito della Conferenza delle Regioni (nel contesto di una più ampia serie di proposte al Governo sui temi del TPL nell'attuale fase di emergenza) al fine di garantire agli utenti i propri legittimi diritti con la massima uniformità possibile evitando risposte diverse a seconda della Regione di residenza o dell’Azienda che esercita il servizio.
La Regione è parte attiva - in sede di “Commissione Infrastrutture, Mobilità, Governo del Territorio” della Conferenza delle Regioni e Province autonome – negli approfondimenti necessari per la definizione di posizioni condivise. Peraltro, ad oggi, nessuna regione ha intrapreso in maniera autonoma iniziative di rimborsi e/o indennizzi di abbonamenti.
L’impresa ferroviaria, da parte sua, ha dato ampia disponibilità per la valutazione di tutte le possibili opzioni applicabili procedendo, come comunicato ufficialmente allo scrivente Dipartimento, alla puntuale registrazione di tutte le richieste spontaneamente pervenute dagli abbonati, attraverso l’utilizzo della modulistica e dei canali attivati per il rimborso dei biglietti di corsa semplice.
Si rappresenta, infine, che come richiesto dai diversi rappresentanti dei comitati pendolari a brevissimo termine questo Servizio convocherà un incontro in videoconferenza alla presenza della Direzione regionale di Trenitalia.
OGGETTO:Rimodulazione offerta e provvedimenti Trenitalia per emergenza sanitaria COVID 19 – Richiesta rimborso ed indennizzo
f.to Il Dirigente dell'U.O. S2.01 M. Zambuto
Il Dirigente del Servizio G. Di Miceli
GIUSEPPE DI MICELI
Firmato digitalmente da GIUSEPPE DI MICELI
Data: 2020.04.29 10:36:24 +02'00'
Palermo Prot. n. 17442 del 28/04/2020

giovedì 23 aprile 2020

I pendolari chiedono risposte sul trasporto ferroviario dell'Isola e la Regione Siciliana tace.


In questi ultimi giorni, si sente parlare sempre più spesso di ripartenza, di fase 2, di un ritorno graduale alle ordinarie attività. E in riferimento a questa ripartenza sale anche la preoccupazione di come poter organizzare al meglio, alla luce delle nuove norme e dei nuovi comportamenti da seguire, gli spostamenti dell’utenza pendolare.
In merito ad una graduale ripartenza del trasporto ferroviario, dobbiamo far notare che con tutte le rimodulazioni del servizio sono stati cancellati oltre il 70% dei treni regionali, passando dai previsti 440 treni giorno ai 120/130 treni giorno.
Quindi, in vista di una graduale riapertura si rende necessario conoscere il nuovo programma di esercizio dei treni regionali che la Regione Siciliana concorderà con l’impresa ferroviaria Trenitalia a partire da lunedì 04 maggio 2020.
Mentre in Italia le varie regioni colgono le preoccupazioni dei pendolari, in merito alla graduale ripartenza del 4 maggio, organizzando video conferenze, realizzando questionari, mettendo in atto tutte quelle iniziative dopo essersi confrontati con i pendolari mentre in Sicilia tutto tace nel silenzio più assordante.
Nonostante abbiamo più volte invitato e sollecitato sia l’assessore ai trasporti On. Falcone, sia il dirigente del dipartimento trasporti dott. Bellomo, sia il dirigente del 2 servizio trasporto ferroviario regionale dott. Di Miceli, tramite email e pec, ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta né alle nostre email e pec, nè è stata fatta alcuna  video conferenza seppur richiesta né conosciamo quale sia il programma dei treni in circolazione dai primi di maggio.  
Le uniche risposte alle nostre ripetute segnalazioni sono state quelle dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti:
·           sulla nostra prima richiesta relativa alla riprogrammazione del servizio ferroviario regionale acquisita agli atti dell’ART  prot.n.4426 del 16/03/2020, ci ringraziava per la tematica segnalata e ci informava che la stessa era stata posta all’attenzione della Regione Siciliana.
·           sulla seconda nostra richiesta di conoscere quali fossero gli intendimenti che l’Assessorato Regionale ai Trasporti avrebbe voluto intraprendere per venire incontro all’utenza pendolare per il ristoro/rimborso dei biglietti, abbonamenti mensili/annuali non utilizzati in questi mesi di emergenza covid-19 acquisita agli atti dell’ART prot.n. 4574/2020 del 19 marzo 2020, in data 01 aprile l’ART ci fa sapere che stanno procedendo ai necessari approfondimenti ai fini delle valutazioni di competenza dell’Autorità.
Nonostante l’intervento autorevole dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, la Regione Siciliana, l’assessore regionale ai trasporti, il dirigente generale del dipartimento trasporti e il dirigente del servizo 2° piano regionale dei trasporti-trasporto ferroviario continuano a fare orecchio da mercante alle richieste dei comitati dei pendolari che, per bontà loro, non sono tenuti in considerazione alla stessa stregua di quanto avviene nelle altre regioni d’Italia e da quanto acclarato nel Contratto di Servizio e dal Decreto Assessoriale n.3423 del 22.11.2018
Giosuè Malaponti  Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 21 aprile 2020

Programma di esercizio dei treni che riprenderanno a circolare a partire da lunedì 04 maggio 2020 e Procedure di rimborso di biglietti e abbonamenti.

A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, il programma dei treni regionali è stato più volte rimodulato in ottemperanza all'Ordinanza della Regione Sicilia, committente del servizio, in accordo con l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa.
Preso atto che con tutte le rimodulazioni del servizio sono stati cancellati oltre il 70% dei treni regionali, passando dai previsti 440 treni giorno ai 120/130 treni giorno.
Queste rimodulazioni hanno procurato parecchi disagi all'utenza pendolare che per esigenze di servizio dovevano continuare a viaggiare in orari lavorativi e in fasce orarie garantite.
Fatte queste premesse desideriamo chiedere al Dirigente Generale del Dipartimento delle Infrastrutture, dei Trasporti e della Mobilità di conoscere quale è il nuovo programma di esercizio dei treni che riprenderanno a circolare a partire da lunedì 04 maggio 2020.
Ravvisiamo la necessità di conoscere per tempo l’eventuale riprogrammazione dei treni per evitare che chi si appresta a rientrare a lavoro, dovendo acquistare l’abbonamento per il mese di maggio, abbia sin da subito contezza del servizio che andrà ad acquistare e che avrà a disposizione per i propri spostamenti.
E’ fondamentale, riteniamo, fidelizzare l’utenza che in questi mesi ha dovuto abbandonare il mezzo treno per la riduzione drastica dei servizi ferroviari ridotti al minimo vedendosi costretto ad utilizzare il bus o la propria auto per i propri spostamenti.
Alla luce di tutto questo chiediamo all’assessore regionale ai trasporti, On. Marco Falcone, e al Dirigente Generale del Dipartimento, Dott. Fulvio Bellomo, di voler convocare, sempre che lo ritengano utile, un tavolo tecnico in video conferenza così come già richiesto dagli scriventi oltre un mese fa (16 marzo 2020), per conoscere e pianificare assieme l’eventuale riprogrammazione del trasporto ferroviario in merito alla paventata e graduale apertura del 04 maggio 2020.
Ed infine di conoscere quali sono gli intendimenti del Dipartimento delle Infrastrutture, dei Trasporti e della Mobilità relativamente ai rimborsi dei titoli di viaggio mensili e annuali, giusta nostra nota del 19 marzo 2020 che a tutt’oggi non ha avuto risposta.
Ci consta fare presente che, come di consueto, nessuna risposta abbiamo ricevuto dal Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti in merito alle nostre note inviate, se non da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti:

·      In data 16 marzo 2020 a mezzo email/pec rappresentavamo al Dirigente Generale del Dipartimento dei Trasporti e all’Autorità di Regolazione dei Trasporti le indiscriminate cancellazioni dei treni non preventivate e la richiesta di una video conferenza con la Regione Sicilia, Trenitalia e i Comitati dei Pendolari per una pianificazione dei servizi minimi da assicurare. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti in data 20/03/2020 prot. 004629/2020 ci risponde quanto segue: - “Con riferimento alla nota avente oggetto: Riprogrammazione del servizio ferroviario regionale acquisita agli atti prot. ART n.4426 del 16/03/2020, nel ringraziarVi innanzitutto per la tematica segnalataci, si informa che la stessa è stata posta all’attenzione della Regione Siciliana qui inclusa in copia conoscenza”. Dal Dipartimento regionale dei Trasporti ad oggi ancora nessuna risposta.
·      Con l’email del 19 marzo 2020 avente oggetto: Richieste procedure di rimborso di biglietti, abbonamenti mensili e annuali, inviata all’Assessore regionale ai trasporti, On. Marco Falcone, al Dirigente Generale del Dipartimento dei Trasporti e all’Autorità di Regolazione dei Trasporti chiedevamo di conoscere quali fossero gli intendimenti che l’Assessorato Regionale ai Trasporti avrebbe voluto intraprendere per venire incontro all’utenza pendolare per il ristoro/rimborso dei biglietti, abbonamenti mensili/annuali non utilizzati in questi mesi di emergenza e anche in questo caso nessuna risposta da parte del Dipartimento regionale dei Trasporti. Mentre l’Autorità di Regolazione dei Trasporti in data 01 aprile ci risponde quanto segue: Gli Uffici stanno procedendo ai necessari approfondimenti ai fini delle valutazioni di competenza dell’Autorità - Segnalazione (prot. Art n. 4574/2020 del 19 marzo 2020 da parte del Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer. Presa in carico).

All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità On. Marco Falcone
Al Dirigente Generale del Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2° Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario
All’Autorità di Regolazione dei Trasporti

In attesa di un urgente riscontro porgiamo cordiali saluti.

Fiumefreddo di Sicilia, 21 aprile 2020

F.to Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer
F.to Giovanni Russo - Presidente Associazione Ferrovie Siciliane
F.to Fabrizio Gemelli - Pendolari Messina-Catania-Siracusa
F.to Francesco Mondì - Pendolari Messina-Palermo
F.to Andrea Patriarca - Pendolari Ragusa


giovedì 2 aprile 2020

Rimborso abbonamenti e biglietti ferroviari, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde al Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer


Rimborso abbonamenti e biglietti ferroviari, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde al Comitato Pendolari Siciliani.
Nell’attesa di ricevere risposte dall’Assessorato Regionale ai Trasporti in merito alle misure che intende intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare per il ristoro degli abbonamenti mensili e annuali acquistati e non utilizzati nel mese di marzo. Abbonamenti che non hanno potuto utilizzare per le continue rimodulazioni del servizio e con la conseguente cancellazione sino all’80% delle corse treno in quasi tutte le tratte ferroviarie, per l'emergenza coronavirus.
Abbiamo ritenuto opportuno inviare la nostra richiesta del 19 marzo 2020, oltre che all’Assessorato Regionale ai Trasporti, all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (A.R.T.) che in data 01 aprile 2020 ci risponde quanto segue: -  Oggetto:  Segnalazione  prot. Art  n.  4574/2020  del  19  marzo  2020  da  parte del  Comitato pendolari siciliani-Ciufer. Presa in carico.
Con  riferimento  alla  vostra  segnalazione  in  oggetto,  nella  quale  si  chiede riscontro all’Assessorato Regionale ai Trasporti della Regione Siciliana delle misure che si intendono intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare, alla luce delle vigenti disposizioni atte al contenimento  dell’emergenza epidemiologica  da COVID 19, vi informiamo che la stessa è stata presa in carico.
Gli  Uffici  stanno  procedendo  ai  necessari  approfondimenti  ai  fini  delle valutazioni di competenza dell’Autorità, nell’ambito delle funzioni e dei compiti attribuiti dalla norma istitutiva (articolo 37 del decreto-legge  6  dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.214).
Con i migliori saluti Dott.ssa Katia Gallo

Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

L'Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde al Comitato Pendolari Siciliani sul rimborso degli abbonamenti


Nell’attesa di ricevere risposte dall’Assessorato Regionale ai Trasporti in merito alle misure che intende intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare per il ristoro degli abbonamenti mensili e annuali acquistati e non utilizzati nel mese di marzo per le continue rimodulazioni del servizio e con la conseguente cancellazione sino all’80% delle corse treno in quasi tutte le tratte ferroviarie siciliane. Avevamo indirizzato la nostra nota all’Autorità di Regolazione dei Trasporti. In data 01 aprile 2020 l’A.R.T. –Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde alla nostra Segnalazione prot. Art. n.4574/2020 del 19 marzo 2020 - Presa in carico, quanto segue:
”Con riferimento alla vostra segnalazione in oggetto, nella quale si chiede riscontro all’Assessorato Regionale ai Trasporti della Regione Siciliana delle misure che si intendono intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare, alla luce delle vigenti disposizioni atte al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, vi informiamo che la stessa è stata presa in carico.
Gli Uffici stanno procedendo ai necessari approfondimenti ai fini delle  valutazioni di competenza dell’Autorità, nell’ambito delle funzioni e dei 
compiti attribuiti dalla norma istitutiva (articolo 37 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214)".  Con i migliori saluti
Dott.ssa Katia Gallo

martedì 24 marzo 2020

Comitato Pendolari Siciliani: #NoiRestiamoaCasa


Restare a casa non è uno slogan ma un comportamento socialmente responsabile per tutelare la nostra salute e aiutare chi è in prima linea per contrastare l'epidemia di Covid-19. Stare a casa non è quindi una restrizione fine a se stessa ma un atto concreto per vincere una battaglia che richiede necessariamente la collaborazione da parte di ognuno di noi. 
Soltanto uniti, nella distanza, possiamo farcela
La circolazione del virus è influenzata infatti dai nostri comportamenti. 
#Iorestocasa: cosa significa?
Uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità. 
Ove richiesto, queste esigenze vanno attestate mediante autodichiarazione (clicca qui per scaricare il modulo), che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia o scaricati da Internet. Una falsa dichiarazione è un reato.

giovedì 19 marzo 2020

Covid-19: Procedure e richieste di rimborso di biglietti e abbonamenti per i pendolari siciliani


Ill.mo Assessore, premesso che il Gruppo FS Italiane, in ottemperanza alle misure approvate dal Consiglio dei Ministri con il Decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha attivato procedure particolari per garantire la gestione di situazioni riconducibili a possibili casi a bordo sia dei treni a media e lunga percorrenza sia dei treni regionali a favore della massima sicurezza degli utenti-pendolari in viaggio e del personale di bordo, macchinisti e capitreno.
Atteso che alla luce delle successive misure restrittive approvate dal Consiglio dei Ministri molti utenti già dai primi giorni del mese di marzo sono stati costretti a rimanere a casa per la chiusura delle scuole, altri in ferie d’ufficio, altri lavorando da casa avvalendosi dello smart working e molti altri invece continuano a viaggiare per motivi di lavoro penalizzati da improvvise cancellazioni delle corse.
Viste le varie note esplicative diramate dal Gruppo FS Italiane in merito al rimborso dei biglietti e degli abbonamenti acquistati dall’utenza.
Viste le varie rimodulazioni del servizio di trasporto dei treni regionali in vigore dal 12 marzo al 03 aprile 2020, operate da Trenitalia d’intesa con la Regione Siciliana, committente del servizio.
Considerato che con queste rimodulazioni del servizio sono stati cancellati oltre il 60% dei treni in molte tratte ferroviarie, causando enormi disagi all'utenza pendolare che per motivi ed esigenze di servizio deve continuare a viaggiare in orari lavorativi ed in fasce orarie garantite chiediamo di conoscere quali sono gli intendimenti che l’Assessorato Regionale ai Trasporti vorrà intraprendere per venire incontro all’utenza pendolare che avendo acquistato biglietti, abbonamenti mensili/annuali che non ha potuto utilizzare per i motivi di cui tutti siamo a conoscenza e per le motivazioni su esposte.
Nell’attesa di una vostra attenta valutazione e sicuri di un risultato che soddisfi l’utenza pendolare che ne farà richiesta, porgiamo cordiali saluti.
All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità
On. Marco Falcone
gabinetto.infrastrutture@regione.sicilia.it
Al Dirigente Generale del Dipartimento delle
Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti
dipartimento.infrastrutture@regione.sicilia.it
Al Dirigente del Servizio 2°
Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario
servizio2.infrastrutture@regione.sicilia.it
All’Autorità di Regolazione dei Trasporti
art@autorita-trasporti.it
p.c. Alla Direzione Regionale di Trenitalia Sicilia
direzione.sicilia@trenitalia.it

Fiumefreddo di Sicilia, 18 marzo 2020
F.to Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer

Aggiornamento del 19 marzo 2019 Rimodulato ulteriormente il servizio di trasporto ferroviario in Sicilia

Aggiornamento del 19 marzo 2019 del trasporto ferroviario. La Regione Siciliana di concerto con Trenitalia ha disposto la rimodulazione del servizio ferroviario riducendo dell'80% le corse dei treni in Sicilia. L'ulteriore rimodulazione, in vigore da domani giovedì 19 marzo, resasi necessaria per ridurre al minimo gli spostamenti dell'utenza nella regione al minimo indispensabile per evitare ulteriormente le possibilità di contagio. Questo il programma rimodulato dei treni regionali in servizio da domani. Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.


martedì 17 marzo 2020

Sicilia: Rimodulato il servizio del trasporto ferroviario regionale aggiornamento del 17 marzo 2020

Rimodulato il servizio del trasporto ferroviario regionale aggiornamento del 17 marzo 2020. A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, il programma dei treni regionali è stato rimodulato. Programma di servizio dei treni a disposizione
Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.




domenica 15 marzo 2020

Sicilia:Trasporto Ferroviario Regionale, rimodulato il servizio (Elenco treni cancellati)

A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, il programma dei treni regionali è stato rimodulato.
Programma di servizio  -  Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.
Questo l’elenco dei treni che sono stati cancellati:





Trasporto ferroviario regionale in Sicilia: Rimodulato il Servizio

La rimodulazione del servizio di trasporto ferroviario regionale in Sicilia: è in vigore dal 12 marzo sino al 03 aprile 2020. A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e diffusione del Coronavirus, il servizio di trasporto dei treni regionali è stato rimodulato d’intesa tra l'impresa ferroviaria Trenitalia Spa e la Regione Siciliana, committente del trasporto ferroviario.
Le informazioni in tempo reale sono consultabili presso: Info sul traffico
Desideriamo fare presente che dei 55 treni regionali sulla relazione Messina-Catania-Siracusa sono 38 i treni cancellati. questi nel dettaglio sono i treni che saranno in esercizio da lunedì 16 marzo 2020:



venerdì 21 febbraio 2020

Il sistema delle penalità ha lo scopo di assicurare all’utenza regionale il ristoro di eventuali disagi e danni.

Caltanissetta. Interessante e proficuo il lavoro svolto dal “Tavolo Tecnico di Confronto ex art. 18 comma 2 del C.d.S. 2017/2026 sul trasporto ferroviario” del 19/02/2020, presso gli uffici della stazione centrale di Caltanissetta. Presenti l’assessore regionale ai trasporti on. Marco Falcone, i dirigenti del dipartimento trasporti, i dirigenti regionali di Trenitalia, le associazioni dei consumatori Legambiente, Federconsumatori, Adoc e i Comitati dei Pendolari: Comitato Pendolari Siciliani (Me-Pa, Me-Ct-Sr, Ragusa, Ct-Caltagirone-Gela, Associazione Ferrovie Siciliane e il Comitato Pendolari Sicilia (Me-S.Agata Militello). L’ordine del giorno dell’incontro: Deliberazione Giunta regionale n.468 del 13/12/2019 “Utilizzo penali anno 2018 sul Contratto di Servizio 2017/2026. Le penali elevate dalla Regione Siciliana all’impresa ferroviaria Trenitalia Spa nel corso dell’anno 2018 ammonterebbero a circa 1.740.000,00 euro. Apre i lavori l’assessore Falcone, presentando ai presenti le eventuali proposte di ripartizione delle penali, prevedendo una scontistica sull’emissione di abbonamenti e biglietti ferroviari e queste sono le relazioni ferroviarie interessate:
Piraineto-Trapani del 30%
Modica-Ragusa-Caltanissetta del 30%
Caltagirone-Catania del 55%
Oltre alla scontistica di intervenire sull’integrazione vettoriale e tariffaria del “Biglietto Unico” nella città di Palermo e successivamente su catania e Messina. Ed ancora all’immissione di servizi  aggiuntivi, nell’ambito di iniziative e manifestazioni (carnevale di Acireale, il mandorlo in fiore di Agrigento, l’infiorata di Noto, etc.) e  una parte delle penali da destinare all’assistenza dei viaggiatori e all’inclusione dei lavoratori ex Servirail. E’ importante fare presente cosa è previsto nel Contratto di Servizio all’art. 20 comma 7 (Sistema delle penalità e sistema di riduzione/mitigazione delle medesime): “Il sistema delle penalità ha lo scopo di assicurare all’utenza regionale il ristoro di eventuali disagi e danni; le somme relative alle penali, ridotte dell’ammontare delle forme di mitigazione/riduzione delle stesse penali, nonché delle somme che Trenitalia dimostri di aver sostenuto in applicazione del Regolamento (CE) 1371/2007, saranno destinate dalla Regione, con delibera della Giunta regionale, sentito il Tavolo di cui all’articolo 18, comma 2, al miglioramento dei livelli prestazionali di qualità dei servizi e, in particolare, a promuovere azioni a sostegno delle aree e dei collegamenti oggetto di maggiori disservizi, anche incentivando interventi di innovazione tecnologica volti alle medesime finalità, nonché ad azioni in favore degli utenti a ristoro di  disagi subiti. Tali ultime azioni riguarderanno principalmente buoni sconto (indennità per abbonati), per l’acquisto di  abbonamenti, da intendersi convenzionalmente emessi a compensazione delle indennità da ritardo previste all’art. 17 del citato Reg. (CE)  1371/07. Per la determinazione dell’indennità per  abbonati è utilizzato l’indicatore di scostamento orario entro cinque minuti a destino, misurato per linea e per mese, considerando tutte le cause di ritardo”. Alla luce di quanto prevede il comma 7 dell’art.20 ho fatto presente all’assessore Falcone e ai presenti del “Tavolo di Confronto” che non ritenevo giusto ed equo limitare la scontistica solamente alla tratte citate ma sarebbe stato esattamente più corretto, visto quanto acclara il comma 7 dell’art.20 del C.d.S., ripartire il ristoro delle penalità su tutti i pendolari abbonati di tutte quelle relazioni ferroviarie che hanno subito disagi e disservizi (soppressioni e/o cancellazioni, ritardi). Nel caso in cui le somme per il ristoro degli abbonati non dovessero essere sufficienti sarebbe opportuno stabilire un eventuale bonus di acquisto pari al 20/30% dell’abbonamento per una mensilità. In conclusione questa mia proposta è stata accettata da tutti i presenti al “Tavolo di Confronto”, quanto emerso dall'incontro odierno, sarà oggetto di inclusione nella predisposizione della deliberazione della Giunta Regionale così come previsto dal Contratto di Servizio 2017/2026, che dovrà deliberare assicurando all'utenza pendolare il giusto ed equo ristoro sui disagi e disservizi relativi al 2018.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

sabato 21 dicembre 2019

Con i nuovi orari ferroviari scompare la fermata del treno 12865 alla stazione di Calatabiano.

Con il cambio dell’offerta commerciale ferroviaria del 15 dicembre scorso, per una svista o per altro recondito motivo il treno regionale 12865 delle ore 5.40 non effettua più la fermata alla stazione di Calatabiano alle ore 7.00. Questa disattenzione sta procurando enormi disagi all’utenza pendolare del luogo che non ha da domenica 15 c.m. la possibilità di poter viaggiare con il primissimo treno regionale della mattina che arriva a Catania alle 7.30.
L’utenza pendolare di Calatabiano al momento è costretta a spostarsi con i propri mezzi alla stazione di Alcantara o alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia. Prontamente, ci siamo accorti di questa anomalia e l’abbiamo segnalata al dirigente del Dipartimento Trasporti non ottenendo alcuna risposta.
Chiediamo al Dipartimento Trasporti di intervenire presso la Direzione di Trenitalia, nel più breve tempo possibile, a ripristinare la fermata di Calatabiano del treno regionale 12865/12869. Il Comitato Pendolari Siciliani sta predisponendo, alla luce dei nuovi orari e dei suggerimenti di molta utenza, una richiesta al Dipartimento trasporti regionale per chiedere di poter anticipare di 10 minuti circa la partenza del treno regionale 26579 in partenza da Taormina-Giardini alle 07.00 prevedendo, così l’arrivo a Catania alle 7.47 anziché alle ore 08.05, inoltre sta predisponendo ulteriori richiesto per la modifica di altri orari relativamente alla Messina-Catania-Siracusa.
In merito all’aumento di circa un milione di passeggeri relativamente al trasporto regionale siciliano, ci consta fare presente che per i pendolari gli orari dei treni rivestono un’importanza fondamentale poiché è su di esso che vengono formulate le ipotesi di viaggio, ed è in base ad esso che un viaggio viene pianificato in modo da soddisfare le esigenze dell’utente di arrivare alla sua meta entro un certo tempo.
Se questo vale per un singolo viaggio, a maggior ragione deve valere per i pendolari, che sulla base dell’orario regolano i propri ritmi di vita, casalavoro o casastudio.
Per i pendolari l’orario è un parametro in grado di influenzare in modo significativo la propria qualità della vita, specie se non viene rispettato e anche quando viene cambiato con troppa frequenza, portando come conseguenza degli sconvolgimenti significativi nelle possibili scelte di viaggio.
Il Comitato Pendolari Siciliani ha monitorato nei mesi di ottobre e novembre 2019 la tratta ferroviaria Messina-Catania-Siracusa per avere un’idea sulla puntualità del servizio offerto. Questi i risultati:
Giorni del monitoraggio: 60
Treni monitorati 2477
Treni arrivati a destinazione in anticipo dall’orario previsto: 1135
Treni arrivati a destinazione in orario: 328
Treni arrivati a destinazione in ritardo entro i 5 minuti dall’orario previsto: 627
Treni arrivati a destinazione in ritardo entro i 10 minuti dall’orario previsto: 145
Treni arrivati a destinazione in ritardo entro i 20 minuti dall’orario previsto: 126
Treni arrivati a destinazione in ritardo oltre i 20 minuti dall’orario previsto:    94
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 18 dicembre 2019

Caltagirone-Catania nuovi orari, vecchi disagi e disservizi.

Già dal cambio orario di domenica 15 dicembre i disagi per i pendolari del Calatino non si interrompono. Lunedì 16 e martedì 17 dicembre sono stati soppressi i treni regionali 12810 delle 16.30 da Caltagirone a Catania e il treno regionale 12813 delle 19.15 da Catania a Caltagirone procurando, sicuramente, enormi disagi all’utenza pendolare visto che sono i due treni di ritorno dopo una giornata di lavoro o studio da entrambe le città. Oltre alle soppressioni in questi due giorni gli altri due treni il 12806 delle 6.11 e il 12809 delle 14.10 hanno accumulato ritardi, sempre nei due giorni, pari a 112 minuti. Un servizio di trasporto ferroviario che doveva essere migliorato, incentivato cioè a portata di mano dell’utenza per riavvicinarli al mezzo ecologico per eccellenza dopo due anni circa dalla chiusura della tratta. Questo è quello che il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci dichiarava prendendo un preciso impegno con i pendolari e precisamente queste le sue parole: - “Un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. 
E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati, perché da sei corse treno tra le due Città, dal 15 aprile sono state ridotte a quattro, cancellando due corse treno e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 dando un servizio al pendolarismo, che da anni si serviva del mezzo treno, da Catania raccogliendo utenza a Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele sino a Caltagirone? Nonostante tutte le nostre rimostranze e i suggerimenti, anche in via sperimentale, non sono serviti a nulla. Al danno la beffa quella di riconfermare nei nuovi orari del 15 dicembre i quattro treni giornalieri, non modificando gli orari, e i quattro treni dei festivi, dove non vi è alcuna frequentazione, e che producono uno spreco di circa 23.000 treno*km annui. Ma lo sperpero di risorse e di treno*km è ancora più evidente, Ill.mo Presidente, in considerazione del servizio di bus sostitutivi al treno tra Caltagirone e Gela che produce un totale di 67.000 circa di km*treno-annui. Qualcuno ci spieghi e spieghi ai pendolari del Calatino perché il servizio bus sostitutivo al treno tra Caltagirone, Niscemi e Gela debba essere effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia (sembra che il costo a km sia di euro 2,70) invece che affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione (sembra che il costo a km sia di euro 1,06), risparmiando così risorse pubbliche e 67.000 km-treno che potrebbero essere impiegate in altre relazioni ferroviarie sino alla eventuale ricostruzione del viadotto ferroviario crollato l’11 maggio 2011?
Questi sono i dati dei disservizi che emergono dal nostro monitoraggio nella tratta ferroviaria Catania-Caltagirone nei mesi di ottobre e novembre relativamente ai 240 treni monitorati: - Treni soppressi n. 22 e parziali n. 3 per un totale di 2121 treno*km cancellati; minuti di ritardo accumulati 2016 pari a 36 ore circa e, il dato più rilevante su questa tratta nei 60 giorni del monitoraggio è la della puntualità che è pari al 49%
Speravamo Ill.mo Presidente che, la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di circa 170.000 treno*Km.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così anzi è stato ancora una volta sfavorito il territorio e danneggiata l’utenza pendolare da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario estivo di Giugno 2020.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 15 dicembre 2019

Il Comitato Pendolari Siciliani, nei mesi di ottobre e novembre, ha effettuato il monitoraggio di circa 11.000 dei treni nelle principali tratte ferroviarie siciliane.

Un forte e moderno servizio ferroviario è indispensabile per costruire un sistema dei trasporti efficiente nelle aree metropolitane. Tra l’altro c’è un’altra questione che dovrebbe far riflettere in un periodo difficile per tante famiglie, come la possibilità di ridurre i costi di spostamento utilizzando i mezzi collettivi, cosa che per tante persone può rappresentare una vera boccata di ossigeno, oltre che un miglioramento significativo della qualità della vita.
Ed è significativo constatare quanto stia crescendo l’organizzazione della rappresentanza dei pendolari, con comitati oggi diffusi in quasi tutte le Regioni italiane, che chiedono più treni, puntuali, nuovi, puliti. Dare risposta a questa domanda è quanto mai strategico per un Paese come l’Italia, e per questa nostra regione, la Sicilia.
La spiegazione delle difficoltà dello spostarsi in treno quotidianamente verso le principali città siciliane è semplice, basta guardare i dati sugli investimenti per il servizio, l’acquisto di materiale rotabile e le infrastrutture.
Qualcosa di più è stato fatto negli scorsi anni (2002-2004) cofinanziando l’acquisto dei nuovi treni “Minuetto”, condizione fondamentale non solo per migliorare la qualità del viaggio per i pendolari ma anche per aumentarne il numero in circolazione e migliorare la puntualità (i ritardi dipendono anche dal sovraffollamento delle carrozze) ai quali si sono aggiunti, come previsto dal Contratto di Servizio Ponte 2015-2016, a fine del 2016 i sei treni Jazz.
Il trasporto ferroviario siciliano in questi ultimi anni sta attraversando momenti veramente difficili. Sono molti i territori che si sono visti azzerare quasi del tutto il trasporto ferroviario: Siracusa, Ragusa, Modica, Gela, Caltanissetta, Caltagirone, Alcamo-Trapani Via Milo.
La marginalità degli investimenti per il trasporto ferroviario in Sicilia è evidente e gli investimenti statali e regionali premiano la strada a danno della ferrovia
, ma sempre al centro-nord. Il tema appena introdotto deve entrare nell’agenda delle politiche nazionali e regionali, passando attraverso maggiori risorse per il servizio di trasporto pendolare e per le infrastrutture dell’Isola.
Ebbene, i cittadini che ogni giorno si muovono in treno devono essere l’interlocutore fondamentale delle strategie di potenziamento del servizio, attraverso il confronto, la partecipazione e l’informazione dei pendolari, sia per alzare gli standard qualitativi che per monitorare il servizio sulla rete (puntualità, grado di affollamento, igiene, climatizzazione, informazione, ecc.). Le Regioni hanno, ovviamente, la possibilità di ampliare la quantità degli investimenti, perché le “prestazioni” sono state definite nei cosiddetti Contratti di Servizio, che tutte le regioni, Sicilia a parte hanno posto in essere a partire dal 2009.
Con il Contratto di Servizio, da un lato l’impresa ferroviaria si impegna all’erogazione di un quantitativo di treni*km e al rispetto di determinati indici di qualità (relativi a pulizia, comfort, informazione e puntualità delle corse), dall’altro lato l’amministrazione regionale stabilisce un corrispettivo economico per l’erogazione di tali servizi.
In ultimo, il Contratto di Servizio stabilisce le penali da applicare al gestore dei servizi in caso di mancato rispetto degli indici di qualità definiti dal Contratto: le risorse generate dall’applicazione di queste sanzioni sono spesso risultate consistenti, permettendo un reinvestimento diretto nel servizio. Alcune Regioni hanno addirittura scelto di riutilizzare le risorse generate dall’applicazione delle suddette penali per un rimborso, sotto forma di bonus, da restituire agli abbonati.
Il monitoraggio condotto dal Comitato Pendolari Siciliani nei mesi di ottobre e novembre 2019, nello specifico dall’1 di ottobre al 30 novembre 2019, è stato eseguito su un campione di 10694 treni distribuiti sulle tratte di maggiore frequentazione secondo i dati rilevati dal sito di Trenitalia viaggiatreno.it e riportati di seguito nella tabella ‘A’.

I valori assoluti non riescono però a mettere in luce le problematiche e i disservizi riscontrati sulle varie relazioni.
Con qualche semplice operazione matematica, possiamo ricavare che la percentuale di treni puntuali, ovvero con ritardo sotto i 5 minuti, è mediamente limitata all’81,3% con punte che superano lo standard fisiologico del 90% solo sulla tratta Palermo-Trapani, ed un minimo assoluto del 38,5% sulla Ragusa-Caltanissetta. Segno che anche la Sicilia viaggia a due velocità. Va evidenziato che il dato di puntualità sulla Trapani-Palermo è da attribuire al servizio metropolitano sulla Punta Raisi-Palermo.
Il grafico sottostante illustra e riporta nel dettaglio le percentuali dei treni ritenuti puntuali sino ad un ritardo di 5 minuti su tutte le tratte oggetto del monitoraggio.
In contrapposizione a quanto detto possiamo ricavare le percentuali di treni con ritardo oltre i 5 ed oltre i 10 minuti.
Mediamente il 18,7% dei treni monitorati è giunto a destinazione con oltre 5 minuti di ritardo, e il 12,5% con oltre 10 minuti di ritardo.
Nel complesso si tratta di numeri molto discordanti tra loro in riferimento alla tratta ferroviaria di riferimento: si va dal 6,2% di treni con ritardo superiore ai 10 minuti sulla relazione Messina-S.Agata Militello al 52,5% rilevato sulla Ragusa-Caltanissetta, e dal 9,1% della Palermo-Trapani al 61,5% riscontrato sulla Ragusa-Caltanissetta per i ritardi oltre i 5 minuti.
In contrapposizione, non possiamo fare a meno di riscontrare ancora una volta l’anomalo numero di treni che puntualmente arriva in anticipo a destinazione, segno dei continui allungamenti di percorrenza: nelle sole tratte Messina-Catania-Siracusa e Messina-Palermo, abbiamo rilevato 1.456 treni arrivati a destinazione prima dell’orario previsto su un totale di 3.166, precisamente 1.135 (il 45,8%) sulla prima relazione, e 321 (il 46,6%) sulla seconda relazione.
Per chi avesse seguito le precedenti rilevazioni, le percentuali sono ancora una volta in aumento rispetto a quelle riscontrate nel monitoraggio eseguito dal Comitato Pendolari Siciliani nello stesso bimestre dello scorso anno (43% circa).
Per quanto riguarda le soppressioni, dal nostro monitoraggio sono stati conteggiati 371 treni soppressi, di cui 164 soppressi parziali, per un totale di 35.036 Km*Treno cancellati.
Riteniamo che il risultato osservato mette in evidenza un fenomeno fuori controllo, ancora una volta confermato nelle tratte più critiche come la Ragusa-Caltanissetta (5642 km*Treno soppressi) e Siracusa-Ragusa-Gela (9492 Km*Treno soppressi), nonostante il (relativo) basso numero di treni oggetto del monitoraggio.
Sul fronte dei ritardi, giustificati come conseguenza di problemi tecnici all’infrastruttura, passaggi a livello non funzionanti, condizioni meteo avverse o ostruzioni varie lungo linea, nel periodo ottobre-novembre 2019, abbiamo calcolato complessivamente 40.636 minuti di ritardo sui 10.694 treni monitorati, la cui ripartizione per relazione ferroviaria è illustrata nel grafico seguente.
L'obiettivo è sensibilizzare Regione, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli investimenti.
Fonte Dati: viaggiatreno.it 
Elaborazione dati: Dott. Fabrizio Gemelli
F.to Giosuè Malaponti Presidente
Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer