martedì 4 agosto 2015

Ascensori non funzionanti nelle Stazioni di Bagheria e Termini Imerese.

Il comitato pendolari Siciliani ha effettuato un’attività di monitoraggio dei servizi offerti all’interno delle stazioni in oggetto, nel complesso i servizi essenziali sono sufficienti, ma in merito al servizio di ascensore maggiormente utilizzato per i passeggeri/clienti a ridotta mobilità è del tutto inesistente ovvero risulta essere presente anche da più di un anno, ma mai entrato in funzione.
Trenitalia ed RFI si impegnano tramite delle linee guida nelle quali viene evidenziato:
-sempre più elevati standard di sicurezza
- rispetto della sostenibilità sociale e ambientale
- migliorare la qualità del servizio 
Le nostre segnalazioni/suggerimenti vengono evidenziate  ai dipartimenti di competenza al fine di un tempestivo intervento, auspicando che i servizi erogati, siano e continuino ad essere  in linea, in termini di qualità, confort e sicurezza degli ambienti in stazione , come previsto dalle linee guida della carta dei servizi.

Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina - Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer                                                                                                                                                                           

giovedì 30 luglio 2015

Continuità territoriale: Dal 1° gennaio 2016 valige in spalla per traghettare anche se viaggi col treno.

L’assessore Pizzo: «Dipende dallo Stato» ma Delrio si rifiuta di rispondere
La visita del ministro Delrio a Catania è stata l’occasione per parlare di infrastrutture e di trasporti non solo con il più alto esponente nazionale nel settore ma anche con l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Giovanni Pizzo. L’occasione è stata ghiotta per mettere il dito su una ferita che ancora non si vede ma che per la quale la Sicilia e i Siciliani potrebbero sentire dolore già dal 1° gennaio 2016. Stiamo parlando della continuità territoriale fortemente a rischio con la mancanza dei collegamenti ferroviari Nord-Sud. Dalle risposte dell’assessore Pizzo e dall’assoluta non risposta del ministro Delrio, che per due volte si è rifiutato di rispondere (la prima per indirizzarci all’assessore regionale, la seconda volta perché “nessuna domanda mi era stata fatta” ha dichiarato, a dispetto delle registrazioni) non è difficile immaginare che i timori, da tempo denunciati dal Comitato Pendolari Siciliani tramite il suo presidente, Giosuè Malaponti, non sono poi così peregrini. Giusto per precisare ciò che si paventa è il dover percorrere a piedi, con valige al seguito, i tratti compresi tra la stazione e il traghetto (in discesa e in salita) e ovviamente lo traghetto stesso. Una vera innovazione nel campo dei trasporti e dei servizi che riporta più all’epoca dei Gattopardi che all’asse del Corridoio Berlino-Palermo-Malta.
Assessore Pizzo i collegamenti nord-sud potrebbero essere messi a rischio dal nuovo contratto di servizio che la Regione dovrebbe firmare con Trenitalia.
«Il contratto di servizio che firmerà la Regione riguarderà solamente i collegamenti interni. Non riguarderanno i collegamenti a lunga percorrenza per quelli il contratto lo fa lo Stato. Il contratto di servizio che verrà stipulato dalla Regione è solo per le tratte interne».
Ma come si affronterà il problema? La gente dovrà scendere a Messina o a Villa con le valigie, traghettare a piedi e raggiungere la stazione. Sempre a piedi…
«Questa vicenda è stata vista sul piano tecnico. Non si è ancora arrivati agli investimenti necessari anche per un’ipotesi di questo genere che è impraticabile. Teoricamente bisognerebbe investire su tutta una serie di sistemi modali dentro le stazioni. Sia in quelle in discesa, sia in quelle in salita e aumentare i servizi organizzati. Ma ancora questa scelta non è stata fatta né da parte del gruppo FFSS né da parte dello Stato che fa il contratto di servizio».
Quindi i passeggeri da gennaio 2016 dovranno traghettare a piedi pur avendo pagato un biglietto treno che li dovrebbe portare a destinazione?
Non c’è questa ipotesi visto che ancora il contratto non è stato firmato. Né questo né altri contratti di lunga percorrenza. Il problema non è residuale. Su quei contratti verranno decise le modalità. L’ipotesi di spezzare il collegamento è tecnica. L’altra è capire – investimenti permettendo – se è il caso di utilizzare una nave che possa contenere un treno senza spezzarlo. Perché la rottura di carico dura due ore. È questo il problema dello Stretto quando c’è mare buono, se poi il mare è grosso i tempi si allungano ancora di più. Trovare altri sistemi vuol dire approntare tapis roulant, scale mobili, elevatori. Insomma occorre l’approntamento di un servizio che ancora non è partito. E se non parte non si può modificare. È un buon servizio andare a Roma in 11 ore? Secondo me sono troppe».
Assessore in questo momento noi impieghiamo tre ore per andare da Catania a Palermo e gli orari non vengono rispettati…
«Il problema è un altro. Il treno che può entrare in Sicilia è un treno di un certo tipo. Infatti i messinesi non salgono in treno a Messina ma traghettano e prendono il Freccia Argento a Villa. Un treno che non può essere spezzato e che quindi non può traghettare in Sicilia. Così facendo i messinesi arrivano a Roma in poche ore. Da un lato quindi noi vogliamo mantenere ciò che abbiamo, però andiamo a prendere il Freccia Argento a Villa. Lo scarto è di sette ore contro quattro».
È normale che la Sicilia deve tenersi collegamenti da terzo mondo? Perché non si fa il raddoppio ferroviario?
«Non è normale, ma per mettere un Freccia Argento – non oso neanche pensare a un Freccia Rossa ha commentato Pizzo – bisogna portarlo in Sicilia. Il raddoppio si farà nella parte di investimenti di 4 miliardi e tre di cui ha parlato il ministro, con la programmazione in parte fornita dallo Stato e in parte dalla programmazione comunitaria. Penso che verrà firmato l’accordo di programma tra il 10 e il 12 agosto. E quindi partiranno i progetti che avranno capacità esecutiva in quel momento, tra cui quelli ferroviari». 

Monica Adorno Continua a leggere...
Fonte: http://www.leggimionline.it/2015/07/30/17024/

giovedì 23 luglio 2015

Binari roventi nell'Ennese e le dichiarazioni assurde dell'assessore regionale ai trasporti Pizzo

Palermo. L’assessore Pizzo fa l’orecchio da mercante e si improvvisa quale tecnico di Rete Ferroviaria Italiana. Il problema è solo ed esclusivamente del gestore dell’infrastruttura Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e non della Regione o dell’assessore Pizzo che pagano Trenitalia per un servizio di trasporto e, a sua volta Trenitalia paga Rete Ferroviaria italiana, gestore dell’infrastruttura, per fare transitare i propri treni sui binari di Rfi. E’ un problema esclusivamente del gestore Rfi che deve assicurare la percorribilità dei binari da tutti i punti di vista: percorrenza, manutenzione, ammodernamento,sicurezza, etc.
Quindi cosa c’entra la dichiarazione dell’assessore Pizzo che "Regione-Rfi devono affrontare una situazione specifica di questa zona".

Come se un’automobilista che paga il pedaggio per transitare in autostrada e deve raccordarsi con il gestore della strada per ovviare a degli inconvenienti lungo il percorso autostradale. E’ assurda la presa di posizione dell’assessore Pizzo, quando invece doveva chiedere conto e ragione a Trenitalia, a tutela degli utenti penalizzati dai disservizi, e Trenitalia, a sua volta a Rete Ferroviaria Italiana per i problemi all'infrastruttura ferroviaria che hanno procurato enormi disagi e disservizi all’utenza di Trenitalia tra Palermo e Catania.
L’assessore Pizzo continua a non rispondere, alle domande del Comitato Pendolari Siciliani, sul Contratto di Servizio e sui relativi allegati. E’ mai possibile che la Regione Sicilia, il suo Dirigente Generale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Dott. Fulvio Bellomo, e l’assessore ai trasporti Pizzo non rispondano alle richieste dei maggiori fruitori del servizio di trasporto pubblico, i Pendolari? 

Una richiesta lecita quella di chiedere di conoscere che tipo di Contratto e cosa prevedono gli allegati ma nessuno dei tre ad oggi ci hanno dato risposta e/o spiegato in modo chiaro la tipologia dei servizi, la qualità, la quantità, le penalità e le premialità, visto che da gennaio di quest’anno è proprio la Regione, il Dipartimento trasporti e l’assessore Pizzo a gestire il servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sicilia. Mentre sino al 31 dicembre 2014 tale servizio di trasporto veniva gestito direttamente dal ministero dei trasporti e la Regione non aveva alcuna competenza diretta sulla tipologia dei servizi espletati se non quella di una sommaria verifica a mo di certificazione che il servizio è stato espletato. 
Oggi non è più così. 
E’ la Regione Sicilia a gestire direttamente il servizio di trasporto ferroviario con il contributo del Ministero dei trasporti che ha finanziato, 111,5 + 11 milioni (Iva), per un totale di 122,5 milioni di euro l'anno, in virtù dell’Accordo di programma tra Mit e Mef sottoscritto a novembre 2014. 
E allora ci sembra, alquanto, doveroso che il Dott. Bellomo, dirigente generale del dipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti, prima della definitiva firma, se non ha nulla incontrario e lo ritenga opportuno, esporre all’utenza pendolare e ai siciliani in maniera chiara e limpida cosa la regione sta gestendo e cosa effettivamente sta acquistando da Trenitalia?
Dovrebbe essere un atto dovuto, secondo noi, per dovere e diritto alla trasparenza (Dlgs 33/2013) e che ciò avvenga prima della firma definitiva del Contratto di Servizio previsto, come dichiarava l’assessore Pizzo, per il 31 luglio 2015, considerato che gli allegati (importantissimi) sono stati consegnati da Trenitalia all’assessorato il 21 luglio 2015 e non in Commissione Trasporti all'Ars nella convocazione di mercoledì 22 luglio.
In conclusione, ci sembra importante fare presente che una cosa è l’offerta commerciale da spalmare su tutte le relazioni ferroviarie siciliane che, tra l’altro, può essere modificata in corso d’opera durante l’anno. Mentre cosa diversa, invece, sono le norme contrattuali che non potranno essere più ritoccate, integrate, modificate o riviste sino alla scadenza del Contratto prevista nel 2027.
Chiediamo al Presidente Crocetta di intervenire personalmente in questo importante Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario prima della firma definitiva affinché questo Contratto di Servizio, il primo, nella storia del trasporto ferroviario siciliano possa cambiare il volto della Sicilia anziché penalizzarla ulteriormente per un altro decennio. Staremo a vedere…
Giosuè Malaponti - Comitato pendolari Siciliani - Ciufer 

mercoledì 22 luglio 2015

Trasporti la Sicilia sempre più Isola(ta).

In questi ultimi giorni il trasporto ferroviario isolano ha dimostrato le proprie inefficienze, con lo stop dei treni regionali veloci tra Enna, Catania e Caltanissetta per il dilatamento delle rotaie.
Il problema per le temperature di questi giorni ci può stare, quello che invece desideriamo fare presente è questi disagi avvengono da due giorni senza ancora che Rete ferroviaria Italiana ponga rimedio a questo inconveniente. Inconveniente che può essere eliminato dai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana con un monitoraggio costante della temperatura del fungo della rotaia e se il caso intervenire con un taglio di millimetri in verticale della rotaia, dando così alla stessa la possibilità di allungarsi al posto di deformarsi.
La domanda ci sorge spontanea, non essendo tecnici di infrastrutture ferroviarie, desideriamo chiedere al dott. Bellomo dirigente generale del Dipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti e all’assessore ai trasporti Pizzo cosa è stato previsto nel “Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario” e negli allegati parte integrante, e secondo noi, la parte più importante che determineranno la tipologia, la qualità dei servizi ferroviari, le penalità, i servizi a bordo e in stazione, il comfort, etc. specie in questi casi di palese e totale disservizio?
A distanza di quasi un mese dalla firma dell’intesa tra Regione e Trenitalia, nessuno conosce i contenuti degli allegati e delle appendici al Contratto milionario che l’assessore Pizzo e la Regione Sicilia si sta apprestando a concludere definitivamente sino al 2027.
Non era meglio, così come ha sempre dichiarato l’assessore Pizzo, fare il “Contratto Ponte sino al 2020” almeno per mettere alla prova sia gli uffici regionali sia l’impresa di trasporto ferroviario nella gestione, per la prima volta diretta da parte della Regione Sicilia, del trasporto ferroviario isolano?
Una sorta di rodaggio per la Regione almeno per capire da vicino quali sarebbero stati i punti di forza o di debolezza, eventualmente, da migliorare per il definitivo affidamento a Trenitalia o nelle more alla scadenza del “Contratto Ponte” bandire la gara per l’affidamento del servizio di trasporto ferroviario.
Giosue Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer 

martedì 21 luglio 2015

Il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia, ha cambiato la rotta.

Palermo. A fine 2014 in molte regioni scadeva il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario e, in quasi tutte è stato definito un “Contratto Ponte” sino al 2019/2020 e allo scadere di tale “Contratto” le Regioni dovranno bandire le gare per l’affidamento definitivo del servizio di trasporto ferroviario per 10 anni. 
In Sicilia invece c’è stata un’inversione di rotta sul “Contratto Ponte” la cui scadenza era prevista a fine 2020. Gli uffici regionali del Dipartimento Trasporti 4° Servizio Trasporto Ferroviario, avevano predisposto il Contratto Ponte sino al 2019/2020 con la tipologia del servizio a “catalogo” ma nell’incontro del 18 maggio presso l’assessorato regionale ai trasporti tra i vertici romani di Trenitalia, il gabinetto dell’assessore e i funzionari del Dipartimento trasporti, forse, veniva stralciata la bozza del Contratto di Servizio preparata dagli uffici, per dare corso ad una nuova tipologia di contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
Ci preme ricordare che, in molte occasioni, l’assessore regionale ai trasporti Pizzo ha sempre parlato di un “Contratto Ponte” sino al 2019/2020 e precisamente nell’incontro con i sindacati al Pala Cultura di Messina il 25/03/2015.
Un’inversione di marcia su un contratto di servizio di vitale importanza per la Sicilia, sia sotto il profilo dell’investimento pari a 111,5 milioni di euro l’anno, sia sotto il profilo del miglioramento della rete ferroviaria, sia sull’incentivazione di più mezzi di trasporto pubblico con integrazioni vettoriali e tariffarie.
Mentre le altre Regioni propongono e chiudono un “Contratto Ponte” al 2020 con tanto di accordi tra il gestore dell’infrastruttura (RFI) ed un piano di investimenti ben chiaro e leggibile nei cinque anni con Trenitalia, la Regione Sicilia a differenza delle altre concorda la scadenza di tale “Contratto Ponte” al 2016 per poi rinnovarlo definitivamente sino al 2027. 

Ci chiediamo e chiediamo con quali garanzie, con quali investimenti, con quali tipologie, nessuno sino ad oggi ne conosce i contenuti e nessuno ha ancora visto gli allegati compresi i 90 deputati regionali che hanno appreso dalla stampa della firma dell’intesa tra Regione-Trenitalia.
Alcuni deputati del M5Stelle apprendono dalla stampa la notizia dell’intesa e chiedono un’immediata audizione all’Ars dell’assessore regionale ai trasporti Pizzo.
L’assessore Pizzo nel suo intervento in aula all’Ars dell’1 luglio dichiara, secondo il nostro parere, cose assurde:
- che non è mai esistito in Regione un Dipartimento Trasporti, quando invece c’è sempre stato il “Dipartimento Trasporti 4° Servizio Trasporto Ferroviario”;
- che non c’è motivo di fare un’intesa con il gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per il miglioramento dei tempi di percorrenza, per ulteriori investimenti sugli impianti tecnologici, per l’eventuale eliminazione di alcuni passaggi a livelli, riferisce che basta il CIS siglato nel febbraio 2013;
- che i macchinisti si devono abituare alla guida del treno “Minuetto” sulla Catania-Palermo per migliorare i tempi di percorrenza, sconoscendo che i “Minuetti” in Sicilia marciano sui binari già da almeno dieci anni, e che non vi è nessuna differenza di guida a prescindere della relazione ferroviaria;
- che sulla vertenza dei dipendenti ex Ferrotel, ha ricevuto una lettera da parte di Trenitalia che si farà carico nel nuovo contratto di servizio e nell’ampliamento dei servizi dei lavoratori ex Ferrotel, precisando che vi è una comunicazione scritta e concordata con la holding per l’assorbimento di questi lavoratori, ma nessuno conosce i contenuti e l’esistenza.

In conclusione l’assessore Pizzo fa presente all’Aula che negli allegati vi sono esplicate le norme che regolamenteranno il Contratto di Servizio, quindi non solo l’aspetto dell’offerta del servizio ma anche le norme di pianificazione relativamente a: penalità, premialità, aspetti di vigilanza, sicurezza a bordo e in stazione, aspetti riguardanti l’integrazione dei servizi connessi ad altri trasporti e, molte appendici riguardanti il comfort in stazione e a bordo, la tipologia di controlli che la regione dovrà e potrà effettuare se mensili e/o semestrali, quali sistemi di controllo e verifica verranno concessi agli uffici regionali per monitorare il servizio di trasporto ferroviario, etc…
Allegati ed appendici al contratto milionario di vitale importanza che, ad oggi, nessuno conosce né hanno avuto modo di verificare e/o integrare vista la durata contrattuale decennale.
Perché questa inversione di rotta? Forse perché la Regione Siciliana è più furba o in gamba delle altre? Perché la Regione Toscana ha dato seguito al Contratto Ponte sino al 2020, impegnando tra l’altro Rete Ferroviaria Italiana a migliorare la rete ferroviaria sul piano degli interventi tecnologici ed infrastrutturali e chiedendo, tra l’altro, a Trenitalia di fare investimenti sul materiale rotabile con un piano dettagliato che prevede la consegna di 23 nuovi mezzi nei cinque anni di “Contratto Ponte”? Perché la Toscana non si è avvalsa del Regolamento della Comunità Europea n.1370/2007, a differenza della Sicilia, realizzando un “Contratto Ponte” di cinque anni, mentre la Regione Sicilia avvalendosi del Regolamento C.E. n.1370/2007 sta servendo all’impresa ferroviaria, su un piatto d’argento, dieci anni di contratto senza ottenere impegni ben precisi e circostanziati relativi agli investimenti in materiale rotabile e al miglioramento delle infrastrutture visto che non ha un accordo ben preciso con Rete Ferroviaria Italiana?
In conclusione desideriamo fare presente all’opinione pubblica che sta passando sotto silenzio il taglio dei treni da e per il nord, prova ne è che nel progetto dell’offerta 2016, che Trenitalia sta veicolando a mò di sondaggio, sulle tratte regionali sono stati già previsti treni regionali veloci sulle tracce degli intercity Palermo-Roma e Palermo-Milano e Siracusa-Roma e Siracusa-Milano che si fermeranno a Messina, tutto ciò sa di ulteriore beffa a danno dei Siciliani perché la Regione dovrà caricare questi treni/km non previsti, considerato che sono km/treni del trasporto universale, sul Contratto di Servizio del trasporto ferroviario regionale, quando invece il ministero dei trasporti visto il taglio ai treni del trasporto universale doveva almeno integrare alla Regione Sicilia il corrispettivo delle risorse relativo alla soppressione dei treni da e per il nord.
Quindi, grazie al disinteresse dell’assessore Pizzo, viene meno quella “Continuità Territoriale” un diritto scippato alla Sicilia e ai Siciliani che resteranno isolati da un’Italia e da un’Europa sempre più lontane e da progetti europei della rete Ten che non avranno più alcun senso, secondo in nostro punto di vista, per il venir meno dei servizi di traghettamento dei treni sull’area dello Stretto di Messina, nonostante l’aver suggerito un progetto a costo zero per eliminare la rottura di carico tra Messina e Villa San Giovanni.
Tutto questo alla Regione Sicilia e all’assessore Pizzo non interessa.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Trenitalia servizi sotitutivi con bus tratta Patti-Oliveri Tindari

Dal 14 di Giugno nella tratta in oggetto, per potenziamento infrastrutturale viene effettuato un servizio sostitutivo con bus, per lenire ai disagi patiti nei collegamenti tra Patti e Oliveri a/r che, in alcuni casi, molti viaggiatori, arrivando nella stazione di Oliveri Tindari si trovano beffati dal fatto che pur avendo assicurato il bus da parte di Trenitalia nel piazzale antistante la stazione di Oliveri spesso e volentieri bastano 16 minuti di ritardo che il bus inspiegabilmente va via ignorando la totale dipendenza dal treno in quanto servizio sostitutivo, episodio verificatosi nella data di oggi 6.7.15 col R 8777 Messina Oliveri in ritardo per problemi alla circolazione.
A questo si aggiunge cattiva informazione e in alcuni casi se il treno R 8776 risulta essere in orario il bus inspiegabilmente parte in ritardo, giungendo a Patti approssimativamente alle h 9:25.
Nei valori guida e negli impegni che Trenitalia applica con principi fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi, in rilievo viene evidenziato:
-Garantire a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
Si invita chi di competenza a verificare ed a porre chiarezza sulle modalità di tale servizio colmando eventuali lacune.

Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer                                                                                                                                                                            

Tratta ferroviaria Sant'Agata Militello-Messina: Decoro e pulizia a bordo del treno regionale 12754

Sant'Agata Militello. Riportiamo “Nuovamente” di seguito i valori guida e gli impegni che Trenitalia applica con principi fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi in particolare è impegnata a:
-Garantire a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
-Migliorare il decoro e la pulizia delle carrozze con programmi specifici di intervento.
-Garantire la puntualità, monitorando l’andamento dei treni e gestendo con efficacia gli eventuali disservizi.
In particolare in merito al treno R 12754 il decoro e la pulizia delle carrozze è nettamente carente, cartacce bottiglie e rifiuti di vario genere risultano essere presenti nei vari posti a sedere, (vedi foto allegate) episodio non sporadico, verificatosi nella giornata del 29.06.15 precedentemente segnalato (vedi nota del 30.06.15) ed anche nella giornata del 04.07.15 ovviamente è diventata una habitué.
Cogliamo l’occasione per ricordare che, giornalmente e ostinatamente, nello specifico (01.07.15- 03.07.15-04.07.15) il treno in oggetto ha continuato a sostare per incrociare, il treno ICN proveniente da Roma Termini nella stazione di Gioiosa Marea (MATURANDO IN MEDIA TRA I 10’ e i 15’ DI RITARDO NELLE FERMATE INTERMEDIE)in perfetta violazione dell’articolo 7  della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00.
Si invita NUOVAMENTE chi di competenza a voler intervenire per risolvere tali disservizi elencati.
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer 

lunedì 6 luglio 2015

NUOVO CONTRATTO-PONTE REGIONE-TRENITALIA PER IL TRASPORTO FERROVIARIO: LE PRINCIPALI NOVITÀ

Sicilia. Questo in sintesi è quello che è stato fatto in Regione Toscana, tale e quale a quanto è stato fatto dalla Regione Sicilia e dall'assessore regionale ai trasporti Pizzo. Non conosciamo nessun contenuto dell'intesa, nè ci è stato mai presentato alcun documento relativo al Contratto di Servizio. 
In Toscana Contratto Ponte 2015-2020 e poi gara, in Sicilia Contratto Ponte 2015-2016 e poi affidamento sino al 2027 senza alcuna intesa-accordo con Rete Ferroviaria Italiana ma solo con Trenitalia.
Regione Toscana. Il 25 marzo 2015, nell'incontro tra i comitati dei pendolari della Toscana e l'assessore Ceccarelli, sono stati illustrati i risultati del percorso di confronto avviato con RFI e Trenitalia in vista della firma del nuovo contratto-ponte 2015-2020.
In sintesi:
La percentuale di treni di nuova generazione in circolazione salirà al 73%, quasi il doppio rispetto a 5 anni fa, grazie anche all'introduzione di 14 nuovi treni Swing. Con il nuovo contratto saranno investiti altri 100 milioni per nuovi treni.
I parametri di miglioramento della qualità del servizio, che dovrà essere garantita da Trenitalia, saranno progressivi nel tempo e saranno definiti linea per linea, sulla base delle caratteristiche e delle criticità di ciascuna.
Le penali per i disservizi saranno molto più severe e saranno crescenti al crescere del disservizio: l'indice obiettivo di puntualità - percentuale di treni in arrivo entro i 5' dall'orario programmato - sarà del 93% e quello di regolarità – treni regolarmente circolanti e non soppressi – sarà del 99,3%.
Il bonus abbonati sarà esteso anche ai pendolari sulle linee interregionali e calcolato con parametri più severi.
Per conoscere tutte le novità del nuovo contratto-ponte Regione Toscana-Trenitalia 2015-2020, di cui è prevista a breve la firma, è possibile scaricare qui il documento completo.
Per lasciare un commento, fare osservazioni o richiedere chiarimenti sul documento, si può accedere alla Stanza della partecipazione dedicata al contratto-ponte cliccando qui: ciascun cittadino può esprimere il suo parere o formulare domande, semplicemente registrandosi con un indirizzo e-mail.
CECCARELLI RISPONDE: IL VIDEO DELLA DIRETTA STREAMING DEL 30 MARZO 2015
L'assessore Ceccarelli in diretta Streaming ha risposto alle domande che i cittadini, tramite mail o Twitter (#ceccarellirisponde), gli hanno sottoposto sul servizio ferroviario regionale.
BONUS PENDOLARI: DISPONIBILI I DATI DI FEBBRAIO 2015
questo link, è possibile leggere e scaricare i dati relativi all'indice di regolarità del servizio ferroviario regionale aggiornato a febbraio 2015, utile per conoscere quali abbonati abbiano diritto al bonus pendolari.
DIVENTA RICERCABILE IL DATABASE DELLE SEGNALAZIONI TRENI NEWS
Treni News, il Notiziario sull'andamento del Servizio ferroviario regionale, diventa un database ricercabile: è possibile effettuare una ricerca tra le segnalazioni di Treni News, per data, località, numero del treno, problema segnalato e linea e recuperare in questo modo le informazioni di proprio interesse.
Per accedere alla ricerca, cliccare qui.
CECCARELLI RISPONDE: IL VIDEO DELLA DIRETTA STREAMING DEL 9 MARZO 2015
L'assessore Ceccarelli in diretta Streaming ha risposto alle domande che i cittadini, tramite mail o Twitter (#ceccarellirisponde), gli hanno sottoposto sul servizio ferroviario regionale.

venerdì 3 luglio 2015

TrapaniOk - CIUFER - LINEA MESSINA - CATANIA - SIRACUSA TRAFFICO FERROVIARIO PARALIZZATO PER PROBLEMI TECNICI ALLA LINEA FERRATA.

Alla luce della firma dell’intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per la gestione del trasporto ferroviario nell’Isola, ci preme fare presente che sempre più spesso capitano degli imprevisti tecnici sulla linea ferrata gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che procurano gravi disagi ed enormi disservizi all’utenza che si sposta da Messina, passando per Catania sino ad arrivare a Siracusa. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione. Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. I disservizi sono sorti intorno alle 13 circa e come avviene sempre i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) non danno tempi certi sulla riparazione dell’inconveniente all’infrastruttura, costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione visto che a presto dovrà concordare con Trenitalia tuti gli aspetti più importanti per la definizione della tipologia dei servizi ferroviari previsti nel Contratto “Ponte” sino al 2016 per poi affidarlo in maniera definitiva per dieci anni sino al 2027.


TrapaniOk - CIUFER - LINEA MESSINA - CATANIA - SIRACUSA TRAFFICO FERROVIARIO PARALIZZATO PER PROBLEMI TECNICI ALLA LINEA FERRATA.

I pendolari siciliani denunciano ritardi continui sulla Me-Ct-Sr - LASICILIA.IT

PALERMO - Il comitato pendolari siciliani denuncia disservizi e ritardi sulla linea ferroviaria Messina - Catania - Siracusa. «Alla luce della firma dell’intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per la gestione del trasporto ferroviario - dic euna nota - facciamo presente che spesso capitano degli imprevisti tecnici sulla linea ferrata gestita da Rete Ferroviaria Italiana che procurano gravi disagi ed enormi disservizi all’utenza che si sposta da Messina, passando per Catania sino ad arrivare a Siracusa. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel Mas (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione.
Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. I disservizi sono sorti intorno alle 13 circa e come avviene sempre i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) non danno tempi certi sulla riparazione dell’inconveniente all’infrastruttura, costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire».. continua a leggere 

I pendolari siciliani denunciano ritardi continui sulla Me-Ct-Sr - LASICILIA.IT

mercoledì 1 luglio 2015

Linea Messina-Catania-Siracusa traffico ferroviario paralizzato per problemi tecnici alla linea ferrata.

Catania. Alla luce della firma dell’intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per la gestione del trasporto ferroviario nell’Isola, ci preme fare presente che sempre più spesso capitano degli imprevisti tecnici sulla linea ferrata gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che procurano gravi disagi ed enormi disservizi all’utenza che si sposta da Messina, passando per Catania sino ad arrivare a Siracusa. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione. Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. I disservizi sono sorti intorno alle 13 circa e come avviene sempre i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) non danno tempi certi sulla riparazione dell’inconveniente all’infrastruttura, costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione visto che a presto dovrà concordare con Trenitalia tuti gli aspetti più importanti per la definizione della tipologia dei servizi ferroviari previsti nel Contratto “Ponte” sino al 2016 per poi affidarlo in maniera definitiva per dieci anni sino al 2027.
I ritardi e le soppressioni di oggi 30 giugno 2015:
Relazione Messina-Catania-Siracusa
Treno 3867 delle ore 12.18 è arrivato a Siracusa con 88 minuti di ritardo
Treno 12873 delle ore 13.17 soppresso da Taormina a Catania
Treno 12831 delle ore 13.35 soppresso da Messina a Catania
Treno 12875 delle ore 14.10 è arrivato a Catania con 91 minuti di ritardo
Treno 12877 delle ore 14.32 è arrivato ad Alcantara con 33 minuti di ritardo e soppresso da Alcantara a Catania
Treno 12849 delle ore 16.05 è arrivato a Siracusa con 12 minuti di ritardo
Treno 3869 delle ore 16.20 è arrivato a Siracusa con 26 minuti di ritardo
Treno 12879 delle ore 16.35 soppresso da Messina a Catania
Treno 3871 delle ore 18.40 è arrivato a Catania con 10 minuti di ritardo
Treno 8595 delle ore 19.10 è arrivato a Siracusa con 19 minuti di ritardo
Treno 8573 delle ore 20.37 è arrivato a Fiumefreddo con 16 minuti di ritardo
Treno 12885 delle ore 21.45 è arrivato a Catania con 16 minuti di ritardo
Relazione Siracusa-Catania-Messina
Treno 12872 delle ore 11.12 è arrivato a Messina con 14 minuti di ritardo
Treno 12874 delle ore 12.23 è arrivato a Messina con 64 minuti di ritardo
Treno 12876 delle ore 13.02 è arrivato a Messina con 36 minuti di ritardo
Treno 12878 delle ore 13.59 soppresso da Catania a Messina
Treno 12880 delle ore 14.23 è arrivato a Messina con 26 minuti di ritardo
Treno 12830 delle ore 14.25 è arrivato a Messina con 23 minuti di ritardo
Treno 12882 delle ore 16.20 soppresso da Catania ad Alcantara, parte da Alcantara ed arriva a Messina con 83 minuti di ritardo
Treno 3872 delle ore 17.16 è arrivato a Messina con 25 minuti di ritardo
Treno 8586 delle ore 17.33 è arrivato a Messina con 43 minuti di ritardo
Treno 12886 delle ore 20.46 è arrivato a Messina con 59 minuti di ritardo
I treni in questione hanno accumulato ritardi per 684 minuti pari a 11 ore e 24 minuti, mentre 323 sono i km/treno soppressi.
E' il momento opportuno per iniziare a fare presente alla Regione Sicilia e a Trenitalia dei disagi e dei disservizi che l'utenza del treno subisce, ciò in occasione del perfezionamento degli allegati al Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che la Regione Sicilia ha affidato a Trenitalia per il 2015 e 2016 per poi affidarlo definitivamente sino al 2027.
Serve la collaborazione di tutti gli utenti che dovranno segnalare 
all'indirizzo comitatopendolari@gmail.com quanto avviene durante il loro viaggio in treno e/o in stazione (climatizzazione, comfort, annunci, informazioni, etc). 
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 30 giugno 2015

Trasporto ferroviario. I pendolari dobbiamo fare rete per far migliorare il servizio.

Catania. E' importante e necessario che tutti gli utenti che hanno subito ritardi e/o soppressione dei treni nella giornata di oggi (30 giugno 2015), di voler segnalare al seguente indirizzo email: comitatopendolari@gmail.com, i disagi e i disservizi subiti. 
E' il momento opportuno per iniziare a fare presente alla Regione Sicilia e a Trenitalia dei disagi e dei disservizi che l'utenza del treno subisce, ciò in occasione del perfezionamento degli allegati al Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che la Regione Sicilia ha affidato a Trenitalia per il 2015 e 2016 per poi affidarlo definitivamente sino al 2027. 
Serve la collaborazione di tutti gli utenti che dovranno segnalare all'indirizzo comitatopendolari@gmail.com quanto avviene durante il loro viaggio in treno e/o in stazione (climatizzazione, comfort, annunci, informazioni, etc). 
Noi ci faremo carico di veicolare le email di segnalazione alla Regione presso l'assessorato regionale e il dirigente generale alle infrastrutture e trasporti, in considerazione del fatto che sarà la Regione Sicilia a pagare e quindi a gestire il servizio di trasporto ferroviario. E'necessario l'apporto, la collaborazione e l'aiuto di tutti se vogliamo che il servizio, a differenza di quanto avveniva prima, venga realizzato a misura dell'utente e non ad uso e consumo dell'impresa di trasporto. 
Siamo sicuri che ognuno di voi farà la propria parte a tutela dei propri diritti e per la realizzazione di un servizio di trasporto ferroviario efficiente ed efficace e più a misura dell'utente. 
Grazie per la vostra collaborazione.






mercoledì 24 giugno 2015

Sicilia: Pizzo, giovedì la firma del nuovo contratto di servizio con Trenitalia da 111 mln di euro

(FERPRESS) – Palermo, 23 GIU – La Giunta della regione Sicilia ha deliberato il nuovo contratto di servizio con Trenitalia da 111 milioni di euro. La firma avverrà giovedì prossimo. A renderlo noto è stato l’assessore Giovanni Maria Pizzo.


Pizzo ha poi specificato “ci saranno investimenti sul materiale rotabile da parte di Trenitalia per 40 mln mentre noi investiremo circa 100 milioni per acquistare chilometri e servizi”.
Con grande sorpresa apprendiamo dalle varie agenzie stampa che giovedì 24 giugno 2015 verrà sottoscritto il "Contratto di Servizio" per il trasporto ferroviario siciliano. Grande sorpresa per noi pendolari che dal lontano settembre 2009 chiedevamo del perchè la Regione Sicilia non avesse sottoscritto il Contratto. In tutti questi anni abbiamo sempre sollecitato la Regione a chiudere l'accordo di programma per il passaggio delle competenze in materia di trasporto ferroviario, tra il Mit ed il Mef. Passaggio conclusosi a novembre 2014. Oltre a questo accordo di programma abbiamo sempre chiesto di partecipare alla formulazione del Contratto di Servizio, cosa che avevamo ottenuto solo nel 2013 dall'assessore regionale ai trasporti Nino Bartolotta. Con l'assessore Bartolotta ed assieme ai sindacati avevamo chiesto ed ottentuto la costituzione di un comitato di verifica e controllo sul redigendo Contratto di Servizio. Di questo Comitato di verifica e controllo l'assessore Pizzo non ne ha mai tenuto conto, ne mai ci ha presentato la bozza di questo contratto. Contratto di servizio che in altre regioni d'Italia è stato pianificato con al tavolo i Comitati dei Pendolari, mentre in Sicilia l'assessore Pizzo, a differenza dei suoi precedenti colleghi assessori Bartolotta e Torrisi che avevano almeno sulla carta (non ne hanno avuto il tempo) coinvolto sindacati e comitati ha ritenuto fare da solo su questo importante strumento di mobilità ferroviaria siciliana. Di questo "Contratto di Servizio" non conosciamo i contenuti ne mai ci sono stati presentati. Riteniamo poco trasparente e partecipativa la sottoscrizione, vista l'importanza, di tale Contratto che tra l'altro consegna a Trenitalia Spa le sorti el trasporto ferroviario sino al 2019 quale Contratto Ponte, non essendoci i tempi per poter bandire una gara pubblica per l'affidamento ei servizi di trasporto ferroviario, che prevedono l'affidamento di sei anni + 6. Non si conosce con quale metodologia sia stato chiuso tale contratto se con il regime regolatorio o a catalogo, non si conoscono che tipo di penalità sono previste per l'impresa ferroviaria, non si conoscono le tipologie di servizio a bordo ed in stazione, insomma non sappiamo nulla, nonostante da sei anni circa abbiamo chiesto ripetutamente di voler essere parte attiva nella redazione di tale importante strumento, e l'Istituzione Regione nella veste del suo assessore pro tempore Giovanni Battista Pizzo non ha tenuto conto a differenza dei suoi precenti colleghi assessori, e dei suoi colleghi assessori di altre regioni di far tesoro dell'apporto che i pendolari avrebbero potuto dare alla redazione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano. Un plauso alla trasparenza ed alla partecipazione.

mercoledì 17 giugno 2015

Catania: 1ª Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile 19 e 20 giugno 2015

Il 19 e 20 giugno prossimi a Catania, presso il Centro fieristico “Le Ciminiere” di Piazzale Asia, si svolgerà la Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile. Nei prossimi giorni saranno resi noti aggiornamenti e il programma dell'evento. La conferenza è organizzata dal Ministero dell’Ambiente, dall’ANCI e dal Comune di Catania. Oltre ai membri dell’esecutivo Anci, il 19 giugno a Catania sono previsti, fra gli altri, gli interventi del Presidente della Regione Rosario Crocetta, dei sindaci di Novara (Ballarè) Bergamo (Gori), Siena (Valentini); di Simona Vicari (sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico); di Giuseppe Marinello (presidente Commissione Territorio e Ambiente al Senato); di Ivan Lo Bello (vicepresidente Confindustria); vertici nazionali di Trenitalia, Enel, Eni, Legambiente e di numerose realtà imprenditoriali. 
Sabato 20 le conclusioni saranno affidate ai ministri Delrio (Infrastrutture e Trasporti), Galletti (Ambiente) e al sindaco di Catania Enzo Bianco. Nel corso della giornata in programma interventi di Sandro Gozi (sottosegretario agli Affari Europei); di Maurizio Pernice (Direttore Generale del dicastero dell’Ambiente) e di numerosi vertici istituzionali e imprenditoriali in qualità di stakeholders legati al tema mobilità e tutela ambientale.
Scheda di preadesione - Programma

lunedì 15 giugno 2015

Abbonamenti e biglietti ferroviari “con escluso servizio di traghettamento”

Messina. Abbonamenti e biglietti ferroviari “con stranezze” per l'attraversamento dello Stretto di Messina
In rappresentanza dei tanti pendolari Siciliani e Calabresi, mi pregio segnalarvi quanto avviene da qualche anno, con il ben servito di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, per chi vive sulle sponde dello Stretto di Messina e che per motivi di lavoro deve spostarsi dalla Sicilia verso la Calabria e viceversa. 
I pendolari dello Stretto sono costretti a pagare due volte le spese di traghettamento, la prima volta acquistando un biglietto o un abbonamento dove si evince a chiare lettere "escluso il servizio di traghettamento" ma nel conteggio dei km/treno vengono inclusi anche i km/mare del traghettamento. 
Abbiamo sollevato il problema alle Istituzioni e con le con le due società di trasporto, Trenitalia e RFI ma senza ottenere alcun chiarimento o risposta. Riteniamo tutto ciò un abuso perpetrato a danno dei cittadini dello Stretto ma, anche nei confronti di tutti gli altri utenti che si trovano a transitare sullo Stretto di Messina per altri motivi.
Questo è l’esempio di ciò che accade:
I km/treno previsti nell’abbonamento da Rometta M. a Scilla sono 39 km, da Rometta M. a Messina sono 20 km se il treno parte da Palermo. mentre invece sono 21 i Km sino a Rometta M se il treno parte da Messina, questa è la prima stranezza.
Da Villa S. Giovanni a Scilla i km/treno sono 9.
L’attraversamento dello Stretto in andata e ritorno sono 9 Km o 10 Km in riferimento alla provenienza del treno (sempre la stranezza di prima).
Nell’abbonamento quindi è previsto anche il costo del traghettamento, altrimenti l’abbonamento doveva essere di 29 o 30 km prevedendo l’esclusione del traghettamento e non di 39 km.
Tutto ciò ci sembra strano e assurdo e quindi in merito a queste evidenti stranezze chiediamo spiegazioni e chiarimenti da parte degli interessati: Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia Spa.


Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani -  Ciufer

domenica 14 giugno 2015

Fermo l'acquisto di 5 nuovi treni, scadute le concessioni dei servizi su gomma

Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani chiama in causa la Regione. Mentre tiene banco il confronto tra bus e treni dopo il crollo del pilone lungo il viadotto Himera della Palermo-Catania, il presidente del Comitato Pendolari Siciliani sottolinea che la necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus, ma nell'avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi un'intermodalità.

Bus batte treno in efficienza e risparmi

Palermo. La regione Siciliana paga 3 euro a km alle FS e solo 1 euro alle autolinee private. Meno di un mese fa uno studio di settore del Politecnico di Milano evidenziava come il trasporto pubblico locale in Sicilia sia meno costoso della media nazionale (2,2 euro per ogni chilometro percorso dall'autobus) e della media europea (1,4 euro per ogni chilometro percorso autobus). Risultato che è stato possibile raggiungere, continua lo studio di settore, per tre motivi: dimensione medio-piccola delle aziende per la maggior parte private; efficienza e qualità di linee dirette affiancate da linee capillari; contenimento dei costi e quindi elevato rapporto ricavi/costi, mediamente più alto rispetto ai territori comparabili...

Cancellazione corse notturne PA601 e PA602 sulla Messina-Catania A/R dal 14 giugno 2015

Messina. In merito alla cancellazione, a partire dal cambio orario del 14 giugno 2015, delle due corse notturne (servizio ferroviario) dei Bus PA601 con partenza da Messina alle ore 00.30 (effettua 8 fermate sino a Catania) e PA 602 con partenza da Catania alle 02.40 (effettua 8 fermate sino a Messina), lo scrivente Comitato fa presente che questa cancellazione è stata motivata da parte del gestore del servizio “ Dtr Trenitalia Sicilia” al gabinetto dell’assessore regionale ai trasporti Pizzo, per la scarsa frequentazione e per la sola presenza di alcune donne che fanno il più antico mestiere del mondo. Cancellazione ingiusta e senza alcun senso perché, tra l’altro, si toglie un servizio di trasporto utile ai lavoratori della fascia ionica che smontano nella tarda serata o che devono prendere servizio nella primissima mattinata, tra l’altro ad inizio mese di giugno avevano acquistato un abbonamento mensile che non potranno più utilizzare perche se avranno il treno per andare a Messina o Catania, durante l’arco del giorno, non avranno più il bus di ritorno per fare rientro a Catania o Messina. Si fa presente che se non verrà ripristinato il servizio si chiederà l’eventuale rimborso dei rimanenti giorni di giugno non utilizzati.
Con la presente nota desideriamo, inoltre, fare presente che tale servizio viene espletato da un mini-bus (si allega foto) da 21 posti e che viene frequentato da lavoratori che smontano dal servizio notturno da Messina e/o da lavoratori che da Catania devono prendere servizio nella primissima mattinata a Messina. Un servizio indispensabile e di pubblica utilità vista la frequenza media di 12/15 persone abbonate e, quindi, in buona parte da viaggiatori non occasionali. E’ anche successo che martedì 9 giugno l’autista del Bus PA602 che parte da Catania alle 02.40 non ha potuto far salire a bordo, alla stazione di Taormina-Giardini, due passeggeri perché i 21 posti erano tutti occupati. 
Nel ritenere che tale cancellazione procurerebbe un ulteriore disagio e rischio nei confronti dell’utenza che lavora a Messina e che smonta dai vari servizi notturni o per altri lavoratori che da Catania dovranno arrivare sino a Messina per prendere servizio nelle prime ore del mattino, alla luce di questo, il Comitato Pendolari Siciliani chiede l’immediata revoca della cancellazione ed il ripristino delle due corse Bus PA601 e PA602.
All’Assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Dott. Giovanni Pizzo
Al Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dott. Fulvio Bellomo
Al Dirigente IV Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Diego Greco
Al Direttore di Trenitalia Sicilia Ing. Maurizio Mancarella
Fiumefreddo di Sicilia, 12 giugno 2015
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 7 giugno 2015

Sicilia. Bus o treno questo il dilemma del trasporto pubblico

Dagli ultimi interventi sui quotidiani, sembra che in Sicilia vengano scoperti definitivamente “bus e treno come mezzi di trasporto”.
Un solo dato per chiarezza di informazione, nel 2012 i km/bus effettuati in Sicilia e pagati dalla Regione sono stati pari a 77.621.511 contro i 10.476.000 km/treno per’altro pagati dal ministero dei trasporti sino a dicembre 2014.
Si accenna ad una sorta di gara tra treno e bus. E’ più veloce il bus o il treno? E’ più costoso il treno o il bus? E’ più inquinante il bus o il treno? La necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus ma nell’avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi una intermodalità che coniughi due o più mezzi di trasporto cercando di creare un servizio efficiente ed efficace.
L’enfasi che dal 13 aprile scorso è stata data al treno solo sull’asse ferroviario Palermo-Catania è servita ben poco a rilanciare quanti più mezzi di trasporto per i siciliani.
Operazione che è servita alla sola impresa ferroviaria “Trenitalia” a rilanciare il proprio brand e la propria attività in Sicilia e nella fattispecie su una tratta ferroviaria sulla quale non si erano mai scommessi, nonostante i vari solleciti della politica ed i vari finanziamenti a Rete Ferroviaria Italiana per ammodernare e velocizzare l’attuale tracciato della Palermo-Catania. Non sono stati rispettati i tempi di percorrenza dichiarati e imposti dal Cis (2 ore e 45 minuti nel 2013) e dal Pac (2 ore e 30 nel 2014) quando ancora invece si impiegano 3 ore circa e la si promuove come velocizzazione tra le due Città pur non avendo apportato alcuna modifica all’attuale tracciato se non quelle di migliorare incroci e coincidenze. Immaginiamo un pò se avessero ammodernato, in questi ultimi cinque anni pur avendo i finanziamenti, l’attuale tracciato i tempi di percorrenza sarebbero scesi  al di sotto delle 2 ore e 30. Ma nonostante tutto, ad oggi, non ci è dato sapere perché non è stato dato corso all’ammodernamento e alla velocizzazione della Catania-Palermo. Di chi la responsabilità oltre a quella della politica? A chi spettava controllare? Perché non sono stati spesi i 30 milioni previsti per la funzionalità di questa direttrice ferroviaria  dal 2010 ad oggi?
Se da un lato l’impresa ferroviaria “Trenitalia” si rilancia dall’altro lato l’istituzione Regione con l’assessorato regionale alle infrastrutture, mobilità e trasporti è in totale fase di stallo.
A giugno 2014 veniva bandita la gara per l’acquisto di n. 5 nuovi treni per un importo di circa 50 milioni, gara a tutt’oggi bloccata dai vari ricorsi.
A novembre 2014 veniva finalmente firmato, ed era la terza firma quella dell’assessore Pizzo dopo quella degli assessori regionali ai trasporti Bartolotta e Torrisi sull’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario in Sicilia tra Mit e Mef, ma a distanza di sette circa mesi da quella firma, del famigerato “Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario” che la Regione doveva sottoscrivere con Trenitalia, ancora non si conoscono nè i contenuti, nè i tempi dell’eventuale sottoscrizione, né la durata, né la tipologia di servizi che la Regione vuole acquistare.
A dicembre 2014 è scaduto il Contratto di Servizio tra il ministero dei trasporti e Trenitalia per il trasporto universale dei treni da e per il nord. Questo è un altro problema per la Sicilia, perché al momento Trenitalia sta operando in deroga e, se non verrà bandita dal ministero dei trasporti la gara per l’affidamento del servizio universale (treni da e per il nord), la Sicilia non avrà alcun treno da gennaio 2016 che la collegherà con il resto dell’Italia e dell’Europa.
A dicembre 2014 sono scadute, in Sicilia, tutte le concessioni relative ai servizi su gomma e anche su questo il totale silenzio dell’assessorato ai trasporti.
Per poter andare avanti alla Regione Sicilia serve il nuovo PRTM (piano regionale dei trasporti e della mobilità) cosa che ad oggi ancora non ha. Ci risulta, invece, che i precedenti assessori ai trasporti avevano con gli uffici stilato le linee guida per il nuovo Piano regionale dei trasporti e della mobilità, visto che il vecchio Piano Direttore dei Trasporti, approvato nel 2002, non aveva collegato a se i quattro Piani Attuativi (aereo, marittimo, stradale e ferroviario) approvati nel 2004.
Infatti, chiediamo di conoscere dal 2004 ad oggi quanti studi sono stati commissionati dall’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti sull’integrazione vettoriale e sull’intermodalità? Presumiamo diversi e perché non sono stati attuati in questi dieci anni? Qual’è stata la necessità di bandire una gara per l’affidamento dei servizi per l’aggiornamento del “Piano regionale dei Trasporti e della Mobilità e delle relative procedure Vas (costo euro 186 mila + iva) a due anni di distanza del  Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013? Gli uffici regionali non sono in grado di definire tale piano magari con l’apporto a costo zero delle Università agli Studi di Palermo, Messina, Enna e Catania?
E’ nostra convinzione che un’accurata programmazione e un’attenta integrazione dei due mezzi di trasporto possano finalmente dare alla Sicilia un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace, sempre che, ci sia quella volontà politica di far funzionare le cose come nelle altre regioni.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

S.Agata Militello. Poche indicazioni, pendolari in rivolta




Circolazione Regionale veloce 3832 Palermo-Messina

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari SICILIANI in questo caso riguarda la circolazione del treno Rv 3832
Nonostante le ripetute segnalazioni formulate verbalmente e per iscritto, la circolazione del treno regionale veloce in oggetto  indicato  presenta  da  oltre un anno  incessanti  criticità  nella tratta Tusa- Patti.
Invero si lamenta  che il treno Rv3832  -sebbene classificato “veloce”-  viene costantemente pregiudicato senza alcun  valido motivo rispetto ai  treni  Rv3833- R12755- ICN1957 che  - di contro-  non  dovrebbero  essere preferiti al primo  nella circolazione in quanto :
-semplici regionali ( Rv3833- R12755) ;
-ai sensi dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
-qualora viaggino in ritardo ( Rv3833-R12755- ICN1957) .
Nello specifico le  comprensibili ed oggettive  ragioni  sottese a siffatto reclamo :
1) la  decisione di  posticipare la partenza del  treno veloce in questione  dalla stazione di Cefalu’ in attesa del treno regionale n. 3833 non ha sortito alcun beneficio al  primo,  la cui circolazione  viene inoltre  pregiudicata a seguito dei continui ritardi del treno 3833 ;   
2) ugualmente  non ha  sortito alcun vantaggio  la decisione ( in controtendenza rispetto ad un recente passato )  di  fissare l’incrocio con il treno  regionale 12755 alla stazione di Tusa piuttosto presso quella di S. Stefano di Camastra sia  avuto riguardo al treno Rv3832 che è costretto ad  “ attendere”  a Tusa  l’altro treno in ritardo, sia nei riguardi degli utenti del mezzo R12755 che si sono visti anticipare la partenza  in direzione Palermo sebbene  sia rimasta inalterata la successiva attesa  di 10-15 minuti alla stazione di Cefalu’;  
3) ugualmente non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832,  qualora in ritardo  di  pochi minuti per cause allo stesso non imputabili,  venga “bloccato” per quasi dieci minuti alla stazione di S. Agata Militello in attesa dell’IC notte 1957 in
violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
4) ugualmente  non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832, qualora  in perfetto orario, venga  “bloccato “ alla stazione di Zappulla in attesa del treno ICN1957 in violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
5)il modus operandi lamentato ai  precedenti punti nn. 3 e 4 appare  oltremodo  censurabile anche per l’ulteriore motivo che non appare giustificabile attribuire precedenza ad un treno- quale l’IC notte 1957-  che  ha  una sosta tecnica di quasi trenta minuti  dopo la stazione di Cefalu’.
6) ugualmente non si comprende perché il treno Rv3832 deve attendere alla stazione di Capo d’Orlando il treno regionale Rv3835, pregiudicando ancora il proprio iter .
7)ugualmente non si comprende perché, a differenza di un recente passato, è stato eliminato l’incrocio alla stazione di Brolo tra i treni Rv3832 e Rv3835.
A parte i lamentati ritardi, si coglie l’occasione per suggerire che il treno in questione necessita  :
-di  maggiore pulizia,
-di un  più efficace servizio di aria condizionata,al fine di evitare che vi siano solamente  zone “caldissime” ovvero  “freddissime”, senza una misura intermedia;
-di un materiale  “ a doppio minuetto” ovvero  di una  composizione “classica o meglio materiale tradizionale” nei giorni  di lunedì- giovedì e venerdì in quanto  gli utenti  non trovano posti a sedere.
Si confida in un immediato riscontro ed intervento.
Cogliamo l’occasione per ricordare la Ns richiesta di messa in esercizio della Stazione di Terme Vigliatore, la quale  ricadente nella linea a doppio binario, in partnership col comune di Terme Vigliatore datate (5.10.13- 16.10.13-17.05.15-21.05.15)
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana
Torrenova,Messina 01.06.2015                                                 
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer