martedì 22 luglio 2014

Cub Trasporti Ragusa. Incidente ferroviario di Butera: non si muore per caso

Ragusa. La tragica morte di tre ferrovieri sulla linea Gela-Licata, nei pressi della stazione di Butera, avvenuta giovedì 17 luglio, ci ha colpiti come un macigno: tre colleghi, esperti e anziani, muoiono investiti da un treno in un tratto di linea definita a scarso traffico, dove transitano solo 6 treni al giorno. Com’è stato possibile tutto ciò? 
Le cause non vanno ricercate solo nell’eventuale errore o leggerezza di un qualche ferroviere adibito a mansioni che avevano in qualche modo a che fare in quel momento con la presenza dei tre operai lungo la linea e con la circolazione di un treno. Sarebbe troppo semplicistico, e di questo si occuperà la magistratura.
Ma ci sono cause più generali e importanti che possono farci comprendere le dimensioni e i contorni di questa disgrazia: in primo luogo lo stato di abbandono di certe tratte in Sicilia, che in quella ove è accaduto l’incidente è estremamente grave; in secondo luogo  la carenza di personale negli impianti adibiti alla manutenzione delle linee, la mancata assunzione di giovani  in seguito al pensionamento del personale anziano e la conseguente utilizzazione del personale residuo in zone sempre più vaste e meno conosciute. 
Quindi: meno personale, più chilometri da accudire, più lavoro da fare nella linea, col risultato che vanno a farsi benedire le normative sulla sicurezza, applicando le quali, i pochi lavoratori non riuscirebbero a svolgere nemmeno la metà dei loro compiti. Perché sicurezza vuol dire diminuzione dei ritmi di lavoro, tempi di attesa, tempo da dedicare alle procedure da mettere in atto. 
Finché tutto fila liscio, si procede così, quando però ci scappa il morto, allora vanno cercate le responsabilità, magari trovandole proprio nelle vittime, che tanto non possono parlare.
Una situazione che rischia di aggravarsi con la riorganizzazione imminente di RFI che mira a costituire mega impianti da dove il personale partirà giornalmente per andare a lavorare in linee sempre più lontane.
Se questo può accadere è perché da oltre vent’anni gli interessi del Gruppo FS si rivolgono quasi esclusivamente sull’Alta Velocità, lasciando che il resto delle linee regionali e del trasporto pendolari (ma anche del servizio merci), al Nord come al Sud, finisca nel degrado più assoluto. 
Degrado che in Sicilia ha toccato i limiti della decenza; qui le linee sopravvivono grazie alla buona volontà dei ferrovieri, alla loro abnegazione, alla loro disponibilità persino a mettere da parte i regolamenti sulla sicurezza a protezione della propria incolumità, pur di assicurare l’esistenza quotidiana delle ferrovie.
Adesso non si tratta di commuoversi e mandare messaggi di cordoglio alle famiglie: l’ipocrisia lasciamola agli sciacalli. 
La morte di Vincenzo Riccobono, di Antonio La Porta e di Luigi Gazziano devono averla sulla coscienza i vertici manageriali che hanno massacrato il trasporto su ferro, e con essi tutti i ministri e i governi che li hanno sostenuti e continuano a farlo e tutti quei politici che non hanno mosso un dito per ridare dignità e funzionalità alle nostre bistrattate linee e al servizio ferroviario.
Un appello a riflettere e a mettere in atto le necessarie pressioni perchè vengano coperte le piante organiche va fatto ai Responsabili degli impianti manutentivi, anch'essi in difficoltà per la grave carenza di personale a fronte della necessità di svolgere attività indispensabili per la sicurezza della circolazione dei treni, essendo perfettamente consapevoli che per svolgere le numerose attività lavorative assegnategli è necessario che i lavoratori mettano da parte i regolamenti che gli assicurano la sicurezza. 
Chi provi un sincero moto di sdegno non deve fare altro che rivolgerlo verso un impegno costante, accanito e coerente per il rilancio del trasporto ferroviario, contro le politiche di accentramento delle risorse, delle tecnologie e degli interessi attorno all’alta velocità. 
Domenica 20 luglio in Valle Susa gli attivisti NO TAV hanno bloccato un TGV in transito in memoria delle vittime di Butera: di questo tipo di solidarietà, e di seri impegni di lotta abbiamo tutti bisogno perché stragi di questo tipo non si ripetano mai più.
Ragusa, 22 luglio 2014
Coordinamento provinciale CUB Trasporti

sabato 19 luglio 2014

Tre vite spezzate in una tragica vicenda lavorativa sulla linea ferroviaria Gela-Caltanissetta

La fatale tragedia occorsa ai tre operai di Rete Ferroviaria Italiana ci colpisce nel profondo del cuore. Ci affligge questa drammatica morte di padri di famiglia intenti nel compiere il proprio dovere per la salvaguardia e la sicurezza di chi giornalmente viaggia in treno. Non ci sono parole per esprimere il nostro rammarico ed il nostro cordoglio ai familiari di Antonio, Vincenzo e Luigi.
Comitato Pendolari Siciliani

Linea Palermo-Agrigento - Variazioni orari treni dal 20 luglio al 31 agosto 2014

Da domenica  20 luglio sino al 31 agosto 2014 l’offerta dei treni regionali sulla linea Palermo-Agrigento subirà modifiche agli orari dei treni. 
 

sabato 12 luglio 2014

Treni fermi da Fiumefreddo di Sicilia per un guasto alla linea aerea. Dalle 21.00 inizio sciopero

Interruzione della circolazione sulla linea Siracusa-Messina dalle ore 14.30 circa per un guasto alla linea aerea. A tutt'ora non ancora ripristinata la circolazione. Sono in atto i trasferimenti da Fiumefreddo di Sicilia con bus sostitutivi in direzione Messina. Alle ore 21.00 ha inizio lo sciopero dei treni sino alle ore 21.00 di domenica 13 luglio 2014.

giovedì 10 luglio 2014

Treni sciopero sabato 12 e domenica 13 luglio 2014

Nuovo sciopero dei treni in programma dalle ore 21 di sabato 12 luglio alle 21 di domenica 13. L’agitazione è stata indetta dai sindacati O.S. CAT, O.S. CUB Trasporti e O.S. USB Lavoro Privato e coinvolge il personale di Gruppo Fsi, Ntv e Trenord.
Le Ferrovie delle Stato comunicano che le Freccie viaggeranno regolarmente e che per gli altri treni nazionali non si prevedono particolari ripercussioni. 
Saranno assicurati tutti i convogli elencati nell’apposita tabella dei treni previsti in caso di sciopero, ma non sono previste le fasce orarie di garanzie previste soltanto per i giorni feriali. 
Lo sciopero interessa anche il personale dei traghetti tra Messina e Villa San Giovanni: garantite sabato le corse 30 e 29 e domenica le corse 10, 9, 14 , 13, 16, 15, 22 e 21.

Spadafora ultimati i lavori della strada di accesso alla stazione ferroviaria

Giunti al termine da qualche settimana i lavori della strada di accesso alla stazione ferroviaria di Spadafora, effettuati da Rete Ferroviaria Italiana.





mercoledì 2 luglio 2014

Treni "Minuetto" con una nuova livrea in Sicilia

Nuovi colori per i treni Minuetto sbarcati a Messina sabato 21 giugno 2014 e da qualche giorno in circolazione sulle linee siciliane.





lunedì 30 giugno 2014

C.I.U.Fe.R. assemblea degli iscritti sabato 5 luglio a Roma

C.I.U.Fe.R. Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali. E’ in atto un processo che dovrebbe condurre alla cancellazione di 5.000 km di rete ferroviaria dalla scena nazionale, ritenuti improduttivi ed eccessivamente costosi. Nel corso degli ultimi anni si stanno operando scelte pericolose in tal senso. In Piemonte, tanto per dare un esempio, sono state chiuse 483 km di linee ed in altre regioni si sta perseguendo un disegno analogo.
La strategia in atto mira ad impoverire i servizi in modo da disaffezionare i viaggiatori e giustificare poi i tagli in rapporto alla domanda decrescente; si confida inoltre nella scarsa capacità di reazione delle popolazioni locali. Si chiudono le stazioni e si lasciano al degrado (lungo la linea ionica la situazione è da vergogna); si utilizzano treni vecchi, sporchi, soggetti a frequenti guasti; si riducono i servizi (corse soppresse, mancanza di coordinamento, ritardi, ecc.); si vessano i viaggiatori (assenza di informazioni, multe pesanti, zero assistenza), si riduce la manutenzione ordinaria sull’infrastruttura e sui veicoli (gli incidenti sono aumentati e il rischio per viaggiatori e ferrovieri è cresciuto significativamente negli ultimi anni). Un altro tipo di azione consiste nel rompere l’unità della rete; ed ecco allora la scelta di cancellare anelli significativi come i servizi ferroviari fra Sibari e Metaponto (taglio Calabria-Puglia) o fra Catanzaro Lido e Lamezia Terme (taglio Tirreno-Ionio). L’obiettivo è evidente: isolare sempre più le linee ritenute meno importanti, togliendo attrattiva al trasporto ferroviario e penalizzandone l’accesso e, non appena possibile, far cessare l’esercizio. Il rischio è elevato, si accentuerebbe la marginalizzazione economica e sociale di intere aree regionali in tutta Italia. E’ più che mai necessario organizzare l’iniziativa in difesa e per il rilancio delle ferrovie regionali e interregionali, anche attraverso la rivendicazione del superamento della regionalizzazione, che tanti danni ha apportato al trasporto ferroviario, dimostrando disinteresse e incapacità nel fornire il servizio secondo quanto previsto da leggi nazionali e regolamenti europei, scarsa attenzione nell’ascolto degli utenti e contribuendo così a determinare perfino un peggioramento di stazioni e linee locali.

Il CIUFER sta acquisendo immagine e forza rivendicativa, ma è necessario compiere ulteriori progressi sul fronte organizzativo. E’ convocata a Roma, Sabato 5 Luglio, dalle ore 13:00 alle ore 16:00, l’ASSEMBLEA GENERALE degli iscritti. Essa avrà luogo, presso la sede del Consiglio Metropolitano sita in Via Giolitti, n. 231, in adiacenza alla Stazione di Roma Termini.
I temi all’ordine del giorno saranno i seguenti:
A)   Aggiornamento eventuale Statuto
B)   Proposta Consiglio Direttivo e Portavoci/Presidente
C)  Strumenti di comunicazione e di protesta
D)  Strategie per un percorso in comune tra utenti e lavoratori delle ferrovie
E)   Strategie per una rappresentatività riconosciuta
F)   Avvio istanza presso la UE
G)  Calendario iniziative 2014. Sono preventivati i seguenti appuntamenti:
·         Giornata Italiana delle Ferrovie (GIF 2014), 3 Ottobre a Portici. Sarà la seconda GIF, corrispondente al 175 ° anniversario dell’apertura della linea Napoli-Portici.
·         Settimana Europea Mobilità Sostenibile. 16-22 Settembre. Adesione sul tema del trasporto ferroviario. Si prevede di organizzare delle iniziative a scala regionale.  
·         Convegno pubblico a Roma, palazzo delle Ferrovie, a cura di Italia Nostra.
 Sperando di ritrovarvi numerosi a Roma, invio i più cari saluti
Domenico Gattuso

La metropolitana di Ragusa un passo avanti ma scarsa presenza della politica


Ragusa. Si è svolta, sabato 28 giugno presso la stazione di Ragusa, la conferenza stampa organizzata da CUB Trasporti, Comitato per il rilancio della ferrovia Iblea, Comitato Pendolari Siciliani e Legambiente a sostegno del progetto della metropolitana di superficie, a vent’anni esatti dall’elaborazione dello studio di fattibilità tra Comune di Ragusa e FS.
Gli organizzatori hanno presentato al numeroso pubblico i risultati della rielaborazione del progetto preliminare di RFI del 2006, sottoposti al Comune quale base per una nuova progettazione.
Punti salienti della proposta sono la fermata di Piazza Carmine, a servizio del centro storico; la fermata al piazzale del centro commerciale Le Masserie/Azienda Sanitaria Provinciale; la fermata al consorzio ASI e la fermata di Cisternazzi/Nuovo polo ospedaliero; a queste si aggiungono altre fermate intermedie (ospedale Ibla, via Colajanni) oltre a quella alla stazione centrale. Il percorso si completa alla stazione di Donnafugata, collegando in questo modo l’importante sito turistico alla città.
Era presente l’assessore ai Lavori Pubblici Corallo, che ha ribadito l’interesse dell’amministrazione per la metroferrovia e ha annunciato che si stanno reperendo i fondi per un bando finalizzato al progetto preliminare.
Nel corso della conferenza sono state poste varie domande: dai costi (circa 30 milioni), ai tempi di transito dei convogli (30 minuti con stazione di testa a Donnafugata; 15 minuti con stazione al polo ospedaliero). Si è discusso della scellerata scelta dei parcheggi sotterranei, che ha confermato la centralità dell’automobile, e quindi il contrario di una mobilità eco-sostenibile. E’ emerso anche il ruolo della metro come collegamento diretto con l’aeroporto di Comiso, in sinergia con altri progetti che si vanno facendo in tal senso. E’ stata rilevata l’importanza a scopi turistici della tratta ferroviaria e come la metro potrebbe fare fruire a pieno dei paesaggi dell’altopiano e della ferrovia elicoidale, vero monumento di archeologia industriale.
Alcuni degli interventi hanno rimarcato la cecità degli amministratori di Modica e provinciali che in occasione della chiusura del ponte Guerrieri non hanno previsto nessun potenziamento delle corse ferroviarie per collegare Modica con gli altri centri e i due versanti della provincia in maniera comoda e sicura, senza provocare il caos cui si sta assistendo in questi giorni, destinato ad aumentare con la stagione balneare.
Incalzato dai giornalisti l’assessore Corallo si è detto disponibile a coinvolgere il consiglio comunale nella questione della metropolitana; il consigliere D’Asta a tal proposito si è impegnato a presentare un apposito ordine del giorno.
La CUB Trasporti, unitamente agli altri comitati e associazioni che hanno collaborato, non può non notare la scarsa presenza di politici e amministratori alla conferenza stampa, segnale di un disinteresse che dura da vent’anni, interrotto magari da belle dichiarazioni elettorali. E tuttavia questo non scoraggia chi crede a progetti che possano veramente segnare un passaggio epocale per la vita della nostra città.
Pippo Gurrieri

Coordinatore provinciale CUB Trasporti

Regione regista dei servizi ferroviari

La Giunta regionale lo scorso maggio ha dato l'ok all'Accordo di programma quadro con i ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia per il trasferimento delle funzioni di programmazione e amministrazione dei servizi ferroviari di interesse regionale e locale, strumento propedeutico al contratto di servizio. Un accordo atteso da cinque anni, quando il Parlamento nazionale ha delegato con legge le Regioni ad occuparsi di questi servizi.


venerdì 27 giugno 2014

METROPOLITANA DI SUPERFICIE DI RAGUSA - Riesame del progetto di RFI e inserimento altre fermate.



Questo è il tema della conferenza stampa che si terrà alla stazione ferroviaria di Ragusa sabato 28 giugno alle ore 10.30.
Il Progetto preliminare della metropolitana di superficie di Ragusa, elaborato da RFI nel 2006, era stato inserito in un progetto complessivo di interventi sulla tratta Siracusa-Ragusa, per una spesa di 182 milioni di euro prevedendo anche la velocizzazione di alcuni tratti.
Di questo progetto abbiamo avuto notizia nell’incontro al Comune di Ragusa, un paio di mesi fa, da parte dell’Ing. Andrea Cucinotta di Rete Ferroviaria Italiana che non aveva avuto seguito e che era rimasto in aria alla Regione Sicilia. Oggi ritenendo ancora fondamentale la realizzazione della metropolitana di Ragusa si ritiene necessario estrapolarla da quel progetto del 2006, riproponendo, modificando o riprogettando la sola metropolitana.
Lo studio di fattibilità Fs-Comune di Ragusa del 1995 prevedeva 6 fermate, quali:  Ragusa Ibla, Alfieri, Ragusa C.le, Colajanni, Psaumida e Cisternazzi.
Riteniamo che il Progetto preliminare di RFI, benché ben fatto e molto circostanziato, risenta del limite di non essere stato condiviso con i rappresentanti del territorio, che avrebbero potuto segnalare – se coinvolti - la funzionalità o meno delle fermate stabilite a tavolino a Palermo magari potendo suggerire altre utili a rendere il progetto effettivamente alternativo e funzionale per la mobilità urbana della Città.
Si ritiene opportuno per la funzionalità  del Progetto di RFI che vengano modificate e inserite le seguenti fermate:
Fermata n. 1 Ragusa Ibla;
Fermata n. 2 Carmine-Putìe; questa sarebbe la fermata per il centro storico, munita di ascensore o scala mobile, in sostituzione della fermata sotterranea di Piazza Poste, la cui costruzione richiederebbe il superamento di delicate problematiche (distanza dalla piazza, areazione, spazi per servizio viaggiatori, ecc.).
Fermata n. 3 Ospedale Arezzo-Cimitero Ibla, munita di scala mobile.
Fermata n. 4 Ragusa Centrale
Fermata n. 5 Colajanni
Fermata n. 6 Paestum (Masserie)
Fermata n. 7 ASI
Fermata n. 8 Cisternazzi (Ospedale nuovo)
Fermata n. 9 DonnaFugata
Invitiamo il Sindaco ad attivare l'ufficio tecnico del Comune di Ragusa di concerto con RFI e del Dipartimento Infrastrutture della Regione per apportare le modifiche al progetto del 2006 e predisporre il tutto per richiedere il  finanziamento dell'opera.

CUB Trasporti
Comitato per il rilancio della Ferrovia Iblea
Comitato pendolari Siciliani
Comitato pendolari Ragusa
Legambiente Ragusa

martedì 24 giugno 2014

Il caso del treno Palermo-Torino scomparso, un affare di Stato

Il Comitato Pendolari Siciliani punta il dito contro la progressiva riduzione delle lunghe percorrenze:"La politica non si preoccupa della mobilità ferroviaria".

Metroferrovia Ragusa conferenza stampa per il rilancio della ferrovia iblea

Nel 1995 Comune di Ragusa e FS elaborarono lo studio di fattibilità della metropolitana di superficie di Ragusa, finanziato con i soldi dei cittadini ragusani e delle Ferrovie dello Stato.

giovedì 19 giugno 2014

Caltagirone. Il ponte ferroviario verrà abbattuto

In questi ultimi due anni abbiamo sollecitato l'intervento dei tre Comuni Caltagirone, Gela e Niscemi affinchè intervenissero presso la Regione Sicilia e Rete Ferroviaria Italiana per capire cosa si voglia fare della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.

Raddoppio ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri incontro alla Regione

Proseguono gli incontri con i Comuni interessati al raddoppio ferroviario Fiumefreddo di Sicilia-Giampilieri.

Treni, nuovi orari si ad alcune richieste del Comitato Pendolari Siciliani



Gazzetta del Sud - domenica 15 giugno 2014 pag. 30 Ionica
















Gazzetta del Sud - domenica 15 giugno 2014 pag. 35 Nebrodi

Modifiche offerta dei treni sulla Palermo-Punta Raisi-Alcamo

Da mercoledì 18 giugno 2014 l’offerta dei treni regionali sulle linee Palermo-Punta Raisi e Palermo-Alcamo Diramazione subirà variazioni e integrazioni. 



















clicca qui per il dettaglio

venerdì 13 giugno 2014

martedì 10 giugno 2014

Palermo. Espletamento gara per la Fornitura "chiavi in mano" di n. 5 nuovi treni il 25 Giugno 2014

Inizio espletamento della Gara per la Fornitura "chiavi in mano" di n. 5 nuovi treni automotori completi bidirezionali a uno o due piani
In relazione alla gara a procedura aperta relativa alla "Fornitura 'chiavi in mano' di n. 5 nuovi treni automotori completi bidirezionali a uno o due piani, alimentati a 3 kv cc, reversibili di lunghezza massima di 110 metri, con capacità totale di almeno 180 posti a sedere per ciascun convoglio", si comunica che: il giorno 25 Giugno alle ore 10.00 presso questo Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità, in via Leonardo da Vinci n. 161 - Palermo nella sala del piano terra, è convocata la prima seduta pubblica della Commissione per procedere all'espletamento della gara.
Fonte: Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti

Lavori e modifiche a diverse linee in Sicilia nel mese di Giugno

Da domenica 8 a domenica 22 giugno 2014 si effettueranno lavori di manutenzione straordinaria tra Caltanissetta Centrale e S. Cataldo. Nella locandina di dettaglio si riportano i provvedimenti di modifiche e sostituzioni con bus che i treni Regionali subiranno da domenica 8 a sabato 14 giugno. 















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domenica 8 giugno 2014

Illegittimo il licenziamento del direttore di Trenitalia Stefano Carollo

Apprendiamo dallo stesso la notizia che il suo licenziamento è stato definito illegittimo dal tribunale.
Desideriamo ricordare quanto era successo: - Il 07 agosto 2010 veniva decapitato il vertice siciliano di Trenitalia. Al responsabile regionale del gruppo di Trenitalia, Stefano Carollo, veniva recapitata una lettera di licenziamento in tronco. Alla guida di Trenitalia era arrivato nel 2006. In quegli anni abbiamo intrattenuto ottimi rapporti con il direttore Carollo considerato da tutti molto attivo e disponibile. Con la sua direzione in Sicilia si era iniziato l’iter del passaggio delle competenze e delle risorse in fatto di trasporto ferroviario regionale.

Ci congratuliamo con il direttore Carollo per il buon esito della sentenza. 

martedì 3 giugno 2014

Lavori e modifiche al servizio linea Palermo-Alcamo-Trapani. Giugno 2014

Lavori e modifiche al servizio - Sicilia
Da martedì 27 maggio a sabato 14 giugno 2014, per lavori programmati tra Isola delle Femmine e Capaci, l’offerta di treni Regionali sulle linee Palermo – Alcamo – Trapani e Palermo – Punta Raisi verrà modificata. 



lunedì 2 giugno 2014

Caltagirone. Il verbale dell'incontro per il ripristino della linea Caltagirone-Gela

In riferimento alla richiesta del Comune di Caltagirone, giusta nota prot. n. 20317 del 26/05/3014, con la quale ci invitava a partecipare all’incontro del 30 maggio c.a. dapprima sui luoghi del crollo in contrada Angeli e successivamente presso la Casa comunale per redigere un documento di intenti da inviare alla Regione Sicilia a distanza di tre anni dal crollo del ponte ferroviario sulla Caltagirone-Gela.
Questo che si allega è il documento sottoscritto dai presenti all’incontro:

































Finalmente possiamo dire che ci siamo riusciti, a distanza di un anno, a sollecitare l’intervento delle Istituzioni di Caltagirone, Gela e Niscemi sul silenzio caduto sul crollo e sulla chiusura della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.
Nel corso di quest’anno impiegato a sollecitare le tre Amministrazioni abbiamo messo in campo tre iniziative:
Il primo sit-in del 12 maggio 2013 dove si presentò solo un assessore del Comune di Caltagirone.
Nel luglio 2013 venimmo a conoscenza del dissequestro dell’area interessata dal crollo, da parte della procura di Caltagirone, e prontamente informammo le tre amministrazioni.
Alla luce di questa notizia fummo contattati il 21 novembre 2013 dalla redazione di Catania di Rai 3 ed assieme ad una troupe ci siamo recati sui luoghi dove fu intervistato il sindaco di Caltagirone Dott. Nicolò Bonanno e subito dopo andammo a Gela a sentire il Sindaco Dott. Angelo Fasulo. Entrambi nell’intervista presero delle posizioni sulla valenza del ripristino della tratta ferroviaria e sull’importanza del trasporto pubblico nell’intera area interessata dal crollo.
Nel marzo 2014 informavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi che erano state bandite da Rete Ferroviaria Italiana due gare d’appalto, la prima per lo smantellamento degli impianti di telefonia GSMR per un importo di 400 mila euro e la seconda per lo smaltimento e/o recupero dei materiali  provenienti dalla demolizione per un importo di 500 mila euro.
Il 10 maggio 2014 abbiamo, a distanza di tre anni, organizzato il terzo sit-in sui luoghi del crollo dove hanno preso parte diverse associazioni ed abbiamo registrato la sola presenza del vice sindaco Ficicchia del Comune di Niscemi, assenti le Amministrazioni di Gela e Caltagirone.  Grazie all’interessamento del vice sindaco Ficicchia e del sindaco di Niscemi Dott. La Rosa che siamo giunti a distanza di 20 giorni dal sit-in ad essere convocati dal Comune di Caltagirone. 

Ponte crollato, senza ferrovia territori mortificati dal silenzio

Finalmente possiamo dire che ci siamo riusciti, a distanza di un anno, a sollecitare l’intervento delle Istituzioni di Caltagirone, Gela e Niscemi sul silenzio caduto sul crollo e sulla chiusura della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela. 

Fs, nuovo Cda in segno di continuità. Le cariche del dopo-Moretti: Elia Ad e Messori Presidente.

Roma. Parte il dopo Moretti alle Ferrovie dello Stato. Il Tesoro, che è azionista unico del Gruppo, ha scelto ieri l'economista Marcello Messori come nuovo presidente e Michele Mario Elia come ad. È stato anche interamente rinnovato il cda, che si allarga e diventa più "rosa".
Il cda, infatti, è stato ampliato da 5 a nove consiglieri, con una forte componente femminile (quattro donne): Messori, Elia, Daniela Carosio, Vittorio Belingardi Clusoni, Giuliano Frosini, Gioia Ghezzi, Simonetta Giordani, Federico Lovadina, Wanda Ternau. Dopo due settimane di stallo, dunque, finalmente fumata bianca.
L'assemblea ha trovato la quadra sul nuovo vertice, dopo giorni di indiscrezioni su un presunto braccio di ferro tra il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan e il titolare delle infrastrutture Maurizio Lupi.
Il successore di Moretti è l'amministratore delegato della Rete ferroviaria Elia, il candidato interno; e con lui è stata scelta di continuità.
A Michele Mario Elia (ingegnere elettrotecnico, barese, classe 1946, in Ferrovie dal 1975 e dal 2006 ad di Rfi) le deleghe verranno conferite formalmente nella prima riunione del consiglio, oggi pomeriggio.
E sempre oggi potrebbe arrivare il nome del suo successore in Rfi. Elia ha comunque già anticipato le proprie linee guida: «La priorità per le Ferrovie è andare avanti con il piano industriale che è stato presentato», ha detto ieri a margine di un convegno, prima ancora di sapere l'esito ufficiale dell'assemblea.

Soddisfatti i sindacati, che apprezzano il segnale di continuità. Con il leader della Cisl che rispolvera un tema sempre attuale, quello della separazione della Rete, dicendo no allo spezzatino, indicando la necessità di "mantenere la forza delle Fs".
Ma a cambiare, come detto, è anche il presidente del consiglio di amministrazione.
A prendere il posto di Lamberto Cardia, in Ferrovie da tre anni, è l'economista Marcello Messori, biellese, 64 anni, direttore della Luiss School of European Political Economy. L'ampliamento del consiglio sembra rispondere alla necessità di aprire il Gruppo ad una governance più in linea con le altre grandi società, anche in vista della possibile privatizzazione e quotazione del Gruppo, che potrebbe avvenire l'anno prossimo.
La Sicilia - Venerdì 30 Maggio 2014 Economia Pagina 9 - Enrica Piovan