mercoledì 13 novembre 2013

TRENITALIA E GLI INTERCITY DA TAGLIARE

A conferma della posizione OR.S.A. Trasporti sui favori fatti solo all’A.V.
Interpellanza al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sui tagli al servizio universale
CAMERA DEI DEPUTATI- testo allegato all’ordine del giorno della seduta n. 119 di Venerdì 15 novembre 2013
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per sapere – premesso che:
  • è notizia di questi giorni che Trenitalia SpA, in vista della rimodulazione e riorganizzazione dell'offerta e degli orari ferroviari, avrebbe intenzione di cancellare, poiché non più sostenibile «a mercato», una grossa fetta dell'offerta di trasporto ferroviario di collegamento da e per la regione Toscana;
  • si tratterebbe, in particolare, di 12 treni intercity in tutta la regione, con rilevante incidenza sulla tratta Firenze - Arezzo, uno dei percorsi che presenta già oggi molte criticità, con pendolari letteralmente ammassati sulle vetture e che si trovano ad affrontare tragitti, spesso molto lunghi, in condizioni non certo agevoli;
  • l'offerta dei trasporti pubblici in Toscana, come del resto in tutta Italia, è spesso insufficiente a coprire il fabbisogno dei cittadini e per questo il taglio ipotizzato da Trenitalia e denunciato dallo stesso assessore ai trasporti della regione, Vincenzo Ceccarelli, appare inopportuno, quanto controproducente;
  • il trasporto regionale ed interregionale su ferro che collega la Toscana con piccole e grandi città italiane, a prescindere da quello dedicato all'alta velocità, dovrebbe essere, a detta degli interpellanti, garantito ai cittadini che ne usufruiscono ogni giorno per lavoro o studio;
  • appare inopportuno, agli occhi degli interpellanti, puntare tutta la riorganizzazione e gli investimenti sui treni ad alta velocità che, pur essendo fondamentali per il collegamento su ferro in tutta la nazione, non sono certo quelli fruiti maggiormente e quotidianamente dai pendolari. Tali treni dovrebbero affiancare la rete regionale ed interregionale che andrebbe potenziata e valorizzata, anche al fine di rilanciare la mobilità sostenibile in Italia;
  • la situazione della Toscana non è certo l'unica;
  • i ritardi, le soppressioni e i disservizi costringono ogni giorno milioni di italiani a
  • spostarsi in tutta Italia in condizioni vergognose e al limite della decenza;
  • un caso emblematico è l'intercity 531 Perugia-Roma che da anni registra ormai un ritardo «a regime» di almeno 20 minuti, sempre imputabile a guasti tecnici dovuti alle difficoltà di controllo del blocco delle porte, segno questo di un materiale vetusto, non correttamente mantenuto e non più utilizzabile, che tuttavia, migliorato nell'aspetto
  • estetico, continua ad essere impiegato e classificato come categoria intercity;
  • è evidente che il rinnovo del parco macchine dei treni destinati al trasporto dei pendolari sia stato sacrificato per privilegiare scelte aziendali volte a potenziare lo sviluppo dell'alta velocità, motivo di vanto peraltro di una gestione manageriale che risulta fallimentare sotto tutti i punti di vista e che, tuttavia, non sembra essere destinata ad alcun tipo di alternanza;
  • se non si ritenga urgente avviare, per quanto di competenza, un'opportuna valutazione dell'impatto che la cancellazione degli intercity avrebbe sul pendolarismo della regione Toscana;
  • se non si intendano verificare le cause del giornaliero disservizio registrato dall'intercity 531 Perugia - Roma, e, per quanto di competenza, le responsabilità dei ritardi, posto che non si tratta di ritardi dovuti ad eventi eccezionali;
  • se non si intenda predisporre urgentemente, anche in collaborazione con le regioni Umbria e Toscana, un piano di risanamento del trasporto dei pendolari, assicurando oltre al «normale» funzionamento del materiale, la copertura, con un adeguato numero di treni, dei territori fortemente interessati al pendolarismo;
  • se non si ritenga necessaria una profonda revisione del modello strategico infrastrutturale del Paese che, al momento attuale, con il programma delle opere pubbliche della «legge obiettivo», destina prioritariamente ingenti risorse alla realizzazione di opere di dubbia utilità e di enorme impatto ambientale, a scapito degli interventi necessari per rendere più funzionale ed efficiente il sistema di trasporto ferroviario locale e il trasporto pubblico urbano, la cui inefficienza induce, di fatto, l'utilizzo di forme di mobilità privata, con un più elevato impatto ambientale e sanitario e con conseguenti enormi problemi di congestione delle aree urbane.
«Interpellanza presentata da 28 Deputati di vari schieramenti politici il 12 novembre 2013».

Metroferrovia di Giampilieri a servizio ridotto

Ci teniamo a fare presente che non è più sopportabile il disagio che giornalmente procura la prima delle quattro corse giornaliere della Metroferrovia di Giampilieri, e precisamente quella delle ore 06.55, ai treni stracolmi di pendolari in arrivo a Messina.
Quasi tutti i giorni i treni del mattino in arrivo a Messina accumulano dai 10 ai 20 minuti di ritardo ed in molti casi creano ancora più disagi a chi deve proseguire per raggiungere Reggio Calabria, diventando un continuo calvario. 
Visti gli investimenti per la tale realizzazione oggi è necessario, con le dovute risorse, farla ripartire a pieno regime assicurando ai suoi concittadini e a chi giunge a Messina, una mobilità eco-sostenibile. Certi in un Suo autorevole intervento, presso il Governo Regionale e la Direzione Sicilia di Trenitalia, per la soluzione ai problemi, giornalieri, di migliaia di pendolari, per regolarizzare il servizio metroferroviario e per dare seguito a quanto manifestato nel suo programma elettorale.


Smantellamento stazione ferroviaria di Comiso

La mobilitazione lanciata dal sindacato di base ha trovato una risposta importante nella cittadina casmenea, con la presenza del sindaco Spadaro in prima fila la sera di venerdì 25 ottobre nel tentativo – riuscito – di bloccare e far sospendere il cantiere che stava iniziando le sue attività di soppressione dei deviatoi.

La CUB Trasporti auspica che nella fase propositiva e progettuale che si è aperta tra comune di Comiso, Assessorato regionale infrastrutture e RFI, ci sia una maggiore collaborazione tra amministrazione comunale e il sindacato di base dei ferrovieri, e che anche gli altri sindaci si attivino – come sta già facendo quello di Ragusa – per porre il problema di un rilancio della ferrovia iblea attraverso interventi e progetti che ridiano lustro finalmente ad una linea dimenticata ed emarginata.

Modifiche alla circolazione dei treni regionali, in concomitanza con lo sciopero generale

Modifiche alla circolazione dei treni regionali, in concomitanza con lo sciopero generale

Sono previste venerdì 15 novembre modifiche alla circolazione dei treni regionali in concomitanza con lo sciopero generale di tutte le categorie.
Regione per regione sono stati diffusi comunicati stampa con informazioni dettagliate: 
Roma, 13 novembre 2013 – Fonte Fsnews

UNA FERROVIA SEMPRE PIU’ PER RICCHI

ORSA Trasporti: l’utile dei treni ad Alta Velocità torna all’Alta Velocità. Che politica dei trasporti è?
“Allora è meglio dirle chiare le cose: del servizio ferroviario alla politica interessano solo le Frecce di Trenitalia e gli Italo di NTV. Tutti quelli che non se li possono permettere possono pure andare in auto, o a piedi se sprovvisti”.
Non può fare a meno di polemizzare il Segretario Generale di ORSA Trasporti, Alessandro Trevisan, nel mettere assieme le strabiche iniziative del Governo che stanno ulteriormente mettendo in difficoltà il servizio ferroviario pubblico e sociale in Italia.
L’ultima chicca arriva dal provvedimento - concordato con l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - con il quale si scontano del 15% i pedaggi per i treni AV che garantisce un risparmio di circa 70 milioni per Trenitalia e NTV e minori entrate di pari entità per RFI, Società detenuta al 100% dal Ministero del Tesoro.
Quindi minori entrate per lo Stato e guadagni per i privati.
“Si tagliano i treni Intercity perché i fondi per il cosiddetto servizio universale non si trovano. Si finge di incentivare il trasporto pubblico offrendo 550 milioni di € alle Regioni con i fondi della Legge di Stabilità.
La stessa Legge poi se li ripiglia in altro capitolo con un minor trasferimento alle Regioni per 560 milioni di €..
Ci riempiamo tutti la bocca sulla necessità di sostenere un trasporto merci compatibile con l’ambiente, riequilibrando il gap ferro-gomma, e poi si lasciano morire gli incentivi al trasporto dei tir sui treni.”.
Questa per l’ORSA è l’ennesima dimostrazione di latitanza delle Istituzioni, totalmente indifferenti  alla politica dei trasporti, ed un altro favore alla mobilità di “fascia alta” mentre nelle Regioni  bisogna tagliare i treni, chiudere le linee secondarie, ridurre i servizi nelle zone a minor domanda “Cosi per chi vive in montagna od in campagna il trasporto pubblico diverrà una chimera – chiosa Trevisan” .
Per l’ORSA, che aveva già contestato il taglio di 300 mil./€ alla Società di Infrastrutture per coprire il buco – IMU, quei fondi andavano rivolti a ben altri fini se veramente si vuole costruire un servizio ferroviario degno di un Paese Europeo.
Dal potenziamento e velocizzazione delle linee secondarie al miglioramento degli standard qualitativi dei servizi locali. Dal finanziamento del servizio universale al sostegno alle Imprese ferroviarie merci.
E pensare che in questo senso è stato emanato un decreto, il n.98 del 6.7.2011, che prevede al  contrario un sovrapprezzo per i pedaggi dell'alta velocità con cui sostenere il trasporto regionale e il servizio universale.
Ovviamente un provvedimento rimasto inattuato.
“A questo Paese non servono i proclami – afferma l’ORSA Trasporti – ma comportamenti coerenti. Proprio quelli che mancano quando si parla di trasporto pubblico.”
12 novembre 2013 - Segreteria Generale OR.S.A. - Trasporti 

lunedì 11 novembre 2013

La tanto attesa “Metroferrovia” di Messina e gli enormi disservizi e disagi per i pendolari. (lettera aperta al Sindaco di Messina e alle Istituzioni Regionali)

Egregio signor Sindaco,
ci sembra doveroso sottoporLe le problematiche che ormai da mesi vanno avanti sotto il profilo della puntualità dei treni del mattino in arrivo a Messina. Ci teniamo a fare presente che non è più sopportabile il disagio che giornalmente procura la prima delle quattro corse giornaliere della Metroferrovia di Giampilieri, e precisamente quella delle ore 06.55, ai treni stracolmi di pendolari in arrivo a Messina. Quasi tutti i giorni i treni del mattino in arrivo a Messina accumulano dai 10 ai 20 minuti di ritardo ed in molti casi creano ancora più disagi a chi deve proseguire per raggiungere Reggio Calabria, diventando un continuo calvario. Si rende necessario un Suo autorevole intervento, presso il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana e nei confronti del gestore del servizio Trenitalia, per modificare e/o rimodulare l'orario di partenza da Giampilieri del treno 12892 (ore 06.55) e concordare con il Dipartimento Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità le soluzioni per far ripartire con un’oculata programmazione la tanto attesa "Metroferrovia" che, dopo una partenza sfavillante, è stata messa a regime ridotto con solo quattro treni nell’arco della giornata. La riduzione delle corse sta penalizzando molto la mobilità dei cittadini ricadenti nel territorio tra Giampilieri e la Città. Visti gli investimenti per la tale realizzazione oggi è necessario, con le dovute risorse, farla ripartire a pieno regime assicurando ai suoi concittadini e a chi giunge a Messina, una mobilità eco-sostenibile. Certi in un Suo autorevole intervento, presso il Governo Regionale e la Direzione Sicilia di Trenitalia, per la soluzione ai problemi, giornalieri, di migliaia di pendolari, per regolarizzare il servizio metroferroviario e per dare seguito a quanto manifestato nel suo programma elettorale.  
Lettera indirizzata a: Al Sig. Sindaco del Comune di Messina Dott. Renato Accorinti - Al Presidente del Consiglio Comunale di Messina Dott.ssa Emilia Barrile - All’Assessore Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Avv. Antonino Bartolotta - Al Dipartimento alle Infrastrutture e alla Mobilità Dirigente Generale Dott. Giovanni Arnone - Al Dirigente del Servizio IV°Trasporto Ferroviario Dott. Diego Greco - Alla Direzione Regionale Trenitalia Sicilia Ing. Francesco Costantino - Al Responsabile dell’Ufficio Relazioni Clientela di Trenitalia Dott.ssa Loredana De Michele - Alla Direzione Regionale di Rete Ferroviaria Sicilia Dott. Andrea Cucinotta
Messina 11 novembre 2013
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Alcune delle dichiarazioni di Moretti sui treni dei pendolari

Enrico Rossi contro Trenitalia
Il presidente della Toscana ha scritto che si è "davvero rotto le palle" per via delle politiche sui treni regionali.
Venerdì 8 novembre il presidente della Toscana Enrico Rossi, 55 anni, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post molto duro contro le politiche di Trenitalia e del governo nel settore ferroviario e del trasporto regionale. Come spiega il Tirreno, Rossi commentava alcune dichiarazioni fatte il giorno precedente dall’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, che aveva proposto tra le altre cose tariffe differenziate per “disincentivare” gli spostamenti nelle ore di punta. Rossi denuncia…continua a leggere

Moretti: “Per i treni locali, tariffe differenziate in base alle fasce orarie”
Roma, 7 novembre 2013-Nelle grandi città, per evitare il sovraffollamento, facilitare la vita dei cittadini e migliorare la qualità del servizio dei trasporti pubblici locali, secondo l’AD del Gruppo FS Italiane andrebbero anche ripensati gli orari di inizio delle attività.Per il trasporto regionale...continua a leggere

Trasporti. Moretti, nel Tpl pensare a tariffe diverse per fasce orarie
(ASCA) – Roma, 7 nov – Tariffe differenziate in base alle fasce orarie. Questa la proposta lanciata dall’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a margine di un convegno sull’imprenditoria femminile, organizzato insieme alla Luiss, per risolvere il problema degli orari di punta nelle grandi citta’.
“Siamo disponibili ad affrontare il problema, anche se impopolare – ha detto Moretti parlando con i giornalisti -. Nelle altre grandi citta’ del mondo ci sono fasce tariffarie diversecontinua a leggere 

Inaccettabile aumentare i biglietti dei treni negli orari di punta
Negli orari di punta dove più gente, invece di incrementare i convogli e migliorare il servizio, Trenitalia vuole aumentare i biglietti per svuotare i treni locali, sempre stracarichi. Ma credono che la gente normale possa andare al lavoro in taxi?". Condivido l'allarme lanciato dalle associazioni dei consumatori…continua a leggere

Moretti, Trenitalia: “I pendolari? dovrebbero pagare il doppio”
Ieri a SkyTg24 Economia l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha dichiarato che gli abbonamenti dei pendolari dovrebbero aumentare. “Anzi, almeno raddoppiare, come negli altri paesi”. Del resto “50 euro non sono neanche un caffè al giorno”. I conti non tornano, non solo quelli del caffè. Basta fare un giro sui forum dei pendolari…continua a leggere 

Fs, Moretti: follia fare un aggancio ferroviario in ogni aeroporto
"Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice, ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti". Lo ha affermato l'ad di Trenitalia, Mauro Moretti, intervenendo ad un convegno organizzato da Sipotra intitolato 'Le priorità per la politica dei trasporti', al terminal 103 della stazione…continua a leggere 

Moretti: «Finire la Milano-Venezia» E Chisso attacca sui treni dei pendolari
L'ad di Trenitalia: «Pochi soldi, il corridoio Adriatico-Baltico non subito».                L'assessore veneto: «Milano risarcisca i suoi pendolari». Per Moretti «nella nuova legge di stabilità ci sono sicuramente dei fondi per la Tav, ma devo ancora vedere i documenti, per cui mi sembra inutile avventurarci in documenti che sono ancora alla bozza». Moretti si è poi addentrato sulle questioni più locali dell'alta velocità…continua a leggere

FS. Moretti: Nei piccoli centri vanno usati i pullman e non i treni
bologna, 17 ott. (TMNews) – Se una infrastruttura ferroviaria non è più utile per fornire un servizio di qualità bisogna dismetterla. Ne è convinto l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, secondo il quale se in una città c’è una quantità di persone modesta vanno utilizzati, per il trasporto, i pullman al posto dei trenicontinua a leggere 

Treni locali: tariffe differenziate per orari
Cosi l’amministratore delegato delle Fs italiane,  Mauro Moretti, a margine del convegno «Imprenditoria e Start up femminili». Moretti propone inoltre di «iniziare a ricostruire i regimi degli orari di attività delle grandi citta» spalmando su due o tre oraricontinua a leggere 

Pendolari come il bestiame, ma Moretti vuol raddoppiare le tariffe
Ricordiamo, en passant,  che le Ferrovie sono effettivamente proprietà dello Stato, per il buon motivo che nessun imprenditore privato si metterebbe a gestire il trasporto pubblico al di fuori - appunto - delle "tratte redditizie" (la clientela business sull'AV, principalmente tra Roma e Milano). Non a caso la Italo di Montezemolo e Della Valle si esercita quasi soltanto su tratte così.Se questa è la condizione quotidiana dei pendolari,  il termine "di Stato" dovrebbe indicare un servizio necessario anche se strutturalmente in perdita, con la differenza - come dappertutto - a carico della fiscalità generale. Prezzi "sociali" insomma, perché altrimenti la residenza fuori dalle metropoli cesserebbe d'essere un'alternativa; peraltro molto "incentivata" nei decenni scorsi, con effetti dopanti sui prezzi del mecato immobiliare. Bene. Cosa sta preparando invece Mauro Moretti?...continua a leggere 

Per svuotare i treni dei pendolari l'idea "geniale": biglietti più cari nelle ore di punta
Moretti parla di proposta "impopolare" che passa da "fasce tariffarie differenziate come ci sono negli altri Paesi…continua a leggere

domenica 10 novembre 2013

Le assurde idee dell’Ad di Ferrovie dello Stato Moretti: "Biglietti più cari nelle ore di punta”

Hanno fatto molto discutere negli ultimi due giorni le dichiarazioni dell’Ad di Ferrovie dello Stato Moretti secondo il quale gli abbonamenti sui treni regionali dovrebbe costare almeno il doppio come nel resto d’Europa. In fondo “50 euro non sono neanche un caffè al giorno” avrebbe dichiarato Moretti ammettendo di aver difficoltà a fare i conti o che i suoi caffè costano quasi due euro, contro gli 80 cent di un caffè per pendolari. Peccato però che linee ferroviarie e qualità dei treni in Italia non sono le stesse di Spagna, o di paesi del nord europa.
Sempre Moretti si è espresso sul problema dell’affollamento dei treni nelle ore di punta, lanciando un’idea che ha fatto saltare i nervi ad associazioni di categoria tra cui Federconsumatori e Adusbef. Aumentare il costo dei biglietti nelle ore di punta per disincentivare i pendolari a prendere nella stessa fascia oraria il loro treno. Soprattutto questa seconda proposta ha indignato i pendolari che ogni mattina, soprattutto nelle linee verso le grandi città, si ritrovano ammucchiati in carrozze fatiscenti e spesso con i servizi non funzionanti ribattezzati “carri bestiame”.

Nel frattempo si attendono iniziative concrete sulle due tratte principali del comprensorio, la Tarquinia-Civitavecchia-Roma e la Viterbo-Cesano-Roma, che non riescono più a contenere il traffico giornaliero anche alla luce dei tanti, troppi guasti che spesso allungano i viaggi facendoli diventare vere e proprie odissee.

Vertice regione, Pendolari per i fondi manca accordo

Palermo. Sembra timidamente muoversi qualcosa sulla questione del contratto di servizio con Trenitalia. Ieri il Dirigente del Dipartimento regionale Infrastrutture, Giovanni Arnone, ha ricevuto i rappresentanti degli oltre 45mila pendolari siciliani. Il tavolo «interlocutorio» si è trasformato in un'occasione per fare il punto sulle problematiche del trasporto ferroviario che attanagliano la Sicilia.
Su tutte, la questione della mancata firma del contratto di servizio. «Quale coordinatore dei pendolari siciliani - ha spiegato Giosuè Malaponti - ho il dovere di rappresentare l'importanza strategica del trasporto ferroviario. Il Contratto di servizio che la Regione non ha ancora sottoscritto deve porre le basi per un servizio degno dell'Isola». A quanto pare, secondo Malaponti, «ci sarebbe già un accordo firmato col ministero dei Trasporti. Mancherebbe solo il parere del ministero dell'Economia per il trasferimento dei fondi alla Regione». La quota si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di euro, anche se ne occorrerebbero circa 120.
I comitati dei pendolari hanno chiesto poi «perché la Regione non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente della Catania-Palermo, che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori, visto il Contratto di programma di 30 milioni di euro affidato a Rfi nel 2010». Un'altra notizia ha suscitato scalpore. Come ha rivelato ieri Malaponti, secondo l'Associazione Ferrovie Siciliane guidata da Giovanni Russo, «ben 4 treni Etr 450 (convogli 6, 7, 9, 13), cioè i classici pendolini di rango "C" (che arrivano fino a 180 km/h) ancora funzionanti, sono da tempo fermi e parcheggiati presso la Stazione centrale di Reggio Calabria. Uno spreco assoluto. Chiediamo perciò a Trenitalia - hanno concluso - di trasferirli in Sicilia lungo la dorsale ionica e tirrenica, per ottenere a costo zero treni molto più confortevoli e veloci di quelli attuali».
Davide Guarcello - La Sicilia - Mercoledì 06 Novembre 2013 - I FATTI Pagina 8 

Il Pendolino che cambierebbe qualità, capacità e comfort del servizio ferroviario in Sicilia.

Il Pendolino che cambierebbe qualità, capacità e comfort del servizio ferroviario in Sicilia. 
(https://www.youtube.com/watch?v=z73uOAoQe4E)
In merito alla notizia, dell’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo, relativa all’accantonamento nella stazione di Reggio Calabria Centrale di quattro ETR 450 (Pendolino) ed atri tre ancora in esercizio da Reggio C. a Roma, riteniamo opportuno intervenire per sollecitare l’intervento del Governatore Crocetta e dell’Assessore ai Trasporti Bartolotta nei confronti della Direzione di Trenitalia Sicilia affinché questi “Treni ETR 450” vengano traghettati prima possibile in territorio siciliano per metterli in esercizio nell’infrastruttura ferroviaria tirrenica e ionica, già funzionale alla circolazione di questo tipo di elettrotreni. 
L’entrata in esercizio di questi elettrotreni cambierebbero immediatamente e a costo zero la qualità del servizio offerto a migliaia di pendolari e viaggiatori avendo così dei treni con prestazioni superiori in termini di capacità e velocità e con maggiori comfort. Vista l’opportunità riteniamo che non sarebbe giusto, ancora una volta, per la Sicilia perdere quest’ulteriore treno...
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani

Il biglietto elettronico regionale si rinnova

Facilitato l’acquisto online, non è più necessario stampare il biglietto. Viaggiare con il biglietto regionale acquistato online è diventato più semplice: da novembre, infatti, non è più indispensabile stamparlo. Basterà mostrare al personale di controllo il file .pdf ricevuto sul proprio pc, smartphone o tablet dopo l’acquisto telematico sul sito web di Trenitalia. Dovranno, naturalmente, essere ben leggibili tutti i dati, incluso il particolare codice QR (Quick Response) di forma quadrata, necessario per le verifiche. Il biglietto, che continua a essere personale e deve essere mostrato insieme a un valido documento di riconoscimento, non ha ovviamente bisogno di alcuna convalida, consente di viaggiare sul treno regionale prescelto o su un altro in partenza, entro le quattro ore successive, lungo la stessa tratta. Può essere acquistato da sette giorni prima della data del viaggio fino a 30 minuti prima della partenza. L’obbligo della stampa resta, invece, per chi acquista un abbonamento regionale online. 

Roma, 8 novembre 2013 Fonte Fsnews

Circolazione treni modifiche al programma: Linee Catania-Gela e Caltanissetta-Modica

Per interventi di manutenzione all’infrastruttura. Da sabato 9 a sabato 16 novembre. Per consentire a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di manutenzione infrastrutturale, nel periodo compreso tra sabato 9 e sabato 16 novembre, sarà modificato il programma di circolazione di alcuni treni Regionali. Le variazioni interesseranno i treni delle linee Catania-Gela e Caltanissetta-Modica. I provvedimenti di circolazione prevedono, tra l’altro, la cancellazione di alcune corse e collegamenti effettuati con autobus sostitutivi o con altri treni. Informazioni dettagliate con l’elenco completo dei treni interessati e l’indicazione di orari e fermate sono disponibili anche nelle stazioni, uffici assistenza clienti, biglietterie, e su FSNews Radio. Per le modifiche alla circolazione dei treni dal 9 al 16 novembre 2013, clicca qui.   

Palermo, 7 novembre 2013 Fonte Fsnews

Moretti: “Per i treni locali, tariffe differenziate in base alle fasce orarie”

Nelle grandi città, per evitare il sovraffollamento, facilitare la vita dei cittadini e migliorare la qualità del servizio dei trasporti pubblici locali, secondo l’AD del Gruppo FS Italiane andrebbero anche ripensati gli orari di inizio delle attività. Per il trasporto regionale "un'ipotesi che deve essere affrontata è quella di fasce tariffarie differenziate, come ci sono negli altri Paesi, con sistemi di incentivazione e disincentivazione di certi orari". Così l'AD delle FS Italiane, Mauro Moretti, a margine del convegno ”Imprenditoria e Startup femminili”. La proposta, se attuata dalle Regioni alle quali compete stabilire la politica tariffaria, potrebbe invogliare chiunque può e non è legato a timbrature rigide o orari fissi a muoversi fuori dalle fasce di massima frequentazione, traendone anche un vantaggio economico. Per facilitare la vita dei cittadini e migliorare la qualità del servizio dei trasporti pubblici locali, infatti, Moretti propone di “ripensare anche il regime degli orari delle attività nelle grandi città". "Se tutti iniziano a lavorare nello stesso momento - dice - abbiamo treni affollati per un'ora e vuoti per altre venti. Viceversa se, come si fa in altri Paesi, l'orario d'apertura di scuole e uffici della pubblica amministrazione viene spalmato su 2 o 3 ore si potrebbe evitare l'effetto “ore di punta” e, a parità di risorse disponibili, offrire un servizio migliore". 

Roma, 7 novembre 2013 Fonte Fsnews

Non paga il biglietto e picchia un agente, arrestato

Taormina. Avrebbe potuto acquistare il biglietto alla stazione ferroviaria di Catania, salire sul treno in direzione Messina e viaggiare in tutta tranquillità.
E invece no. Amal Youssef, marocchino di 25 anni, ieri mattina ha preferito correre il rischio e salire sul convoglio ferroviario senza alcun biglietto.
La bravata del venticinquenne, però, non è passata inosservata al personale delle Ferrovie dello Stato che, una volta verificata la mancanza del titolo da viaggio, una volta giunto alla stazione di Taormina, ha invitato il ragazzo a scendere.
Amal, al contrario, incurante dell'invito che gli era stato rivolto è tornato a sedersi come se nulla fosse, anzi facendosi beffa degli uomini e appisolandosi.
Solo il successivo intervento dei poliziotti ha fatto sì che il giovane si risvegliasse e scendesse dal treno.
Sembrava che ogni cosa dovesse mettersi a posto naturalmente quando si è verificata una nuova "accelerazione".
In realtà sono bastati pochi secondi perché la rissa esplodesse. Prima solo parole e insulti, poi la tentata fuga, infine, un pugno nel pieno volto di un agente della Polizia penitenziaria. A quel punto il giovane marocchino non soltanto è dovuto scendere dal treno, ma ha anche passato la notte in cella. Infatti è scattato immediatamente l'arresto per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il treno si è fermato a Taormina e lì il ragazzo è stato consegnato ai colleghi del Commissariato.
Il malcapitato agente è invece stato medicato all'ospedale San Vincenzo Sirina.
AL. SER. - La Sicilia - Sabato 09 Novembre 2013 Prima Messina Pagina 25

martedì 5 novembre 2013

Incontro Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Regione Sicilia. Richieste e proposte


A seguito dell’incontro, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si è tenuto oggi a Palermo, presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, abbiamo avanzato le seguenti richieste e proposte:

CONTRATTO DI SERVIZIO
Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti.
Con l’attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99, il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Con la sottoscrizione del Contratto di servizio, n ogni caso, è la Regione a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti e a fissare nel contratto di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri. Ad oggi in Sicilia non è proprio così.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori visto il Contratto di programma di 30 milioni di euro affidato a Rete Ferroviaria Italiana già dal febbraio 2010?
Perchè portare avanti il CIS (contratto istituzionale di sviluppo) firmato il 28 febbraio di quest’anno per la realizzazione di un nuovo tracciato, quando le somme previste nel Cis potevano essere impiegate per realizzare e/o ammodernare nuove tratte ferroviarie siciliane? Da far notare, tra l’altro, che i soldi stanziati nel Cis altro non sono che le somme previste, 1970 milioni, e non utilizzate per il finanziamento del raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri;
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi. Desideriamo fare presente che rete ferroviaria italiana finì di ammodernare il tracciato in questione nel 2010 e a due anni dal crollo del ponte ferroviario non se ne sa più nulla. Qual è la presa di posizione della Regione per la riapertura di questa tratta importante;
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.
- Stazione di Comiso evitare lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria in considerazione della valenza strategica dell’apertura dello scalo di Comiso. Non è più rinviabile il potenziamento delle infrastrutture nel territorio di Ragusa ad oggi sprovvisto di infrastrutture stradali e ferroviarie.

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un buon 20% ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza.
Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 46 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete in questi ultimi anni, rileviamo che non sono migliorati i tempi di percorrenza di molti treni, addirittura hanno gli stessi tempi di ventanni fa.
Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi, e per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
Treno 12866 anticipare la partenza da Catania alle ore 05.00
Treno 12872 posticipare la partenza da Catania alle ore 11.25;
Treno 12874 posticipare la partenza da Catania alle ore 12.42;
Treno 12876 posticipare la partenza da Catania alle ore 13.25;
Treno 12878 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.10;
Treno 12880 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.40 e ripristinare la fermata di Catania Ognina;
Treno 12882 posticipare la partenza da Catania alle ore 16.30;
Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto;
Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.44 – posticiparne la partenza alle ore 17.52 per dare la possibilità a molti pendolari che finiscono il loro turno di lavoro alle 17.30;
Treno 12884 con partenza da Catania alle ore 19.40 dovrebbe diventare unico treno con la nuova corsa da istituire da Siracusa alle 18.20;
Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza alle ore 21.15;

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;
Treno 12867 ripristinare l’arrivo a Giarre (polo scolastico per i messinesi) alle ore 08.10
Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37-posticipare la partenza alle ore 20.55 minuti;
Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;
NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una corsa treno da Messina alle ore 10.45 che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città, utile per universitari e lavoratori che prendono servizio alle ore 14.00. 
COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo non previste negli attuali orari:
Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.45 – creare la coincidenza con il treno n 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;
Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.210 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.41;
Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;
Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;
Treno 723 con partenza da Messina alle ore 16.00 – creare la coincidenza con il treno n. 12880 in arrivo a Messina alle ore 16.09;
Treno 12769 con partenza da Messina alle ore 17.25 – creare la coincidenza con il treno n 12830 in arrivo a Messina alle ore 17.38 essendo il treno n. 12769 un treno locale;
Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.48 – creare la coincidenza con il treno n. 8586 in arrivo a Messina alle ore 19.453 e al treno 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.07;

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.

Prevedere la fermata dei treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara.
La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei festivi da luglio a fine agosto.
Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuavano le seguenti fermate: Acireale-Giarre-Riposto–Taormina–Letojanni, saltando le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara,  sia in andata che in ritorno.
Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo ed Alcantara, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza sia alla stazione di Fiumefreddo (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa) che alla stazione di Alcantara (Calatabiano-Trappitello-Giardini-Gaggi-Graniti-Francavilla di Sic. e Castiglione di Sic.), in considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 70% di corse sulla direttrice Catania-Messina e viceversa.
Riteniamo inaccettabile la situazione di cui sopra e un Governo responsabile e attento non può e non deve assistere indifferente, ma ha l'obbligo di dare ai suoi cittadini risposte concrete e tangibili.
Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.
Non riteniamo giusto che a piangerne le conseguenze per i disservizi creati da un trasporto pubblico ferroviario carente, sia nella qualità che nelle infrastrutture, siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale, quando un’attenta politica ai fabbisogni del territorio dovrebbe garantire pari dignità e diritti ai suoi cittadini.
Alla luce di quanto esposto, cosa intende fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato?
Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgiamo a nome del Comitato, cordiali saluti.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani

lunedì 4 novembre 2013

Le nostre richieste nell’incontro con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità - Regione Siciliana.

Nell’incontro di domani, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, porteremo le seguenti richieste:

CONTRATTO DI SERVIZIO:
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e della mobilità sostenibile.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI:
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori con i 30 milioni di euro già finanziati dal 2010?
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi la Regione cosa può dirci?
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.
- Stazione di Comiso lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria incombe, anche qui il silenzio della Regione.

COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Ad oggi non sono state create le coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo.

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
Abbiamo assistito sino ad oggi alla modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia ma i tempi di percorrenza si continuano ad allungare, addirittura in alcune tratte sono gli stessi tempi di percorrenza di ventanni fa.

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.

Alla luce di quanto esposto, chiederemo al Dirigente Generale Dott. Giovanni Arnone,  di conoscere quali sono le iniziative e cosa vuole fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato.

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo della Regione con richieste e modifiche

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo dell'incontro con il Diaprtimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, porrà una serie di suggerimenti connessi agli orari ed alle percorrenze dei treni nella tratta in questione.

domenica 3 novembre 2013

Bloccato lo smantellamento della stazione di Comiso. Adesso andiamo avanti verso il potenziamento della tratta ferroviaria

La CUB Trasporti esprime la propria soddisfazione per l’esito della vertenza contro lo smantellamento della stazione ferroviaria di Comiso.
La mobilitazione lanciata dal sindacato di base ha trovato una risposta importante nella cittadina casmenea, con la presenza del sindaco Spadaro in prima fila la sera di venerdì 25 ottobre nel tentativo – riuscito – di bloccare e far sospendere il cantiere che stava iniziando le sue attività di soppressione dei deviatoi.
La successiva convocazione a Palermo del sindaco, presso l’Assessorato alle infrastrutture, e l’accordo raggiunto con RFI, di sospendere per alcuni mesi i progetti su Comiso in vista di una verifica delle possibilità di rilancio dell’impianto ferroviario, anche in sinergia con l’aeroporto, dimostra che con la lotta e con un’adeguata partecipazione dei cittadini, si possono raggiungere risultati importanti. La settimana di pressing su assessorato ed RFI, operata dagli on. Assenza, Ferreri e Foti, e dai sindaci Piccitto e Spadaro, sembrava non dovesse sortire alcun effetto, fino al momento del sit-in alla stazione, che ha richiamato decine di persone, che si sono poi riversate sui binari creando un fatto nuovo che ha portato allo sbocco che conosciamo.
Adesso sarebbe quasi logico che – visto il materiale (pietrisco e traverse) presente alla stazione- si provvedesse a fare la manutenzione al secondo binario, da tempo chiuso al traffico, in modo da renderlo efficiente per gli incroci e le precedenze.
La CUB Trasporti auspica che nella fase propositiva e progettuale che si è aperta tra comune di Comiso, Assessorato regionale infrastrutture e RFI, ci sia una maggiore collaborazione tra amministrazione comunale e il sindacato di base dei ferrovieri, e che anche gli altri sindaci si attivino – come sta già facendo quello di Ragusa – per porre il problema di un rilancio della ferrovia iblea attraverso interventi e progetti che ridiano lustro finalmente ad una linea dimenticata ed emarginata.
In particolare va posta la questione del ripristino dei treni pendolari, sia per il trasporto degli studenti che dei tanti lavoratori che quotidianamente raggiungono i loro posti di lavoro ubicati nei comuni limitrofi, e va incrementata la pressione perché il progetto preliminare sulla metroferrovia ragusana - che deve rientrare tra gli interventi che la regione intende fare sul suo territorio - venga finalmente consegnato all’amministrazione comunale di Ragusa, e – dopo attenta analisi – si possa procedere alla stesura del progetto definitivo, necessario per accedere ai finanziamenti europei sulla mobilità sostenibile.
Su questi temi la CUB Trasporti ed il Comitato per il rilancio della ferrovia iblea indicono un’assemblea pubblica per venerdì 8 novembre, alle ore 17,30, presso la sede della CUB di Ragusa, in via G. B. Odierna, 212.

Ragusa, 3-11-2013 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti

venerdì 1 novembre 2013

La Regione Siciliana rivede le tariffe delle autolinee e dei bus con l'aumento del 4%

L’Assessorato Infrastrutture e Mobilità - Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Trasporti - Servizio 1- Autotrasporto Persone,  con il Decreto Assessoriale n. 2432 del 07 ottobre 2013 ha stabilito di procedere ad una revisione delle tariffe nella misura media del 4 % con riferimento alle tabelle A) e B) con arrotondamento al decimo di centesimo per eccesso se maggiore o uguale a 5 centesimi o per difetto se inferiore a 5 centesimi. Mentre nell'ambito dei servizi urbani, di prevedere un incremento del costo del biglietto in funzione delle variazioni percentuali dei prezzi al consumo relative ai periodo dicembre 2009 Luglio 2013 e quindi un incremento di € 0,10 sull'attuale costo previsto nella tabella “C” allegata al D.A. 18/Gab del 17 gennaio 2011.
Questo il testo del Decreto Assessoriale 
D E C R E T A
ART. 1 – Per i motivi in premessa citati, ai sensi dell'art. 27 comma 6 della L.R. 19/2005 e successive modifiche, le tariffe da applicare sulle autolinee extraurbane e suburbane, ivi comprese quelle sostitutive di linee ferroviarie in concessione e di linee della Trenitalia S.p.A., definitivamente soppresse a norma del Regio Decreto 21/12/1931 n° 1575, e la tariffa del costo minimo del biglietto di corsa semplice da applicare alle autolinee di servizio urbano nel territorio della Regione Sicilia, sono quelle risultanti dalle allegate tabelle A), B) e C) che formano parte integrante del presente decreto.
ART. 2 – In funzione delle variazioni percentuali dei prezzi al consumo relative ai periodi dicembre 2011 – luglio 2013, le tariffe in atto in vigore per servizi speciali sono incrementate nella misura media del 4 % con arrotondamento al decimo di centesimo per eccesso, se maggiore o uguale a 5 centesimi o per difetto se inferiore a 5 centesimi.
ART. 3 – Le tariffe in vigore per le autolinee considerate servizi speciali sono le seguenti:
1. Milazzo – Porto – A/18 – A/20 -Aeroporto Fontanarossa di Catania € 13,10;
2. Taormina – A/18 -Catania – Catania Aeroporto - € 8,20;
3. Trapani – Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani - € 4,90;
4. Trapani -Aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi (Palermo) - € 10,00;
5. Porto Empedocle – Agrigento - Aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi - € 12,60.
6. Palermo - Aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi - € 6,30;
ART. 4 – Per le autolinee in cui vengono applicate le tariffe relative alla tabella B), al fine di garantire il mantenimento del rispetto dei tempi di percorrenza le aziende hanno facoltà di applicare un supplemento pari ad € 0,30 per ogni titolo di viaggio rilasciato a bordo, in coincidenza di fermate assistite da biglietteria a terra disponibili, che dovranno essere preventivamente comunicate al Servizio 1 del Dipartimento Trasporti.
ART. 5 – Le aziende affidatarie di servizi extraurbani hanno la facoltà di fornire ai propri utenti il servizio di prenotazione del biglietto con riserva del posto. Il costo di detta prenotazione non potrà superare la misura massima di € 0,20 del costo del biglietto.
ART. 6 – La tariffa da applicare, utilizzando la tabella A) o B) , per i servizi automobilistici che si sviluppano su percorsi autorizzati misti (Strade Statali, Scorrimenti veloci, Superstrade ed Autostrade), è determinata a seconda che il tratto autostradale sia minore (Tab. A) o maggiore (Tab. B) del 60% dello sviluppo complessivo dell'autolinea autorizzata.
ART. 7 – In armonia e nel rispetto delle tariffe minime previste dalla tabella C) i comuni potranno disporre tariffe per abbonamenti, di concerto con le aziende affidatarie del servizio urbano, coerenti con il sistema di sconti applicato nella tabella A).
ART. 8 – Le aziende affidatarie di servizi urbani hanno la possibilità di vendere a bordo degli autobus, titoli di viaggio a fronte del pagamento di una maggiorazione da definire a discrezione dell'ente affidante. Le stesse aziende possono stabilire che per il trasporto urbano di bagagli fino alle dimensioni di 50 X 70 X 80 debba essere pagato un biglietto, per ogni bagaglio, di importo pari al costo della corsa semplice e che bagagli di volume superiore non possono trovare accesso a bordo, mentre sono esclusi da ogni forma di pagamento i bagagli di corredo scolastico ed i bagagli
a mano di piccole dimensioni (55x40x20 cm), fino a una somma delle tre dimensioni non superiore a 115 cm.
ART. 9 – Per il trasporto extraurbano di bagagli al seguito, di dimensioni maggiori di cm. 50x70x80 e/o di peso superiore a Kg. 20, può essere applicata la tariffa massima di € 3 a bagaglio, mentre sono esclusi da ogni forma di pagamento i bagagli di dimensioni e peso inferiore.
ART.10 – Le disposizioni contenute nel presente decreto entrano in vigore dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.



Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 07 Ottobre 2013
F.to L’ASSESSORE

Antonino Bartolotta