mercoledì 8 agosto 2012

Spariti i 1970 milioni di euro per il raddoppio ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri

Desidero intervenire in relazione all’articolo di martedì 31 luglio dal titolo “Nessuno storno di fondi dalla Giampilieri-Fiumefreddo”
I soldi c’erano e ci sono sempre stati, ma nessuno li ha spesi e dal 2010 sono scomparsi da tutti i contratti di programma e quindi lo storno è evidente.
Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre 20 anni, quando i tecnici delle ferrovie presentarono lo studio di massima che nel 1996 diventò progetto definitivo e fu inviato alla Regione, da allora tante parole, pochi o nulla i fatti concreti ad oggi. Per il completamento del raddoppio tra Fiumefreddo e Giampilieri, era stato stimato un costo di 1.200 miliardi delle vecchie lire, di cui 500 miliardi già disponibili fin dal Contratto di Programma 1994-2000. Nella seduta del 27 maggio 2005 il CIPE ha approvato il progetto preliminare. Il costo dell’opera è di 1.970 milioni di euro totalmente finanziato da Contratto di Programma di RFI e dal 2010 scomparso da tutti i Contratti di Programma Quadro. Il completamento del doppio binario tra Fiumefreddo e Giampilieri è necessario in primis per la messa in sicurezza del tracciato esistente e successivamente per liberare i territori rivieraschi da quella cintura ferroviaria che ne ha procrastinato lo sviluppo turistico e commerciale. L’Accordo di Programma Quadro, stipulato il 5 ottobre 2001, tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Siciliana, le Ferrovie dello Stato S.p.A. era finalizzato a realizzare il potenziamento del trasporto ferroviario nella Regione Siciliana, che costituisce un elemento indispensabile per accrescere la competitività del sistema produttivo regionale e per contribuire al riequilibrio territoriale. Lentezze burocratiche, incapacità di trovare un accordo, conflitti di competenza, sono aspetti che hanno caratterizzato la pratica quotidiana del passato che per questo non è certo rivelatrice di risultati positivi, compreso lo storno dei 1.970 milioni di euro già finanziati dal 2005. Non è giusto che ci siano due Italie, quella del Nord dove, anche con i nostri soldi, vengono incentivate e potenziate tutte le tratte per i collegamenti fra le più grandi città, e l’altra quella del Sud dove esiste un solo binario per collegare le province siciliane, e una parte di questo ancora non elettrificato. Non è solo un problema di incentivazione e potenziamento delle linee ferrate ma è anche la condizione in cui migliaia di viaggiatori sono costretti a viaggiare. Occorre essere attenti e vigili alle problematiche ed alle condizioni del trasporto pubblico in Sicilia, specie in quello ferroviario, perché solo così potremmo finalmente far uscire definitivamente la Sicilia da quella gogna di arretratezza che la caratterizza da molti anni per le disattenzioni della sua classe politica.

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 26 luglio 2012

Nessun intervento della classe politica a salvaguardia del trasporto regionale ferroviario.

In questi ultimi anni non si è fatto altro che parlare di tagli ai treni da e per il nord da domenica 29 luglio Trenitalia taglierà in Sicilia 38 corse treno in quasi tutte le relazioni. A questo annuncio sono intervenuti tutti, sindacati, associazioni dei consumatori, pendolari, utenti, ma nessuna presa di posizione c’è stata da parte della nostra politica siciliana. Solo un invito da parte del Dipartimento trasporti della Regione inviatoci il 24 luglio per il 25 mattina, quindi già a cose fatte e solo per cuna mera presa d’atto. Noi del Comitato Pendolari Siciliani per protesta non abbiamo preso parte.
Ritornando sui tagli è già da diversi anni che Trenitalia li mette in atto ad ogni cambio orario (marzo-giugno-dicembre) per non parlare delle continue soppressioni che giornalmente Trenitalia opera in tutte le relazioni siciliane. Che fine fanno questi chilometri treno? Chi controlla sull’operato di Trenitalia, visto che il contratto e tra il Ministero del Tesoro e Trenitalia? Ai politici di casa nostra, vista l’eccellenza della nostra rete infrastrutturale (strade-ferrovie), non importano i disservizi e i disagi che ormai sono diventati normalità. Di certo ciò avviene con il silenzio  e con la complicità di chi ci rappresenta nelle sedi istituzionali palermitane e romane.
Alla politica interessano i lanci di stampa, pagine di quotidiani, fiumi di inchiostro e, spesso, a gran voce fanno sapere che si sta lavorando in questo o in quell’altro progetto; che si stanno per realizzare aeroporti, ferrovie, superstrade ma, di fatto, i siciliani ad oggi non hanno visto nulla del nuovo scenario infrastrutturale annunciato proprio dagli stessi politici. Insomma, tutto appare campato in aria, nulla di concreto o quasi arriva a prendere forma nella nostra Sicilia.
Appare evidente che, riguardo a queste decisioni, ci aspettiamo decise e concrete prese di posizione da parte di tutta la classe politica siciliana, a cominciare dalla Giunta regionale, dai presidenti delle Provincie e dai sindaci, per far desistere il gruppo Ferrovie dello Stato da queste scelte che stanno cancellando definitivamente il diritto alla continuità territoriale, alla mobilità sostenibile e civile in una regione come la Sicilia.

Giosue Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

martedì 10 luglio 2012

L'Assessore Vecchio e i Convegni


In riferimento all’articolo di domenica 8 luglio “Sinergia con università per cambiare i trasporti”, a pagina 7,  prendo atto che è importante tenere convegni con i vari professori universitari; prendo atto che gli attuali contratti che la Regione ha stipulato per il trasporto su gomma sono assai onerosi e, spesso, non tengono conto delle esigenze dell’utenza ed è necessario ripensarli tenendo conto dei reali bisogni della gente; prendo atto che anche al neo assessore non interessa il trasporto e la mobilità ferroviaria dell’isola, almeno da quello che leggo nell’articolo. Ciò nonostante, desidero sottoporre all’assessore Vecchio, alcune nostre richieste che da anni abbiamo proposto all’assessorato ed al dipartimento e per le quali abbiamo sempre ottenuto risposte vaghe, molte delle volte nessuna risposta e altre volte scadono nello scaricabarile delle competenze tra il dipartimento trasporti e la direzione regionale di Trenitalia. Le problematiche che al momento affliggono decine di migliaia di pendolari e di utenza siciliana che fruiscono del mezzo “treno” (da una vecchia stima della Direzione regionale di Trenitalia sono oltre 50.000 i viaggiatori che giornalmente utilizzano il treno per spostarsi in Sicilia ed oggi, visto il caro carburante, di certo questi numeri son aumentati di un buon 30%) sono tante e molto spesso non vengono prese in considerazione, quando invece se opportunamente prese in coscienziosa considerazione da parte della cosa pubblica potrebbero essere risolte con un nonnulla, ottenendo il miglioramento del trasporto pubblico su rotaia, riportandolo cosi ad un trasporto efficiente ed efficace.
Queste alcune delle problematiche più urgenti: l’ottimizzazione degli orari, delle fermate e delle percorrenze tra i treni in esercizio della lunga percorrenza con i treni della direzione regionale, oggi diventata un’unica direzione; il contratto di servizio tra Regione Sicilia e Trenitalia non ancora sottoscritto e presentato ai comitati dei pendolari ed alle associazioni dei consumatori.
Queste a parer nostro sono le prime cose che dovranno essere messe in atto per far uscire da quel ruolo di egemonia del servizio di trasporto pubblico ferroviario Trenitalia. Tra l’altro, in Sicilia Trenitalia è controllore di se stessa, non avendo il dipartimento trasporti nessun potere di controllo sull’operato della stessa che, allo stato attuale è regolamentato da un contratto di servizio con il Ministero del Tesoro.
Spero tanto che la sua dichiarazione, “è il momento di mettere da parte le convenienze della politica …, mi batterò fino all’ultimo giorno perché si possa voltare pagina”, possa realizzarsi, tenuto conto che avrà poco tempo per poter realizzare interventi di una certa levatura relativamente alle infrastrutture, e mi auguro che per la mobilità, e parlo di quella ferroviaria, Lei possa fare tanto poiché occorrono semplici piccoli interventi per eliminare disagi e disservizi che da anni affliggono i pendolari ed i siciliani.

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 20 giugno 2012

Posticipo orario del treno 3867 per Siracusa

Al Direttore di Trenitalia per la Sicilia Ing. Francesco Costantino
c.a. Francesco Mignosi

Così come ho rappresentato telefonicamente all’Ing. Costantino, desidero farle presente quanto segue:
con l’attuazione del nuovo orario del 10/06/2012 il treno 3867 è stato anticipato, come partenza da Catania, alle ore 14.09 (mentre prima era alle 14.21) essendo sulla traccia oraria dell’IC 785 che dal nuovo orario parte da Catania alle 14.23.
L’attuale orario (14.09) del treno 3867 crea enormi problemi a tutta l’utenza pendolare che è costretta giornalmente ad anticipare l’uscita dai luoghi di lavoro o altro per poter arrivare in tempo a prendere il treno 3867. Tenuto conto che il treno successivo da Catania per Siracusa è alle ore 17.00.
Con la presente si chiede lo spostamento dell’orario di partenza del treno 3867 alle ore 14.30, eventualmente subito dopo la partenza dell’IC 785.
Certo dell’accoglimento della nostra richiesta, porge a nome del comitato cordiali saluti.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato pendolari Me-Ct-Sr

mercoledì 13 giugno 2012

Pendolari allo sbando alla stazione centrale di Catania e di Acireale.


Un incendio tra Cannizzaro ed Acireale ha paralizzato il traffico ferroviario dalle ore 17.00 circa sino alle 19 nel pomeriggio di martedì 12 giugno 2012.
Non è stato tanto l’evento a procurare disagi e disservizi ma quanto l’inefficienza dei dirigenti di Trenitalia sia alla stazione centrale di Catania, di Acireale e della sala operativa di Palermo nel saper gestire l’emergenza con centinaia di pendolari assiepati alla stazione di Catania e di Acireale, per la soppressione dei treni delle ore 17.40 e delle 18.27.  Alle 18.50 ci veniva comunicato che nel piazzale all’esterno della stazione vi erano due bus sostitutivi che ci avrebbero portato sino alla stazione di Acireale. La cosa ci è sembrata alquanto strana, due bus ma se siamo oltre trecento dove ci dobbiamo sistemare? E qui iniziano scene indescrivibili, gente che si accalca, un’anziana signora viene fatta scendere per far salire un ragazzo; due turisti tedeschi anziani vengono fatti scendere per fare posto a dei ferrovieri e così via…, si parte lasciando a terra un considerevole numero di viaggiatori, in direzione della stazione di Acireale. Alle 19.25 circa le persone rimaste ancora alla stazione centrale di Catania, vengono fatte salire sul treno delle ore 17.40 (già soppresso) avendo già avuto già il via libera sulla circolazione. Lo stesso treno una volta raggiunto Acireale, doveva attendere i bus sostitutivi partiti da Catania  e fare il trasbordo bus-treno. Ma arrivati in bus ad Acireale l’amara sorpresa. Il treno non aveva aspettato i bus proseguendo la sua corsa in direzione Messina. Anche in questo caso: nessun annuncio, nessuna informazione, da parte del capo stazione di Acireale,  è stata fatta alla clientela. Siamo stati lasciati in balia di noi stessi. Lo stesso capostazione, non sapeva nulla su quanto deciso da Catania, o delle operazioni messe in campo dalla sala operativa di Palermo, né  tantomeno che dei passeggeri stavano giungendo in stazione da Catania con i bus sostitutivi e che il treno doveva aspettare il loro arrivo. Alle ore 20,00 senza alcuna comunicazione, come una mandria di pecore in attesa delle indicazione del pecoraio, siamo saliti titubanti su un treno Minuetto che stazionava al binario 3, con il dubbio è questo che parte o no? Nel frattempo, avendo visto un treno che entrava in stazione in direzione Catania, abbiamo avuto, quasi, la certezza che eravamo a bordo del treno giusto. Finalmente si parte!!! Cogliamo l’occasione per ringraziare Trenitalia per la tempestiva informazione data alla clientela e per la celerità nel risolvere tali disagi e disservizi e desideriamo inoltre, noi pendolari,  non scusarci per il disagio subito.    Che avventura!
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari ME-CT-SR

mercoledì 6 giugno 2012

L'imprenditore edile Andrea Vecchio alle Infrastrutture al posto di Russo

Palermo. Andrea Vecchio, l'imprenditore edile catanese noto per le sue battaglie contro il racket delle estorsioni, icona dell'antimafia, è il nuovo assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità. Il presidente della Regione, Lombardo, lo ha nominato contestualmente alle dimissioni di Pier Carmelo Russo, tecnico di area Pd. Lombardo ha ringraziato ! Russo per il lavoro che ha svolto anche all'epoca in cui rivestiva l'incarico di assessore all'Energia e ai Servizi di pubblica utilità e protagonista della rescissione dei contratti con le società che avrebbero dovuto realizzare quattro mega-termovalorrizzatori in Sicilia, che hanno chiesto alla Regione un ristoro dei danni subiti pari a cira 800 milioni di euro. Proprio a Russo, che è avvocato, Lombardo ha affidato la difesa della Regione, non potendolo fare l'Avvocatura dello Stato che nel processo assumerà la difesa del Consiglio dei ministri.

Andrea Vecchio, nonostante manchino poco meno di due mesi alle annunciate dimissioni di Lombardo, ha accettato la sfida. E subito ha rilevato che sono circa settantamila i lavoratori edili che hanno perso il posto di lavoro negli ultimi tempi, ma non avendo un sindacato forte, nessuno ne parla. Un «colpo» importante per il presidente della Regione, Lombardo che, nonostante sia coinvolto in un'inchiesta antimafia, ha ottenuto ! la collaborazione di un imprenditore noto per le sue battaglie! contro l'arroganza dei boss nei confronti degli imprenditori costretti a pagare il pizzo, se vogliono vivere tranquilli. Un messaggio anche a coloro che dopo averlo sostenuto, come il capogruppo all'Ars, Cracolici, adesso pensano di sfiduciarlo. Il gruppo del Pd è stato convocato per questa mattina per esaminare valutare la possibilità di sancire politicamente la rottura con Lombardo con un atto politico forte qual è la mozione di sfiducia. Soprattutto, si vuole impedire a Lombardo di effettuare nomine elettoralistiche.

Ma il capogruppo del Pd, Cracolici, senza entrare nel merito della nomina di Vecchio, ha definito «improvvida la scelta di modificare la natura del governo, non comprendo tutta questa precipitazione».

Per il presidente dell'Ance-Sicilia, Ferlito, «il governatore Lombardo non poteva fare una scelta migliore. Infatti, Vecchio, da presidente dell'Ance-Catania e primo imprenditore edile ad avere avviato nel 2007 la ribellione delle aziende siciliane contro il racket delle estorsioni, è una personalità di rilievo nazionale, d'indisc! ussa competenza professionale in materia e dotato di una capacità anali! tica tale da riuscire sempre ad avere un quadro completo dei problemi e a individuare soluzioni immediate ed efficaci».

06/06/2012 Lillo Miceli - Fonte La Sicilia

giovedì 31 maggio 2012

Treno 8577 dall'11 giugno fermerà finalmente anche a Mascali


Dopo vari anni di richieste al Dipartimento Trasporti della regione e alla Direzione Regionale di Trenitalia, finalmente dal cambio orario del 10 giugno 2012, il treno 8577 che parte da Fiumefreddo alle ore 06.47 effettuerà la fermata a Mascali alle ore 6.51. 
Ringraziamo il Dipartimento Trasporti della Regione Sicilia. 

Fiumefreddo di Sicilia 31/05/2012 - Il Coordinatore Giosuè Malaponti

mercoledì 23 maggio 2012

Trasportounito rinvia a luglio il fermo nazionale del settore

Trasportounito rinvia il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto.  A seguito delle ingiunzioni, a volte immotivate e talora incomprensibili della Commissione Garanzia scioperi, Trasportounito che aveva proclamato il fermo nazionale dei servizi dal 28 maggio al 1 giugno 2012, e per il quale aveva ricevuto delega da parte di altre Associazioni di categoria (Aitras, Aias Assiotrat, Assotrasport), ha deciso di rinviare la protesta a partire dalle ore 22.00 dell’8 luglio 2012 alle ore 22.00 del 13 luglio 2012.“L’auspicio è che l’apertura palesata in questi giorni da rappresentanti del Governo – afferma Franco Pensiero, Presidente Nazionale di Trasportounito - si traduca in atti concreti già dalle prossime ore”.
Fonte: Trasporti-Italia.com

martedì 22 maggio 2012

Richiesta di riammissione treno sulla Caltanissetta-Palermo

Riceviamo tramite email e pubblichiamo: Salve sono anche io un pendolare siciliano e vengo da Serradifalco in provincia di Caltanissetta.Mi trovo a dover combattere anche io con i disservizi di autobus e treni che affliggono purtroppo la nostra regione. Purtroppo trenitalia ha tagliato di continuo i collegamenti da Caltanissetta per Palermo e in quei pochi che sono rimasti il servizio è notevolmente peggiorato (siamo passati da 2h10' di percorrenza CL-PA a 2h30' perché aspettiamo venti minuti un cambio alla stazione di Roccapalumba).
Ciò è stato un regalo alla concorrenza, che già di per se non ne aveva tanto bisogno, e morale della favola i viaggiatori CL-PA si muovono quasi ed esclusivamente con gli autobus pagando anche un biglietto più caro a fronte di un servizio che secondo me non vale proprio i soldi del biglietto.
Sto tentando di organizzare una raccolta firma con alcune proposte da avanzare a Trenitalia tra le quali quella di rimettere un treno mattutino alle 8,15 (inspiegabilmente cancellato nonostante fosse sufficientemente trafficato) e quella di abbassare i tempi di percorrenza per poter rendere competitivo il treno oltre che sull'aspetto dei prezzi anche su quello del tempo.
Io ed i miei amici siamo pochi e coinvolgere le altre persone è abbastanza impegnativo.
Vorrei chiedervi dei consigli su come portare avanti la battaglia e se possiamo contare eventualmente anche sul vostro appoggio e magari presentare delle proposte congiunte che riguardino tutto il traffico ferroviario siciliano!
Vi ringrazio di cuore! - Giuseppe Marino

lunedì 21 maggio 2012

Dal 10 giugno due nuovi treni collegheranno Milano con Reggio e Palermo

Dal prossimo 10 giugno ci saranno due treni in più dalla Calabria e dalla Sicilia per Milano. Il ministero dello Sviluppo Economico e quello per le infrastrutture hanno sottoscritto un contratto di servizio con Trenitalia, il committente, per collegare le due Regioni al nord Italia con nuovi treni per almeno sei mesi, fino a quando cioè non cambierà di nuovo l'orario del servizio.
Due tragitti: il primo collegherà giornalmente Reggio Calabria a Milano: il secondo, invece Palermo-Villa San Giovanni e Milano.
Si tratta di un piccolo segnale del ministero, anticipato dal vice ministro alle Infrastrutture Francesco Ciaccia, dopo i tagli e le soppressioni delle corse a lunga percorrenza messi in atto dalla società Trenitalia. Il ministero garantirà parte dei costi per i tragitti che al committente sono ritenuti eccessivi e sproporzionati rispetto agli incassi (la società stima che a fronte di impegni di spesa pari a 10 gli incassi coprono soltanto la metà della spesa). Con il nuovo orario, che entrerà a regime proprio dal prossimo 10 giugno, ci sarà dunque una maggiore, anche se minima, offerta di trasporto ferroviario dal Sud al Nord.
Non si conoscono ancora i dettagli dei nuovi servizi, la composizione dei treni e dei convogli, l'orario e tutta la fase successiva di gestione. Proprio in questi giorni si terrà una riunione per mettere a posto tutte le pedine dei due nuovi servizi.
Gli appelli dei sindacati, che da tempo puntano il dito contro Trenitalia per le sue politiche di abbandono delle due Regioni, sono stati raccolti dal governo che ha avviato la procedura per l'attivazione del servizio e lo ha fatto pure in breve tempo.
Il tradizionale isolamento nel contesto nazionale del trasporto delle due Regioni è cronico e soltanto con scelte politiche e imprenditoriali si potrà dare una risposta alla pressante e legittima richiesta di mobilità di tutti i cittadini della Calabria e della Sicilia

mercoledì 9 maggio 2012

Richieste modifiche sulla relazione Messina-Alì Terme-Taormina

Di seguito, brevemente riportate, le motivazioni della richiesta evidenziata in oggetto: si denota che dagli orari di rientro pomeridiano e serale, dalla stazione di Messina Centrale al nostro punto di interesse, stazione di Alì Terme, (punto concordato con i pendolari poiché consente facile snodo verso i paesi limitrofi lato Messina, come Itala, Itala Superiore, Scaletta, ed ai paesi limitrofi, lato Catania, come Roccalumera, Furci, Santa Teresa, S. Alessio- Forza D’Agrò) risultano 5 treni in meno di 3 ore e sempre concepiti con una distanza regolare di circa 35/40 minuti max al treno Reg. 12883, delle ore 19.20.
Il successivo treno i partenza dalla Stazione Centrale di Messina verso il nostro punto di interesse parte alle ore 20.37, treno Reg. 8573,  esattamente con 1h e 20 minuti circa di stacco rispetto al precedente. Questo distacco, ovviamente, provoca non pochi disagi al pendolare il quale, in diverse circostanze, è spinto a trovare un mezzo alternativo di rientro, spesso su gomma, sommando, quindi, ulteriori spese a quelle già effettuate a verso Trenitalia.
La nostra richiesta si articola su due nodi fondamentali:
  • posticipare la partenza del Reg. 12883 delle ore 19.20 almeno di 30 minuti;
  • inserire una fermata al treno Intercity 727 delle ore 19.55, che prevede come prima fermata Giardini Naxos, punto di snodo impossibile per i paesi sopra evidenziati.

Dott.ssa Francesca Menoti

sabato 14 aprile 2012

Corso per Mediatore Professionista



Concilia Lex terrà, a Fiumefreddo di Sicilia, il Corso per Mediatore Professionista.
La quota d’iscrizione al corso per mediatore professionista è pari a euro 400,00 Esente Iva (ai sensi dell’art. 10, co.1, punto 20 del DPR 633/1972).
Il corso è riservato ad un numero massimo di 30 partecipanti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.
Le iscrizioni al corso sono accolte in ordine cronologico fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per cause di forza maggiore o di ordine organizzativo sede, docenti e date del corso potranno subire variazioni, che l’ente Concilia Lex S.p.A. si impegna a comunicare ai partecipanti.
Per informazioni 



venerdì 6 aprile 2012

mercoledì 4 aprile 2012

Sicilia/trasporti: Garofalo (Pdl), ripristinati treni notte con Milano

(ASCA) – Palermo - A partire dal prossimo 12 giugno sarà assicurato il collegamento ferroviario notturno dall'Isola con destinazione Milano. Lo afferma il sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta, evidenziando, in tal senso, ''come proprio grazie agli atti di indirizzo approvati in sede parlamentare - si legge nel resoconto della commissione Trasporti della Camera - siano stati compiuti sensibili passi avanti nella direzione di un miglioramento del servizio universale come dimostra il fatto che dal 12 di giugno prossimo sarà  assicurato il collegamento dalla Sicilia con destinazione Milano, come richiesto dalla risoluzione in oggetto''.
Risoluzione presentata dal parlamentare, Vincenzo Garofalo (Pdl), e sottoscritta da tutti i suoi colleghi messinesi e calabresi.
''E' un primo passo - afferma Garofalo - ma non molliamo la presa''. In altri termini, per l'esponente pidiellino, ''il governo, in qualità di azionista unico di Trenitalia, deve impegnarsi affinchè  sia modificata la strategia con la quale Trenitalia si sta muovendo sul territorio nazionale a discapito di alcune tratte considerate meno redditizie ed a vantaggio di altre, al fine di assicurare la corretta gestione del servizio universale passeggeri, la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi''.

martedì 3 aprile 2012

Incontro del 03 aprile tra i Pendolari Siciliani, Trenitalia e il Dipartimento regionale dei Trasporti


All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità
c.a. Assessore Pietro Carmelo Russo

Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità
c.a. Dirigente Generale Avv. Vincenzo Falgares 

Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità                                                                 Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario                                                                                       c.a. Dott. Ignazio Coniglio                                                                   

c.a. Dott. Francesco D’Amore

c.a. Sig.ra Maria Giovanna Allegra

Alla Direzione Regionale Trenitalia Sicilia
c.a. Ing. Francesco Costantino

Alla Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia
Divisione Passeggeri regionale
Sig. Francesco Mignosi

Alla Divisione Passeggeri Regionale
Direzione Regionale Sicilia - Contratto di Servizio e Tariffe
Dott.ssa Patrizia Sancarlo

Alla Direzione Territoriale Produzione RFI Sicilia
c.a. Ing. Filippo Palazzo

Agli Organi di Stampa


Oggetto: Incontro tra i Comitati Pendolari Siciliani e il Dipartimento regionale dei Trasporti.-

   In vista dei nuovi orari ferroviari, che entreranno in vigore il 12 dicembre p.v., ed a seguito dell’invito all'incontro, da parte del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si terrà domani a Palermo alle ore 11.30 presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, desideriamo, alla luce della nuova proposta dell’offerta ferroviaria presentata da Trenitalia, poterla integrare con nostre proposte per migliorarne la funzionalità:

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA - SIRACUSA

·       Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;
·       Treno 8577 con partenza alle ore 06,48 da Fiumefreddo. - aggiungere la fermata di Mascali, considerato che il treno impiega lo stesso tempo di percorrenza (9 min.) del treno 12865 che la effettua (9 min.) e impiega 2 min. in più del treno diretto 3865 (7 min.). Tra l’altro si ravvisa la necessità della fermata a Mascali, per dare l’opportunità a molti lavoratori e studenti di poter prendere il secondo treno su quattro che ne transita non fermando a Mascali;
·       Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37 - posticipare la partenza di 10/20 minuti;
·       Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;
·       NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Messina o da Taormina che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città. Prevedere l’arrivo a Catania dell’eventuale nuova corsa alle ore 12.30;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA - CATANIA - MESSINA

·       NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Siracusa sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per dare l’opportunità agli utenti di poter rientrare a Catania usufruendo del mezzo treno. Ciò in considerazione del fatto che l’ultimo treno che parte da Siracusa è alle ore 17.00 (3872), non essendo più possibile poter salire sugli Espressi 1952 (18.00) – 1956 (19.10) – 1960 (21.45) pur prevedendo posti a sedere di 2ª Classe;
·       Treno 12878 con partenza da Catania alle ore 14.00 - evitare la soppressione dalla fine di   luglio sino alla fine di settembre per la trasformazione in treno per il mare;
·       Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.41 – posticiparne la partenza alle ore 17.51, per dare la possibilità a molti pendolari che finiscono il loro turno di lavoro alle 17.30 di poterne usufruire;
·       Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza di  alle ore 21.10 per dare l’opportunità a molti pendolari di poter fare rientro essendo l’ultimo treno della serata;
·       Treno 8574 con partenza da Catania alle ore 15.27, di voler creare la coincidenza o il comporto con il Treno 8588 che parte da Taormina alle ore 15.55 – posticipandone la partenza si crea la coincidenza o il comporto al treno 8574 che termina la sua corsa a Taormina alle ore 16.15; tenuto conto che il treno successivo da Taormina per Messina è alle ore 17.22;
·       Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto, sfruttando così il raddoppio e dare più opportunità alla clientela;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA - PALERMO

Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni in partenza da Messina per Palermo:

·       Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.55 – creare la coincidenza con il treno n 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;
·       Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.29 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.40;
·       Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;
·       Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;
·       Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.43 – creare la coincidenza con il treno n. 8586  in arrivo a Messina alle ore 19.45 e/o con il treno n. 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.10;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA - CATANIA - MESSINA
INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA - SIRACUSA

Si invita a voler considerare l’opportunità di trasformare tutte le soste tecniche in fermate nella stazione di Alcantara, ciò per dare l’opportunità a tutta l’utenza residente nel comprensorio di: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione e Francavilla, di poter decidere di utilizzare il mezzo treno, visti gli alti costi dei carburanti, e di incrementare così la clientela di Trenitalia.

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE CATANIA - LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS

Prevedere la fermata dei treni: n. 25172 – 25178 – 25182 – 25186 – 25181 – 25183 – 25185 - 25187 denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia.
La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei giorni festivi da luglio a fine agosto. Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuano le seguenti fermate: Acireale – Giarre-Riposto – Taormina – Letojanni, saltando di fatto la stazione di Fiumefreddo di Sicilia sia in andata che in ritorno.
Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa). Ci è stato risposto che essendo treni del mare e che a Fiumefreddo il mare è distante e non essendoci un collegamento dalla stazione al mare hanno deciso di non dare la fermata a questi treni. La domanda sorge spontanea visto che il mare è ancora molto più distante sia dalla stazione di Giarre-Riposto, così come dalla stazione di Acireale e mi risulta che non vi sia nessun collegamento tra le stazioni e la zona balneare nei due centri. In considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 60% sulla direttrice Catania-Messina e viceversa, si ritiene necessario ovviare a tali disagi attuando le fermate alla stazione di Fiumefreddo per dare un’opportunità in più all’utenza in generale ed ai turisti che in questo periodo dell’anno affollano tali comprensori.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI 

La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un 20%, ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza. Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 46 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete di questi ultimi anni, non è stata migliorata la percorrenza di molti treni, addirittura è stata allungata.
Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi, e per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.
Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” se solo avesse un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!

L’IMPORTANZA DEL CONTRATTO DI SERVIZIO 

Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti. E’ giusto, a mio avviso, che si pongano le basi per la realizzazione di uno strumento efficiente ed efficace nella prospettiva di essere tenuti in considerazione come utenza pendolare, e perché no, poter collaborare per concorrere ed individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e di sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione di più modi di trasporto.
Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario, si basino sull’orario di trasporto per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario, quindi è necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali e annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza in generale ed in modo particolare all’utenza pendolare, e a tutelare il cittadino che giornalmente è costretto a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio posto di lavoro, studio e altro.

Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgo a nome del Comitato, cordiali saluti.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Me-Ct-Sr