lunedì 26 maggio 2014

Comune di Caltagirone convoca incontro sul crollo della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela

In riferimento al sit-in del 10 maggio dove lamentavamo l'assenza dei rappresentanti dei Comuni di Gela e Caltagirone, oggi riceviamo da parte del sindaco dott. Bonanno, del comune di Caltagirone, la richiesta a partecipare all'incontro che si terrà il 30 maggio, prima sui luoghi del crollo e successivamente a Palazzo di Città per fare il punto sulla situazione a tre anni di distanza.

Or.S.A. Basta aggressioni al personale ferroviario

In riferimento all’aggressione a una capotreno avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Campofelice, noi del Comitato Pendolari Siciliani siamo intervenuti per condannare espressamente tali atti nei confronti della signora Capotreno e di tutto il personale viaggiante di Trenitalia a maggior ragione nei confronti del personale femminile. Il sindacato ORSA ha organizzato uno sciopero per il 29 maggio per sensibilizzare le Istituzioni su tale problematica.

mercoledì 21 maggio 2014

Santa Teresa di Riva. Panchine anti clochard all'interno della stazione ferroviaria


Pendolari esasperati per i troppi ritardi e i convogli soppressi

A questi disagi i molti utenti-pendolari, molti dei quali con abbonamento annuale stanno considerando l’ipotesi di tutelare il proprio diritto chiedendo un risarcimento a Trenitalia. Alla soppressione di oggi dobbiamo aggiungere anche il guasto all’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana)

Pendolari esasperati "Treni soppressi per ben tre volte in due settimane"

In quindici giorni è stato soppresso per ben tre volte il treno 12866  in partenza da Catania alle ore 5.10. Tale soppressione, essendo il primo treno in direzione Messina,  procura enormi disagi ai pendolari che arrivati a Messina devono proseguire per altre destinazioni compreso il traghettamento per Reggio Calabria. 

martedì 20 maggio 2014

Scioperi: fermo nel settore ferrovie 28 e 29 maggio

Nei prossimi giorni alcuni scioperi investiranno il settore ferroviario. Il 28 maggio il personale del Gruppo Fsi e quello di Trenord, incroceranno le braccia per 24 ore: dalle 21.01 del 28 maggio alle 20.59 del 29 maggio. Lo proclama l'organizzazione sindacale Usb Lavoro privato.

Il 29 maggio un altro sciopero vedrà lo stop delle attività per il personale delle società Trenitalia, Rfi, Ntv e Trenord per 21 ore: dalle 0.01 alle 20.59. Lo annunciano Orsa ferrovie; è escluso il personale Trenitalia divisione Cargo.

Trasporto pubblico locale: Lupi, la riforma entro la fine di giugno

La riforma del trasporto pubblico locale arriverà entro la fine di giugno. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine di un convegno di Ncd sul Tpl.
"Vogliamo riuscire a presentarlo entro la fine di giugno - ha detto il ministro parlando del provvedimento - e sarà un disegno di legge". Per il ministro un punto cardine della riforma è la riduzione delle aziende di Trasporto pubblico locale.
"Le aziende di Trasporto pubblico locale - ha detto il ministro parlando al convegno - sono oggi 1100: questo non è più un modello adeguato. Bisogna riprogrammare i bacini di utenza, in rapporto tra la domanda e l'offerta, superando i confini comunali e adottando l'integrazione intermodale. Si devono ridurre - ha ribadito il ministro parlando delle aziende del Tpl -, si devono accorpare, si devono integrare. Non è più possibile procedere in questo modo".
Il presidente dell'Authority dei Trasporti, Andrea Camanzi, ha annunciato l'imminente diffusione via web, per consultazione, le linee guida per i bandi di gara nel Trasporto pubblico locale, con l'obiettivo di emanarle entro settembre.
La consultazione durerà un mese e sarà rivolta agli enti locali, alle imprese e ai cittadini. Le linee guida definiranno anche i livelli minimi di qualità del servizio e i diritti dei passeggeri. Una volta emanate dall'Authority, le linee guida saranno poi vincolanti per le Regioni.

Ferrovie: Federconsumatori, dal 21 maggio al via le nuove norme

Dal  21 maggio il Decreto Legislativo n° 70 del 17 aprile 2014 (“Disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni del regolamento (CE) n°1371/2007, relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario”) sarà operativo. Uno strumento, come evidenziato da Federconsumatori, "utile a tutelare in maniera ancora più efficace i diritti dei viaggiatori delle ferrovie italiane, troppo spesso ignorati dalle aziende". 
Il decreto prevede un sistema sanzionatorio nei confronti delle imprese di trasporto ferroviario che non ottemperano alle disposizione del Regolamento Europeo; ovvero il mancato rispetto dei diritti dei passeggeri: dalla copertura assicurativa minima per i bagagli alla possibilità di fare il biglietto direttamente sul treno in caso di mancanza di apposite strutture e biglietterie adibite alla vendita.
Le aziende ferroviarie saranno sanzionate anche per la carenza di informazioni sulle modalità di indennizzo e risarcimento in caso di ritardi, coincidenze perse e soppressioni, sia sull’offerta nazionale che su quella regionale.
L’organismo che dovrà controllare sulla corretta applicazione di tali norme ed erogare le sanzioni sarà l’Autorità di regolazione dei trasporti.

domenica 18 maggio 2014

Denuncia dei pendolari sulla tratta Catania-Messina-Siracusa. Guasti alla rete, treni fermi in due stazioni.

I guasti alla rete ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) procurano ogni qualvolta enormi disagi all’utenza pendolare di Trenitalia.
La tecnologia, o meglio gli impianti tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria che in teoria dovrebbero migliorare e velocizzare il trasporto, molto spesso invece procurano immensi disagi ed enormi ritardi.

Pendolari sul piede di guerra. Soppresso il primo treno da Catania

In quindici giorni è stato soppresso per ben tre volte il treno 12866  in partenza da Catania alle ore 5.10. Tale soppressione, essendo il primo treno in direzione Messina,  procura enormi disagi ai pendolari che arrivati a Messina devono proseguire per altre destinazioni compreso il traghettamento per Reggio Calabria.

sabato 17 maggio 2014

Ritardi e soppressioni sulla Messina-Catania, disagi per i pendolari

Letoianni 16 maggio 2014 – In quindici giorni è stato soppresso per ben tre volte il treno 12866  in partenza da Catania alle ore 5.10. Tale soppressione, essendo il primo treno in direzione Messina,  procura enormi disagi ai pendolari che arrivati a Messina devono proseguire per altre destinazioni compreso il traghettamento per Reggio Calabria. A questi disagi i molti utenti-pendolari, molti dei quali con abbonamento annuale stanno considerando l’ipotesi di tutelare il proprio diritto chiedendo un risarcimento a Trenitalia. Alla soppressione di oggi dobbiamo aggiungere anche il guasto all’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana)
La tecnologia, o meglio gli impianti tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria che in teoria dovrebbero migliorare e velocizzare il trasporto, molto spesso invece procurano immensi disagi ed enormi ritardi.
Il problema di oggi è stato un primo blocco all’infrastruttura alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia ed un secondo blocco alla stazione di Acireale, rallentando di molto la circolazione ferroviaria tra Messina e Catania.
Questo disservizio di Rfi, oggi ha procurato ritardi ad una decina di treni nella direzione Messina-Catania e viceversa con punte di ritardo sino a 50 minuti circa.
Giosuè Malaponti – Pendolari  Me-Ct-Sr


I disservizi di Rfi procurano enormi disagi ai pendolari di Trenitalia

Fiumefreddo di Sicilia. 16 maggio 2014 - I guasti alla rete ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) procurano ogni qualvolta enormi disagi all’utenza pendolare di Trenitalia.
La tecnologia, o meglio gli impianti tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria che in teoria dovrebbero migliorare e velocizzare il trasporto, molto spesso invece procurano immensi disagi ed enormi ritardi.
Il problema di oggi è stato un primo blocco all’infrastruttura alla stazione di Acireale ed un secondo blocco alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia.
I treni in partenza da Catania sono stati stoppati per oltre venti minuti alla stazione di Cannizzaro sino a quando non sono giunte le varie prescrizioni al capotreno, da parte della sala operativa di Palermo, con l’obbligo di marcia a vista a 30 km/h sino ad Acireale. Arrivati a Giarre-Riposto al primo binario, di solito è il secondo,  altro stop per altri dieci minuti accumulando così un ritardo di 40minuti. Questo disservizio di Rfi, oggi ha procurato ritardi ad una decina di treni nella direzione Catania-Messina e viceversa con punte di ritardo sino a 40 minuti.
Fiumefreddo di Sicilia, 16 maggio 2014
Giosuè Malaponti – Pendolari  Me-Ct-Sr



venerdì 16 maggio 2014

Capotreno aggredita alla stazione di Cefalù

In riferimento all’aggressione al capotreno (una donna) del treno regionale 12764 Palermo-Messina delle ore 17.08 avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Cefalù, il Comitato Pendolari Siciliani desidera intervenire cogliendo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione alla signora capotreno e per condannare espressamente tali atti nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia e a maggior ragione nei confronti del personale femminile.

Gazzetta del Sud pag. 36 del 15 maggio 2014

martedì 13 maggio 2014

I Comitati Pendolari e i Sindacati convocati dall'assessore alla Mobilità Torrisi

L’Assessore regionale delle Infrastrutture e Mobilità Dott. Nico Torrisi, convoca per giovedì 15 maggio, i Comitati Pendolari e i Sindacati per riprendere a discutere sull’Accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Siciliana per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui all’art. 9 del d.lgs. 422/97 e all’art. 1 del d.lgs. 296/2000. L’appuntamento è stato fissato per le ore 12,00 presso i locali dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità - Via Leonardo Da Vinci 161.

Sicurezza del personale di bordo e dei viaggiatori

In riferimento all’aggressione al capotreno (una donna) del treno regionale 12764 Palermo-Messina delle ore 17.08 avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Cefalù, il Comitato Pendolari Siciliani desidera intervenire cogliendo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione alla signora capotreno e per condannare espressamente tali atti nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia e a maggior ragione nei confronti del personale femminile.
Negli ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza nei confronti del personale di bordo di Trenitalia, noi del comitato abbiamo più volte suggerito, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità, di concerto con la Polfer, di programmare nei treni che si ritengono a rischio un servizio di scorta in borghese. Tale servizio, secondo noi, se realizzato potrebbe servire in molti casi come deterrente a scoraggiare i malintenzionati sapendo che a bordo dei treni possano esserci degli agenti Polfer in borghese.
Certi che verranno adottate, da parte degli interessati, misure idonee a scongiurare il verificarsi di altri simili eventi, nell’interesse principale di tutelare il personale viaggiante e i passeggeri.
Al Direttore di Trenitalia per la Sicilia
Ing. Francesco Costantino
Al Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia 
Ing. Andrea Cucinotta
Al Dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria
per la Sicilia - Palermo
Agli Organi di Stampa

Cordialmente
Palermo, 13 maggio 2014
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani
Francesco Mondì - Pendolari S.Agata Militello - Messina

lunedì 12 maggio 2014

Il Comitato Pendolari Siciliani chiede risposte certe a tre anni dal crollo sulla Caltagirone-Gela

Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura avvenuto circa un anno fa e alla luce delle due gare di appalto espletate per lo smantellamento degli impianti di telefonia GSMR e per lo smaltimento dei materiali di risulta del crollo, chiediamo se il Governo Regionale e/o l’Assessore alle infrastrutture siano a conoscenza:
§  di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della circolazione ferroviaria?
§  di quali interventi il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, oltre quelli di cui già in atto, stia approntando per il ripristino della piena funzionalità in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri, avendo dovuto abbandonare il trasporto ferroviario per i lunghi tempi di percorrenza tra treno e bus sostitutivi?
 Nell’attesa di risposte certe da parte delle Istituzioni regionali e da RFI gestore di questa importante arteria ferroviaria, invitiamo i sindaci dei tre Comuni interessati a sollecitare anche loro le Istituzioni e il gestore della rete per avere al più presto certezze sulla ricostruzione e la successiva apertura della Caltagirone-Gela.




Ferrovia Caltagirone-Niscemi-Gela. A distanza di tre anni esatti dal crollo, appello a sindaci e Regione

Sit-in dei pendolari: «Ricostruite il ponte»
Maggio 2011-maggio 2014: sono i tre lunghi anni trascorsi dall'avvenuto crollo delle campate del ponte ferroviario della tratta Caltagirone-Niscemi-Gela. Oggi, a distanza di tempo, c'è solo una flebile speranza a mantenere vive le aspettative delle tre comunità che, anche se disinteressatamente, sperano in un auspicato ripristino della linea ferroviaria in questione.
Ogni speranza sarebbe quindi riposta nella risultanze dell'azione di monitoraggio di altri 10 ponti che sta compiendo la Italfer, una società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato operante sul mercato nazionale e internazionale nel settore dei trasporti ferroviari.
A destare gli animi ci hanno pensato ieri gli esponenti del Comitato pendolari siciliani che, nell'inscenare sui luoghi un sit-in di protesta, hanno voluto in qualche modo ricordare la fatidica data di quella domenica dell'8 maggio 2011.
All'iniziativa del Comitato pendolari, promossa in collaborazione con il Comitato italiano utenti ferrovie siciliane e dell'associazione ferrovie siciliane (Giovanni Russo), hanno aderito anche le associazioni Kaos ferrovie con John Copsey di Agrigento e Pippo Gurrieri di Cub trasporti di Ragusa. «Visto l'assordante silenzio delle istituzioni, sia locali, sia della Regione - ha esordito il coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti - oggi più che mai ravvisiamo la necessità di sapere se esiste, o meno, la volontà di procedere alla ricostruzione del ponte crollato. Registriamo, purtroppo, una sorta di disinteresse dei Comuni della zona che non stanno sostenendo iniziative nei confronti della Regione».
Al sit in non sono intervenute le Amministrazioni comunali di Caltagirone e Gela; il Comune di Niscemi, rappresentato dal vicesindaco, Massimiliano Ficicchia ha manifestato l'interesse della sua Municipalità che spera in un eventuale ripristino della linea ferroviaria. «Con il Calatino - dice l'assessore Ficicchia - siamo purtroppo isolati, sia come collegamenti ferroviari, sia stradali, per via della contestuale chiusura al transito della Sp 39. Plaudiamo all'iniziativa del Comitato pendolari e, accogliamo l'invito a sollecitare la Regione».
Conclude il coordinatore del Comitato pendolari, Giosuè Malaponti: «All'assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi rivolgiamo la richiesta mirata di accogliere i nostri appelli e di farci conoscere le intenzioni del governo regionale sul futuro della tratta. La Procura di Caltagirone, da ormai un anno, ha dissequestrato le aree. Ai sindaci rivolgiamo l'ennesimo invito a intervenire con azioni forti nei confronti della Regione».
La Sicilia - Domenica 11 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 40 
GIANFRANCO POLIZZI

Un sit-in per ripristinare la tratta ferroviaria Caltagirone-Gela

Un sit-in di protesta, per sollecitare il ripristino della tratta ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela, ormai interrotta, a seguito dell'inaspettato cedimento delle campate del viadotto, nel lontano maggio 2011.
Dalle 10,30 alle 12 di stamani, su iniziativa del Comitato pendolari siciliani, si terrà l'ennesima manifestazione di protesta, per indurre le istituzioni, sia del governo regionale, sia della Rete ferroviaria italiana (Rfi), a non smantellare la linea, ma a programmarne la ricostruzione. Destinatari del documento, oltre al presidente della Regione, Rosario Crocetta, sono i vertici di Rfi (dg Giovanni Arnone), con il coinvolgimento dei sindaci di Caltagirone (Nicola Bonanno), Niscemi (Francesco La Rosa) e Gela (Angelo Fasulo), unitamente ai parlamentari delle due province. Da premettere pure che, anche la Procura della Repubblica di Caltagirone, da almeno un anno, ha proceduto al dissequestro dell'area interessata dai cedimenti.
Il comitato pendolari, dunque, nutre la speranza di un auspicato ritorno alla funzionalità. «Assieme ai sindaci della zona - ha detto Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani - abbiamo valutato le ricadute positive, qualora si procedesse al ripristino della tratta. La sua chiusura, in questi tre anni, ha catapultato il traffico passeggeri sulla Ss 417, Catania-Gela, con le conseguenze del caso in termini! di pericolosità».
Il comitato pendolari, alla luce di queste valutazioni ritiene che, ancora oggi, attraverso la mobilitazione del territorio e l'avvenuto dissequestro dell'infrastruttura, è ancora possibile procedere al recupero funzionale della tratta. L'interruzione ferroviaria, sul fronte viabilità, sta tuttora provocando disagi alle comunità di Caltagirone e Niscemi, per via della chiusura al transito, da tre anni, della Sp 39, Caltagirone-Niscemi.
Rfi, intanto, ha espletato due gare d'appalto per lo smantellamento del viadotto e degli impianti di telefonia Gsmr.
La Sicilia - Sabato 10 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 37 
GIANFRANCO POLIZZI

Contrada Angeli Sit-in di protesta per la ferrovia

Niscemi. Sit-in di protesta oggi dalle 10,30 a mezzogiorno in contrada Angeli, lungo la provinciale 39 Gela - Niscemi per chiedere il ripristino delle infrastrutture e della circolazione ferroviaria sulla Catania-Caltagirone-Gela a tre anni dal crollo del ponte ferroviario. All'iniziativa programmata dal comitato pendolari siciliani sono stati invitati il presidente della Regione, l'assessore regionale ed il dirigente generale alle infrastrutture e mobilità, il direttore di Rfi e i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi.
La Sicilia - Sabato 10 Maggio 2014 monografica Pagina 34 

giovedì 8 maggio 2014

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni dal crollo del ponte ferroviario

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario in contrada Angeli di Niscemi.



Ripristino tratta ferroviaria Caltagirone-Gela. Lettera alle Istituzioni Regionali

Ill.mo Presidente,
con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela ormai da tre anni e da circa un anno dissequestrata dagli organi competenti.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa. Assieme ai Sindaci concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.
Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura avvenuto circa un anno fa e alla luce delle due gare di appalto espletate per lo smantellamento degli impianti di telefonia GSMR e per lo smaltimento dei materiali di risulta del crollo, chiediamo se il Governo Regionale e/o l’Assessore alle infrastrutture siano a conoscenza:
§  di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della circolazione ferroviaria?
§  di quali interventi il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, oltre quelli di cui già in atto, stia approntando per il ripristino della piena funzionalità in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri, avendo dovuto abbandonare il trasporto ferroviario per i lunghi tempi di percorrenza tra treno e bus sostitutivi?
Nell’attesa di risposte certe da parte delle Istituzioni regionali e da RFI gestore di questa importante arteria ferroviaria, invitiamo le SS.LL. a voler prendere parte all’iniziativa del Comitato Pendolari Siciliani, che si terrà sabato 10 maggio c.a. dalle ore 10.30 alle ore 12.00 proprio sui luoghi del crollo per fare il punto della situazione su quanto è stato fatto e su quello che si vuole fare della Caltagirone-Gela.
Al Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta                          
All’Assessore Infrastrutture e Mobilità Avv. Nico Torrisi                              
Al Dirigente Generale Infrastrutture e Mobilità Dott.Giovanni Arnone                                 Al Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia Ing. Andrea Cucinotta
Al Signor Sindaco del Comune di Caltagirone Dott. Nicolò Bonanno
Al Signor Sindaco del Comune di Niscemi Dott. Francesco La Rosa
Al Signor Sindaco del Comune di Gela Dott. Angelo Fasulo
Ai Sigg. Deputati dell’Ars
Agli Organi di Stampa

Cordialmente
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 5 maggio 2014

Guasti possibili, ma almeno si avvertano i passeggeri dei treni

Non volendo polemizzare sulla mancata assistenza e nemmeno sui mancati bus sostitutivi, quello che invece vogliamo e ci preme chiedere sia a Rete Ferroviaria Italiana che a Trenitalia è: perché una volta ripristinata la linea aerea elettrica e quindi la circolazione non sono stati effettuati dei treni sulla direttrice Messina-Catania-Siracusa e viceversa per dare la possibilità ai molti passeggeri di poter fare rientro in treno anche se dopo tre ore? Spero almeno che qualche dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e/o di Trenitalia abbia la bontà di spiegarcelo. Anticipatamente grazie e….scusate per il disagio.
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti

Milazzo. Alla stazione regnano incuria e degrado

Il comitato pendolari S.Agata Militello-Messina scrive al Sindaco ed a Rete Ferroviaria Italiana sulle condizioni della stazione.

Gazzetta del Sud - Tirrenica- lunedì 05 maggio 2014 pag. 19

domenica 4 maggio 2014

Parcheggio Stazione di Milazzo. I pendolari scrivono al Sindaco di Milazzo e a Rete Ferroviaria Italiana

Con la presente nota, si vuole segnalare la situazione di totale abbandono in cui versa il parcheggio antistante la stazione di Milazzo, erbacce rifiuti e una vegetazione ormai fuori controllo. Tale situazione si protrae da diverso tempo e considerato che, il decoro e la sicurezza è ritenuto un requisito  imprescindibile da parte del ns Comitato Pendolari, e la Stazione di Milazzo e tutto il suo parcheggio sono dei biglietti da visita per i numerosi turisti che vi transiteranno per raggiungere le Isole Eolie, e non per ultimi i moltissimi pendolari che ogni giorno affollano la Stazione in oggetto, invitiamo chi di competenza a voler valutare l’ipotesi di un immediato intervento. Si coglie l’occasione per ricordare le richieste datate 27.06.2013 07.08.2013 e 01.03.14 Diffusione sonora in lingua inglese che ancora ad oggi, nelle Stazioni di: Milazzo, Gioiosa Marea e Capo d’Orlando, non risulta sia stato fatto alcun intervento per abilitarle alla diffusione di ogni comunicazione sonora anche in lingua inglese.
Al Sig. Sindaco del Comune di Milazzo Dott. Carmelo Pino
A RFI spa per la regione Siciliana
e, p.c. a 
Trenitalia spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti per la Regione Siciliana
Comitato Pendolari Siciliani
Torrenova 04.05.2014
Francesco Mondì  - Comitato Pendolari S.Agata- Messina  - Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 2 maggio 2014

I pendolari a Trenitalia e Rfi...ci scusiamo per il disagio subito relativo ai disservizi di martedì 29 aprile 2014

Desideriamo porre una domanda ai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia sui disagi e le disavventure vissute dai molti passeggeri del treno 12886, in partenza da Catania, il 29 aprile 2014 alle ore 20.46. I guasti ai mezzi ferroviari e all'infrastruttura ferroviaria, come si sa, possono accadere in qualsiasi momento. Quella che, invece, è sempre più strana in queste occasioni è la scarsa funzionalità e/o attenzione da parte dei dirigenti preposti all’assistenza clienti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia in specie quando viene soppresso un treno o quando ci sono guasti all'infrastruttura ferroviaria che procurano ritardi. Mai una tempestiva informazione, quasi sempre l’utente viene lasciato nel vago ed in una vana attesa. Non volendo polemizzare sulla mancata assistenza e nemmeno sui mancati bus sostitutivi, quello che invece vogliamo e ci preme chiedere sia a Rete Ferroviaria Italiana che a Trenitalia è: perché una volta ripristinata la linea aerea elettrica e quindi la circolazione non sono stati effettuati dei treni sulla direttrice Messina-Catania-Siracusa e viceversa per dare la possibilità ai molti passeggeri di poter fare rientro in treno anche se dopo tre ore? Spero almeno che qualche dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e/o di Trenitalia abbia la bontà di spiegarcelo. Anticipatamente grazie e….scusate per il disagio.
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti

Trenitalia - Lavori e modifiche al servizio Maggio 2014

Informazioni puntuali sulle modifiche alla circolazione dovute a lavori di manutenzione programmati sulle linee e la segnalazione di servizi sostitutivi.






Treno soppresso per colpa dei talebani o forse di Godzilla

Sapete come funziona l'assistenza clienti di Trenitalia quando un treno è soppresso? Sembra l'"Ulisse" di Joyce: all'inizio ti piace e alla fine non ce la fai più a seguire la storia perché troppo lunga.
Certo martedì alle 20,46 tutto il mondo sembrava essere contro il povero treno 12886 che alla fine è stato soppresso dopo circa 2 ore di agonia in stazione. Neanche il dott. House lo avrebbe salvato! Sì, è stato soppresso per una combinazione di vari eventi imprevisti: locomotore rotto con successiva sostituzione; cavo tranciato in una delle stazioni di destinazione; comando di talebani che ha assaltato la squadra degli elettricisti che doveva aggiustare il cavo; Godzilla che, durante la sua passeggiata notturna, ha schiacciato i talebani, ma anche gli elettricisti. Gli imprevisti ci possono stare e ci può stare anche l'indecisione nel sapere risolvere una combinazione tanto infausta di eventi: fermare Godzilla oppure catturare i talebani sopravvissuti! Quello che non va è la sostituzione del servizio e l'assistenza al cliente in caso di soppressione. In genere la sostituzione dovrebbe avvenire in un tempo di un'ora circa. Questo non accade nella stazione di Catania, perché' l'autobus sostitutivo non si sa mai dove parte e non si sa quando arriva. Questo bus sostitutivo sembra quasi che è come Goldrake che sceglieva quale tunnel! doveva percorrere, per poi uscire sempre dallo stessa grotta.
Il treno delle 20,46 è stato ufficialmente soppresso alle 22,40 e alle 23,20 non si sapeva che fine aveva fatto il bus sostitutivo. Effettivamente, dalle voci che giravano in stazione, anche il povero bus sostitutivo ha incontrato qualche problemino lungo la sua strada: incidente sulla Catania-Messina, ponte crollato sulla Catania-Palermo a causa della fuga di Godzilla braccato dai Talebani sopravvissuti… ma perché il bus si trova su queste autostrade? Boh, non si sa.
Il lato positivo della storia è che ormai sono i viaggiatori a confortare il personale viaggiante di Trenitalia, sconfortato dal non sapere che fare.
Alla fine dopo una notte passata in stazione, guardando quanti panini vende il paninaro della piazza oppure il sonno di un barbone, ti restano in testa gli odiosi ritornelli ripetuti, con una cadenza di quindici minuti, dagli speaker automatici nella stazione e nelle carrozze ferroviarie.
P. s.: che fine ha fatto il bus sostitutivo non lo so perché, vigliaccamente, alle 23,30, dopo tre ore di attesa, ho preso un taxi per tornare a casa.
N. I. Piazzese  

giovedì 1 maggio 2014

Treno barocco da recuperare per rilanciare i beni Unesco

Trenitalia, nella sua annunciata politica di rilancio dei collegamenti ferroviari, non si fermi alla sola stazione di Fontane Bianche. Un suggerimento che arriva da più parti a cui fa eco Italia nostra con Liliana Gissara, la quale comunque elogia quanto fatto.
«Finalmente è stata istituita la fermata a Fontane Bianche, perorata fin dalla fine degli anni ‘60 da qualche lungimirante ferroviere al quale era sembrato ovvio che, in quel contesto, realizzare una fermata turistica fosse cosa altrettanto ovvia. Sono trascorsi decenni e finalmente si potrà andare in treno, in pochi minuti, in spiaggia. Per i turisti sarà una manna; per molti siracusani sarà una liberazione dalle lunghe ed estenuanti code in auto.
Ora Trenitalia ci restituisca il treno barocco che tanto successo ha fatto registrare negli anni in cui ha viaggiato, un treno che sta particolarmente a cuore a Italia Nostra per vari motivi: quale forma ottimale di mobilità sostenibile; come strumento di promozione del ricco patrimonio locale, attività, questa, sostenuta proprio dalla sezione di Siracusa di Italia Nostra all'allora assessore regionale Granata».
Il treno barocco prese il via nel 2005 e - rimarca Liliana Gissara per alcune stagioni, deliziò migliaia di turisti conducendoli per le città Unesco.
«Ora registriamo un nuovo, crescente interesse verso tale storico mezzo di trasporto anche da parte dei giovani. Ne è dimostrazione il concorso "In treno col taccuino di viaggio" indetto dalla nostra sezione che ha "messo in viaggio" oltre 450 studenti, molti dei quali non erano mai saliti su un treno».
La Sicilia - Martedì 29 Aprile 2014 Siracusa Pagina 29

Turismo e servizi. Fontane Bianche collegata in partenza un treno estivo

Fontane Bianche. Dall'8 giugno fino al termine della stagione estiva Fontane Bianche sarà raggiungibile anche in treno. La direzione regionale di Trenitalia ha programmato per tutto il periodo la fermata nella località balneare Bianche per tutti i treni della tratta Siracusa-Modica-Ragusa-Gela.
Della vicenda si era interessato anche il deputato regionale Enzo Vinciullo che a febbraio aveva presentato un'interrogazione parlamentare ricevendo subito i primi segnali positivi sia da parte dell'assessorato sia, soprattutto, da Trenitalia.
Viene così segnato un primo passo verso quel programma turistico tanto proclamato ma che, nei fatti, finora è rimasto quasi al palo. La fermata consentirà di sopperire a una carenza nei servizi offerti ai visitatori i quali - come risultato dalle più recenti indagini di mercato - hanno indicato nei trasporti pubblici e nel sistema dei collegamenti il vero punto debole della provincia. Per il turista che arrivava a Siracusa senza il mezzo privato, aggiungere le zone balneari era una sorta di terno al lotto, a meno che non fosse stato disposto a mettere mani al portafoglio per un taxi o per un'auto a noleggio.
Al di là del servizio offerto in ambito turistico, il collegamento ferroviario con Fontane Bianche sarà una valida opportunità anche per tutti i villeggianti che per fare la spola con la città non saranno costretti a ricorrere obbligatoriamente al mezzo privato, con grande vantaggio per il traffico veicolare. Ogni anno, infatti, negli orari di punta, le code all'ingresso e all'uscita sud della città erano chilometriche. Un aspetto, questo, che viene rilevato da Paolo Romano, presidente della circoscrizione di Cassibile, che territorialmente include anche Fontane Bianche. Romano esprime la sua soddisfazione, ritenendo l'istituzione della fermata a Fontane Bianche un grande risultato da lungo tempo atteso. Secondo Romano sarà anche occasione per lo sviluppo e rilancio della zona.
Si è comunque lontani da un trenino locale "dedicato", ipotesi che però non viene del tutto esclusa e che anzi, se rilanciata, potrebbe essere una vera opportunità, soprattutto se collegata - quantomeno in termini di coincidenze di orari e corse - con un altro collegamento locale ancora in stand-by: quello che da Fontanarossa dovrebbe condurre alla stazione siracusana.
maria teresa giglio - La Sicilia - Domenica 27 Aprile 2014 Siracusa Pagina 29

domenica 27 aprile 2014

Mondo Trasporti - Dall’Ue 25 mld per le nostre imprese. La Regione: ecco il piano infrastrutture

Il Comitato dei pendolari siciliani guidato da Giosuè Malaponti, da tempo lamenta disagi soprattutto nelle tratte dismesse, come la “Alcamo-via Milo” e la “Caltagirone-Gela”. Il collegamento Trapani-Palermo avviene, infatti, tramite la linea “via Castelvetrano” che, sviluppandosi per circa 190km, collega importanti Comuni come Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Alcamo oltre quelli ricadenti nel Palermitano, compresi nella tratta Punta
Raisi-Palermo. Invece, «il corpo stradale della “via Milo” – precisa il presidente di Rfi – fu realizzato già in origine con materiali di carente qualità e posati su terreno poco idoneo. Col passare degli anni, si è incrementato il divario tra disponibilità di fondi e necessità di interventi, mentre i controlli geometrici al binario hanno evidenziato il peggioramento della stabilità della linea ferroviaria, con palese rischio per la sicurezza del transito dei convogli.
È stato predisposto – prosegue - uno studio di massima per una proposta di risoluzione
delle criticità esistenti; la relativa spesa dovrà essere oggetto di apposito progetto di investimento da finanziare in Contratto di Programma. Anche per tale direttrice la Regione sta valutando la possibilità di un apposito intervento nella programmazione degli investimenti nell’ambito dei progetti di connessione fra reti di trasporto e nodi aeroportuali, per ottimizzare il collegamento con lo scalo di Trapani Birgi». La Caltagirone-Gela, infine, è interrotta ormai da quasi 3 anni, a seguito del parziale crollo (avvenuto l’8 maggio 2011) del ponte ferroviario di Niscemi. «Da allora – dice il presidente di Rfi - i servizi ferroviari lungo la tratta sono assicurati da bus sostitutivi, per un totale di 9 corse giornaliere. Ad oggi: è stato affidato l’appalto di demolizione della restante parte del ponte; è in gara lo smaltimento del materiale demolito; e si attendono gli esiti delle indagini, commissionati a Italferr, sui restanti 11 ponti simili a quello crollato, per stabilire la totale demolizione dell’opera o l’attuazione di interventi di diversa natura. Sui costi, va evidenziata la necessità di acquisire le risorse finanziarie, per cui si ritiene indispensabile una sostanziale partecipazione della Regione.
Davide Guarcello - La Sicilia 26 aprile 2014 - Mondo Trasporti pag. 58




























sabato 26 aprile 2014

Tavolo per i trasporti nel Sud ma niente Ponte sullo Stretto

Roma. Via libera del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, all'istituzione di un tavolo di lavoro il cui scopo sarà quello di redigere uno studio di fattibilità per i trasporti sullo Stretto di Messina, come previsto dalla legge di stabilità. Il ministro Lupi ieri ha firmato un decreto con il quale dà il consenso del governo. Il ministro ha sottolineato l'importanza di migliorare la qualità dei servizi di trasporto nel Sud Italia: «L'ammodernamento delle infrastrutture della Sicilia è una priorità che riguarda non solo l'isola ma l'intero Paese». Ma la realizzazione del ponte sulle Stretto di Messina oggi «sarebbe in ogni caso impossibile a meno di rifare programmazione di indirizzo politico»
La Sicilia - Venerdì 18 Aprile 2014 I FATTI Pagina 8

lunedì 14 aprile 2014

Moretti da Fsi a Finmeccanica

Finalmente è arrivato il tanto sperato spostamento di Mauro Moretti da Ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano. Il premier Renzi ci aveva provato pensando a lui per un posto da ministro, non essendoci stata data questa prima opportunità  finalmente cogliamo con molta soddisfazione la nomina di Moretti a Finmeccanica. Di certo ha fatto molto per le Ferrovie ma a senso unico investendo tutto nell’alta velocità trascurando di fatto il trasporto regionale che vede muovere giornalmente in tutt’Italia oltre tre milioni di pendolari. Moretti non farà i salti di gioia, ma di sicuro siamo noi pendolari a farli. L’unica cosa che chiediamo sia al ministro Lupi che al nuovo ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano che venga rivisto il piano industriale presentato qualche settimana fa dal precedente ad Moretti. 

venerdì 4 aprile 2014

I disservizi. In Sicilia oltre il 53% dei treni è arrivato in ritardo nel 2013

Per i pendolari siciliani viaggiare è sempre più un'odissea, sui treni ormai si bivacca visti i lunghi tempi di attesa nelle varie fermate 5/15 minuti di attesa, incroci calcolati senza un senso logico, coincidenze con altri treni non previste, comporti mancati e, guarda caso viene annunciata da Trenitalia, che la puntualità dei treni è in netto miglioramento, cioè che le cose vanno meglio.
Tutto ciò è inconcepibile e dimostra, ancora una volta, l'assoluta mancanza di attenzione verso i pendolari, da parte delle dirigenze di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, nel far funzionare dignitosamente il servizio di trasporto ferroviario a loro affidato, compito cui le due aziende Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana hanno nei confronti dello Stato e dei cittadini-utenti; ed alla Regione Siciliana che in questi anni ha eseguito le disposizioni emanate dal decreto legislativo 422/97 per il passaggio delle competenze in materia di trasporto pubblico ma non è ancora  riuscita a farsi consegnare le risorse finanziarie previste per ottemperare alla sottoscrizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.

Sciopero dell'Orsa Trasporti dal 12 aprile per 24 ore

Il sindacato Orsa Trasporti ha proclamato lo sciopero del personale addetto alla circolazione dei treni dalle ore 21.00 del 12 aprile sino alle ore 21.00 del 13 aprile 2014.

Sciopero personale Trenitalia martedì 8 aprile 2014

La protesta del personale di Trenitalia si terrà martedì prossimo 8 aprile dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Cisl: da incontro Crocetta-Rfi poche buone notizie

Palermo. Dall'incontro tra il presidente della Regione Rosario Crocetta e il presidente di Rete Ferroviaria Italiana, Dario Lo Bosco ci saremmo aspettati notizie rassicuranti sulla riapertura di alcune linee ferroviarie..

Soprano ad Trenitalia: "Prorogare contratti con Regioni in vista gare"

Torino. Una proroga dei contratti in essere tra Trenitalia e Regioni che scadranno in gran parte a fine anno per consentire la prosecuzione degli investimenti sui nuovi treni in attesa dell'entrata a regime delle gare sul trasporto pubblico locale.

Ferrovie e passeggeri, deferita l'Italia

La Commissione europea accusa il nostro paese di non aver recepito la normativa Ue in materia di diritti nel trasporto ferrato. Manca un organismo autorizzato a vigilare sulla corretta applicazione del regolamento sul territorio.


martedì 1 aprile 2014

Fs: Lupi, ho proposto a Moretti un giro insieme nel Tpl

(ASCA) - Roma, 27 mar 2014 - Un giro insieme nel sistema del trasporto pubblico locale per capire i disagi dei pendolari. E' questa la proposta che il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha fatto all'Ad delle Fs, Mauro Moretti e annunciata dal palco di un convegno sul trasporto pubblico locale. ''Ho chiesto al mio amico Moretti - ha detto Lupi - di fare un po' di giri insieme ai presidenti delle regioni nel trasporto pubblico locale, cosi' capiamo tutti quali sono i disagi dei pendolari. Non per prenderci i pomodori in faccia, ma per capire la situazione''. 

IL MERCATO FERROVIARIO IN ITALIA

Nel 2011, il Gruppo FS Italiane ha annunciato piani di investimento per 27 miliardi di Euro da stanziarsi nell’arco dei prossimi cinque anni. Ulteriori investimenti deriveranno dagli operatori privati - l'Italia è il primo paese in Europa a vedere treni ad alta velocità delle società private sulla propria rete nazionale - e dai progetti di sviluppo per reti metropolitane e ferroviarie leggere nelle maggiori città.
Inoltre, i piani a lungo termine per la costruzione di nuovi collegamenti internazionali, come la linea Torino - Lione e il tunnel nel Brennero, genereranno ulteriori possibilità di business per i fornitori del settore.
Il mercato ferroviario italiano in cifre
Il Gruppo FS Italiane ha pianificato investimenti per 27 miliardi di Euro tra il 2011 e il 2015, che includono:
- 3,5 miliardi di Euro sulla rete ad alta velocità e capacità (AV/AC)
- 6 miliardi di Euro per la modernizzazione della flotta rotabile
- 17 miliardi di Euro sulla rete ferroviaria convenzionale
La sezione transfrontaliera della linea Torino – Lione, stimata per 8,5 miliardi di Euro, più opere connesse in Italia. Il tunnel del Brennero, stimato per 8 miliardi di Euro. Progetti e proposte per ferrovie urbane in 17 città.

sabato 29 marzo 2014

Crozza a Ballarò ironizza sullo stipendio dell'ad di Fs Moretti

L'uscita dell'ad di Fs Moretti sui tagli allo stipendio dei manager continua a far discutere. Dopo il violento attacco di Diego Della Valle ("Abbia il coraggio e la dignità di andarsene"), arriva oggi anche la 'tirata d'orecchi' del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.
LUPI - "Credo che quando uno dice una cosa sbagliata la cosa più semplice è dire che ha sbagliato e finisce tutto lì. Se avesse chiesto scusa avremmo già risolto tutti i problemi - attacca Lupi - E’ stata una risposta reattiva e penso infelice. Moretti è sempre stato un buon manager, ha sempre ottenuto dei buoni risultati. Se il suo datore di lavoro, in questo caso il pubblico, ritiene che bisogna dare in un momento come questo un segnale importante, non solo all’amministrazione pubblica ma ai cittadini, uno ne prende atto. E se ci sta, bene, altrimenti come tutti i manager va da un’altra parte. Oltre tutto - ha sottolineato - 65mila euro di stipendio non sono un cattivo stipendio e penso che su questo una riflessione possiamo farla, in un momento in cui stiamo riorganizzando lo Stato. Anzi abbiamo il dovere di farlo su dei manager pubblici”.
“Tutti siamo importantissimi - ha concluso Lupi - nessuno è indispensabile”.

venerdì 28 marzo 2014

Ferrovie, indagine Ue per aiuti illegali. Moretti annuncia: 3 mld per i pendolari

La Commissione europea ha avviato un'indagine su Trenitalia e Fs Logistica per possibili aiuti di stato illegali. Moretti: "Sono tranquillo". E a Della Valle risponde secco: "Tre miliardi per i pendolari"
La Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita per valutare se Trenitalia e Fs Logistica, entrambe societa' del gruppo Ferrovie dello Stato, abbiano ricevuto aiuti di stato illegali. Lo indica oggi l'Esecutivo Ue in una nota. Bruxelles valutera' in particolare se "alcune compensazioni per obblighi di servizio pubblico e il trasferimento a titolo gratuito di asset nell'ambito del mercato italiano del trasporto ferroviario di merci sono compatibili con le norme Ue in materia di aiuti di stato," si legge nella nota. "La Commissione esaminera' se le misure in questione hanno conferito un vantaggio economico selettivo a Trenitalia o ad altre societa' del gruppo, a scapito dei concorrenti," continua il documento. La Commissione ha deciso di lanciare l'indagine a seguito della ricezione di due denunce, si legge nel comunicato.
L'avvio dell'indagine preliminare dell'Unione Europea e' dettata da problemi di rivalsa di ex dirigenti licenziati dalle Ferrovie dello Stato, ha affermato l'amministratore delegato dello Ferrovie dello Stato italiane Mauro Moretti. "In merito alla decisione della Commissione Europea di aprire un'indagine su presunti aiuti di Stato a Trenitalia Cargo e FS Logistica - si legge in una nota - Ferrovie dello Stato italiane conferma la disponibilita' e la volonta' di collaborare con le Autorita' italiane ed europee per fornire tutti i chiarimenti necessari ad una rapida soluzione del caso". Nella stessa nota, Ferrovie dello Stato italiane "sottolinea, in particolare che le compensazioni ricevute dallo Stato per il contratto di servizio pubblico di trasporto merci sono state nettamente inferiori ai costi sostenuti da Trenitalia per lo svolgimento del servizio, talche' si sono comunque generate perdite consistenti per la societa' nel corso degli anni.
Moretti è tornato anche a parlare di Ferrovie. Il trasporto regionale ha bisogno di tariffe adeguate e di un finanziamento di tre miliardi per il rinnovo della flotta oltre ai tre miliardi messi in campo dalle Ferrovie dello Stato Italiane.
Nel far presente la necessita' di avere "livelli tariffari adeguati a garantire qualita' e quantita'" dei treni per il trasporto regionale, l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, ha chiesto un intervento dello Stato di tre miliardi per il rinnovo della flotta regionale da aggiungere ad altri tre miliardi messi in campo dalle Ferrovie dello Stato. Ricordando che gia' all'epoca del suo insediamento ai vertici delle Fs, aveva chiarito al presidente del Consiglio, Romano Prodi, che mille nuovi treni che sarebbero costati sei miliardi, Moretti ha rinnovato la richiesta: "Possibile - ha detto - che non si riescano a trovare 500 milioni all'anno per un Paese come il nostro per il trasporto pubblico locale per arrivare a quei famosi sei miliardi - tre dalle Fs e tre dallo Stato - per rinnovare la flotta dei treni regionali? Noi - ha concluso - vogliamo che questo sia possibile".
Quanto allo spin-off di Grandi Stazioni, Moretti ha annunciato che si concludera' entro l'estate.
http://www.affaritaliani.it/economia/moretti-ferrovie270314.html

FS: Moretti, per rinnovo treni pendolari mancano 3 Mld pubblici

Roma, 27 marzo 2014 (Il Sole 24 Ore Radiocor) 435 treni 'nuovi' in Piano 2014-2017 (acquisti e rinnovi) - "Nel 2012 - ha sottolineato Moretti nel suo intervento - Trenitalia ha percepito 13 centesimi per passeggero/km, di cui 8,9 dallo Stato e 4,1 dai cittadini. Lo stesso anno Deutsche Bahn ne ha presi 18,5 di centesimi, di cui 9,8 dallo Stato e 8,7 dai cittadini, Sncf in Francia 24,5 centesimi, 16,2 dallo Stato e 8,3 dai cittadini. Il trasporto su gomma in Italia ha preso 17,2 centesimi per passeggero/km, di cui 11,5 dallo Stato e 5,7 dai cittadini, caso - ha sottolineato Moretti - unico al mondo. Per il trasporto pubblico locale ferroviario l'Italia nel 2012 ha speso 34,7 euro per abitante, contro i 65 euro della Francia e i 51,2 euro della Germania"
Moretti, inoltre, ha denunciato la "marginalita' crescente della ferrovia nel bilancio dello Stato": dal 2000 al 2011 la spesa per le ferrovie (servizi e infrastrutture) e' diminuita (a prezzi constanti 2000) del 12%, a fronte di una crescita della spesa per la difesa del 37%, per la salute del 31% e per la Pa del 12%
Tornando al piano presentato oggi alla Stazione Termini, Moretti ha annunciato tre miliardi di investimenti per il trasporto pubblico locale nel periodo 2014-2017. E' previsto un forte potenziamento della flotta locale, con l'arrivo di 200 treni nuovi (90 Vivalto, 70 treni elettrici e 40 treni diesel) e il completo rinnovamento di altri 235 convogli, per un totale di 435 'nuovi' treni pendolari. Verra' poi studiata una migliore integrazione tra il trasporto ferroviario e quello su strada, troppo spesso in concorrenza e in sovrapposizione tra loro, "con diseconomie evidenti e livelli di servizio inaccettabili per i passeggeri". Il gruppo Fs investira' 80 milioni in 496 nuovi bus entro il 2017 (di cui un terzo consegnati nel 2014).
Sal - (RADIOCOR) 27-03-14 12:55:08 (0269) 5 NNNN

Trenitalia-Presentato piano industriale 2014-2017, 8.5 miliardi di euro in autofinanziamento

Genova - "L’Amministratore Delegato di FS Italiane, Mauro Moretti, ha illustrato alla comunità finanziaria nazionale obiettivi e strategie del Piano Industriale 2014-2017. Crescita dei ricavi fino a 9,5 mld euro (8,2 mld nel 2012) nel quadriennio. Tasso medio di crescita dei ricavi del 3,5% all’anno, incremento trainato in particolare dai ricavi dei servizi di trasporto, sia ferro sia gomma, che superano i 7 mld nel 2017. EBITDA, in continuo miglioramento, punta ad una crescita annua del 6,9%. È previsto cheraggiunga i 2,5 mld (1,9 nel 2012), cifra che farà crescere l’EBITDA margin di oltre 3 punti percentuali rispetto a quello degli ultimi anni. Oggi l’EBITDA margin di FS Italiane è già benchmark di riferimento tra le maggiori aziende ferroviarie d’Europa. Il margine operativo (EBIT) è previsto in crescita al ritmo del 9,6% annuo e l’utile del 4,6% annuo".
"Gli investimenti previsti nel Piano assommano a poco meno di 24 mld di euro, di cui oltre 8,5 in autofinanziamento/debito. Di questi 6,4 mld destinati a treni e tecnologie a servizio dei business, per migliorare la customer experience, e 1,7 mld alla rete AV/AC. Circa 15 mld sono legati al Contratto di Programma tra Stato e RFI per il mantenimento degli standard di sicurezza sull’intero network e il potenziamento della rete convenzionale, con significativi interventi sulle infrastrutture nei nodi metropolitani, a vantaggio del trasporto locale, e sui Corridoi TEN-T (Trans-European Networks – Transport) definiti dall’Unione Europea, con particolare riferimento al SUD Italia (Napoli – Bari, Salerno – Reggio Calabria, Sicilia). La conferma dei trasferimenti è subordinata alle decisioni che il Governo assumerà nei prossimi anni, in base alle risorse finanziarie disponibili e alle priorità degli interventi da realizzare per il potenziamento infrastrutturale ferroviario del Paese. Rete Ferroviaria Italiana, infatti, è il soggetto tecnico attuatore delle scelte politiche in materia.
Il piano di investimenti si realizzerà con un indebitamento complessivo che crescerà, nel quadriennio, di soli 0,3 mld di euro. Il Piano Industriale 2014-2017 è fortemente orientato verso il Trasporto Pubblico Locale con iniziative mirate ad una più efficace integrazione ferro/gomma, a interventi sulle infrastrutture e sui sistemi di gestione della circolazione, nonché sui modelli di offerta, capaci di fornire servizi più efficaci e adeguati alle caratteristiche della domanda, da proporre ai committenti pubblici, le Regioni. In particolare, per il trasporto su ferro gli investimenti in nuovi treni, tutti realizzati in autofinanziamento, saranno attuati in funzione dei Contratti di Servizio in essere e in coerenza con la durata degli stessi".
"Il Piano si caratterizza anche per una profonda rivisitazione dei modelli di business con una ancor più chiara specializzazione in servizi a mercato e servizi universali e della governancenel settore merci dove saranno costituite business unit, specializzate per Corridoi nazionali ed europei. In questo modo potranno essere offerti prodotti e servizi di qualità crescente, con i vantaggi che ne conseguono per i clienti, e migliorare la redditività del relativo capitale investito. Previsto anche un forte sviluppo sui mercati esteri delle attività di trasporto, in particolare da parte delle controllate tedesche (Netinera e TX Logistik) e di quelle di ingegneria e certificazione (Italferr e Italcertifer). Una nuova governance anche per la gestione del patrimonio immobiliare del Gruppo, dalla cui valorizzazione, assieme ad altre operazioni di portafoglio, deriveranno risorse per il finanziamento della crescita dei business core. Rete Ferroviaria Italiana sarà strutturata con una nuova articolazione organizzativa, coerente con le nuove normative europee, che evidenzierà nettamente il ruolo di Gestore unico della rete ferroviaria nazionale rispetto alla gestione di altri servizi a mercato. Strategie e obiettivi, ambiziosi ma realistici, sono stati inquadrati in uno scenario macro-economico contrassegnato dai primi, seppur deboli, segnali di ripresa che offre, insieme a perduranti insidie, opportunità sia per l’intero Paese, quali l’EXPO 2015, sia per il Gruppo, quali l’entrata in servizio sulle rotte interne dei nuovi Frecciarossa 1000. Il Piano 2014-2017 si prefigge quindi di consolidare le performance degli ultimi cinque anni (frutto di un’opera di risanamento, riorganizzazione e reindustrializzazione di tutti i processi), esaltare le potenzialità di tutte le Società operative ampliando, specializzando e valorizzando i relativi business, creare quindi le premesse per mettere in condizione l’azionista di decidere l’eventuale collocazione sul mercato di una parte delle azioni del Gruppo FS Italiane. Tra qualche settimana, infatti, il CdA della Capogruppo FS Italiane approverà il sesto bilancio positivo consecutivo, con ricavi e utili in costante crescita, di un Gruppo che aveva chiuso l’anno di esercizio 2006 con un passivo di 2 mld e 115 milioni di euro".
http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Trenitalia-Presentato-piano-industriale-71962.aspx