sabato 28 dicembre 2013

Vandali in azione alla stazione ferroviaria di Milazzo. Condanna da parte del Comitato Pendolari Siciliani

In merito all’atto vandalico ai danni dei locali della stazione ferroviaria di Milazzo, riteniamo doveroso intervenire come Comitato Pendolari Siciliani condannando l’atto di vandalismo perpetrato e prendendo le distanze da questo e da altri atti di vandalismo che ignoti stanno perpetrando a danno di strutture di pubblica utilità, dei quali lavoratori, studenti e turisti usufruiscono giornalmente. Ci dissociamo da qualsiasi forma di protesta in considerazione del fatto che è da qualche tempo, che sta crescendo il malumore contro le Ferrovie ma questo non può giustificare una qualsiasi risposta incivile ai tanti disagi che il trasporto ferroviario in Sicilia sta causando per i continui tagli, ritardi e le persistenti soppressioni. Ci teniamo a precisare che tramite l’email: - comitatopendolari@gmail.com - è possibile avvisare il Comitato Pendolari Siciliani sui disservizi, disagi e suggerimenti, oppure compilando dal sito -  www.comitatopendolari.it - il modulo delle segnalazioni/reclami e sarà nostra cura verificare quanto segnalato e di trasmetterlo al Dipartimento infrastrutture e mobilità della Regione Sicilia e agli altri Enti competenti.
Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani
Alcune foto scattate stamattina:
































































I disservizi ferroviari non vanno in vacanza

Il viaggio (dis)avventura con il treno Intercity 723 da Roma a Catania del 21 dicembre 2013, segnalatoci da Anna...continua a leggere



venerdì 27 dicembre 2013

Il viaggio (dis)avventura con il treno Intercity 723 da Roma a Catania

Abbiamo ricevuto nel nostro modulo di contatto la seguente nota, inviataci da Anna, che desideriamo pubblicare.
Finalmente le ferie, ma prima di cantar vittoria bisogna superare indenni il viaggio sull'intercity diurno Roma Siracusa. Dieci ore di viaggio in cui solo quando arrivi a destinazione puoi finalmente rilassarti.. il viaggio di ieri è stato spossante. E’ Natale, si sa, in tanti voglio tornare a casa.....credo che i biglietti venduti siano stati il doppio rispetto ai posti seduti. I corridoi pieni di gente senza prenotazione e le valigie messe come capita da scavalcare. Impossibile pensare, visto la durata del viaggio, di sgranchirsi le gambe; anche andare in bagno rappresenta un problema. io, personalmente, bevo poco, cosi limito i danni. Nella nostra carrozza, la 5 un bagno è fuori servizio da subito e l' altro raggiunto con fatica, già prima di Napoli era sporco e senza carta igienica neanche 2 h dalla partenza. Quando il controllore è passato nel ns. scompartimento per i biglietti, l’ho fatto presente e la risposta e' stata sconcertante: "Alla prossima stazione ce la faremo portare" ...ma questo significa che un treno che deve affrontare un viaggio di oltre 10 h non ha scorte a bordo?? E’avvero triste tutto ciò. Il viaggio è andato via via peggiorando ma quando siamo arrivati al traghetto ho iniziato a pensare che ormai eravamo quasi a casa e non potevo immaginare che il peggio stava per arrivare....una volta imbarcati le porte del ns. scomparto non si aprivano cosi, chi ha voluto gustarsi il panorama, ha dovuto avventurarsi per il corridoio ad ostacoli..... a Messina poi  siamo rimasti fermi ben oltre il tempo stabilito, nessun dipendente di Trenitalia ci ha detto cosa stava accadendo...ma quando siamo ripartiti, abbiamo capito... la luce nell'intera carrozza andava e veniva. Per lunghi tratti siamo rimasti completamente al buio senza che, lo ripeto, nessuno ci dicesse nulla. Noi abbiamo viaggiato fino a Catania e abbiamo usato la luce di cellulari e smartphone per sistemare i ns. bagagli per la discesa. La circostanza più brutta di questo viaggio ha riguardato un malfunzionamento alle porte del ns. vagone, le porte erano bloccate, quindi l'accaduto del traghetto non era un caso, e potevano essere aperte solo dall'esterno. A Taormina è successo il caos perchè le persone non sono riuscite a scendere e ne è seguita successivamente un'accesa discussione tra il personale che tentava di difendere l'indifendibile, lasciatemelo dire, e queste persone obbligate a proseguire verso Giarre con tutto il disagio che ne consegue è impensabile affrontare un viaggio cosi lungo in queste circostanze! Le Ferrovie dello Stato dovrebbero investire su questa tratta che perde pezzi e trattare con più rispetto la gente che viaggia verso il sud. Mi sembra una distinzione di classi sociali! La classe ‘A’ in moderni Frecciarossa, la sfigata Classe ‘B’, gli intercity vecchi e lerci, io mica ci sono salita gratis sul quel treno? Pago profumatamente e visto che vendendo biglietti anche senza la riservazione del posto, credo abbiano sufficienti fondi per comprare almeno la carta igienica! Chiederò il rimborso integrale del biglietto perchè con un viaggio come questo, l'utente dovrebbe esser risarcito!
Cordiali saluti.
Anna
                                  
Vista la segnalazione abbiamo scritto ad Anna per avere ulteriori informazioni.

Buondì Anna, abbiamo letto la tua nota che tra l'altro non ci sorprende. Concordiamo con te che è una "VERGOGNA". D'altronde la colpa è anche nostra se ci fanno viaggiare in queste condizioni, di certo non eri da sola su quel treno da "deportazione" mi congratulo con te perchè, forse, l'unica a saper reclamare i propri sacrosanti diritti. Ti invitiao se vuoi o ci autorizzi a pubblicare sul nostro sito e blog il tuo viaggio da “deportata” e a farlo pubblicare sulla rubrica “lo dico a la Sicilia”. Ti informiamo, inoltre, se ci dai ulteriori ragguagli ad indirizzare la tua nota al Dipartimento regionale delle Infrastrutture e Mobilità. Serve gente che, come te, reclami i propri diritti alla mobilità per le normali condizioni di viaggio che devono essere garantiti dal momento che si acquista un titolo di viaggio. Per questi motivi ci sembra giusto dare molto risalto alla tua (dis)avventura in un paese che va a più velocità e che quanto ti è capitato fa la differenza in considerazione del fatto che, anche con i nostri soldi, sono stati fatti degli investimenti di cui noi Siciliani non possiamo usufruirne. Questa è la disparità di cui la nostra classe politica fa finta di non vedere rendendosi complice di questi disservizi.
Grazie
N.B. E’ possibile sapere il giorno di partenza e l’orario? – Ed avere un tuo riferimento telefonico per ulteriori informazioni.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani

La signora Anna risponde alla nostra richiesta di informazioni

Buongiorno,
io mi chiamo Anna e ho 36 anni. Sono pendolare da 10 anni, prima per amore del mio fidanzato Giuseppe, catanese, e ora, che ci siamo sposati e viviamo a Roma, lo sono per amore della famiglia di mio marito che mi piacerebbe poter pensare restasse unita nonostante i 1.000 km che ci separano. Abbiamo viaggiato il 21 dicembre con intercity 723 carrozza 5, posti 31 e 32. partito da Roma alle 07.26. Questo viaggio è stato faticoso dall'inizio. Non le dico che "impresa" e' stata prenotare questo biglietto perchè a dicembre cade il periodo del cambio orario invernale e pertanto i biglietti non sono acquistabili finchè non vengono caricati sul server di Trenitalia. Perchè le dico questo? Perchè se si vuole viaggiare, considerando che sono solo due i treni diurni, e tentare di risparmiare due soldi prendendo un biglietto ad un prezzo ridotto si deve diventare dipendenti delle ferrovie e passare tutto il giorno col dito sul mouse per fare la ricerca dei biglietti. Ovviamente la Sicilia è l'ULTIMA regione ad esser messa in vendita! Le sembra mai possibile che si è sempre il fanalino di coda?? E poi quante offerte mai ci saranno?? Il 27 novembre non era ancora possibile acquistare e il 28 mattina alle ore 8.45 siamo diventati gli utilizzatori di due posti in seconda classe nel viaggio della speranza e... senza offerte particolari se non il 2*1 legata ai viaggi di sabato, costo, 63,00 €, quindi 31,5 € cadauno, insomma mica briciole, considerando che a 29 € si viaggia sui freccia rossa di ben altra categoria che passano ogni ora. Ci crede se le dico che nel 2001 io viaggiavo, prenotando con tempo, è vero, con 15 €?!? Insomma la differenza è tanta! ma dove vanno a finire questi soldi?? non certo nella qualità del servizio offerto, me lo lasci dire, e non è stato un viaggio andato male sporadico. Io ho anni e anni di treni, vagoni, e disservizi alle spalle. Ma è possibile che su una tratta cosi lunga non c'è nessuno a bordo che operi la pulizia dei bagni?? Oppure una carrozza di servizio bar caffetteria!è passato un carrello una volta sola dopo un'ora dall'inizio del viaggio poi basta perchè,come si fa a passare se i corridoi sono stracarichi di gente e valigie? La cosa che mi lascia sconcertata è che "loro" lo sanno che è un viaggio lungo fino alla nausea e che rappresenta l'unica alternativa al volo che, per le festività, è davvero troppo oneroso! Già il fallimento della Windjet ha portato a un rincaro di prezzi senza misura e nelle feste, siccome sanno che la gente vuol tornare, c’è la corsa al rincaro. Noi abbiamo provato anche i pullman, insomma, per venire a Catania, le abbiamo davvero provate tutte! Ma sa cosa accadrà tra un pò? I siciliani faranno le ferie altrove perchè è troppo dispendioso tornare. Ma perchè io devo spendere 63 euro in due a tratta, controllando giorno e notte se ci sono i biglietti, per inseguire un'offerta che non trovo e viaggiare:
- in un treno con gente in piedi (sa che non ci sono neanche più le tendine nello scomparto? cosi io seduta, mi sono sentita anche in colpa perche fuori vedevo una signora 50enne appoggiata su quei scomodi seggiolini, sentendomi anche maleducata perchè non le cedevo il posto).
- con un bagno guasto e un altro senza carta igienica da Napoli (quindi, con tutto il viaggio ancora da affrontare)
- con il personale che non tenta neanche di giustificarsi agli occhi dei viaggiatori, perchè non mi puoi rispondere "alla prossima stazione c’è la faremo portare".
- al buio, violando ogni norma di sicurezza.
- con porte non funzionanti, insomma il gruppetto sceso a Giarre contro la propria volontà, dopo essersi sorbita il mio stesso viaggio, ha dovuto sostenere anche il costo per tornare indietro a Taormina. Gli ho sentito dire che avrebbero denunciato Trenitalia, e sulla stessa nostra carrozza c era anche una ragazza che diceva d'essere una giornalista e che avrebbe anche lei denunciato l'accaduto.
Io, in tutta onestà, spero davvero che l'abbiano fatto, perchè come dite voi, tanta gente si lamenta ma poi non agisce, non prova perchè pensa che non serva a niente, perchè sono anni che viaggiano in questo modo e lentamente si sono assuefatti a un servizio sempre peggiore.
Io sono un amante dei treni, e mi piace venire qui in una città che ormai sento un pò anche mia, ma che biglietto da visita è per la regione Sicilia?? Sa quante persone conosco che rinunciano a venire per colpa del viaggio da affrontare?? Non so se altre carrozze hanno avuto il nostro stesso problema, se fosse stata solo la nostra, avrebbero dovuto spostarci in altre carrozze, compresa la prima classe, in caso contrario, quel treno andava fermato, ma capisco che bloccare un treno in transito è una responsabilità troppo grande da prendersi e forse il problema è questo, che nessuno ci mette la faccia, e soprattutto il nome.
Mi scuso se mi sono dilungata ma è raro trovare qualcuno che ti chiede di raccontare e io, in vena di chiacchiere e, temendo che il viaggio di ritorno del 30 sia uguale, ero in vena di polemizzare.
Buone feste
Anna Colantoni
Noi abbiamo girato le due email al Presidente della Regione Crocetta, chiedendo un Suo autorevole intervento presso la Direzione Passeggeri di Trenitalia, affinché vengano tutelate e garantite le condizioni di viaggio più dignitose.
Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

domenica 22 dicembre 2013

Auguri...dal Comitato Pendolari Siciliani

Il Comitato Pendolari Siciliani è lieto di augurarvi, in occasione delle festività natalizie, un Sereno Natale e un Proficuo Anno Nuovo.

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Risposta del Sindaco di Messina alle problematiche della Metroferrovia di Giampilieri

Messina 22 dicembre 2013. Certi in un Suo autorevole intervento, presso il Governo Regionale e la Direzione Sicilia di Trenitalia, per la soluzione ai problemi, giornalieri, di migliaia di pendolari, per regolarizzare il servizio metroferroviario Giampilieri-Messina e per dare seguito a quanto manifestato nel suo programma elettorale. Questa era la conclusione della lettera al Sindaco di Messina Renato Accorinti, di seguito la risposta:

venerdì 20 dicembre 2013

Comitato Pendolari Siciliani. Passo avanti: ora il contratto di servizio

Palermo. La prima pietra per la definizione del contratto di servizio tra la Regione siciliana è stata messa. Nell’incontro di ieri tenutosi a Palermo, l’assessore Bartolotta, ha esposto la proposta dell’accordo di programma Stato-Regione per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale il trasporto ferroviario. A disposizione per chiudere tale l’accordo ci sono 111,5 milioni di euro al netto di iva, circa 18 in meno rispetto a quanto era stato previsto dal 2009 ma l'unico dato in dubbio è la conferma dei 10.799.000 km/treno annui.
I Comitati dei Pendolari presenti, così come i Sindacati del Tpl hanno dato il via libera alla firma. Adesso la proposta dovrà essere deliberata dalla Giunta regionale e prima del 31 dicembre dovrà essere trasmessa ai Ministeri dei trasporti e delle finanze.
La richiesta unanime dai Comitati e Sindacati all’assessore Bartolotta, è stata quella di, chiusa questa fase, essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio, ognuno per le parti di competenza. L’assessore, conviene con i presenti  sull’opportunità di creare a livello regionale un comitato di proposte, verifica e monitoraggio in materia di servizi ferroviari regionali e locali, riconosciuto con provvedimento amministrativo dell’assessore.
Da istituire sin da subito con i Sindacati e i Comitati Pendolari istituiti legalmente.   
Per quanto riguarda il materiale rotabile la Regione Sicilia sta procedendo, prima del 31 dicembre, alla pubblicazione del bando di gara di 50 milioni per l’acquisto di materiale rotabile.
Riteniamo l’incontro di ieri una data importante e la posa della prima pietra per una proficua collaborazione con l’Assessore Bartolotta , al quale va il nostro plauso, e i Sindacati nel realizzare un servizio di trasporto pubblico ferroviario più a misura dell’utenza siciliana.

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani 

giovedì 19 dicembre 2013

Resoconto incontro Comitati Pendolari, Sindacati e la Regione Sicilia

Palermo 19 dic.2013- Dall’incontro di oggi tra l’assessore alla mobilità Bartolotta, i Comitati Pendolari e i Sindacati, possiamo ammettere per dovere di informazione, che è stato un incontro alquanto proficuo sotto tutti i punti di vista.
L’oggetto dell’incontro era l’accordo di programma per il trasferimento delle competenze sul trasporto ferroviario siciliano ed il conseguente passaggio delle risorse finanziarie. Risorse finanziare un po’ ridimensionate, in considerazione del fatto che nel 2009/2010 si parlava di circa 130 milioni di euro mentre ad oggi, fortunatamente viene ancora confermata la cifra di 111,5 milioni di euro al netto di iva.
L’urgenza da parte dell’assessore Bartolotta era proprio quella di discutere sulla opportunità da cogliere al volo sentendo e coinvolgendo Comitati pendolari e Sindacati. Tutti concordi a chiudere prima della fine del 2013 questo accordo che dovrà passare dalla giunta regionale per la delibera definitiva.
La richiesta unanime da Comitati e Sindacati all’assessore Bartolotta, è stata quella di, chiusa questa fase, essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio, ognuno per le parti di competenza.
L’assessore Bartolotta, conviene con i presenti  sull’opportunità di creare una commissione di lavoro composta dai Sindacati e dai Comitati Pendolari.

Riteniamo l’incontro di oggi una data importante e la posa della prima pietra per una proficua collaborazione con l’Istituzione nel realizzare un servizio più a misura dell’utenza siciliana.  

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 18 dicembre 2013

I Comitati Pendolari e i Sindacati convocati dall'assessore alla Mobilità Bartolotta

Si terrà domani, giovedì 19 dicembre, l'’incontro tra la Regione Siciliana, i Comitati Pendolari e i Sindacati sull'Accordo di Programma per il trasporto ferroviario siciliano. L’appuntamento è stato fissato per le ore 10,30 presso i locali dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità in via Leonardo da Vinci, 161.
Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il successo di “Pendolaria” rilancia la vertenza sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela

Pendolaria 2013, organizzata da Legambiente, CUB Trasporti e Comune di Ragusa, ha registrato un vistoso successo. Alla conferenza stampa svoltasi presso la stazione di Ragusa hanno preso parte numerosi cittadini, e i sindaci (o assessori loro delegati) di Ragusa, Comiso, Scicli, Pozzallo, Ispica, Modica, Santa Croce, Chiaramonte e Vittoria. Una sessantina di persone si sono poi recate in treno a Donnafugata, dove, nel salone degli stemmi de castello, si è svolto l’incontro culminato con la sigla di un “patto”, ovvero, la piattaforma rivendicativa sulla ferrovia iblea, che spazia dal rilancio dei treni pendolari al potenziamento delle stazioni di Comiso e Pozzallo (impianti di valore internazionale), dalla metroferrovia a Ragusa, al trasporto studenti organizzato sinergicamente con il mezzo gommato, dalla salvaguardia delle aree degli scali, in via di vendita all’asta, alla ripartenza del trasporto merci, al treno al servizio del turismo.
Numerosi interventi hanno sottolineato l’importanza del trasporto su rotaia in chiave di mobilità sostenibile, di abbattimento delle emissioni inquinanti, di sviluppo turistico del territorio. La scadenza di Ragusa, inserita nella giornata nazionale, ha evidenziato le peculiarità del servizio offerto da Trenitalia, per il rilancio del quale occorre un’azione sinergica, un gioco di squadra, una progettualità che possa permettere di attingere ai finanziamenti europei a partire dal 2014.
Molta gente ha scoperto il treno e si è accorta di quanto sia paradossale non avere fatto partire la metropolitana di superficie a Ragusa, constatando come il treno attraversi aree fortemente abitate o commercialmente centrali, senza dire dell’area industriale e della estrema vicinanza con il monoblocco ospedaliero che aprirà nel corso del prossimo anno.
I sindaco Piccitto, che si è prodigato, assieme ai suoi collaboratori, per la buona riuscita della manifestazione, si è impegnato a convocare, subito dopo le feste di fine anno, l’assessore regionale alle infrastrutture e i vertici di RFI e Trenitalia, per mettere in atto le decisioni scaturite dalla giornata del 17 a sostegno della vertenza ferroviaria.

Ragusa, 17-12-2013 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti

venerdì 13 dicembre 2013

L’abolizione del ticket Ecopass e il diritto alla Continuità Territoriale

Lettera al Sindaco di Messina.
Prendendo spunto dalle sue dichiarazioni, in occasione del varo della nave traghetto “Messina”, che la continuità territoriale è un diritto che lo Stato deve garantire ai suoi cittadini. 
Continuità territoriale che dovrebbe spettarci di diritto ma della quale i governi regionali in questi ultimi quarant’anni non hanno fatto nulla per farla attuare in Sicilia, a differenza della dirimpettaia Sardegna che ha già rinnovato la continuità territoriale aerea e marittima per l’anno 2014.
Fatte queste premesse desideriamo farLe notare che, proprio queste garanzie da Lei giustamente manifestate sulla continuità territoriale, da almeno tre anni sono venute meno con l’istituzione del “ticket Ecopass” nel marzo 2010 (O.S. n.19 del 5/03/2010) facendo gravare,  su tutti i cittadini e le aziende di autotrasporto residenti nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Trapani, Palermo, Ragusa e Siracusa l’ulteriore costo di traghettamento, essendo stata esonerata dal pagamento, dal neo ticket, la sola provincia di Messina. 
Il coinvolgimento della Regione Calabria sulla Continuità territoriale ci sembra alquanto strano e ci lascia  alquanto perplessi in considerazione del fatto che i Calabresi per andare a Roma o in qualsiasi altra città d’Italia, non devono attraversare nessuno “Stretto” a differenza dei Siciliani non residenti nella provincia di Messina che, invece, sono costretti a pagare un ulteriore balzello al Comune di Messina prima ed al Comune di Villa San Giovanni e/o Reggio Calabria dopo per attraversare lo Stretto di Messina.

Fatte queste considerazioni Le chiediamo Signor Sindaco:
  • che l’istituzione dell’Ecopass non ha danneggiato solamente la categoria degli autotrasportatori siciliani ma tutti i residenti in Sicilia, che sono stati costretti a versare al Comune di Messina, di Villa San Giovanni e Reggio Calabria un ulteriore balzello;
  • di abolire il “ticket Ecopass” e/o di voler estendere l’esenzione del pagamento a tutti i residenti in Sicilia comprese le aziende di autotrasporto che hanno sede legale in Sicilia.
  • che la mancata attuazione della continuità territoriale non è certamente colpa dei Siciliani residenti nelle altre otto province ma le durature disattenzioni della politica;
  • di intervenire in maniera decisa presso la Regione Sicilia affinché predisponga tutti gli atti necessari da sottoporre al Governo nazionale  al fine di far attivare la Continuità territoriale marittima ed aerea.
Nelle more che venga realizzata la continuità territoriale, la soluzione più equa, secondo noi sarebbe quella di far pagare i non residenti in Sicilia, sgravando così sin da subito i Siciliani da ulteriori imposizioni e dalla penalizzazione di un servizio di trasporto pubblico sempre più inefficiente e inefficace, che ci vede sempre più allontanare dal resto d’Italia.
Siamo sicuri, che lo strumento della Continuità territoriale se attuato appieno, dia alla Sicilia e ai Siciliani gli stessi diritti e gli stessi servizi che gli altri italiani stanno beneficiando già da parecchio tempo.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 12 dicembre 2013

Trasporto ferroviario: Il comitato pendolari giovedi a Palermo

12 dicembre 2013 - Rinviato l’incontro sull'accordo di programma per il trasporto ferroviario previsto ieri mattina tra la Regione Siciliana, i Comitati Pendolari e i Sindacati. L’appuntamento è stato fissato per giovedì 19 dicembre alle ore 10,30 nei locali dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità in via Leonardo da Vinci, 161 a Palermo. continua a leggere...

Due treni "Veloci" si fermeranno alla stazione di Barcellona

Dall'entrata in vigore, il 15 dicembre 2013, del nuovo orario 2013-2014...


mercoledì 11 dicembre 2013

Rinviato al 19 dicembre 2013 l'incontro tra Regione, Comitati Pendolari e Sindacati

Rinviato l’incontro sull'Accordo di Programma per il trasporto ferroviario previsto per oggi 11 dicembre tra la Regione Siciliana, i Comitati Pendolari e i Sindacati.  L’appuntamento è stato fissato per giovedì 19 dicembre alle ore 10,30 presso i locali dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità in via Leonardo da Vinci, 161.

Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il Ministro Lupi parla di Moretti a Che tempo che fa - 17 novembre 2013

Il ministro Lupi e i problemi dei pendolari - 17 novembre 2013 - L'Arena...

Il Ministro Lupi parla dei treni regionali e dei pendolari a Che tempo c...

martedì 10 dicembre 2013

Il silenzio della Regione sui Pendolino (ETR 450) a costo zero.

Un mese fa avevamo chiesto e sollecitato al Governatore Crocetta e all’Assessore ai Trasporti Bartolotta di chiedere informazioni alla Direzione di Trenitalia Sicilia in merito all’accantonamento di quattro ETR 450 (Pendolino) alla stazione di Reggio Calabria Centrale e di impiegarli nel territorio siciliano. E’ trascorso un mese dalla nostra richiesta e non abbiamo avuto nessuna risposta nè ci risulta alcuna presa di posizione da parte delle nostre Istituzioni regionali. Tra l’altro, grazie all’indagine dell’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo chiusa a fine novembre, siamo in grado di affermare che dei 14 ETR 450 (Pendolino), 2 sono stati demoliti e gli altri 12 sono così distribuiti:
n. 4 di scorta tra Roma e Milano,
n. 3 di scorta a Reggio Calabria,
n. 3 in servizio tra Roma e Reggio Calabria,
n. 2 accantonati alla stazione di Reggio Calabria centrale.
Nell’occasione avevamo paventato un eventuale ed immediato utilizzo di questo materiale, a costo zero, sulle due dorsali siciliane.
Questi elettrotreni (Etr 450) possono essere considerati treni ad alta velocità, in quanto atti a raggiungere una velocità attorno ai 250 km/h, ottenere prestazioni migliori su linee tradizionali, quali le dorsali tirrenica Messina-Palermo e ionica Messina-Catania-Siracusa, senza particolari interventi all’infrastruttura ferroviaria esistente.
I Vantaggi della messa in esercizio di questi elettrotreni rispetto a veicoli al momento circolanti in Sicilia sono:
l’elevato comfort di marcia, la riduzione delle accelerazioni trasversali sui passeggeri;
la riduzione della necessità di nuove linee, dato che i Pendolino (Etr 450) possono viaggiare a velocità superiori senza bisogno di linee dedicate;
la sicurezza: i sistemi di sicurezza e controllo sono replicati su ogni carrello, per cui si riduce la probabilità di guasti.
Ribadiamo con forza l’intervento del Presidente Crocetta e dell’Assessore Bartolotta affinchè questi elettrotreni vengano traghettati al più presto sulle nostre tratte ad impinguare la flotta dei treni regionali oltre al bando di gara di 50 milioni di euro che la Regione Sicilia ha quasi pronto per l’acquisto di nuovo materiale rotabile.

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Variazioni "Nuova Offerta Commerciale" sulla Palermo-Trapani

Le Scriventi OO.SS. venuti a conoscenza della nuova offerta commerciale in vigore dal 15/12/2013 dichiarano il proprio disappunto in quanto non soddisfano le reali esigenze dell’utenza.
La provincia di Trapani con la sospensione della via Milo ha subito un disagio e un taglio di servizi notevole e che con la nuova offerta subirà un ulteriore dimezzamento.
Le suddette chiedono le seguenti variazioni alla nuova offerta per cercare di migliorare l’attuale trasporto Ferroviario nella Provincia.
Treno 8643 originario da Palermo con partenza 13,29 e arrivo a Trapani 17,18.
Treno 8632 originario da Trapani con partenza 12,40 e arrivo a Palermo 16,37.
Treno 8622 originario da Trapani con partenza 05,43 e arrivo a Piraineto 08,27 stesso materiale da Piraineto treno 8635 partenza 09,50 e arrivo a Trapani 12,35.
Treno 8629 originario da Castelvetrano migliorerebbe il servizio partendo da Alcamo Dir.
Treno 8643 originario da Alcamo Dir. migliorerebbe il servizio partendo da Piraineto.
E’ inaccettabile che da Trapani dopo il treno 8628 delle 09,38 il successivo treno per Palermo sia l’8640 delle 16,01 con un buco di oltre 6 ore e che da Castelvetrano dopo il treno 8633 delle ore 09,12 il successivo per Trapani sia il treno 8605 alle ore 13,15 con un buco di 4 ore.
Con queste modifiche si apporterebbe un miglioramento di tutta la tratta interessata ripristinando un servizio precedentemente esistente il quale copriva la fascia oraria dei pendolari della tratta Piraineto, Cinisi, Partinico, Balestrate, Castellammare.
Le modifiche citate sono essenziali per garantire un servizio ferroviario tra la provincia di Trapani a quella Palermitana.

All' Assessore Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita'
Avv. Antonino Bartolotta
Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilita'
Dirigente Generale Dott.Giovanni Arnone
Al Dirigente del Servizio IV° Trasporto Ferroviario
Dott.Diego Greco
Al Comitato Pendolari Siciliani Coord.Giosuè Malaponti
Al Direttore Passeggeri Regionale Sicilia
Ing. Francesco Costantino
Al Responsabile R.U.O. Sicilia
Dott. Roberto Amelio
Al Responsabile Produzione Passeggeri Regionale Sicilia
Dott. Fabio Salici
Al Responsabile ISR Palermo
Sig. Francesco Torina
Al Responsabile ITR Palermo
Sig. Giovanni Palazzotto
Al Responsabile Ufficio Orario
Sig.Francesco Mignosi

Certi di una vostra cortese attenzione cordiali saluti.
Prot. UN02/2013 - Trapani 06/12/2013

Le Segreterie Provinciali Trapani

venerdì 6 dicembre 2013

La Regione Siciliana convoca i Comitati Pendolari e i Sindacati sull'Accordo di Programma con il Governo per il trasporto ferroviario

Ci pregiamo comunicare che mercoledì 11 dicembre 2013 alle ore 10.30 presso i locali dell'assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti, l’Assessore Antonino Bartolotta, incontrerà i Comitati Pendolari Siciliani e le organizzazioni sindacali del trasporto Cgil, Cisl e Uil, per discutere sull’Accordo di Programma tra Regione Siciliana e i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui all’art. 9 del d.lgs. 422/97 e all’art. 1 del d.lgs. 296/2000.
Finalmente si inizierà a parlare di Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani


«La chiusura della tratta ferroviaria Pa-Tp va scongiurata. Si pensi al pieno recupero»

Si chiedono iniziative per l'ammodernamento ed il ripristino della tratta.
«La chiusura della tratta ferroviaria Palermo-Trapani va scongiurata». Stavolta a prendere posizione su una situazione che da 10 mesi si ripercuote negativamente sull'intero territorio provinciale è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri la quale ha presentato una mozione che impegna il governo di Palazzo D'Orleans, a Palermo, a promuovere iniziative finalizzate all'ammodernamento e al ripristino della tratta ferroviaria che collega le due importanti città siciliane.
La tratta che collega Alcamo a Trapani è chiusa dallo scorso 25 febbraio a causa di una frana e ad oggi non è stato ancora eseguito alcun lavoro di manutenzione che possa far pensare al suo ripristino.
«Come se non bastasse - rileva l'on. Palmeri - a partire dall'11 agosto scorso, nell'ambito del programma di rimodulazione delle tratte ferroviarie, la linea in questione è stata soppressa perché ritenuta improduttiva. Per assurdo con la soppressione di questa linea i numerosi pendolari che utilizzavano il treno per recarsi al lavoro o a scuola sono costretti a fruire della tratta ferroviaria via Castelvetrano, con la conseguenza che per arrivare da Trapani a Palermo, città che distano in linea d'aria appena 70 chilometri, si impiegano cinque ore, in poche parole si tratta di fare un viaggio della speranza. Inoltre, l'asserita improduttività della linea, causa della soppressione imposta da Rete ferroviaria italiana e Ferrovie dello Stato, non è sicuramente da attribuire allo scarso utilizzo da parte dei fruitori, bensì all'eccessiva e ininterrotta incuria della linea».
Intanto, è di lunedì scorso una lettera che le segreterie provinciale e regionale della Filt Cgil e la Cgil di Trapani hanno inviato, tra gli altri, al governatore Crocetta, ai deputati dell'Ars e al prefetto della città falcata, per lamentare ancora una volta quella che definiscono «la scarsa volontà politica, in particolare dei governi regionale e nazionale relativamente all'ammodernamento delle infrastrutture e allo sviluppo dei trasporti in Sicilia e in particolare nel Trapanese». I sindacati si dicono fortemente preoccupati al punto da considerare un intervento sui trasporti «una vera e propria emergenza».
«Riteniamo - scrivono - che il trasporto regionale e locale, sia esso marittimo, terrestre o aereo, sia fortemente compromesso dai tagli e dalla mancanza di programmazione e ciò aggiunge la sua negatività a quella crisi che attanaglia, da diversi anni oramai, il nostro Paese. Siamo, invece, convinti che il settore trasporti, che rappresenta l'anello fondamentale della catena agricoltura-turismo e, quindi, della principale fonte di economia trapanese, possa svolgere quella funzione anticiclica alla crisi. Se, però, questa emergenza non è riconosciuta da tutti e soprattutto dalle nostre istituzioni locali e regionali e non viene affrontata e avviata a soluzione rischia di portare all'implosione non solo gran parte del settore ma l'intera economia della nostra provincia e del resto della regione. Ad oggi possiamo affermare che poco o nulla si è fatto nel settore. Anzi, a parte rari comunicati e piccoli interventi di politici locali, continuiamo a registrare quell'inversione di tendenza nelle scelte politiche che invece dovrebbero proporre le giuste soluzioni a problemi riguardanti il settore della mobilità».
Anche la Cgil, come l'on. Valentina Palmeri, lamenta nel Trapanese le lunghe ore di percorrenza! dei treni e la presenza di «autobus vecchi di trenta anni che devono viaggiare in strade e autostrade in condizioni minime di sicurezza» e si dice contraria al taglio dei finanziamenti per i collegamenti marittimi e ai fondi per l'aeroporto «Vincenzo Florio» di Birgi.
«L'appello che rivolgiamo - concludono i sindacalisti della Filt Cgil - alla Regione e a tutti gli enti locali è quello che ciascuno faccia la propria parte con gli interventi di programmazione e con le azioni necessarie a promuovere il processo di industrializzazione del settore trasporti inteso come viabilità e infrastrutture».
Oltre al ripristino in tempi celeri della tratta ferrata Trapani-Alcamo-Palermo, via Milo, la Cgil, tra le altre cose, il sindacato chiede che vengano predisposti nuovi collegamenti marittimi per il trasporto merci «perchè oggi molte imprese portuali della provincia di Trapani, a causa dei tagli di linee e quindi della riduzione di movimentazione merci, stanno provvedendo a licenziamenti e a porre in cassa integrazione diversi lavoratori».
Margherita Leggio - La Sicilia - Giovedì 05 Dicembre 2013 Trapani Pagina 30

L’OBIETTIVO DICHIARATO È «VIAGGIARE IN ITALIA SOLO IN FERROVIA»

La scommessa di Fs:battere gli aerei col treno
L’ad Moretti: tre miliardi per il trasporto locale. Ma ne servono altri tre
L’obiettivo è ambizioso: «Viaggiare in Italia solo in treno». Un traguardo che l’ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, punta ad avvicinare grazie ai nuovi orari e collegamenti veloci di Trenitalia (al via dal 15 dicembre).
Altri 24 treni diretti serviranno la Sicilia e la Calabria verso Roma con la formula notte (cuccette da 49 euro, posti a sedere da 19) più alta velocità, per un totale di 35 mila posti in offerta al mese. «Un settore, quello del servizio notte, che, dopo tante polemiche, è stato interamente ricostruito», ricorda Moretti. E se nel 2013 i passeggeri sono stati circa 42 milioni (+5,2% rispetto al 2012), per il 2014, grazie ai nuovi orari, si stima un incremento di un ulteriore 3%. 
Capitolo a parte sul trasporto locale. «I soldi che oggi ci sono per il trasporto locale ferroviario in Italia messi dalle istituzioni non sono sufficienti», spiega Moretti. «Ma vogliamo dare il segnale di tutta la nostra attenzione al problema – assicura –. Abbiamo già messo sul tappeto 3 miliardi di investimenti». Così ripartiti: 1,14 miliardi per 100 nuovi treni Vivalto, 570 milioni per 88 elettrotreni, 160 per 40 treni diesel, 280 per mille nuove carrozze e 850 in tecnologia. «Ne servono altri tre», aggiunge Moretti. Annunciando per il 12 febbraio una giornata di studio dedicata. Con Alitalia, come con altre compagnie, Fs sta definendo un accordo per l’integrazione treno-aereo. 
Roma - 06/12/2013 ANTONIO PITONI

mercoledì 4 dicembre 2013

Convogli in ritardo. I pendolari minacciano una Class-Action

Questo il bilancio del martedì nero di oggi: in tre ore e 45 minuti di servizio di trasporto ferroviario tra Messina, Catania e Siracusa due treni soppressi (Km. 86) e 478 minuti di ritardo pari a 8 ore circa. Non vogliamo fare nessun commento ma riteniamo che sia il momento propizio per invitare a segnalare sul nostro sito www.comitatopendolari.it alla voce segnalazioni e poi su reclami i disagi/disservizi subiti che verranno trasmessi al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana e ad un’Associazione dei Consumatori, per iniziare una Class-Action nei confronti di Trenitalia almeno per recuperare una parte dei danni subiti e per il rispetto dei diritti dei pendolari.

Declino Trasporti nella Provincia di Trapani

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Filt Cgil:
Oggetto: Declino Trasporti nella Provincia Trapani
Già nei mesi scorsi, queste Organizzazioni Sindacali hanno rivolto diversi appelli a tutte le forze politiche per richiamarne l’attenzione  all’interesse comune, sociale ed economico, che rappresenta il settore della mobilità e quindi dei trasporti.
Esprimiamo un giudizio di preoccupazione e di allarme della situazione, che consideriamo a un punto di gravità tale da rappresentare una vera e propria emergenza.
Riteniamo che il trasporto regionale e locale, sia esso marittimo, terrestre o aereo, sia fortemente compromesso dai tagli e dalla mancanza di programmazione, e ciò aggiunge la sua negatività a quella crisi che attanaglia, da diversi anni oramai, il nostro Paese.
Siamo invece convinti che il settore trasporti, che rappresenti l’anello fondamentale di quella catena essenziale Agricoltura – Turismo e quindi della principale fonte di economia trapanese, possa svolgere quella funzione anticiclica alla crisi.
Se però questa emergenza non è riconosciuta da tutti, e soprattutto dalle nostre istituzioni locali e regionali, e non viene affrontata e avviata a soluzione, rischia di portare all’implosione non solo gran parte del settore ma l’intera economia della nostra provincia e del resto della regione.
A oggi, facendo un triste resoconto, possiamo tranquillamente affermare che poco, o nulla, si è fatto nel settore.
Anzi, a parte rari comunicati e piccoli interventi di politici locali, continuiamo a registrare quell’inversione di tendenza nelle scelte politiche che invece dovrebbero proporre le giuste soluzioni a problemi riguardanti il settore della mobilità.
Tutto questo ci obbliga a continuare a vivere  in un Paese che viaggia a due Velocità, il Nord e Centro Italia in Alta Velocità e il Sud Italia a bassissima Velocità, e a convivere con un sistema di potere che costringe la nostra Regione, e quindi la Provincia di Trapani, a sottostare all’imposizione economica del Nord e degli altri Paesi Europei.
A questo, si continua a registrare un mancato investimento nelle infrastrutture e nei trasporti che non comporterà altro, per l’anno 2014, un aggravarsi della crisi già esistente e quindi una spesa procapite per famiglia e azienda maggiore rispetto agli anni passati.
Nel territorio Trapanese, trasportare merci e viaggiatori sta diventando davvero una scommessa.
A quest’opera di disfacimento non ci stiamo e non ci stanno i cittadini della Provincia di Trapani, le Associazioni Turistiche e tutte le Aziende che producono ricchezza nel nostro territorio.
Pertanto  ricordiamo, che si tratta di garantire il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini, in particolare delle fasce di reddito più basse.
E’ triste, per un Paese civile com’è il territorio della Provincia di Trapani, il fatto che per percorrere pochi chilometri in treno occorrano ore di viaggio.
Cosi com’è triste viaggiare in autobus vecchio di trenta anni e in strade e autostrade in condizioni minime di sicurezza.
Cosi come siamo contrari a tagliare i finanziamenti per collegamenti marittimi o, peggio ancora, a non mettere a disposizione, da parte del Governo Regionale e Nazionale, i fondi per l’aeroporto di Birgi.
L’appello che rivolgiamo è quello che la Regione, e tutti gli enti locali, facciano la loro parte con gli interventi di programmazione e con le azioni necessarie a promuovere il processo d’industrializzazione del settore trasporti intesa come viabilità e infrastrutture.
Riteniamo quindi, indispensabile e urgente, avviare subito tutte quelle opere e interventi, che possano garantire una ripresa dell’economia Regionale e Trapanese, ossia:
- Sbloccare i finanziamenti promessi, nazionali e regionali, dedicati all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani, riguardante il parziale ristoro per il blocco del traffico aereo a causa della guerra in Libia nell’anno 2011.
Questo darebbe una boccata di ossigeno alla società Airgest, che gestisce l’aeroporto di Trapani, per le future scelte di marketing e quindi per quella garanzia del continuo traffico di viaggiatori che negli ultimi anni hanno portato tanto benessere a cittadini e a tutta l’economia Trapanese.
- Assicurare  i giusti finanziamenti alle aziende marittime che fino ad oggi, nonostante i continui tagli di risorse della Regione, hanno garantito la continuità territoriale con le isole per il trasporto di merci e viaggiatori e in particolare per il trasporto turistico nei mesi estivi.
- L’aggregazione e l’integrazione di tutte le aziende del trasporto pubblico locale con il trasporto ferroviario.
Bisogna che la Regione e gli enti locali mettano a disposizione tutti i loro strumenti, che sono ampiamente sufficienti, per l’aggregazione e integrazione modale gomma ferro, superando duplicazioni e sovrapposizioni di servizi, nonché sperpero di risorse pubbliche, favorendo politiche di mobilità integrata.
L’effetto immediato sarebbe sicuramente quello di rendere il rapporto spesa pubblica – qualità del servizio molto più efficiente di quello attuale, ma anche la possibilità di migliorare le politiche tariffe.
- Ripristino di finanziamenti e scelte coraggiose inerenti al piano d’impresa di alcune grandi aziende del trasporto pubblico locale  a cominciare dall’azienda siciliana trasporti (AST) che svolge servizio pubblico in tutta la Sicilia e che ha una sede a Trapani.
Oggi, questa società rischia il fallimento a causa dei 59 milioni di euro di crediti, e non pagati, nei confronti della Regione.
- Predisporre nuovi collegamenti marittimi per il trasporto merci perchè oggi molte imprese portuali della provincia di Trapani,  causa tagli di linee e quindi riduzione di movimentazione merci, stanno provvedendo a licenziamenti e cassa integrazioni di diversi lavoratori.
Lo stesso stanno facendo gli autotrasportatori costretti, dai maggiori costi, a trovare altre vie per il trasporto merci.
- Ripristinare, in tempi brevissimi, il collegamento ferroviario veloce Trapani – Alcamo Diramazione - Palermo (via milo), anche con riferimento ad una riduzione dei tempi di percorrenza del collegamento Trapani – Palermo grazie al raddoppio ferroviario (in corso di realizzazione) della tratta Palermo – Piraineto.
- La progettazione e realizzazione, degna di un Paese industrializzato, del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Birgi e quindi la possibilità di collegare l’aeroporto di Birgi con l’aeroporto Falcone- Borsellino di Palermo.
- Terminare tutte le opere di viabilità iniziate e predisporne altre per velocizzare alcune tratte e soprattutto renderle molto più sicure.
In conclusione le suddette OO.SS  affermano il valore sociale ed economico del settore trasporti, e invitano, per la ripresa economica come volano di sviluppo del nostro territorio, tutte le forze politiche e le istituzioni a predisporre e finanziare tutti quei progetti che possano garantire la mobilità intesa come trasporto merci e persone.
Bisogna adottare tutti quei provvedimenti che possano favorire e incoraggiare i cittadini a utilizzare il mezzo pubblico, a discapito dell’automobile, come mezzo essenziale per i loro spostamenti.
Solo in questi termini possiamo parlare di sviluppo della mobilità, del turismo e quindi dell’economia di tutto il territorio.
Fiduciosi nell’interesse alla problematica sopra esposta, e quindi all’interesse collettivo, porgiamo i più fraterni saluti.

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Maurizio Lupi
Al Presidente della Regione Sicilia Pres. Rosario Crocetta
All’Assessore Regionale Infrastrutture Dott. Nino Bartolotta
Ai Deputati Regionali Sicilia
Alla Giunta regionale Sicilia
Agli Onorevoli Parlamentari eletti nella Provincia di Trapani
Al Prefetto di Trapani Dott. Leopoldo Falco
Al Commissario Straordinario della Provincia Trapani Dott. Darco Pellos
Ai Sindaci della Provincia di Trapani
P.C.
Associazioni Consumatori tutte
Associazioni Diritti Civili tutte
Comitato Pendolari tutti
Organi di Stampa

Prot. N 10/TP/Filt Cgil Tp   -   Trapani 02 Dicembre 2013
Filt Cgil Trapani   -   Filt Cgil Sicilia   -   Cgil Trapani

martedì 3 dicembre 2013

Un martedì nero per i pendolari della Messina-Catania-Siracusa

Di solito quando qualcosa non va per il verso giusto diventa una giornata nera, avevamo denunciato sette mesi fa un venerdì nero di Trenitalia, oggi tocca ad un altro giorno della settimana 3 dicembre 2013 “il martedì” nero di Trenitalia per i pendolari della Messina-catania-Siracusa.  
Questo il bilancio del martedì nero di oggi: in tre ore e 45 minuti di servizio di trasporto ferroviario tra Messina, Catania e Siracusa due treni soppressi (Km. 86) e 478 minuti di ritardo pari a 8 ore circa. Non vogliamo fare nessun commento ma riteniamo che sia il momento propizio per invitare a segnalare sul nostro sito www.comitatopendolari.it alla voce segnalazioni e poi su reclami i disagi/disservizi subiti che verranno trasmessi al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana e ad un’Associazione dei Consumatori, per iniziare una Class-Action nei confronti di Trenitalia almeno per recuperare una parte dei danni subiti e per il rispetto dei diritti dei pendolari.
Significativi i dati dei ritardi e dei disservizi di questa mattina:  
treno 3866 da Siracusa delle ore 5.13 è arrivato a Messina con 64 minuti 
treno 3865 da Messina delle ore 5.25 è arrivato a Siracusa con 86 minuti 
treno 12868 da Catania delle ore 5.46 è arrivato a Messina con 70 minuti 
treno 12865 da Messina delle ore 5.50 è arrivato a Catania con 49 minuti 
treno 8576 da Catania delle ore 5.56 per Fiumefreddo è stato Soppresso          
treno 8580 da Siracusa delle ore 6.05 è arrivato a Taormina con 25 minuti 
treno 3868 da Siracusa delle ore 6.30 è arrivato a Messina con 10 minuti 
treno 12870 da Catania delle ore 6.36 è arrivato a Messina con 52 minuti 
treno 8577 da Fiumefreddo delle ore 6.44 per Bicocca è stato Soppresso          
treno 12867 da Messina delle ore 6.45 per Catania con 8 minuti 
treno 8579 da Taormina delle ore 7.12 è arrivato a Catania con 48 minuti 
treno IC 722 da Siracusa delle ore 7.33 è arrivato a Messina con 34 minuti 
treno 12869 da Messina delle ore 8.00 è arrivato a Catania con 3 minuti 
treno 8581 da Taormina delle ore 8.32 è arrivato a Catania con 13 minuti 
treno 3870 da Siracusa delle ore 8.45 è arrivato a Messina con 16 minuti 

All’Assessore Regionale Antonino Bartolotta alle Infrastrutture e alla Mobilità
Al Dirigente Generale Dott. Giovanni Arnone Dip. delle Infrastrutture e della Mobilità
Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità
Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario Dott. Diego Greco
Al Direttore Regionale di Trenitalia Sicilia Ing. Francesco Costantino
Al Direttore Territoriale RFI Sicilia Dott. Andrea Cucinotta
Ai Sigg. Deputati dell’Ars
Agli Organi di Stampa

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani

Percorsi di Sicilia: 7ª Edizione della Mostra Fotografica dell'Associazione Ferrovie Siciliane

L’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo dal 7 al 15 dicembre 2013 riproporrà nel Salone ex Società Operaia del Comune di Riposto, la 7ª Edizione della Mostra Fotografica “Percorsi di Sicilia”, attraverso oltre 1500 foto attuali e d’epoca, evidenziando aspetti tecnici, paesaggistici, storici e sociali del sistema ferroviario siciliano.

Treni, corse locali tagliate in 10 Regioni. Ma il ministero fa sconti sull’alta velocità

Sulle ferrovie è sempre più un'Italia a due velocità. Da una parte il trasporto locale è in fibrillazione per le annunciate soppressioni. Legambiente accusa: "Priorità solo all'alta velocità". Trenitalia e Ntv pagheranno il 15% in meno per la rete, mentre Moretti vuole tassare i pendolari. Intanto è sempre più alto il rischio di procedura di infrazione alla Corte Ue: "Passeggeri poco tutelati"
I nuovi orari arriveranno solo il 15 dicembre, ma il trasporto ferroviario locale vive settimane di fibrillazione per le annunciate soppressioni di corse e tratte: nuove cancellazioni all’orizzonte in 10 Regioni stanno provocando proteste tra i pendolari e sono oggetto di interrogazioni e interpellanze parlamentari. Il fenomeno dura da anni: secondo Legambiente, in 13 Regioni tra il 2011 e il 2012 si è assistito ad un taglio di treni e corse in media del 5% ogni anno, che ha toccato punte del 15% in Puglia. Ferrovie dello Stato annuncia l’arrivo di nuove carrozze destinate alle tratte locali, ma da sempre più parti si punta il dito contro l’alta velocità: “Si dà priorità ai treni veloci, investendo e migliorando i tratti extra-urbani della rete – spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – per quelli urbani, invece, i fondi latitano e ritardi e disagi aumentano”. Il tutto mentre il governo fa uno sconto del 15% sul canone per l’uso dell’infrastruttura per l’Alta Velocità a Trenitalia e Ntv e l’Europa pressa l’Italia perché si adegui alle direttive comunitarie sui diritti dei passeggeri: Roma è a rischio deferimento davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea...continua a leggere

di Marco Quarantelli | 3 dicembre 2013 | Il Fatto Quotidiano

domenica 1 dicembre 2013

Linea Palermo - Punta Raisi: a Carini nuova tecnologia e potenziamento infrastrutturale. Alcune variazioni di orario dal 2 all’8 dicembre.

Un nuovo apparato tecnologico sarà attivato durante il fine settimana. Tra sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre modifiche al programma di circolazione dei treni. Previsti servizi sostitutivi con autobus. Alcune variazioni di orario anche dal 2 all’8 dicembre.
Operativo da domenica 1 dicembre nella stazione di Carini il nuovo Apparato Centrale Elettrico a Itinerari (Acei), per regolare arrivi e partenze dei treni. Il sistema, basato sulle potenzialità offerte dall’elettromeccanica, consentirà una gestione più dinamica della circolazione ferroviaria aumentando gli standard funzionali e qualitativi del servizio, specialmente in caso di criticità.
Le procedure di attivazione del nuovo apparato tecnologico, particolarmente complesse, rendono necessarie modifiche al programma di circolazione durante il fine settimana. Tra sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre, sulla linea Palermo - Punta Raisi, alcuni treni saranno cancellati e sostituiti con autobus su parte del percorso o per l’intero tragitto.
Inoltre, per consentire ulteriori potenziamenti dell’infrastruttura nella stazione di Carini, da lunedì 2 a domenica 8 dicembre si registreranno lievi variazioni d’orario sulla stessa linea e per due Regionali sulla Trapani – Palermo.
Informazioni dettagliate, con l’elenco completo dei treni interessati e dei provvedimenti con l’indicazione di fermate e orari sono disponibili anche nelle stazioni, negli uffici assistenza clienti, nelle biglietterie e sui canali web del Gruppo FS Italiane.
Palermo, 28 novembre 2013 – Fonte Fsnews

Consulta le locandine con il dettaglio dei treni (.pdf 2056 KB) 


"Con il doppio dei passeggeri io il convoglio lo fermo e basta"

Colloquio "Con il doppio dei passeggeri io il convoglio lo fermo e basta" Dopo il caso di Ventimiglia, la solidarietà' del sindacato al capotreno.
«Ho una moglie e tre figli e l'ultima cosa che voglio che mi capiti è che qualcuno si senta male e collassi sul treno perchè non si respira. Poi a Guariniello chi glielo spiega che ho chiamato la centrale operativa per dire che eravamo pieni come un uovo, con il doppio dei passeggeri a bordo e loro mi hanno risposto che mi dovevo arrangiare e valutare. Io il treno lo fermo e basta. Non mi rovino perchè' loro tagliano personale e convogli. Massima solidarietà' al collega che, l'altro giorno in Liguria, ha bloccato tutto». Maurizio Cito, 52 anni, 20 passati in ferrovia, professione capotreno, è anche uno dei coordinatori nazionali del sindacato dell'Orsa. Il suo lavoro è questo: «Controllo la sicurezza dei convogli e i biglietti dei passeggeri. Faccio il mio lavoro con scrupolo ma sui treni per la Liguria è impossibile chiedere il biglietto a tutti perchè su sette carrozze che possono portare teoricamente 600 persone ne salgono 1000». Il suo racconto è' un viaggio nel calvario dei passeggeri «che però, sia chiaro - dice - è anche la nostra via crucis. Siamo noi che ci prendiamo insulti tutti i giorni. Se i viaggiatori sapessero che quasi nulla dipende dal capotreno sarebbe già una consolazione. Il fatto è che anche per noi vale la regola delle Poste: se sei in coda e si procede a rilento te la prendi con lo sportellista mica con il direttore della filiale». E' così il viaggio verso il mare, visto con gli occhi del «padrone del treno», è ancora più sorprendente di quello visto dagli utenti imbufaliti. Ti aspetti smentite, spiegazioni, difese a spada tratta, e arriva invece una verità scomoda destinata ad alimentare altre polemiche. Un racconto a tappe: «Il treno per Torino resta per ore parcheggiato alla stazione di Ventimiglia. Sotto il sole cocente. Quando si sale ci sono 40 gradi. Se funziona l'aria condizionata ci vogliono almeno 40 minuti perchè rinfreschi un pò. Intanto da Albenga e Alassio sale l'orda di passeggeri. Ti affacci e capisci che non ce la farai mai a passare e chiedere il biglietto a tutti e così rinunci. Torni indietro». D'accordo, ma così Trenitalia ci perde. O no? «Il problema è che in tutte le fermate salgono tantissime persone che spesso non pagano. Ma se passo in quei corridoi stracolmi a chiedere i biglietti il rischio aggressione è altissimo. E poi guardi, a mettersi nei panni dei passeggeri, in quelle condizioni, non puoi nemmeno difenderti. Hanno pagato un biglietto e vogliono un servizio che in quella situazione nessuno gli sta garantendo. Va detto anche che se la Regione stanzia un budget minimo l'azienda mette a disposizione un numero di treni proporzionale alla spesa prevista». Tornando al viaggio della speranza, il rischio di far ripartire dalla stazione un treno carico il doppio del consentito è altissimo: «Se si sente male qualcuno, se un passeggero ha un collasso, un attacco di panico, una crisi respiratoria, sono io che rispondo penalmente. Il fatto è che non ci sono regole chiare che possano aiutarci in questa decisione. Quando chiamiamo la sala operativa rimandano tutto al nostro buonsenso. Se continuano a salire persone che neanche possiamo più chiudere le porte, beh a quel punto io fermo tutto». E ancora: «Lì con la divisa a rappresentare l'azienda ci siamo noi, i controllori. I parafulmini di tutto. Quando qualcuno diventa violento a me tornano in mente i ragazzi e mia moglie e spero che non mi capiti nulla. E come succede a me, glielo garantisco, capita a moltissimi altri colleghi». 

GIUSEPPE LEGATO - La Stampa - 18 agosto 2013 pag. 19