domenica 10 novembre 2013

Il biglietto elettronico regionale si rinnova

Facilitato l’acquisto online, non è più necessario stampare il biglietto. Viaggiare con il biglietto regionale acquistato online è diventato più semplice: da novembre, infatti, non è più indispensabile stamparlo. Basterà mostrare al personale di controllo il file .pdf ricevuto sul proprio pc, smartphone o tablet dopo l’acquisto telematico sul sito web di Trenitalia. Dovranno, naturalmente, essere ben leggibili tutti i dati, incluso il particolare codice QR (Quick Response) di forma quadrata, necessario per le verifiche. Il biglietto, che continua a essere personale e deve essere mostrato insieme a un valido documento di riconoscimento, non ha ovviamente bisogno di alcuna convalida, consente di viaggiare sul treno regionale prescelto o su un altro in partenza, entro le quattro ore successive, lungo la stessa tratta. Può essere acquistato da sette giorni prima della data del viaggio fino a 30 minuti prima della partenza. L’obbligo della stampa resta, invece, per chi acquista un abbonamento regionale online. 

Roma, 8 novembre 2013 Fonte Fsnews

Circolazione treni modifiche al programma: Linee Catania-Gela e Caltanissetta-Modica

Per interventi di manutenzione all’infrastruttura. Da sabato 9 a sabato 16 novembre. Per consentire a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di manutenzione infrastrutturale, nel periodo compreso tra sabato 9 e sabato 16 novembre, sarà modificato il programma di circolazione di alcuni treni Regionali. Le variazioni interesseranno i treni delle linee Catania-Gela e Caltanissetta-Modica. I provvedimenti di circolazione prevedono, tra l’altro, la cancellazione di alcune corse e collegamenti effettuati con autobus sostitutivi o con altri treni. Informazioni dettagliate con l’elenco completo dei treni interessati e l’indicazione di orari e fermate sono disponibili anche nelle stazioni, uffici assistenza clienti, biglietterie, e su FSNews Radio. Per le modifiche alla circolazione dei treni dal 9 al 16 novembre 2013, clicca qui.   

Palermo, 7 novembre 2013 Fonte Fsnews

Moretti: “Per i treni locali, tariffe differenziate in base alle fasce orarie”

Nelle grandi città, per evitare il sovraffollamento, facilitare la vita dei cittadini e migliorare la qualità del servizio dei trasporti pubblici locali, secondo l’AD del Gruppo FS Italiane andrebbero anche ripensati gli orari di inizio delle attività. Per il trasporto regionale "un'ipotesi che deve essere affrontata è quella di fasce tariffarie differenziate, come ci sono negli altri Paesi, con sistemi di incentivazione e disincentivazione di certi orari". Così l'AD delle FS Italiane, Mauro Moretti, a margine del convegno ”Imprenditoria e Startup femminili”. La proposta, se attuata dalle Regioni alle quali compete stabilire la politica tariffaria, potrebbe invogliare chiunque può e non è legato a timbrature rigide o orari fissi a muoversi fuori dalle fasce di massima frequentazione, traendone anche un vantaggio economico. Per facilitare la vita dei cittadini e migliorare la qualità del servizio dei trasporti pubblici locali, infatti, Moretti propone di “ripensare anche il regime degli orari delle attività nelle grandi città". "Se tutti iniziano a lavorare nello stesso momento - dice - abbiamo treni affollati per un'ora e vuoti per altre venti. Viceversa se, come si fa in altri Paesi, l'orario d'apertura di scuole e uffici della pubblica amministrazione viene spalmato su 2 o 3 ore si potrebbe evitare l'effetto “ore di punta” e, a parità di risorse disponibili, offrire un servizio migliore". 

Roma, 7 novembre 2013 Fonte Fsnews

Non paga il biglietto e picchia un agente, arrestato

Taormina. Avrebbe potuto acquistare il biglietto alla stazione ferroviaria di Catania, salire sul treno in direzione Messina e viaggiare in tutta tranquillità.
E invece no. Amal Youssef, marocchino di 25 anni, ieri mattina ha preferito correre il rischio e salire sul convoglio ferroviario senza alcun biglietto.
La bravata del venticinquenne, però, non è passata inosservata al personale delle Ferrovie dello Stato che, una volta verificata la mancanza del titolo da viaggio, una volta giunto alla stazione di Taormina, ha invitato il ragazzo a scendere.
Amal, al contrario, incurante dell'invito che gli era stato rivolto è tornato a sedersi come se nulla fosse, anzi facendosi beffa degli uomini e appisolandosi.
Solo il successivo intervento dei poliziotti ha fatto sì che il giovane si risvegliasse e scendesse dal treno.
Sembrava che ogni cosa dovesse mettersi a posto naturalmente quando si è verificata una nuova "accelerazione".
In realtà sono bastati pochi secondi perché la rissa esplodesse. Prima solo parole e insulti, poi la tentata fuga, infine, un pugno nel pieno volto di un agente della Polizia penitenziaria. A quel punto il giovane marocchino non soltanto è dovuto scendere dal treno, ma ha anche passato la notte in cella. Infatti è scattato immediatamente l'arresto per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il treno si è fermato a Taormina e lì il ragazzo è stato consegnato ai colleghi del Commissariato.
Il malcapitato agente è invece stato medicato all'ospedale San Vincenzo Sirina.
AL. SER. - La Sicilia - Sabato 09 Novembre 2013 Prima Messina Pagina 25

martedì 5 novembre 2013

Incontro Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Regione Sicilia. Richieste e proposte


A seguito dell’incontro, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si è tenuto oggi a Palermo, presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, abbiamo avanzato le seguenti richieste e proposte:

CONTRATTO DI SERVIZIO
Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti.
Con l’attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99, il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Con la sottoscrizione del Contratto di servizio, n ogni caso, è la Regione a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti e a fissare nel contratto di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri. Ad oggi in Sicilia non è proprio così.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori visto il Contratto di programma di 30 milioni di euro affidato a Rete Ferroviaria Italiana già dal febbraio 2010?
Perchè portare avanti il CIS (contratto istituzionale di sviluppo) firmato il 28 febbraio di quest’anno per la realizzazione di un nuovo tracciato, quando le somme previste nel Cis potevano essere impiegate per realizzare e/o ammodernare nuove tratte ferroviarie siciliane? Da far notare, tra l’altro, che i soldi stanziati nel Cis altro non sono che le somme previste, 1970 milioni, e non utilizzate per il finanziamento del raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri;
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi. Desideriamo fare presente che rete ferroviaria italiana finì di ammodernare il tracciato in questione nel 2010 e a due anni dal crollo del ponte ferroviario non se ne sa più nulla. Qual è la presa di posizione della Regione per la riapertura di questa tratta importante;
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.
- Stazione di Comiso evitare lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria in considerazione della valenza strategica dell’apertura dello scalo di Comiso. Non è più rinviabile il potenziamento delle infrastrutture nel territorio di Ragusa ad oggi sprovvisto di infrastrutture stradali e ferroviarie.

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un buon 20% ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza.
Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 46 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete in questi ultimi anni, rileviamo che non sono migliorati i tempi di percorrenza di molti treni, addirittura hanno gli stessi tempi di ventanni fa.
Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi, e per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
Treno 12866 anticipare la partenza da Catania alle ore 05.00
Treno 12872 posticipare la partenza da Catania alle ore 11.25;
Treno 12874 posticipare la partenza da Catania alle ore 12.42;
Treno 12876 posticipare la partenza da Catania alle ore 13.25;
Treno 12878 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.10;
Treno 12880 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.40 e ripristinare la fermata di Catania Ognina;
Treno 12882 posticipare la partenza da Catania alle ore 16.30;
Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto;
Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.44 – posticiparne la partenza alle ore 17.52 per dare la possibilità a molti pendolari che finiscono il loro turno di lavoro alle 17.30;
Treno 12884 con partenza da Catania alle ore 19.40 dovrebbe diventare unico treno con la nuova corsa da istituire da Siracusa alle 18.20;
Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza alle ore 21.15;

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;
Treno 12867 ripristinare l’arrivo a Giarre (polo scolastico per i messinesi) alle ore 08.10
Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37-posticipare la partenza alle ore 20.55 minuti;
Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;
NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una corsa treno da Messina alle ore 10.45 che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città, utile per universitari e lavoratori che prendono servizio alle ore 14.00. 
COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo non previste negli attuali orari:
Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.45 – creare la coincidenza con il treno n 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;
Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.210 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.41;
Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;
Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;
Treno 723 con partenza da Messina alle ore 16.00 – creare la coincidenza con il treno n. 12880 in arrivo a Messina alle ore 16.09;
Treno 12769 con partenza da Messina alle ore 17.25 – creare la coincidenza con il treno n 12830 in arrivo a Messina alle ore 17.38 essendo il treno n. 12769 un treno locale;
Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.48 – creare la coincidenza con il treno n. 8586 in arrivo a Messina alle ore 19.453 e al treno 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.07;

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.

Prevedere la fermata dei treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara.
La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei festivi da luglio a fine agosto.
Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuavano le seguenti fermate: Acireale-Giarre-Riposto–Taormina–Letojanni, saltando le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara,  sia in andata che in ritorno.
Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo ed Alcantara, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza sia alla stazione di Fiumefreddo (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa) che alla stazione di Alcantara (Calatabiano-Trappitello-Giardini-Gaggi-Graniti-Francavilla di Sic. e Castiglione di Sic.), in considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 70% di corse sulla direttrice Catania-Messina e viceversa.
Riteniamo inaccettabile la situazione di cui sopra e un Governo responsabile e attento non può e non deve assistere indifferente, ma ha l'obbligo di dare ai suoi cittadini risposte concrete e tangibili.
Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.
Non riteniamo giusto che a piangerne le conseguenze per i disservizi creati da un trasporto pubblico ferroviario carente, sia nella qualità che nelle infrastrutture, siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale, quando un’attenta politica ai fabbisogni del territorio dovrebbe garantire pari dignità e diritti ai suoi cittadini.
Alla luce di quanto esposto, cosa intende fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato?
Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgiamo a nome del Comitato, cordiali saluti.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani

lunedì 4 novembre 2013

Le nostre richieste nell’incontro con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità - Regione Siciliana.

Nell’incontro di domani, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, porteremo le seguenti richieste:

CONTRATTO DI SERVIZIO:
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e della mobilità sostenibile.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI:
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori con i 30 milioni di euro già finanziati dal 2010?
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi la Regione cosa può dirci?
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.
- Stazione di Comiso lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria incombe, anche qui il silenzio della Regione.

COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Ad oggi non sono state create le coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo.

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
Abbiamo assistito sino ad oggi alla modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia ma i tempi di percorrenza si continuano ad allungare, addirittura in alcune tratte sono gli stessi tempi di percorrenza di ventanni fa.

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.

Alla luce di quanto esposto, chiederemo al Dirigente Generale Dott. Giovanni Arnone,  di conoscere quali sono le iniziative e cosa vuole fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato.

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo della Regione con richieste e modifiche

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo dell'incontro con il Diaprtimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, porrà una serie di suggerimenti connessi agli orari ed alle percorrenze dei treni nella tratta in questione.

domenica 3 novembre 2013

Bloccato lo smantellamento della stazione di Comiso. Adesso andiamo avanti verso il potenziamento della tratta ferroviaria

La CUB Trasporti esprime la propria soddisfazione per l’esito della vertenza contro lo smantellamento della stazione ferroviaria di Comiso.
La mobilitazione lanciata dal sindacato di base ha trovato una risposta importante nella cittadina casmenea, con la presenza del sindaco Spadaro in prima fila la sera di venerdì 25 ottobre nel tentativo – riuscito – di bloccare e far sospendere il cantiere che stava iniziando le sue attività di soppressione dei deviatoi.
La successiva convocazione a Palermo del sindaco, presso l’Assessorato alle infrastrutture, e l’accordo raggiunto con RFI, di sospendere per alcuni mesi i progetti su Comiso in vista di una verifica delle possibilità di rilancio dell’impianto ferroviario, anche in sinergia con l’aeroporto, dimostra che con la lotta e con un’adeguata partecipazione dei cittadini, si possono raggiungere risultati importanti. La settimana di pressing su assessorato ed RFI, operata dagli on. Assenza, Ferreri e Foti, e dai sindaci Piccitto e Spadaro, sembrava non dovesse sortire alcun effetto, fino al momento del sit-in alla stazione, che ha richiamato decine di persone, che si sono poi riversate sui binari creando un fatto nuovo che ha portato allo sbocco che conosciamo.
Adesso sarebbe quasi logico che – visto il materiale (pietrisco e traverse) presente alla stazione- si provvedesse a fare la manutenzione al secondo binario, da tempo chiuso al traffico, in modo da renderlo efficiente per gli incroci e le precedenze.
La CUB Trasporti auspica che nella fase propositiva e progettuale che si è aperta tra comune di Comiso, Assessorato regionale infrastrutture e RFI, ci sia una maggiore collaborazione tra amministrazione comunale e il sindacato di base dei ferrovieri, e che anche gli altri sindaci si attivino – come sta già facendo quello di Ragusa – per porre il problema di un rilancio della ferrovia iblea attraverso interventi e progetti che ridiano lustro finalmente ad una linea dimenticata ed emarginata.
In particolare va posta la questione del ripristino dei treni pendolari, sia per il trasporto degli studenti che dei tanti lavoratori che quotidianamente raggiungono i loro posti di lavoro ubicati nei comuni limitrofi, e va incrementata la pressione perché il progetto preliminare sulla metroferrovia ragusana - che deve rientrare tra gli interventi che la regione intende fare sul suo territorio - venga finalmente consegnato all’amministrazione comunale di Ragusa, e – dopo attenta analisi – si possa procedere alla stesura del progetto definitivo, necessario per accedere ai finanziamenti europei sulla mobilità sostenibile.
Su questi temi la CUB Trasporti ed il Comitato per il rilancio della ferrovia iblea indicono un’assemblea pubblica per venerdì 8 novembre, alle ore 17,30, presso la sede della CUB di Ragusa, in via G. B. Odierna, 212.

Ragusa, 3-11-2013 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti

venerdì 1 novembre 2013

La Regione Siciliana rivede le tariffe delle autolinee e dei bus con l'aumento del 4%

L’Assessorato Infrastrutture e Mobilità - Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Trasporti - Servizio 1- Autotrasporto Persone,  con il Decreto Assessoriale n. 2432 del 07 ottobre 2013 ha stabilito di procedere ad una revisione delle tariffe nella misura media del 4 % con riferimento alle tabelle A) e B) con arrotondamento al decimo di centesimo per eccesso se maggiore o uguale a 5 centesimi o per difetto se inferiore a 5 centesimi. Mentre nell'ambito dei servizi urbani, di prevedere un incremento del costo del biglietto in funzione delle variazioni percentuali dei prezzi al consumo relative ai periodo dicembre 2009 Luglio 2013 e quindi un incremento di € 0,10 sull'attuale costo previsto nella tabella “C” allegata al D.A. 18/Gab del 17 gennaio 2011.
Questo il testo del Decreto Assessoriale 
D E C R E T A
ART. 1 – Per i motivi in premessa citati, ai sensi dell'art. 27 comma 6 della L.R. 19/2005 e successive modifiche, le tariffe da applicare sulle autolinee extraurbane e suburbane, ivi comprese quelle sostitutive di linee ferroviarie in concessione e di linee della Trenitalia S.p.A., definitivamente soppresse a norma del Regio Decreto 21/12/1931 n° 1575, e la tariffa del costo minimo del biglietto di corsa semplice da applicare alle autolinee di servizio urbano nel territorio della Regione Sicilia, sono quelle risultanti dalle allegate tabelle A), B) e C) che formano parte integrante del presente decreto.
ART. 2 – In funzione delle variazioni percentuali dei prezzi al consumo relative ai periodi dicembre 2011 – luglio 2013, le tariffe in atto in vigore per servizi speciali sono incrementate nella misura media del 4 % con arrotondamento al decimo di centesimo per eccesso, se maggiore o uguale a 5 centesimi o per difetto se inferiore a 5 centesimi.
ART. 3 – Le tariffe in vigore per le autolinee considerate servizi speciali sono le seguenti:
1. Milazzo – Porto – A/18 – A/20 -Aeroporto Fontanarossa di Catania € 13,10;
2. Taormina – A/18 -Catania – Catania Aeroporto - € 8,20;
3. Trapani – Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani - € 4,90;
4. Trapani -Aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi (Palermo) - € 10,00;
5. Porto Empedocle – Agrigento - Aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi - € 12,60.
6. Palermo - Aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi - € 6,30;
ART. 4 – Per le autolinee in cui vengono applicate le tariffe relative alla tabella B), al fine di garantire il mantenimento del rispetto dei tempi di percorrenza le aziende hanno facoltà di applicare un supplemento pari ad € 0,30 per ogni titolo di viaggio rilasciato a bordo, in coincidenza di fermate assistite da biglietteria a terra disponibili, che dovranno essere preventivamente comunicate al Servizio 1 del Dipartimento Trasporti.
ART. 5 – Le aziende affidatarie di servizi extraurbani hanno la facoltà di fornire ai propri utenti il servizio di prenotazione del biglietto con riserva del posto. Il costo di detta prenotazione non potrà superare la misura massima di € 0,20 del costo del biglietto.
ART. 6 – La tariffa da applicare, utilizzando la tabella A) o B) , per i servizi automobilistici che si sviluppano su percorsi autorizzati misti (Strade Statali, Scorrimenti veloci, Superstrade ed Autostrade), è determinata a seconda che il tratto autostradale sia minore (Tab. A) o maggiore (Tab. B) del 60% dello sviluppo complessivo dell'autolinea autorizzata.
ART. 7 – In armonia e nel rispetto delle tariffe minime previste dalla tabella C) i comuni potranno disporre tariffe per abbonamenti, di concerto con le aziende affidatarie del servizio urbano, coerenti con il sistema di sconti applicato nella tabella A).
ART. 8 – Le aziende affidatarie di servizi urbani hanno la possibilità di vendere a bordo degli autobus, titoli di viaggio a fronte del pagamento di una maggiorazione da definire a discrezione dell'ente affidante. Le stesse aziende possono stabilire che per il trasporto urbano di bagagli fino alle dimensioni di 50 X 70 X 80 debba essere pagato un biglietto, per ogni bagaglio, di importo pari al costo della corsa semplice e che bagagli di volume superiore non possono trovare accesso a bordo, mentre sono esclusi da ogni forma di pagamento i bagagli di corredo scolastico ed i bagagli
a mano di piccole dimensioni (55x40x20 cm), fino a una somma delle tre dimensioni non superiore a 115 cm.
ART. 9 – Per il trasporto extraurbano di bagagli al seguito, di dimensioni maggiori di cm. 50x70x80 e/o di peso superiore a Kg. 20, può essere applicata la tariffa massima di € 3 a bagaglio, mentre sono esclusi da ogni forma di pagamento i bagagli di dimensioni e peso inferiore.
ART.10 – Le disposizioni contenute nel presente decreto entrano in vigore dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.



Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 07 Ottobre 2013
F.to L’ASSESSORE

Antonino Bartolotta

giovedì 31 ottobre 2013

Un’interrogazione parlamentare sullo stato del servizio ferroviario in Sicilia presentata dall’on.Pogliese

“La rete ferroviaria siciliana è ridotta ai minimi termini. I treni regionali soppressi dal 2012 ad oggi sono più di 6 mila e, nonostante la nostra sia una delle regioni più estese d’Italia, il numero di treni circolanti quotidianamente arriva a stento alle 400 unità, per una rete ferrata di 1.378 chilometri, e si tratta nella maggior parte dei casi di mezzi ferroviari con più di venti anni di servizio spesso soggetti a guasti. Nonostante questa deficitaria situazione la Regione Siciliana continua a non firmare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario siciliano con RFI previsto dal D.lgs 42297.”.
Lo denuncia l’on. Salvo Pogliese, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, che sulla questione ha presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente della Regione e all’Assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità.
“L’articolo 16 del Dlgs 422/97 sancisce che il trasporto ferroviario regionale debba essere garantito dalle istituzioni regionali e comunali – spiega il vicepresidente dell’Ars - che devono inoltre assicurare i servizi minimi qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini. La firma del contratto di servizio per il trasporto ferroviario è quindi essenziale, oltre che essere prevista dalla legge, per garantire una qualità del trasporto ferroviario che ad oggi in Sicilia manca completamente, come testimoniato dalle molte denunce da parte dei viaggiatori e dai dati dei sindacati di settore e del Comitato dei pendolari certificanti la sempre più scarsa affezione dei siciliani al trasporto pubblico.”.
“Ho chiesto pertanto al Governo regionale di provvedere nel più breve tempo possibile alla firma del contratto di servizio con RFI – conclude Pogliese – impegnandosi inoltre ad innalzare il livello qualitativo del trasporto ferroviario in Sicilia, nella convinzione che una moderna ed efficiente rete ferroviaria, integrata a un trasporto intermodale di passeggeri e merci, sia essenziale per garantire sviluppo e sostenibilità economica alla Sicilia”.
Riceviamo e pubblichiamo:
Salvo Pogliese (PdL) a:   comitatopendolari@gmail.com -  31 ottobre 2013 12:20
oggetto: Per conoscenza. Trasporto ferroviario in Sicilia. Salvo Pogliese (PdL): “Rete ferroviaria siciliana al collasso, la Regione firmi il contratto di servizio e s’impegni ad innalzarne la qualità.

mercoledì 30 ottobre 2013

La Regione Siciliana convoca i Comitati Pendolari Siciliani per fare il punto sul trasporto ferroviario regionale

Il Dirigente Generale, Dott. Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, ha convocato tutti i Comitati dei Pendolari Siciliani martedì 05 novembre 2013 per  discutere e fare il punto sulle problematiche del trasporto ferroviario siciliano.
Si fa presente a tutti i pendolari di voler segnalare e/o suggerire tramite il blog i miglioramenti e/o le modifiche che dovranno essere apportate per rendere il servizio di trasporto ferroviario più efficiente ed efficace.
Grazie per la collaborazione

Giosuè Malaponti


Comitato Pendolari Sant'Agata Militello e le richieste di nuove fermate sulla tratta ferroviaria Tirrenica

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina,  in questi ultimi mesi, ha sollecitato molti Comuni della tratta ferroviaria tirrenica affinché intervenissero presso l'Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Mobilità per migliorare le condizioni di viaggio e per istituire nuove fermate, viste le molte richieste raccolte dal Comitato stesso e dai Sindaci dei Comuni interessati quali:Barcellona, Terme Vigliatore, Torrenova, Tusa, San Marco D'Alunzio, etc..
Ci pregiamo mettere online un pò di rassegna stampa e di corrispondenza con alcuni comuni.





































22 ottobre 2013 Gazzetta del Sud


18 settembre 2013 Gazzetta del Sud







08 ottobre 2013 Gazzetta del Sud

sabato 26 ottobre 2013

Moretti: "Per i treni regionali ricavi di 13 centesimi al passeggero per km"

L'amministratore delegato di Trenitalia al meeting dell'Anci: "In Germania è di 26, in Francia di 20. Ci si lamenta che le cose non vanno bene ma non possiamo essere sempre noi a pagare tutto". E sul taglio degli Intercity: "Governo decida di assumerli come servizio essenziale"
Moretti: "Per i treni regionali ricavi di 13 centesimi al passeggero per km" (ansa)
In Italia il ricavo della Ferrovie per i trasporti locali,  tra Regione e pendolari è di 13 centesimi al passeggero per chilometro. "In Germania 26 e in Francia 20 - dice l'amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti - ci si lamenta che le cose non vanno bene ma o si responsabilizzano tutti, con un patto tra cittadini, enti locali e le aziende oppure in questo paese dove si procede sempre arraggiandosi non si concluderà mai nulla". Dichiarazioni che Moretti ha detto durante il meeting dell'Anci alla Fortezza da Basso di Firenze durante un incontro sulle difficoltà locali con cui i comuni e gli enti locali si trovano a convivere. Tra questi anche il trasporto pubblico locale: "Non possiamo essere - ha detto Moretti - sempre noi a pagare tutto". L'amministratore delegato, che ha parlato mentre all'esterno della Fortezza si stava svolgendo la protesta e il corteo degli antagonisti, ha risposto anche sui tagli ai dodici collegamenti Intercity previsti da Trenitalia e che ha spinto i presidenti di nove regioni, tra cui la Toscana, a scrivere al presidente del consiglio Enrico Letta e ai ministri Lupi e Saccomanni. "Siamo letteralmente infuriati", aveva detto ieri Enrico Rossi.
di GERARDO ADINOLFI E ILARIA CIUTI
Fonte: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/10/25/news/moretti_per_i_treni_regionali_ricavi_solo_di_13_centesimi_al_km-69447695/

LA MOBILITAZIONE COSTRINGE RFI A SOSPENDERE I LAVORI DI SMANTELLAMENTO DELLA STAZIONE DI COMISO

Il sit-in promosso dalla CUB Trasporti di ieri sera 25 ottobre presso la stazione di Comiso, ha riscontrato un discreto successo di partecipazione; oltre ai rappresentanti del sindacato di base e del Comitato per il rilancio delle ferrovie iblee, hanno risposto all’appello alcune decine di persone, appartenenti a forze politiche e associazioni della cittadina casmenea, cui si sono affiancati l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Filippo Spataro, e una delegazione del PDL, guidata dall’on. Assenza.
Dopo il passaggio dell’ultimo treno, alle 20,30 circa, gli operai già si sono messi al lavoro per organizzare l’apertura del cantiere, ma i manifestanti gli sono andati incontro, invadendo praticamente i binari della stazione, e provocando l’immediata sospensione  delle attività. I responsabili del cantiere hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che una volta giunte sul posto hanno identificato tutti i presenti.
Intanto veniva chiesto lo stop dei lavori; il sindaco in particolare ha sottolineato l’importanza dell’impianto ferroviario per la città, anche alla luce del prossimo inizio di voli cargo all’aeroporto, ribadendo l’invito a non smontare nulla, perché l’amministrazione era fortemente contraria alla soppressione della stazione.
Si è aperta così una lunga fase interlocutoria tra i responsabili del cantiere e i loro superiori, e tra il sindaco ed esponenti politici del PD regionale, come anche con la Prefettura. La volontà dei presenti era quella di rimanere sui binari fino alla definitiva sospensione dei lavori, decisione comunicata attorno alle 22,15, assieme alla convocazione del sindaco a Palermo, presso RFI, per lunedì prossimo. A questo punto i manifestanti, accertatisi che gli operai si preparavano a tornare a casa, hanno lasciato la stazione.
L’iniziativa segna un punto a favore in questa vertenza, e dimostra che senza mobilitazione ogni fase interlocutoria lascia il tempo che trova. L’auspicio è che l’incontro di Palermo faccia desistere RFI dal suo progetto, che oltre ad annullare la stazione di Comiso, danneggia l’intera tratta ferroviaria.
I cittadini di Comiso ora sanno come va difesa la stazione ferroviaria, e che non si deve più parlare di soppressione ma di potenziamento, soprattutto in sinergia con la struttura aeroportuale. Un esempio da seguire anche negli altri impianti della linea, a sostegno di progetti di ammodernamento e riposizionamento del treno al centro della vita collettiva e delle attività produttive.
La CUB Trasporti è soddisfatta di questo risultato, per il quale i suoi attivisti si sono spesi notte e giorno, e invita tutti a non abbassare la guardia, mantenendo viva la vertenza per il rilancio della ferrovia iblea.
Ragusa, 26-10-2013 - CUB TRASPORTI 

Sicilia: sabato 26 ottobre il treno storico da Palermo a Caltanissetta

Il convoglio, composto da rotabili storici della Fondazione FS Italiane, è stato noleggiato da una comitiva di 35 ferroamatori tedeschi. L’iniziativa fa parte di un fitto programma di suggestivi viaggi a bordo dei treni d’epoca
Un treno composto da rotabili storici della neonata Fondazione FS Italiane, noleggiato da una comitiva di 35 ferroamatori, tedeschi partirà sabato 26 ottobre da Palermo, alle 7.30, alla volta di Caltanissetta Centrale (arrivo previsto 11.30) .
Il treno è composto da una locomotiva elettrica E626 428, del 1926, 2 carrozze tipo “Centoporte” Cz 36000 e 1 bagagliaio a 2 assi. Le locomotive elettriche del gruppo E.625 ed E.626 furono i primi mezzi di trazione a corrente continua a 3000 volt ad essere costruiti e messi in esercizio dalle Ferrovie dello Stato. Anche il personale presente a bordo indosserà divise storiche FS, degli anni ’50. Il convoglio sosterà nelle stazioni di Fiumetorto, Roccapalumba-Alia e Caltanissetta Xirbi , dove potrà essere fotografato dagli appassionati.
L’iniziativa fa parte di un fitto programma di suggestivi viaggi storico-turistici a bordo di treni d’epoca (ne sono previsti, al momento, un centinaio) organizzati dalla Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane (fondazionefs.it)
Nata per iniziativa della capogruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, la Fondazione FS Italiane ha lo scopo di valorizzare e preservare l’inestimabile patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane composto centinaia di rotabili storici,

da oltre 500mila foto, 3mila pellicole cinematografiche, una biblioteca con 50mila volumi, migliaia di cartografie e progetti di ponti, gallerie e linee ferroviarie.
Palermo, 25 ottobre 2013 - Fonte: Fsnews

venerdì 25 ottobre 2013

SI SMANTELLA LA STAZIONE DI COMISO, IL MURO DI GOMMA VINCE ANCORA. STASERA SIT-IN ALLA STAZIONE

Questa sera, alle ore 20,30, sit-in davanti ai cancelli della stazione di Comiso per dire no all’ennesimo, gravissimo, scippo di un’infrastruttura che solo 5 anni fa era in piena attività e rappresentava un vanto per l’economia del comprensorio.
Speriamo che chi abbia a cuore le sorti della ferrovia e della mobilità sostenibile in terra iblea, sia con noi a dimostrare sdegno, indignazione, rabbia e volontà di riscatto.
Oggi più che mai, viste le tante battaglie per l'apertura dell'aeroporto, la rete ferroviaria comisana dovrebbe essere rinnovata ed ammodernata come collegamento veloce per raggiungere l'aeroporto di Comiso, invece viene smantellata da Rete Ferroviaria Italiana con il tacito silenzio ed approvazione delle istituzioni locali e regionali. 
Questo il documento di denuncia del Cub Trasporti Ragusa:
RFI sostiene che i lavori di smantellamento dei deviatoi della stazione di Comiso non comporteranno alcun disagio per la circolazione dei treni; che ad essere eliminati sono dei binari in disuso, e che dietro agli allarmi lanciati contro il provvedimento, ci sarebbero degli ex ferrovieri (ma non dice per quali reconditi fini lo farebbero).
L’assessorato regionale alle infrastrutture, nella persona del direttore generale dott. Arnone, ha sposato la tesi di RFI, e aggiunge che chiedere il blocco dei lavori comporterebbe un risarcimento danni per la Regione.
Così, mentre si può difendere un ospedale, un tribunale, un pronto soccorso, una scuola, minacciati di chiusura, non si può difendere un impianto ferroviario, come se le infrastrutture ferroviarie fossero di esclusiva pertinenza di burocrati e managers palermitani e romani, senza che il territorio potesse dire nulla sulla loro esistenza e funzionalità in riferimento alle esigenze della zona.
L’assessorato alle infrastrutture ha invece le sue responsabilità in quel che sta accadendo: è dal 7 marzo che l’assessore Bartolotta ha promesso un tavolo tecnico per affrontare i problemi della linea Siracusa-Ragusa-Gela, fra cui anche quello della soppressione dei binari di Genisi, Comiso e Acate; ebbene, dopo 7 mesi stiamo ancora aspettando, e nel frattempo RFI e Trenitalia fanno quello che vogliono sul nostro territorio e sulle nostre ferrovie.
Sopprimere i deviatori a Comiso significa privare l’impianto delle funzioni tipiche di una stazione (incroci, precedenze, sosta treni, manovre), il che, dopo l’eliminazione dello scalo merci, ridurrà Comiso a una semplice fermata.
Altro che potenziamento in sinergia con l’aeroporto! In più, la linea, a furia di sopprimere le stazioni, vede allontanare le distanze tra gli impianti dove è possibile fare incrociare i treni, e questo vuol dire (e lo ribadiamo per l’ennesima volta per chi non lo abbia ancora capito, fra cui anche qualche deputato regionale): sempre meno treni possono circolare sulla tratta; possibili grandi ritardi nella loro circolazione. Tutto l’opposto del miglioramento del servizio e dell’immissione di nuovi treni da tempo richiesti, dopo la raffica di soppressioni degli anni scorsi, che hanno ridotto la linea a veder circolare solo 4 coppie di treni al giorno!
La questione ferroviaria è la grande vergogna della nostra classe dirigente politica e sindacale; è ilbuco nero dell’azione parlamentare di oltre trentanni; è lo specchio del fallimento delle politiche di tante amministrazioni comunali e provinciali.

Ragusa, 25-10-2013 CUB TRASPORTI

giovedì 24 ottobre 2013

Moretti: “Milano - Venezia e Napoli - Bari le opere più importanti da completare

L’AD di FS Italiane è intervenuto a Venezia nel corso del convegno di Sipotra Le priorità per la politica dei trasporti. La logica per investire nei trasporti deve essere quella che si fa solo quello che dà risultati migliori
“L’opera più importante da completare è la Milano - Venezia e, a Sud, la Napoli - Bari”. Lo ha detto a Venezia Mauro Moretti nel corso del convegno Le priorità per la politica dei trasporti di Sipotra, Società italiana di politica dei trasporti,.
Nel suo intervento l’AD di FS Italiane ha auspicato che “per le opere fondamentali non vadano polverizzati i finanziamenti europei disponibili. In paesi di 600 abitanti - ha proseguito - non è possibile fare fermate ferroviarie, come non è pensabile collegare con il treno tutti gli aeroporti italiani”.
Rispondendo sul problema del sovraffollamento dei treni, il numero uno di Ferrovie ha ricordato che “occorrono più risorse, perché i convogli sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma soltanto garantire la massima efficienza. Ci vuole inoltre una programmazione omogenea delle linee, anche se occorre tempo per i servizi a medio - lungo termine”.
Moretti ha proseguito dicendo che negli investimenti per i trasporti la logica deve essere quella che “si fa solo quello che dà risultati migliori per rilanciare il sistema dei trasporti”. Il top manager ha quindi affermato di aspettarsi passi avanti positivi dalla nuova Autorità dei trasporti, e che questa abbia la forza per poter parlare e dettare le regole a cui conformarci”.
L’AD di FS Italiane ha sottolineato, infine, che per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti nel Paese “bisogna recuperare quella normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto - ha chiesto retoricamente alla platea di imprenditori - stanno in piedi oggi in Italia? Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo - ha concluso - perché altrimenti non sta in piedi niente”.
Venezia, 21 ottobre 2013 - A.G. Fonte: Fsnews

IL DOSSIER CISL SUL TASPORTO FERROVIARIO

Oggi si è tenuta a Palermo, con la presentazione del Dossier Cisl, la chiusura dell'iniziativa messa in campo dalla Fit Cisl "Alla ricerca del treno perduto"
Abbiamo preso parte all'iniziativa, invitati dalla Fit Cisl, assieme agli amici pendolari di S.Agata Militello.
Ecco le conclusioni del viaggio in camper della Fit Cisl - Cisl Sicilia. 
Disservizi e disagi ma anche analisi e proposte, tratta per tratta, provincia per provincia. 
Un buco nero lungo 1.378 chilometri di cui solo 178, in Sicilia, a doppio binario.
Questo è il dossier presentato oggi dalla Fit Cisl.  
Pochi treni, da gennaio 2012 a oggi ne sono stati soppressi ben 6 mila regionali, ma solo 1.500 sono stati sostituiti dai bus, due sole le navi utilizzate per l'attraversamento dello Stretto, tempi lenti di percorrenza per via di un continuo inserimento di fermate ai collegamenti veloci e una riduzione complessiva di circa 3 mln di Km/treno dal 2008 ad oggi, tratte inadeguate, treni vecchi (età media 20 anni di servizio) che si guastano, biglietterie chiuse, mancanza di sottopassaggi, stazioni quasi del tutto abbandonate prive delle sale di attesa, degrado della qualità dei servizi, vetture sovraffollate nelle fasce orarie pendolari. A registrare tutti questi disservizi sofferti ogni giorni dai passeggeri delle Ferrovie siciliane sono stati i rappresentanti della Fit Cisl a bordo del camper partito lo scorso 29 aprile nell'ambito della iniziativa Alla ricerca del treno perduto, che per sei mesi ha fatto tappa fra le principali stazioni dell'Isola, per documentare le gravi conseguenze dei tagli al trasporto ferroviario regionale, raccogliere le testimonianze dei cittadini e presentare le proposte alle Fs e alle istituzioni. È un quadro devastante quello registrato dal tour del camper dei rappresentanti del Dipartimento della Mobilità del sindacato, che hanno raccolto le segnalazioni e le lamentele dei pendolari siciliani.
La linea ferroviaria nel complesso è composta da 1.378 km, solo 178 a doppio binario, 800 linee sono elettrificate, 578 a diesel. Gli impianti ferroviari sono 161, 4 quelli per il traghettamento. Da gennaio 2012 a ottobre 2013 sono stati circa 6 mila i treni soppressi per un corrispettivo di circa 300.000 km/treno, di questi appena 60.000 km/treno sono stati sostituiti da bus (solo 1.500 treni), 4.500 i treni programmati e quindi finanziati, che non hanno circolato. In termini assoluti, con l’orario ufficiale in Sicilia circolano 407 treni al giorno su 1.378 Km di linea ferrata per una regione che è fra le più estese d’Italia con un perimetro di oltre 1.000 Km, risulta decisamente insufficiente. Analizzando nel dettaglio l’offerta commerciale di Trenitalia è facile capire che la metà del servizio offerto riguarda l’hinterland palermitano. I restanti 200 treni, che dovrebbero garantire i collegamenti nelle e tra le altre 8 province siciliane, sono risultati del tutto insufficienti, infatti su quasi tutte le tratte si sono riscontrati buchi anche di diverse ore tra un treno e l’altro.
Fenomeni ai quali si aggiunge l’abbandono di diverse linee ferroviarie, quali la Trapani-Alcamo via Milo e la Caltagirone-Gela, andato avanti negli anni contrariamente a quanto previsto dal “Contratto di Programma 2012-2014” siglato tra Rfi e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel dettaglio, nel dossier della Fit Cisl sulla condizione dei trasporti ferroviari nell'Isola, si notano gli enormi disagi provincia per provincia.

AGRIGENTO
Ad Agrigento, la linea Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni e a troppa distanza l'uno dall'altro, la Palermo-Agrigento 24 treni, ma viaggiano stracolmi di passeggeri, e ad aggravare la mancanza di un'offerta commerciale ci sono le soppressioni, spesso infatti ad essere cancellato per via della mancanza di materiale rotabile è il treno per il capoluogo siciliano delle 4,50 e questo comporta lo spostamento di tutto il flusso dei pendolari di quella fascia oraria al convoglio successivo delle 5,15. Ad essere soppresso spesso è anche l'ultimo treno quello delle 20,15 condizionando il ritorno a casa dei pendolari. Troppo pochi i 6 treni per l'Agrigento-Caltanissetta, una frequenza poco adeguata alle esigenze dei viaggiatori.

ENNA E CALTANISSETTA
Enna risulta essere la città scollegata dal resto della Sicilia, non partono treni, esiste solo il servizio bus. Caltanissetta è collegata con Palermo, Gela, Catania e Agrigento l'offerta commerciale risulta davvero insufficiente, i passeggeri di Enna e Caltanissetta dovrebbero poter raggiungere l'aeroporto più vicino, ovvero quello di Catania, invece le zone non sono collegate. Per la tratta Palermo Caltanissetta, l’offerta commerciale è di 19 treni; sono tutti treni fra Roccapalumba e Caltanissetta Xirbi e Caltanissetta Centrale, sarebbe necessario qualche treno di mattina per gli studenti da Vallelunga a Caltanissetta. La proposta è di potenziare l’offerta commerciale, in modo che si possa potenziare il collegamento Caltanissetta-Catania (21 treni) e di conseguenza rafforzare il collegamento Palermo–Catania.

CATANIA
A Catania dalle 9 alle 12.45 è il deserto, per quasi quattro ore non ci sono treni che circolano, unico denominatore in tutte le province, ed è cosi anche a Catania, è la mancanza di collegamenti, uno solo è quello diretto fra Palermo e Catania, gli altri costringono alle soste e i tempi di percorrenza sono troppo lunghi. La condizione dei collegamenti ferroviari tra Catania e il resto della Sicilia è ridotta ai minimi termini: il collegamento con Palermo viene servito con un solo treno pomeridiano diretto e uno a metà mattinata che effettua tre cambi corsa, per un totale di 4 ore e 36 minuti. La Fit continua a chiedere la realizzazione della fermata dell’aeroporto di Fontanarossa. Per la linea Messina Catania, l’offerta commerciale è di 44 treni, occorre un impegno aziendale affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta commerciale evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo delle corse sulla tratta Giarre-Catania. Per la Catania-Siracusa l’offerta commerciale è di 13 treni i cui materiali rotabili sono minuetti elettrici e 464 con vetture, i treni sono 4 da Messina a Siracusa, 3 corse su Bicocca e Fiumefreddo, 2 fra Siracusa e Augusta e infine 4 treni Catania-Siracusa, il tema centrale è sempre la costruzione della fermata dell’aeroporto Fontanarossa che permetterebbe il collegamento con le sette provincie.

MESSINA
A Messina, studenti pendolari in piedi sul treno che va da Sant’Agata di Militello al capoluogo peloritano, per mancanza di posti a sedere. Secondo il sindacato bisogna mettere a sistema tutto il nodo trasporti, da quello ferroviario alla navigazione, integrandolo con il servizio trasporti comunale e intercomunale. Ci vuole una regia unica, un progetto unico di mobilità integrata nell’area dello Stretto, ricordiamo che per i treni da Patti vi era l’accordo con la Regione per attestare i bus di linea a Patti e con il treno trasferire i clienti per e da Messina, mentre tutti gli altri collegamenti con la città di Messina necessita rispettare la composizione e modificare l’orario dei primi treni per consentire l’arrivo nei capoluoghi entro le 8.00. Occorre un impegno aziendale affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta commerciale evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo delle corse sulla tratta Metro Ferrovia.


PALERMO
Nel Palermitano treni sovraffollati nella stazione di Bagheria, dove necessita una diversa rimodulazione della composizione del materiale rotabile e maggiore attenzione alla pulizia dei mezzi, compresi i vetri. Cefalù è una meta sovraffollata di studenti, lavoratori, turisti, ma nonostante ciò manca una vera offerta commerciale che soddisfi la grande domanda di mobilità: fra un treno e l’altro infatti ci sono intervalli di più di 2 ore. Sempre a Cefalù i rappresentanti della Fit hanno registrato l’assenza del sottopassaggio per raggiungere il binario 2/3, cosa che costringe i passeggeri ad attraversare i binari. Mancano poi le sale d’attesa per i viaggiatori nelle stazioni di Altavilla, San Nicola L’Arena, Cerda, Campofelice di Roccella e Lascari, tutte mete molto richieste dai passeggeri e dove il decoro delle stazioni lascia molto a desiderare. La Palermo-Punta Raisi conta 62 treni ma sono scollegati con gli orari dei primi voli del mattino e l'ultimo treno dall’aeroporto parte alle 22 lasciando solo la disponibilità dei pullman per i passeggeri in arrivo con voli successivi.
Il servizio navetta nell’hinterland palermitano fino a Termini Imerese viene effettuato con 40 treni, l’estensione del servizio fino a Cefalù risulterebbe più corrispondente alle esigenze dei pendolari e dei turisti, considerato che risulta la località più frequentata anche nella bassa stagione.

RAGUSA
Ragusa è una città isola dentro l'Isola, è servita solo da 6 treni (le destinazioni sono Gela, Siracusa, Modica, Pozzallo, Vittoria e Caltanissetta), gli altri servizi sono garantiti dai bus, tra un treno e un altro passano anche 5 ore. Per Siracusa esiste un solo treno diretto alle 19, che ha un tempo di percorrenza di tre ore e mezzo, per il resto i pendolari devono utilizzare il bus. Gela si può raggiungere solo con i pullman, per Catania non esiste collegamento.



SIRACUSA
A Siracusa il treno è un vero e proprio miraggio, la stazione centrale è un deserto, 19 i treni regionali, 6 dei quali diretti a Messina e gli altri fra Catania e i paesi del circondario, una bassa frequenza dei servizi, tra un treno e l'altro passano anche due ore. Offerta inadeguata anche in termini di orari, l'ultimo convoglio per Messina parte alle 17,13. La città non è collegata con il capoluogo siciliano, e ad aggravare tutto anche l'inesistenza totale dei collegamenti la domenica e i festivi, giorni di interesse per i turisti della zona.
La Fit ribadisce che nella tratta Siracusa-Gela e in quella che attraversa la Val di Noto, i treni devono essere mantenuti e potenziati, inserendo nell’offerta commerciale i treni domenicali per il grande flusso turistico, verificando inoltre la possibilità di una tratta che possa collegare Comiso con il nuovo aeroporto.

TRAPANI
Nella zona del Trapanese, 28 i treni della linea Palermo-Trapani via Castelvetrano e nessun collegamento ferroviario via Milo considerata la chiusura temporanea (che va avanti ormai da otto mesi) della linea, attualmente sostituito da bus; da anni la Cisl sostiene che l'elettrificazione della tratta da Cinisi ad Alcamo Diramazione, potrebbe far diventare il collegamento un vero servizio navetta tra i vari comuni della zona. Da Trapani occorre anticipare il più possibile il primo treno limitandolo a Piraineto e garantendo la coincidenza con il treno 22730, in questo modo a Palermo si giungerebbe alle ore 8.27; per il secondo treno da Trapani occorre far rispettare la composizione cercando di recuperare tutti quei clienti persi a causa di un’offerta commerciale poco felice; nel pomeriggio occorre un’offerta commerciale tale da garantire con orari appropriati il rientro dei pendolari da Trapani e dalle scuole fino a Salemi. Per il rilancio della tratta necessita il collegamento con l’aeroporto di Birgi (un milione di viaggiatori nel 2012) consentendo il collegamento con punta Raisi e la riapertura della tratta via Milo.

IL QUADRO COMPLESSIVO
Nel complesso, guardando ai treni che circolano ogni giorno, 407 in tutto, molti che sulla carta dovrebbero collegare due capoluoghi come ad esempio Palermo e Messina, in realtà si attestavano in stazioni intermedie costringendo i viaggiatori a dover cambiare due o più treni per raggiungere la destinazione finale, con un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza che divengono non competitivi con qualsiasi altro mezzo di trasporto.
Analizzando nel dettaglio l’orario è facile intuire che molti di questi collegamenti coprono tratti brevissimi e così risultano quasi del tutto sfornite di collegamenti le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed Enna (provincia totalmente scollegata) con gli altri capoluoghi come Messina e Siracusa; Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto, gli altri collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più di quattro ore per collegare i due capoluoghi.
In tutto la linea Palermo-Messina comprende 94 treni di cui 40 coprono la relazione Palermo-Termini Imerese, solo 12 giungono a Messina, due giungono a S.Agata e 5 si fermano a Cefalù, i rimanenti servono la tratta Messina-S.Agata di Militello.
La linea Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni, la Palermo-Agrigento 24, la Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 13 la Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 44 la Messina-Catania.

La Sicilia oggi in cifre Dati aggiornati all’08/08/2013

LINEE FERROVIARIE IN ESERCIZIO 1.378 km
CLASSIFICAZIONE
Linee complementari 1.378 km
TIPOLOGIA
Linee a doppio binario 178 km
Linee a semplice binario 1.200 km
ALIMENTAZIONE
Linee elettrificate 800 km
- Linee a doppio binario 178 km
- Linee a semplice binario 622 km
Linee non elettrificate (diesel) 578 km
LUNGHEZZA COMPLESSIVA DEI BINARI 1.556 km
Linea convenzionale 1.556 km
IMPIANTI FERROVIARI
Stazioni con servizio viaggiatori 161
Impianti di traghettamento 4
LINEE ATTREZZATE CON TECNOLOGIE INNOVATIVE
SCC-AV, SCC e CTC, per il telecomando della circolazione 1.231 km
SCMT, per il controllo della marcia del treno 791 km
SSC, per il supporto alla guida 587 km