Visualizzazione post con etichetta viaggiatori. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta viaggiatori. Mostra tutti i post

sabato 16 ottobre 2010

Intervento sull'articolo "La Ferrovia Circumetnea modello organizzativo per il trasporto regionale"

Desideriamo intervenire con alcune nostre considerazioni prendendo spunto  dalle affermazioni del commissario governativo della Fce, Gaetano Tafuri, di ritorno dal convegno romano dell’Asstra di  giovedì 14 ottobre (vedi articolo pag. 35 quotidiano la Sicilia di venerdì 15 ottobre). Premesso che lo stesso, ha preso parte a diversi incontri romani sulle problematiche del trasporto ferroviario, chiediamo di conoscere se le varie problematiche portate avanti dal commissario Tafuri, riguardano ed interessano tutto il trasporto ferroviario regionale o solo quello della Fce? Al commissario governativo va fatto un plauso per i cospicui finanziamenti ottenuti per la metropolitana catanese e per l’ammodernamento della ferrovia circumetnea. Se da un lato va dato merito al buon lavoro svolto, dall’altro dobbiamo far rilevare che non è possibile sottolineare in tutte le occasioni, la solita tiritera dei tempi biblici delle 5 ore di percorrenza tra Catania e Palermo, così come ha affermato nell’occasione del convegno dell’Asstra. Sembra che il problema infrastrutturale della Sicilia sia solo la velocizzazione della tratta Catania-Palermo, che allo stato attuale viene percorsa giornalmente da alcuni treni in 3 ore circa; mentre, non vi è stata nessuna presa di posizione, da parte di tutta la classe politica regionale e nazionale, sulla scomparsa dei 1970 milioni di euro, tra l’altro interamente finanziati dal 2005, per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri ed inserito dal Governo Nazionale nel programma delle opere strategiche. Un altro dato che desideriamo far rilevare, tratto da un’inchiesta del Sole 24 ore, è quello del costo km/treno nei contratti di servizio per il trasporto ferroviario delle regioni. Nell’attuale contratto di servizio tra Ministero, Trenitalia e Fce, il km/treno operato in Sicilia da Trenitalia costa euro 9,77 e quello operato da Fce costa euro 21,05 ed è importante evidenziare anche il dato giornaliero dei viaggiatori: Trenitalia allo stato attuale trasporta giornalmente circa 50 mila utenti e la Fce ne trasporta circa 3 mila. Alla luce di questi dati ci sorprende la proposta avanzata alla Regione Sicilia, dal commissario della Fce Tafuri, del modello di autogestione delle ferrovie sulla scorta dei buoni risultati ottenuti dalla sua gestione nell’ambito della Ferrovia Circumetnea. Siamo certi che non è la strada giusta che porterà veri ed immediati benefici al trasporto pubblico siciliano, bensì secondo noi, occorre nell’immediato sottoscrivere il Contratto di Servizio per evitare gli attuali disagi e disservizi, in considerazione del fatto che dal 12 dicembre 2010 (data in cui entrerà in vigore il nuovo orario ferroviario di Trenitalia) tali disagi e/o disservizi, potranno invece essere più rilevanti e penalizzare in maggior misura il popolo siciliano dei pendolari e l’utenza in generale. L’unica soluzione, se non si vuole sottoscrivere il contratto di servizio con Trenitalia è quella di bandire urgentemente una gara pubblica per effettuare il trasporto ferroviario in Sicilia>>.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari

lunedì 24 agosto 2009

Treni in Sicilia, con l'innovazione arrivano i ritardi

Con l’innovazione arrivano i ritardi. La modernizzazione di alcuni tratti (il 12% a doppio binario su 1378 km.) delle ferrovie in Sicilia, avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un 20%, ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi, ad ogni cambio di orari si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza. Facendo, in questo caso, riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 50 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete di questi ultimi anni, non è stata minimamente migliorata la percorrenza di molti treni, addirittura è stata ulteriormente allungata. E’ possibile verificare questo continuo allungamento dei tempi di percorrenza, attraverso i raffronti con i vecchi orari ufficiali di Trenitalia, degli ultimi 10/15 anni. Abbiamo voluto effettuare una ricognizione sugli orari ufficiali di Trenitalia dal 1996 al 2009, prendendo in considerazione due treni regionali diretti, un regionale locale e il treno espresso Freccia del Sud, questi sono i risultati:
Tempi di percorrenza sulla relazione Messina-Catania-Siracusa km. 182 - Tipo del treno - relativi agli anni 1996 - 2006 - 2008 - 2009 -
Reg.le Diretto 3834 90 min. 100 min. 97 min. 117 min.Reg.le Diretto 3890 185 min. 180 min. 180 min.186 min.Reg.le Locale 12800 115 min. 110 min. 112 min.125 min.E "Freccia del Sud" 175 min. 165 min. 180 min.178 min.
I risultati sono alquanto evidenti ed in molti casi la situazione è anche più drammatica in quanto, a questi allungamenti si sommano i continui ritardi che molte delle volte, vista la troppa elasticità della traccia oraria, diventano anticipi azzerando così i ritardi. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 8/15 minuti per ogni ora di percorrenza. La tendenza agli allungamenti di percorrenza prosegue in realtà da anni, e c'è chi la attribuisce alla volontà di Trenitalia di minimizzare, in presenza di treni Intercity e/o Espressi spesso in ritardo, i rischi di penali per i ritardi da pagare ai viaggiatori. Allungamenti che si manifestano in tutta la loro drammaticità con i vari cambi di orario e fanno seguito a scelte strane e sconsiderate sul trasporto pubblico ferroviario siciliano, andando a penalizzare persino i treni diretti e, per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Si da molto spesso la precedenza, sulle spalle di centinaia di migliaia di pendolari, che costituiscono la stragrande maggioranza dei viaggiatori giornalieri, a treni Intercity, Espressi, e persino ai treni merci. Tutto ciò è inconcepibile e dimostra ancora una volta l'assoluta mancanza di attenzione, verso il mondo del pendolarismo, della dirigenza di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, di fare funzionare decentemente il servizio pubblico, compito cui le due aziende pubbliche hanno nei confronti dello Stato e dei cittadini-utenti. Per i pendolari siciliani viaggiare è sempre più un'odissea, sui treni ormai si bivacca visti i lunghi tempi di attesa nelle varie fermate (3/8 minuti di attesa), incroci calcolati senza un senso logico, coincidenze con altri treni non previste, comporti mancati e, guarda caso viene annunciata da Trenitalia, che la puntualità dei treni è in netto miglioramento, cioè che le cose vanno meglio. Per quanto riguarda il contratto di servizio, sarebbe ora di smetterla con questo rimpiattino di responsabilità tra la Regione, il Governo e le Ferrovie dello Stato, alla fine indipendentemente dai soldi destinati al servizio regionale, il trasporto viene effettuato sempre e solo da Trenitalia. Continueremo come sempre con ogni mezzo legale nella nostra battaglia per una mobilità sostenibile che veda uscire finalmente la Sicilia da questa gogna di arretratezza in cui la totale assenza di un’attenta programmazione politica regionale in materia di trasporti e di infrastrutture, l’ha relegata.
Giosuè MalapontiCoordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

domenica 19 luglio 2009

Roma - Palermo treno da incubo

Tratto da: La Sicilia di domenica 19 luglio 2009
Un gruppo di viaggiatori dell’Intercity 727 Roma-Palermo ha presentato un esposto al posto Polfer di Villa San Giovanni, lamentando le condizioni di disagio che sostengono di avere subito a
causa di un guasto al climatizzatore di alcune carrozze e dell’eccessiva durata del viaggio, protrattosi per venti ore. «Un guasto al climatizzatore di due carrozze – sostengono i viaggiatori nell’esposto – ha causato forti disagi per i viaggiatori. Dopo avere sollecitato il controllore, rimasto indifferente al problema, abbiamo preso l’iniziativa di segnalare telefonicamente il
problema alla Polfer. A Napoli il treno è rimasto fermo per tre ore in stazione. Alcuni viaggiatori
cardiopatici sono rimasti a Napoli, mentre altri passeggeri, vecchi e bambini, sono stati sistemati sulle carrozze in cui funzionava l’aria condizionata». «Arrivati mezz’ora dopo la mezzanotte a Villa San Giovanni – sostengono i viaggiatori – in stazione non c’era nessun addetto del servizio assistenza di Trenitalia. Siamo stati aiutatati dal posto Polfer di Villa San Giovanni. Partiti da Roma alle 11,29 del 17 luglio, siamo arrivati a Palermo alle 8 del 18 luglio. È stato un viaggio da terzo mondo».

giovedì 11 dicembre 2008

Alta Velocità, ma Sicilia sempre a binario unico

13 Dicembre 2008:
Alta Velocità, ma Sicilia sempre a binario unico
Il 13 Dicembre si inaugura la linea Alta Velocità Milano-Bologna. Ormai è noto che ben oltre il 90% dei viaggiatori usa il treno su piccole-medie distanze, cioè non si serve dell’alta velocità; per quel 10% che la userà si sono spese cifre enormi, per attrezzare le linee e comprare nuovi treni (oltre 50 miliardi di euro).
Affari per la gola di banche ed industriali che si avventano sulla torta ferroviaria per accaparrarsi fette migliori e guadagni, lasciando i debiti ai cittadini e ai lavoratori (come già fatto con Alitalia).
Per quel 90% di viaggiatori e pendolari, in Italia si è fatto ben poco per modernizzare e velocizzare le linee ferroviarie tradizionali, nulla in Sicilia, rimaste più o meno quelle di 30 anni fa.
Anzi, si è anche peggiorato con l’eliminazione dei binari per incroci e precedenze, disabilitazione di molte stazioni causando solo degrado, vetture e locomotive obsolete e insufficienti a garantire un servizio adeguato, binario unico. Ridotta manutenzione e scarsa pulizia completano il quadro.
I pendolari e i lavoratori delle ferrovie, questo stato di quasi abbandono e precarietà del trasporto ferroviario, fatto di continui ritardi, disservizi e soppressioni, lo vivono ogni giorno sulla propria pelle.

Sono stati spesi tanti soldi (pubblici) per poi sentir dire dall’amministratore delegato delle FS Mauro Moretti che le ferrovie faranno la concorrenza al trasporto aereo; nello stesso tempo si danno tanti soldi pubblici all’Alitalia per far concorrenza alle FS!
E dopo il danno anche la beffa: dal 14 dicembre, per far partire l’AV, si taglieranno in Italia servizi per i pendolari e si allungheranno i tempi di percorrenza (anche quest’anno, ma questa volta in maniera pulita e giustificata). Bel risultato !!! Bello soprattutto se si pensa al fatto che ci troviamo in Sicilia, dove l’alta velocità è un lontano miraggio. Più volte ho personalmente evidenziato presso la Direzione Trasporto Regionale di Palermo la necessità di rivedere gli orari ferroviari, anzi di ripristinarli ed allinearli a quelli vecchi di 10 o addirittura 20 anni fa, mi creda chi legge, migliori di quelli di oggi. L’ho fatto riportando l’esempio di 3 o 4 treni dai quali cominciare.
Indiscriminatamente, ogni anno vengono ritoccati gli orari dei treni, a turno tutti: si posticipano gli arrivi a destinazione al mattino (andata), e si anticipano le partenze alla sera (ritorno). Un danno per i pendolari, e per i lavoratori.
E in tutto questo movimento di minuti, in più o in meno, ci scappano quelli per l’allungamento di percorrenza, per giustificare i ritardi, sempre più frequenti, ed utili per rientrare negli standard dei livelli di qualità. Tutto così funziona. I conti tornano. La puntualità migliora. Bravi davvero i nostri dirigenti del Trasporto Regionale. Lo stesso Moretti, come fatto con se stesso, li definirebbe fenomeni.
Mentre si continua imperterriti a finanziare i progetti faraonici della TAV, si mascherano in tal modo aumenti dei biglietti ed abbonamenti, e si opera per eliminare altre migliaia di esperti ferrovieri, e lavoratori delle pulizie, imponendo infine un macchinista solo alla guida dei treni, alla faccia della sicurezza, della funzionalità e dell’efficienza del servizio!
Nonostante ciò, per fortuna, non mancano ad oggi capacità e impegno da parte del personale di Trenitalia. Per non riportare un esempio tanto lontano, venerdì 5 novembre, il treno 3890 proveniente da Siracusa è giunto puntuale alla stazione di Catania. Il capotreno alle 18,30 comunica tempestivamente a tutti i viaggiatori (tocca fare anche questo, visto che le stazioni non lo fanno) che a causa di un guasto a Catania Ognina, si partirà con qualche minuto di ritardo, e si scusa per il disagio. Si parte alle 18,45, ci fermiamo e ripartiamo dalle previste fermate con una rara perfezione temporale mantenendo pienamente il comfort, effettuiamo solo una breve sosta prima dell’ingresso a Fiumefreddo, e nemmeno alle 18,35 arriviamo a Santa Teresa di Riva, in ritardo sì, ma in soli 50 minuti di percorrenza record!
Fabrizio Gemelli
COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
e-mail info@comitatopendolari.it
sito internet www.comitatopendolari.it