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sabato 1 giugno 2013

“RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI” Vertenza Ferrovie Regionali

TirrenoSat - Video Tg ore 14.00 
http://www.youtube.com/watch?v=uzw6H_wyPs8

Oggi, Sabato 1 giugno 2013, si è tenuta la seconda mobilitazione nazionale del CIUFER, dopo quella del 16 Febbraio scorso. Il CIUFER sta organizzando forme di mobilitazione e di rivendicazioni più incisive, chiamando a raccolta associazioni, movimenti, comitati diffusi sul territorio, ferrovieri. Vogliamo saldare le istanze dei pendolari con quelle dei lavoratori delle ferrovie in una battaglia comune. La mobilitazione di oggi  consiste in una conferenza stampa proposta in simultanea in centinaia di città d’Italia., invitiamo i giornalisti a contribuire all’opera di sensibilizzazione di cittadini, famiglie, associazioni, per quella che riteniamo essere una battaglia di civiltà.
In direzione “ostinata e contraria” rispetto a quanto stabilito dal regolamento europeo 1370 del 2007, il servizio di trasporto ferroviario a scala regionale sta subendo, in tutta Italia, un degrado sistematico:
  •  il contratto di servizio non ancora sottoscritto tra la Regione Sicilia e Trenitalia;
  • tagli e soppressioni di corse treno sistematiche;
  • orari mal concepiti, non coordinati, spesso modificati senza preavviso;
  •  imposizione di coincidenze estremamente scomode;
  • carenza/assenza di annunci “tempestivi” relativi ai disservizi;
  • chiusura e degrado di centinaia di stazioni ferroviarie patrimonio della collettività;
  • eliminazione dei binari di precedenza e d’incrocio nelle stazioni impresenziate;
  • cancellazione, quasi totale, dei treni a lunga percorrenza fra la Sicilia e il Nord;
  • veicoli vecchi e soggetti a guasti frequenti, peggioramento continuo dei servizi in termini di offerta e qualità (pulizia, servizi agli utenti, sicurezza);
  •  carenza di manutenzione, con il crescente rischio di incidenti a causa della riduzione della pratica manutentiva e dello stress conseguente all’inasprimento delle condizioni di lavoro dei ferrovieri.
Tutto ciò è inaccettabile, come inaccettabile è la cultura aziendalista e neo-liberista nei confronti di quello che è e deve rimanere un servizio di pubblica utilità, un bene comune non svendibile, un diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione. Al sistema ferroviario nazionale viene imposta una trasformazione che si traduce in un generale squilibrio nel diritto alla mobilità dei cittadini; si è scelto di privilegiare progetti di grandi e costosissime opere (Legge Obiettivo, TAV etc…) che drenano ingenti risorse a scapito di servizi diffusi su tutto il territorio. Basti pensare che i viaggiatori che usano le Frecce sono appena 300 mila al giorno, contro i 3 milioni di pendolari che frequentano i treni regionali quotidianamente.
A dispetto di questi dati, si continua con politiche sistematiche e consapevoli volte a scoraggiare i viaggiatori dei treni regionali, mentre la domanda paradossalmente cresce, sia per la crisi economica del momento che per il caro carburanti.
Appare ingiusta e pericolosa perciò la politica di governo tesa all’abbandono delle ferrovie regionali. 
Viene perseguito l’interesse delle lobby dei costruttori e dei grandi gruppi finanziari, spesso ad opera di sedicenti manager di Stato, senza rispondere alla logica della pianificazione coerente dello sviluppo delle ferrovie che dovrebbe essere finalizzata alla corrispondenza fra domanda e offerta di trasporto, alla riduzione dei costi esterni per la collettività, al riequilibrio ferro/gomma, all’accessibilità territoriale diffusa, al raggiungimento di standard di servizio uguali in tutta Italia, a Sud come al Nord, nelle città come nelle aree periferiche, e paragonabili agli standard europei.

Sul sito web www.ciufer.it si trovano documenti importanti quali il manifesto del Comitato (Trasporti Equo-Sostenibili), la Vertenza nazionale per le Ferrovie Regionali, i primi documenti strutturati di Vertenza a scala regionale, il documento istitutivo del Tribunale dei Diritti del Viaggiatore, un’istanza da proporre alla Commissione Europea nei confronti del Governo italiano che viola il diritto internazionale, un’antologia di lettere emblematiche di viaggiatori del treno. 

sabato 16 febbraio 2013

RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI tenutasi sabato 16 febbraio alla stazione di Siracusa e in tutte le stazioni d’Italia

SIRACUSA – Il Comitato Pendolari Siciliani, con il coordinatore Giosuè Malaponti, si ritiene alquanto soddisfatto della prima iniziativa messa in campo dal C.I.U.FE.R. (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), un’associazione spontanea di cui fanno parte decine di Comitati di Pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale. All’iniziativa ha preso parte la sezione di Siracusa di Italia Nostra. Questa prima iniziativa di mobilitazione prevedeva a scala nazionale il presenziamento delle stazioni ferroviarie da parte dei pendolari, degli utenti e delle associazioni e dei singoli cittadini sensibili alla Vertenza. Si è trattato di una mobilitazione inedita per la simultaneità dell’evento in centinaia di stazioni d’Italia.
Non ci serve bloccare i treni, afferma Giosuè Malaponti coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, per questo ci sta pensando la classe politica con il loro silenzio ed il totale disinteresse alla problematica, oggi molto grave, viste le condizioni paventate da Trenitalia. Tornando sulla questione della “Vertenza Ferrovie Regionali” si allega il file diramato a livello nazionale.
Basta con i proclami e le svolte epocali, è ora che la politica regionale pensi veramente a produrre risultati concreti ed importanti, per fare uscire la Sicilia da questa gogna di arretratezza infrastrutturale in cui è stata rilegata da oltre 40 anni. 
Questi sono gli interrogativi ai quali desideriamo avere risposte:
Perché non è stato ancora attuato il Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità con i quattro Piani Attuativi (Aereo-Marittimo-Stradale-Ferroviario) approvati nel lontano 2004?
Perché la Regione Sicilia non ha mai realizzato uno studio intermodale per una mobilità sostenibile con più modi di trasporto?
Perché il Contratto di Servizio non è stato ancora presentato ai Comitati Pendolari e alle Associazioni dei Consumatori, a  differenza di quanto è avvenuto nelle altre regioni?
Perché non è stato ancora sottoscritto il Contratto di Servizio, visto già l’avvenuto passaggio delle competenze tra Stato e Regione Sicilia?
Perché l’assessore regionale ai trasporti Nino Strano non ha firmato il Contratto di Servizio il 7/09/2009 a Roma assieme a tutte le altre regioni d’Italia?
Perchè in tutti questi anni la Regione Sicilia non ha voluto, viste le nostre pressanti richieste, incontrare i Comitati dei Pendolari Siciliani, almeno, per capire quali fossero le esigenze primarie per soddisfare e realizzare un trasporto pubblico ferroviario efficiente ed efficace?
Perché la Regione Sicilia e gli assessori ai trasporti pro-tempre non sono intervenuti a tutela dei cittadini siciliani, viste le soppressioni di treni e i consistenti ritardi che Trenitalia opera a danno dei Siciliani giornalmente?
Non bastano i proclami, occorrono i fatti che i Siciliani non hanno ancora visto.
Alla luce delle nuove norme europee, entrate in vigore il 4 dicembre 2009, con il “Nuovo Regolamento dell'Unione Europea sulla tutela del Consumatore nei servizi di Trasporto Ferroviario”, che i Siciliani faranno valere per denunciare lo stato attuale in cui versa il  trasporto pubblico ferroviario siciliano, carente sia nella qualità che nelle infrastrutture.               
Occorre tutta l’attenzione del presidente Crocetta e di tutta la classe politica regionale a far sì che non siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale a piangerne le conseguenze. Quando invece, un’attenta politica ai fabbisogni del territorio “mobilità e infrastrutture”, dovrebbe garantire pari dignità e diritti ai suoi cittadini.                  
Cosa intende fare la Regione Sicilia in materia di trasporto pubblico ferroviario? E come pensa di arginare il problema dei tagli ai treni?
Chiediamo ancora una volta un incontro urgente al presidente Crocetta per rappresentare, con dati alla mano, le carenze del trasporto ferroviario siciliano, e per fare presente le nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio che dovrà essere firmato al più presto per garantire la mobilità ed un trasporto efficiente ed efficace ai siciliani e subito dopo pensiamo alle infrastrutture ferroviarie più urgenti e necessarie per l’Isola.

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 15 febbraio 2013

Vertenza Ferrovie Regionali "RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI"

Sabato 16 febbraio 2013 ore 10.00 - Stazione Centrale di Siracusa e in tutte le stazioni d’Italia
Il Comitato Pendolari Siciliani, con il coordinatore Giosuè Malaponti, prenderà parte alla stazione centrale di Siracusa, all’iniziativa promossa dal CIUFER (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), un’associazione spontanea di cui fanno parte decine di Comitati di Pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale. All’iniziativa nazionale del CIUFER, hanno aderito Italia Nostra sezione di Siracusa, Legambiente e ALBA (Alleanza per il Lavoro, i beni comuni e l’Ambiente).
Ci si incontrerà presso la stazione di Siracusa per discutere, per proporre, per organizzare nuove iniziative coordinate, per sensibilizzare, per attivare azioni utili a ridare slancio e dignità al trasporto ferroviario regionale.
La prima iniziativa di mobilitazione a scala nazionale prevede il presenziamento delle stazioni ferroviarie da parte dei sindaci, delle associazioni e dei singoli cittadini sensibili alla Vertenza, Si tratta di una mobilitazione inedita per la simultaneità dell’evento in centinaia di stazioni d’Italia.
Non bloccheremo i treni, al contrario invitiamo tutti a viaggiare su un treno regionale in giornata anche per un breve tragitto, in modo da riempire tutti i treni e le stazioni.
Dibattiti, letture di poesie e brani di letteratura, distribuzione di volantini, discussioni sui temi della Vertenza avranno luogo in tutte le stazioni. Chiederemo ai politici candidati di firmare la nostra vertenza, dicendo loro che vigileremo sui loro comportamenti in sede di governo.
Più numerosi saremo, maggiori saranno l’effetto mediatico e il sostegno alla vertenza.
I documenti di riferimento sono disponibili sul sito web: www.classactionromanettuno.org/.

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani