Si è svolta 1l 18 giugno nella sede del Dipartimento Trasporti una riunione, presieduta dal Dirigente Generale
Avv. Giovanni Lo Bue, con i vertici di RFI e Trenitalia per mettere a punto e condividere la nuova offerta di servizi ferroviari regionali previsti a breve e medio periodo.
Alla riunione hanno preso parte, assieme ai responsabili di settore del Dipartimento,
Dott. Ignazio Coniglio e
Dott. Antonio Grasso, l'
Ing. Pasquale Ventrella e l'
Ing. Alessandro Andrei (RFI - Direzione Centrale Movimento), l'
Ing. Maurizio Mancarella (RFI - Direzione Commerciale Centrale), il
Dott. Stefano Carollo (Responsabile Trenitalia Sicilia) ed il
Dott. Fabio Lo Sciuto (Trenitalia - Direzione Sicilia). Dopo una articolata discussione i partecipanti
hanno approvato un primo
progetto che riguarda le linee fondamentali che caratterizzeranno la
prossima offerta di RFI e Trenitalia. L'offerta, basata su una nuova concezione capace di essere facilmente individuata dagli utenti in modo da raccoglierne il consenso, si può dividere in tre periodi per quanto riguarda la realizzazione.
L'offerta approvata è stata presentata alla stampa martedì 14 luglio 2009.
Questo è quanto emerso sulla stampa dell'
approvazione di tale offerta, tutto il resto è
top secret.
Dal resoconto appreso dai
giornali, dobbiamo trarre alcuni importanti
elementi di riflessione:
- E’ necessario che la
Regione inviti a partecipare tutti i
soggetti interessati ed a coordinare il dialogo tra tutti i diversi soggetti, ivi compresi i
Pendolari, che sono i veri
destinatari del servizio, ascoltando le loro
istanze e proposte;
- Il
Contratto di servizio non può prescindere dalla richiesta di precise garanzie circa l’
adeguatezza del servizio fornito. Le
penali in caso di inadempienza devono essere tali da scoraggiare qualunque furbesco eccessivo ribasso in fase di offerta, attuato al solo scopo di chiudere il contratto;
- La
chiusura del Contratto di servizio non può avvenire a qualunque
prezzo: servono
garanzie precise e noi chiediamo che una parte del corrispettivo (tra il 10 e il 20%) sia legato ai
risultati raggiunti in termini di diminuzione di tempi di percorrenza, puntualità, pulizia, numero effettivo di
passeggeri trasportati,
soddisfazione utenza,
comfort, informazioni tempestive all'utenza, area particolarmente critica di Rete Ferroviaria Italiana, e di prevedere un miglioramento generale, con un'attenzione
particolare per i pendolari, che sono utenti sistematici dei
treni, in base a precisi parametri quantificabili e misurabili.
Questo è un passaggio, che riteniamo di fondamentale importanza, poiché se Trenitalia afferma di essere un'impresa competitiva, lo dimostri dunque nei fatti, impegnandosi davvero a migliorare il servizio da subito;
- La
Carta dei Servizi può essere lo
strumento per quantificare i
parametri premianti, per questo è importante poter collaborare attivamente con il dipartimento trasporti della regione secondo quanto già prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07.
La recente conversione in legge del Decreto Legge n. 5 del 10 febbraio 2009, pubblicato nella G.U. n. 34 dell'11 febbraio 2009, contiene un passaggio molto preoccupante, ossia:
“Al fine di
garantire l'efficace pianificazione del servizio, degli investimenti e del personale, i contratti di servizio relativi all'esercizio dei servizi di trasporto pubblico ferroviario comunque affidati hanno durata minima non inferiore a
sei anni rinnovabili per altri sei, nei limiti degli stanziamenti di bilancio allo scopo finalizzati”. Con questo, qualsiasi ipotesi di liberalizzazione del
trasporto regionale è rinviata al 2021.
La domanda però è sempre la stessa:
Trenitalia fa servizio pubblico o fa
business?
La nostra preferenza la conoscete… noi siamo dell’idea che a questa domanda più che l'A.D. Di Trenitalia Moretti, deve rispondere la
politica… in fondo non è Moretti che fa i Decreti Legge e le Leggi.
Ecco perché chiediamo
garanzie prestazionali e
assicurazioni circa il concreto miglioramento del
servizio. Solo se verranno imposti
parametri numerici e misurabili e la Regione avrà modo di esercitare un
potere di controllo, subordinando al raggiungimento dei risultati i pagamenti del corrispettivo, si potrà sperare in un concreto miglioramento del
servizio.
Viceversa, al danno anche la
beffa per i
pendolari e i
Siciliani.
Concludiamo, sperando che la
partita si gioca sul Contratto di Servizio e sulle
condizioni che la
Regione riuscirà a ottenere in termini di quantificazione dei
risultati raggiunti.
Noi saremo
vigili sull’andamento della vicenda, e non mancheremo di dare il nostro
contributo, come sempre abbiamo fatto con la direzione regionale di Trenitalia, e
confidiamo sull’aiuto di tutti in questa
delicatissima partita, dove si gioca buona parte del
futuro del
trasporto pubblico ferroviario della nostra Regione, che non è e non sarà “
una svolta epocale”, ma quanto la
Sicilia ed i
Siciliani si aspettano e meritano da anni.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - OMITATO PENDOLARI SICILIANI
http://www.comitatopendolari.it/