Scannella: «E' urgente un tavolo di trattative con il presidente della Regione
Crocetta»
"La grave crisi del trasporto pubblico locale in Sicilia, è l'effetto
scellerato di sottrazione di investimenti finanziari dal governo nazionale, che
hanno provocato conseguenze devastanti sul trasporto, con tagli forsennati di
chilometri penalizzando il diritto alla mobilità con effetti di disagio all'utenza
per raggiungere il posto di lavoro".
È il grido d'allarme, lanciato congiuntamente a Modica - durante una
partecipatissima riunione con i dipendenti dell'Ast -, dal segretario regionale
dell'Ugl, Giuseppe Scannella e da quello provinciale, Michele Calabrese.
"È necessario ed urgente attuare un tavolo di trattative con il presidente
della Regione, Rosario Crocetta e con l'assessore regionale ai Trasporti,
Antonino Bartolotta, teso ad affrontare radicalmente tutto ciò che riguarda la
programmazione ed il riordino dei servizi - dichiarano -, con interventi di
razionalizzazione e di regolazione che consentirebbero una progressiva
liberalizzazione per il rilancio del trasporto".
La disamina fatta dai rappresentanti sindacali è totale ed abbraccia le diverse
problematiche vissute. "I collegamenti viari e ferroviari hanno subito una
controtendenza allo sviluppo, con ricadute pesanti sull'organizzazione e con un
mancato ammodernamento e riforme! nel settore.
A
pagarne le spese maggiormente è stata la nostra Regione, sprovvista di quel
famigerato Piano del trasporto pubblico regionale, che diverrebbe la punta di
diamante per un decollo decoroso e degno della Sicilia. Qui il trasporto
dovrebbe rappresentare il volano per la nostra economia - commentano -, invece
in netta contro tendenza a quanto già detto, si è intervenuti a tagli di
finanziamenti operati per effetto di scarse risorse".
Ed ecco che i risultati sono drammatici. "Da tutto questo si evince che
intervenendo sulle anomalie a cui ancora oggi stiamo assistendo, del
mantenimento di doppie e triple corse simultanee per la stessa destinazione su
tutto il territorio regionale, si potrebbero ottenere sostanziali risultati
economici con i quali con un piano di programmazione coerente, si potrebbe
realizzare un irrobustimento del trasporto su gomma e sopperire anche alle
tratte ferroviarie soppresse. Bisogna intervenire con tempestività, altrimenti
si rischia di entrare in un prossimo futuro dentro un vortice di assoluta
incertezza nel garantire sia le aziende pubbliche, sia quelle private. La
mobilità riguarda circa cinquecentomila utenti e diecimila lavoratori che,
quotidianamente, si trovano a lottare con mezzi obsoleti che comportano
continui guasti e ritardi".
Paolo Borrometi - La Sicilia - Venerdì 15 Novembre
2013 Ragusa Pagina 30