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venerdì 3 febbraio 2023

Alì Terme e Scaletta Zanclea dal 06 al 25/02/2023 fermeranno tutti i treni del trasporto ferroviario regionale.

Continuano i disagi sulla Statale 114 tra gli abitati di Alì Terme e Scaletta Zanclea, per i continui smottamenti del costone di Capo Alì.
Vista l’ordinanza n. 9/23 dell’Anas che sancisce la necessità di intervenire alla messa in sicurezza della parete rocciosa e che è opportuno la chiusura della Statale 114 per consentire di realizzare i lavori di ripristino.
Restano incerti i tempi per la riapertura della statale che porteranno ancora una volta gravi ripercussioni sui due centri abitati, non avendo strade alternative per raggiungere Messina o le città del litorale messinese, con tutti i disagi che ne conseguono.
Un’alternativa che può alleviare i disagi è quella di dare le fermate ai treni che non effettuano le fermate di Scaletta Zanclea ed Alì Terme. Alcuni treni regionali della linea Messina-Catania-Siracusa che non effettuavano le due fermate e per l’esattezza 12 treni effettueranno le fermate alle stazioni di Scaletta Zanclea ed Alì Terme da lunedì 6 febbraio a sabato 25 febbraio 2023.

sabato 31 ottobre 2015

Disservizi Stazione di Barcellona-Castroreale

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato attività di monitoraggio dei servizi forniti nella Stazione  in oggetto da parte di RFI e Trenitalia, riscontrando le seguenti criticità;
- la prima pensilina fronte al binario 1° risulta essere del tutto al buio, ( si allegano foto) non va meglio nemmeno al binario uno e due nei quali l’illuminazione risulta essere carente o del tutto assente, per non parlare del parcheggio antistante la stazione al buio assoluto.
Le nostre segnalazioni/suggerimenti vengono evidenziate  ai dipartimenti di competenza al fine di un tempestivo intervento, auspicando che i servizi erogati, siano e continuino ad essere  in linea, in termini di qualità confort e sicurezza degli ambienti in stazione , come previsto dalle linee guida della carta dei servizi
RFI spa per la regione Siciliana
Sig. Sindaco di Barcellona
Trenitalia spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Torrenova, 30.10.2015

Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 15 giugno 2015

Abbonamenti e biglietti ferroviari “con escluso servizio di traghettamento”

Messina. Abbonamenti e biglietti ferroviari “con stranezze” per l'attraversamento dello Stretto di Messina
In rappresentanza dei tanti pendolari Siciliani e Calabresi, mi pregio segnalarvi quanto avviene da qualche anno, con il ben servito di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, per chi vive sulle sponde dello Stretto di Messina e che per motivi di lavoro deve spostarsi dalla Sicilia verso la Calabria e viceversa. 
I pendolari dello Stretto sono costretti a pagare due volte le spese di traghettamento, la prima volta acquistando un biglietto o un abbonamento dove si evince a chiare lettere "escluso il servizio di traghettamento" ma nel conteggio dei km/treno vengono inclusi anche i km/mare del traghettamento. 
Abbiamo sollevato il problema alle Istituzioni e con le con le due società di trasporto, Trenitalia e RFI ma senza ottenere alcun chiarimento o risposta. Riteniamo tutto ciò un abuso perpetrato a danno dei cittadini dello Stretto ma, anche nei confronti di tutti gli altri utenti che si trovano a transitare sullo Stretto di Messina per altri motivi.
Questo è l’esempio di ciò che accade:
I km/treno previsti nell’abbonamento da Rometta M. a Scilla sono 39 km, da Rometta M. a Messina sono 20 km se il treno parte da Palermo. mentre invece sono 21 i Km sino a Rometta M se il treno parte da Messina, questa è la prima stranezza.
Da Villa S. Giovanni a Scilla i km/treno sono 9.
L’attraversamento dello Stretto in andata e ritorno sono 9 Km o 10 Km in riferimento alla provenienza del treno (sempre la stranezza di prima).
Nell’abbonamento quindi è previsto anche il costo del traghettamento, altrimenti l’abbonamento doveva essere di 29 o 30 km prevedendo l’esclusione del traghettamento e non di 39 km.
Tutto ciò ci sembra strano e assurdo e quindi in merito a queste evidenti stranezze chiediamo spiegazioni e chiarimenti da parte degli interessati: Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia Spa.


Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani -  Ciufer

domenica 14 giugno 2015

Cancellazione corse notturne PA601 e PA602 sulla Messina-Catania A/R dal 14 giugno 2015

Messina. In merito alla cancellazione, a partire dal cambio orario del 14 giugno 2015, delle due corse notturne (servizio ferroviario) dei Bus PA601 con partenza da Messina alle ore 00.30 (effettua 8 fermate sino a Catania) e PA 602 con partenza da Catania alle 02.40 (effettua 8 fermate sino a Messina), lo scrivente Comitato fa presente che questa cancellazione è stata motivata da parte del gestore del servizio “ Dtr Trenitalia Sicilia” al gabinetto dell’assessore regionale ai trasporti Pizzo, per la scarsa frequentazione e per la sola presenza di alcune donne che fanno il più antico mestiere del mondo. Cancellazione ingiusta e senza alcun senso perché, tra l’altro, si toglie un servizio di trasporto utile ai lavoratori della fascia ionica che smontano nella tarda serata o che devono prendere servizio nella primissima mattinata, tra l’altro ad inizio mese di giugno avevano acquistato un abbonamento mensile che non potranno più utilizzare perche se avranno il treno per andare a Messina o Catania, durante l’arco del giorno, non avranno più il bus di ritorno per fare rientro a Catania o Messina. Si fa presente che se non verrà ripristinato il servizio si chiederà l’eventuale rimborso dei rimanenti giorni di giugno non utilizzati.
Con la presente nota desideriamo, inoltre, fare presente che tale servizio viene espletato da un mini-bus (si allega foto) da 21 posti e che viene frequentato da lavoratori che smontano dal servizio notturno da Messina e/o da lavoratori che da Catania devono prendere servizio nella primissima mattinata a Messina. Un servizio indispensabile e di pubblica utilità vista la frequenza media di 12/15 persone abbonate e, quindi, in buona parte da viaggiatori non occasionali. E’ anche successo che martedì 9 giugno l’autista del Bus PA602 che parte da Catania alle 02.40 non ha potuto far salire a bordo, alla stazione di Taormina-Giardini, due passeggeri perché i 21 posti erano tutti occupati. 
Nel ritenere che tale cancellazione procurerebbe un ulteriore disagio e rischio nei confronti dell’utenza che lavora a Messina e che smonta dai vari servizi notturni o per altri lavoratori che da Catania dovranno arrivare sino a Messina per prendere servizio nelle prime ore del mattino, alla luce di questo, il Comitato Pendolari Siciliani chiede l’immediata revoca della cancellazione ed il ripristino delle due corse Bus PA601 e PA602.
All’Assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Dott. Giovanni Pizzo
Al Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dott. Fulvio Bellomo
Al Dirigente IV Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Diego Greco
Al Direttore di Trenitalia Sicilia Ing. Maurizio Mancarella
Fiumefreddo di Sicilia, 12 giugno 2015
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 7 giugno 2015

Circolazione Regionale veloce 3832 Palermo-Messina

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari SICILIANI in questo caso riguarda la circolazione del treno Rv 3832
Nonostante le ripetute segnalazioni formulate verbalmente e per iscritto, la circolazione del treno regionale veloce in oggetto  indicato  presenta  da  oltre un anno  incessanti  criticità  nella tratta Tusa- Patti.
Invero si lamenta  che il treno Rv3832  -sebbene classificato “veloce”-  viene costantemente pregiudicato senza alcun  valido motivo rispetto ai  treni  Rv3833- R12755- ICN1957 che  - di contro-  non  dovrebbero  essere preferiti al primo  nella circolazione in quanto :
-semplici regionali ( Rv3833- R12755) ;
-ai sensi dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
-qualora viaggino in ritardo ( Rv3833-R12755- ICN1957) .
Nello specifico le  comprensibili ed oggettive  ragioni  sottese a siffatto reclamo :
1) la  decisione di  posticipare la partenza del  treno veloce in questione  dalla stazione di Cefalu’ in attesa del treno regionale n. 3833 non ha sortito alcun beneficio al  primo,  la cui circolazione  viene inoltre  pregiudicata a seguito dei continui ritardi del treno 3833 ;   
2) ugualmente  non ha  sortito alcun vantaggio  la decisione ( in controtendenza rispetto ad un recente passato )  di  fissare l’incrocio con il treno  regionale 12755 alla stazione di Tusa piuttosto presso quella di S. Stefano di Camastra sia  avuto riguardo al treno Rv3832 che è costretto ad  “ attendere”  a Tusa  l’altro treno in ritardo, sia nei riguardi degli utenti del mezzo R12755 che si sono visti anticipare la partenza  in direzione Palermo sebbene  sia rimasta inalterata la successiva attesa  di 10-15 minuti alla stazione di Cefalu’;  
3) ugualmente non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832,  qualora in ritardo  di  pochi minuti per cause allo stesso non imputabili,  venga “bloccato” per quasi dieci minuti alla stazione di S. Agata Militello in attesa dell’IC notte 1957 in
violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
4) ugualmente  non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832, qualora  in perfetto orario, venga  “bloccato “ alla stazione di Zappulla in attesa del treno ICN1957 in violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
5)il modus operandi lamentato ai  precedenti punti nn. 3 e 4 appare  oltremodo  censurabile anche per l’ulteriore motivo che non appare giustificabile attribuire precedenza ad un treno- quale l’IC notte 1957-  che  ha  una sosta tecnica di quasi trenta minuti  dopo la stazione di Cefalu’.
6) ugualmente non si comprende perché il treno Rv3832 deve attendere alla stazione di Capo d’Orlando il treno regionale Rv3835, pregiudicando ancora il proprio iter .
7)ugualmente non si comprende perché, a differenza di un recente passato, è stato eliminato l’incrocio alla stazione di Brolo tra i treni Rv3832 e Rv3835.
A parte i lamentati ritardi, si coglie l’occasione per suggerire che il treno in questione necessita  :
-di  maggiore pulizia,
-di un  più efficace servizio di aria condizionata,al fine di evitare che vi siano solamente  zone “caldissime” ovvero  “freddissime”, senza una misura intermedia;
-di un materiale  “ a doppio minuetto” ovvero  di una  composizione “classica o meglio materiale tradizionale” nei giorni  di lunedì- giovedì e venerdì in quanto  gli utenti  non trovano posti a sedere.
Si confida in un immediato riscontro ed intervento.
Cogliamo l’occasione per ricordare la Ns richiesta di messa in esercizio della Stazione di Terme Vigliatore, la quale  ricadente nella linea a doppio binario, in partnership col comune di Terme Vigliatore datate (5.10.13- 16.10.13-17.05.15-21.05.15)
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana
Torrenova,Messina 01.06.2015                                                 
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer     

mercoledì 27 maggio 2015

Circolazione treni 12763 (Messina c.le - S.Agata M.) e 3831 (Messina c.le - Palermo c.le) e Biglietterie Self-Service Stazione di Barcellona-Castroreale

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari Siciliani in questo caso riguarda la circolazione dei treni in oggetto, con riferimento alla tratta ferroviaria Patti S.Agata Militello con verifica in data campione 22.05.15;
I clienti/pendolari del servizio ferroviario, sono abituati durante il tragitto ad ascoltare ed attenersi scrupolosamente ad una serie di messaggi sonori, spesso ripetuti più volte e ad alto volume, quali ad esempio:
-munirsi di valido biglietto di viaggio e vidimare lo stesso pena l’irrogazione di salatissime sanzioni;
-prestare la massima attenzione nel salire e scendere dal treno;
-rivolgersi al capotreno nella qualità “pubblico ufficiale” con le conseguenze penali che potrebbero derivare da eventuali comportamenti oltraggiosi e/o manifestazioni   di resistenza.
Peccato, tuttavia che non sempre le comunicazioni sonore funzionino a dovere, specialmente quando potrebbero concorrere ad “offrire informazioni puntuali e garantire valide soluzioni alternative di viaggio in caso di disservizi” nel rispetto quindi di uno degli impegni contenuti nella Carta dei Servizi offerta dalla Direzione regionale di Trenitalia.
E’ il caso di quanto verificatosi il 22 maggio 2015, e che purtroppo non costituisce un evento occasionale.
I termini della questione:
-i treni R 12763 Messina c.le - S. Agata Militello e Rv3831 Messina c.le - Palermo c.le   giungono quasi contemporaneamente alla stazione di Patti San Piero Patti, il primo sul terzo binario mentre il secondo sul primo;
-entrambi i semafori sono rossi;
-nessun annuncio sonoro informa i clienti/pendolari su quale dei due treni partirà per primo;
-nessuna informazione da parte del personale di bordo.
Considerato che, in passato, nel verificarsi di una siffatta situazione, RFI circolazione, ha dato precedenza al treno R 12763, i clienti/pendolari del treno Rv3831 diretti a Capo d’Orlando e S. Agata Militello abbandonano il citato mezzo di locomozione in favore del R12763, così come si comportano numerosi altri utenti già in attesa alla stazione di Patti.
Il tutto senza dimenticare che il primo ed il terzo binario sono raggiungibili sono tramite un sottopassaggio previa salita e discesa di numerosi gradini.
A seguire:
-ancora entrambi i semafori sono rossi,
-i passeggeri in questione riescono a stento a sedersi sul treno R12763, che, improvvisamente, si trasforma in verde il semaforo dell’altro treno Rv3831, il quale   prosegue la sua corsa con priorità in assenza di idonea informazione sonora.
Conseguentemente:
-i numerosi utenti che hanno preferito, senza alcuna colpa, utilizzare il treno R 12763 sono giunti a destinazione con un eccessivo intollerabile ritardo, pari a 34’ minuti a S. Agata Militello (ore 15.40 al posto delle 15.06).   
Quanto sopra premesso, si invita vivamente la Direzione regionale di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana per la Siciliana a porre in essere immediatamente tutti gli accorgimenti finalizzati ad evitare e/o prevenire siffatti inconvenienti.
Self-Service Stazione di Barcellona-Castroreale
Con la presente nota si vuole segnalare che da diverso tempo all’ interno della stazione in oggetto vi sono presenti due emettitrici self-service dalle quali è impossibile accedere al sistema di emissione di titolo di viaggio causa “Problemi Tecnici in una e nella seconda pagamenti e servizi non disponibili”
Numerose sono le lamentele pervenute al nostro Comitato Pendolari SICILIANI da parte degli utenti, in quanto sono impossibilitati ad utilizzarla.
Tale nota ha lo scopo di voler sollecitare Trenitalia divisione Commerciale ad un immediato intervento, al fine di potere utilizzare l’emettitrice self-service in tutte le modalità di pagamento.
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana                                                 
Torrenova,Messina 24.05.2015
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina - Comitato Pendolari Siciliani CIUFER                                                                                       

lunedì 18 maggio 2015

Una interrogazione al ministro delle infrastrutture sui numerosi incarichi del presidente di Rete Ferroviaria Italiana

Roma. Non sono fin troppi e in potenziale conflitto fra loro gli impegnativi incarichi ricoperti dal professore Dario Lo Bosco? Lo Bosco, che in passato è stato pure presidente dell'autorità portuale di Messina, infatti, oggi è, contemporaneamente...

venerdì 15 maggio 2015

Trasporti siciliani nel baratro. Palermo e Catania non sono state mai così lontane…a rischio i treni per il Nord

Trasporti siciliani. Palermo e Catania non sono state mai così lontane dopo il cedimento del viadotto Himera sulla A19, i 200 km circa raggiungibili in soli due ore in macchina sono solo un lontano ricordo, resta una Sicilia spezzata in due e tempi di percorrenza infiniti. Il Treno Minuetto che collega le due città ha avuto la meglio per i  tempi di percorrenza inferiori rispetto agli autobus  che per adeguarsi hanno dovuto abbassare il costo del biglietto del 30% e non c’è traccia dei collegamenti aerei menzionati all’inizio dal sindaco Bianco e dal presidente Crocetta,  il trasporto ferroviario però rischia di subire l’ennesimo smacco.
La realtà è che se il ministro Delrio non bandisce la gara per la lunga percorrenza, la Sicilia dal primo gennaio 2016 sarà senza alcun treno che va a Roma o a Milano. A dichiararlo Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliano.
“A niente sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il movimento “#Ilferribottnonsitocca” davanti alla Chinnici, vice presidente della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a molto - dichiara Malponti - La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna. Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni. Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di tutta Italia con una livrea che si chiama Dtr “. Secondo Giosuè Malaponti le responsabilità maggiori sarebbero di Orlando il presidente Anci in Sicilia , lui dovrebbe rappresentare tutti i Comuni...continua a leggere

mercoledì 13 maggio 2015

Trasporti Sicilia. A rischio i treni per il Nord, e totale silenzio sul Contratto di Servizio.

A rischio i treni per il Nord..Questo però al sindaco Bianco, al sindaco Orlando e forse meno ad Accorinti, che è l’unico che ha mostrato attenzione per il marasma che abbiamo creato a febbraio per il paventato taglio dei treni diurni, non sembra interessare.
Nessuno ha preso carta e penna. La causa scatenante: aver saputo che da giugno (mese del cambio orari di TrenItalia) in Sicilia facevano scendere le persone a piedi con i bagagli, salire sul traghetto, riscendere a Villa, fare un bel tratto a piedi per poi risalire finalmente sul treno che li avrebbe portati a destinazione. Gli unici treni in cui questo non accadeva erano i due notturni.
«A niente sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il movimento “Il ferriboat non si tocca” davanti alla Chinnici, vice presidente della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a molto. La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna. Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni. Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di tutta Italia con una livrea che si chiama “Jazz”.
«La cosa grave è che stanno sottovalutando i collegamenti a lunga percorrenza. Soprano, ad di TrenItalia, mi conferma … continua a leggere...

mercoledì 6 maggio 2015

Comitato Pendolari Siciliani: monitorati i 14 treni veloci che da lunedì 4 maggio collegano Catania e Palermo

Nel complessivo due treni regionali veloci sono arrivati in anticipo (6 minuti); sette regionali veloci sono arrivati entro i 5 minuti di ritardo che stranamente non viene considerato tale (19 minuti); i rimanenti cinque regionali veloci sono arrivati oltre i 10 minuti di ritardo (124 minuti).
Si rende necessario riformulare l’orario di partenza da Catania del regionale veloce 3801 almeno alle 4.45/4.50 e prevederne l’arrivo a Palermo almeno per le ore 7.30/7.45 per dare la possibilità ai molti pendolari di poter arrivare in tempo nei propri luoghi di lavoro.
Con l’offerta dei treni regionali veloci è stato cancellato il treno regionale 8694 delle ore 4.42 da Caltanissetta C.le che con la coincidenza a Roccapalumba-Alia con il treno regionale 3882 proveniente da Agrigento arrivava a Palermo alle 7.00.
Tra l’altro con la rimodulazione del regionale 8696 da Caltanissetta C.le delle ore 5.07sono state  abolite le fermate di Villalba e Valledolmo creando un duplice disagio ai pendolari della provincia nissena:- il primo quello di non avere più un treno che arrivi a Palermo entro le sette del mattino; - il secondo, oltre alla soppressione delle fermate di Villalba e Valledolmo il treno arriva a Palermo alle 7.25.  
Siamo sicuri che è stata una svista nell’elaborazione della nuova offerta dei regionali veloci e che prima possibile Regione e Trenitalia interverranno a ripristinare tale grave disservizio.

La Sicilia è ancora l'isola dello sviluppo negato

Ferrovie ferme alla monorotaia, crolli stradali, malversazione pubblica.
Per spiegare meglio lo squilibrio con cui la Sicilia organizza i trasporti e pianifica la mobilità, basti ricordare che in dieci anni la Regione ha speso in infrastrutture ferroviarie solo 1 euro e 50 centesimi per ciascun abitante, 100 milioni in sei anni per le strade provinciali, ma ha devoluto 150 milioni di euro, solo nel 2014, per foraggiare il trasporto su gomma. Due soltanto sono i treni diretti…continua a leggere 

martedì 5 maggio 2015

Treni veloci le sette coppie in circolazione sulla Catania-Palermo

Sono partiti ieri 4 maggio i quattordici treni regionali veloci che collegano le due città capoluogo Catania-Palermo.
La programmazione di Trenitalia prevedeva l’entrata in esercizio di questi treni a fine 2015 con il cambio orario e come offerta commerciale facente del nuovo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano, di cui ancora non si conoscono i contenuti, ritenuti da noi più importanti dell’offerta treni che si metterà in circolazione sulle tratte ferroviarie.
Grazie all’intervento prodigioso di “Madre Natura” che ci ha dato una mano nel far vedere, a chi di dovere, le arretratezze e i fabbisogni infrastrutturali e di far sentire, sempre a chi di dovere, quanto veniva richiesto, da anni a gran voce, da tutti i siciliani sul fabbisogno di una mobilità eco-sostenibile.
Abbiamo voluto monitorare questo primo giro di boa dei treni regionali veloci e, questi sono i risultati:
-        Treno regionale veloce 3800 minuti di ritardo 4
-        Treno regionale veloce 3801 minuti di ritardo 3
-        Treno regionale veloce 3802 minuti di ritardo 13
-        Treno regionale veloce 3803 minuti di ritardo 3
-        Treno regionale veloce 3804 minuti di ritardo 1
-        Treno regionale veloce 3805 minuti di ritardo 2
-        Treno regionale veloce 3806 minuti di ritardo 17
-        Treno regionale veloce 3807 minuti di ritardo 1
-        Treno regionale veloce 3808 minuti di ritardo 5
-        Treno regionale veloce 3809 minuti di ritardo 41
-        Treno regionale veloce 3810 minuti di ritardo 39
-        Treno regionale veloce 3811 minuti di ritardo 14
-        Treno regionale veloce 3812 minuti di anticipo 4
-        Treno regionale veloce 3813 minuti di anticipo 2
Nel complessivo due treni regionali veloci sono arrivati in anticipo (6 minuti); sette regionali veloci sono arrivati entro i 5 minuti di ritardo che stranamente non viene considerato tale (19 minuti); i rimanenti cinque regionali veloci sono arrivati oltre i 10 minuti di ritardo (124 minuti).
Si rende necessario riformulare l’orario di partenza da Catania del regionale veloce 3801 almeno alle 4.45/4.50 e prevederne l’arrivo a Palermo almeno per le ore 7.30/7.45 per dare la possibilità ai molti pendolari di poter arrivare in tempo nei propri luoghi di lavoro.
Con l’offerta dei treni regionali veloci è stato cancellato il treno regionale 8694 delle ore 4.42 da Caltanissetta C.le che con la coincidenza a Roccapalumba-Alia con il treno regionale 3882 proveniente da Agrigento arrivava a Palermo alle 7.00.
Tra l’altro con la rimodulazione del regionale 8696 da Caltanissetta C.le delle ore 5.07 sono state  abolite le fermate di Villalba e Valledolmo creando un duplice disagio ai pendolari della provincia nissena:- il primo quello di non avere più un treno che arrivi a Palermo entro le sette del mattino; - il secondo, oltre alla soppressione delle fermate di Villalba e Valledolmo il treno arriva a Palermo alle 7.25.  
Siamo sicuri che è stata una svista nell’elaborazione della nuova offerta dei regionali veloci e che prima possibile Regione e Trenitalia interverranno a ripristinare tale grave disservizio.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 4 maggio 2015

I tempi biblici della Catania-Palermo, altro che sfida

Desideriamo ribadire all’assessore Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario di giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno che impiegava 3 ore e 19 minuti. Perchè non sono stati rispettati i tempi di percorrenza previsti sulla Catania-Palermo di 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS “Contratto Istituzionale di Sviluppo”, firmato il 28/02/2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Italiane? Ringraziamo "Madre Natura" per averci dato una mano a far vedere ai ciechi i fabbisogni infrastrutturali e di far sentire ai sordi quanto veniva veniva richiesto a gran voce da tutti i siciliani. 
Grazie...Madre Natura!










domenica 3 maggio 2015

Treni "Minuetto" in Sicilia in servizio da oltre dieci anni

Noto. Dieci anni come ieri a Noto, nell’occasione della presentazione del progetto di ammodernamento ed elettrificazione della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, veniva presentato e consegnato alla stazione ferroviaria di Noto il primo treno “Minuetto Diesel” alla presenza del Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, on. Nicola Bono, dell'A.D. di Rete Ferroviaria Italiana, Mauro Moretti, dell'assessore regionale al Turismo e ai Trasporti, on. Fabio Granata, del presidente della Provincia di Ragusa, Giovanni Francesco Antoci, del presidente della Provincia di
Siracusa, Bruno Marziano e dei sindaci dei comuni del comprensorio.

Il progetto MINUETTO è partito nel 2001, con l'avvio da parte di Trenitalia del programma di rinnovo della flotta regionale, in funzione di una crescente domanda di collegamento tra i capoluoghi e le città minori all'interno delle regioni, anche in funzione della decentralizzazione di grandi impianti industriali e commerciali.
SCHEDA TECNICA
MINUETTO è realizzato da ALSTOM Ferroviaria appositamente per Trenitalia e nasce come versione italiana della famiglia ALSTOM CORADIA, una gamma di treni che risponde alle esigenze della crescente urbanizzazione e dello sviluppo delle regioni al di fuori delle grandi città. Ciascun convoglio è formato da tre elementi, con la struttura delle casse motori alle estremità ed una rimorchiata intermedia.
Nell'insieme il treno è lungo 51,9 metri ed è largo 2.950 mm.
L'altezza del piano di salita a bordo è di soli 60 cm.
MINUETTO trasporta fino a 345 passeggeri, con 122 posti a sedere, di cui 24 in prima classe, a cui vanno aggiunti 23 strapuntini.
La velocità massima raggiungibile dal treno nella versione con motori elettrici è di 160 km/h, mentre per i treni diesel è di 130 km/h.
L'accelerazione va da 0 a 120 km/h in 52 secondi con una successiva percorrenza di un Km ogni 30 sec.
Tre le porte di accesso, una per elemento, di cui una attrezzata con pedana mobile per agevolare i disabili nell'accesso.
In ogni treno è prevista un'area multifunzionale per il trasporto di biciclette e bagagli. Molte le novità a bordo:
- impianto di video-sorveglianza per prevenire le aggressioni
- display luminosi interni visibili da ogni punto del treno
- impianto di sonorizzazione
- scritte in braille
- toilette autopulenti
- prese di corrente a 220 V per l'alimentazione di cellulari e PC portatili
- tavolinetto estraibile con portarifiuti.
CURIOSITA’
Per costruire il MINUETTO occorrono 54 tonnellate d'acciaio e quasi due tonnellate (1.820 kg) di vernice.
In più, dopo la verniciatura, MINUETTO viene ricoperto con una speciale pellicola antigraffiti (220 mq per treno), ovvero un film vinilico, già utilizzato da Trenitalia per la sua flotta, sul quale è applicato materiale poliestere che consente la facile rimozione dei graffiti.
Nella versione elettrica il treno "consuma" una potenza di 1500 KW, che non viene sprecata perché "recuperata" come energia per lo frenatura del treno.
MINUETTO dispone di un avanzato sistema informatico (logica di veicolo TCMS): circa 40 computer gestiti da un cervello unico del treno controllano anche le corrette manovre dei macchinisti, garantendo massima sicurezza nell'esercizio.
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

sabato 2 maggio 2015

Trenitalia-Regione, ecco il contratto di servizio

In esclusiva la bozza del documento ultimato il 2 aprile scorso. Il piano prevede collegamenti più veloci e treni turistici, ma “solo” 23 mila km in più rispetto ad oggi.
Un accordo di programma da 112 milioni, offerte su due livelli di servizio per collegamenti più veloci tra i capoluoghi, treni turistici in sinergia con la Fondazione Fs, integrazione tariffaria nelle aree urbane di Palermo, Catania e Messina. Ma anche un’ipotesi di investimento da 150 milioni per acquistare 15 complessi elettrici e 15 diesel per rinnovare il parco rotabile. Questi i contenuti chiave della bozza del nuovo contratto di servizio tra Trenitalia e Regione per l’offerta in Sicilia, documento “chiuso” il 2 aprile scorso e che adesso è al vaglio delle parti. Quasi invariati i chilometri: dai 9 milioni 276 mila e 40 di oggi si passa a 9 milioni 299 mila. Ma è sui servizi veloci che si gioca gran parte della “scommessa”. In esclusiva scopriamo come, nel dettaglio, tratta per tratta.  
Palermo-Messina
Confermate le 6 coppie di regionali veloci, ma con 5 fermate (oggi sono 6-7), cioè Termini Imerese, Cefalù, Sant’Agata di Militello, Patti e Milazzo, e un tempo di percorrenza di 2 ore e 40. Due coppie, però, rimangono in subordine al progetto sulla lunga percorrenza, ancora al centro di “trattative” con Roma. Le altre corse hanno nella stazione di Sant’Agata Militello il punto di rottura: 9 coppie regionali copriranno la linea Palermo- Sant’Agata in 1 ora e 55 minuti (fermate a Bagheria, Termini e in tutte le stazioni) e altrettante la Sant’Agata-Messina in 1 ora e 35 minuti (fino a Milazzo fermate in tutte le stazioni). Oggi, invece, l’offerta è più frammentata con 6 regionali Palermo- Messina, 8 Messina-Palermo, 2 coppie Palermo-Sant’Agata, 2 Palermo-Cefalù, 5 Messina- Sant’Agata e 4 Messina-Milazzo. Inoltre raddoppiano le coppie regionali Messina-Milazzo- Patti: da quattro a otto, con una percorrenza di un’ora. Da 19 a 21 le coppie regionali Palermo- Termini (40 minuti, due coppie prolungate su Cefalù).
Messina-Catania-Siracusa
Anche qui prevale la scelta di “spezzare” le corse, in questo caso a Taormina. Quindi, rispetto agli attuali 14 regionali Messina- Catania e agli altrettanti Catania- Messina, ecco cosa prevede il piano: 7 coppie di regionali veloci Messina-Catania (1 ore e 20 minuti, 5 fermate), 7 coppie Messina-Taormina (1 ora, 9 fermate), 13 coppie Catania-Taormina da 50 minuti (che sostituiscono anche le tratte Catania- Giarre e Catania-Fiumefreddo). Stessa logica per la tratta Messina-Siracusa: previste due coppie di regionali veloci più una periodica estiva, 2 ore e 30 minuti, 9 fermate (con due coppie subordinate al progetto sulla lunga percorrenza); a queste si aggiungono 2 coppie regionali Taormina-Siracusa (2 ore, 12 fermate). Immutate le tre coppie regionali Catania-Siracusa.

mercoledì 29 aprile 2015

Treni veloci Catania-Palermo e lunga percorrenza a rischio per la Sicilia nel 2016.

Sicilia. Prendiamo atto dell’impegno, vista l’emergenza, che ha dimostrato Trenitalia con la Regione Siciliana per risolvere nell’immediato la mobilità sull’asse Catania-Palermo, approntando inizialmente una coppia di treni veloci e successivamente con l’elaborazione dell’offerta di 7 coppie treni che dal 3 maggio copriranno, con partenza cadenzata ogni due ore, la mobilità tra le due Città Metropolitane.
Oltre questo impegno, del quale prendiamo atto, ringraziamo il neo direttore di Trenitalia, Ing. Maurizio Mancarella, mentre desideriamo ribadire all’assessore Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario del giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno che impiegava a tutt’oggi 3 ore e 19 minuti non rispettando i tempi di percorrenza previsti in 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS “Contratto Istituzionale di Sviluppo” firmato il 28/02/2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Italiane.
Desideriamo, inoltre, portare a conoscenza alcuni aspetti importanti:
·      che i treni utilizzati sono i treni “Minuetto” cofinanziati, con l’accordo attuativo di aprile 2004, a fronte di una spesa complessiva di 153 milioni di Euro, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di euro da parte di Trenitalia S.p.A., quindi parliamo di treni che hanno già circa 10 anni di servizio e che sono stati rivampizzati con la nuova livrea “Jazz” di Trenitalia.
·      che occorre cambiare il tipo di materiale rotabile, almeno per il primo treno in partenza da Catania, visto il sovraffollamento tra Enna e Caltanissetta, andrebbe bene per evitare il sovraffollamento un locomotore E464 con quattro vetture UIC-X o MDVC al seguito con circa 400 posti.
·      che sarebbe consigliabile spostare la partenza dei treni delle ore 5.28 almeno alle ore 5.00 come avviene sui primi treni del mattino nella Messina-Palermo.
Un punto importante di cui non conosciamo i contenuti è il Contratto di Servizio per il Trasporto ferroviario, secondo noi più importante dell’eventuale offerta commerciale che dovrà entrare in esercizio a fine 2015, poichè sull’offerta se non dovesse andare bene qualche traccia oraria è possibile intervenire in corso d’opera mentre per le norme del Contratto di Servizio dovremmo aspettare la scadenza prevista per il 2019.
Infine chiediamo alla Regione Siciliana di voler intervenire sui “Treni a lunga percorrenza da e per il nord a rischio nel 2016.
I “Treni a lunga percorrenza”  saranno a rischio in Sicilia dal primo gennaio 2016, se il Ministero dei Trasporti non bandirà la gara per l’affidamento del servizio entro il 2015, quindi chiediamo un intervento urgente da parte delle Istituzioni regionali presso il ministero dei trasporti per sollecitare le procedure di gara a garanzia della Continuità Territoriale della Sicilia.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Catania-Palermo in treno con nuovi 14 collegamenti

Dal prossimo 3 maggio passano da due a ben 14 i treni che ogni giorno collegano il capoluogo siciliano alla città etnea, di cui quattro con tempi di viaggio di soli 2.47 minuti.
Trenitalia si è attivata fattivamente per rispondere al crescente bisogno dell’utenza di viaggiare tra le due importanti città, offrendo una soluzione di viaggio comoda, sicura ed economica.
E’ possibile acquistare il proprio titolo di viaggio presso le biglietterie di Trenitalia, ed a partire dal 2 maggio anche da questo sito, alle self service nelle agenzie di viaggio e punti vendita convenzionati. Clicca qui per scaricare gli orari


martedì 21 aprile 2015

Alla ricerca dei treni veloci Palermo-Catania nel portale web di Trenitalia

Palermo.A tutt’oggi chi si trova a consultare il portale www.trenitalia.it per organizzarsi il viaggio in treno da Catania a Palermo e viceversa non trova nella ricerca la coppia dei treni regionali veloci, già in circolazione da lunedì 13 aprile. Treni istituiti in occasione del cedimento del viadotto Himera sull’A19 Catania-Palermo, avvenuta lo scorso 10 aprile. A distanza di dieci giorni dalla prima cosa veloce, questi treni veloci non sono ancora visibili e quindi non acquistabili online sul portale di Trenitalia. Bastava, sin da subito, inserire nella homepage del portale un semplice banner-news (vedi foto allegata), assieme agli altri banner-spot, con la seguente dicitura: Si avvisa la clientela che dal 13 aprile 2014 sulla relazione Catania-Palermo è stata istituita una nuova coppia di treni: RV34949 ore 5.28 Catania-Palermo(8.38) e RV31900 ore 17.30 Palermo-Catania(20.30) al momento non visibili sul portale per problemi tecnici. Rivolgersi alle biglietterie per l’acquisto. Un disservizio questo che non può ricadere sull’operato della Direzione Sicilia di Trenitalia che immediatamente si è attivata, con ottimi risultati, a far superare l’emergenza dei collegamenti tra le due Città.
A chi rivolgere il nostro…ci scusiamo per il disagio per la tempestiva informazione all’utenza???

Giosue Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani
Questa la ricerca del viaggio di oggi:


mercoledì 15 aprile 2015

I pendolari Siciliani: “Chiederemo gli aerei da Catania e Palermo su Comiso per raggiungere Gela e Ragusa”

La Sicilia che si sbriciola. Agrigento tre ponti crollati in 6 anni altri due chiusi, A19 Catania-Palermo chiusa tra Scillato e Tremonzelli per pericolo di crollo dei viadotti e Sicilia recisa in due.
Premesso che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno. L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello stradale paralizzato con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la Sp 39/2 interessate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria. 
Il Comitato Pendolari Siciliani ha organizzato per tenere viva l’attenzione e l’interesse su questa tratta ferroviaria, qualche anno dopo il crollo, diversi sit-in cercando di sollecitare l’intervento delle tre amministrazioni locali Caltagirone, Niscemi e Gela ad interessarsi sulle future sorti del tracciato ferroviario presso Rete Ferroviaria Italiana e la Regione Siciliana. Il 7 ottobre 2014 le rimanenti 10 arcate del ponte ferroviario della Caltagirone-Gela venivano definitivamente fatte brillare per mettere in sicurezza la riapertura della sottostante strada provinciale 39/1 chiusa da tre anni.
Da quel preciso momento e dopo circa un milione e mezzo di euro spesi per recuperare gli apparati e per il ripristino dell’area con il recupero dei materiali del primo crollo e della demolizione definitiva. Da questa data nessuno ha avuto più notizie su quello che vuole fare Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, o quali siano le sorti di questo importante tracciato ferroviario che collega Catania con il calatino e buona parte del nisseno.
Nemmeno nell’occasione in cui è stato presentato l’ammodernamento della rete ferroviaria Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro), al Comune di Gela, alla presenza del presidente di Rete Ferroviaria Italiana Dario Lo Bosco, del governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e dell’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Battista Pizzo, nessuno di questi compreso il primo cittadino di Gela il Dott. Angelo Fasulo ha chiesto al presidente di Rete Ferroviaria Italiana notizie sulle sorti della Caltagirone-Gela a sette mesi della definitiva demolizione dell’infrastruttura.
Altra segnalazione che desideriamo sottoporre al governatore Crocetta sull’attuale emergenza di mobilità è su Ragusa e la sua provincia. Territori penalizzati dai pochi collegamenti ferroviari e per non avere un chilometro di autostrada che la colleghi velocemente con il resto dell'Isola. In questo momento di estrema necessità ed emergenza nei collegamenti con Catania e Palermo, ci sembra opportuno, e perché no, doveroso chiedere dei voli aerei che colleghino Catania e Palermo con l'aeroporto di Comiso per raggiungere Gela e Ragusa.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer