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lunedì 24 dicembre 2001

I trasporti e le infrastrutture fanno la differenza con il resto d'Italia

Fiumefreddo di Sicilia 24 Dicembre 2001

C O M U N I C A T O S T A M P A

In questi ultimi giorni sulla stampa locale e nazionale si è parlato dei mille e fischia miliardi da investire al sud per il potenziamento di strade, autostrade, linee ferrate, porti ed aeroporti, ma a dire il vero anche il precedente governo aveva annunziato investimenti nel mese di marzo u.s. per potenziare il settore del trasporto pubblico anche … nella nostra Sicilia, speriamo che questa sia la volta buona, viste le promesse fatte sotto l’albero di Natale.
L'unica speranza è quella che, il governo del Presidente Berlusconi, così come ha preventivato in campagna elettorale, oggi dia una svolta decisiva investendo in quell'assetto viario, ferroviario ed aereo per farsì che la Sicilia esca finalmente da quella gogna di arretratezza.
Altro aiuto importante, secondo il nostro modesto parere, debba venire dai nostri 61 rappresentanti siciliani al Parlamento, dal nuovo Presidente della Regione Siciliana e dal nuovo Assessore Regionale ai trasporti.
Smettiamola di piangerci addosso e di essere solamente un pozzo dove tutti tirano giù il secchio per rifornirsi d'acqua, ma, mai nessuno ha fatto nulla per la ristrutturazione e la miglioria dello stesso.
Certamente, noi del Comitato spontaneo dei Pendolari , che giornalmente viviamo i disagi del trasporto pubblico, vogliamo e dobbiamo dire la nostra in merito ai trasporti ferroviari ed alle condizioni delle ferrovie siciliane.
Condizioni sicuramente da terzo mondo. Non è giusto che ci siano due Italie, una quella del nord dove, anche con i nostri soldi, vengono incentivate e potenziate tutte le tratte per i collegamenti tra le più grandi città, e l'altra quella del sud dove esiste solo un binario che collega le nove provincie siciliane, ed una parte di questo ancora non elettrificato.
Non è solo un problema di incentivazione e potenziamento delle linee ferrate ma è anche la condizione in cui migliaia di viaggiatori sono costretti a viaggiare, vedi lo stato in cui versa il materiale rotabile in uso nelle tratte siciliane, ormai tutto materiale riciclato che dal nord, anziché rottamarlo, viene spedito al sud per continuare ad essere impiegato in tutte le tratte regionali giornalmente.
E allora dobbiamo ribadirlo e confermarlo che vi sono due Italie.
Noi nel nostro piccolo stiamo cercando di smuovere queste realtà, abbiamo chiesto aiuto ai Presidenti della Provincia regionale di Catania, On. Nello Musumeci e della Provincia regionale di Messina, Dott. Giuseppe Buzzanca. Per prima la Provincia di Catania ha voluto investire, in via sperimentale per circa sei mesi, ad incentivare la tratta ionica-etnea con dieci corse in più durante tutto l'arco della giornata, mentre la Provincia di Messina sta approntando assieme al nostro Comitato ed alla Trenitalia un piano di incentivazione che partirà sicuramente da Giugno 2002.
Si è ormai arrivati alla conclusione della costruzione del Ponte sullo Stretto, che ben venga, ma che senso ha costruire un'opera di migliaia di miliardi quando, oltrepassato lo stesso, a tutt’oggi mancano le vie principali di collegamento veloce, stradali e ferroviari, tra piccoli e grossi centri.
Vogliamo fare presente che in molte altre regioni, già da parecchio tempo, hanno attuato un tavolo di concertazione tra Enti Locali, Trenitalia e Comitati dei Pendolari, prova ne sono i risultati sinora raggiunti, sia sull’incentivazione dei mezzi pubblici che nella miglioria delle condizioni di viaggio e nella puntualità.
L’anello mancante, per l’apertura di un tavolo di concertazione, a parer nostro è proprio quello delle Istituzioni locali Comuni, Province e Regione, che devono essere sollecitati dai comitati come il nostro, ad iniziare ad affrontare l’annoso problema del trasporto pubblico migliorandone la qualità e soprattutto potenziandone il trasporto viario e ferroviario, tutto ciò in previsione della definitiva realizzazione di un Piano Regionale dei Trasporti, così com’è già stato fatto da diversi anni in altre Regioni d’Italia.
Concludiamo affermando che continueremo ad essere sempre attenti e vigili alle problematiche inerenti le condizioni del trasporto pubblico in Sicilia, specie quello ferroviario, dato l'ottimo rapporto di collaborazione tra il Comitato Spontaneo dei Pendolari e la Direzione Trasporto Regionale della Trenitalia, a cui va il nostro apprezzamento per l'attenzione alle problematiche dei pendolari e per le soluzioni fin qui intraprese.
Con preghiera di pubblicazione, cogliamo l’occasione per porgere i nostri migliori auguri di buone feste.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR